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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Si parte domani su tutto il territorio con le prenotazioni, e da giovedì con le somministrazioni. Disponibili i consueti canali di prenotazione, dai punti Cup (sportelli o online) al Fascicolo sanitario elettronico, alle farmacie. Donini: “La lotta al virus non è finita, mettiamo in sicurezza i nostri anziani e i più fragili”

Bologna – Emilia-Romagna pronta a partire già domani, mercoledì 13 aprile, con le prenotazioni per la quarta dose del vaccino anti Covid-19 riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa) a prescindere dall’età, che saranno vaccinati in via prioritaria. Complessivamente una platea potenziale composta da circa 500mila cittadini.

Le somministrazioni inizieranno il giorno successivo, giovedì 14 aprile.

Già avviata dall’1^ marzo, invece, la somministrazione della quarta dose (o seconda dose di richiamo – second booster) alle persone gravemente immunodepresse.

Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. La Regione ha già inviato le indicazioni operative alle Aziende sanitarie, che si sono organizzate in tempi rapidi per partire con prenotazioni e somministrazioni.

“La lotta al virus non è finita, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri anziani e le persone più fragili- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- E la macchina organizzativa è già pronta per sostenere questa nuova fase della campagna vaccinale. Manteniamo alta l’attenzione nei nostri comportamenti nella vita quotidiana, per mantenere quella normalità di vita conquistata a così duro prezzo”.

L’organizzazione

Sul fronte organizzativo, in Emilia-Romagna per la prima settimana dell’attuale campagna di vaccinazione sono obbligatorie le prenotazioni e rimane attiva per i cittadini la possibilità di fissare l’appuntamento per la vaccinazione attraverso i soliti canali (Cup, Fascicolo sanitario elettronico e farmacie); le Aziende sanitarie invieranno a tutte le persone che rientrano nelle tre categorie identificate un sms informativo sull’opportunità di sottoporsi alla vaccinazione.

Dalla settimana successiva all’avvio (la data precisa sarà comunicata nei prossimi giorni) sarà invece possibile, esclusivamente presso gli hub provinciali, accedere anche senza prenotazione.

Per quanto riguarda le somministrazioni della quarta dose ogni Azienda sanitaria, contestualmente, si prepara a partire con cinque percorsi: gli hub vaccinali ancora aperti, le Case della salute, i medici di medicina generale, a domicilio per le persone in regime di assistenza domiciliare o impossibilitate a muoversi da casa e, infine, presso ambulatori di centri specialistici ospedalieri che hanno in carico pazienti con quadri clinici complessi.                              

di seguito e in allegato l’elenco delle patologie per le quali è raccomandata la quarta dose di vaccino

 

ELENCO DELLE PATOLOGIE PER LE QUALI È RACCOMANDATA LA QUARTA DOSE DI VACCINO

Queste le condizioni patologiche per le quali è prevista la quarta dose, trascorsi 120 giorni dalla somministrazione della terza:

 

Aree di patologia /condizione

Definizione della condizione

 

Malattie respiratorie

  • Fibrosi polmonare idiopatica
  • Malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia
  • Malattie cardiocircolatorie
  • Scompenso cardiaco in classe avanzata (III - IV NYHA)
  • Pazienti post shock cardiogeno
  • Malattie neurologiche
  • Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone
  • Sclerosi multipla;
  • Distrofia muscolare
  • Paralisi cerebrali infantili
  • Miastenia gravis

Patologie neurologiche disimmuni

  • Diabete / altre endocrinopatie severe
  • Diabete di tipo 1
  • Diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete con complicanze
  • Morbo di Addison
  • Panipopituitarismo
  • Malattie epatiche
  • Cirrosi epatica

Malattie cerebrovascolari

  • Evento ischemico emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva
  • Stroke nel 2020-21
  • Stroke antecedente al 2020 con ranking ≥ 3
  • Emoglobinopatie
  • Talassemia major
  • Anemia a cellule falciformi
  • Altre anemie gravi

Altro

  • Fibrosi cistica;
  • Sindrome di Down.
  • Grave obesità (BMI >35)

Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica)

Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3

Oggi, lunedì 11 aprile 2022, tutta la comunità professionale dell’Azienda USL della Romagna piange la scomparsa del dr. Stefano Busetti, Direttore dell’ospedale di Rimini.

Ravennate, classe 1963, laureato a Bologna e specializzato a Ferrara in Igiene e Organizzazione dei Servizi Ospedalieri, iniziò la propria carriera  presso la Direzione Medica dell’ospedale di Ravenna e collaborò con il Servizio Presidi Ospedalieri dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna.  Nel 2007 fece un’esperienza fuori dalla Romagna, quale Direttore Sanitario del nuovo Ospedale di Sassuolo per poi ritornare, due anni dopo, a Rimini per ricoprire il ruolo di Direttore dell’ospedale Degli Infermi, dell’allora Azienda USL di Rimini. Pur mantenendo la Direzione del presidio di Rimini, fu uno dei dirigenti di punta nel processo di unificazione delle Aziende romagnole, durante il quale ricoprì - nell’ordine - il ruolo di Coordinatore della Rete dei Dipartimenti Ospedalieri e delle Reti Cliniche aziendali, il Direttore della Direzione Tecnica “Direzione Medica dei Presidi”, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Ravenna e, dal 2018 al 2020, il ruolo apicale di Direttore Sanitario aziendale. Successivamente aveva assunto l’incarico di Direttore del presidio ospedaliero riminese.

Tutti i colleghi lo ricordano come professionista corretto e instancabile, dotato di competenza, autorevolezza e determinazione. Doti che gli hanno permesso di condurre con successo l’Azienda durante le prime, drammatiche, fasi della pandemia Covid19.

Alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze e l’abbraccio fortissimo dell’Azienda tutta.

"Preveni…Amo" è l’iniziativa che si è svolta al Liceo Scientifico Ricci Curbastro di Lugo e che ha visto i professionisti del Trauma Center dell'Ausl Romagna insieme a medici dell'Ospedale Umberto 1 di LUGO ed esperti della Polizia Locale, a confronto diretto con gli studenti del Liceo di Lugo "Ricci Cubastro" sulla prevenzione degli incidenti stradali.

Il trauma è la prima causa di morte e di disabilità nelle persone di età inferiore a 40 anni. Un “bollettino di guerra” che potrebbe e che dovrebbe essere evitato. Per aiutare i più giovani a conoscere e prevenire i politraumi, in particolare da incidente stradale, è nata l’iniziativa "Preveni…Amo", un format unico, che sta avendo un grande successo con i ragazzi e si sta replicando in tutte le principali città romagnole. A Lugo l’incontro svoltosi nei giorni scorsi grazie alla collaborazione del Liceo Scientifico, attraverso il suo dirigente scolastico, Giancarlo Frassineti,   del Comune di Lugo e  al sostegno della Associazione lughese Prochirurgia ONLUS, ha visto un’ampia partecipazione dei ragazzi, che con grande attenzione hanno interagito con i professionisti, anche attraverso la visione di video,  di testimonianze ed interventi,  che si sono succeduti nel corso della mattinata, ha visto una ampia partecipazione di ragazzi. Erano presenti anche il sindaco di Lugo,  Davide Ranalli e un ricco panel di esperti, tra cui la campionessa di automobilismo Annalaura Galeati, Greta Pasi della  Polizia locale di Lugo e Luca Venturini della Polizia Locale di Cesena, Giordano Biserni Presidente della Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 

Numerose le presenze anche dei i medici del Trauma Center dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena e di reparti legati all’emergenza – urgenza. Tra loro Vanni Agnoletti, Luigino Tosatto, Fausto Catena , Carlo Fabbri, nonché i professionisti  dell’Ospedale Umberto 1 di lugo, Costanza Martino, Ivana Valenti, Andrea colombelli, Mario Tranchino.

Il progetto  “Prevenia…amo”, che nasce  da un'idea di  Costanza Martino- direttore della UOC Anestsia e Rianimazione  dell'Ospedale Umberto I di Lugo- , Vanni Agnoletti- direttore della UOC Anestsia e Rianimazione di Cesena - e Fausto Catena- direttore della UOC Chirurgia d'urgenza di Cesena (Ausl Romagna), in contatto quotidiano con il dramma del trauma, specie in età giovanile, è un contenitore che ha lo scopo di creare consapevolezza sulle conseguenze cliniche dell'evento traumatico, ossia degli incidenti stradali con una particolare modalità di proporre la prevenzione. Il progetto è rivolto a giovani delle scuole superiori e dell’Università del territorio romagnolo.

 “Si tratta di un’iniziativa – spiegano Costanza Martino, Vanni Agnoletti, Fausto Catena – che si pone l’obiettivo della prevenzione sugli incidenti stradali, ma analizza il problema partendo non solo dalle buone prassi da osservare, bensì dalle conseguenze drammatiche che si vengono a creare una volta che l’evento traumatico si è verificato. I giovani, e l’opinione pubblica in genere, non si immaginano neppur lontanamente quello che avviene, quando un paziente grave traumatizzato giunge in ospedale e gli interventi che operiamo in pronto soccorso, in sala operatoria e in rianimazione. Tramite video,interviste  e racconti  favoriamo il dialogo con i giovani, con l’obiettivo di sensibilizzare e creare una consapevolezza sulle conseguenze assai gravi di comportamenti superficiali alla guida. Oltre a ciò, vengono proposte testimonianze di giovani e di loro famigliari che hanno subìto un trauma grave , grazie alle quali si entra in maniera molto coinvolgente all’interno della tragica realtà vissuta e si suscitano riflessioni molto profonde al riguardo. Durante gli incontri già effettuati abbiamo  incontrato circa 2.000 giovani e abbiamo riscontrato, grazie alle loro numerosissime domande, un grande interesse per l’argomento”.

E’ stata consegnata nei giorni scorsi, al reparto di Ortopedia dell’Ospedale M. Bufalini, una sedia a rotelle donata a seguito di un’iniziativa solidale, da un gruppo di colleghe dell’Apofruit di Longiano,  che si sono strette attorno a Rita, la mamma del giovane Emanuele Magnani, per tutti “Magno” scomparso all’età di 36 anni,  il 2 gennaio scorso, a causa di un incidente stradale.

 “Abbiamo voluto fare sentire tutta la vicinanza  e la solidarietà alla nostra collega e amica, per il grave lutto che l’ha colpita – afferma Lilia Andreano in rappresentanza del gruppo - offrendo un piccolo contributo, che consentirà di mantenere viva la memoria di Emanuele attraverso il sostegno ad un reparto, come quello dell’Ortopedia dell’Ospedale M. Bufalini Cesena,  che cura  persone vittime di incidenti più o meno gravi, a volte costrette a soggiornare anche per i lunghi periodi di riabilitazione” . La carrozzina, per le caratteristiche di ultima generazione e di taglia grande, consentirà tra l’altro di completare la dotazione di ausili e dispositivi tali da poter accogliere persone anche di peso significativo.

Un ringraziamento da parte del Dott. Monesi, Direttore dell’UO Ortopedia dell’ospedale M. Bufalini e della equipe,  per il gesto di solidarietà, che rappresenta un’attestazione concreta  di fiducia di una comunità nei riguardi nella sanità pubblica.

Domenica 10 Aprile a Cesena torna l’iniziativa solidale “Fai fiorire un sorriso”, con la vendita benefica di fiori e piantine dalle ore 9.00-12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. al Tulicampo del Garden Center Scarpellini (via Cervese,Cesena  4215) , rese  disponibili  dai titolari del Garden, ormai da anni sensibili sostenitori del progetto di umanizzazione delle cure  che porta momenti di sollievo ai degenti ricoverati in ospedale.

Il ricavato servirà infatti a sostenere il progetto di “Arte in corsia di Cinzia Lissi”, che da diversi anni ormai prevede la frequenza dei volontari dell’Associazione ArtinCounselling, presso diversi reparti dell’Ospedale M. Bufalini di Cesena, tra cui Pediatria, Geriatria e  il reparto psichiatrico di  Diagnosi e Cura  .

Il progetto ARTE IN CORSIA ha l’obiettivo di permettere ai bambini e ai pazienti ricoverati, di esprimere il proprio stato d’animo, le proprie emozioni e il proprio vissuto, favorendo la comunicazione attraverso linguaggi non verbali, quali l’Arte terapia e l’Arte Terapia Emozionale, diminuendo lo stato ansioso dell’ospedalizzazione e favorendo un migliore approccio con il personale medico e paramedico del reparto.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 28 marzo al 3 aprile (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.750 positività (27.0%) su un totale di 28.873 tamponi (molecolari e antigenici). Per la quarta settimana consecutiva si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+616) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid ancora in crescita rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 209 pazienti, mentre è in calo il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che sono 3.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 21 al 27 marzo (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.134 positività (24.9%) su un totale di 28.651 tamponi (molecolari e antigenici). Per la terza settimana consecutiva si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+798) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in crescita rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 188 pazienti, mentre è in calo il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (sono 4).

L'associazione di Cesena CAIMA odv, a sostegno dei malati di Alzheimer, organizza un Corso gratuito di 4 incontri rivolto ai familiari di malati di Alzheimer, per insegnare a gestire la malattia.

Il corso sarà organizzato on line su piattaforma Zoom dalle 16,30 alle 18,30

Inizierà Lunedì 4 aprile e avrà come tema “La fatica del prendersi cura di un malato con Alzheimer”. Condurrà lo psicoterapeuta Francesco Baldinini.

Giovedì 14 aprile verranno trattati i “Problemi della memoria e i deficit cognitivi” dalle psicologhe Francesca Mandaletti di CAIMA, Dalila Visani e Guia Martinenghi del Centro per disturbi cognitivi e demenze di Cesena di AUSL della Romagna

Mercoledì 20 aprile si parlerà dei disturbi del comportamento e di “Consigli pratici per gestire il malato”. Interverrà la Psicologa Donatella Venturi, esperta in psicologia dell’invecchiamento.

Mercoledì 27 aprile dalle 16,30 si parlerà dei Servizi del territorio e interverrà l'assistente sociale Consuelo Bertozzi dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, mentre dalle 17,30 parlerà l'Avvocato Alessandro Poggiolini, Presidente di CAIMA odv, sulla figura dell'Amministratore di sostegno.

Gli incontri si svolgeranno con la collaborazione del Centro per disturbi cognitivi e demenze di Cesena di AUSL della Romagna e con il patrocinio del Comune di Cesena.

Il corso è a numero chiuso. Per la partecipazione è obbligatoria l'iscrizione a CAIMA odv allo 0547/646583 oppure email: caima.aurora@virgilio.it

‘La prevenzione dei danni da rumore in età scolastica’. Questo il tema al centro della Prima Giornata di Sensibilizzazione dell’udito organizzata per il 1 aprile dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF) con la cooperazione della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF) e delle Associazioni di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici, tra cui FIADDA CESENA APS Associazione per i Diritti delle Persone sorde e Famiglie.

Anche l’Azienda USL della Romagna aderisce all’iniziativa coordinata dalle Unità Operative di Otorinolaringoiatria che per l’occasione, nella mattinata del 1 aprile, offrono la possibilità di prenotare un esame gratuito dell’udito ai giovani che non hanno ancora compito i 18 anni.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la popolazione, con particolare attenzione ai bambini e ai giovani, riguardo ai danni uditivi causati nel tempo dalla prolungata esposizione a suoni forti, compresa la musica ascoltata in cuffia con volumi troppo alti, come peraltro ha evidenziato la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.

Come e dove prenotare in Romagna:

  • Unità Operativa di Otorinolaringoiatria Cesena: la prenotazione potrà essere effettuata il 1 aprile dalla ore 9,30 alle 13,30 contattando il numero. 338-3508722. Gli esami audiometrici saranno effettuati nei giorni successivi nell'Ambulatorio Audio-Foniatrico Infantile situato alle Palazzine di via Brunelli.
  • Unità Operativa di Otorinolaringoiatria Forlì – Faenza: la prenotazione potrà essere effettuata il 1 aprile, dalle 8,30 alle 13.00, contattando il numero 335/5998264. Gli esami saranno effettuati nei giorni successivi nell'Ambulatorio di Faenza.
  • Unità Operativa di Otorinolaringoiatria Ravenna: la prenotazione potrà essere effettuata il giorno 1 aprile, dalle 8,00 alle 10.00, contattando il numero 0544/287011 Gli esami saranno effettuati nei giorni successivi negli ambulatori del Centro Audio Foniatrico presso il CMP di Ravenna.
  • Unità Operativa di Otorinolaringoiatria Rimini: la prenotazione potrà essere effettuata il giorno 1 aprile dalle ore 9,30 alle 13,30,  contattando il numero 0541-705146. Gli esami saranno effettuati nei giorni successivi presso il Servizio di Audiologia Foniatria dell'Ospedale Infermi (via Settembrini 2, scala C piano rialzato).

 

La campagna  informativa ‘NON FARTI FREGARE, NON ABBOCCARE! PROTEGGI IL TUO UDITO’

Se le tue cellule ciliate, presenti nell’orecchio interno, sono esposte a troppi suoni ad alto volume, superi la “tolleranza giornaliera di esposizione ai rumori” e le tue orecchie vengono danneggiate. Nel tempo questo si traduce in una perdita dell'udito progressiva che può portare alla sordità. Il rischio di perdere l'udito dipende da quanto forte, per quanto tempo e con quale frequenza siamo esposti a suoni forti. Questa esposizione pericolosa può avvenire tramite dispositivi audio personali, o nell'ambiente circostante in luoghi di intrattenimento, autodromi, palestre, nelle mense scolastiche o nel traffico. È perciò fondamentale adottare un comportamento di ascolto quotidiano che tenga conto di alcuni parametri per evitare di diventare sordi.

Ecco cosa puoi fare per proteggere il tuo udito: mantieni un volume basso entro gli 80 decibel come limite massimo, per non più di 40 ore alla settimana. Indossa dei tappi per le orecchie quando vai nei locali che hanno musica ad alto volume, negli autodromi, negli stadi che ospitano spettacoli sportivi o concerti. Utilizza cuffie che riducono il rumore di fondo in automatico, così non dovrai alzare il volume della musica o del telefono in ambienti rumorosi, come ad esempio sugli autobus o nei treni. Monitora e rispetta i livelli di ascolto durante la tua giornata facendo in modo che tu rimanga all’interno del range settimanale di tolleranza dei rumori. Esistono delle app che indicano i DECIBEL presenti negli ambienti come classi, palestre, discoteche. Limita il tuo uso quotidiano di dispositivi elettronici collegati a cuffie. Limita il tuo tempo trascorso in luoghi rumorosi: prenditi delle pause di silenzio (vai in luoghi tranquilli e poco rumorosi per far riposare le tue orecchie), tieniti lontano dalle sorgenti sonore (come casse o altoparlanti), riduci il più possibile la frequentazione di luoghi rumorosi.

Maggiori informazioni sono sul sito https://www.sioechcf.it/1a-giornata-sensibilizzazione-udito/ dove è consultabile anche un video con sottotioli in italiano sui livelli di massima tolleranza/pericolo e su come ascoltare in sicurezza.

U.O. Oculistica ospedale di Faenza. Una riorganizzazione di forte integrazione con l’Oculistica di Forlì. A soli tre mesi dall’inizio dell’interazione fra i due servizi sono già evidenti le importanti sinergie fra i professionisti e la migliore qualità per i cittadini.

Sono trascorsi appena tre mesi dall’affidamento dell’incarico di direzione dell’Oculistica di Faenza al dott. Giacomo Costa, (faentino d’origine) già dirigente medico per 17 anni presso il presidio faentino ed oggi,  direttore della U.O.Oculistica del Morgagni-Pierantoni di Forlì, ma già si possono cominciare a tirare le somme di questa importante sinergia.

Tra gli obiettivi prefissati, era indicata l’integrazione delle equipe mediche con lo scopo di garantire una più ampia opportunità terapeutica sul presidio faentino e offrire ai giovani professionisti la possibilità di un percorso formativo più ampio, sfruttando il background clinico e il case mix più complesso offerto dall’ospedale polispecialistico.

Integrazione fra i professionisti

Oggi il processo di integrazione delle due equipe è stato portato a termine; i professionisti più giovani lavorano in entrambe le sedi, in autonomia o con tutoraggio; tutti i medici partecipano alle attività di reparto, rimodulate sulla base delle competenze e dell’impegno assistenziale, alle attività di pronto soccorso e pronta disponibilità notturna su entrambi i presidi ospedalieri.

Incremento delle attività chirurgiche

Sono stati creati dei percorsi di cura per la chirurgia avanzata del glaucoma, spostata da Forlì a Faenza, in quanto il setting assistenziale era particolarmente favorevole per questo genere di chirurgia, come dimostrato dall’incremento della attività in day-hospital, quasi raddoppiata in questo inizio anno rispetto al 2021 (sono stati effettuati più di 20 interventi di glaucoma e chirurgia vitreoretinica con una proiezione a fine anno di un centinaio di casi trattati). Questo ha permesso al contempo di assorbire su Forlì le terapie intravitreali; in questo modo si sono riportati i tempi di attesa virtualmente a zero per i nuovi pazienti ed è stato  fornito un servizio puntuale, svincolato dalle logiche di sala operatoria, che mal si addicono ad una utenza molto anziana, sfruttando l’ambulatorio chirurgico dedicato all’interno del reparto forlivese.

Più offerta delle prestazioni ambulatoriali

E’ stata anche ampliata l’offerta di prestazioni ambulatoriali con prenotazione CUP, anche strumentali di secondo livello come l’OCT (tomografia ottica computerizzata).

E’ confortante vedere, l’aumento (+10%) di attività chirurgica ambulatoriale maggiore, (sono stati effettuati 340 interventi di cataratta, al momento nel blocco operatorio di Faenza è presente una sala operatoria dedicata all’Oculistica che è attiva tutte le mattine dal lunedì al venerdì, è inoltre in programma un prossimo incremento di attività in alcuni pomeriggi) un ritorno di fiducia dei pazienti che si affidano alle cure di questa oculistica faentina, dimostrato dall’aumento dei pazienti, passati da circa 300 a fine anno, ai 423 rilevati al momento in cui scriviamo. E’ attualmente in corso l’unificazione delle liste di attesa per la chirurgia ambulatoriale, allo scopo di dare anche per la patologia benigna, ma che può essere invalidante, una risposta in tempi accettabili con un occhio di riguardo alla prossimità delle cure.

Gli ammodernamenti tecnologici

Un importante lavoro è in corso in queste settimane anche per l’ammodernamento tecnologico.

Grazie al coordinamento del personale delle ingegnerie cliniche e il supporto economico della Direzione Generale, è stato spostato un fluorangiografo digitale da Forlì a Faenza con riapertura delle agende di prenotazione, sono stati acquistati quattro strumenti per la diagnostica di base (tonopachimetri e auto refrattometri computerizzati), un microscopio endoteliale per la chirurgia della cataratta, due lampade a fessura ed andrà a completare la dotazione strumentale un Angio-OCT, che andrà ad interfacciarsi con la strumentazione già presente a Forlì, anche in telemedicina, a supporto degli ambulatori delle cronicità.

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