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Articoli filtrati per data: Settembre 2022

Avviata in AUSL Romagna la chiamata attiva delle ragazze nate nel 1994, 1995, 1996 e 1997 per la vaccinazione anti papillomavirus (Anti HPV), temporaneamente sospesa negli ultimi due anni a causa della pandemia.

Dal 2019 la Regione Emilia-Romagna prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il Papilloma virus (HPV) alle ragazze di 25 anni, età in cui inizia lo screening del tumore del collo dell’utero. Il Papilloma virus (HPV) è infatti uno dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di tumori al collo dell’utero e la vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci di prevenzione.

A partire dal 19 settembre l’Ausl della Romagna ha inviato circa 12.000 SMS per invitare a vaccinarsi contro l’HPV le giovani donne mai vaccinate, residenti e domiciliate in Romagna nate nel 1994, 1995, 1996 e 1997.

Per tutto il mese di ottobre verranno garantite sedute dedicate alla vaccinazione per HPV negli ambulatori vaccinali dell’Ausl Romagna.

Le donne interessate possono prenotarsi attraverso gli sportelli Cup o attraverso il Cuptel (800 002255)

La vaccinazione HPV rivolta alle 25enni si inserisce nel più ampio intervento di prevenzione e tutela della salute delle donne che la Regione sta promuovendo da anni, anche attraverso i programmi di screening.

La vaccinazione non sostituisce il test di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina.

Aderire all’invito del programma di screening e di vaccinazione è importante per proteggere la propria salute.

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 Anche quest'anno l’Unità Operativa di Neurologia dell'Ospedale di Ravenna, diretta dal dott. Pietro Querzani,  ha raggiunto ottimi risultati nel trattamento dell'ictus cerebrale acuto. Per questo motivo la Angels Iniziative, ha assegnato il premio Platinum che certifica che più del 75% dei pazienti con ictus ischemico sono stati trattati con la trombolisi sistemica entro 1 ora dall'arrivo in ospedale e con la trombectomia meccanica entro 2 ore sempre dall'ingresso in ospedale. “Sono risultati, ha affermato la dott.ssa  Alessia Santori, della  Angels Iniziative, che ci riempiono di soddisfazione, inpensabili fino a pochi anni fa, frutto di un intenso lavoro di squadra che inizia dal territorio con il personale del 118 che allerta il neurologo in ospedale il quale a sua volta allerta lo stroke team: quando il paziente varca la soglia dell'ospedale trova tutto il team pronto: personale di PS, personale della Neurologia, della Neuropradiologia per studiare rapidamente e rapidamente trattare il paziente con ictus ischemico. Il "tempo è cervello" : ogni minuto un cervello che riceve poco ossigeno perde due milioni di neuroni. Siamo su una buona strada raggiunta con il lavoro di squadra, con la condivisione di nuove idee e con la modificazione dei comportamenti del gruppo”.

La Angels Initiative è un progetto pan-europeo di health care, che supporta il miglioramento e la standardizzazione del trattamento dell’ictus ischemico acuto, in modo da garantire un equo accesso a trattamenti efficaci e tempestivi. Per raggiungere tale finalità, il progetto Angels mette a disposizione strumenti di formazione per il personale sanitario e supporto organizzativo da parte dei consulenti dedicati per la revisione e standardizzazione del percorso ictus, promuovendo sistemi di monitoraggio della qualità e permettendo di partecipare a programmi di premiazione internazionali per cui sia possibile sentirsi parte di una comunità internazionale che condivide i migliori modelli di pratica sanitaria”.

Alla consegna del premio da parte della dott.ssa Alessia Santori della Angels Iniziative, erano presente il dott. Pietro Querzani con  il suo staff , Daniela Toschi, presidente dell’associazione di volontariato “Alice”e il dott. Umberto Carioli, della  Direzione Medica del presidio ospedaliero.

Il dott. Pietro Querzani ha espresso grande soddisfazione ed ha tenuto a precisare che questi premi (questo e’ il secondo per la Neurologia di Ravenna ) rappresentano una grande conferma del lavoro svolto nonché’ la conferma che si sta percorrendo la strada giusta, tutti insieme, ed ha quindi ringraziato i medici, gli infermieri della Neurologia, del Pronto Soccorso, del 118, della Radiologia e della Riabilitazione Funzionale.

Ha tenuto inoltre a ringraziare l’Associazione Alice, per l’importante lavoro svolto e per aver donato, ancora in tempo di covid, la barella-bilancia pesa- persone, fondamentale per la gestione del paziente colpito da ictus in fase acuta.

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"Cervia ospiterà dal 7 al 8 Ottobre 2022 il congresso “PAIN RER” rivolto alla gestione del Low Back Pain. La volontà di affrontare un tema così diffuso, spesso gestito in modo frammentato, rappresenterà l’occasione per proporre una traccia nella gestione di una patologia così frequente e in progressivo aumento. L’obiettivo del congresso è estendere i differenti campi di applicazione, ponendo a confronto gli specialisti di riferimento: le evidenze scientifiche dimostrano come un approccio multidisciplinare e multiprofessionale al paziente, dalla presa in carico ambulatoriale al ricovero e alla dimissione, ne migliorino l’outcome. La prima giornata dei lavori sarà dedicata ai colleghi infermieri, con un corso professionalizzante, che tenterà di rivolgere una maggior attenzione alla gestione pratica del dolore. Nella seconda giornata, con l’aiuto dei maggiori esperti del settore, si porrà l’accento su un percorso guidato della lombalgia, che partendo dal medico di medicina generale, affronterà tutte le fasi diagnostico-terapeutiche, dal pronto soccorso, allo specialista ospedaliero fino al terapista antalgico. Focus specifico verterà su di un corretto approccio formativo rivolto agli specialisti in formazione."


Il presidente del Corso, dottor Massimo Innamorato, Direttore UO Terapia Antalgica Romagna, Dipartimento delle Neuroscienze, Direttore Programma Dolore Acuto e Cronico

 

ISCRIZIONE
La partecipazione al corso è gratuita.
E’ possibile iscriversi esclusivamente online tramite
il sito www.fimo.biz entro il 30 Settembre 2022.
Al termine del Corso verrà rilasciato attestato di partecipazione.

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Oggi a Cesena il Direttore generale Tiziano Carradori e il Direttore sanitario Mattia Altini , insieme al Direttore del Presidio ospedaliero Claudio Lazzari e al Direttore dei Distretti Cesena-Valle Savio, Rubicone e Forlì Francesco Sintoni, hanno presentato alla stampa i due nuovi direttori alla guida di altrettante strutture complesse che rivestono un ruolo chiave sul fronte della medicina territoriale: il dottor Michele Sanza che è stato designato a capo dell’Unità Operativa Dipendenze Patologiche Forlì-Cesena e il dottor Pietro Nucera a cui è stata affidata la direzione dell’Unità Operativa Centro Salute mentale Forlì-Cesena.

Già direttore dell’Unità Operativa Dipendenze Patologiche di Cesena, con la nuova nomina il dottor Michele Sanza è ora nuovo direttore delle Dipendenze Patologiche di Forlì –Cesena, assumendo quindi la direzione di una unica struttura a valenza provinciale. Nato a Potenza ma cesenate di adozione, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna nel 1987, si specializza in Psichiatria all’università di Bologna e in Igiene e Medicina Preventiva all’Università di Modena. La sua carriera  professionale inizia all’Azienda USL di Bologna prima come clinico dei servizi psichiatrici e poi nello staff della Direzione Sanitaria. In questo periodo svolge anche una esperienza di visiting psychiatrist presso il New York Hospital, Cornell University di White Plains. Nel 2000 arriva in Romagna dove assume il ruolo di responsabile dello Sviluppo Organizzativo dell’allora Azienda USL di Cesena. Successivamente, all’interno della stessa Azienda, ricopre nel corso degli anni diversi incarichi: dal 2003 al 2005 è Direttore Sanitario, dal 2008 al 2011  Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, nel 2011 diviene direttore dell’Unità Operativa Ser.T Programma Dipendenze Patologiche. A tutt’oggi è direttore facente funzione del Dipartimento di Salute Mentale e Dipende Patologiche di Forlì-Cesena. Dal 2012 collabora con la Regione Emilia Romagna - Servizio Salute Mentale e Dipendenze Patologiche e Salute nelle Carceri  sulla programmazione di Percorsi clinico assistenziali di livello regionale dedicati al trattamento dei Disturbi Gravi di Personalità e Disturbi mentali in epoca adolescenziale. E' stato titolare di diversi contratti con l’Università di Bologna per l'insegnamento di Dipendenze Patologiche e Psichiatria. Presidente della Società Italiana di Psichiatria delle Dipendenze e membro del direttivo nazionale della Società Italiana di Terapia Dialettico Comportamentale, è autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico e di alcune monografie sui Disturbi di Personalità.

Calabrese di origine residente nel ravennate da anni, già direttore facente funzione della Struttura Complessa Unità Operativa Centro Salute Mentale  di Forlì-Cesena dal 2020, il dottor Pietro Nucera si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Messina nel 1993, specializzandosi in Psichiatria. Dopo la frequenza triennale alla Scuola italiana di Ipnosi di Camillo Loriedo e Zeig, a Catania, nel 1999 vola in USA per seguire il Corso Universitario su “Schizofrenia, Bipolarità e Depressione” alla Boston University School of Medicine”. Nel 1999 consegue il Master su “Schizofrenia e Riabilitazione” all’università di Catania e successivamente il Diploma di Perfezionamento “Master di II Livello in Primo Episodio e Fenotipi della Schizofrenia”, presso Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dopo la specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale conseguita all’Istituto di Psicologia e Psicoterapia Cognitiva Post-Razionalista di Roma, dal 2011 al 2013 frequenta il “Professional Training Program in Psychiatric Vocational Rehabilitation” all’Università di Boston. Inizia la sua attività in corsia nel 1998, come responsabile del Reparto di Psichiatria e Day-Hospital del “S.Anna” di Crotone.  Nel 2000 assume l’incarico di dirigente medico psichiatra presso l’allora Ausl di Ravenna. Nel 2008 diviene responsabile del Centro di Salute Mentale di Lugo e nel 2018 gli viene affidato anche l’incarico di responsabile del Centro di Salute Mentale di Faenza.  Oltre all’attività sul campo si dedica anche ad una intensa attività di formazione e aggiornamento scientifico. E’ stato docente in numerosi corsi e, a tutt’oggi, è docente nel master di secondo livello “Trattamenti Psicosociali basati sull’evidenza e orientati al recovery nella psichiatria di comunità” all’Università di Ferrara.

 

 

 

 

 

 

 

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Domenica 9 ottobre, alle ore 21, al Teatro degli Atti di Rimini, l’associazione Nuovi Sguardi Onlus presenta I Komodos nella commedia “Il medico dei Pazzi”, iniziativa benefica a favore della Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’Ospedale di Rimini e con il Patrocinio del Comune di Rimini.

Per informazioni e prenotazioni: Paola 3493373940 - Giorgio 3929524929 - Giuseppe 3495808535

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 12 al 18 settembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 2.277 positività (16.2%) su un totale di 14.043 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un calo delle nuove positività in termini assoluti (-342) e percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid uguale alla settimana precedente e in totale sono ricoverati 98 pazienti, tra questi 2 sono in terapia intensiva

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Tredici Ospedali storici, i più belli e i più antichi d'Italia, aprono tutti insieme per la prima volta le loro porte domenica 9 ottobre prossimo: "Non solo Venezia e Firenze, Roma e Milano: numerose altre città italiane - spiega Edgardo Contato, Presidente della neonata associazione degli Ospedali storici - possiedono importanti luoghi di cura che sono anche splendidi monumenti, capolavori dell'architettura e dell'arte. Un percorso di tre anni ci ha portati già a riunire in un'associazione i tredici principali Ospedali storici, in dodici città, con i dieci enti gestori. Ed ora questi tredici Ospedali diventano i tasselli una nuova e originale proposta culturale: nella Giornata di domenica 9 ottobre verranno riaperti tutti insieme, alla fruizione dei cittadini sensibili al bello, questi luoghi in cui tra mura antiche si pratica la medicina più moderna, e in cui anche la bellezza e l'arte contribuiscono alla cura della persona malata. La rete degli Ospedali storici si propone quindi come un itinerario ideale in cui architettura, arte, sapere medico e storia sociale si fondono, in modo mirabile e ogni volta differente di città in città. Siamo certi che questo itinerario negli Ospedali storici, che mancava ed ora c'è, costituisce un contributo importante alla valorizzazione di luoghi identitari che va più a fondo della semplice visita ad un luogo d'arte".  

La prima Giornata nazionale Ospedali Storici Italiani del 9 ottobre, che è solo l'evento iniziale della proposta dell'Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI), è stata lanciata qualche giorno fa a Firenze, presso la sede della Fondazione Santa Maria Nuova. In Romagna gli ospedali storici sono l’Ospedale Infermi di Faenza e l’ospedale Ceccarini di Riccione che, nella giornata del 9 ottobre, ospiteranno visite ed eventi.

Gli Ospedali storici aperti nella Giornata ACOSI

Nei grandi ospedali storici, anche la bellezza dei luoghi contribuisce all'efficacia dell'assistenza a chi è malato. Così, la Giornata nazionale del 9 ottobre ha come obiettivo quello di rendere fruibile l'inestimabile patrimonio storico di strutture che pure sono a tutti gli effetti luoghi di medicina, di assistenza e di cura: a tale scopo è stata definita la programmazione dell’iniziativa “porte aperte”, ossia una proposta di visite guidate su itinerari riservati, ad ingresso libero, in diciassette siti ospedalieri storici dei tredici collegati ad ACOSI:

- ad Alessandria l'Ospedale Civile “Santi Antonio e Biagio” con il Sanatorio “Borsalino” e la chiesa di Gardella

- a Brescia gli Spedali Civili

- a Faenza l’Ospedale Infermi

- a Firenze l'Ospedale Santa Maria Nuova e l'ex Ospedale Psichiatrico di San Salvi

- a Lodi il Complesso storico Ospedale Maggiore

- a Milano la Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico

- a Napoli l'Ospedale degli Incurabili con il Museo delle Arti Sanitarie e la Farmacia, l'ex Ospedale S. Maria della Pace, l'Ospedale Ss. Annunziata

- a Pescia l'Ospedale SS. Cosma e Damiano

- a Prato l'Ex Ospedale “Misericordia e Dolce”

- a Roma l'Ospedale Santo Spirito in Sassia

- a Roma l'Ospedale San Giovanni Addolorata

- a Riccione l’Ospedale G.Ceccarini

- a Venezia l'Ospedale SS. Giovanni e Paolo con l'ex Ospedale San Lazzaro dei Mendicanti e il complesso Santa Maria del Pianto.

 

In particolare a FAENZA la Chiesa dell'Ospedale San Giovanni di Dio, alle ore 18, ospiterà il concerto del Duo oboe e violino formato da Dmitro Gudyma e Oleksandra Zinchenko, musicisti dell’Orchestra dell’Opera di Kiev giunti a Ravenna dopo l’inizio del conflitto in Ucraina e  immediatamente accolti tra le file dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Info:

www.auslromagna.it/comunita/cura-attraverso-arte

www.auslromagna.it/comunita/cura-attraverso-arte/acosi, www.acosi.org , www.orchestracherubini.it

 

Il volume sugli Ospedali storici e il Calendario di ACOSI

Il viaggio attraverso gli Ospedali storici del Bel Paese - viaggio nella carità, nella medicina, nella spiritualità, nella cultura e nell'arte - è sintetizzato nel volume "Lo splendore della cura. Viaggio negli Ospedali Storici italiani", che presenta con dovizia di illustrazioni e con un taglio storico-culturale, le strutture che già sono consociate in ACOSI. Il volume è curato da Paolo M. Galimberti (Sarasvathi Edizioni, main sponsor la Fondazione Famiglia Zago), è stato presentato durante l'evento odierno, e sarà presentato e diffuso durante la Giornata del 9 ottobre nei tredici Ospedali. In questa occasione inizierà anche la diffusione del primo Calendario ACOSI 2023.

Il Protocollo di ACOSI con Ministero della Salute e Ministero della Cultura

“ACOSI e la sua proposta nascono da esponenti del mondo della sanità - sottolinea il Presidente Contato - che hanno saputo 'vedere' il patrimonio storico-artistico di questi Ospedali secolari. Abbiamo a lungo sognato di aprire alla fruizione pubblica tutti questi luoghi in cui le attività sanitarie di primissimo livello, o la quotidiana assistenza ai degenti, si praticano in contesti monumentali, e le grandi tecnologie medicali stanno a pochi metri da capolavori artistici che meritano di essere conosciuti. Oggi questa nostra intuizione si fa realtà. ACOSI però non si limita ad una semplice proposta culturale; si propone invece come luogo in cui approfondire in ogni modo possibile i rapporti profondi tra storia, arte, medicina e assistenza. Ed è proprio questo sguardo più profondo che ci viene riconosciuto, e che hanno portato il Ministero della Salute e quello della Cultura, insieme, a sposare l'iniziativa degli Ospedali storici, attraverso un Protocollo specifico (in allegato la presentazione) che ci impegni insieme per custodire, con consapevolezza e reciproco sostegno, per dirla con il titolo della nostra prima pubblicazione, lo splendore della cura, e cioè la ricchezza di opere e di sapere che costituisce il passato, ma anche il futuro, della medicina e dell'assistenza sanitaria italiana”.

 

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Venerdì 21 Ottobre 2022, dalle 14,30 alle 18,30, presso la sala Refettorio del Museo S. Domenico di Forlì si svolgerà il Convegno “Assistere la persone con SLA: accanto al malato e alla famiglia” organizzato da OPI Forlì-Cesena e AISLA sez. Forlì-Cesena, con il patrocinio del Comune di Forlì, Ausl Romagna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, rivolto ai professionisti sanitari e aperto alle persone affette da SLA e loro familiari e caregivers. Responsabili Scientifici dell’evento sono la dott.ssa Loretta Vallicelli , Vice Presidente OPI Forlì-Cesena e il dott. Walter Neri, neurologo volontario AISLA sez. Forlì-Cesena.
L’evento, a carattere formativo per medici e infermieri (previsti crediti ECM) e informativo per malati e famigliari, intende fare il punto sullo stato attuale della ricerca sulla malattia e sull’assistenza sanitaria e sociale alle persone con SLA del Distretto di Forlì, e prevede il coinvolgimento degli specialisti del Team SLA di Forlì nell’esplicitare cosa si sta facendo ma anche che cosa manca nella gestione assistenziale coordinata e condivisa alla persona con SLA, specie nella fase di vita al domicilio, dove i bisogni di cura e assistenza diventano maggiori, più complessi e onerosi.

 

Programma:


14:30 Apertura lavori
14:45 Saluti delle autorità
Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini
Presidente Fondazione Carisp Forlì Maurizio Gardini
Direzione Sanitaria di Forlì Paolo Masperi
Direzione Infermieristica Forlì Andrea Galeotti


15:00 I° parte
Moderatori: Marco Longoni Direttore U.O. Neurologia Cesena -Forlì
Marco Senni Presidente OPI FC – Direzione Infermieristica Cesena
15:10 Il punto sulla ricerca scientifica.
Jessica Mandrioli Neurologa Centro SLA - Modena
15:30 Continuità assistenziale Ospedale-Territorio: la figura della nurse coach SLA.
Mary Bertolino Infermiera e consulente Centro di Ascolto AISLA Nazionale
15:50 La pianificazione condivisa delle cure e la legge 219/2017
Stefania Bastianello Direttore tecnico AISLA Nazionale.
16:10 Testimonianze di una persona malata e di un caregiver….ascoltiamoli!
Discussione


16:40 II° PARTE
Tavola Rotonda Con i Professionisti Team SLA Forlì- cosa c’è e cosa manca
Moderatore: Stefania Bastianello Direttore Tecnico AISLA Nazionale
Giuseppe Brescia Referente AISLA Forlì-Cesena
Cristiano Colinelli Pneumologo
Domenico Coppola Geriatra - Nutrizionista
Chiara Farneti Referente percorso sociosanitario disabili e adulti
Laura Mambelli Psicologa
Morena Maraldi Coordinatore ADI
Maria Grazia Marchi Assistente Sociale
Francesca Martini Palliativista
Cristina Neri Fisiatra
Morena Ricci Infermiera Case Manager percorso SLA
Alberto Patuelli Neurologo
18:00 Discussione
Conclusioni : Walter Neri AISLA Forlì-Cesena
Loretta Vallicelli Vice Presidente OPI Forlì-Cesena
18:20 Cocktail di fine lavori


L’ISCRIZIONE È GRATUITA.
Segreteria Scientifica
dr. Walter Neri
dr.ssa Loretta Vallicelli
Per iscrizioni:
Per Operatori Sanitari: www.opifc.it tel. 0543 405460
Per altri partecipanti : Giuseppe Brescia tel: 347 4273636 – e-mail: giuseppebrescia45@gmail.com

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In occasione della Giornata mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, organizza dal 26 settembre al 2 ottobre l’(H)Open Week dedicata alle malattie cardiovascolari con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari, con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari e scompenso cardiaco.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8 per cento di tutti i decessi: si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poiché le donne fino alla menopausa sono protette dallo “scudo” ormonale degli estrogeni. In seguito, sono colpite da eventi cardiovascolari, spesso tra l’altro più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente.

Per entrambi i sessi resta però cruciale il ruolo della prevenzione primaria, legata principalmente agli stili di vita, e della diagnosi precoce, in particolare in coloro che presentano fattori di rischio cardiovascolare, quali: familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, sovrappeso, obesità, stress.

“Obiettivo di questa iniziativa è sottolineare l’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce e aiutare a sfatare l’errata convinzione che le malattie cardiovascolari riguardino soprattutto gli uomini, con la grande maggioranza delle donne che ha una percezione molto bassa dei pericoli correlati a queste patologie. Dato il grande successo e l'alto numero di richieste dell’anno scorso, abbiamo deciso di replicare, affiancando all'aneurisma aortico addominale altre problematiche cardiache molto diffuse e ancora spesso sottovalutate o non conosciute dalla popolazione e organizzando un’intera settimana di servizi gratuiti. Questo appuntamento è ancora più significativo a fronte delle problematiche nell’accessibilità ai servizi ospedalieri correlate alla diffusione di Covid-19” commenta Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda.

Le strutture del network dei Bollini Rosa che hanno aderito all’iniziativa, offriranno gratuitamente consulenze ed esami diagnostici (elettrocardiogrammi ECG) e colloqui nelle aree specialistiche di cardiologia e chirurgia vascolare. A partire dal 12 settembre tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti e consultare i servizi offerti.

Le iniziative negli ospedali in provincia di Ravenna

 

All’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna si svolgeranno due conferenze in presenza, aperte al pubblico senza prenotazione, sabato 1 ottobre dalle 10 alle 12 presso l’Aula Magna Triossi, dal titolo Prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare come burden della sindrome coronarica acuta, organizzata dalla UO Cardiologia alle 10.00, e a seguire alle 11.00 dal titolo: L’Aneurisma dell’Aorta Addominale: Istruzioni per l’uso, organizzata dalla UO Chirurgia Vascolare.  
Infine, nel pomeriggio di lunedì 26 settembre dalle ore 14.00 alle 16.00 sarà disponibile l’esecuzione di ECG e colloquio presso gli ambulatori di Cardiologia al 1° piano scala rossa dell’Ospedale di Ravenna con prenotazione al numero telefonico  0544 285608.

All’ospedale di Faenza è stata organizzata una conferenza in presenza, aperta al pubblico senza prenotazione, il 1° ottobre alle ore 9 presso l’ingresso Monumentale dell’ospedale, dal titolo: Le buone pratiche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.  
A seguire nella stessa sede, dalle 10 alle 13, saranno disponibili senza prenotazione l’Esecuzione stick glicemico e counseling e Counselling nutrizionale dietologico, da parte della UO Diabetologia. Inoltre, L’UO Cardiologia rende possibile l’esecuzione di ECG seguiti da eventuale colloquio su prenotazione al numero telefonico 0546 601791 dalle ore 9.30 alle ore 11.30. E’ possibile prenotare fino al 26/09/22.

All’ospedale di Lugo è prevista per martedì 27 settembre  dalle ore 9 alle ore 13 presso gli Ambulatori di Cardiologia, Padiglione A, Piano terra, l’Esame ECG e colloquio su prenotazione telefonica allo 0545 214151.

Fondazione Onda, dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento dei Bollini Rosa; il network, composto da 354 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.

L’iniziativa è realizzata con il patrocino di Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC), Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE), Società Italiana di Cardiologia (SIC), Società Italiana Chirurgia Cardiaca (SICCH), Società Italiana di Chirurgia vascolare ed endovascolare (SICVE), Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) e con il contributo incondizionato di Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology.

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La sicurezza delle cure si rafforza grazie al contributo di professionisti sanitari, comunità di pazienti e cittadini, famiglie: per ricordarlo sabato 17 settembre sarà celebrata la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”, che coincide con il World Patient Safety Day istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2019, nell’ambito della 72ª Assemblea mondiale della Salute dell’Oms.

Anche l’Emilia-Romagna, come ogni anno, fa sua questa giornata, con iniziative di sensibilizzazione promosse sul territorio dall’assessorato alle Politiche per la salute della Regione, insieme ad Aziende sanitarie, ospedaliere ed Irccs: postazioni informative, video, momenti di incontro con il personale sanitario, colloqui di approfondimento, convegni di formazione, con particolare attenzione al corretto utilizzo dei farmaci e degli antibiotici in particolare; tra le tante idee pensate per alzare l’attenzione dei cittadini su questo tema, la consegna di un porta-compresse settimanale ai pazienti dismessi dall’ospedale di Parma. A Bologna, sabato 17, sarà sottoscritto un patto di collaborazione tra Regione, Aziende sanitarie e ospedaliere di Bologna e Imola, Università e Ordini professionali per l’uso responsabile dei farmaci antimicrobici.

I temi della quarta edizione

Il tema scelto dall'OMS per la Giornata mondiale della sicurezza delle cure 2022 è “La sicurezza della terapia farmacologica” correlata alla campagna globale "Medication without Harm". La pandemia da Covid-19 infatti ha aggravato la fragilità di molti sistemi sanitari, mettendo in evidenza la necessità di mantenere alta la guardia sulla sicurezza dei farmaci e i potenziali eventi avversi.

Le pratiche terapeutiche non sicure, le criticità e gli eventuali errori legati alla gestione della terapia, rappresentano infatti una delle principali cause di eventi avversi nell'assistenza sanitaria che si potrebbero evitare, a patto di seguire un approccio di sistema, di promuovere pratiche sicure per prevenire errori terapeutici e ridurre i danni correlati ai farmaci.  

Particolare attenzione sarà data alle aree considerate più critiche, in cui si verifica la maggior parte dei danni correlati ad errori terapeutici: le situazioni ad alto rischio, le transizioni di cure e la polifarmacoterapia (cioè l’utilizzo di più farmaci per le cure dello stesso individuo).

La lista delle mie medicine

Le iniziative organizzate dall'Ausl Romagna in occasione

 

Le iniziative (illustrate di seguito) organizzate dall'Ausl Romagna il 17 settembre, in occasione Giornata mondiale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, hanno un avuto grande successo di partecipanti.

In allegato le foto dei vari eventi.

La Regione Emilia-Romagna per promuovere la sicurezza nell’uso dei medicinali ha deciso in particolare di raccomandare ai cittadini il corretto utilizzo della “lista delle mie medicine”. Si tratta di un modello, realizzato dall’assessorato alle Politiche per la salute, in cui i cittadini possono fare l’elenco dei medicinali di cui fanno uso, abitualmente o occasionalmente, compilandolo in maniera accurata, inserendo inoltre integratori o prodotti di erboristeria. 

Tale lista è preziosa per i professionisti sanitari: in questo modo saranno informati sulle terapie farmacologiche che i loro pazienti stanno effettuando. È bene anche che siano messi al corrente delle eventuali allergie di cui il paziente sa di soffrire. Si può chiedere al proprio medico o a un farmacista di fiducia aiuto nel compilare la lista in cui vanno inserite informazioni sul nome del medicinale, sulle modalità di assunzione, sulla data di inizio della terapia e dell’eventuale periodo di conclusione previsto. Oltre al nome del medico che ha prescritto il medicinale e ai motivi che ne hanno consigliato l’assunzione, si possono poi indicare eventuali problemi riscontrati durante la terapia. Perché sia efficace, è fondamentale che la lista sia aggiornata.         

Le iniziative in Ausl Romagna

Punti informativi e dépliant sull’uso sicuro dei farmaci e corretto utilizzo degli antibiotici, saranno queste le iniziative messe in campo dall’Ausl Romagna per la Giornata Mondiale della Sicurezza dei Pazienti 2022 che, quest’anno avrà come tema la “Sicurezza del farmaco” e come slogan “Medication without harm (terapia senza danni)”. Aumentare la consapevolezza sul tema dei rischi della terapia farmacologica nella cittadinanza, soprattutto in chi assume cronicamente più farmaci, e come prevenirli è un obiettivo globale fondamentale.

Quest’anno il tema della sicurezza delle cure assume un significato particolare per quanto riguarda, soprattutto il tema delle poli-terapie e l’uso corretto degli antibiotici. Procedure terapeutiche non sicure ed errori in terapia sono, infatti, una delle principali cause di lesioni e danni evitabili ai pazienti nei sistemi sanitari di tutto il mondo. Inoltre l’uso eccessivo di antibiotici, quando non necessari, rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci.

L’’Azienda USL della Romagna, ha aderito alla World Patient Safety Day con iniziative di sensibilizzazione attraverso l’allestimento di postazioni informative dalle ore 9.00 alle ore 12.00 di sabato 17 settembre nelle principali strutture sanitarie territoriali dell’Azienda (Piastra Servizi dell’ospedale Bufalini Cesena, Centro Socio Sanitario Via Colombo, 7 di Forlì, Medicina di Base, Via Circonvallazione occidentale 87 di Rimini, Centro di Medicina e Prevenzione CMP di Ravenna) con la presenza  di professionisti aziendali e rappresentanti dei Comitati Consultivi Misti (CCM) a disposizione dei cittadini, per sensibilizzare, informare e offrire loro consigli e opuscoli informativi sulle modalità di gestione della terapia farmacologia e sul buon uso degli antibiotici, così da ridurre eventuali rischi di errore.

Su volontà dell’Assessorato della regione Emilia Romagna e della stessa Azienda Usl della Romagna, non è stata rinnovata per quest’anno la tradizione dell’illuminazione di arancione di alcuni edifici simbolici in considerazione del contesto di gravi difficoltà legate ai costi energetici.

L’Azienda USL della Romagna è impegnata da anni nella promozione della sicurezza nelle strutture sanitarie e nel prevenire, evitare e mitigare i potenziali esiti indesiderati.

Per migliorare ancora è necessaria la collaborazione di tutti, nella consapevolezza che il servizio sanitario è un bene prezioso per tutti.

Clicca qui per vedere il video regionale, prodotto con la collaborazione dell’Ausl di Modena, sul tema della sicurezza della terapia farmacologica : https://salute.regione.emilia-romagna.it/assistenza-ospedaliera/sicurezza-cure/giornata-nazionale-per-la-sicurezza-delle-cure-e-della-persona-assistita

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