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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Presentati i 143 Centri cefalee aderenti al progetto che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. In Romagna,  sono tre i Centri Cefalee premiati: Ospedale di Rimini, Ospedale di Forlì e Ospedale di Cesena. L’iniziativa è promossa da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e patrocinata dalle principali Società scientifiche e Associazioni di pazienti italiane dedicate, con il contributo incondizionato di Teva. L’emicrania in Italia colpisce 6 milioni di persone, di cui 4 milioni sono donne. In età adulta, tra la pubertà e la menopausa, ne soffre più di 1 donna su 4 (il 27 per cento).

Sono 143 i Centri cefalee su tutto il territorio nazionale, di cui tre in AUSL della Romagna, che hanno aderito al nuovo progetto di Fondazione Onda dedicato all’individuazione di quelle strutture che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. L’iniziativa è stata presenta il 26 ottobre a Milano, in Spazio Leonardo, e al termine sono stati consegnati i riconoscimenti ai tre Centri Cefalee della Romagna: Unità Operativa Neurologia di Rimini diretta dal dottor Claudio Callegarini e Unità Operativa Neurologia di Forlì e Cesena diretta dal dottor Marco Longoni. A ritirare i riconoscimenti, in rappresentanza dei tre Centri cefalee, erano presenti, Dott.ssa Terlizzi Rossana e Dott.ssa Veronica Meghi (nella foto)

Un progetto che nasce in risposta a uno scenario epidemiologico che vede l’emicrania fortemente caratterizzata in quanto patologia di genere, riguardando principalmente le donne in età giovane-adulta, che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità. Sono i numeri a dirlo: sono 6 milioni le persone che soffrono di emicrania in Italia e di queste 4 milioni sono donne. La letteratura stima una prevalenza dell’emicrania pari al 14 per cento della popolazione mondiale, ma se ci si focalizza nel periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27 per cento delle donne ne risulta affetto. Nella donna raggiunge il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale. L’emicrania segue fedelmente l’andamento delle fluttuazioni degli ormoni sessuali femminili, presentando fasi di maggiore acuzie e severità nei giorni delle mestruazioni e dell’ovulazione, si manifesta al massimo della sua disabilità dopo il puerperio e l’allattamento, e manifesta un peggioramento in 1 caso su 3 con la menopausa.

“Questa mappatura dei Centri cefalee con percorsi dedicati all’emicrania al femminile vuole essere un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne, che rappresentano di gran lunga le più colpite da questa patologia”, dichiara Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda, “L’iniziativa che presentiamo consentirà, attraverso i 143 Centri aderenti e attraverso una campagna di comunicazione sul web, sui social e tramite i media, di raggiungere la popolazione, informarla, compiere una fondamentale azione di awareness, per diffondere una cultura della consapevolezza nelle pazienti , implementando la disponibilità di Centri che offrono servizi mirati sulle criticità dell’emicrania femminile. Ringraziamo per questo tutti i soggetti che hanno aderito con impegno al progetto, ritenendo che sia l’inizio di un grande lavoro da portare avanti”.

Dopo aver svolto un’azione di sensibilizzazione delle Istituzioni centrali e regionali, dei clinici, dei pazienti e dei media su questa patologia, sul suo impatto esistenziale e sui costi sociali correlati, Fondazione Onda, in collaborazione con le Società scientifiche e le Associazioni di pazienti dedicate, ha dunque realizzato questo progetto di mappatura dei Centri cefalee a livello nazionale, che sono stati presentati nell’evento svoltosi a Milano con l’obiettivo di valorizzare il loro impegno, renderli riconoscibili all’utenza e promuovere una sempre maggior attenzione alle specificità di genere nei percorsi di diagnosi e cura dell’emicrania. Molte le caratteristiche prese in considerazione nella mappatura, tra le quali la multidisciplinarità delle competenze, la garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale, un servizio counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita, una presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento, il sostegno psicologico, la promozione di attività di ricerca sull’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna e molto altro, sempre nell’ottica della gestione di questa malattia al femminile nelle varie fasi della vita.Un’iniziativa questa di Fondazione Onda che nasce dalla volontà di promuovere i Centri cefalee impegnati nella gestione dell’emicrania al femminile, promuovere l’adeguatezza terapeutica e favorire l’accessibilità ai servizi per migliorare la qualità di vita delle pazienti.

L’iniziativa è patrocinata da Al.Ce. - Alleanza Cefalalgici, ANIRCEF - Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, AIC - Associazione Italiana cefalee, AINAT - Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali, SIN - Società Italiana Neurologia, SISC - Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, FISC - Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee ONLUS, Fondazione CIRNA onlus, SNO Italia, con il contributo incondizionato di Teva

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 17 al 23 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).

Nella settimana di riferimento, si sono registrate 5.073 positività (23.2%) su un totale di 21.867 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un calo delle nuove positività in termini assoluti (-1237) e percentuali.

Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid stabile rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 181 pazienti, tra questi 7 sono in terapia intensiva.

Si è appeno concluso a Kyoto in Giappone, il 16° meeting internazionale dedicato alla chirurgia delle corde vocali (meeting of the International Association of Phonosurgery), con la partecipazione di medici specialisti otorinolaringoiatri e foniatri provenienti da tutto il mondo, in particolare da Stati Uniti e Nord Europa.  Tra i centri internazionali invitati per relazionare sullo stato dell’arte e discutere delle nuove frontiere della fonochirurgia anche l’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Bufalini che ha preso parte all’evento come unica rappresentativa italiana. Ad illustrate l’importante lavoro portato avanti dall’equipè cesenate diretta dal dottor Massimo Magnani, è stato il dottor Marco Stacchini che in qualità di speaker ha presentato due relazioni riguardanti la ricostruzione delle corde vocali e una relazione nel campo oncologico della laringe, intervenendo anche come moderatore nella tavola rotonda dedicata alle laringoplastiche.

Anche Romagna sono partite le prenotazioni per la somministrazione della quinta dose di vaccino anti Covid-19.

Come già annunciato dalla Regione Emilia, questa ulteriore dose di richiamo è raccomandata a tutte le persone di 80 anni e oltre, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e ai cittadini di 60 e più anni con elevata fragilità legata a patologie o stati elencati nella nota ministeriale (in allegato). Su richiesta potrà essere somministrata anche a tutti i soggetti dai 60 anni in su.

La vaccinazione sarà effettuata con vaccini a m-RNA bivalenti adattati alle varianti (original/omicron BA.1 o original/omicron BA.4-5); è necessario che siano trascorsi almeno 120 giorni (4 mesi) dalla somministrazione della terza o quarta dose con vaccino monovalente o dall’infezione da SARS-CoV-2; in questo caso deve essere considerata come data la positività del test diagnostico.

La somministrazione dei vaccini anti Covid-19 - come specificano le indicazioni nazionali - può essere effettuata contemporaneamente o a qualsiasi distanza di tempo prima o dopo, con i vaccini antinfluenzali (in Emilia-Romagna la campagna partirà lunedì 24 settembre) e qualsiasi altro vaccino compresi quelli a virus vivo attenuato, con la sola eccezione del vaccino contro il vaiolo delle scimmie per il quale resta valida l’indicazione di un intervallo minimo di 28 giorni tra una vaccinazione e l’altra.

 

Come prenotare la quinta dose di vaccino anti  Covid-19

La prenotazione può essere effettuata attraverso i consueti canali:

  • agli sportelli Cup dell’Ausl (Centri Unici Prenotazione) presenti su tutto il territorio romagnolo
  • nelle farmacie tramite il servizio Farmacup
  • Telefonando al Cuptel al numero 800002255
  • Online attraverso Fascicolo Sanitario Elettronico e CupWeb (www.cupweb.it)

Si ricorda che è possibile ricevere la vaccinazione anti Covid -19 presso il proprio medico di famiglia, qualora abbia aderito all’intesa vaccinale.

Quale è il posto dell’allattamento e della donna nella società attuale? A questa domanda risponde la mostra “The Invisible Breasts – Seni Invisibili” della fotografa svedese Elisabeth Ubbe, che dopo essere stata fruibile a Bologna, sabato 22 ottobre, alle ore 17.30, sarà inaugurata alla Galleria Pescheria di Cesena.

Cesena è la seconda tappa della mostra itinerante promossa in occasione della Settimana dell’Allattamento Materno dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute in collaborazione con gli assessorati alla Cultura, Pari opportunità e Welfare, per ribadire il proprio sostegno all’allattamento come pratica di salute, elemento di empowerment delle donne e dei genitori, e di facilitazione della relazione con la bambina e il bambino.

L’esposizione cesenate, composta da una quarantina di scatti dell’artista, è organizzata dal Comune di Cesena - Servizio Gallerie e Musei Settore Biblioteca Malatestiana e Cultura, in collaborazione con l’Ausl Romagna. All’inaugurazione di sabato parteciperanno oltre all’artista, Simona Di Mario pediatra del Centro di documentazione sulla salute perinatale e riproduttiva – Settore Assistenza Territoriale della Regione Emilia Romagna, l’assessora ai Servizi alla Persona e alla Famiglia del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo, la direttrice del Consultorio Familiare e Pediatria di Comunità di Cesena Antonella Brunelli insieme ad alcuni operatori della Pediatria di Comunità e del Punto Nascita. L’autrice installerà per l’occasione un piccolo set fotografico per le donne che vorranno farsi ritrarre. Mamme e lattanti daranno il loro contributo con un flashmob organizzato in collaborazione con il Centro per le Famiglie di Cesena e la Lega del Latte all’interno della Galleria.

La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile alla Galleria Pescheria di Cesena fino all’8 gennaio, poi farà altre tappe in Regione. Questi gli orari di apertura: sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Chiuso il 25 dicembre e 1 gennaio. Aperture su prenotazione: tel. 0547.610892 - email: prenotazioni@comune.cesena.fc.it (solo per gruppi di 5 o più persone, con anticipo minimo di 48 ore).

 

MOSTRA FOTOGRAFICA The Invisible Breasts - Seni invisibili di Elisabeth Ubbe

Elisabeth Ubbe, pluripremiata fotogiornalista svedese, ritrae le donne che allattano evidenziandone la realtà quotidiana. A loro chiede di scegliere un contesto che rappresenti la loro vita: così ogni fotografia ha la sua storia.

In una epoca in cui il gesto di allattare in pubblico talvolta può essere considerato irritante se non addirittura offensivo, l’artista sceglie di catturarne immagini tratte dal quotidiano: in casa, in città, negli spazi di gioco dei bambini e in tutti quei luoghi in cui le donne trascorrono normalmente il tempo con i propri figli. Ritrae anche donne a seno nudo in situazioni in cui normalmente sarebbero vestite e donne operate per tumore al seno. Queste fotografie aiutano a riflettere sull’immaginario comune e sull’idea del corpo femminile nello spazio pubblico che influenza la rappresentazione di sé e, di conseguenza, la fiducia di ognuna nella propria capacità di allattare.

“Ho un sogno. Vorrei che le donne fossero viste e accettate così come sono. Vorrei che l’allattamento fosse accolto in ogni luogo in cui la donna e il bambino vogliono o hanno bisogno di allattare”. Nelle parole dell’artista svedese, il senso più profondo del percorso illustrato nella mostra. Le fotografie formano un mosaico di immagini contemporanee e stimolano la riflessione su quali rappresentazioni di donne ci vengono offerte dal mondo che ci circonda.

Elisabeth Ubbe, biografia

E’ una fotogiornalista svedese il cui lavoro si concentra su tematiche relative alle donne, alla uguaglianza, alla giustizia sociale e allo sviluppo sostenibile. Dopo aver lavorato come ostetrica per molti anni, si è diplomata alla Nordic School of Photography, a Bishop-Arnö. Le sue fotografie sono state pubblicate su riviste e media nazionali e internazionali. Ha esposto in occasione di numerose mostre ed è stata insignita di diversi premi; il suo lavoro è stato presentato alla Conferenza delle Donne delle Nazioni Unite nel 2018, 2019 e 2021. Collabora stabilmente con il The New York Times e altri giornali, combinando questa attività con la cura di progetti di ricerca artistica personali.

 

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 10 al 16 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 6.310 positività (26.4%) su un totale di 23.888 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un calo delle nuove positività in termini assoluti (-735) e percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in aumento rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 182 pazienti, tra questi 3 sono in terapia intensiva.

Dalla Regione le indicazioni organizzative alle Aziende sanitarie. Confermata la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antipneumococcico o antiCovid-19. Tra i destinatari della vaccinazione gratuita i cittadini di 60 e più anni, con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, donne in gravidanza, medici e operatori sanitari, persone dai 6 mesi ai 59 anni con patologie croniche ad elevato rischio di complicanze o ricovero correlati all'influenza - compresi i conviventi - e addetti ai servizi essenziali

Bologna - Emilia-Romagna pronta a partire da lunedì 24 ottobre con la campagna di vaccinazione antinfluenzale: a fissare la data di avvio, le indicazioni organizzative per la somministrazione del vaccino e la sorveglianza dell’influenza, la nota che è stata inviata alle Aziende sanitarie dalla Direzione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute, sulla base delle disposizioni del ministero della Salute.  

A disposizione ci sono già 1.150.000 dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1.380.000 ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale anche se la persona si presenterà in ritardo, cioè oltre il 31 dicembre 2022.

Confermata la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antipneumococcico o quello antiCovid-19.

Poiché anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, la campagna punta a rafforzare ulteriormente l’offerta e innalzare la copertura per le persone ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (gravidanza) o esposizione lavorativa, con un duplice obiettivo: ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, gli accessi ai Pronto soccorso, evitando co-infezioni con il Covid. In particolare, si punta a raggiungere il 75% di copertura vaccinale nei cittadini dai 65 anni in su (fascia d’età per cui l’Emilia-Romagna è già al primo posto tra le grandi regioni italiane come percentuale di copertura), e comunque a confermarne il trend in aumento e le buone coperture vaccinali del personale sanitario.

“Continuiamo a tenere alta la guardia contro il Covid e a ribadire l’importanza della vaccinazione, ma al tempo stesso siamo pronti per avviare la campagna vaccinale antinfluenzale, fondamentale per proteggere i più fragili, a partire dagli anziani e dalle persone con patologie croniche- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Bisogna continuare a sensibilizzare i cittadini, e per questo come ogni anno la Regione metterà in campo una campagna di comunicazione rivolta a tutta la popolazione, in particolare a quella anziana. Altrettanto importante- chiude Donini- è la vaccinazione del personale sanitario, anche per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia”.  

Destinatari della vaccinazione gratuita

La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum; medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;  persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all'influenza (compresi i conviventi); addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell'ordine e protezione civile, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue. Su richiesta degli interessati, è prevista la gratuità anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.

Viene in particolar modo raccomandato alle Ausl il coinvolgimento delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili e persone vulnerabili per garantire la vaccinazione agli operatori e agli ospiti.

Vaccinazione a pagamento

Il vaccino potrà essere somministrato presso i servizi vaccinali regionali a pagamento su richiesta degli interessati a soggetti sani che rientrano nelle fasce d’età 7 anni - 59 anni, ma solo a condizione che venga prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie per le quali il ministero prevede l’offerta attiva gratuita.

In questi casi, trattandosi di prestazioni facoltative e non incluse nei Livelli essenziali di assistenza, si applica il pagamento di 22 euro a dose (comprensivo del costo del vaccino sostenuto dal servizio sanitario regionale).

I cittadini tra i 18-59 anni sani potranno essere vaccinati anche presso le farmacie convenzionate aderenti e la prestazione sarà a pagamento, secondo quanto previsto dall’accordo nazionale.

Dove vaccinarsi

A somministrare il vaccino saranno i medici di medicina generale aderenti alla campagna 2022-2023, i servizi di Igiene e sanità Pubblica, i servizi di Pediatria di Comunità; le farmacie convenzionate aderenti al progetto vaccinazioni antinfluenzali, che continueranno anche a vaccinare contro il Covid-19; mentre è ancora in corso la discussione sull’apposito tavolo di trattative per il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta. È ribadita la centralità dei professionisti nell’informare e promuovere negli assistiti e nei cittadini una migliore adesione alla vaccinazione. Viene inoltre raccomandato il coinvolgimento dei medici specialisti, in particolare i ginecologi e i professionisti sanitari, ad esempio le ostetriche, che possono proporre l’opportunità di vaccinarsi ai propri pazienti, alle donne in gravidanza o alle puerpere in fase di dimissione, se non ancora vaccinate.

Per quanto riguarda la vaccinazione da parte dei medici convenzionati aderenti, le Aziende sanitarie, per facilitare la somministrazione del vaccino, potranno valutare l’eventuale messa a disposizione di locali aziendali dove i suddetti medici possano partecipare alla campagna vaccinale, nel caso risultino reali difficoltà logistiche a garantire l’attività vaccinale presso i propri studi.

Rispetto alle vaccinazioni in farmacia, sulla base dell’accordo Regione/Associazioni di categoria delle farmacie convenzionate, che da tempo hanno offerto supporto nell’attività di somministrazione dei vaccini anti Covid-19 nella popolazione maggiorenne e di vaccini antinfluenzali nella popolazione non avente diritto alla prestazione gratuita, potranno ricevere il vaccino antinfluenzale direttamente in farmacia: i cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito della compilazione del modulo di triage pre-vaccinale, siano risultati idonei alla vaccinazione in farmacia (l’elenco delle farmacie aderenti, pubblicato sul sito della Regione, è in costante aggiornamento).

Vaccinazione del personale sanitario

Nella circolare dell’assessorato regionale alle Ausl si ribadisce come la vaccinazione antinfluenzale dei medici e di tutto il personale sanitario sia un’azione di assoluta rilevanza strategica per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione nelle comunità e garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia influenzale. Pertanto si considera opportuno consolidare quanto già sperimentato positivamente negli anni scorsi: coinvolgere attivamente i medici competenti; invitare in maniera capillare tutti gli operatori, fornendo informazioni sulla malattia e sul vaccino, sottolineando la particolare utilità di una protezione immunitaria in relazione al rischio di infezione durante l’assistenza, nonché il valore etico della stessa; coinvolgere attivamente gli operatori dei reparti che ricoverano persone ad alto rischio di complicanze per influenza; facilitare la vaccinazione mediante l’esecuzione presso i reparti ospedalieri o presso ambulatori con orari che favoriscano gli accessi; ricercare nuove modalità di intervento per ottenere l’adesione del maggior numero possibile di operatori sanitari anche con specifici eventi formativi/informativi.

Vaccinazione antipneumococcica

Non solo il vaccino antinfluenzale. La vaccinazione antipneumococcica viene offerta attivamente e gratuitamente in età pediatrica (nel corso del primo anno di vita), alle persone di qualunque età con patologie croniche che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie invasive da pneumococco e, dal 2017, alle persone che compiono 65 anni nell’anno in corso. Anche in questo caso i vaccini verranno consegnati dalle Aziende Usl ai medici di medicina generale, che potranno effettuare le somministrazioni durante tutto l’anno. È possibile la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con i vaccini contro lo pneumococco e con altre vaccinazioni, comprese quelle antiCovid-19.

Sul sito www.vaccino-antinfluenzale.it tutte le informazioni utili e i link per ulteriori approfondimenti

 

Dopo il rinvio dell’iniziativa causa maltempo dello scorso 17 settembre, arriva sabato 15 ottobre  a Ravenna, la clinica mobile per la prevenzione del rischio cardio vascolare.

Clinica mobile per screening gratuiti ed educazione alla prevenzione in Piazza Kennedy. E’ l’appuntamento della tappa ravennate , sabato 15  ottobre, dell’iniziativa “Tieni in forma il tuo cuore”, il progetto per la prevenzione del rischio cardiovascolare avviato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2021, giunto alla seconda edizione.

Dalle ore 10 alle 18,  in Piazza Kennedy, medici ed infermieri dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, si dedicheranno all’interno di una clinica mobile composta da un automezzo attrezzato e gazebo, a diversi tipi di check-up gratuiti che non necessitano di prenotazione: la determinazione dell’assetto lipidico, tramite un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica. Questi test permetteranno di calcolare il punteggio di rischio cardiovascolare e valutare la carta del rischio dell’utente attraverso un algoritmo computerizzato. I cardiologi presenti forniranno la consulenza necessaria: i soggetti più a rischio saranno invitati a contattare il proprio medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, verrà garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio.

Al fine di favorire i cittadini ed evitare lunghe attese per l’esecuzione dei check-up, si consiglia di presentarsi per l’accettazione in anticipo rispetto all’avvio dell’iniziativa. Il personale presente provvederà ad assegnare sulla base dell’ordine di arrivo, l’orario in cui eseguire gli esami previsti.

Contemporaneamente saranno presenti operatori sanitari del Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna per promuovere le  buone pratiche su attività fisica, alimentazione sana e stop al fumo e rispondere alle domande dei cittadini sugli stili di vita sani che aiutano a mantenere in buona salute il sistema cardiovascolare.

Tutte le informazioni sul sito della Regione: https://regioneer.it/tieninformacuore

I fattori di rischio cardiovascolare e la loro diffusione in Romagna

In Romagna la prevalenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione adulta (18-69 anni) è pari al 4,7% (3,8% Forlì, 4% Ravenna, 4.9% Cesena e 5,2% Rimini, quest’ultimo in linea con le stime regionali).  Se si considera la popolazione con più di 70 anni, a livello aziendale la prevalenza raggiunge il 32%, valore in linea con quello regionale.  

Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita, (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.

In Romagna, nella popolazione 18 – 69 anni di età, il 20% soffre di ipertensione (il 21% degli ipertesi è completamente sedentario, il 45% consuma meno di 3 porzioni di frutta e verdura al giorno e il 69% è in eccesso ponderale); il 31% ha alti livelli di colesterolo nel sangue (tra gli ipercolesterolemici il 16% è completamente sedentario, il 47% consuma meno di 3 porzioni di frutta e verdura e il 56% è in eccesso ponderale; il 4% soffre di diabete ( tra questa il 31% fuma sigarette, il 25% ha uno stile di vita sedentario, il 18% consuma alcol in modo potenzialmente rischioso per la salute, il 76% è in eccesso ponderale); il 42% è in eccesso ponderale; il 30% è in sovrappeso e il 12% presenta obesità. Solo il 12% dei romagnoli mangia giornalmente frutta e verdura a livelli raccomandati (5 o più porzioni); il 27% degli adulti è parzialmente attivo in quanto pratica attività fisica nel tempo libero ma a livelli inferiori di quelli raccomandati dall’OMS, mentre circa 1 adulto su sette (14%) è completamente sedentario. Fonte: Profilo di Salute Ausl Romagna 2021 stilato dal Dipartimento di Sanità Pubblica

 

Come ridurre il rischio

scegli una dieta sana e mantieni il peso ideale. Frutta e verdura: 5 porzioni al giorno, meglio se di colore diverso e di stagione. Farai il pieno di vitamine, fibre, sali minerali ed acqua. Più legumi: Fagioli, piselli, ceci, lenticchie, usali sia freschi che secchi per preparare primi o secondi piatti ed altre preparazioni; sono un’ottima alternativa alle proteine animali. Alterna le fonti proteiche: scegli più volte a settimana il pesce, sia fresco che surgelato, meglio se azzurro e tra le carni prediligi quelle magre come pollo, tacchino e coniglio…è preferibile la cottura alla piastra o al vapore. Preferisci olio extravergine d’oliva per condire i tuoi piatti. Inserisci nella tua alimentazione prodotti integrali ricchi di fibre, come pane, pasta, cereali e farine. Limita il consumo di salumi e formaggi, spesso molto ricchi di grassi e sale. Modera l’assunzione di dolci e di bevande zuccherate. Riduci l’aggiunta di sale nei piatti, per insaporire i tuoi piatti utilizza spezie ed erbe aromatiche. Consuma bevande alcoliche con moderazione e preferibilmente durante i pasti.

non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi e i benefici iniziano subito

Pratica esercizio fisico in modo regolare e moderato per almeno 30 minuti al giorno; cerca di essere più attivo: scegli la bicicletta invece che la macchina per i piccoli spostamenti, utilizza le scale, passeggia all’aria aperta; considerando il tuo stato di salute, valuta col tuo medico di fiducia se praticare attività più intense, come camminate a passo veloce, nuoto e sport più volte a settimana. Inserisci nella settimana almeno 2 sedute di esercizi muscolari come stretching, yoga, flessioni..; stai seduto il meno possibile e ciclicamente prova ad aumentare il livello della tua attività fisica. Smetti di fumare, otterrai benefici immediati. Dopo un anno, il rischio di malattie cardiovascolari si dimezza e progressivamente si riduce negli anni successivi. È dannoso sia il fumo attivo che quello passivo.

controlla regolarmente e presta attenzione a: una pressione arteriosa superiore a 140/90 mm Hg; un valore di glicemia uguale o superiore a 126 mg/dl a digiuno; un valore di “colesterolo cattivo” (LDL) nel sangue superiore al normale range previsto dal laboratorio; un peso corporeo superiore a quello indicato per la tua età e statura.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 3 al 9 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.045 positività (34.9%) su un totale di 20.176 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un incremento delle nuove positività in termini assoluti (+1.503) e percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in aumento rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 159 pazienti, tra questi 3 sono in terapia intensiva

L’Azienda USL della Romagna prosegue nel suo programma di copertura dei posti apicali.

A Rimini sono otto i nuovi direttori nominati dalla Direzione a capo di altrettante strutture complesse: il dottor Fabio Mascella per la Medicina Interna e Reumatologia, il dottor Marco Di Marco per la Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, il dottor Giuseppe Melucci  per la Prevenzione Oncologica, il dottor Claudio Callegarini per la Neurologia, il dottor Francesco Sartini per il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, la dottoressa Antonella Dappozzo per le Cure Primarie,il dottor Teo Vignoli per le Dipendenze Patologiche e il dottor Raffaele De Lorenzi per l’Igiene degli Alimenti e Nutrizione

La squadra di professionisti è stata presentata ufficialmente questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si svolta nella sede Ausl di via Coriano, alla presenza del direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, del direttore sanitario dell’Ausl Romagna Mattia Altini, del direttore del Presidio ospedaliero di Rimini Francesca Raggi e del direttore del Distretto di Rimini Mirco Tamagnani.

Fabio Mascella (Unità Operativa Medicina Interna e Reumatologia). Riminese, già responsabile facente funzione della struttura complessa di Medicina Interna e Reumatologia di Rimini dal 2021, consegue la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università degli studi di Ancona nel 2001 e la specializzazione con lode in Medicina Interna all’Istituto di Clinica Medica dell’Università Politecnica delle Marche. La sua esperienza lavorativa comincia all’ospedale Infermi di Rimini, come dirigente medico del reparto Medicina Interna e Reumatologia, dove si occupa oltre che dell’attività clinico assistenziale di reparto anche della gestione di pazienti affetti patologie internistiche e immunoreumatologiche ed ematologiche afferenti al Day Hospital e Day Service. Nel 2013 riceve l’incarico professionale ‘Malattie Autoimmuni’ e nel 2019  l’incarico dirigenziale professionale qualificato denominato “Diagnostica e gestione delle vasculiti sistemiche’ divenendo responsabile dell’Ambulatorio specialistico reumatologico dedicato ai pazienti affetti da Vasculite Sistemica. Al lavoro in corsia ha sempre affiancato una intensa attività di aggiornamento e formazione, anche all’estero, in campo internistico e reumatologico, in particolare nella gestione dei pazienti affetti da condizioni patologiche complesse. E’ stato consulente come esperto di metodologia della ricerca per l’Agenzia Sanitaria Regionale delle Marche per la conduzione di progetti di ricerca finalizzati al miglioramento della qualità in sanità nell’ambito delle attività dell’Area Qualità dei percorsi assistenziali e Reti Cliniche, ha partecipato a diversi studi clinici promossi dall’università Politecnica marchigiana. Vanta una intensa attività di docenza e tutoraggio per attività di formazione sul campo.

Marco di Marco (Unità Operativa Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva). Abruzzese di origine ma riminese di adozione, già direttore pro tempore dell’Unità operativa Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Rimini, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001 all’Università di Bologna. Dopo la specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, intraprende un intenso periodo di formazione sia endoscopica che clinica all'estero ed in Italia, frequentando la Endoscopy Unit e la Gastrointestinal Division del Mount Sinai Medical Center di New YorK, il Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia dell'Allgemeines Krankenhaus Altona (AKA Amburgo-Germania) e le Università di Eppendorf ad Amburgo e Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico Gemelli di Roma; ha all'attivo, inoltre, frequenze anche presso altri importanti centri italiani ed internazionali. Inizia a lavorare in corsia nel 2008 all’interno del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia dell’ospedale Infermi , dapprima come dirigente medico e  successivamente come responsabile di Struttura Semplice "Coordinamento attività policentrica di endoscopia digestiva" e dell’Ambulatorio di Endoscopia biliopancreatica ed operativa. Esperto di malattie infiammatorie croniche intestinali e del distretto bilio-pancreatico ha curato direttamente l’introduzione in Ausl Romagna delle più innovative procedure di endoscopia diagnostica ed interventistica (Intelligenza artificiale applicata all'Endoscopia digestiva, Colangioscopia mediante Spy-Glass, litotrissia elettroidraulica per calcolosi coledocica, termoablazione con radiofrequenza intracoledocica, dissezioni endoscopiche sottomucose ESD). Presidente dell'Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti digestivi Ospedalieri (AIGO) Emilia Romagna dal 2017 al 2019, è autore e coautore di diverse pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali

Giuseppe Melucci (Unità Operativa Prevenzione Oncologica). Nato a Taranto, ha proseguito gli studi Universitari a Bologna dove si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1987, specializzandosi in Radiologia Diagnostica. Negli anni successivi lavora come dirigente medico presso la USL PC 3 di Fiorenzuola D'Arda e all’ospedale bolognese di San Giovanni in Persiceto.  Nel 1998 torna nella sua provincia di origine, dove assume l’incarico di responsabile della Struttura Semplice di Diagnosi e Prevenzione delle Patologie mammarie. Nel 2015 diviene responsabile scientifico dello screening mammografico dell’ASL di Taranto e nel 2018 coordinatore della Breast Unit aziendale. E’ stato coordinatore del gruppo di lavoro della ASL TA, per la stesura del PDTA aziendale del carcinoma della mammella e coordinatore  dei radiologi senologi pugliesi per la stesura del protocollo operativo dello screening mammografico per la regione Puglia. Nel corso della sua attività professionale  ha maturato esperienze di radiologia tradizionale e d’urgenza, neuroradiologia, ecografia (metodiche tradizionali ed endocavitarie), tomografia computerizzata,mammografia (clinica e di screening), ecografia mammaria, risonanza magnetica della mammella, interventistica senologica. Nel 2006 ha fondato il Comitato A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne operate al Seno) onlus di Taranto, con finalità di supporto psicologico, fisico e ricreativo per le donne operate.  É stato membro del comitato scientifico della associazione Susan G. Komen per la lotta ai tumori al seno - comitato Puglia. E’ stato anche promotore, organizzatore e coordinatore di corsi di formazione su tematiche di screening, in collaborazione con le società scientifiche GISMa ed ONS e del progetto di prevenzione senologica per le detenute della Casa Circondariale di Taranto. E' autore di pubblicazioni scientifiche e ha partecipato a numerosi congressi, corsi di aggiornamento e corsi teorico pratici.

Claudio Callegarini (Unità Operativa Neurologia). Mantovano, dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Ferrara nel 1987 si specializza in Neurologia presso la stessa Università. Negli anni  successivi approfondisce gli studi sulla neurofisiologia clinica e sulla patologia del nervo periferico formandosi all’estero, prima alla British Columbia University poi alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota (USA). Nel 2005 l’Università di Ferrara gli conferisce anche il titolo di ‘Cultore della materia’ per la Neurologia. Nel 1990 comincia a prestare la sua attività come dirigente medico responsabile del modulo di Neurofisiopatologia clinica del Dipartimento Emergenza e Accettazione dell’ospedale di Ravenna. Qui, nel 2001 assume l’incarico di alta professionalità per la gestione dell’attività clinica ambulatoriale dedicata alle distonie e alla elettromiografia. Dal 2007 ad oggi è stato responsabile dell’Unità Operativa semplice di Neurofisiologia Clinica dei presidi ospedalieri di Ravenna,  Lugo e Faenza, del Day hospital neurologico dell’ospedale ravennate e degli ambulatori orientati alla patologia neuromuscolare,  disordini del movimento e  terapia  botulinica. Nel 2008 ha conseguito un Master biennale di secondo livello in epilettologia presso l'Istituto Neurologico Besta di Milano. Membro dei Gruppi regionali per l’elaborazione delle linee guida per gli standard di diagnostica elettromiografia, per la redazione dei percorsi diagnostici terapeutici  assistenziali (PDTA) per i disordini del movimento ,  è coordinatore del sottogruppo aziendale per la gestione clinico e assistenziale del paziente affetto da Parkinson.  Autore e coautore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, tra corsi e convegni ha partecipato, spesso in qualità di relatore a centinaia di eventi scientifici, svolgendo anche una intensa attività di docenza. 

 

Francesco Sartini (Unità Operativa Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura). Originario del riminese, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Modena nel 1990, dove si specializza in Psichiatria nel 1994. Si è formato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e ha indirizzato i suoi interessi scientifici verso la Psichiatria di Consulenza e Collegamento Ospedaliera, l’interfaccia ospedale territorio e la riabilitazione psichiatrica. Dopo aver svolto servizio come psichiatra in diverse Aziende Sanitarie della Regione (Cesena, Modena, Ferrara e Bologna), nel 1997 comincia  a prestare la sua attività come dirigente medico di Psichiatria presso il Servizio Salute Mentale di Cesena. Un paio di anni dopo diviene titolare del modulo divisionale ‘Psichiatria di Collegamento e Consulenza Ospedaliera” del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del Bufalini per poi assumere l’incarico dirigenziale ad alta professionalità in ‘Consulenza Ospedaliera”  e successivamente, dal 2006, quello di Riabilitazione psichiatrica e, dal 2019 quello di Coordinamento Clinico dell’U.O. CSM di Cesena. Nel 2008 e nel 2020 ha svolto anche funzioni di direttore facente funzione della stessa unità operativa. Al lavoro in corsia e sul territorio, ha affiancato un'intensa attività di aggiornamento e formazione, in qualità di docente in diversi corsi di formazione per operatori psichiatrici e medici di medicina generale. Componente del Comitato Tecnico Regionale IPS (Individual Placement Support) è stato anche membro della Consulta Regionale Salute Mentale, del  Consiglio Direttivo della Sezione Emiliano Romagnola della S.I.P.C. (Società Italiana di Psichiatria di Consulenza) e a tutt'oggi fa parte del Gruppo Referenti Regionali Pazienti Autori di Reato presso la Regione Emilia Romagna. E’ autore e coautore di diverse pubblicazioni e ha partecipato come relatore e moderatore a numerosi  congressi e convegni.

Antonella Dappozzo (Unità Operativa Cure Primarie). Riminese, consegue la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna nel 1993, specializzandosi in Pediatria e successivamente in Igiene e Medicina Preventiva all’Università di Ferrara.  Fin dai primi anni di attività si occupa di medicina territoriale,  dapprima con un incarico presso il Dipartimento Cure Primarie di Rimini per la gestione di progetti di sviluppo legati alla Medicina Generale e dal 2008 come dirigente medico in organizzazione dei Servizi Sanitari di Base dell’Unità Operativa Cure primarie di Rimini. Nel 2013 assume l’incarico professionale qualificato in Gestione degli Strumenti tecnologici e organizzativi per lo sviluppo della Medicina Territoriale e per l’Integrazione  ospedale – territoriale. Dopo il conseguimento del Master in Politiche per la Salute, nel 2015 ricopre il ruolo di Direttore del Programma Aziendale Cure Primarie dell’Ausl Romagna, finalizzato a dare omogeneità  su scala aziendale alle politiche di governo e sviluppo delle medicina generale, con particolare riferimento allo sviluppo organizzativo dei Nuclei di Cure Primarie strutturali e delle Case della salute, delle reti e dei percorsi di presa in carico della patologia cronica  e dell’integrazione ospedale territorio. Dal 2019 è direttore ad interim della Unità Operativa Cure Primarie di Rimini. Per l'impegno profuso durante l’emergenza covid a giugno 2021 è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica. E' referente aziendale del Percorso Diagnostico-terapeutico per lo Scompenso Cardiaco e coordinatrice  del Gruppo di lavoro interdisciplinare e interprofessionale aziendale ‘Governo clinico e Appropriatezza prescrittiva”. E' membro del Comitato Aziendale per la Medicina Generale per la definizione degli accordi con  le organizzazione sindacali dei Medici di Medicina Generale,  è stata ed è tuttora membro di diversi gruppi di lavoro aziendali e regionali  inerenti le cure primarie.  E’ autrice di diverse pubblicazioni a carattere locale e regionale.

Teo Vignoli (Unità Operativa Dipendenze Patologiche). Bolognese, si è laureto nel 2004 in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna dove si è poi specializza in Geriatria, vincendo anche il Premio di Studio Ugo ed Evastro Stefanelli. Dopo aver conseguito il Master di primo livello ‘Dalla prevenzione alla gestione clinica dei problemi alcol-correlati’ frequenta la ‘Scuola di Neuroetica” alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati  SISSA di Trieste. Nel 2020 supera anche il Master di secondo livello in Economia e Management dei sistemi sanitari. La sua carriera professionale inizia Bologna. Lavora al Policlinico S. Orsola Malpighi all’unità operativa Semiotica Medica come referente del Centro Universitario per lo studio e il trattamento multidisciplinare dell’uso adeguato dell’alcol e referente alcologo per il Centro Trapianti di Fegato, svolgendo attività ambulatoriale e ricerca scientifica sulla diagnosi e il trattamento delle patologie correlate all’alcol. Nel 2010 arriva in Romagna, all’unità operativa complessa Dipendenze Patologiche di Ravenna, sede di Lugo. All’attività ambulatoriale di diagnosi e trattamento di pazienti con dipendenza patologica da sempre affianca una intensa attività di ricerca clinica su epidemiologia, diagnosi e trattamento di disturbi correlati all’abuso e dipendenza da alcol, e di docenza universitaria. Componente di numerosi gruppi e tavoli di lavoro regionali partecipa annualmente a congressi in Italia e all’estero (Europa e Stati Uniti) come discente su tematiche relative alle dipendenze patologiche e alle problematiche ad esse correlate. Editorial board di alcune riveste di settore, è presidente del Società Italiana di Alcologia, sezione Emilia Romagna e membro del Direttivo Nazionale e Comitato Scientifico della Società Italiana di Alcologia.

Raffaelle De Lorenzi (Unità Operativa Igiene degli Alimenti e Nutrizione). Riminese, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna nel 1989 specializzandosi in Igiene e Medicina Preventiva. Dopo aver frequentati diversi corsi di formazione specialistica sul sistema di gestione per la qualità e la sicurezza alimentare,  inizia a lavorare  presso il Servizio di Igiene Pubblica di Fossano, in provincia di Cuneo, e successivamente come responsabile del servizio di prevenzione Distretto SUD – Ovest di Como. Nel 2000  si trasferisce a Lecce, dove presta servizio dapprima come dirigente medico all’interno del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) del Dipartimento di Prevenzione, poi come responsabile della struttura Fitofarmaci. Nel 2014 assume la posizione dirigenziale professionale ad elevata specializzazione ‘Gestione, vigilanza e controllo filiera alimentare dal campo alla tavola’ presso l’Agenzia della Tutela della Salute dell’Insubria. Dal 2018 a luglio 2022 ha ricoperto, sempre a Varese, l’incarico di responsabile di Unità Organizzativa Igiene alimenti e bevande. Nel corso degli anni ha maturato una vasta esperienza sul campo, occupandosi dell’organizzazione e della gestione di tutte le attività in materia di sicurezza alimentare: dal controllo ispettivo previsto dalle normative vigenti sugli stabilimenti di produzione, preparazione, somministrazione, deposito trasporto e commercializzazione  all’attività di prevenzione e controllo delle tossinfezioni alimentari, dai campionamento delle matrici alimentari alle certificazione per l’esportazione, dalla gestione di sistemi di allerta alla promozione della formazione del personale preposto alla produzione e distribuzione degli alimenti. Ha sempre svolto anche attività di docenza in corsi di formazione sugli aspetti igienico sanitari degli alimenti e sulle intossicazioni alimentari da prodotto fitosanitari  e funghi epigei.

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