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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 4 al 10 aprile (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.764 positività (27.3%) su un totale di 28.471 tamponi (molecolari e antigenici). Per la quinta settimana consecutiva si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+14) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 199 pazienti, mentre è in crescita il numero di ricoveri in terapia intensiva: sono 5 i pazienti ricoverati.

In Romagna si amplia e si potenzia l’attività clinica e di ricerca della Banca Regionale della Cute. Con deliberazione n. 31 del 03/02/2022 è stato infatti sottoscritto tra Azienda Usl della Romagna e Società Lipobank il contratto attivo di collaborazione srl per attività di banking di tessuto adiposo autologo e sviluppo di attività di ricerca nel campo della Bioingegneria Tessutale.

Ad illustrare alla stampa tutti i dettagli sono stati questa mattina in una conferenza stampa l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori, il direttore sanitario di Ausl Romagna, Mattia Altini, l’amministratore delegato di Lipobank srl Sergio Di Fede, l’ex direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, il direttore del Centro Grandi Ustionati/Dermatologia Cesena – Forlì e Banca Regionale della Cute Davide Melandri e la dirigente responsabile dell’attività di ingegneria tessutale e direttore tecnico Cell Factory e Sala Criobiologica Elena Bondioli.

“Investire in ricerca e innovazione – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - è determinante, oggi ne abbiamo l'ennesima conferma grazie a questo accordo che, attraverso una partnership tra pubblico e privato che si integra nella filiera organizzativa di Ausl Romagna e Centro regionale trapianti, consente alla nostra sanità di assicurare un servizio di altissima qualità ai pazienti. La sanità dell'Emilia-Romagna che sulla banca della cute assicura un contributo annuo, fa quindi un ulteriore passo avanti, guardando con convinzione ad ogni forma di sviluppo, nella convinzione che l'eccellenza sanitaria non deve essere per pochi cittadini, ma per tutti, ed è esattamente in questa direzione che guarda questo accordo che alza il livello dell'intervento pubblico”.

“Questa realtà territoriale - ha affermato il Direttore generale Tiziano Carradori - è un laboratorio a cielo aperto dove l’assistenza e la cura del paziente si integrano con la formazione e la ricerca propedeutici all’innovazione. E’ una conferma di come la realizzazione di contesti gestionali e organizzativi non smetta mai di incentivare e promuovere le capacità professionali in campi applicativi innovativi”.

“Parlare di partnership pubblico privato non può che evocare concetti quali investimento, crescita e sviluppo - ha dichiarato  l’amministratore delegato di Lipobank Sergio Di Fede - . È questo lo scenario collaborativo in cui Lipobank e la Banca regionale della cute hanno intrapreso un percorso innovativo nell’ambito della crioconservazione del tessuto adiposo. Grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo e alla collaborazione con il Prof Carlo Ventura e il team del dottor Melandri e della dottoressa Bondioli, Lipobank ha brevettato una metodologia di crioconservazione del tessuto adiposo che dalla conservazione allo scongelamento mantiene le stesse identiche proprietà del tessuto fresco”.

La collaborazione, autorizzata del Centro Regionale Trapianti, prevede l’attivazione presso la Banca della Cute della Regione Emilia Romagna della nuova funzione di banking del tessuto adiposo autologo che viene lavorato, convalidato e stoccato per fine trapiantologico presso la Banca avvalendosi di una tecnologia di crioconservazione e scongelamento del tessuto adiposo brevettata da LIPOBANK secondo i più alti standard di sicurezza e sterilità certificati da Organismi Notificati di Importanza internazionale (TUV).

Lipobank si impegna a fornire alla Banca della Cute la propria metodica brevettata oltre alla strumentazione tecnica necessaria, da allocare all’interno dei locali della Banca per l’attività di banking (predisposizione delle aliquote, congelamento e scongelamento, consulenza nei controlli di sicurezza, vitalità e sterilità dei campioni raccolti) oltre che all’affiancamento di personale tecnico – scientifico e logistico-amministrativo come supporto operativo al personale di Ausl Romagna.

La Banca della Cute provvede alla convalida del tessuto adiposo con finalità di bancaggio dello stesso per l’autotrapianto sul paziente candidato ad interventi rigenerativi in diversi ambiti specialistici, realizzando tutte le attività connesse, conseguenti  e strumentali: dagli esami di laboratorio necessari al fine di controlli di vitalità e sterilità, al congelamento, stoccaggio e, a richiesta, di scongelamento dei campioni di tessuto adiposo da utilizzarsi solo al fine di trapianto autologo, per i pazienti che ne facciano richiesta a Lipobank.

Lo sviluppo di attività di ricerca nel campo del trattamento dei tessuti a fine di trapianto. L’accordo prevede inoltre lo sviluppo di metodiche ed attività di ricerca sinergiche con la Banca sul tessuto tessuto adiposo autologo e il settore della bioingegneria delle cellule e dei tessuti.

Il percorso del tessuto adiposo: dal prelievo all’utilizzo. Il tessuto adiposo prelevato dal paziente viene inviato dalla società Lipobank alla Banca della Cute per essere lavorato, convalidato e stoccato per fine trapiantologico avvalendosi della tecnologia brevettata da Lipobank. Nel dettaglio: Una volta prelevato dal paziente il tessuto adiposo viene processato con un innovativo dispositivo brevettato da Lipobank e viene raccolto attraverso un sistema a circuito chiuso garantendo la massima sicurezza in termini di sterilità.Il tessuto adiposo viene conservato in singole aliquote attraverso le metodiche di crioconservazione più innovative, consentendo cosi la conservazione del patrimonio terapeutico nel rispetto di specifici protocolli autorizzati. Lipobank ha brevettato anche un’innovativa metodica di scongelamento attraverso il quale il tessuto adiposo viene riportato alla temperatura ambiente mantenendone inalterate tutte le sue proprietà originarie.Prima della crioconservazione e del bancaggio del tessuto vengono effettuati dalla Banca della Cute accurati controlli di sterilità e di tracciabilità. In questo modo la Banca conserva e traccia il prodotto in modo preciso (con processi informatizzati), garantendone l’integrità per i successivi 5 anni.

Azienda europea con sede a Milano, LIPOBANK è una startup innovativa che  opera in via prevalente nella ricerca e nello sviluppo di nuove metodologie di crioconservazione ed ha nel settore del tessuto adiposo esclusiva attività documentata, quale fornitrice, in esclusiva, a livello internazionale, della innovativa metodica brevettata di crioconservazione e scongelamento del tessuto adiposo, secondo i più alti standard di sicurezza e sterilità certificati da Organismi Notificati di Importanza internazionale (TUV).La collaborazione con la Banca della Cute che è una struttura sanitaria pubblica del SSN regionale ER, con sede in Romagna, vuole essere un esempio di collaborazione pubblico/privato con la finalità di mettere in campo sinergie che permettano anche una maggiore disponibilità di risorse per promuovere lo sviluppo di progetti di ricerca gettando le basi per la possibile creazione di un network con le altre Banche dei tessuti del territorio nazionale.

 

 

Si parte domani su tutto il territorio con le prenotazioni, e da giovedì con le somministrazioni. Disponibili i consueti canali di prenotazione, dai punti Cup (sportelli o online) al Fascicolo sanitario elettronico, alle farmacie. Donini: “La lotta al virus non è finita, mettiamo in sicurezza i nostri anziani e i più fragili”

Bologna – Emilia-Romagna pronta a partire già domani, mercoledì 13 aprile, con le prenotazioni per la quarta dose del vaccino anti Covid-19 riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa) a prescindere dall’età, che saranno vaccinati in via prioritaria. Complessivamente una platea potenziale composta da circa 500mila cittadini.

Le somministrazioni inizieranno il giorno successivo, giovedì 14 aprile.

Già avviata dall’1^ marzo, invece, la somministrazione della quarta dose (o seconda dose di richiamo – second booster) alle persone gravemente immunodepresse.

Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. La Regione ha già inviato le indicazioni operative alle Aziende sanitarie, che si sono organizzate in tempi rapidi per partire con prenotazioni e somministrazioni.

“La lotta al virus non è finita, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri anziani e le persone più fragili- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- E la macchina organizzativa è già pronta per sostenere questa nuova fase della campagna vaccinale. Manteniamo alta l’attenzione nei nostri comportamenti nella vita quotidiana, per mantenere quella normalità di vita conquistata a così duro prezzo”.

L’organizzazione

Sul fronte organizzativo, in Emilia-Romagna per la prima settimana dell’attuale campagna di vaccinazione sono obbligatorie le prenotazioni e rimane attiva per i cittadini la possibilità di fissare l’appuntamento per la vaccinazione attraverso i soliti canali (Cup, Fascicolo sanitario elettronico e farmacie); le Aziende sanitarie invieranno a tutte le persone che rientrano nelle tre categorie identificate un sms informativo sull’opportunità di sottoporsi alla vaccinazione.

Dalla settimana successiva all’avvio (la data precisa sarà comunicata nei prossimi giorni) sarà invece possibile, esclusivamente presso gli hub provinciali, accedere anche senza prenotazione.

Per quanto riguarda le somministrazioni della quarta dose ogni Azienda sanitaria, contestualmente, si prepara a partire con cinque percorsi: gli hub vaccinali ancora aperti, le Case della salute, i medici di medicina generale, a domicilio per le persone in regime di assistenza domiciliare o impossibilitate a muoversi da casa e, infine, presso ambulatori di centri specialistici ospedalieri che hanno in carico pazienti con quadri clinici complessi.                              

di seguito e in allegato l’elenco delle patologie per le quali è raccomandata la quarta dose di vaccino

 

ELENCO DELLE PATOLOGIE PER LE QUALI È RACCOMANDATA LA QUARTA DOSE DI VACCINO

Queste le condizioni patologiche per le quali è prevista la quarta dose, trascorsi 120 giorni dalla somministrazione della terza:

 

Aree di patologia /condizione

Definizione della condizione

 

Malattie respiratorie

  • Fibrosi polmonare idiopatica
  • Malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia
  • Malattie cardiocircolatorie
  • Scompenso cardiaco in classe avanzata (III - IV NYHA)
  • Pazienti post shock cardiogeno
  • Malattie neurologiche
  • Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone
  • Sclerosi multipla;
  • Distrofia muscolare
  • Paralisi cerebrali infantili
  • Miastenia gravis

Patologie neurologiche disimmuni

  • Diabete / altre endocrinopatie severe
  • Diabete di tipo 1
  • Diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete con complicanze
  • Morbo di Addison
  • Panipopituitarismo
  • Malattie epatiche
  • Cirrosi epatica

Malattie cerebrovascolari

  • Evento ischemico emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva
  • Stroke nel 2020-21
  • Stroke antecedente al 2020 con ranking ≥ 3
  • Emoglobinopatie
  • Talassemia major
  • Anemia a cellule falciformi
  • Altre anemie gravi

Altro

  • Fibrosi cistica;
  • Sindrome di Down.
  • Grave obesità (BMI >35)

Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica)

Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3

Oggi, lunedì 11 aprile 2022, tutta la comunità professionale dell’Azienda USL della Romagna piange la scomparsa del dr. Stefano Busetti, Direttore dell’ospedale di Rimini.

Ravennate, classe 1963, laureato a Bologna e specializzato a Ferrara in Igiene e Organizzazione dei Servizi Ospedalieri, iniziò la propria carriera  presso la Direzione Medica dell’ospedale di Ravenna e collaborò con il Servizio Presidi Ospedalieri dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna.  Nel 2007 fece un’esperienza fuori dalla Romagna, quale Direttore Sanitario del nuovo Ospedale di Sassuolo per poi ritornare, due anni dopo, a Rimini per ricoprire il ruolo di Direttore dell’ospedale Degli Infermi, dell’allora Azienda USL di Rimini. Pur mantenendo la Direzione del presidio di Rimini, fu uno dei dirigenti di punta nel processo di unificazione delle Aziende romagnole, durante il quale ricoprì - nell’ordine - il ruolo di Coordinatore della Rete dei Dipartimenti Ospedalieri e delle Reti Cliniche aziendali, il Direttore della Direzione Tecnica “Direzione Medica dei Presidi”, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Ravenna e, dal 2018 al 2020, il ruolo apicale di Direttore Sanitario aziendale. Successivamente aveva assunto l’incarico di Direttore del presidio ospedaliero riminese.

Tutti i colleghi lo ricordano come professionista corretto e instancabile, dotato di competenza, autorevolezza e determinazione. Doti che gli hanno permesso di condurre con successo l’Azienda durante le prime, drammatiche, fasi della pandemia Covid19.

Alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze e l’abbraccio fortissimo dell’Azienda tutta.

"Preveni…Amo" è l’iniziativa che si è svolta al Liceo Scientifico Ricci Curbastro di Lugo e che ha visto i professionisti del Trauma Center dell'Ausl Romagna insieme a medici dell'Ospedale Umberto 1 di LUGO ed esperti della Polizia Locale, a confronto diretto con gli studenti del Liceo di Lugo "Ricci Cubastro" sulla prevenzione degli incidenti stradali.

Il trauma è la prima causa di morte e di disabilità nelle persone di età inferiore a 40 anni. Un “bollettino di guerra” che potrebbe e che dovrebbe essere evitato. Per aiutare i più giovani a conoscere e prevenire i politraumi, in particolare da incidente stradale, è nata l’iniziativa "Preveni…Amo", un format unico, che sta avendo un grande successo con i ragazzi e si sta replicando in tutte le principali città romagnole. A Lugo l’incontro svoltosi nei giorni scorsi grazie alla collaborazione del Liceo Scientifico, attraverso il suo dirigente scolastico, Giancarlo Frassineti,   del Comune di Lugo e  al sostegno della Associazione lughese Prochirurgia ONLUS, ha visto un’ampia partecipazione dei ragazzi, che con grande attenzione hanno interagito con i professionisti, anche attraverso la visione di video,  di testimonianze ed interventi,  che si sono succeduti nel corso della mattinata, ha visto una ampia partecipazione di ragazzi. Erano presenti anche il sindaco di Lugo,  Davide Ranalli e un ricco panel di esperti, tra cui la campionessa di automobilismo Annalaura Galeati, Greta Pasi della  Polizia locale di Lugo e Luca Venturini della Polizia Locale di Cesena, Giordano Biserni Presidente della Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 

Numerose le presenze anche dei i medici del Trauma Center dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena e di reparti legati all’emergenza – urgenza. Tra loro Vanni Agnoletti, Luigino Tosatto, Fausto Catena , Carlo Fabbri, nonché i professionisti  dell’Ospedale Umberto 1 di lugo, Costanza Martino, Ivana Valenti, Andrea colombelli, Mario Tranchino.

Il progetto  “Prevenia…amo”, che nasce  da un'idea di  Costanza Martino- direttore della UOC Anestsia e Rianimazione  dell'Ospedale Umberto I di Lugo- , Vanni Agnoletti- direttore della UOC Anestsia e Rianimazione di Cesena - e Fausto Catena- direttore della UOC Chirurgia d'urgenza di Cesena (Ausl Romagna), in contatto quotidiano con il dramma del trauma, specie in età giovanile, è un contenitore che ha lo scopo di creare consapevolezza sulle conseguenze cliniche dell'evento traumatico, ossia degli incidenti stradali con una particolare modalità di proporre la prevenzione. Il progetto è rivolto a giovani delle scuole superiori e dell’Università del territorio romagnolo.

 “Si tratta di un’iniziativa – spiegano Costanza Martino, Vanni Agnoletti, Fausto Catena – che si pone l’obiettivo della prevenzione sugli incidenti stradali, ma analizza il problema partendo non solo dalle buone prassi da osservare, bensì dalle conseguenze drammatiche che si vengono a creare una volta che l’evento traumatico si è verificato. I giovani, e l’opinione pubblica in genere, non si immaginano neppur lontanamente quello che avviene, quando un paziente grave traumatizzato giunge in ospedale e gli interventi che operiamo in pronto soccorso, in sala operatoria e in rianimazione. Tramite video,interviste  e racconti  favoriamo il dialogo con i giovani, con l’obiettivo di sensibilizzare e creare una consapevolezza sulle conseguenze assai gravi di comportamenti superficiali alla guida. Oltre a ciò, vengono proposte testimonianze di giovani e di loro famigliari che hanno subìto un trauma grave , grazie alle quali si entra in maniera molto coinvolgente all’interno della tragica realtà vissuta e si suscitano riflessioni molto profonde al riguardo. Durante gli incontri già effettuati abbiamo  incontrato circa 2.000 giovani e abbiamo riscontrato, grazie alle loro numerosissime domande, un grande interesse per l’argomento”.

E’ stata consegnata nei giorni scorsi, al reparto di Ortopedia dell’Ospedale M. Bufalini, una sedia a rotelle donata a seguito di un’iniziativa solidale, da un gruppo di colleghe dell’Apofruit di Longiano,  che si sono strette attorno a Rita, la mamma del giovane Emanuele Magnani, per tutti “Magno” scomparso all’età di 36 anni,  il 2 gennaio scorso, a causa di un incidente stradale.

 “Abbiamo voluto fare sentire tutta la vicinanza  e la solidarietà alla nostra collega e amica, per il grave lutto che l’ha colpita – afferma Lilia Andreano in rappresentanza del gruppo - offrendo un piccolo contributo, che consentirà di mantenere viva la memoria di Emanuele attraverso il sostegno ad un reparto, come quello dell’Ortopedia dell’Ospedale M. Bufalini Cesena,  che cura  persone vittime di incidenti più o meno gravi, a volte costrette a soggiornare anche per i lunghi periodi di riabilitazione” . La carrozzina, per le caratteristiche di ultima generazione e di taglia grande, consentirà tra l’altro di completare la dotazione di ausili e dispositivi tali da poter accogliere persone anche di peso significativo.

Un ringraziamento da parte del Dott. Monesi, Direttore dell’UO Ortopedia dell’ospedale M. Bufalini e della equipe,  per il gesto di solidarietà, che rappresenta un’attestazione concreta  di fiducia di una comunità nei riguardi nella sanità pubblica.

Domenica 10 Aprile a Cesena torna l’iniziativa solidale “Fai fiorire un sorriso”, con la vendita benefica di fiori e piantine dalle ore 9.00-12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. al Tulicampo del Garden Center Scarpellini (via Cervese,Cesena  4215) , rese  disponibili  dai titolari del Garden, ormai da anni sensibili sostenitori del progetto di umanizzazione delle cure  che porta momenti di sollievo ai degenti ricoverati in ospedale.

Il ricavato servirà infatti a sostenere il progetto di “Arte in corsia di Cinzia Lissi”, che da diversi anni ormai prevede la frequenza dei volontari dell’Associazione ArtinCounselling, presso diversi reparti dell’Ospedale M. Bufalini di Cesena, tra cui Pediatria, Geriatria e  il reparto psichiatrico di  Diagnosi e Cura  .

Il progetto ARTE IN CORSIA ha l’obiettivo di permettere ai bambini e ai pazienti ricoverati, di esprimere il proprio stato d’animo, le proprie emozioni e il proprio vissuto, favorendo la comunicazione attraverso linguaggi non verbali, quali l’Arte terapia e l’Arte Terapia Emozionale, diminuendo lo stato ansioso dell’ospedalizzazione e favorendo un migliore approccio con il personale medico e paramedico del reparto.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 28 marzo al 3 aprile (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.750 positività (27.0%) su un totale di 28.873 tamponi (molecolari e antigenici). Per la quarta settimana consecutiva si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+616) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid ancora in crescita rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 209 pazienti, mentre è in calo il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che sono 3.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 21 al 27 marzo (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.134 positività (24.9%) su un totale di 28.651 tamponi (molecolari e antigenici). Per la terza settimana consecutiva si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+798) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in crescita rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 188 pazienti, mentre è in calo il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (sono 4).

L'associazione di Cesena CAIMA odv, a sostegno dei malati di Alzheimer, organizza un Corso gratuito di 4 incontri rivolto ai familiari di malati di Alzheimer, per insegnare a gestire la malattia.

Il corso sarà organizzato on line su piattaforma Zoom dalle 16,30 alle 18,30

Inizierà Lunedì 4 aprile e avrà come tema “La fatica del prendersi cura di un malato con Alzheimer”. Condurrà lo psicoterapeuta Francesco Baldinini.

Giovedì 14 aprile verranno trattati i “Problemi della memoria e i deficit cognitivi” dalle psicologhe Francesca Mandaletti di CAIMA, Dalila Visani e Guia Martinenghi del Centro per disturbi cognitivi e demenze di Cesena di AUSL della Romagna

Mercoledì 20 aprile si parlerà dei disturbi del comportamento e di “Consigli pratici per gestire il malato”. Interverrà la Psicologa Donatella Venturi, esperta in psicologia dell’invecchiamento.

Mercoledì 27 aprile dalle 16,30 si parlerà dei Servizi del territorio e interverrà l'assistente sociale Consuelo Bertozzi dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, mentre dalle 17,30 parlerà l'Avvocato Alessandro Poggiolini, Presidente di CAIMA odv, sulla figura dell'Amministratore di sostegno.

Gli incontri si svolgeranno con la collaborazione del Centro per disturbi cognitivi e demenze di Cesena di AUSL della Romagna e con il patrocinio del Comune di Cesena.

Il corso è a numero chiuso. Per la partecipazione è obbligatoria l'iscrizione a CAIMA odv allo 0547/646583 oppure email: caima.aurora@virgilio.it

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