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Articoli filtrati per data: Aprile 2019

Il trauma è la prima causa di morte e di disabilità nelle persone di età inferiore a 40 anni. Un “bollettino di guerra” che potrebbe e che dovrebbe essere evitato. Per aiutare i più giovani a conoscere e prevenire i politraumi, in particolare da incidente stradale, è nata l’iniziativa "Preveni…Amo", che vedrà i medici del Trauma Center dell'Ausl Romagna, insieme a professionisti dell'Ospedale di Rimini ed esperti della Polizia Municipale di Rimini, a confronto diretto con gli studenti delle scuole superiori riminesi.

Un format unico, che sta avendo un grande successo con i ragazzi e si sta replicando in tutte le principali città romagnole.

A Rimini l’incontro si terrà lunedì 8 aprile, a partire dalle 9.30 al Teatro Galli (piazza Cavour 22). E’ prevista la partecipazione del Sindaco Andrea Gnassi, del direttore Generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, del Direttore Sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti e del Dirigente USP Rimini Giuseppe Pedrielli. Parteciperà un ricco panel di esperti, tra cui i piloti motociclistici riminesi Enea Bastianini, Marco Bezzecchi, Mattia Casadei, Andrea Albani direttore del Misano World Circuit, Andrea Rossi Comandante della Polizia Municipale di Rimini, Piero Munaretto della Polizia Municipale di Rimini.

Numerosi saranno ovviamente i medici del Trauma Center dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena e di reparti legati all’emergenza – urgenza; tra loro: Vanni Agnoletti, Luca Ansaloni, Federico Coccolini, Emiliano Gamberini, Carlo Lusenti, Costanza Martino, Luigino Tosatto, Alessandro Valentino, nonché alcuni colleghi dell’Ospedale Infermi di Rimini, Giunluca Garulli, Stefano Landi, Giuseppe Nardi e Tiziana Perin, e del Trauma Center di Parma, Fausto Catena, Gian Luigi De’ Angelis.

“Gli incidenti stradali – spiegano gli organizzatori Vanni Agnoletti, Luca Ansaloni e Costanza Martino - rappresentano una grave e continua emergenza sociale a livello globale; attualmente in Europa causano circa 26.000 morti, mentre in Italia sono più di 3.000 le vittime di incidente e quasi 250.000 i feriti. Ogni giorno si verificano in media più di 480 incidenti stradali, che provocano la morte di quasi 9 persone e il ferimento di più di 680. Gli incidenti sono la prima causa di morte nel mondo per i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. In particolare sono i ragazzi tra i 20 e 24 anni ad essere in percentuale maggiormente colpiti. La morte, inoltre, non è che la punta dell’iceberg. Gli incidenti stradali, infatti, sono anche la principale causa di disabilità nello stesso gruppo di individui, rendendo impossibile per i sopravvissuti e talvolta per le loro famiglie il ripristino delle normali condizioni di salute e modificando dunque sostanzialmente la loro qualità di vita. Sebbene secondo gli ultimi dati Eurostat il numero di incidenti stradali stia diminuendo negli anni, tale diminuzione non è ancora in linea con gli obiettivi fissati per il 2020. In Romagna l’incidenza dei traumi ‘maggiori’ è di circa  1.000 all’anno, di cui 500 afferiscono al Trauma Center di Cesena da tutti i territori romagnoli; di questi ultimi il 50 per cento viene ricoverato in Terapia Intensiva.  La mortalità in terapia intensiva è del 10 per cento ed uno su tre dei pazienti sopravvissuti ha esito di disabilità.

Da qui – proseguono gli organizzatori - è nato l’obiettivo del Sistema di Assistenza Integrata Traumi (Siat) della Romagna, diretto dal Dr. Agnoletti, insieme alla associazione Astra Onlus,  per lavorare insieme al cittadino nella sensibilizzazione sul tema trauma e soprattutto alla sua prevenzione. ‘Preveni…Amo’ è stato ideato e fortemente voluto da medici che sono in contatto, ogni giorno, con il dramma del trauma. All'appuntamento di lunedì verranno illustrati agli studenti delle scuole superiori quelle che sono le più comuni conseguenze, i comportamenti da tenere e le linee guida più aggiornate per la loro prevenzione. Non mancheranno testimonianze dirette di sportivi che hanno affrontato nella loro disciplina grandi rischi e di quello che hanno portato della propria esperienza nella vita di tutti i giorni. Saranno proiettati anche dei video clip per entrare in sintonia con il linguaggio utilizzato dai giovani.

L’obiettivo dei medici - che solitamente si occupano della cura quando l’incidente è ormai avvenuto e che con questa iniziativa tentano invece di prevenirlo - è di mostrare le conseguenze tragiche dell’incidente in maniera concreta e senza filtri. I giovani, infatti, hanno un concetto del tempo distorto: sono iperconcreti riguardo al presente e sottovalutano i rischi, il che si aggiunge alla tendenza tipica delle culture moderne ad “occultare” la morte e la sofferenza, a nascondere la malattia, la fatica.

Uno degli strumenti comunicativi, oltre alle testimonianze, è l’uso dei video,  girati nelle realtà ospedaliere coinvolte nella cura del malato traumatico; vengono mostrati i professionisti della rete traumi SIAT Romagna all’opera tra pronto soccorso, sala operatoria e rianimazione, mantenendo così viva l’attenzione dei ragazzi.

Per facilitare la comunicazione con un pubblico di giovane età, inoltre, i medici del Trauma Center hanno provveduto alla creazione di una pagina Facebook  (https://www.facebook.com/Preveniamo)  sulla quale condividere contenuti video ed informativi relativi all’evento.

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CHIRURGIA

VITREORETINICA

Novità e strategie a confronto

LIVE SURGERY

Forlì, venerdì 12 aprile , Hotel Globus

 

 

Chirurgia Vitreoretinica, novità e strategie a confronto è un congresso rivolto a medici oculisti, ortottisti, infermieri e ingegneri clinici ospedalieri, ognuno per la propria parte di competenza, che

ha come obiettivo quello di mettere a confronto le tecnologie più innovative attualmente presenti sul mercato oftalmologico e discuterne utilità clinica e impatto economico per le strutture ospedaliere.

Nel corso della chirurgia in diretta vedremo se il “nuovo” ha le carte in regola per soppiantare definitivamente il vecchio oppure continuare ad affiancarlo.

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RESPONSABILE SCIENTIFICO

Dott. Giacomo Costa

In concomitanza al convegno CHIRURGIA VITREORETINICA, NOVITA E STRATEGIE A CONFRONTO, LIVE SURGERY, l’Ordine Ingegneri della Provincia di Forlì-Cesena organizza
un workshop per Ingegneri biomedici dal titolo :"LE NUOVE TECNOLOGIE PER LA CHIRURGIA OFTALMICA. ASPETTI INNOVATIVI E DI SICUREZZA PER IL PAZIENTE", presso Hotel Globus City.  L’Ordine Ingegneri della Provincia di Forlì e Cesena riconoscerà n. 4 CFPAl.

Durante il workshop si parlerà di:
Microscopi per chirurgia oftalmica e sistemi di guida per lenti toriche
Piattaforma 3D per la chirurgia vitreo-retinica digitalmente assistita
Facoemulsificatori, nuove tecnologie per l’intervento di estrazione della cataratta
Evoluzione nella chirurgia vitreoretinica dal taglio meccanico alla liquefazione
Piattaforme OCT avanzate

 

 

 

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO e del WORKSHOP

 

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“Vogliamo offrirvi i libri avventurosi e divertenti di quanto eravamo bambini. Ora speriamo che la lettura di questi testi vi renda felici come hanno reso felici noi”. Queste le parole scritte dagli alunni della Classe 1° O e 1 Q della Scuola Media Statale “Tito Macio Plauto” di Cesena che hanno deciso aderire a “Liberaunlibro”, progetto promosso dalla Pediatria di Comunità di Cesena per raccogliere libri nuovi o usati da destinare alla pediatria e alle sale d’attesa degli ambulatori pediatrici.

Una ottantina i volumi donati e che andranno ad arricchire gli angoli lettura delle aree pediatriche. L'iniziativa è stata organizzata dalla Professoressa Patrizia Graffiedi nell’ambito di un lavoro sulla solidarietà che sta portando avanti con la classe 1° "O" e che è culminato con la raccolta da parte degli alunni dei libri da donare.

 “Liberaunlibro – spiega la dott.ssa Anna Faetani, pediatra di Comunità di Cesena e responsabile del progetto -  si inserisce all’interno del più ampio progetto “Nati per leggere”, per incentivare l’abitudine alla lettura ai bambini in famiglia, con particolare attenzione alla lettura ad alta voce. Ai ragazzi ho potuto illustrare i luoghi in cui abbiamo incentivato i progetti di lettura, compresa la Terapia Intensiva Neonatale, la storia e le persone che ci sono dietro. E' stato molto piacevole vederli così attenti e interessati. In particolare mi ha colpito la frase che hanno scritto sul biglietto di accompagnamento e che esprime il concetto alla base del progetto: ‘se quel libro ti ha dato gioia donalo perchè sia occasione di gioia anche per qualcun altro, non è solo generosità, è condivisione di esperienze positive importanti”.

L’Azienda USL ringrazia gli alunni e i docenti delle Scuole Media Tito Macio Plauto di Cesena per la generosa donazione.

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Nuovo passo avanti decisivo per la realizzazione del nuovo ospedale di Cesena. Dopo l’inserimento, nell’autunno scorso,  del progetto fra quelli finanziati - per 156 milioni di euro - con i fondi di cui al comma 1072, art.1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il 2018-2020”, oggi è arrivata la firma dell’accordo territoriale tra il Comune di Cesena, la provincia di Forli-Cesena, la Regione Emilia-Romagna e l'AUSL della Romagna che sancisce “la localizzazione del nuovo polo ospedaliero di Cesena”.Con questo atto il progetto per il nuovo ospedale di Cesena si accinge ad entrare nella fase più operativa, aprendo la strada alla fase di gara per l’affidamento delle successive fasi di progettazione del plesso.

Tutti i dettagli dell’accordo e delle fasi successive sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta mercoledì mattina nell’area individuata per ospitare la struttura ospedaliera, con gli interventi del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, del Direttore Generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, del Presidente della  Regione Emilia – Romagna Stefano Bonaccini e del Direttore dell'U.O. Progettazione e Sviluppo Edilizio dell'Ausl Enrico Sabatini.

 

L’Accordo

Con l’Accordo vengono definiti scelte e obiettivi strategici di medio e lungo periodo, per dare attuazione al nuovo Polo Ospedaliero di Cesena, a cominciare dalla condivisione di un adeguato ambito di localizzazione della struttura, per arrivare a inserire la previsione deil nuovo ambito per i servizi sanitari sovracomunali negli strumenti di pianificazione  di Provincia e Comune.Di fatto, l’Accordo ufficializza da un punto di vista amministrativo l’individuazione dell’area di Villa Chiaviche per l’insediamento del nuovo ospedale, indicando come obiettivo generale la sua sostenibilità territoriale ed ambientale e la qualificazione dal punto di vista urbanistico, architettonico, infrastrutturale, ambientale, da raggiungere attraverso una particolare attenzione per:

•          un adeguato ed efficace sistema della accessibilità e del trasporto pubblico locale

•          una buona ambientazione ed inserimento paesaggistico e sistemazione adeguata rispetto ai vincoli ambientali, storici e paesaggistici;

•          adeguati sistemi del verde e delle reti ecosistemiche ed ecologiche;

•          un adeguato sistema di gestione delle acque;

•          efficace gestione dell’energia e delle reti tecnologiche;

•          gestione efficace dei rifiuti in un’ottica di economia circolare;

•          inserimento adeguato sotto il profilo acustico. 

Nell’Accordo sono indicate, inoltre, le linee da seguire per la definizione delle possibili destinazioni urbanistiche insediabili nel comparto esistente dell’Ospedale Bufalini.

 

Verso la gara per la progettazione

Questo atto  rappresenta un punto chiave operativo delle fasi realizzative dell’opera, e di fatto, dà il via alla procedura di gara per l’affidamento delle successive fasi di progettazione del plesso. Verrà quindi indetta una gara a procedura  aperta, ai sensi dell’art. 60 Dlgs 50/2016, per l’affidamento di  servizi diarchitettura, ingegneria e geologia, con relative indagini, per la redazione della progettazione di fattibilità tecnica ed economica 2a fase, definitiva ed esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, con riserva di affidamento della direzione lavori e del coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione inerente ai lavori di realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena”.Le offerte che perverranno da parte dei concorrenti interessati, saranno sia di ordine tecnico che economico. Si prevede entro l’anno l’individuazione del soggetto che progetterà l’opera nel suo complesso, tenuto conto di quanto già indicato nei documenti redatti dall’Ente.La nuova fase di progettazione, inevitabilmente, prenderà le mosse dal progetto di fattibilità  tecnica ed economica 1a fase che è stato completato il  31 maggio 2018 ed approvato con deliberazione del Direttore Generale del 05 luglio 2018.Il quadro economico riportato in questo primo livello di progettazione è lo stesso definito nello studio di pre-fattibilità, (al netto di arredi e attrezzature sanitarie):

Totale costo costruzione immobile (al lordo di IVA), comprese spese tecniche          €. 151.256.567,00

Allestimento superfici esterne                                                                               €.     4.980.000,00

TOTALE                                                                                                              €  156.236.567,00

 

La filosofia del progetto

Sulla base delle anticipazioni già fornite in fase preliminare, lo schema funzionale di base che si pensa di adottare per il nuovo Ospedale di Cesena prevede che tutto si sviluppi attorno ad una “piastra” centrale - dove concentrare le funzioni sanitarie generali, compresa l’area dell’emergenza/urgenza ed i servizi per l’utenza esterna - a cui collegare delle torri (articolate su tre-quattro piani) per ospitare le degenze e gli ambulatori medici, per una superficie complessiva di 75mila metri quadri. Il complesso sarà caratterizzato da strutture poco elevate in altezza, quindi di basso impatto ambientale, e sarà anche molto flessibile: alla piastra centrale possono essere aggregate più torri, ognuna composta anche da un numero diverso di piani, a seconda delle necessità variabili nel tempo.La piastra centrale (circa 33.000 metri quadrati di superficie) sarà articolata su due-tre piani; quello inferiore dedicato all’utenza esterna e quelli superiori dedicati all’emergenza urgenza. L’accesso al Pronto Soccorso si troverà a un capo della piastra, mentre l’ingresso dell’utenza potrebbe essere collocato al capo opposto o, in alternativa, in un punto intermedio, dove si troverà, in aderenza alla piastra, la palazzina che ospita gli uffici direzionali ed amministrativi, oltre alle aree d’accoglienza, lafarmacia ospedaliera e un centro di formazione. In posizione staccata dal complesso torri-piastra sorgerà un fabbricato sede di alcuni servizi generali e logistici (cucina-mensa-dispensa, officine di manutenzione, locali tecnici, magazzini), collegato al complesso principale tramite un tunnel sotterraneo.Il progetto punta quindi ad una struttura che superi le difficoltà di collegamento  tra i diversi corpi di fabbrica, presenti nell’attuale ospedale, che dagli anni Sessanta sono stati edificati attorno a un primo nucleo centrale a monoblocco, e consenta il superamento definitivo delle barriere architettoniche “naturali” che rendono il Bufalini un presidio non adeguato alle esigenze attuali. Il complesso sarà articolato in nove macroaree: Interventistica, Emergenza/Urgenza, Diagnostica e Terapia, Outpatients(dialisi, ambulatori per esterni, prelievi, palestre), Degenze ordinarie, Materno-Infantile, Laboratoristica, Servizi generali, Logistica. Ma la concezione della nuova struttura ospedaliera sarà improntata alla flessibilità, strutturale e gestionale, con aree di degenza capaci di rispondere alle esigenze di bisogni sanitari che nel tempo possono cambiare. Il dimensionamento del progetto dovrà pertanto tenere conto dell’andamento demografico, delle patologie ricorrenti e nuove, delle relazioni con gli altri ospedali della rete per la concentrazione di casistiche complesse e delle possibilità offerte dalle caratteristiche strutturali previste per la piastra servizi. Qui, in particolare, potranno trovare spazio aree di ricovero di utilizzo comune che ridurranno la necessità di posti letto per la Lungodegenza e la Riabilitazione estensiva.Esigenza fondamentale, rispettata dal progetto, è il potenziamento degli spazi destinati all’area diagnostica per prestazioni di alta complessità al servizio dei percorsi del trauma e delle neuroscienze (piattaforma radiologica e di radiologia e neuroradiologia interventistica) in cui si svolgono prestazioni di alta complessità. L’attuale “Bufalini” è infatti sede di Trauma Center della Romagna e svolge un ruolo di riferimento per l’urgenza e per i grandi traumi (neurochirurgici e ortopedici). 

 

L’adeguatezza dell’area prescelta

Fondamentale, per lo sviluppo del progetto, l’adeguatezza dell’area prescelta. Situata a Villachiaviche e già di proprietà dell’Ausl, l’area è collocata sull’asse della “Gronda–Bretella”, ha una superficie di 22 ettari, (l’ordine di grandezza necessario per la costruzione di una struttura analoga al Bufalini), e potrà offrire per la sosta oltre 1.000 posti auto.

 

Il percorso seguito finora

L’ideale punto di partenza del cammino verso la realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena può essere individuato nella stima elaborata alcuni anni fa, secondo la quale erano necessarie risorse superiori a 50 milioni di euro per l’adeguamento sismico del Bufalini. E anche ogni successiva analisi tecnica ha reso evidente come fosse più conveniente costruire un nuovo Ospedale in altro luogo, piuttosto che procedere per continui riadattamenti dell’esistente.La fase preparatoria è partita poco più di tre anni fa, quando  nel dicembre 2015 la Giunta regionale ha approvato le “Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera”.Nella primavera del 2016 è stato istituito il Comitato per il nuovo Ospedale di Cesena, con l’intento di sviluppare il confronto più ampio sul funzionamento della sanità e dell’Ospedale Bufalini, sul futuro dei servizi socio-sanitari, per valutare l’ipotesi di realizzare un nuovo ospedale in sostituzione di quello attuale.Successivamente, il confronto si è allargato all’intera città, con assemblee in tutti i Quartieri di Cesena ed in altri luoghi di aggregazione sociale.Conclusa la fase di confronto, si è messa in moto la macchina procedurale.La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria  ha approvato in data 9 gennaio 2017 le “Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera della AUSL Romagna”, in cui ha declinato gli obiettivi prioritari della riorganizzazione ospedaliera, evidenziando fra gli elementi riguardanti gli ospedali, “la riflessione sulla costruzione del nuovo Bufalini di Cesena”.Nel corso del 2017 l’Azienda USL della Romagna ha svolto uno studio di pre-fattibilità contenente la descrizione dei principali aspetti della struttura ospedaliera esistente, evidenziando le rilevanti criticità presenti e la notevole obsolescenza, l’insufficiente flessibilità strutturale e organizzativa che non consente la necessaria adattabilità richiesta dal continuo modificarsi delle tecnologie e delle esigenze in ambito sanitario, le inadeguatezze strutturali ed impiantistiche rispetto agli standard richiesti dalle norme, la limitatezza e gli ostacoli morfologici dell’area di pertinenza che rendono molto difficoltosi futuri ampliamenti. Il suddetto studio di pre-fattibilità, che proponeva anche, come soluzione ottimale, la riedificazione dell’ospedale di Cesena in un’area di proprietà dell’Azienda, sita in località Villachiaviche, in prossimità del casello autostradale di Cesena sud, è stato approvato con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda USL della Romagna n.520 del 21 novembre 2017.Parallelamente, l’Assessorato all’Urbanistica del comune di Cesena ha avviato studi ed approfondimenti di natura territoriale ed urbanistica, e predisposto il procedimento tecnico – amministrativo per la localizzazione urbanistica di un nuovo ambito da destinare a servizi di interesse sovra comunale – Polo ospedaliero,  promuovendo  allo scopo l’approvazione e la sottoscrizione ai sensi di norma di un accordo territoriale individuando quali soggetti istituzionali da coinvolgere nell’accordo la Provincia di Forlì- Cesena, la Regione Emilia Romagna, la Direzione Generale AUSL Area Vasta Romagna e confermando la scelta dell’insediamento del nuovo plesso ospedaliero nell’area di proprietà dell’Azienda USL della Romagna.Con deliberazione di Giunta Regionale n. 74 del 22 gennaio 2018 la Regione Emilia-Romagna ha preso atto dello studio di pre-fattibilità svolto dall’Azienda USL della Romagna, ritenendo, a sostegno finanziario dell’opera, che “il quadro finanziario approvato con delibera dell’Azienda n.520 del 21/11/2017 sia compatibile con le concrete possibilità di ricorso al credito a lungo termine da parte dell’Azienda stessa e con il livello di risorse a disposizione de sistema”.Successivamente, con delibera n. 1145 del 16 luglio 2018, la Giunta Regionale ha disposto di destinare all’Azienda USL Romagna risorse pari a € 12.000.000,00 per il finanziamento delle fasi di progettazione dell’intervento di realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena successive a quelle svolte dall’Azienda USL a valere sull’accantonamento di risorse da Fondo Sanitario Regionale indistinto anno 2017.Come riportato in precedenza, l’Assessorato Politiche per la Salute della Regione, ha poi richiesto al Ministero della Salute il finanziamento del costo di realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena, ottenendolo.

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Operativo nella sede del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL Romagna, l’ambulatorio dedicato alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori che sono stati esposti ad amianto.

Il Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna (DGR 1945/2017) prevede la definizione di un programma regionale di assistenza informativa e sorveglianza sanitaria rivolto ai lavoratori ex esposti ad amianto da attuare attraverso l’istituzione di ambulatori di medicina del lavoro in tutti i Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL.

Il protocollo di assistenza informativa e sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto prevede:   

- un primo livello di controllo generale
- un secondo livello di controllo mirato
- controlli periodici

Le Unità Operative Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (UOPSAL) dell’Azienda USL Romagna stanno attivando uno specifico ambulatorio, seguito da medici del lavoro, nelle sedi del Dipartimento di Sanità Pubblica, al fine  di garantire la presa in carico dei lavoratori che sono stati esposti all’amianto.

L’ambulatorio, già attivo da diversi anni nel territorio di Ravenna (caratterizzato dalla presenza di numerosi insediamenti industriali che utilizzavano l’amianto per vari scopi) e che sarà attivato presso gli altri ambiti territoriali della Romagna a partire dal mese di maggio, è dedicato alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto e ha il compito di definire l’entità della esposizione pregressa dei lavoratori e di gestire il percorso di assistenza sanitaria sia nella fase preventiva che in quella diagnostico-terapeutica e medico-legale per le patologie che possono essere correlate con l’esposizione lavorativa all’amianto.

Le conseguenze dell’esposizione all’amianto possono infatti emergere anche dopo molti anni e per questo diventa fondamentale garantire a chi ha lavorato a contatto con le polveri di amianto tutte le informazioni necessarie e l’assistenza sanitaria con accesso facilitato ai controlli ed agli esami specifici per caratterizzare e, quando possibile, contenere le possibili patologie correlate alla pregressa esposizione lavorativa all’amianto.Le prestazioni erogate sono completamente gratuite per il richiedente e non necessitano della richiesta del medico curante né del pagamento del ticket.

PER ACCEDERE ALL’AMBULATORIO DI RAVENNA, GIÀ ATTIVO, è necessario fissare un appuntamento, telefonando allo 0544 286850   - segreteria dell’UOPSAL –dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00,  o inviando una richiesta via e-mail a spsal.ra@auslromagna.it  (o, in subordine, inviando un fax al n. 0544/286828). Sede di Ravenna - U.O. Prevenzione e Sicurezza negli  Ambienti di Lavoro: via F. M. Abbandonato, 134 - 48124

Per accedere agli Ambulatori di Cesena (via Fratelli Bandiera n. 15, Savignano sul Rubicone), Forlì (via della Rocca 19, Forlì), Rimini (via Coriano 38, Rimini), attivi dal 2 maggio 2019, è necessario fissare un appuntamento, telefonando ai seguenti numeri nei rispettivi orari indicati:

Cesena :   0547- 352048 (52); orario 9.00-12.00

Forlì:        0543- 733507; orario 9.00-12.00

Rimini      0541 – 707290; orario 9.00-12.00

 

 

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Il dottor Mauro Cevolani, referente della Chirurgia Vascolare per Forlì - Cesena e il dottor Fabio Tarantino, responsabile della Uo di Emodinamica di Forlì e Cesena del Dipartimento Cardiovascolare dell'Ausl Romagna, ospiti a Tutto Bene Tv, condotto da Roberto Feroli.

La puntata 129  di TUTTOBENETV andrà in onda su Teleromagna (ch 14) Martedì 9 aprile, Giovedì 16 aprile e  Sabato 20 aprile alle  22.40. Come ogni volta tale puntata, a partire da questa settimana, andrà in onda in tutta Italia, Slovenia e Croazia, grazie alle 30 emittenti del Network della Salute.

Tuttobene tv è un format dedicato a benessere, salute, alimentazione e stili di vita.

 
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LaCorelli presenta un evento di raccolta fondi in favore dell'AUSL della Romagna: protagonisti l'Orchestra Corelli diretta dal M° Jacopo Rivani e l'amatissimo Fabio De Luigi, in scena con uno dei capolavori della letteratura musicale novecentesca, «Pierino e il Lupo» di Sergej Prokofiev.

La favola sinfonica, diventata un classico universalmente apprezzato e interpretata dai più grandi del nostro panorama artistico (tra gli altri, Dario Fo, Roberto Benigni, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Paolo Rossi, Philippe Daverio, Elio, Ivano Marescotti) rivivrà mercoledì 17 aprile alle ore 21.00 al Teatro Bonci attraverso il racconto di De Luigi, vanto e portavoce della comicità romagnola in Italia, divenuto popolarissimo presso il grande pubblico per la sua inconfondibile verve ironica. Attore, sceneggiatore e regista, De Luigi, classe ’67, ha mosso i primi passi dalla sua Santarcangelo di Romagna per approdare al grande schermo in veste di protagonista, dando vita ad una carriera poliedrica e in continua evoluzione, senza mai perdere il gusto e il piacere di continuare ad essere ambasciatore della nostra terra, di cui incarna al meglio lo spirito genuino, ironico e generoso.

Ad accompagnarlo nel suo primo debutto assoluto al Teatro Bonci di Cesena, l'Orchestra Arcangelo Corelli di Ravenna, che del prestigioso palcoscenico cesenate è già un'habitué, e che in quasi 10 anni di attività si è resa protagonista di una serie di Stagioni musicali articolate tra Ravenna, Cesena, Faenza e il territorio toscano ed emiliano, con all'attivo oltre 100 concerti che hanno coinvolto decine di giovani professori d'orchestra, solisti, direttori ospiti, cori polifonici e un numero crescente di Enti artistici tra cui spiccano Ravenna Festival, Emilia Romagna Teatro, Varignana Music Festival, Parma OperArt, Giovani 90 - Teatro dei Fluttuanti, Associazione Angelo Mariani, Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Associazione per Villa Sorra, Etruria Faber Music, Centro di Cinematografia Sperimentale di Roma e molti altri. L'Orchestra sarà guidata dal suo Direttore principale, Jacopo Rivani, che a dispetto della giovane età ha all'attivo scritture per alcuni dei principali Festival musicali internazionali (tra gli altri, Ravenna Festival”, “Festival Como Città della Musica” ed "Emilia Romagna Festival") e ha diretto compagini come la Haydn Orchester di Trento e Bolzano, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, l'Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna, l'orchestra "I Pomeriggi Musicali di Milano", l’Orchestra Sinfonica del Teatro Rendano di Cosenza, la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, “Italian Chamber Opera Ensemble”, l’Orchestra Sinfonica della Repubblica di San Marino, l’Orchestra 1813 di Como, l’Orchestra Filarmonica Italiana e molte altre.

Favola sinfonica per grandi e bambini, «Pierino e il Lupo» di Sergej Prokofiev è un classico senza tempo capace di magiche alchimie tra musica e parola e in grado di solleticare la fantasia del pubblico di ogni età, riaccendendo in ognuno il gusto dell'immaginazione. Niente di più semplice che chiudere gli occhi e lasciarsi andare al racconto di Pierino, il lupo, l'uccellino, l'anatra, il gatto, il nonno e i cacciatori: sette personaggi per sette temi musicali affidati di volta in volta all'orchestra, dove ogni diverso strumento recita una parte. Ironia, freschezza, suspense: questi gli ingredienti del successo di una favola che è considerata a buon diritto uno dei capolavori della letteratura musicale novecentesca.

Il ricavato della serata sarà devoluto interamente all'Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna e destinato all'acquisto di un cardiotocografo per l'Ostetricia dell'Ospedale Bufalini di Cesena, un sofisticato dispositivo di piccole dimensioni, portatile, capace di ricostruire il battito cardiaco materno e fetale e l’attività contrattile uterina partendo dal segnale elettrico che il cuore e l’utero generano. L’apparecchiatura, del valore di circa 12mila euro, consente pertanto una registrazione migliore e  più attendibile del tracciato cardiotocografico.

L’evento è stato reso possibile grazie al contributo di: Comune di Cesena - Assessorato alla Cultura, Sidermec Group, main sponsor, Credito Cooperativo Romagnolo, Fondazione Fruttadoro Orogel F.OR., Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna.

Per informazioni: www.lacorelli.it
info@lacorelli.it - 339-6249299

In allegato, la locandina dell'evento

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