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Tiziana Rambelli

Articoli inseriti da Tiziana Rambelli

Torna Domenica 15 ottobre 2023 la ormai nota FUGA FORREST 2023, una manifestazione ludica motoria a scopo benefico organizzata dall'Associazione Podistica Corri Forrest di Forlì, con possibilità di scelta tra due percorsi di 13 e 7 KM. E' previsto anche un percorso cicloturistico dedicato a MTB, Gravel, E-BIKE e un piccolo percorso panoramico dedicato alle persone con disabilità motoria  (vedi programmi completi nell'immagine di copertina e in allegato)

 L'Associazione podistica Corri Forrest di Forlì organizzerà, la "Fuga Forrest" 2023 a favore di un progetto di pet therapy - interventi assistiti con animali, promosso dalla Fondazione Opera don Pippo per l'Unità Operativa di Pediatria di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta e per un progetto di Medicina Territoriale della Geriatria forlivese .

La Società Corri Forrest è un associazione sportiva dilettantistica che promuove la corsa a piedi, sia su strada che in montagna. Ha sede in Terra del Sole (FC) ed è composta da 120 associati provenienti dalle province di Forlì, Ravenna ,Bologna, Forlimpopoli, Castrocaro Terme, Terra del sole e Medicina, che frequentano le podistiche domenicali di tutta Italia. I suoi soci hanno sviluppato, nel tempo, una forte attenzione alle tematiche sociali, animando eventi come la Diabetes Marathon di Forlì e arrivando ad organizzare, nel 2014, la traversata coast to coast dell’Italia dal Tirreno all’Adriatico, denominata TAR ’14, per finanziare la manutenzione di una navetta per il trasporto dei pazienti dell’ Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola.

La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica.

Per informazioni e pre-iscrizioni: fugaforrest@corriforrest.com

“Una raccolta di firme, anche attraverso una piattaforma digitale, ordini del giorno da discutere nei Consigli comunali ed un evento a ottobre per fare fronte comune con sindaci di ogni orientamento politico, professionisti sanitari, sindacati, associazioni e consulte nell’iter di approvazione della legge”.

Così l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri online dedicato alla proposta di legge della Giunta, che prevede un incremento del fondo sanitario nazionale di quattro miliardi all’anno. All’incontro, aperto da un saluto del presidente Stefano Bonaccini, hanno partecipato oltre 400 tra sindaci di ogni orientamento politico, sindacati, associazioni, consulte e operatori della sanità.

“Il Paese - prosegue Donini – ha bisogno di più sanità pubblica. Le risorse stanziate dal Governo dal 2023 al 2025 sono insufficienti per affrontare le nuove sfide cui è chiamata la sanità pubblica. Il sottofinanziamento della sanità è ormai diventato strutturale e questo rischia di garantire sempre meno ai cittadini l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari, come previsto dalla Costituzione”.

Secondo l’assessore, infatti, negli ultimi diciotto mesi tutte le Regioni d’Italia nell’ambito della Commissione Salute e della Conferenza delle Regioni hanno chiesto il finanziamento dei fondi per le spese Covid ed energetiche, circa 4 miliardi di euro, e l’adeguamento del fondo sanitario nazionale in modo strutturale. La proposta di legge di iniziativa della Giunta chiede risorse stabili su ambito pluriennale perché non solo il fondo oggi è inadeguato finanziariamente, ma è difficile – da anni - fare programmazione.

“È un paradosso tutto italiano – sottolinea ancora Donini-, la stessa richiesta arriva dal Ministero della Salute e per certi aspetti anche dalla Corte dei conti. In assenza di questo stanziamento le Regioni continueranno ad essere chiamate dal ministero del Tesoro a riallineare la spesa. Questo vuol dire depotenziare la produzione sanitaria dei nostri sistemi”.

“Per questo – prosegue - la nostra proposta di legge vuole portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale e superare il limite di spesa del personale dipendente. Abbiamo, però, bisogno di una mobilitazione, istituzionale e popolare, perché vogliamo che questo nostro progetto di legge possa essere di esempio per altre iniziative analoghe. E’ una battaglia che riguarda tutti e non possiamo accettare che il sistema sanitario nazionale sia a rischio”.

L’Emilia-Romagna è la prima Regione che tenta di elevare una richiesta reiterata a proposta di legge, ma Donini ha buone ragioni di ritenere che non sarà l’unica perché in altre Regioni è in corso un dibattito simile. “Più saremo e più sarà forte lo stimolo al Parlamento per mettere al centro il tema della sostenibilità finanziaria per la salute”.

L’incontro di oggi - conclude l’assessore – che ha visto una partecipazione ampia e trasversale, con oltre 400 presenti e una cinquantina di interventi a voce e nella chat dell'evento, è stato un primo momento per trovare modalità e tempi per sostenere e promuovere l'iniziativa di legge.

La maggior parte dei partecipanti ha manifestato di condividere gli obiettivi dell’iniziativa. Inoltre, l’assessore Donini ha annunciato che, durante la discussione della proposta di legge in Commissione Salute, saranno auditi tutti i parlamentari eletti in Emilia-Romagna.

Chi vuole sostenere il progetto di legge può collegarsi all'indirizzo: https://salute.regione.emilia-romagna.it/pdl

La proposta dell’Emilia-Romagna

Portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale per riuscire a dare risposta alle nuove sfide e ai nuovi bisogni di cura e assistenza dei cittadini, e per evitare il collasso finanziario della sanità italiana. E’ quanto prevede il progetto di legge della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che dopo il via libera della Giunta regionale lo scorso 31 luglio farà poi il suo iter in Assemblea legislativa e sarà poi sottoposta alle Camere, come prevedono l’articolo 121 comma 2 della Costituzione e l’articolo 28 dello Statuto regionale.

Una proposta, quella promossa dalla Giunta guidata dal presidente Bonaccini, in difesa della sanità pubblica e universalistica, per continuare a garantire - con risorse stabili e adeguate - tenuta e funzionamento del Sistema sanitario nazionale, già messo a dura prova dalla pandemia e ora fortemente a rischio.

La proposta di legge di iniziativa regionale si inserisce in un contesto in cui la domanda di servizi sanitari e sociosanitari è in aumento perché la popolazione invecchia progressivamente e il Servizio sanitario nazionale, già oggi sottofinanziato rispetto alle necessità della popolazione, è in affanno rispetto alla copertura dei costi delle Regioni determinati dalla pandemia.

Nel 2021 il finanziamento ordinario del Sistema sanitario nazionale in rapporto al Pil è stato pari al 6,9% (fonte ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato). Nel 2019 era addirittura sceso al 6,4%, a fronte di Paesi come la Germania, che destina il 9,9% del Pil al finanziamento della spesa sanitaria pubblica; la Francia il 9,3%; il Regno Unito l’8% (dati Ocse). Inoltre, nella Nota di Aggiornamento al DEF del 4 novembre 2022 si prevede un livello di spesa sanitaria che nel 2025 scende al 6% del Pil.

 

Sono stati eseguiti i primi due interventi di protesi del ginocchio con tecnica robotica, in pazienti di ambito riminese, dall’équipe della UO Ortopedia e Traumatologia di Rimini, diretta dal Dr. Stefano Landi.
Si tratta solo della prima tappa, per il presidio ospedaliero di Rimini, di un progetto di applicazione di questa tecnologia ai pazienti dell’Ausl Romagna. La tecnica robotica consente di impiantare le protesi con una precisione ed un’attinenza al piano preoperatorio difficili da ottenere con la chirurgia tradizionale.
Per lo svolgimento di tali interventi l’équipe operatoria ha seguito una formazione specifica, mentre i pazienti vengono studiati con un protocollo TAC dedicato al fine di registrare le informazioni, imprescindibili sull’anatomia individuale, da trasmettere al computer che guida il braccio robotico. Gli interventi si sono svolti presso l’Ospedale di Ravenna, in base al progetto del Dipartimento osteoarticolare dell’Ausl della Romagna. Il percorso prevede che i pazienti di ambito riminese, dopo aver completato l’iter preoperatorio all’ospedale Infermi, siano ricoverati presso la Unità Operativa di Ortopedia di Ravenna, dove i chirurghi dell’équipe di Rimini eseguono l’intervento. Nella seconda giornata post-operatoria i pazienti vengono quindi nuovamente trasferiti all’ospedale Infermi per proseguire la degenza e la riabilitazione.
“In accordo con i dati di letteratura – spiega il dottor Landi - abbiamo avuto modo di riscontrare quanto la grande precisione di posizionamento dell’impianto abbia positive ricadute sulla qualità del percorso post-operatorio e riabilitativo. Il controllo post dimissione dei primi due pazienti ci ha fornito dati molto confortanti. Sono emersi ottimi risultati funzionali oggettivi, suffragati da un’elevata soddisfazione soggettiva per una sostanziale completa ripresa delle normali attività”
Per il prossimo mese sono già stati programmati altri quattro pazienti.

 L'Unità Operativa di Ostetricia - Ginecologia di Forlì, diretta dal dottor Luca Savelli, ha acquisito in questi giorni una nuova vasca per il travaglio, che verrà messa a disposizione di tutte le partorienti che lo richiederanno.
"La nuovissima vasca - spiega Giuseppina Greco, la coordinatrice infermieristica del reparto - può essere utilizzata in tutte le varie fasi del travaglio . Può essere scelta dalla partoriente, in corso d'opera , insieme all'ostetrica che la segue durante il travaglio. La donna può entrare ed uscire dalla vasca tutte le volte che vuole. L'utilizzo dell'acqua calda della vasca è una metodica di contenimento del dolore non farmacologica molto gradita dalle donne. "
"Dei circa 750 parti che effettuiamo all'ospedale di Forlì - spiega il dottor Savelli - circa il 30% chiede il travaglio in vasca . Il travaglio in vasca diminuisce il dolore percepito dalla partoriente (effetto di analgesia naturale) e studi scientifici dimostrano come i travagli in vasca abbiano una durata minore rispetto agli altri ed abbiano effetti sulla riduzione di lacerazioni perineali di secondo grado.L’uso dell’acqua nel travaglio è considerato sicuro, non presenta controindicazioni nel travaglio fisiologico e non è correlato a maggior rischio di infezione materno-fetale, neanche in caso di rottura intempestiva delle membrane."
"La sala travaglio con la vasca non è una sala separata dalla sala parto - aggiunge la coordinatrice - È all'interno della sala parto ed è una stanza che possiede ogni tipo di comfort per la partoriente, oltre ad ausili per l'assistenza alla mamma, anche intensiva. In acqua il corpo è più leggero, sono facilitati i movimenti, è più facile lasciarsi andare. L' effetto rilassante di un bagno caldo può essere sfruttato anche durante il travaglio. Il travaglio in acqua infatti riduce la richiesta di analgesia , a dando la possibilità di vivere un travaglio naturale e meno doloroso. Ricordiamo infine, a tutte le future mamme, che proseguono gli incontri “Nascere a Forlì 2023”, organizzati dall’Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia di Forlì. Gli appuntamenti, a cadenza mensile e in presenza , si tengono alle ore 12,30 nella sala riunioni al Terzo Piano del Padiglione Valsalva dell’ospedale di Forlì. Il prossimo, dopo la pausa estiva, è in programma per il 18 settembre. Seguiranno le date del 16 ottobre, 20 novembre ed 11 dicembre. Nel corso degli incontri, ad accesso libero e gratuito, vengono presentate le caratteristiche strutturali (reparto, ambulatori, sala parto) e la filosofia che sottende alla presa in carico ospedaliera della gestante”.

 

Si comunica che il giorno 14 agosto 2023 l'ambulatorio della Continuità Assistenziale (Guardia medica) di Forlì, ubicato all'Ospedale Morgagni-Pierantoni, al piano terra del Padiglione Morgagni, nella sede degli ambulatori dell'Ortopedia, sarà aperto con accesso diretto unicamente dalle ore 14.30 alle ore 19.30; nella precedente fascia oraria (8.00-14.30) si prega di contattare il numero telefonico 800118009.

Ci scusiamo anticipatamente per gli eventuali disagi arrecati all'utenza .

Continuano le nomine di direttori di struttura complessa in Ausl Romagna per coprire i posti vacanti, in ambito ospedaliero e territoriale. In particolare sono stati cinque i nuovi direttori di unità operativa presentati in conferenza stampa, questa mattina, all'ospedale "Morgagni Pierantoni" di Forlì, in presenza del Direttore Generale dell'Ausl Romagna, dottor Tiziano Carradori, della Direttrice Sanitaria, dott.ssa Francesca Bravi.
Si tratta di GIORGIO MARTELLI, nuovo Direttore del Presidio ospedaliero "Morgagni - Pierantoni" di Forlì, ROBERTO BANDINI, Direttore della U.O. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Forli - Cesena, STEFANO DE CAROLIS, Direttore della U.O. Cure Primarie diForlì-Cesena, MARIA ALESSANDRA CASO, Direttore della U.O. Sorveglianza Sanitaria e Promozione Salute Lavoratori dell'AUSL Romagna e MARIELLA ALLEGRETTI, Direttore della U.O Neuropsichiatria Infantile di Forlì e Cesena.

Giorgio Martelli (Direttore Sanitario Presidio ospedaliero Forlì)
Nato a Medicina (Bologna) nel 1959, Giorgio Martelli si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna. Specializzatosi in Igiene e Medicina preventiva, ha acquisito competenze prima nel settore della Sanità Pubblica quindi nell’Organizzazione dei Servizi Ospedalieri. Ha iniziato la carriera professionale nel 1987 come Assistente medico al Pronto Soccorso dell’ex USL di Ravenna e successivamente come assistente medico di Direzione Sanitaria presso l’allora USL 33 di Codigoro. Dal 1988 al 1994 ha prestato servizio come Assistente medico di Direzione Sanitaria presso l’USL di Ravenna diventando Dirigente Medico del Presidio Ospedaliero dal 1994 al 1996. In seguito ha ricoperto il ruolo di responsabile del Presidio Ospedaliero di Faenza e successivamente del Presidio Ospedaliero di Forlì fino al 2002, anno in cui è tornato a ricoprire il ruolo di Dirigente Medico del Presidio Ospedaliero a Ravenna (fino al 2005). Ha ricoperto, in seguito, il ruolo di Direttore Sanitario all'AUSL di Cesena concludendo il suo incarico il 1 gennaio 2014 con la nascita dell’Azienda della Romagna. Negli otto anni di guida della Direzione Sanitaria cesenate ha maturato esperienze professionali nei settori della pianificazione e programmazione ospedaliera, gestione dei sistemi di emergenza intra ed exstraospedaliera e in ambiti come edilizia sanitaria, appalti di opere, forniture e servizi, logistica, sistema informativo ospedaliero, controllo di gestione, igiene ospedaliera e gestione del personale. Ha, inoltre, collaborato come consulente regionale per la realizzazione del secondo Piano Sanitario Regionale e con l’Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali per progetti riferiti alla programmazione sanitaria e alla valutazione dei progetti edilizi. A livello di Area Vasta Romagna ha partecipato alla definizione delle linee di programmazione integrata e ha collaborato ai progetti di realizzazione dell’IRST, della Centrale Unica 118, del Laboratorio unico e Officina trasfusionale di AVR nonché alla progettazione e realizzazione di interventi d’integrazione con l’azienda USL di Forlì quali la Centrale Operativa trasporti secondari, Medicina Legale, Dermatologia e MalattieInfettive. Dal 2015 al 2023 è stato Direttore Generale dell'Irst di Meldola.

 

Roberto Bandini (Direttore U.O. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Forli/Cesena)

Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1989, presso l’ Università di Bologna, ha conseguito la specializzazione in igiene e sanità pubblica a Bologna nel 1993 e in idrologia e medicina termale a Milano nel 2005. Ha lavorato presso l’ ASL di Codigoro dal 23.12.1993 di ruolo e come assistente medico presso l'igiene pubblica fino al 31.5.2006. Dal 1.6.2006 è di ruolo presso l’ igiene pubblica dell AUSL di Forlì e, da aprile 2018, è stato Direttore f.f UO igiene pubblica, ambito di Forlì.
Da luglio 2021 ha avuto l’ incarico di direttore struttura semplice UO igiene pubblica ambito di Forli e l’incarico di direttore f.f. UOIAN di Forlì Cesena. Da luglio 2022 ha ricevuto l’ incarico di direttore struttura complessa UOIAN Forlì Cesena e l’ncarico di direttore ad interim struttura complessa UOIAN Ravenna. Si è occupato di attività ambulatoriali, rilascio di certificati monocratici, medicina del turismo, piscine, NIP, barbieri, estetisti, campeggi, alberghi, stabilimenti balneari, vaccinazioni, attività necroscopica, partecipazione a Commissioni di pubblico spettacolo, esposti, amianto, infestanti, arbovirosi, terme, strutture ricettive, antigienicità, gas tossici. Nell’ambito delle problematiche ambientali ha partecipato alle conferenze dei Servizi comunali e provinciali, AUA, AIA, VIA, bonifiche ambientali, gestione rifiuti, alle AIA e VIA degli inceneritori di Forlì. Ha coordinato la lotta alla zanzara tigre e altre arbivirosi ex ASL Forlì. Componente del centro operativo della Prefettura per emergenze ambientali, ha seguito problematiche relative ad inquinamento da odori, smaltimento rifiuti, biomasse e ha partecipato al gruppo regionale Moniter ( gruppo regionale di studio inceneritori).Ha la qualifica di ispettore REACH. Da febbraio 2020 a giugno 2022 ha svolto attività professionale dedicata in particolare alla gestione della pandemia Covid 19

 

Stefano De Carolis (Direttore U.O. Cure Primarie Forlì – Cesena)

Riminese, il dottor Stefano De Carolis si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, specializzandosi in Geriatria e Gerontologia all’Università degli Studi di Modena. Dal 1992 è stato Dirigente medico nel reparto di Geriatria dell’Ospedale Infermi di Rimini, per poi passare (2011) all’Unità Operativa Anziani e Disabili fisici e sensoriali sempre di Rimini, dapprima con incarichi professionali qualificati e di alta specializzazione e infine (nel biennio 2020-2021) come Direttore facente funzioni, maturando una notevole esperienza nella presa in carico multiprofessionale e socio-sanitaria di fasce deboli di popolazione (anziani non autosufficienti, adulti con patologie croniche disabilitanti), nella gestione dei percorsi di continuità assistenziale e di cura tra ospedale e territorio e nel rapporto con gli Enti locali e le Associazioni di volontariato. È dal 1996 che si occupa di disturbi cognitivi e demenze, sia come responsabile del Consultorio/Centro Esperto Demenze di Rimini, successivamente denominato Centro per i disturbi cognitivi e demenze (CDCD), che come referente aziendale del Progetto regionale demenze per l’ambito territoriale di Rimini, partecipando a gruppi di lavoro aziendali e regionali e alla stesura di documenti e percorsi aziendali (PDTA). Attualmente è responsabile del CDCD di Cesena. Ha svolto attività di docenza ai corsi di laurea in Ostetricia e di diploma universitario per Infermieri dell’Università di Bologna e a vari corsi di formazione professionale per Operatori socio-sanitari. È socio della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) e dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP). Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi congressi nazionali e internazionali; è autore di oltre 150 pubblicazioni sia scientifiche che storico-mediche: è infatti Coordinatore dell’area Storia della medicina, Grandi medici romagnoli e Divulgazione scientifica del Gruppo Cultura AUSL Romagna.

Maria Alessandra Caso (Unità Operativa Sorveglianza Sanitaria e Promozione della Salute dei Lavoratori della Romagna)

Anconetana, già direttore facente funzione della Unità Operativa Sorveglianza Sanitaria e Promozione della Salute dei Lavoratori (UOC SSPSL) di Ausl Romagna, sin dalla sua istituzione in data 01/04/2022. Laureata con lode in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna, si è specializzata con lode in Medicina del Lavoro. Dal 2000 è dirigente medico di medicina del lavoro e sicurezza negli ambienti di lavoro presso UO SPSAL dell’ex AUSL di Forlì. Dal 2011 è dirigente medico medicina del lavoro con funzioni di Medico Competente ed Autorizzato AUSL di Forlì. Da maggio 2021 a gennaio 2022 svolge attivita' specifiche nella funzione di direttore FF dell'UOC SPP con ruolo di Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e ruolo di Coordinatore dei MC dell’AUSL della Romagna. Svolge attività come Medico Competente ed Autorizzato presso IRCS – IRST di Meldola e come Coordinatore dei MC dell’AUSL di Imola. Possiede la certificazione di ERGONOMO EUROPEO (Eur. Erg) riconosciuto dal CREE (Center for the Registration of the European Ergonomics), conseguita il 24-25 Novembre 2016 ad Amsterdam dalla commissione esaminatrice e rinnovata, dopo presentazione tesi, per un quinquennio fino al dicembre 2026. E' componente e referente in alcuni gruppi di lavoro regionali (cartella informatizzata, coordinamento MC RER) Dal 2017 al 2020 è professore a contratto dell'Università degli Studi di Bologna, sede di Cesena, disciplina di insegnamento Sicurezza sul Lavoro – Medicina del Lavoro – Radioprotezione. E' iscritta nell’elenco nominativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativo ai Medici Autorizzati. Ha un Master in Ergonomia presso ENEA – CNR Bologna Gennaio 2004- Novembre 2004, con pubblicazione di un articolo in un libro edito da Franco Angeli . Dal 2020 ha i requisiti professionali stabiliti dall’art 32 del DLgs 81/08 necessari per lo svolgimento del ruolo di Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione. Partecipa al Master “La Conduzione di un Audit alle Funzioni di Controllo di Secondo Livello e valutazione del Sistema di Controllo Interno (SCI)", Prof Longo . Autrice e cooautrice di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, ha contributo a libri di testo ed al percorso formativo FAD della RER in tema di radioprotezione (DLgs 101/20) ed in tema di sicurezza sul lavoro (DLgs 81/08)

Mariella Allegretti (Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza Forlì e Cesena)

Lucana, già responsabile facente funzione dell’UONPIA di Forlì e Cesena dal 2022, consegue la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Neuropsichiatria Infantile con lode, presso l’Università degli studi di Perugia. La sua esperienza lavorativa ha avuto inizio nella Regione Umbria, presso l'AUSL Umbria 2, già con mansione di responsabile del Centro di riferimento regionale per il Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività, è stata membro di diversi gruppi di lavoro regionali (Disturbi del Comportamento), delle Unità di valutazione Multidisciplinare per la gestione dei casi complessi e docente a contratto presso l’Università degli studi di Bari. Ha maturato un’esperienza presso il centro Cefalee di Perugia e una formazione specifica in ambito giuridico peritale (AIPG). A partire dal 2018, con la mobilità in AUSL Romagna ,si è occupata di disturbi del neurosviluppo, con un focus particolare sulla psicopatologia e la psicofarmacologia in età evolutiva, partecipando a tavoli regionali sulle tematiche dei disturbi di attenzione/iperattività, Disturbi del comportamento alimentare e psicopatologia dell’Adolescenza. Ha ricevuto nel 2021 un incarico di “Coordinamento degli aspetti organizzativi interni all’UO e dei protocolli di interfaccia con l’esterno”. Al lavoro presso l’unità operativa, ha sempre affiancato un’intensa attività di aggiornamento professionale, sia in qualità di relatore che di uditore e la partecipazione a progetti di ricerca in collaborazione con l’Università degli studi di Bologna (Unibo) e di Perugia (UniPg), con particolare interesse alla ricerca finalizzata al miglioramento della qualità di assessment e di presa in carico sanitaria.

 

 

Giovedì 27 luglio, alle ore 21,20, su Rai 1, nel nuovo programma "Noos", diretto da Alberto Angela, andrà in onda un servizio girato presso l' Otorinolaringoiatria e l'Oculistica dell'ospedale "Morgagni- Pierantoni" di Forlì (Ausl Romagna).

L'obiettivo delle riprese è stato di spiegare come, con l’età, i vari sensi, in questo caso l'udito e la vista, subiscano una diminuzione di sensibilità, illustrando le più recenti tecniche ed integrando le informazioni scientifiche con le testimonianze di alcuni pazienti trattati. Sono stati intervistati il prof. Claudio Vicini, direttore della Unita' Operativa di Otorinolaringoiatria di Forlì, il dottor Giacomo Costa, direttore della Unità Operativa di Oculistica di Forlì e Faenza, il dottor Giovanni Cammaroto, dell' Otorinolaringoiatra di Forlì, il dottor Pasquale Iadicicco, dell'Otorinolaringoiatria di Faenza e alcuni pazienti.
Il servizio, realizzato dal giornalista Lorenzo Pinna, con la collaborazione dell'operatore Marius Daz , è stato girato all'ospedale di Forlì nell'Unità Operativa di Otorinolaringoatria, diretta dal prof. Claudio Vicini e in quella di Oculistica, diretta dal dottor Giacomo Costa. Pinna, autore del servizio, è un noto giornalista scientifico ed ha partecipato alla realizzazione di numerosi programmi televisivi tra cui Quark e Superquark. È autore e coautore (insieme a Piero Angela) anche di libri di divulgazione scientifica.

 

 

Mercoledì 19 luglio presso l’Hospice di Rimini si è svolta la cerimonia di ringraziamento per la donazione di quindici  panchine per il giardino dell’Hospice di Rimini . Ad accogliere gli intervenuti, il Presidente del Club Dell’Omo, il Col.a. Massimo Pinchi, Presidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia Sezione di Rimini, la Sig.ra Daniela Bentivoglio, moglie dell’Ammiraglio Cingolani. Oltre ad una delegazione dei soci del Club, c’erano la Direttrice dell’Ospedale di Rimini, dott.ssa Francesca Raggi, la Direttrice della Direzione Infermieristica e Tecnica ambito di Rimini, dott.ssa Cristina Fabbri, la RID Romina Giannini, la responsabile dell’Hospice Dott.ssa Cristina Pittureri, che hanno ringraziato sentitamente per questa generosa donazione che, oltre all’importante valore economico, costituisce un dono importante per gli ospiti e i familiari dell’Hospice che, grazie alle panchine, possono trascorrere un po' di tempo all’aria aperta e godere del giardino dell’Hospice, in un ottica di umanizzazione degli spazi e miglioramento degli ambienti di cura.
Un leone bifronte è l’emblema dei Lions: simbolo di continuità tra il passato e le sfide future. Il Lions Club Ariminus Montefeltro negli anni della Presidenza Giannini, ha pensato di interpretare la “continuità” con una serie di iniziative chiamate i “Service della Memoria”, perché il ricordo di chi ha bene agito sia una ricompensa sufficientemente grande anche per chi si appresta ad affrontare il tempo nuovo.
In quest’ottica i Lions del Club riminese, con le radici nel Montefeltro, accogliendo e portando avanti la proposta del Presidente Giannini, hanno pensato di concretizzare una importante iniziativa volta alla sistemazione del parco esterno dell’Hospice – situato nel Padiglione Ovidio, dell’ospedale “Infermi” di Rimini.Grazie all’interessamento dei Soci ed ex Presidenti Graziano Lunghi, Filippo Zilli, Gianluca Zucchi e Daniele Dell’Omo, unitamente al Socio Francesco Maria Graziosi ed Dr. Fabrizio Drudi, dirigente medico dell’Hospice di Rimini, sono stati recuperati e stanziati i fondi (circa 13.000 euro) per allocare nei rinnovati giardini del nosocomio riminese, ben 15 panchine. Le panchine sono dedicate alla memoria del Socio Lions Ammiraglio Aleardo Maria Cingolani, Comandante della Capitaneria di Porto a Rimini, uomo ricco di passioni, per la città e soprattutto per il suo mare. Un uomo protagonista a tutto tondo della vita riminese: libero, vivace, vulcanico, sincero sino in fondo, il cui ricordo, con questa dedicazione, rimarrà ancora di più impresso nella memoria dei tanti che fruiranno di quelle sedute.La donazione dei Soci del Lions Club Ariminus Montefeltro promuove la cultura dell’umanizzazione delle cure, mostrando attenzione e sensibilità ed apprezzamento verso il ruolo delle cure palliative di Rimini.
Le cure palliative nel territorio di Rimini sono garantite al domicilio dei pazienti, in ambulatorio, in consulenza ed in Hospice, attraverso personale sanitario dedicato e specificatamente formato .L’Hospice di Rimini è inserito nella Struttura di Cure Palliative di Rimini, dell’AUSL della Romagna, Responsabile D.ssa Cristina Pittureri, Coordinatrice Infermieristica D.ssa Simona Semprini. La modalità operativa che offre, per rispondere in modo unitario al bisogno del malato e della sua famiglia, è il lavoro di équipe, che richiede una costante integrazione professionale per la definizione e realizzazione del piano di cura personalizzato. Le cure palliative si propongono come un processo di cura finalizzato non solo al con­trollo dei sintomi, ma, soprattutto, alla difesa e al recupero della migliore qualità di vita pos­sibile, attuando interventi terapeutici mirati al benessere bio-psicologico, sociale e spirituale.
L’Hospice di Rimini dispone di venti camere di degenza singole, dotate di ogni comfort, adibite anche per ospitare un familiare durante la notte, ed ora si arricchisce di quindici panchine che consentiranno ai degenti e ai loro familiari di godere di momenti di relax all’aria aperta.

 

Questa mattina il Sig. Myrtaj, titolare, insieme ai fratelli, della Ditta Edilgroup s.n.c di Forlì, ha donato alla Unità Operativa di Pediatria di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta,  una sonda ecografica cardiologica pediatrica.

"Questa donazione - spiega il dottor Valletta - ci consente di completare la dotazione dell’attrezzatura ecografica a disposizione della nostra Pediatria.Conosciamo la famiglia Myrtaj da molti anni durante i quali abbiamo avuto modo di stringere rapporti di grande vicinanza e di reciproca fiducia. Il loro eccezionale impegno umano e la loro generosità hanno trovato ulteriore espressione, oggi, in questa donazione al nostro ospedale. A loro va la nostra gratitudine e, ne siamo certi, quella dei bambini che avranno la necessità di essere curati in Pediatria"

 

L'Associazione Forlivese per le Malattie del Fegato OdV , presieduta dal dottor Salvatore Ricca Rossellini, ha donato un software Kit per Ecografo all'ambulatorio di Forlì dell'U.O. Medicina Interna di Forlì e Santa Sofia, diretta dal prof. Paolo Muratori.

Alla donazione era presente anche il dottor Giorgio Martelli, neo direttore del presidio ospedaliero forlivese, che ha ringraziato l’associazione e ha fatto una visita del reparto insieme al prof. Muratori, i suoi collaboratori e gli specializzandi universitari.
"Si tratta - spiega il prof. Paolo Muratori, professore ordinario di Medicina Interna dell' Università di Bologna – di un software da installare sull'ecografo che ci permettera' di valutare il grado di fibrosi del fegato, cioè  la quantità di cicatrici che ha il fegato nelle epatopatie croniche, mediante un semplice esame "ecografico", effettuando delle particolari scansioni. In questo modo si potrà evitare di sottoporre il paziente ad una biopsia epatica che, per quanto routinaria, non è mai scevra da potenziali rischi."

“In particolare – prosegue- alla luce del marcato incremento epidemiologico delle epatopatie su basi metaboliche, questo software ci permetterà di monitorare i nostri pazienti ed il loro grado di fibrosi epatica, identificando quelli più a rischio di evoluzione cirrotica, il tutto in maniera “indolore” con un esame che sarà ripetibile e riproducibile. Si tratta dunque di un necessario potenziamento e di una insostituibile integrazione all’ambulatorio di epatologia clinica, che da qualche settimana è stato aperto nell’ambito della Medicina Interna di Forlì.Oltre alla indispensabile applicazione clinica, il software per l’elastografia sarà un valore aggiunto, sia in termini di didattica ( i medici in formazione specialistica di Medicina Interna che frequentano l’ambulatorio di ecografia potranno acquisire ulteriori skills), sia in termini di ricerca, in quanto aiuterà a fornire ulteriori informazioni e dati sui pazienti oggetto di studi clinici

Per quanto riguarda la possibilità di accedere all’ambulatorio di epatologia della Medicina Interna, è sufficiente avere una impegnativa del medico di famiglia che reciti ”visita di medicina interna per problemi epatologici” e, con questa impegnativa, i contattare il numero 0543/735230 dalle ore 10.00 alle ore 14.30; a quel punto verrà fornito un appuntamento per la presa in carico.”

"Siamo felici, come AFMF, di poter integrare la strumentazione diagnostica ospedaliera, che l'Unità operativa di Medicina Interna già mette a disposizione dei pazienti, con uno strumento di grande attualità- chiarisce infine il dottor Ricca Rosellini - E' intenzione dell'AFMF proseguire con ulteriori collaborazioni per migliorare, ancor più, la già ottima qualità dell'assistenza verso i pazienti affetti da epatite cronica e da cirrosi epatica."

 

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