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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 13 al 19 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 6.303 positività (31.3%) su un totale di 20.135 tamponi (molecolari e antigenici). Anche questa settimana si registra un aumento delle nuove positività sia in termini assoluti (+2981) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in aumento rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 131 pazienti, tra questi 8 sono ricoverati in terapia intensiva.

 “E’ purtroppo chiaro dai dati della settimana presa a riferimento che, anche sul  territorio romagnolo, come sul resto della Regione e dell'intero Paese, assistiamo ad un trend in forte crescita, commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario di Ausl Romagna. L'aumento è  riconducibile alla grande contagiosità di Omicron 5 che sta prendendo sempre più piede, ma anche al minor uso dei dispositivi di protezione e delle misure anticontagio da parte dei cittadini.  Anche sul fronte ospedaliero si registra rispetto alla settimana scorsa un aumento del numero di pazienti ricoverati, soprattutto  nei reparti di degenza ordinaria, ma per ora la situazione negli ospedali resta sotto la soglia di allerta.  Questa tendenza in aumento, dopo due mesi di calo costante, è indicativa di una forte ripresa della circolazione virale. Anche se non ci deve allarmare perché ha un  basso impatto sui ricoveri ospedalieri ,sicuramente richiede prudenza. Per questo ci appelliamo ancora una volta alla responsabilità collettiva: continuiamo a fare attenzione e a mantenere le dovute cautele, in particolare in situazioni di affollamento dove il distanziamento è difficile. Così come vogliamo rivolgere un appello particolare alle persone più fragili e  ultraottantenni, quelle più esposte ai possibili danni causati dal covid, di non aspettare la fine dell’estate per fare la quarta dose, ma di farla subito, in quanto  è in grado di ridurre  il rischio  di contrarre la forma più grave della malattia”.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 6 al 12 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 3.322 positività (20.1%) su un totale di 16.549 tamponi (molecolari e antigenici). Dopo 7 settimane di calo si registra un aumento delle nuove positività sia in termini assoluti (+1006) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 98 pazienti, tra questi 5 sono in terapia intensiva.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 30 maggio al 5 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 2.316 positività (15.4%) su un totale di 15.049 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un ulteriore calo delle nuove positività in termini assoluti (- 267).Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 100 pazienti, tra questi 5 sono in terapia intensiva.

Un evento regionale organizzato dalla Società Italiana di Chirurgia.

Si svolgerà mercoledì 15 giugno  presso Rocca delle Caminate (Forlì) l’evento regionale della Società Italiana di Chirurgia sede anche dell’evento conclusivo del Corso di alta formazione dell’ Università di Bologna sulla gestione delle sale operatorie  dal titolo  “Liste di attesa ed attività chirurgica generale nell’epoca Covid: soluzioni innovative e impatto economico presso AUSL Romagna”. 

L’evento prevede una tavola rotonda di  problem solving durante la quale la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria incontreranno i professionisti  confrontandosi  su soluzioni innovative  e sostenibilità economica per  affrontare il problema del potenziamento dell’attività chirurgica  e quindi abbattimento delle  liste di attesa  nell’epoca Covid .

Info e iscrizioni nel programma in allegato

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 23 al 29 maggio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 2.583 positività (14.7%) su un totale di 17.531 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un ulteriore calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 958) che percentuali.Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 103 pazienti, tra questi solo 1 è in terapia intensiva.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 16 al 22 maggio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).

Nella settimana di riferimento, si sono registrate 3.541 positività (17.8%) su un totale di 19.909 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un ulteriore calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 1.390) che percentuali.

Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 110 pazienti, tra questi solo 1 è in terapia intensiva.

Nel corso della cerimonia inaugurale di apertura del 27esimo Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei medici ospedalieri di Medicina Interna che si è svolta a Roma dal 21 al 23 maggio, la Medicina Interna dell'Ospedale Bufalini di Cesena, diretta dal dottor Luca Montaguti, è stata premiata tra i migliori centri di ricerca FADOI. 

Il riconoscimento è legato allo studio nazionale FADOI - Recover, studio osservazionale retrospettivo in pazienti trattati con Remdesivir affetti da SARS-CoV-2 ricoverati in Medicina Interna.

Il reparto cesenate si è aggiudicato il premio per la qualità dei dati raccolti e per la quantità di pazienti arruolati nello studio che vede tra i principali artefici la dottoressa Elena Magnani coordinatrice, la dottoressa Maria Teresa Milite e il dottor Enrico Giorgini.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 9 al 15 maggio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 4.931 positività (21.8%) su un totale di 22.659 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un ulteriore calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 656) che percentuali.Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 145 pazienti, tra questi 6 sono ricoverati in terapia intensiva.

Prosegue in Emilia Romagna la visita della delegazione dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, diretta dal 30 marzo dal generale Tommaso Petroni. Questa mattina la delegazione, composta da cinque Ufficiali dell’Esercito, si è recata all'Ospedale Infermi di Rimini per fare il punto sugli investimenti dell'AUSL Romagna a completamento dei piani di riorganizzazione della rete ospedaliera per emergenza COVID-19 previsti dal decreto legge 34/2020, relativamente alle terapie intensive, semi-intensive e Pronti Soccorso di 8 ospedali, per un totale di 18 interventi, del valore di circa 30 milioni di euro. Il monitoraggio ha confermato piena aderenza alla rimodulazione effettuata. Accompagnata dalla Direzione aziendale, la delegazione ha visitato il Pronto Soccorso e l'Unità di COVID intensive care, collocato al 4° piano del DEA.

In Italia ogni anno si registrano circa 4.000 ricoveri per ustioni, ma i pazienti con gravi ustioni ed esiti cicatriziali invalidanti sono circa 2.500 ogni anno. Sono per la maggior parte adulti e anziani (26% tra i 50 e i 70 anni, 24% sopra i 70 anni), nel 67% dei casi sono maschi e nel 72% dei casi gli incidenti avvengono presso la propria abitazione: nel 34% dei casi la causa è la fiamma, nel 23% l'alcol. Solo nel 10% dei casi si tratta di incidenti sul lavoro. Ma che cos’è l’ustione? È il peggior trauma che un individuo possa subire ma è anche una vera e propria patologia, epidemiologicamente rara e in molti casi cronica e irreversibile. Lo dimostrano la complessità di diagnosi e trattamento, il carico socio-assistenziale per i pazienti, gli esiti invalidanti, riassunti nella pubblicazione La Malattia da Ustione. Una patologia rara e cronica non riconosciuta nei LEA realizzata da Osservatorio Malattie Rare in collaborazione con SIUST-Società Italiana Ustioni e con le associazioni A.T.C.R.U.P. Odv e Assobus Onlus, presentata il 13 maggio scorso presso il Senato della Repubblica in un evento a cui ha partecipato anche il Dott. Davide Melandri Direttore del Centro Grandi Ustionati dell’ospedale “Bufalini” di Cesena.

 “L’ustione è una patologia rara che lascia segni indelebili nel corpo e nella mente – ha spiegato l’On. Lucia Annibali, Commissione II “Giustizia”, Camera dei Deputati, che ha anche curato la prefazione della pubblicazione – il processo di guarigione è lungo e complesso e necessita di elevatissima competenza e grande esperienza. I Centri Ustioni Italiani svolgono un lavoro straordinario, con competenza e umanità impareggiabili. Anche quando si trovano a dover operare disponendo di risorse strutturali, umane ed economiche limitate. È tempo di dedicare a questa malattia la giusta attenzione, che alle persone che hanno subito ustioni e alle loro famiglie sia garantita tutta l’assistenza necessaria, non solo dal punto di vista medico ma anche sul fronte riabilitativo e socio-assistenziale”.

“I pazienti vengono trattati in maniera eccellente nei 17 Centri Ustioni italiani e hanno diritto a tutti i trattamenti ospedalieri gratuiti – ha affermato il Prof. Antonio di Lonardo, Presidente della SIUST, Direttore del Centro Ustioni di Pisa – ma dopo le dimissioni in molte Regioni sono abbandonati a se stessi. Perché non esiste un codice di esenzione nazionale né un percorso assistenziale garantito a livello nazionale. Le ustioni sono più frequenti dove il livello socioeconomico è più basso: le famiglie non riescono a sostenere i costi, i pazienti abbandonano le terapie andando incontro a esiti gravemente invalidanti e anche al rischio di tumore cutaneo”.

“Abbiamo preso parte a questo progetto ed a questa iniziativa in Senato con grande interesse in favore della tutela dei pazienti – ha spiegato nel corso dell’evento il dott. Davide Melandri, Direttore Centro Grandi Ustionati e Dermatologia Cesena (Forlì) – Inoltre in qualità di Dermatologi abbiamo già l’esperienza delle malattie rare dermatologiche di cui siamo centro di riferimento oltre che certificatore. Anche l’ustione nella sua forma di insufficienza cutanea e con tutte le sequele conseguenti può essere inquadrata, trattata e seguita come le altre malattie rare della cute”.

Le istanze dei pazienti e di SIUST sono state discusse durante la tavola rotonda, alla presenza della Senatrice Maria Rizzotti, 12ª Commissione Permanente (Igiene e Sanità), dell'Onorevole Fabiola Bologna, Segretario della 12ª Commissione (Affari Sociali), e della Dottoressa Liliana La Sala, Ufficio 9 DG Prevenzione Sanitaria, Tutela Salute della Donna, dei Soggetti Vulnerabili e Contrasto alle Disuguaglianze del Ministero della Salute.

L’evento e la pubblicazione presentata hanno ottenuto il patrocinio di ADOI-Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica, Alleanza Malattie Rare, SIDCO-Società Italiana di Dermatologia chirurgica, oncologica, correttiva ed estetica, SIMEN-Società Italiana di Medicina Narrativa e SIP-Società Italiana di Pediatria. Con il riconoscimento di SIAARTI-Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva.

La pubblicazione è consultabile su https://www.osservatoriomalattierare.it/progetti/le-nostre-pubblicazioni/18619-la-malattia-da-ustione-patologia-rara-orfana-dei-lea

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