Skip to main content

Articoli filtrati per data: Maggio 2021

 

 Clicca qui per vedere il servizio su Teleromagna

Clicca qui per vedere il servizio su Forlitoday

 

Presentati i laboratori didattici del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Forlì presso l’Ospedale Morgagni-Pierantoni Nella giornata di quest’oggi, martedì 11 maggio 2020, sono state presentati ufficialmente i laboratori didattici del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia di Forlì presso l’Ospedale G.B Morgagni-Pierantoni Il corso forlivese di Medicina e Chirurgia si sviluppa infatti in due diverse location: le lezioni didattiche si svolgono presso il Teaching Hub all’interno del Campus, mentre i laboratori didattici sono accolti all’interno del Padiglione Valsalva dell’Ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì in via Carlo Forlanini, 34. Questi spazi dove si svolgono le esercitazioni del primo biennio di corso, si caratterizzano per la presenza di laboratori avanzati con strumentazione d’avanguardia. Ne è esempio il Laboratorio di Anatomia e istologia dove è presente il tavolo anatomico virtuale Anatomage grazie al quale studenti, specializzandi/dottorandi e chirurghi possono studiare l’anatomia nelle sue diverse applicazioni di studio, ricerca e cura. Il tavolo consente letteralmente di interagire con il corpo “digitale”, proprio come avviene per le dissezioni in laboratorio grazie alla presenza di un potente software radiologico che assicura la visualizzazione dei cadaveri in 3D, in dimensioni reali, ed in tutte le prospettive. La struttura ospita inoltre il Laboratorio di Biochimica, Biologia cellulare e Genetica dotato di un insieme di attrezzature impiegate per la conduzione di esperimenti che gli studenti potranno eseguire personalmente sotto la guida dei docenti ed il Laboratorio di Fisiologia dove gli studenti possono acquisire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla determinazione delle principali variabili fisiologiche dell'uomo. Infine sono presenti un’aula polivalente e spazi dedicati ai docenti. Questi laboratori all’avanguardia verranno presto utilizzati non solo per le esercitazioni pratiche degli studenti del CdL di medicina e chirurgia ma anche come laboratori di ricerca scientifica. I docenti incardinati sulla sede di Forlì potranno così sviluppare le proprie competenze di ricerca scientifica oltre che didattica. Alla presentazione sono intervenuti, con il Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e il Direttore Generale Ausl Romagna Tiziano Carradori, il Rettore dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Francesco Ubertini e il Prorettore per la didattica Enrico Sangiorgi, il Presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Roberto Pinza e il Presidente Ser.In.Ar. Alberto Zambianchi. Erano inoltre presenti gli sponsor privati che hanno sostenuto l’avvio dei corsi e i medici che vi sono impegnati come docenti e i primari - professori  Franco Stella,  Giorgio Ercolani,  Claudio Vicini e Paolo Muratori .

“Il doppio appuntamento di oggi, con l’apertura di un nuovo cantiere nel Campus Universitario e la presentazione delle aule didattiche di Medicina all’ospedale Morgagni – ha rilevato il Sindaco di Forlì Zattini - testimonia simbolicamente la voglia di ripartenza della nostra città. Forlì si qualifica sempre di più per la sua vocazione universitaria, prosegue un percorso di riqualificazione degli spazi urbani e delle funzioni, investe in formazione, professionalità e lavoro. Gli investimenti economici e progettuali che sono alla base di queste azioni dimostrano che c’è concretezza e voglia di fare, per migliorare e anche per rilanciare il territorio rispetto alle difficoltà determinate dalla pandemia”. "Ho già avuto modo di ribadire, in occasione dell'inaugurazione del nuovo corso di Laurea in Medicina a Forlì e a Ravenna – ha ricordato il direttore generale dell’Ausl Romagna Carradori - l'importanza della collaborazione tra Università e Servizio Sanitario. La preziosa possibilità di poter concorrere alla formazione dei nostri operatori sanitari si inserisce sicuramente nella sfida di adeguare continuamente la sanità, come abbiamo visto in questo periodo di pandemia. Nel caso in specie della presentazione delle nuove aule didattiche dell'ospedale di Forlì, l'Azienda Usl ha contribuito creando le condizioni logistico - tecniche per conferire qualità al percorso formativo. Ringrazio infine tutti coloro che hanno reso possibile quella che ritengo, per l'Ausl Romagna, una sfida ed un' occasione propizia, riaffermando che il rapporto con l'Università è un'ineludibile necessità ed una grande opportunità per la rete della formazione.“ “La visita ai laboratori didattici qui presso l’ospedale Morgagni - ha sottolineato il Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Pinza – ne ha confermato l’eccellenza non solo sul piano del supporto alla didattica ma anche alla ricerca, testimoniando la centralità del rapporto tra il mondo universitario e quello sanitario non solo nell’ottica della formazione delle nuove generazioni di medici ma anche del sostegno a studiosi e ricercatori nelle loro attività volte a garantire modelli e sistemi di cura sempre più efficaci. Aver contribuito alla realizzazione di questo fondamentale progetto è per noi ragione di orgoglio e stimolo a continuare ad investire nei giovani e negli strumenti utili a garantire loro la miglior formazione possibile”. Premessi i complimenti a tutte le Istituzioni e i “privati” che hanno portato all’avvio del Progetto “Romagna Salute” e un ringraziamento in particolare al vertice dell’Alma Mater “che, ancora una volta, ha scelto di “investire” in Romagna” il Presidente di Ser.In.Ar. Zambianchi ha quindi evidenziato come questo progetto “porti anche ad un rafforzamento del Sistema Sanitario Locale, e, pertanto, rappresenti un esempio illuminante di come si possa avviare una collaborazione virtuosa fra Istituzioni Pubbliche e “privati” particolarmente lungimiranti e generosi. Accrescere i servizi e le capacità di risposta della “nostra sanità” ha certamente un grandissimo valore, un valore che viene tanto più evidenziato dalla pandemia mondiale purtroppo ancora in corso”. “Mi sento un rettore fortunato come ho detto più volte – ha dichiarato infine il prof. Ubertini - perché sono riuscito a mettere in piedi un progetto ambizioso come quello della prima azienda territoriale universitaria. I corsi di laurea in medicina a Forlì e a Ravenna rappresentano infatti un tassello importante di un più ampio progetto, un progetto di integrazione vera e profonda. Una sinergia che abbraccia didattica, ricerca e assistenza. Soprattutto oggi, a causa dell'emergenza sanitaria, ci rendiamo conto di quanto sia indispensabile lavorare sul territorio quando si parla di salute. Permettetemi ancora una volta di ringraziare tutti gli attori che hanno creduto e credono in questo progetto”.

 

 

Pubblicato in Notizie dal sito

Domani 12 maggio l'accesso alla Fiera dall’Ingresso SUD è interdetto a causa del passaggio del Giro d'Italia dalle 13.30 alle 17 circa.

Per dare continuità alle somministrazioni vaccinali, e non creare disagi agli utenti prenotati, l'accesso alla sede vaccinale sarà garantito dall’ingresso Ovest. L’ingresso OVEST si trova su Via San Martino in Riparotta e rimarrà aperto per tutta la giornata.

Per raggiungere tale ingresso:

• per chi arriva dalla zona di Rimini nord , si imbocca la Via San Martino in Riparotta in direzione SUD fino alla rotonda che indica Ingresso Ovest

• per chi arriva dalla zona di Rimini Sud, prendere l'autostrada dal casello RN Sud uscendo a RN Nord e poi percorrendo la Via Tolemaide poi la SS16 uscendo a Viserba Monte per prendere la Via S.Martino in Riparotta in direzione SUD che porta all'Ingresso Ovest della Fiera.

Pubblicato in Notizie dal sito

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Ravenna celebra la Giornata Internazionale dell’Infermerie, in programma il 12 Maggio, attraverso tre momenti collettivi, di crescita, ricordo e unione dedicati alla figura degli infermieri, che avranno luogo nel mese di Maggio.

“Da sempre gli Infermieri sono una figura chiave nel processo assistenziale e nel fornire cure alle cittadine e ai cittadini del nostro territorio. – spiega Alex Zannoni, Presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ravenna – L’Ordine è grato a tutti professionisti che in questo tempo così complesso hanno sempre garantito dignità e professionalità agli utenti del servizio sanitario, sia pubblico che privato. Come ogni anno, anche quest'anno, con il rispetto delle disposizioni vigenti, celebriamo l'anniversario della nostra professione coinvolgendo la cittadinanza e i colleghi in tre diverse iniziative”

“Il programma degli eventi inaugurerà Venerdì 14 Maggio alle ore 20:00, presso la Basilica di San Francesco, con un concerto in ricordo del nostro amico e collega Mirco Coffari: sempre in prima linea per la professione, gli assistiti e questo Ordine. – aggiunge il Presidente - Le pianiste Alessandra Ammara e Mary Veloce suoneranno musiche di Ravel, Chopin, Schubert e Schumann. “

“Nel secondo evento abbiamo invece deciso di coinvolgere l’Ordine della Professione di Ostetrica che celebra la giornata a loro dedicata il 5 Maggio. I nostri ordini offriranno insieme quattro corsi online e gratuiti rivolti alla cittadinanza. I corsi si svolgeranno tramite diretta Facebook nella mattinata del 15 Maggio e per partecipare sarà sufficiente collegarsi alla pagina Facebook dell'OPI Ravenna.”

I primi due appuntamenti della mattinata, organizzati in collaborazione con il Consultorio familiare di Ravenna, porranno l’attenzione sul tema della famiglia. Il primo incontro dal titolo “I Primi 1000 Giorni” tratterà il tema del “diventare genitori: dalla gravidanza, alla nascita e al puerperio” mentre il secondo incontro, dal titolo “Supporto alla Genitorialità” sarà dedicato all’essere genitori di adolescenti oggi.

“In questo ultimo anno, in seguito all’esplosione della pandemia ancora in corso, abbiamo visto emergere nuove fragilità nella popolazione. Con questi incontri vorremmo porre l’attenzione sulla famiglia in generale – ha spiegato Oriana Gasperoni, Presidente dell’Ordine della Professione di Ostetrica – il primo incontro sarà incentrato sul momento della gravidanza, della nascita, del puerperio, dei primi fondamentali anni di vita del bambino, dei cambiamenti che avvengono all’interno della coppia. L’evento nascita è infatti carico di “grandi” aspettative, che a volte possono generare anche “grandi” ansie. Abbiamo inoltre verificato come gli adolescenti siano stati fra i più colpiti dalle restrizioni dovute alla emergenza sanitaria. Li abbiamo “chiusi” in casa in una fase della loro vita in cui il confronto con i pari è fondamentale, costretti ad una comunicazione quasi esclusivamente virtuale. Questa condizione ha portato alla slatentizzazione di fragilità con conseguente aumento di comportamenti auto nocivi, quali il ritiro scolastico ed il cutting. I servizi socio-sanitari, i centri per le famiglie, i consultori familiari, i pediatri di libera scelta, insieme con gli operatori dei presidi ospedalieri, hanno cercato di mettere in campo nuove forze ed una sempre maggiore collaborazione, fondamentale in qualsiasi momento ed ora più che mai, per individuare e fronteggiare le nuove fragilità emerse in questo periodo. Lo scopo di questi incontri è proprio quello di fornire le informazioni ed alcuni pratici strumenti che ci permettano di individuare in maniera precoce i disagi e poterli fronteggiare nel giusto conteso e di poter vivere con maggiore serenità questi momenti della vita così belli, importanti, ma delicati.”

Il terzo ed il quarto appuntamento della mattinata saranno a cura degli infermieri della Società italiana Infermieri Emergenza territoriale (SIIET).

La terza diretta, dal titolo l’"emergenza territoriale 118 e numero unico 1.1.2": fornirà ai cittadini una guida sul corretto utilizzo del numero telefonico dedicato al servizio di emergenza sanitaria, semplici concetti ma di fondamentale importanza nella catena del soccorso. Infine nella quarta ed ultima diretta si parlerà della gestione delle Emorragie: in caso di emorragie gravi, i pazienti, se non curati, possono andare in contro a morte nel giro di pochi minuti, l’intervento del cittadino con poche e semplici azioni di primo soccorso può fare la differenza.

A concludere il programma delle celebrazioni della Giornata Internazionale dell’Infermiere 2021 sarà un evento dedicato agli infermieri della provincia di Ravenna: uno spettacolo dell’attore Ivano Marescotti, al Teatro Dante Alighieri, il 23 maggio alle ore 20:00. Lo spettacolo, organizzato grazie alla preziosa collaborazione con il Ravenna Festival, è riservato gratuitamente a tutti gli iscritti all'Ordine delle Professioni infermieristiche della provincia di Ravenna.

“Un grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini ed hanno capito il nostro impegno e la nostra determinazione e che hanno supportato la professione con gesti di riconoscenza e gratitudine che ci a uguriamo non vadano dimenticati" Conclude Zannoni.

Pubblicato in Notizie dal sito

‘Buona prima festa della mamma’. Come per la festa del papà, nel giorno della festa della mamma l’Associazione Crescere a piccoli passi ha fatto sentire tutta la sua vicinanza ai genitori dei piccoli pazienti ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Bufalini di Cesena donando loro body con la dedicata speciale a tutte le neo mamme e portachiavi a tema. Da parte del Direttore della TIN, dott. Marcello Stella e di tutta l'equipe medico infermieristica un nuovo sentito ringraziamento all'Associazione per il supporto che da diversi anni ormai assicura al reparto e alle famiglie dei nati prematuri.

Pubblicato in Notizie dal sito


Perché questa data? Perché proprio il 12 maggio 1820 nasceva Florence Nigthingale, infermiera simbolo e fondatrice dell'infermieristica moderna. In questa data si festeggia annualmente la giornata internazionale dell'infemiere.
Questo giorno è particolarmente importante per i nostri ordini infermieristici e viene celebrato allo scopo di avvicinare la professione infermieristica alla cittadinanza, per rendere consapevoli i cittadini di ciò che vuol dire essere infermieri.
Come da consuetudine, anche quest'anno, l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Forlì-Cesena ha pensato di onorare questo importante evento con un' iniziativa dedicata al cittadino.
In un momento così difficile per il nostro paese, segnato dalla pandemia, i membri dell'ordine delle professioni infermieristiche hanno deciso di incontrare la cittadinanza nelle sedi vaccinali che oggi rappresentano un simbolo di rinascita.
Nella giornata del 12 maggio 2021, infatti, consiglieri e commissari d'albo presenzieranno nelle sedi vaccinali principali di Forlì e di Cesena. A chi andrà a vaccinarsi, verrà consegnato un omaggio da parte dell'ordine, contenente mascherine e gel igienizzante mani, oggetti fondamentali nella lotta al covid 19.
Opi FC sarà presente proprio nelle sedi vaccinali per rimarcare l'importanza della vaccinazione contro il covid che è una delle armi più importanti per combattere la pandemia.
Sarà un'occasione particolarmente importante anche per celebrare e onorare la figura dell'infermiere, che oggi rappresenta un punto di riferimento all'interno della nostra sanità.

Pubblicato in Notizie dal sito

Per i 55-59 anni il riferimento restano le Aziende sanitarie, con i canali consueti, dai CUP alle farmacie passando per web e telefono. Per la fascia di età 50-54 attivata la collaborazione con i medici di medicina generale. Da subito particolare attenzione per le vaccinazioni ai caregiver, in capo alle Ausl

Pubblicato in Notizie dal sito

In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Rimini ha organizzato per il 12 maggio con la scuola media statale Di Duccio di Miramare di Rimini una simulazione nella quale saranno coinvolti gli studenti delle classi terze. All’evento parteciperanno professionisti e mezzi di soccorso del 118 messi a disposizione dall’Azienda USL della Romagna. La mattinata si aprirà con un incontro durante il quale gli infermieri consentiranno agli studenti di sperimentare la corretta tecnica di lavaggio delle mani, secondo le linee guida OMS, di confrontarsi sulle caratteristiche e il razionale d’uso delle diverse tipologie di mascherine e di acquisire consapevolezza sul rispetto delle norme del distanziamento sociale. La seconda parte dell’evento è dedicata alla simulazione con il 118 Nella palestra della scuola un docente sarà colto da malore e cadrà a terra. Uno studente, utilizzando il proprio telefonino, allerterà il 118. L’infermiere della centrale operativa resosi conto della particolarità dell’evento (criticità, contesto ed età del soccorritore) attraverso l’utilizzo della tecnologia disponibile riuscirà a servirsi del telefonino dello studente trasformandolo in una telecamera in grado di garantire un immediato e fedele riscontro dell’accaduto. Fornendo chiare e semplici istruzioni, l’infermiere guiderà lo studente nella valutazione e nelle manovre rianimatorie da attuare. Contemporaneamente dall’ospedale di Rimini partiranno ambulanza e automedica che in pochi minuti arriveranno a scuola e i sanitari metteranno in atto le manovre rianimatorie avanzate, anche con l’utilizzo del massaggiatore cardiaco automatico. Gli studenti assisteranno alla simulazione ascoltando in tempo reale la telefonata e le istruzioni dell’infermiere della centrale operativa di Ravenna e, successivamente, una voce fuori campo commenterà loro le manovre messe in atto dal medico, dagli infermieri a dall’autista soccorritore del 118 giunti in palestra. La simulazione consentirà: all’organizzazione della scuola di apprezzare la propria capacità di reazione ad un evento fortunatamente raro, ma possibile; al sistema di emergenza 118 di valutare in un contesto particolare le competenze professionali che vanno a fondersi con le più avanzante risorse tecnologiche disponibili e, in particolar modo, ai giovanissimi studenti di approcciarsi e interagire con il sistema di soccorso sanitario. La giornata si concluderà con l’allestimento di alcune stazioni di addestramento pratico con manichino nelle quali gli infermieri consentiranno ai giovani soccorritori di sperimentare alcune semplici manovre salvavita. Alla realizzazione della manifestazione hanno contribuito l’Azienda USL della Romagna e la Società Italiana degli Infermieri di Emergenza Territoriale (SIIET).

Pubblicato in Notizie dal sito

Dopo il grande successo delle scorse edizioni torna anche nel 2021 MUOVITI CHE TI FA BENE!

il progetto è promosso dal Comune di Cesena assieme a Ass. Benessere in Movimento e Conad e Amadori quali Main Sponsor.Le attività prenderanno il via il 31 maggio e si protrarranno fino a settembre, secondo la formula già sperimentata felicemente gli anni passati: 9 aree verdi della città ospiteranno appuntamenti dedicati all'attività fisica, con la presenza di istruttori professionali, e i cittadini potranno parteciparvi in modo gratuito. Come lo scorso anno, però per motivi di sicurezza a causa del Covid-19, ad ogni lezione si accetterà un numero limita. si allega il programma


Segui la pagina Facebook di Muoviti che ti fa bene


Info: muovitichetifabene@gmail.com

Pubblicato in Notizie dal sito

Il Cesena FC, nella persona del presidente Corrado Augusto Patrignani, ha consegnato al reparto di pediatria dell’ospedale Bufalini il ricavato dall’asta attivata in favore del progetto “Pediatria a misura di bambino”. Le cinquantotto maglie della terza divisa di questa stagione, una parte delle quali indossate in occasione della gara con l’Imolese dello scorso 18 aprile, hanno permesso di raccogliere settemila euro che, come ha dichiarato direttore del reparto di pediatria e terapia intensiva neonatale, il Dottor Marcello Stella, verranno utilizzati per migliorare il comfort degli spazi del pronto soccorso pediatrico destinati all’accoglienza dei genitori in un momento molto delicato come quello del ricovero dei loro bambini, nonché per l’acquisto di ventilatori respiratori ad alto flusso. “E’ un iniziativa che va a beneficio della collettività e dei bambini piccoli che ne hanno particolare bisogno - ha dichiarato il presidente Patrignani -. Ringrazio a tutti i nostri tifosi che hanno partecipato alla raccolta fondi: il popolo bianconero risponde sempre presente nei momenti di solidarietà e ancora una volta ha dato esempio di grande generosità”.

Pubblicato in Notizie dal sito

Intitolata oggi la Casa della Salute di Coriano alla memoria del dottor Maurizio Bertaccini, medico di medicina generale, prematuramente scomparso il 14 aprile dell’anno scorso a causa delle complicanze causate dall’infezione da covid 19 che ha contratto durante lo svolgimento della sua professione.

Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Coriano Domenica Spinelli, il direttore del Distretto di Riccione Riccardo Varliero, il presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Rimini Maurizio Grossi, la Famiglia, il direttore ad interim dell’Unità Operativa di Cure primarie di Rimini Antonella Dappozzo, i medici di famiglia dottor Paolo Ottogalli coordinatore Nucleo di Cure primarie e dottoressa Sonia Pivi coordinatore della medicina di Gruppo della Casa della salute di Coriano, insieme ad altri professionisti, tutti commossi nel rendere omaggio al collega e amico che ha dedicato la propria vita per il bene altrui, sempre spinto verso i bisogni dei pazienti e della comunità.

“Questo riconoscimento ci rende orgogliosi – le parole del sindaco Domenica Spinelli – orgogliosi di aver avuto tra i nostri cittadini un medico di così alto spessore come il dottor Maurizio Bertaccini, di alto spessore come medico e soprattutto come uomo, interamente dedicato, assieme a sua moglie e alla sua famiglia, al servizio del prossimo. È un riconoscimento giusto e dovuto anche in nome di tutti e troppi colleghi nell’ambito sanitario che in questa maledetta pandemia hanno perso la vita svolgendo il loro lavoro per salvare altre vite.”

“Questa intitolazione – ha sottolineato Varliero – è un giusto riconoscimento al dottor Bertaccini, alla sua persona e al suo operato che non verranno mai dimenticati, una testimonianza tangibile dell’alto merito di un professionista che si è contagiato nello svolgimento del suo impegno verso gli assistiti, quando ancora si sapeva poco o nulla del virus”.

“Maurizio Bertaccini è l’esempio di come deve essere declinata la nostra professione medica – ha aggiunto il presidente Grossi – era un buon e bravo medico, molto stimato non solo a Coriano, ma in tutta la provincia, proprio per le sue grandi capacità umane e professionali. Credeva fortemente nel suo lavoro che ha sempre svolto con tanta passione, dedizione e attenzione verso i pazienti e i cittadini bisognosi”.

“Maurizio per me e i miei figli – ha sottolineato commossa la moglie Maria Piccoli - è stato un marito e un padre amorevole e buono, di animo semplice e riservato e tuttavia molto determinato nelle scelte di vita che ha desiderato per la sua famiglia. Esprimeva veramente se stesso in mezzo alle persone bisognose e ai piccoli, facendosi uno di loro e cogliendoli nel loro animus. Per questo da loro molto amato, non solo nel nostro territorio, ma anche in Albania, presso la missione diocesana, dove lui da 15 anni trascorreva puntualmente le sue ferie, visitando per tutto il giorno persone spesso poverissime e abbandonate a se stesse che lo consideravano il Dottore, ma anche un padre. Qui a Coriano tantissimi gli hanno dato calorosa testimonianza sia di professionalità che di cordialità nel seguire i suoi pazienti. Affrontare il Covid è stato il suo ultimo campo di battaglia, seguendo ugualmente i suoi pazienti in quel primo periodo dell'epidemia di cui ancora non si conosceva molto. Colto anche lui dalla malattia ha continuato a rispondere a chi avesse bisogno anche dal suo isolamento, fino al ricovero. Siamo sinceramente grati all'AUSL per questo riconoscimento che ha voluto esprimere al servizio di Maurizio per questa cittadinanza, nella speranza che la sua memoria sia di stimolo per molti. Grazie”

Sessantotto anni, sanitario impegnato in prima linea, il dottor Bertaccini era un volto noto in Romagna anche per il suo impegno nei confronti della collettività e dei più bisognosi. Laureato in medicina a Bologna, dopo un primo periodo in cui ha esercitato la sua attività di medico di medicina generale a Savignano sul Rubicone, si era trasferito nel 1990 con la famiglia nel comune di Coriano occupandosi anche delle comunità terapeutiche di Montetauro, Vallecchio e San Patrignano. Nel suo ambulatorio presso la Casa della Salute di Coriano si è sempre preso cura, come medico di base, dei suoi pazienti, con grande umanità, professionalità e altruismo. Ora la sua memoria resterà ben visibile all’ingresso della Struttura dove è stata affissa una targa commemorativa.

Pubblicato in Notizie dal sito

Cerca notizia

Archivio