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Articoli filtrati per data: Marzo 2022

Oggi a Rimini il Direttore generale Tiziano Carradori e il Direttore sanitario Mattia Altini , insieme al Direttore del Presidio ospedaliero Francesca Raggi, hanno presentato alla stampa i 5 nuovi direttori nominati alla guida di altrettante strutture complesse che rivestono un ruolo chiave nell’ambito dell’organizzazione aziendale, sia a livello ospedaliero che territoriale.

Il dottor Carlo Biagetti è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive; al dottor Andrea Conti è stata affidata la guida dell’Unità Operativa Dermatologia; il dottor Emiliano Gamberini ha assunto la direzione dell’Unità Operativa Anestesia e Rianimazione; il dottor Salvatore Tarantini è stata designato direttore dell’Unità Operativa Chirurgia Vascolare e  il dottor Luca Benedetto Baroni è stata nominato direttore dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine Animale.

Carlo Biagetti (direttore Malattie Infettive Rimini). Urbinate di origine, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia si è specializzato in Malattie Infettive all’Università di Bologna nel 2007.  Il suo percorso professionale inizia al Policlinico Sant’Orsola e dopo varie esperienze come dirigente medico nelle corsie degli ospedali di Forlì, Pesaro e Cesena assume l’incarico all’ospedale Infermi di Rimini dove nel 2018 diviene direttore del Programma aziendale per la Gestione del Rischio Infettivo e Uso Responsabile degli antibiotici  (SPIAR ) dell’Ausl Romagna. Nel 2019 gli viene conferito l’incarico di alta specializzazione in Stewardship antimicrobiotica. Negli corso degli anni il dottor Biagetti ha maturato una solida esperienza clinica e gestionale nel campo delle malattie infettive introducendo modelli innovativi di sistemi per la prevenzione, il controllo e la sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza. Membro di numerosi gruppi di lavoro regionali, ha collaborato a vari progetti, eventi formativi nonché alla stesura di documenti e linee di indirizzo dell'Agenzia Sanitaria Regionale, inerenti il rischio infettivo ed il buon uso degli antibiotici. Ha ideato e realizzato il progetto di antimicrobial stewardship denominato “antibiotico perché”, vincitore del Premio Ricerca e Innovazione riconosciuto da AGENAS come pratica sicura ed efficace nel ridurre significativamente l’utilizzo inappropriato degli antibiotici. Relatore in oltre 70 eventi scientifici locali, nazionali ed internazionali, ha collaborato a numerosi studi clinici inerenti l’utilizzo della terapia antiretrovirale nei pazienti con infezione da HIV e i pazienti con epatopatie acute e croniche. Membro del Comitato Etico Romagnolo  è stato Principal investigator di diversi studi inerenti l’infezione da SARS CoV-2 e le infezioni correlate all’assistenza in collaborazione con l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) e l'Agenzia Sanitaria regionale.

Andrea Conti (direttore Dermatologia Rimini). Lombardo di nascita ma modenese d’adozione, si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1992 all'Università di Pavia per poi specializzarsi in Dermatologia e Venereologia presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Vanta un’esperienza ventennale che ha maturato sul campo, nel reparto di Dermatologia dell’AOU Policlinico di Modena, dove è stato il referente della degenza ordinaria e dell'attività dell'ambulatorio dedicato alla cura della psoriasi. Fin dai tempi della scuola di specializzazione si è dedicato all’attività di ricerca nel campo della bioingegneria cutanea e diagnostica non invasiva nell’ambito delle principali patologie infiammatorie cutanee, in particolar modo della patologia psoriasica, dove vanta una considerevole e pluriennale esperienza nel trattamento delle forme più gravi con farmaci biologici. Principal investigator e co-investigator in numerosi studi clinici nazionali ed internazionali sulla psoriasi, è stato docente a contratto e tutor dei medici specialisti in formazione  presso la scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Attualmente collabora con attività di tutoraggio e formazione degli specializzandi dell'Università di Ferrara. Membro del Consiglio Direttivo della SIDeMaST - Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, e del Gruppo Regionale per la Definizione dell’uso dei Farmaci Biologici nella Psoriasi e nell’Artrite Psoriasica in Emilia-Romagna, ha partecipato a oltre 140 eventi nazionali ed internazionali in veste di docente o relatore. E’ autore di 140 pubblicazioni e revisore per importanti riviste scientifiche internazionali nel settore dermatologico. Nel 2017 ha conseguito l'Abilitazione Scientifica Nazionale nel settore concorsuale Malattie Cutanee, Malattie Infettive e Malattie dell'Apparato Digerente per le funzioni di Professore di seconda fascia.

Emiliano Gamberini (direttore Anestesia e Rianimazione Rimini). Nato a Bagnacavallo di Ravenna, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna dove successivamente consegue la specializzazione in Anestesia e Rianimazione. Inizia a lavorare all’Ospedale Bufalini di Cesena, sede di Trauma Center, svolgendo attività ad alta complessità nel reparto di Anestesia e Rianimazione. Dal 2010 al 2019 è responsabile della struttura semplice cesenate denominata “Sistema Emergenza Intraospedaliera”, dove poi  assume la responsabilità della struttura semplice ‘Terapia intensiva e trattamento traumi’ afferente all’unità operativa  di Anestesia e Rianimazione. Nel corso della sua carriera professionale ha svolto una intensa attività clinica e gestionale maturando competenze specifiche nella gestione sistemica dei pazienti politraumatizzati che necessitano di trattamenti intensivi e sub-intensivi, nel settore anestesiologico e intensivologico della chirurgia maggiore, delle procedure cardiologiche invasive, della neurochirurgia e neuroradiologia, dell’ostetricia e dell’anestesia e terapia intensiva neonatale e pediatrica. Ha curato in prima persona l’introduzione di nuove e sofisticate tecnologie diagnostiche e terapeutiche, contribuendo fattivamente allo sviluppo delle tecniche di circolazione extracorporea e dell’attività di donazione e prelievo di organi e tessuti. Ha partecipato a diversi progetti finalizzati all’istituzione di sistemi per la gestione dell’emergenza intraospedaliera, per la qualità e  l’umanizzazione delle cure. Ha svolto anche attività di docenza a contratto per la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, è autore e coautore di oltre 70 pubblicazioni sulle più importanti riviste internazionali del settore ed è stato invitato quale relatore a numerosi congressi nazionali ed internazionali sul tema del paziente critico.

Salvatore Tarantini (direttore Chirurgia Vascolare Rimini). Originario del Salento si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Bologna nel 1991 e sempre a Bologna ha conseguito la specializzazione in Chirurgia Vascolare nel 1996. Dopo una breve esperienza presso l'Unità Operativa di Chirurgia Vascolare dell'Ospedale Regionale di Aosta, nel 1998 inizia a prestare la sua attività nel reparto di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Infermi di Rimini, dapprima come dirigente medico e dal 2009 con l’incarico Professionale Qualificato “Chirurgia Vascolare”. Nel 2020 gli viene conferito l’incarico temporaneo di responsabilità della struttura complessa riminese. Con alle spalle migliaia di interventi chirurgici effettuati con tecniche tradizionali e tecniche mini-invasive endovascolari, nel corso della sua attività professionale il dottor Tarantini ha maturato una consolidata esperienze sul fronte della diagnosi e della cura delle malattie vascolari, arteriose e venose e del loro trattamento. Oltre all’attività sul campo si dedica anche ad una intensa attività di aggiornamento scientifico. E’ autore di oltre una cinquantina di pubblicazioni, di cui nove su riviste internazionali, ed è stato relatore in oltre 70 congressi scientifici. Ha organizzato e coordinato 12 congressi e workshop della chirurgia vascolare per la formazione  medici di famiglia e specialisti.

Luca Benedetto Baroni (direttore Igiene degli Alimenti di Origine Animale Rimini). Riminese, già direttore facente funzione dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine animale di Rimini dal 2020, si è laureato in Medicina Veterinaria all’Università degli Studi di Bologna nel 1988; nel 2008 ha conseguito una seconda laurea specialistica in sanità e qualità dei prodotti di origine animale. Fin dai primi anni ha frequentato numerosi corsi di formazione specialistica inerenti la patologia aviare e il controllo sanitario e annonario dei prodotti della pesca. Negli 2013 - 2014 ha svolto un corso di alta formazione riguardante la gestione e conservazione dei cetacei e tartarughe marine. Nel 1991 ha iniziato a lavorare come dirigente veterinario al Dipartimento di Sanità Pubblica di Rimini ricoprendo diversi incarichi all’interno dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine animale, allevamenti e produzioni zootecniche. Dal 2010 al 2019 è stato responsabile dell’attuazione dei piani di controllo nel settore della ristorazione pubblica e collettiva; successivamente ha assunto l’incarico professionale qualificato ‘Controllo ufficiale nelle strutture di macellazione”. Dal 2006 al 2020 è stato referente regionale per le problematiche inerenti le tartarughe ed i cetacei, con particolare riferimento al loro spiaggiamento. Nel corso degli anni il dottor Baroni ha maturato una consolidata esperienza sul campo occupandosi di qualità, sicurezza igienica e nutrizionale degli alimenti sia tramite il controllo ispettivo previsto dalle normative vigenti sia promuovendo la formazione del personale preposto alla produzione e distribuzione degli alimenti. 

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È l’invito della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, in calendario il 15 marzo: un’occasione per riflettere su una tipologia di problemi sempre più presenti tra giovani e giovanissimi.

Nel 2021 in Azienda della Romagna sono stati 567 i pazienti presi in carico nel Percorso Clinico Aziendale per la Diagnosi e il Trattamento (PDTA) dei disturbi della nutrizione e della alimentazione. Numeri che hanno avuto durante la Pandemia una importante crescita, come riportato in tutta la letteratura Nazionale ed Internazionale, con esordi nelle ragazze (9 volte su 10 si tratta di donne) in una età sempre più precoce.

Un tema su cui l’Azienda è impegnata da tempo, con equipe interdisciplinari di professionisti presenti in ogni territorio provinciale, e un lavoro di rete con i centri di cura specializzati, le associazioni di volontariato e naturalmente le famiglie.

Nel 2021 a Ravenna i pazienti presi in carico sono stati 198, di cui 58 minori, con 78 prime visite solo per i 18 anni divise per le seguenti fasce d’età: 13-14 anni=13; 15-16 anni=39; 17-18 anni=21. I ricoveri in Pediatria, reparto di riferimento con vocazione e competenza su questa tematica, sono stati 22.

Contrastare il disagio, il senso di abbandono e di solitudine che queste problematiche portano con sé: la qualità di una Sanità si misura anche sulla sua capacità di rispondere a tematiche di questo tipo, lavorando sulla prevenzione e sulla presa in carico tempestiva delle singole situazioni, quando si presentano. Sul fronte dei disturbi alimentari come Percorso DCA Aziendale ci si muove con iniziative di sensibilizzazione e informazione a partire già dall’infanzia e dall’adolescenza. E laddove c’è una situazione critica, attiviamo tempestivamente un approccio multiprofessionale, che coinvolge anche la famiglia, affinché nessun aspetto della presa in carico venga tralasciato e per assicurare la continuazione del percorso anche dopo la fase acuta.

Di fatto, le persone con anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata e altri disturbi del comportamento alimentare, sia minorenni che maggiorenni, sono assistite da équipe multiprofessionali costituite da psicologi psicoterapeuti, pediatri, psichiatri, medici nutrizionisti, dietisti, infermieri e personale socio-sanitario, neuropsichiatri infantili.

L’aspetto innovativo è stata l’apertura di uno spazio apposito dedicato (chiamata “la stanza del Bradipo”) dentro il reparto di Pediatria che oggi si inaugura, dove le giovani adolescenti che sono ricoverate o anche dimesse, accedono per effettuare insieme i pasti assistiti ma anche interventi di lavoro di gruppo, di colloqui e varie altre iniziative di consapevolezza, con una visione ed un approccio multidisciplinare.

Determinante è l’ausilio delle Associazioni di  volontariato, come l’AGEBO (che lavoro nella pediatria di Ravenna) e Sulle Ali delleMenti, promotori di iniziative a supporto delle pazienti e delle loro famiglie.

La stanza ha nuovi arredi che sono stati acquistati grazie alla generosa donazione di diversi gruppi e singoli cittadini (Sauro Vincenzi; Staff di Crip imballaggi srl; Medri Mia; Chiara Focaccia; Cristina Luciani (in memoria);  classe 5^ B Gulminelli di Ponte Nuovo; scrittrice Ilaria Baruzzi) ed è stata “disegnata” dalle stesse ragazze con bellissime cartellonistiche, immagini, parole piene di contenuti e di prospettive, con il prezioso supporto degli stessi genitori. In uno di questi cartelloni si legge: “Guarire è possibile. Non siamo solo il numero che vediamo sulla bilancia ma siamo molto di più. Volere è potere!”

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La Regione Emilia-Romagna sta promuovendo uno screening di popolazione per identificare le infezioni da virus dell’Epatite C (HCV). Lo screening è volontario, gratuito ed è rivolto a tutte le persone nate tra il 1969 e il 1989.

L’Epatite C è un’infezione del fegato causata dal virus dell’Epatite C. Questa infezione può essere breve e guarire spontaneamente con l’eliminazione del virus, oppure può diventare cronica e provocare malattie invalidanti come la cirrosi e il tumore del fegato, se non viene trattata con una terapia farmacologica specifica. La ricerca scientifica ha dimostrato che i trattamenti farmacologici contro il virus dell’Epatite C sono molto efficaci con guarigione in circa il 96-100% dei casi in 8/12 settimane di terapia, praticamente senza effetti collaterali.

Per aderire allo screening occorre eseguire un prelievo di sangue venoso: sul campione vengono ricercati gli anticorpi specifici contro il virus dell’epatite C. In caso di positività a questo primo test, sullo stesso campione di sangue verrà ricercata la presenza del materiale genetico del virus stesso. Nel caso di esito positivo di questa seconda analisi, si verrà contattati da personale dell’AUSL Romagna per fissare un approfondimento presso uno dei Centri Specialistici individuati. Nel caso di esito negativo si riceverà l’esito sul proprio FSE.

Per aderire allo screening si può prenotare la prestazione HCV Reflex attraverso i normali canali di prenotazione: sportello CUP - CUPWEB - Fascicolo Sanitario Elettronico - APP ER-salute. NON serve la richiesta del medico e l’esame è gratuito.

Qualora nei prossimi mesi si avesse in programma di eseguire altri esami del sangue, sarà possibile aderire facendone richiesta direttamente al momento della prenotazione. Qualora si fosse già a conoscenza di avere un' epatite da HCV, o non si avesse risposto ai trattamenti passati, ci si può recare ugualmente a fare il test e, in caso di malattia attiva, si verrà presi in carico dai Centri Specialistici.

Per altre informazioni ci si potrà rivolgere  al medico di base e /o visitare le pagine dedicate della Regione Emilia-Romagna:  https://salute.regione.emilia-romagna.it/screeningepatitec

Trattamento dei dati personali

Tutte le informazioni sul trattamento dei dati personali nell’ambito di questo screening sono disponibili nell’apposita informativa privacy in allegato in fondo a questa pagina.

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Martedì, 15 Marzo 2022 08:49

H-Open Weekend Tumore alla prostata

In occasione della Festa del Papà, la Fondazione Onda, organizza un weekend di sensibilizzazione della popolazione sul tumore alla prostata che prevede servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi all’interno degli Ospedali del Network Bollini Rosa. Ogni unità operativa di Urologia della AUSL della Romagna ha attivato iniziative di divulgazione e consulenza nei confronti della popolazione maschile coinvolta.

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La sanità di Riccione sale sul palco del Palacongressi con un grande evento di città e solidarietà a favore dell’ospedale Ceccarini. Per la prima volta i medici dell’ospedale riccionese, compresi gli otto primari, incontrano e si presentano al pubblico per raccontarsi in maniera inedita e personale in un talk d’eccezione con il comico e attore Paolo Cevoli, insignito del premio speciale San Martino d’Oro 2021 come ambasciatore di Riccione nel mondo. “Amo il mio ospedale” è il secondo appuntamento della rassegna La Riccionese – Conversazioni e contemplazioni in programma il 22 marzo alla sala Concordia, alle ore 21. Uno straordinario evento benefico promosso dal Comune di Riccione in collaborazione con Ausl Romagna, dedicato ad uno dei simboli di Riccione quale è il suo ospedale, ai camici bianchi e all’intero personale sanitario, il cui ricavato della serata sarà destinato all’acquisto di 1 barella endoscopica radiotrasparente e di ulteriori 4 barelle per il servizio di endoscopia digestiva. Un’iniziativa che vede la partecipazione di Banca Malatestiana, del Palazzo dei Congressi e delle associazioni Club 41, Famija Arciunesa , Inner Wheel Riccione, Lions Club Riccione, Rotary Riccione, Riccione Chapter Harley Davidson, Round Table Riccione, Soroptimist Club Rimini.

Alla serata-evento saranno presenti l’assessore regionale alle politiche per la Salute Raffaele Donini, il direttore generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori, il direttore sanitario Mattia Altini e la direttrice amministrativa Agostina Aimola. Occasione per tracciare lo stato dell’arte di quanto finora realizzato e degli immediati progetti futuri per l’ospedale cittadino.

Inaugurato nel 1893, voluto e donato alla città di Riccione dalla benefattrice Maria Boorman Ceccarini, da cui prese il nome, l’ospedale cittadino sarà il grande protagonista di un dialogo unico ed esclusivo tra i suoi medici e il “Romagnolo Dop” Paolo Cevoli in uno show cucito su misura del comico riccionese. Un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale nell’ambito delle celebrazioni del centenario del Comune che, non a caso, coinvolge una realtà non solo fondamentale dal punto di vista sanitario per la città, come il suo ospedale, ma anche per l’attaccamento mostrato dai riccionesi verso quella che negli anni è diventata una vera e propria istituzione. La narrazione della serata sarà accompagnata dalle note del pianista poliedrico Pietro Baltrani reduce da un recente debutto alla Carnegie Hall di New York e vincitore di numerosi premi jazz tra cui la "special mention" agli Umbria jazz clinics, e da Daniela Galli, cantante recentemente vocalist per il team artistico dell’acclamato dj di fama mondiale Benny Benassi che ha ottenuto due dischi d’oro in Francia e che vanta molteplici collaborazioni con artisti come Ivana Spagna, Ridillo, Mietta e Nomadi.

“Un grande abbraccio all’ospedale di Riccione, a chi ogni giorno è in prima linea nello svolgimento della sua professione, a chi manda avanti una macchina organizzativa così articolata e complessa, e a tutto il personale sanitario - ha detto il sindaco Renata Tosi e presidente del Distretto socio sanitario Riccione -. E’da qui, e dal forte desiderio di creare un incontro ravvicinato e in presenza dal palco del palacongressi, tra la comunità riccionese i suoi medici che prende spunto l’idea di allestire un appuntamento esclusivo nella cornice della rassegna La Riccionese dedicata al Centenario della città. Un momento di incontro con la sanità che dovrà diventare a cadenza fissa perché le eccellenze in ambito sanitario ed espedaliero ritengo debbano essere riconosciute non solo nel rapporto a tu per tu con i pazienti ma anche nel più generale ambito di città. Oggi ci ritroviamo con la consapevolezza che il nostro territorio piò essere tutelato e seguito con grande professionalità e spirito di abnegazione di fronte a emergenze difficili come quelle degli ultimi due anni. E questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che sono stati coperti tutti i posti vacanti da primario in un’ottica di stabilità futura del nostro ospedale, oltre ai lavori in corso di completamento all’ex blocco operatorio, alla ristrutturazione della Medicina di Urgenza e alla facciata esterna, per cui ringrazio il direttore generale Carradori. Traguardi raggiunti grazie ad un confronto con l’amministrazione sempre franco e chiaro da ambo le parti che hanno consentito di raggiungere un indiscutibile risultato”.

“Riccione è la mia casa e la mia terra - commenta Paolo Cevoli - e anche quando il lavoro mi tiene lontano, il mio cuore è qui. Dedicare una serata ai nostri dottori e al mitico e storico ospedale della mia città sarà un grande onore e perché no, un’occasione per scoprire e conoscere i camici bianchi in una versione nuova, diversa e ironica. Sarà una bella sfida per cui ringrazio l’amministrazione che appena tre mesi fa mi ha nominato Ambasciatore di Riccione e Ausl Romagna. Sul palco con i primari di Riccione, ma ci pensate? Sento già di voler loro un gran bene!”.  

La serata sarà moderata da Cristina Tassinari, per l’azienda Usl della Romagna e Simona Mulazzani, direttore di Icaro TV.

Per accedere in sala il pubblico dovrà essere munito di biglietto, previa donazione minima di 20 euro preventivamente ritirato dalla Croce Rossa presso l’ufficio IAT del Palazzo del Turismo a partire da lunedì 14 marzo. Gli orari IAT: dal lunedì al venerdì 9-13 e 14-18, sabato e domenica 9-17. L’accesso alla Sala Concordia sarà disciplinato in base alle norme governative con Super Green Pass e FFP2.

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Si è tenuta questa mattina, presso l’ospedale di Mercato Saraceno, la cerimonia di ringraziamento del nasofaringofibroscopio flessibile, donato all’Ambulatorio di Otorinolaringoiatria, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, resa possibile anche grazie all’impegno del Comune di Mercato Saraceno e dell’Associazione La Misericordia Valle del Savio.

 Si tratta di una strumentazione oggigiorno diventata indispensabile per una esplorazione accurata delle alte vie respiratorie ed in particolare delle cavità nasali, del rinofaringe, dell’ipofaringe e della laringe ; il fibroscopio è una fibra ottica flessibile che, collegato a una fonte luminosa ed eventualmente anche a una telecamera e ad un monitor, consente di eseguire delle diagnosi molto più precise rispetto alla tradizionale visita otorinolaringoiatrica in patologie ad esempio come sinusiti, poliposi nasali, tumori del distretto nasale, rinofaringeo, della laringe, patologie delle corde vocali,  reflusso gastroesofageo e molte altre.

La fibroscopia del distretto otorinolaringoiatrico non necessita di nessuna preparazione particolare e di nessuna anestesia e può essere eseguita contestualmente alla visita, laddove lo specialista la ritenesse necessaria. 

“La donazione all’ambulatorio di Otorinolaringoiatria di Mercato Saraceno – afferma la Dott.ssa Marchi, responsabile dell’ambulatorio - consentirà di migliorare notevolmente il livello di assistenza a tutta la popolazione dell’Alta Valle del Savio e anche ai pazienti ricoverati presso la Struttura Residenziale Alta Disabilità Acquisita dell'Ospedale stesso, evitando di dovere rinviare tutti i pazienti che necessitino di approfondimenti endoscopici al Reparto di ORL del Bufalini di Cesena, con la conseguente riduzione del disagio per i pazienti ed una migliore organizzazione delle attività per  il reparto”.

“Ringrazio La Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, il Comune e l’associazione Misericordia Valle Savio, a nome dell’equipe professionale e del Dipartimento Cure primarie,  – dichiara  Luigi Salines, – Direttore FF UO Cure primarie Forlì-Cesena -  perché questa donazione favorisce l’integrazione ospedale – territorio, e facilita i percorsi di cura e l’accesso alle cure  ai cittadini sul territorio.

Si unisce ai ringraziamenti la Sindaca Monica Rossi, che esprime “soddisfazione perché questa donazione rappresenta una concreta attestazione di fiducia e solidarietà alle nostre strutture sanitarie, non solo da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che ringrazio in modo particolare, ma anche delle associazioni di volontariato. Questa donazione va tra l’altro nella direzione di rendere autonoma la struttura nella erogazione delle prestazioni specialistiche, cosa che auspichiamo più complessivamente rispetto alla Casa della salute di Mercato Saraceno, sulla quale anche l’Azienda sanitaria sta facendo un importante investimento”.

Alla cerimonia erano presenti, Monica Rossi, sindaca del Comune di Mercato Saraceno il Dott. Luigi Salines Direttore FF UO Cure primarie, il coordinatore infermieristico dei poliambulatori della UO Cure primarie e Thomas Belli e Claudio Valbonesi per la Direzione infermieristica e tecnica, alcuni medici di medicina generale che lavorano all’interno della Casa della salute infine Roberto Graziani, Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Cesena e la dott.ssa Montesi, responsabile Fundraising dell’azienda usl della Romagna.

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Alla presentazione erano presenti Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna; Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna e Davide Tellarini, direttore sanitario ospedale Faenza.

La dott.ssa Antonella Potalivo nuovo direttore U.O. Anestesia e rianimazione - Ospedale di Faenza

Cinquantenne molisana, Antonella Potalivo è il nuovo direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Faenza.
La dott.ssa Potalivo si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi di Bologna nel 1996 ed ha conseguito la specializzazione in Anestesia e Rianimazione nel 2000 all’Università degli Studi di Bologna con il massimo dei voti. Inizia il suo percorso professionale nel novembre 2000 all’Azienda Ospedaliera S.Orsola Malpighi di Bologna in qualità di dirigente medico di Anestesia e Rianimazione, sviluppa le sue competenze anestesiologiche lavorando nel contesto di sale operatorie multi specialistiche dedicate ad interventi di alta complessità, svolgendo il ruolo di tutor per gli specializzandi di Anestesia e Rianimazione e ricoprendo inoltre il ruolo di Professore a contratto a titolo gratuito per il primo anno con il corso “ Qualità e Formazione”. Ha ricoperto ruoli importanti per lo sviluppo del Sistema Qualità. Ha acquisito esperienza anche nel settore del Procurement di organi, affrontando le problematiche relative sia alla gestione del donatore che del ricevente. Ha maturato grande esperienza nel monitoraggio emodinamico avanzato partecipando a numerosi corsi come docente. E' stata Presidente della Società Italiana dei Giovani Chirurghi per l'ambito anestesiologico.
Nell’ottobre 2012 arriva in Romagna all’Ospedale Infermi di Rimini come dirigente medico di I livello e nel 2015 diventa referente dipartimentale per il rischio clinico. In questo ruolo ha avuto la responsabilità di organizzare audit sistematici su eventi avversi e di pianificare le strategie per limitare il rischio correlato alle procedure assistenziali, anche supportando i professionisti nella segnalazione e individuazione di aree di miglioramento. E' membro di diversi gruppi regionali che si occupano di promuovere e sviluppare le Buone Pratiche Cliniche che mirano a sensibilizzare e promuovere la cultura della Sicurezza in Sanità. Membro Regionale della Commissione Sorveglianza Mortalità Materna.
Da maggio 2017 al marzo 2021 svolge l’attività di facente funzioni di direttore dell’ U.O.C Anestesia e Rianimazione degli Ospedali di Rimini e Riccione e partecipa come membro effettivo alla Commissione per la valutazione dei dispositivi medici della Romagna e agli incontri della Rete Aziendale delle Terapie Intensive.
Dal dicembre 2019 al 2021 assume l’incarico di responsabile della struttura semplice Terapia Intensiva di Rimini. In questo periodo, dopo aver partecipato ad uno stage a Regensburg (Germania), centro di eccellenza ELSO (European Life Support Organisation), ha avviato la creazione dell’ECMO team per garantire ai pazienti più gravi, anche nel periodo pandemico, la possibilità di eseguire trattamenti con tecniche di elevata possibilità terapeutica. Sempre durante la pandemia ha coordinato l’assistenza ai pazienti affetti da polmonite da Sars Cov 2 (piu' di 200), attraverso una strategia di valutazione integrata e multidisciplinare, che ha permesso di ottenere risultati che sono stati pubblicati ed apprezzati dalla comunità scientifica internazionale. Ha partecipato alla stesura di numerosi capitoli del testo “Manuale per un Centro di Rianimazione”, che risulta tuttora il libro più utilizzato da parte dei giovani colleghi.

Da marzo 2021 diviene facente funzioni dell’UOC Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Faenza a cui afferisce un blocco operatorio multidisciplinare composto da nove sale operatorie ed una terapia intensiva polivalente di 8 posti letto. Ha contribuito alla riorganizzazione dei percorsi chirurgici, promosso lo sviluppo di protocolli interni di gestione anestesiologica e rilanciato il progetto Recovery Room, nelle sue fasi attuative, attraverso una pianificazione per aumentare i volumi di produzione nella chirurgia a bassa e media complessità. Ha inoltre avviato un percorso di implementazione dell’umanizzazione delle cure attraverso numerose iniziative tra le quali la partecipazione attiva e costante della famiglia al percorso di cura, l'adozione di diari dove pazienti e parenti scrivono durante la degenza in Terapia Intensiva, l'acquisto di televisori nei box di degenza e il progetto di apertura di un ambulatorio di Follow up dove i pazienti che sono stati ricoverati in Terapia Intensiva potranno accedere per mantenere e migliorare il rapporto di cura. Partecipa ad attività di ricerca, anche nel ruolo di Principal Investigator di studi clinici ed è è autore o coautore di importanti pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e nazionali.

 

Il dott. Stefano Boni, nuovo direttore della U.O. Geriatria - Ospedale di Faenza

Cinquantaquattrenne di Parma, Stefano Boni è il nuovo direttore dell’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Faenza.
Il dott. Stefano Boni si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi di Parma nel 1992 ed ha conseguito la specializzazione in Medicina Interna nel 1998 all’Università degli studi di Parma.
Nel 2012 ha conseguito un master di II° livello in “Malattie Metaboliche dell’osso dal gene alla cura” all’Università degli Studi di Firenze. Frequenta il Corso Allievi Ufficiali di complemento al Corpo Sanitario e dove presta servizio dal 1995 prima come ufficiale medico poi come dirigente del Servizio Sanitario del 5° Battaglione dei Carabinieri Emilia Romagna.
Nel 1996 diviene dirigente medico di medicina interna al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera di Parma con un incarico interinale e dal 1998, in qualità di borsista, svolge attività di monitoraggio per l’U.O. di Geriatria dell’ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Nel 1999 assume l’incarico di dirigente medico presso U.O. di Geriatria dell’ex Ausl Ravenna e dal 2011 si trasferisce all’ex Ausl di Forlì presso la U.O. “Cure Primarie”, comprendendo dal mese di aprile 2017 anche Cesena, a seguito della unificazione in unica Unità Operativa delle Cure Primarie Forlì-Cesena.
Dal 2018 fino al suo nuovo incarico odierno, ricopre il ruolo di Direttore di Distretto di Forlì per l’Ausl Romagna. Durante il suo primo incarico nel 1999 in qualità di dirigente medico dell’U.O. Geriatria di Ravenna, ha contribuito in particolare all’attivazione di due ambulatori per le patologie croniche: il primo sulla presa in carico del malato fragile all’interno dei percorsi inerenti i Disturbi Cognitivi sia in sede ambulatoriale che in altri setting assistenziali quali le CRA e i nuclei Alzheimer. Il secondo ambulatorio è stato invece rivolto alla presa in carico dei pazienti con fratture vertebrali a seguito di osteoporosi, in collaborazione con l’equipe neurochirurgica per impostare le terapie mirate e prendere in carico i pazienti dopo la vertebroplastica.
Nella sua attività svolta all’interno della U.O. di Cure Primarie, si è occupato in particolare della realizzazione e organizzazione delle Case della Salute e degli ospedali di Comunità e dell’implementazione di Ambulatori della Cronicità a livello territoriale, in un rapporto di collaborazione e gestione con i Medici di Medicina Territoriale.

Durante il percorso professionale ha collaborato costantemente con il Servizio Assistenza Territoriale Regionale nell’ambito dello sviluppo delle Cure Primarie, in particolare dei setting assistenziali transazionali quali Ospedale di Comunità; ha inoltre collaborato alla realizzazione dei PDTA inerenti la presa in carico della cronicità, in un’ottica di trasversalità ospedale territorio. Nel 2017 è stato eletto consigliere dell’Associazione Nazionale CARD (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto) sezione Emilia Romagna.

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Il 12 marzo, presso la Sala Icaro del Liceo Classico G.B. Morgagni di Forlì, si è tenuto un nuovo evento finalizzato alla sensibilizzazione del mondo della scuola sul tema della violenza. 

Il gruppo di progetto “In-vulnerabili” costituito da rappresentanti del mondo sanitario, universitario, della scuola e dell’arte, ha offerto agli studenti ulteriori spunti di riflessione su un fenomeno quanto mai diffuso, poliedrico nelle sue manifestazioni e purtroppo sempre  attuale in considerazione anche dei recenti eventi politici e di cronaca. Davide Conti, storico, consulente della Procura di Bologna (processo ai mandanti della strage 2/8/80) ha in particolare fornito una lettura della violenza sulle donne e delle sue espressioni attraverso gli eventi bellici a partire dalla prima e seconda  guerra mondiale fino all’attuale conflitto russo-ucraino con riferimenti anche al vissuto delle donne afgane e curde. A tal fine sono state poste alla attenzione dei partecipanti alcune toccanti testimonianze  lette ed interpretate dalla professoressa Stefania Polidori. 

Tiziana Iervese, dirigente medico presso il Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì ha invece affrontato il problema della violenza nei confronti di donne, bambini e persone “fragili” e delle gravi conseguenze sulla salute psico-fisica dell’individuo, conseguenze che possono riflettersi negativamente anche sulle future generazioni. Ha inoltre sottolineato la rilevanza di ampliare la conoscenza del fenomeno e la sensibilità nel riconoscerne i fattori di rischio e i primi segnali per poter promuovere interventi di prevenzione primaria.

L’incontro, introdotto dal dirigente scolastico, Prof. Marco Lega, si è svolto alla presenza di alcuni rappresentanti del Lions Club Forlì “ Giovanni de Medici” (il presidente Claudio Cortesi, il sig. Mauro Casadio e la sig.ra Marina Monti Farolfi) da sempre sostenitore sensibile e convinto del progetto.

 

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“Ripartire con la musica ed i libri, perche’ per volare servono amici e per crescere libri”.

Con questo spirito la signora Mirella Plazzi, vice presidente della Proloco di Piangipane, insieme ad un gruppo di docenti delle scuole di Ravenna, in arte Teacher’s band, lo scorso Natale hanno realizzato un evento benefico svoltosi al Teatro Socjale di Piangipane di Ravenna, avviando una raccolta fondi per l’acquisto di libri per piccini e ragazzi.

 L’evento, che ha riscosso molta partecipazione e solidarieta’ da parte della cittadinanza e  attraverso la collaborazione della libreria Longo di Ravenna, ha permesso l’acquisto di libri per ragazzi che sono stati donati al Dipartimento Maternita’ Infanzia ed Eta’ Evolutiva di Ravenna, Lugo e Faenza.

Si e’ svolta così questa mattina nell’U.O. Pediatria del Santa Maria delle Croci di Ravenna la cerimonia di ringraziamento relativa alla donazione di libri per la fascia evolutiva.

 “Il mio motto, ha affermato Mirella Plazzi ideatrice dell’iniziativa,  e’ quello di aiutare gli altri, perché  aiutando o salvando gli altri penso che salviamo anche noi stessi .E’ stato un piacere acquistare libri, perché arricchiscono e valorizzano ciascuno, sia chi dona che chi riceve”.

 Presenti alla cerimonia, Il direttore del Dipartimento Maternita’ Infanzia ed Eta’ evolutiva Prof. Federico Marchetti, la Direttrice del Distretto di Ravenna, dr.ssa Roberta Mazzoni e per la Direzione del Presidio ospedaliero di Ravenna, il dott. Umberto Carioli.

Gli stessi hanno ringraziato la sig.ra Mirella Plazzi, La Teacher’s Band, i dirigenti del Teatro Socjale e tutti coloro che hanno reso possibile questa importante donazione, attraverso un evento piacevole. Il rapporto tra bambini e libri è molto forte se stimolato dalla lettura condivisa, e si lega e rafforza i valori e gli intenti del progetto “ Nati per leggere”, già operativo da tempo all’interno della Pediatria.

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Le notizie dei primi insediamenti ospedalieri nel territorio di Riccione risalgono al 1200, ma sarà la Signora Maria Boorman Wheeler, vedova Ceccarini, che donerà l’Ospedale alla “sua” comunità.

Maria, nata nel 1840 da una delle famiglie più ricche di New York, è figura ponte tra due mondi: il suo privilegiato e ricchissimo e l’altro privo di quasi tutto. Aveva conosciuto in America il medico Giovanni Ceccarini, col quale era venuta a vivere a Riccione. Rimasta sola, Maria Boorman decide di portare avanti alcune azioni nei confronti degli abitanti di Riccione e della vicina Misano, come a suo tempo aveva concordato col marito.

Il contributo più importante sarà la costruzione dell’Ospedale, che prenderà il nome del defunto marito. L’Ospedale inaugurato il 23 ottobre 1893, di cui sarà la Presidente, fu progettato dal Cav. Giulio Podesti Arch. e avrà come costruttore il capomastro Leonardo Mazzocchi. La lapide collocata nell’ingresso dell’Ospedale riporta le sopracitate informazioni.

Curiosità:

la signora Boorman, di fede protestante ma rispettosa del contesto locale, fece trascrivere frasi bibliche nelle pareti delle corsie dell’ospedale. L’ospedale Ceccarini rientra nel percorso “Museo diffuso dell’Ausl della Romagna”, visitabile su prenotazione contattando l’indirizzo email: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

Bibliografia:

Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

Le pagine di questa rubrica daranno vita ad un nuovo “quaderno”, che andrà ad arricchire la collana “la cura attraverso l’arte”.

 

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