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Articoli filtrati per data: Dicembre 2017

Lunedì, 04 Dicembre 2017 11:04

Arte in Pediatria a Forlì anche a Natale

Nella relazione tra materia e favola a Natale si incontrano speranzose finestre spalancate sull’educazione al pensiero. Con il progetto “Riscossa fantastica – Quadreria in Pediatria” presso l’Ausl Romagna - Forlì, le prossime festività natalizie vedranno pareti, quelle del luogo di cura, animate da Matite pop dieci illustrazioni/progetto che raccontano il confine tra favola e materia contemporanea.

Una mirabolante quadreria. Le opere esposte per tutto dicembre, attraverso un linguaggio iconografico giocoso ed etereo, dialogano con una quotidianità non sempre agevole e, complice la favola contemporanea, sono mediatrici tra la materia e il sogno. Un confine varcato continuamente da Sauro Milandri, primo autore in mostra, fino a febbraio 2018, con Matite pop. Egli infatti è tra i principali artigiani-artisti del Metamuseo Experience (il MetaMuseo girovago del rifiuto dell’Emilia-Romagna). Il progetto biennale “Riscossa fantastica – Quadreria in Pediatria” prevede 5 pilastri operativi di cui il più splendente, luminoso, stellare a Natale sarà “Quadreria di Pediatria” che proporrà poi, fino al 20 novembre 2018, una mostra diversa ogni 3 mesi.

Comunità operosa. Un’occasione importante la mostra Matite pop in Pediatria per spingere in avanti il buon umore e la riflessione sul contributo delle Medical Humanities al Reparto di Pediatria, guidato dal Primario Dott. Enrico Valletta, che insieme a tutto il gruppo promotore delle attività di Riscossa fantastica riempiranno le prossime festività natalizie di colorati e vivaci contenuti operativi.

Riscossa fantastica – Quadreria in Pediatria, con il patrocinio di Ausl Romagna e Comune di Forlì – Assessorato alla Cultura, Politiche Giovanili, Pari Opportunità, è proposto dall’Associazione Fantariciclando con Pediatria dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni, Action Line, Metamuseo girovago, PuntoDonna, La Guida dei bambini, Tank - Sviluppo immagine. La strabiliante Quadreria presso Azienda USL della Romagna, Reparto di Pediatria Ospedale Morgagni-Pierantoni, via Forlanini, 34 – Forlì, è ad ingresso libero in orario di apertura al pubblico del Reparto.

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A conclusione del seminario "Documentazione di sicurezza in cantiere: gestione operativa efficace" tenuto a Cesena il 17 novembre, pubblichiamo le relazioni presentate.

Potete scaricare i pdf delle relazioni nella sezione "Download allegati" di questa notizia.

 

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Nuovi trapianti grazie a una nuova donazione a cuore fermo in Emilia-Romagna. La donazione ha avuto luogo all’Ospedale Bufalini di Cesena, mentre un rene e il fegato sono stati trapiantati al Policlinico di Sant’Orsola, a Bologna. Una procedura complessa, ancora rara in Italia, che richiede un’altissima efficienza di tutta la macchina organizzativa, coordinata dal Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, per poter arrivare ad una conclusione positiva come in questo caso.

Il donatore a cuore fermo era un paziente deceduto per cause naturali, per il quale la famiglia aveva generosamente espresso la volontà di donare gli organi. Secondo la normativa italiana dopo l’arresto cardiocircolatorio occorre aspettare 20 minuti (negli altri Paesi europei si va dai 5 ai 10

minuti) prima di compiere qualsiasi tipo di intervento. Trascorso questo periodo gli organi vengono perfusi e raffreddati, poi prelevati e trasferiti nel centro che eseguirà il trapianto all’interno di una macchina a perfusione fredda.

Tutta questa procedura ha coinvolto decine di professionisti dell’Ospedale Bufalini di Cesena, in particolare le Unità operative di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Vanni Agnoletti, Radiologia diretta dalla dottoressa Emanuela Giampalma e Chirurgia Vascolare, diretta dal dottor Ubaldo Turicchia, col fondamentale apporto del personale infermieristico di sala operatoria diretto dalla Coordinatrice Maria Assunta D’angelo e dalla Dr.ssa Paola Ceccarelli della Direzione Infermieristica e Tecnica. Tutte le procedure sono state attuate sotto la guida del Coordinatore locale dottor Andrea Nanni e dell’Infermiera di Coordinamento Manila Prugnoli.

“Siamo riusciti a ‘salvare’ questi organi – spiega il dottor Vanni Agnoletti, direttore dell’Anestesia e Rianimazione del Bufalini – grazie a un utilizzo avanzato, mirato e multidisciplinare delle innovative apparecchiature recentemente acquisite per il supporto extracorporeo della respirazione, da applicarsi nei casi di gravissima insufficienza respiratoria per i quali la sola ventilazione artificiale non è sufficiente, alla collaborazione delle altre unità operative e alle competenze particolarmente avanzate di alcuni medici come il Dr Emiliano Gamberini, il Dr Marco Benni e il Dr Alessandro Circelli. In questo modo è stato possibile, negli ultimi 14 mesi, sottoporre a prelievo di organi a cuore fermo tre pazienti deceduti per arresto cardiaco”. 

Al Sant’Orsola il trapianto di fegato è stato eseguito dal professor Matteo Cescon, che dal primo gennaio sarà responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti. I trapianti di rene sono stati eseguiti invece dal dottor Matteo Ravaioli e dal dottor Massimo Del Gaudio. Gli interventi hanno coinvolto anche gli altri medici del reparto, il personale infermieristico, l’equipe di anestesisti guidati dal dottor Antonio Siniscalchi, dell’Unità operativa di Terapia intensiva del professor Faenza.

“La qualità degli organi – spiega il professor Cescon – viene monitorata costantemente attraverso esami di laboratorio e biopsia, che otteniamo in tempo reale grazie al sostegno dell’Anatomia patologica, a disposizione 24 ore su 24. In Italia è una tecnica ancora poco utilizzata ma i risultati sono confortanti e stiamo cercando di migliorare ancora gli standard esistenti. Si tratta comunque di ‘organi marginali’ che possono essere trapiantati solo in pazienti in buone condizioni generali”. Per i due pazienti trapiantati al Sant’Orsola la prognosi potrà essere sciolta solo 72 ore dopo l’intervento, ma si registra per ora una buona risposta funzionale degli organi.

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Dopo il murales dipinto nei mesi scorsi, l’associazione “Qualcosa di Grande per i Piccoli”, di Cesena, è tornata all’Ospedale “Infermi” di Rimini per consegnare doni e regali ai piccoli ricoverati.

Nei giorni scorsi l’associazione ha infatti portato tanti giocattoli e doni nei reparti di Pediatria, compresa l’Oncoematologia pediatrica, e di Chirurgia pediatrica.

Ognuno dei piccoli pazienti che erano ricoverati hanno ricevuto un dono, e altri giocattoli sono “avanzati” e saranno tenuti per bimbi che dovranno frequentare i servizi ospedalieri in futuro.

Ma i piccini e ragazzini presenti hanno potuto godersi anche un momento di svago. Come si vede, infatti, dalle foto allegate, i membri dell’associazione cesenate hanno anche organizzato un vero e proprio “spettacolo in corsia”. Pur ponendo la massima attenzione a non interferire con l’attività clinica, hanno infatti suonato e ballato con bimbi e mamme, abbigliati da clown o mascherati in altro  modo all’insegna del buon umore.

L’associazione cesenate non è nuova a questo tipo di intervento all’ospedale di Rimini, tanto che nei mesi scorsi ha realizzato un murales per abbellire e rallegrare i muri del reparto.

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Lo scorso 30 ottobre a seguito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Collegio Ipasvi di Forli-Cesena, dopo un’ attenta e approfondita discussione sono state distribuite le principali cariche per il triennio 2018-2020.

Ecco di seguito i nominati:

Presidente: Linda Prati (Coordinatore Didattico, Corso di laurea in Infermieristica - Forlì)

Vicepresidente: Lorenzo Pasini (Infermiere Anestesia Sala Operatoria Neurochirurgia - Cesena)

Segretario: Giovanna Tani (Coordinatore Infermieristico percorso stomizzati - Forlì)

Tesoriere: Valentina Ravaioli (Infemiera Day Hospital Medicina - Picc team - Cesena)

Il restante Consiglio si compone di:

  • Baldarelli Ralph (Infermiere Anestesia Sala Operatoria Neurochirurgia - Cesena)

  • Biserna Monia (Infermiera Day Hospital Medicina - Cesena)

  • Bombardi Alfredo (Infermiere 118 - Forlì)

  • Fabbri Samanta (Infermiera Hospice Dovadola - Forlì)

  • Galeotti Giulio (Infermiere Irst degenza)

  • Gardini Damiano (Infermiere Anestesia Sala Operatoria Neurochirurgia - Cesena)

  • Manetti Luigi (Infermiere Rianimazione - Ospedale Faenza)

  • Mordenti Maddalena (Infermiera Pronto Soccorso - Forlì)

  • Puca Francesca (Infermiera Strumentista Sala Operatoria - Cesena)

  • Ruscelli Carmen (ex Coordinatore Didattico, Corso di laurea in Infermieristica - Forlì)

  • Senni Marco (Coordinatore Infermieristico Geriatria - Cesena )

Segue il Collegio dei Revisori dei Conti con le seguenti cariche:

Presidente: Raffaella Fuzzi (Infermiera Senologia - Picc team - Forlì)

Membri Effettivi: Alessandro Ferrini (Infermiere Rianimazione - Forlì)

Valentino Rambaldi (Infermiere Anestesia Sala Operatoria - Forlì)

Membro supplente: Paolo Pasini (Infermiere Anestesia Sala Operatoria - Forlì)

 

Essere infermieri è una scelta” e richiede una devozione totale al fine di garantire all’ assistito un’assistenza infermieristica di qualità.

Il neo eletto consiglio direttivo augura a tutti gli infermieri un buon lavoro e auspica una nuova e proficua collaborazione.

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Sabato mattina la Prof.ssa Berho, anatomo-patologa della Cleveland Clinic University di Weston , Florida, ha tenuto una lezione all'ospedale di Forlì sul tumore del retto.

L'argomento è di particolare attualità, tanto che il Ministero della Salute ha identificato un gruppo di lavoro multidisciplinare, al quale ha assegnato il compito di definire le linee guida diagnostiche e terapeutiche sul cancro colo-rettale da raccomandare alle reti oncologiche regionali.

Il Dr.Saragoni, organizzatore dell'evento di questa mattina, in qualità di Segretario regionale della Società Italiana di Anatomia Patologica, è stato scelto per far parte del gruppo di lavoro ministeriale sulla stesura delle future linee guida. La scelta è ricaduta sul Dr.Saragoni, non solo perché coordinatore nazionale della patologia dell'apparato digerente per la società Italiana di Anatomia Patologica, ma anche perché professionista esperto della patologia gastro-enterica in un centro come quello di Forlì, a forte connotazione oncologica, soprattutto gastroenterologica e ad alto volume di attività.

Dalla giornata di oggi, in conclusione dell'evento, chiosa Saragoni, riceviamo un aggiornamento estremamente utile ed accurato per affrontare la sfida più difficile su un territorio vasto come quello romagnolo, rappresentato dalla standardizzazione delle procedure e dei criteri diagnostici.

E' inoltre mia intenzione attivare una rete formativa nazionale ed internazionale, di cui la Prof.ssa Berho si è resa disponibile a far parte, al fine di mantenere i più elevati standard qualitativi nell'ottica della standardizzazione e della diffusione dei gruppi multidisciplinari di patologia.

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Le telecamere della trasmissione Presa Diretta, condotta da Riccardo Iacona e in onda su Rai 3, sono arrivate oggi alla Casa della Salute di Forlimpopoli e all' ospedale Morgagni -Pierantoni di Forli.
La troupe del noto programma, guidata dalla giornalista Sabrina Carreras, ha girato le riprese prima di tutto nei locali della Casa della Salute di Forlimpopoli, dove ha intervistato, oltre a diversi operatori medici e infermieristici, anche il dottor Antonio Brambilla, responsabile del Servizio Assistenza Territoriale della Regione Emilia Romagna (in foto) e il dottor Lucio Boattini, direttore del Distretto di Forli.
 
 

In Emilia-Romagna il percorso di realizzazione delle Case della Salute è stato avviato nel 2010, ed al mese di novembre 2017 sono attive 96 Case della Salute con una popolazione di riferimento superiore ai 2 milioni di abitanti. La Casa della Salute di Forlimpopoli garantisce la continuità assistenziale H24, attraverso i medici di famiglia (H12 giorni feriali) e i medici di continuità assistenziale (ex-guardia medica) (ore notturne dei giorni feriali, ore diurne e notturne dei giorni pre-festivi e festivi).

Il percorso di realizzazione della Casa della Salute è stato ufficialmente avviato nel 2012 ed a fine 2014 la Casa della Salute era organizzata nel modo odierno. 

Le riprese sono proseguite all' ospedale di Forli', per documentare i percorsi di informatizzazione e gestione dei pazienti, la chirurgia robotica, la distribuzione automatizzata dei pasti e dei farmaci.

Il servizio andra' in onda nei prossimi mesi su Rai 3 nella trasmissione Presa Diretta

 
 
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Si è svolta questa mattina, venerdì primo dicember, all’Ospedale „Umberto I“ di Lugo, la presentazione dei lavori eseguiti presso il Pronto soccorso ospedaliero, nonchè il nuovo direttore dell’Unità Operativa Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, dottoressa Ivana Valenti.

Ad introdurre, il dottor Stefano Busetti, direttore tecnico dei Presidi Ospedalieri dell’Ausl Romagna: tracciando un quadro complessivo ha ribadito che negli ultimi 18 mesi in tutta l’Ausl Romagna sono stati effettuati concorsi per 34 primari (15 dei quali nell’ambito territoriale di Ravenna), altri 2 saranno effettuati entro fine anno, e ulteriori 20 si svolgeranno nel primo semestre del 2018. „Le due linee d’intervento principali di questa direzione – ha infatti chiarito – sono quelle del personale, a partire dalle figure di vertice, e al miglioramento strutturale ed edilizia. Nell’evento di oggi abbiamo entrambi questi elementi: lavori strutturali e nuovo primario“.

Ad illustrare i lavori e soprattutto il miglioramento organizzativo che produrranno, la dottoressa Marisa Bagnoli, direttore del presidio ospedaliero di Lugo: „Grazie a questo intervento miglioriamo notevolmente sia l’accoglienza dei pazienti, grazie alla nuova area d’aspetto che ‚toglie‘ le barelle dai corridoi, sia la sicurezza, grazie all’area di Osservazione Breve Intensiva (Obi) in cui possono restare in osservazione fino a 24 ore.

 

La struttura e i lavori eseguiti

Il Pronto soccorso dell’Ospedale “Umberto I” di Lugo è ubicato al piano terra del padiglione E, ed è stato oggetto di alcuni lavori di ampliamento finalizzati a migliorare l’accoglienza degli utenti e l’organizzazione del lavoro.

In particolare è stata allestita l’area di Osservazione Breve Intensiva (obi) con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure erogate attraverso un periodo di osservazione che si protrae fino alle 24 ore ed il trattamento dei quadri a complessità moderata, con riduzione dei ricoveri potenzialmente inappropriati.

L’obi di Pronto Soccorso prevede 5 postazioni con dotazioni di monitoraggio multiparametrico di nuova acquisizione ed è deputata a:

  • valutazione e trattamento a breve termine di patologie che non richiedono ricovero
  • osservazione e rivalutazione prima di definire ricovero o dimissione
  • osservazione di patologie specifiche.

Questo trasferimento delle attività ha consentito di aumentare due posti letto di degenza ordinaria per acuti in Medicina d’urgenza dove tali funzioni venivano precedentemente svolte.

E’ stato inoltre realizzato l’ampliamento dell’area di attesa dei pazienti barellati ha permesso un incremento di 4 postazioni, consentendo la vicinanza di un accompagnatore  per i pazienti, ed una maggiore privacy.

I lavori complessivi prevedono infine il trasferimento della guardiola infermieri nel locale attiguo alla nuova obi, adeguamenti degli impianti e dei servizi destinati ai pazienti. Valore dell’investimento e dei lavori, seguiti dall’Unità operativa “Attività Tecniche” dell’Ausl, circa trentamila euro.

La dottoressa Maria Pazzaglia (direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Ausl Romagna nonchè direttore dell’unità operativa prima della nomina della dottoressa Valenti) ha quindi evidenziato „l’entusiasmo e la voglia di far bene che ho riscontrato nel personale di Lugo“ grazie ai quali „nell’ultimo anno abbiamo notevolmente migliorato gli indici qualitativi d’attività, in particolare i tempi d’attesa“.

Ad esplicitare meglio tali miglioramenti qualitativi, nel presentarsi, è stata la stessa dottoressa Valenti, che a seguito di selezione pubblica, è stata nominata il primo novembre. Già in forze al Pronto soccorso di Ravenna, la dottoressa Valenti lavora nelle strutture dell’emergenza del Ravennate dal 1992. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1990, ha conseguito specializzazione in area chirurgica tre anni dopo presso il medesimo ateneo e sempre con il massimo dei voti.

Molto folta l’attività di docenza e la partecipazione, in qualità di relatore, ad importanti convegni in tutt’Italia e all’estero, in particolare nei temi dell’emergenza cardiovascolare, dell’ictus, dell’assistenza pediatrica.

La dottoressa Valenti è infine autrice e coautrice di varie pubblicazioni anche su riviste internazionali prestigiose come ad esempio l’”International Journal of Cardiology”.

„Grazie all’impegno di tutto il personale – ha a sua volta evidenziato la professionista -, il tempo d’attesa di codici gialli, che è quello monitorato perchè ritenuto più significativo, è diminuito di 19 minuti, ma è calato in maniera similare anche quello dei codici verdi. Attraverso l’obi, che oggi si inaugura, oltre ad accrescere la sicurezza dei pazienti puntiamo anche a migliorare ulteriormente l’accoglienza ed i parametri qualitativi: oltre i tempi d’attesa i tempi di permanenza complessiva in pronto soccorso e le giornate di ricovero“.

Quindi le Istituzioni.

“Credo che l’inaugurazione di oggi sia la dimostrazione del fatto che si stia andando nella direzione giusta, per quanto riguarda la riorganizzazione e modernizzazione del presidio ospedaliero - ha sottolineato il presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Luca Piovaccari -. È importante vedere come agli interventi strutturali si accompagni sempre uno sforzo organizzativo e di qualificazione del personale, così fondamentale per continuare a garantire risposte adeguate ai bisogni dei pazienti.  Come istituzioni siamo presenti, cercheremo di assolvere sempre al meglio il nostro compito, che è quello di verificare che tutto quello che si è condiviso in sede di Conferenza territoriale socio sanitaria trovi attuazione, nei tempi più rapidi possibili”.

“Come sindaco di Lugo sono molto soddisfatto che l’Ausl abbia assunto l’impegno di migliorare uno degli aspetti più critici dell’ospedale di Lugo, ovvero il Pronto soccorso, sul quale molto spesso non mancano le speculazioni - ha dichiarato il primo cittadino Davide Ranalli -. Chi vuole male al nostro ospedale continuerà a dire che il nostro presidio ospedaliero di Lugo non funziona, forse sperando strumentalmente che un giorno questo possa accadere. Chi invece vuole bene a questo ospedale indirizza le scelte dell’Azienda sanitaria: con l’inaugurazione dell’Obi stiamo andando in questa direzione. Siamo di fronte a una riorganizzazione aziendale molto complessa e questo non è che un tassello. A fronte della tanta diffidenza, ci sono dati che invece indicano come ci sia una rinnovata attenzione verso il nostro ospedale e la qualità dei suoi servizi”.

Un po’ di numeri sull’attività del reparto.

Per quanto attiene al Pronto Soccorso nel primo semestre 2017 si sono verificati 19.294 accessi (con un lieve incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

Il tasso di ricoveri è del 14.2 per cento, indicatore di buona qualità organizzativa della struttura. Altro indicatore rilevante è il tempo medio d’attesa per i pazienti in codice giallo, che è stato di 31 minuti, con un calo di 19 minuti rispetto all’anno precedente (in miglioramento anche i tempi d’attesa degli altri codici colore).

Le Osservazioni temporanee effettuate in pronto socorso sono state 8.562.

Per quanto attiene invece alla Medicina d’Urgenza, sempre nel primo semestre, gli accessi sono stati 699, con una degenza media di 3,7 giorni.

Nel corso del 2017 sono stati messi in campo numerosi progetti di miglioramento del servizio e di formazione del personale, relativi in particolare a protocolli organizzativi interni mirati a minimizzare i tempi d’attesa, anche per i ricoveri in reparto successivi all’accesso di pronto soccorso e di una presa in carico dei pazienti affetti da particolari patologie sempre più accurata, anche in relazione ai trasferimenti verso altri presidi quando necessari.

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