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Articoli filtrati per data: Maggio 2022

Il "Centro Studi G.Donati" per il volontariato di Ausl Romagna, in collaborazione con l'Ass.ne Magicamente Mozart aps, la scuola Media “P. Zangheri” di Forlì e l'Unità Operativa di Pediatria di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta, ha organizzato, venerdì 6 maggio, un concerto per i piccoli ricoverati del reparto di Pediatria di Forlì. Un gruppo di ragazzi flautisti della Scuola Secondaria di Primo Grado “P. Zangheri” di Forlì, diretti dal Prof. Yuri Ciccarese e accompagnati da alcuni allievi della Prof.ssa Barbara Landi al pianoforte, ha suonato per circa un'ora, riscuotendo grande successo da parte dei piccoli pazienti e degli operatori sanitari. Era presente la dirigente scolastica, Professoressa Nadia Mastroianni. Il concerto intendeva essere la chiusura del progetto musicale "Il Dottor Amadeus e le sue note miracolose", introdotto con il "Concerto di Natale" avvenuto lo scorso 22 dicembre 2021 in collegamento on-line con tutte le pediatrie dell'Ausl Romagna.

" Il flauto magico - spiega il dottor Francesco Landi, coordinatore del Centro Studi G.Donati - è un progetto musicale dedicato a tutti i bambini ricoverati nei Reparti di Pediatria degli Ospedali dell’AUSL Romagna e ai bimbi “ospiti” delle Case Famiglia del territorio romagnolo. Con questa iniziativa, l’Associazione MagicaMenteMozart aps e il suo Presidente Yuri Ciccarese intendono dare un prezioso contributo di solidarietà alle istituzioni che curano i piccoli malati e ai loro familiari,portando nei luoghi della sofferenza momenti musicali di svago e di piacere, intesi come un modo per modificare la percezione dei luoghi, dei tempi e dei risvolti della malattia, oltre al rappresentare, anche per gli operatori, una possibilità di"allargare" il concetto di "cura" nel senso etimologico del termine che va al di là della terapia stessa. "

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Venerdì, 06 Maggio 2022 15:24

Profilo di salute AUSL Romagna 2021

pdf Profilo di Salute AUSL Romagna dicembre 2021 (24.27 MB)

Descrivere la salute di una popolazione è un compito difficile in quanto può essere definita e osservata in modo diverso in base alle differenti culture, valori, età, stato di salute. Noi abbiamo impostato questo Profilo basandoci su una definizione che la consideri come lo stato di benessere fisico, psicologico e sociale prodotto dall’azione di diversi fattori: individuali, socioeconomici e ambientali: i cosiddetti determinanti di salute. Su questi fattori, solo in parte sotto il controllo del Servizio Sanitario, hanno un’influenza diretta tutti i settori della società, dalle istituzioni, all’associazionismo fino alle comunità stesse, con l’obiettivo comune di migliorare il benessere e la qualità della vita. Questo è ancora più vero dopo due anni di pandemia.

La presente pubblicazione, senza avere la pretesa di essere esaustiva nella descrizione di uno stato così complesso e multidimensionale come quello della salute, raccoglie e analizza alcuni dati e informazioni per fornire indicazioni sulle condizioni presenti nel contesto sociale e ambientale (determinanti di salute distali), sui comportamenti e stili di vita (determinanti prossimali) e sui principali indicatori di salute e malattia che sono presenti nella popolazione. La disponibilità di queste informazioni è il prerequisito per permettere agli individui e alle organizzazioni di prendere consapevolezza della situazione e attivarsi per promuovere la salute individuale e della comunità.

I dati sono principalmente riferiti all’intero territorio dei Comuni della Romagna, quando possibile con un dettaglio di ambito territoriale e distrettuale.

In alcuni capitoli (stili di vita, malattie croniche, salute materno infantile e delle persone con 65 anni e più, sicurezza domestica e stradale) sono presenti dei box di approfondimento tematici aggiornati all’anno 2020 per mettere in luce alcune tendenze relative all’impatto della pandemia che stiamo affrontando. Tali box non rappresentano una elaborazione esaustiva dei dati più recenti, per scelta non utilizzati in questo report poiché richiedono analisi più approfondite e valutazioni complesse, eventualmente oggetto di ulteriori pubblicazioni future.

Raffaella Angelini
Direttore Dipartimento Sanità Pubblica

 

pdf Profilo di Salute AUSL Romagna dicembre 2021 (24.27 MB)

 

A cura di:

Raffaella Angelini, Nicoletta Bertozzi, Elizabeth Bakken, Ardian Cania, Michela Morri, Niccolò Principi, Cristina Raineri, Francesca Righi, Viviana Santoro, Giulia Silvestrini, Valeria Frassineti, Patrizia Vitali.
Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Romagna
Elaborazioni statistiche a cura di Patrizia Vitali e Valeria Frassineti
Si ringraziano il Dott. Giuliano Carrozzi e Letizia Sanpaolo per le elaborazioni relative alla sorveglianza PASSI.
Un ringraziamento particolare al Dott. Mauro Palazzi per la revisione finale del documento.

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Il Servizio Dipendenze Patologiche di Forlì promuove rispetto al tema delle sostanze la cultura e la conoscenza come forma più alta di prevenzione. Da questo presupposto nasce “Fuori le idee: carcere, web & sostanze”, un progetto di sensibilizzazione e informazione legato al fenomeno droghe, all’interno della Casa Circondariale di Forlì. Sono state coinvolte le persone detenute che assieme agli operatori del Servizio hanno creato contenuti socio-culturali, con lo scopo di diffonderli all’esterno e cambiare il giudizio legato al contesto carcerario. Lo stigma associato al detenuto e i luoghi comuni legati all’ambiente detentivo, realtà distante da noi o comunque “scomoda” sulla quale riflettere, sono due aspetti di fondamentale importanza nel lavoro riabilitativo, al fine di reintegrarle e farle sentire parte di una comunità.

Gli incontri si sono svolti presso la Biblioteca della C.C. di Forlì, una volta ogni quindici giorni, per un anno. Le persone si sono riappropriate di spazi di confronto per poterne creare di nuovi e hanno potuto trasmettere la propria esperienza e la propria visione delle cose. Il tema droghe è stato affrontato attraverso la proposta di materiali culturali (es: film, fotografie, manifesti, musica) in modo da favorire un dialogo sul mondo delle sostanze con meno resistenze e con il desiderio di arricchire le proprie conoscenze in merito.

I contenuti elaborati sono stati trasmessi attraverso i canali social (Facebook e Instagram) con lo scopo di raggiungere un pubblico più ampio e garantire una maggior fruibilità.

Ecco i link alle pagine:

https://www.instagram.com/udsinfopusher/

https://it-it.facebook.com/udsinfopusher/

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Da lunedì 9 maggio nei locali al primo piano della Casa della Salute “ La Filanda” di via della Costituzione 32, saranno operativi gli ambulatori della nuova pediatria di gruppo con quattro professionisti: Fabio Dal Monte, Enrico Marchiani, Fabrizio Ardito e Giulia Poletti. Il Gruppo appena nato si aggiunge all’altro, anche questo formato da quattro pediatri, che opera all’interno del Centro Marconi. Gli otto medici di fatto accolgono l’intera totalità dei piccoli pazienti residenti nel comune di Faenza. A loro si aggiungono poi, per completare la mappa nel territorio dell’Unione della Romagna Faentina, un professionista per i comuni di Casola Valsenio e Riolo Terme, uno per Castel Bolognese e uno per Brisighella.  

“Quello che si sta configurando a Faenza - spiega la dottoressa Donatina Cilla, Direttore del Distretto Sanitario di Faenza - è la costituzione di due prevalenti polarità nella città di Faenza dei Pediatri di Libera scelta nei quali le famiglie possono trovare servizi e risposte per i piccoli utenti. La nascita della Pediatria di gruppo nella sede di via della Costituzione poi attribuisce al luogo una maggiore identità di Casa della Salute con servizi a vocazione prevalente nei confronti del benessere della donna, maternità e dell’infanzia, grazie anche alla compresenza dei servizi della Pediatria di Comunità e ambulatori vaccinali. Inoltre gli ampi parcheggi presenti garantiscono una maggiore funzionalità logistica all’accesso”.

“La Casa della salute della Filanda, inoltre aggiunge il dott. Federico Marchetti, Direttore della Pediatria di Ravenna, offre la possibilità di garantire una reale integrazione con la pediatria ospedaliera nella gestione delle situazioni più complesse.”

Il Gruppo si propone di :

  1. garantire un' ampia fascia oraria giornaliera di apertura coordinata degli studi di almeno 7 ore al giorno, suddivise fra mattina e pomeriggio con chiusura di almeno un ambulatorio non prima delle 19.00.
  2. garantire un più elevato livello qualitativo ed una maggiore appropriatezza delle prestazioni grazie ad una collaborazione continua fra i Pediatri del Gruppo che uniranno le loro competenze nella gestione di casi complessi attraverso periodici momenti di confronto
  3. facilitare i rapporti fra famiglie attraverso una razionale organizzazione sia delle telefonate che delle visite ambulatoriali, eventualmente con l' ausilio di personale di segreteria
  4. migliorare l'assistenza ai pazienti ed alle loro famiglie individuando forme di collaborazione col personale infermieristico, in particolare riguardo a tematiche di educazione alla salute (es. Nati per leggere, Nati per la musica ), l'osservazione, la diagnosi, il self help e la terapia ambulatoriale
  5. essere di supporto all'organizzazione di percorsi diagnostico terapeutici per malattie croniche e rare (Case Managment), partecipazione alla discussione dei casi complessi con Equipe Neuropsichiatrica assieme alla componente infermieristica, Pediatria ospedaliera , Pediatria di Comunità ed Assistenti Sociali.
  6. Il referente/coordinatore delegato dei Pediatri del Gruppo la Filanda che ha le funzioni di raccordo professionale e funzionale con il Direttore del Dipartimento e con la componente rappresentativa dell' Azienda è il dr.Fabio Dal Monte.

 

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Un riconoscimento al prezioso lavoro delle ostetriche sempre a fianco della donna e del neonato.  In occasione della Giornata Internazionale dell'Ostetrica, che ricorre il 5 maggio,  i Coordinatori Ostetrici dell’Ausl Romagna si sono uniti nella realizzazione di un video rappresentativo della professione ostetrica nel contesto aziendale.

“Ostetrica è un termine che prende radici dal latino  obstetricius cioè "relativo all’ostetrica"; dal latino obstare, ossia "stare davanti", "andare incontro" quindi stare davanti alla donna per accogliere il Suo bambino, per proteggere la Sua intimità, per stabilire un contatto, per offrire il Suo S le mani, le braccia, una spalla, un abbraccio, ma anche per saper guardarla negli occhi.L’ostetrica è una professionista che si prepara e arricchisce le Sue conoscenze sulla salute della donna in tutte le fasi della vita, in particolare sulla fisiologia della gravidanza, parto e puerperio. Proprio in questo ambito trova la sua massima diffusione ed è per questo meglio conosciuta come colei che accoglie la vita, che fa nascere i bambini ma l’ostetrica è molto altro … L’ostetrica, oltre che essere presente nelle sale parto, conduce corsi di training prenatale e dopo parto, offre assistenza specializzata in allattamento e nutrizione del neonato. Supporta le donne nei percorsi di procreazione responsabile, collabora con il medico nella diagnosi prenatale. Accompagna le donne e le sostiene nella menopausa. Pianifica, in collaborazione con il medico, percorsi preoperatori in area ostetrica e ginecologica Prende parte attiva nell’educazione all’affettività e della sessualità nelle scuole. Promuove la salute attraverso lo screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero (eseguono pap-test). Lavora in sinergia con le colleghe dei servizi territoriali (consultorio familiare) per offrire e garantire alle donne la migliore assistenza possibile in un’ottica di continuità assistenziale fra territorio e ospedale e viceversa. La vera forza di questa professionista è lavorare in team!"

Guarda il Video!

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E’ partito dalla Unità Operativa di Cardiologia di Forlì, diretta dal dott.Marcello Galvani, il registro nazionale ITACA (The Italian Coronary Artery Aneurysm and Ectasia Observational Study In Patients With Acute Coronary Syndrome), uno studio ideato e coordinato dalla Unità di Emodinamica diretta dal dott.Fabio Tarantino e patrocinato dalla Fondazione della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE Foundation), che avrà come scopo quello di valutare l’impatto clinico degli aneurismi coronarici nei pazienti con sindrome coronarica acuta.

Il legame di questo studio con la città di Forlì è forte. Era infatti il 1761 quando il forlivese Giovanni Battista Morgagni, celebre per i suoi studi anatomici, descrisse per la prima volta nel De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis gli aneurismi coronarici, mentre si è  dovuto aspettare il 1958 per avere il primo rilievo in vivo.

“Lo studio ITACA – spiega il dottor Fabio Tarantino, direttore della Uo di Emodinamica di Forlì e Cesena -  è frutto di un progetto scientifico iniziato nel 2019. Da anni, nella pratica clinica quotidiana, siamo impediti dalle limitate evidenze scientifiche in questo campo che, spesso, non offrono le risposte attese e limitano la nostra capacità terapeutica. Ci siamo confrontati molte volte con altri centri attivi sul territorio nazionale e da queste interazioni  è nata l’idea di uno studio nazionale che raccogliesse tutte le forze disponibili per arrivare ad un risultato comune. Dopo lungo periodo di gestazione, e grazie al lavoro infaticabile del dott.Simone Grotti e alla collaborazione di tutta l’Equipe di Emodinamica di Forlì, a febbraio 2022 abbiamo arruolato nello studio il primo paziente a livello nazionale”

Cosa sono gli aneurismi coronarici, da cosa sono causati  e perché determinano problemi per i pazienti

“La patologia aneurismatica coronarica – chiarisce il dottor Tarantino -  è costituita da una anomala dilatazione dei vasi del cuore, un reperto non comune ma al tempo stesso nemmeno raro, che riguarda fino al 5% dei pazienti sottoposti a coronarografia. Purtroppo questa popolazione ha una prognosi peggiore, sia a breve che a lungo termine. Inoltre, nel caso in cui sia concomitante un infarto miocardico, l’aumentato rischio di eventi cardiovascolari diviene ancora più significativo.

La loro causa è ancora oggetto di discussione scientifica e si pensa che siano diversi i processi in grado di contribuire allo sviluppo di queste dilatazioni anomale.”

“ Sappiamo – prosegue il cardiologo -  che esiste una associazione con l’aterosclerosi coronarica e che altre patologie infiammatorie croniche ed autoimmuni sono considerate fattori predisponenti. Infine esistono dati che supportano la presenza di una suscettibilità genetica individuale. I vasi coronarici, quando dilatati infatti, sono maggiormente vulnerabili ed a rischio di fenomeni come trombosi, vasospasmo e rottura spontanea che possono condizionare un minore apporto di ossigeno al cuore, causando l’insorgenza di angina o addirittura di infarto”

I centri che partecipano allo studio ITACA

“Lo studio ITACA nasce dalla collaborazione con i più prestigiosi membri della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE), da cui è patrocinato e promosso. Si tratta di studio multicentrico, che ad oggi conta 15 centri attivi sul territorio nazionale e più di 40 pazienti arruolati in due mesi. E’ inoltre in corso l’attivazione di ulteriori 25 centri nei prossimi mesi e speriamo che altri si aggiungano. Questi numeri sono la dimostrazione che ITACA ha attirato in pochissimo tempo l’interesse e l’entusiasmo di un folto gruppo di sperimentatori, vedendo aderire centri prestigiosi e ad alto volume”.

Gli obiettivi dello studio

“Sappiamo che la presenza di aneurismi coronarici nei pazienti con infarto miocardico agisce negativamente sul successo delle procedure interventistiche e condiziona la prognosi a lungo termine. Quello che non sappiamo ancora nel dettaglio è quali siano il migliore approccio invasivo nella fase acuta e la più appropriata strategia farmacologica nelle fasi successive. Le complesse caratteristiche anatomiche degli aneurismi coronarici, assieme al fatto che non sono disponibili dispositivi dedicati e all’assenza di una terapia mirata e codificata, costituiscono appunto un grosso dilemma per il cardiologo. ITACA si propone proprio di rispondere a questi quesiti, ossia di scoprire quali siano i dispositivi più efficaci e di valutare il beneficio delle varie terapie antitrombotiche che oggi sono disponibili.”

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Dopo il grande successo delle scorse edizioni torna anche nel 2022 a Cesena MUOVITI CHE TI FA BENE! 

Le attività prenderanno il via il 30 maggio e si protrarranno fino a settembre, secondo la formula già sperimentata felicemente gli anni passati: 6 aree verdi della città ospiteranno appuntamenti dedicati all'attività fisica, con la presenza di istruttori professionali, e i cittadini potranno parteciparvi in modo gratuito.

In caso di tempo incerto il trainer sarà presente al Parco e deciderà al momento se tenere o meno la lezione.

Segui la pagina Facebook di Muoviti che ti fa bene per rimanere aggiornato/a!

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Inaugurata la mostra fotografica realizzata dall’associazione ArtinCounselling con il contributo di CNA Forlì-Cesena: 24 scatti dal mondo per donare serenità agli ospiti dell’Hospice di Savignano sul Rubicone

Ventiquattro immagini di diversi angoli del mondo catturate dall’obiettivo del fotografo amatoriale Andrea Pulelli per donare bellezza e serenità ai pazienti: mercoledì 4 maggio, alle ore 14.30, all’Hospice di Savignano sul Rubicone è stata inaugurata la mostra “Foto d’Autore” realizzata dall’associazione di promozione sociale ArtinCounselling con il sostegno di CNA Solidale Forlì-Cesena.

Già da anni ArtinCounselling opera all’interno del reparto Hospice della Casa della Salute del Rubicone con il progetto “Arte in Corsia di Cinzia Lissi”, che attraverso l’ascolto e gli strumenti dell’arte terapia permette ai degenti di ricevere sostegno in un momento particolarmente delicato della loro vita. Le arti visive svolgono infatti un ruolo prezioso per il raggiungimento di un maggior benessere dei pazienti, costituendo una forma di sollievo di fronte alla sofferenza e allo stress psicologico quotidiano. Sulla scia di questa positiva esperienza e da un’idea della volontaria dell’associazione Romina Bertani è nato il progetto “Foto d’Autore”: le opere d’arte, in questo caso fotografie di viaggio, sono state collocate nelle stanze e nel corridoio dell’Hospice per donare serenità agli ospiti, stimolando aggregazione e stupore.

Al taglio del nastro sono intervenuti il Sindaco di Savignano Filippo Giovannini, il Presidente di CNA Forlì-Cesena Lorenzo Zanotti, il Direttore di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano, la Responsabile della SSD Cure Palliative Cesena Cristina Pittureri, la Responsabile del Fundraising dell’AUSL Romagna Elisabetta Montesi, il fotografo Andrea Pulelli, la coordinatrice del progetto Romina Bertani, il Presidente di CNA Est Romagna Davide Caprili e il responsabile di CNA Est Romagna Marco Lucchi.

“In continuità con i progetti ad alto valore sociale attuati nel corso degli anni insieme ad AUSL Romagna – ha affermato il Presidente di CNA Forlì-Cesena Lorenzo Zanotti – la mostra “Foto d’Autore” è una nuova opportunità che abbiamo colto con grande piacere per poter contribuire a rendere sempre più accoglienti quegli spazi della nostra comunità in cui la bellezza può assumere un’importanza che va ben al di là dei suoi connotati puramente estetici. L’arte infatti diventa un’occasione di sollievo e benessere, un aiuto concreto per affrontare meglio la malattia, un incontro terapeutico”.

“Le fotografie scelte – ha raccontato Andrea Pulelli – sono scatti realizzati in trent’anni di viaggi in Tanzania, Congo, Etiopia, Egitto, Libia, Bolivia, Indonesia e Camerun. Ci sono paesaggi, tramonti e animali come fenicotteri, farfalle ed elefanti. Dopo aver visitato nel 2021 la mostra realizzata in occasione dei vent’anni dell’Hospice di Savignano ed esserne rimasto profondamente colpito, quando mi è stato proposto di collaborare a questo progetto ho accettato subito: la mia più grande soddisfazione è quella di poter contribuire a dare colore, serenità e tranquillità ai pazienti di questo reparto”.

“Ringrazio anche a nome dell’Azienda sanitaria della Romagna, la CNA e tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto di umanizzazione delle cure – afferma la Dott.ssa Cristina Pittureri, Responsabile dell’Hospice –  che contribuisce al miglioramento dell’accoglienza e della qualità dell’ambiente di cura all’interno della struttura residenziale di Cure Palliative. Grazie alle specifiche professionalità appositamente formate, di medici, infermieri e operatori sanitari, l’Hospice ha il principale obiettivo  di garantire il sollievo dalla sofferenza ai pazienti con patologie cronico-degenerative. Questa mostra permanente allestita grazie alla sensibilità di CNA  e dell’associazione  ARTincouncelling, offre un’ulteriore opportunità di benessere della persona,  per coloro, familiari e pazienti, che si troveranno a trascorrere il loro tempo all’interno dell’hospice.

“Noi lavoriamo costantemente per progettare e far crescere i servizi della nostra Casa della Salute – chiosa il Vicesindaco di Savignano Nicola Della Pasqua -. È un impegno continuo, una dedizione che conta sulla collaborazione dell’Ausl in uno scambio reciproco di informazione e stimoli, con l’obiettivo comune della salute dei cittadini. Quando loro, i cittadini, mostrano a loro volta un grande attaccamento anche affettivo a queste realtà pubbliche, gli amministratori hanno ricevuto già il loro compenso. Questa mostra, realizzata da cittadino, il signor Pulelli, organizzata da una associazione del territorio, abbellisce uno dei servizi di eccellenza che ha sede qui a Savignano, ed è nata da qualcuno che i servizi li frequenta, li vive e li conosce, da qualcuno che vuole bene alla nostra città. Una grande risorsa e una grande forza per continuare a costruire il bene pubblico, che non è né dell’Ausl né del Comune ma è di tutti”.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 25 aprile al 1° maggio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 6.784 positività (26.1%) su un totale di 26.025 tamponi (molecolari e antigenici).Rispetto alla settimana scorsa si registra un calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 563) che percentuali.Nelle ultime due settimane nel Laboratorio Analisi di Pievesestina di Ausl Romagna, diretto dal prof. Vittorio Sambri sono stati identificati e sequenziati virus appartenenti alla variante XJ di SARAS CoV-2 da pazienti ricoverati in Romagna. Si tratta di 7 soggetti da cui è stata identificata la stessa variante XJ: un virus che nasce dalla fusione delle varianti cosiddette OMICRON 1 e OMICRON 2. Al momento non esiste alcun motivo di preoccupazione in merito, poiché XJ non presenta caratteri di patologia più severi di OMICRON ed è sensibile alla protezione indotta dalla vaccinazione anti SARS CoV-2. Tutte le 7 persone stanno bene, presentano sintomi lievi e 5 di loro sono già state dimesse. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 182 pazienti, tra questi 4 sono ricoverati  in terapia intensiva.

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Mercoledì, 04 Maggio 2022 15:35

Protesi fonatorie, l’Ausl Romagna fa scuola

Ridare la voce al paziente laringectomizzato con l’uso della protesi fonatoria. In Romagna si è recentemente conclusa la seconda edizione del Corso Chirurgico aziendale ‘Laringectomia totale e protesi fonatoria: procedure chirurgiche e risultati funzionali’ che ha richiamato all’ospedale Bufalini  specialisti da tutta Italia.

La protesi fonatoria è uno strumento che consente la ripresa della produzione della voce nei pazienti trattati di laringectomia totale, quei pazienti cioè che non hanno più le corde vocali e respirano attraverso il tracheostoma (buco in gola). Da più di un decennio in Europa e negli ultimi anni in Italia, i pazienti che hanno subito questo intervento mutilante, possono riprendere un’adeguata vita sociale, attraverso un intervento che consente nuovamente di produrre una voce efficace, attraverso una piccola comunicazione tra l’apparato respiratorio (polmoni) e la faringe (la gola). In questo passaggio creato chirurgicamente, viene posizionata una valvola mono direzionale che permette al paziente una normale alimentazione ed anche la ripresa della voce.  Sono numerosi gli interventi chirurgici di posizionamento di protesi fonatoria effettuati dalle diverse unità operative di Otorinolaringoiatria dell’Ausl Romagna. A Cesena, il reparto diretto dal dottor Massimo Magnani e che fa parte del board multicentrico che si occupa di questo aspetto a livello nazionale , ne ha eseguiti ad oggi 50.

“Il corso – spiega l’otorinolaringoiatra del Bufalini dottor Marco Stacchini che è responsabile per la gestione delle protesi fonatorie dell’AUSL Romagna ed è inoltre coinvolto nella stesura delle linee guida nazionali per il trattamento del paziente oncologico con protesi fonatoria - è stato organizzato in due giornate di lavoro. La prima in cui sono state presentate lezioni frontali, ha visto la partecipazione di una quarantina di colleghi medici ORL. La seconda giornata, dedicata alla pratica chirurgica e alla gestione ambulatoriale delle protesi, è stata riservata ad un numero chiuso di soli 12 partecipanti da tutta Italia, per offrire la possibilità ai corsisti di seguire direttamente in sala operatoria gli interventi effettuati dal dottor Stacchini in collaborazione con il dottor Marco Trebbi direttore dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Infermi di Rimini. “Corsi di questo genere – conclude il dottor Stacchini - danno la possibilità di diffondere le tecniche chirurgiche di riabilitazione della voce per i pazienti laringectomizzati e sono finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita di un numero sempre maggiore di pazienti

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