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DESCRIZIONE DELL'INFORTUNIO

“Il lavoratore, operaio addetto alle macchine per la fabbricazione di cavi elettrici, era impegnato alla linea di nastratura dei cavi. La macchina che attorciglia il nastro metallico attorno al nucleo è alimentata da una bobina tramite un volano che garantisce la tensione idonea alla lavorazione. La macchina nastratrice e il volano sono collegati mediante un albero dotato di giunto cardanico, che era non protetto e collocato a circa 40 cm dal pavimento. Il lavoratore si è avvicinato al giunto cardanico su cui si sono avvolti la felpa e la maglietta indossate, fino a trascinargli il corpo attorno all'albero stesso e strangolarlo coi propri indumenti.”



COME AVVENGONO GLI INFORTUNI?

I lavoratori possono subire dei gravi infortuni e morte per strangolamento e schiacciamento, conseguentemente a intrappolamento e trascinamento degli indumenti da lavoro, quali guanti, felpe, magliette, camici, tute, ecc. Essi entrano in contatto con l’organo in movimento e vengono trascinati nelle zone di pericolo di macchinari quali:

  • rulli, nastri trasportatori;
  • torni;
  • organi di trasmissione del moto (giunti cardanici, flange, ecc.)
  • smerigliatrici;
  • linee di lavorazione.

Questi infortuni avvengono sia a causa della mancata protezione di zone pericolose, sia per la non corretta applicazione delle procedure. Questa scheda tratta esclusivamente del mancato rispetto da parte degli addetti delle procedure di sicurezza.

Errori frequenti di procedura sono:

  • utilizzo di indumenti e monili svolazzanti (sciarpe, camice sbottonato, collane, braccialetti, ecc.);
  • capelli lunghi lasciati sciolti;
  • avvicinarsi troppo all’organo lavoratore.

COME EVITARLI 
FATTORI STRUTTURALI

I macchinari e i relativi comandi e protezioni devono essere conformi alle specifiche normative.

Inoltre, occorre che il dimensionamento delle protezioni (altezze, dimensionamento delle aperture delle griglie, distanze dalle zone pericolose, ecc.) sia idoneo al fine di impedire impigliamenti.

Obblighi legislativi
3)D.Lgs. 17/2010 (Ditrettiva Macchine)

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FATTORI AMBIENTALI
Negli ambienti di lavoro deve essere presente:
  • la segnaletica di sicurezza obbligatoria;
  • un’illuminazione idonea;
  • spazio di ampiezza idonea e postazione di lavoro ordinata.
Obblighi legislativi

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FATTORI ORGANIZZATIVI/PROCEDURALI
Occorrono semplici Procedure aziendali, da divulgare a tutti, per stabilire:
  • uso consentito solo al personale addetto e dotato di indumenti idonei, privi di parti svolazzanti, rispondenti alla natura delle operazioni da svolgere, alle caratteristiche delle macchine e che non comporti alcuna condizione di rischio aggiuntiva;
  • che è vietato l’uso di anelli, bracciali, orologi, catenelle, ecc., quando si opera manualmente sulle macchine;
  • utilizzare di tutti i DPI previsti per il lavoro alle varie macchine;
  • individuare chi è addetto, e con quale frequenza, alla manutenzione delle attrezzature, dei relativi dispositivi di sicurezza, misure di prevenzione e della segnaletica installata, registrando le manutenzioni eseguite.
Obblighi legislativi

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IL PERSONALE

Il personale:

  • deve essere informato, formato e addestrato;
  • deve attenersi alle procedure;
  • ha l’obbligo di avvertire immediatamente chi di competenza se viene a conoscenza di situazioni di pericolo o potenziale pericolo, per la propria o altrui incolumità;

Il personale che non si attiene a quanto stabilito può essere sanzionato. I preposti devono vigilare su chi lavora presso questi macchinari.

Obblighi legislativi
5)Accordo Stato-Regioni n. 221/CSR del 21/12/2011 (formazione);

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IMPARARE DALL'ESPERIENZA

Nel percorso di valutazione è importante non sottovalutare i mancati infortuni. Si intende per mancato infortunio: qualsiasi evento, correlato al lavoro, che avrebbe potuto causare infortunio o morte ma, solo per puro caso, non lo ha prodotto; o in altri termini, un evento che ha in sé la potenzialità di produrre un infortunio. In allegato le proponiamo un modulo operativo per la raccolta ed analisi dei mancati infortuni. (348 KB)