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Articoli filtrati per data: Febbraio 2019

Sabato prossimo, 16 febbraio, dalle ore 9 alle ore 11, la Cardiologia dell’Ospedale di Lugo organizza un incontro aperto a tutta la cittadinanza per approfondire ed informare sugli aspetti delle malattie cardiovascolari e dell'educazione al corretto stile di vita per prevenirle. L’iniziativa si inserisce nella “Settimana per il tuo cuore” promossa da A.N.M.C.O.. Dopo un momento di relazione frontale sul tema, per chi lo desidera verrà  effettuata la misurazione della pressione ed  eseguito l’elettrocardiogramma ; sarà consegnato materiale illustrativo.

Presso la Cardiologia dell’Ospedale di Lugo nel 2018 sono stati effettuati circa 700 ricoveri più 50 in day hospital e 1.500 prestazioni a pazienti di Pronto Soccorso. Si aggiunge attività ambulatoriale per pazienti interni (6.400 prestazioni) ed esterni (circa 17.000).

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Centinaia di partecipanti oggi pomeriggio alla Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Livio Corazza, Vescovo di Forlì, nell'atrio dell'ospedale di Forlì, in occasione della XXVII° giornata mondiale del Malato.
Presenti  tantissimi rappresentanti di associazioni di volontariato, pazienti, medici, operatori e volontari.
Dopo la Messa, il vescovo ha visitato la mostra  su Giancarlo Rastelli allestita in ospedale, che rimarrà visitabile fino al 15 febbraio (dalle 9.00 alle 18.00),  ed è promossa dall’associazione Amici dell’Hospice, dal Centro Culturale Don Francesco Ricci e dal Gruppo Cultura AUSL Romagna, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Forlì-Cesena, di OPI Forlì Cesena e della stessa AUSL Romagna.Giancarlo Rastelli (1933-1970) è stato un cardiochirurgo e scienziato italiano, inventore delle tecniche Rastelli 1 e Rastelli 2, usate ancora oggi per migliaia di casi di bambini con problemi cardiaci. E’ possibile, previa prenotazione (Roberta tel. 348.8849753), effettuare visite guidate alla mostra.
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Lunedì, 11 Febbraio 2019 10:22

Il dottor Marcello Lughi a Tutto Bene TV

"Il dottor Marcello Lughi a Tutto Bene TV"

 

PROGRAMMAZIONE:

TELEROMAGNA
Emilia-Romagna, Marche e Toscana (ch 14), Lombardia (ch 609), Veneto e San
Marino (ch 99) martedì h 9 giovedì h 16 sabato h 22,40
DELTA TV
Puglia e Basilicata (ch 82)
lunedi h 23,30
TELETURCHINO
Liguria (ch 72)
venerdì lunedì mercoledì h 14,30
TELETURCHINOEXTRA
Liguria (ch 174)
martedì giovedì sabato h 15,00
TELECLUSONE
Lombardia (ch 609)
tutti i giorni
VIDEOSTAR
Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Trentino-Alto Adige (ch 90)
martedì h 20,15 replica giovedì ore 12,30 e domenica ore 20,45
VIDEOSTAR 2
giovedì h 12 e domenica h 19,30
YOUNGTV
Lazio (ch 871)
martedi h 15 giovedi h 13 sabato h 19
TELEBOARIO
Lombardia (ch 71)
giovedì h 20,10 domenica h 11,15 lunedì h 16,30
DITV
Emilia-Romagna (ch 90)
martedì h 23,15 mercoledì h 11,30
DITV Tele1
Emilia-Romagna (ch 17)
repliche a giorni alterni
VIDEOSTAFF
(ch 66)
tutti i giorni
TELESUD
Sicilia (ch 115)
a giorni alterni
TELERADIOSCIACCA
Sicilia (ch 19)
domenica 23,30 lunedì ore 7,30 mercoledì ore 20,10 sabato ore 15,00
TELEROMANGIA (ch 215)
Sardegna
a giorni alterni
TELEMARETV (ch 18)
Gorizia Croazia
tutti i giorni
TLTMOLISE
Molise Puglia e Lazio (ch 43) (ch 14) (ch 114) (ch 613) (ch 615)
Abruzzo (ch 31) (ch 110) (ch 271) (ch 620)
a giorni alterni
SUPERSTARORISTANO
Sardegna (ch 40)
a giorni alterni
TVPRATO
(Toscana) (ch 39) a giorni alterni
TSN - Tele Sondrio News
Lombardia (ch 172) (ch 601) (ch 692)
a giorni alterni
TELE2000
Marche (ch 16)
a giorni alterni
TELETRURIA 102
Toscana (ch 87)
Sabato h 18,30 Domenica h 21,35 Lunedì h 10,30
TELETRURIA 2
Toscana (ch 185)
Venerdì h 19,30 Sabato h 15,40 Domenica h. 10,00
UMBRIA TV (ch 10)
Umbria a giorni alterni
SUPERSIX TV
Friuli Venezia Giulia (ch 699)
24STREAMINGWEBTV24
WEBTV (Attiva 24 h su 24)
Italia
AVELLINOTV (ch 635)
Campania
TGYOU24
(WEBTV)
Italia
TELEVENEZIA
Veneto (ch 44)
martedì 13.00
RADIORADIOTV
Italia e Lazio
(ch 518) di SKY(ch 196) Roma Uno 2 sul Digitale Terrestre

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Chirurgia del rene e della prostata con la tecnica laparoscopica mininvasiva: l’Urologia dell’ospedale di Ravenna… fa scuola. Nelle giornate di martedì 12 e mercoledì 13 febbraio, presso l’unita operativa di Urologia del “Santa Maria delle Croci”, diretta dal dottor Salvatore Voce, si terrà un corso di laparoscopia pratica riguardante il trattamento laparoscopico delle neoplasie urologiche con particolare attenzione al trattamento delle neoplasie renali e prostatiche.

La chirurgia laparoscopica rappresenta ormai il gold standard chirurgico per quello che riguarda il trattamento delle neoformazioni del rene e della prostata. I vantaggi in termini di ripresa post operatoria, degenza ospedaliera e conservazione della continenza urinaria e della qualità della sessualità per quanto riguarda la chirurgia prostatica sono nettamente superiori se confrontati con la chirurgia tradizionale a cielo aperto.

L’urologia di Ravenna vanta ormai una esperienza decennale in merito al trattamento laparoscopico delle neoplasie renali e da circa cinque anni anche in ambito di chirurgia prostatica per tumore, con oltre 130 pazienti trattati. I responsabili scientifici del corso, il dottor Giorgio Bruno ed il dottor Fabiano Palmieri, eseguiranno interventi di chirurgia renale e prostatica con accesso laparoscopico extraperitoneale illustrando la tecnica ai discenti, provenienti da strutture sanitarie di varie parti d’Italia, che potranno accedere al blocco operatorio per assistere in diretta alle procedure chirurgiche.

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Con l’attivazione del nuovo servizio di Commissione medico legale per le patenti - che partirà dal prossimo 10 aprile presso la sede dell’Unità operativa “Medicina Legale” sita  in via Golfieri 4 (centro “Marconi”), e le cui prenotazioni, come annunciato, sono già aperte - servizio prima assente a Faenza e per il quale era necessario recarsi a Ravenna - viene rivista la collocazione di alcuni servizi territoriali, nell’ottica di offrirli alla cittadinanza in maniera il più possibile coordinata, coerente, ed in spazi adeguati e confortevoli.

Nello specifico:

  • Servizio di Continuità Assistenziale (Ambulatorio diurno prefestivi e festivi Guardia Medica) - risponde a tutta la popolazione distrettuale e a partire dal 16 febbraio sarà collocato nella sede di “Faenza  centro nord” (presso centro commerciale “La Filanda”) via della Costituzione 28/50, Faenza;
  • Ambulatorio infermieristico per la gestione delle patologie croniche - verrà collocato, dal 15 febbraio prossimo, presso la struttura  del nucleo di cure primarie di San Giuliano  (per la parte afferente al nucleo di medici di Via San Giuliano 1, Faenza).
  • Ambulatorio infermieristico per le attività prestazionali - attualmente attivo in via Golfieri, verrà a sua volta collocato, sempre dal 15 febbraio, presso la struttura “Faenza centro nord” via della Costituzione 28/42, Faenza, al piano terra e dunque di facile accesso per il cittadino, ha l’obiettivo di:

-       Rispondere ai bisogni assistenziali del cittadino, attraverso l’erogazione di prestazioni infermieristiche,

-       Fornire alla cittadinanza un punto di ascolto sanitario che faciliti l’orientamento e l’accessibilità ai vari servizi sanitari,

-       Garantire la presa in carico dei cittadini attraverso la continuità assistenziale tra ospedale e servizi sanitari territoriali,

-       Promuovere l’attività di prevenzione ed educazione alla salute,

-       Garantire risposte appropriate ai bisogni di assistenza infermieristica della popolazione attraverso la pianificazione per obiettivi e la predisposizione di percorsi d’assistenza integrati con altri professionisti;

  • Commissione medico legale per il riconoscimento della disabilità – sarà operativa presso la sede di via Golfieri 4 (centro “Marconi”) dal 4 marzo;
  • Commissione medica patenti – traseferita in via Golfieri. Si tratta della “Commissione di tipo 1” e quindi potranno essere visitati i residenti del Distretto di Faenza previa prenotazione. E’ già possibile rivolgendosi agli sportelli CUP aziendali (non è prevista la prenotazione via Cuptel e Farmacup, cioè nelle farmacie). E’ mirata a:

-       coloro che sono affetti da malattie cardiovascolari, diabete, malattie endocrine, malattie del sistema nervoso, malattie psichiche, epilessia, sindrome delle apnee notturne, malattie degenerative progressive dell’occhio,

-       coloro che effettuano la dialisi,

-       coloro che hanno subito un trapianto d’organo,

-       i titolari di patente C-CE con  età superiore a 65 anni,

-       i titolari di patente D-DE con età superiore a 60 anni,

-       coloro che necessitano di attestato annuale di idoneità professionale per le patenti di categoria C-CE-D-DE,

-       coloro che hanno avuto provvedimenti di revisione ai sensi dell’art.187 Codice della Strada (guida sotto l’influenza di sostanze psicotrope e/o stupefacenti).

Tali soluzioni logistiche e organizzative sono mirate a collocare ogni attività nella sede più appropriata e consona. L’ambulatorio per le prestazioni infermieristiche nella sede di “Faenza  centro nord” si integra con altri servizi già presenti per i cittadini, quale l’ambulatorio specialistico cardiologico, il punto prelievi, l’assistenza infermieristica domiciliare, la medicina dello sport, il consultorio familiare e pediatrico.

   

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 Delicato intervento di chirurgia endoscopica eseguito all'ospedale di Cesena dal prof. Alessandro Repici in collaborazione con gli staff delle Gastroenterologie dell'Ausl Romagna  " LO SCREENING DEL TUMORE DEL COLON RETTO: LA PREVENZIONE COME OPPORTUNITA' DI CURA PRECOCE "       

 

Nella giornata di ieri, all'ospedale di Cesena,   presso il servizio di Endoscopia digestiva,  è stato eseguito un delicato  intervento di chirurgia endoscopica di resezione di una voluminosa lesione del retto ad un giovane paziente. L'operazione stata eseguita  dal Prof Alessandro Repici, dell'Università Humanitas di Milano, uno dei massimi esperti internazionali in questa tecnica particolare, in collaborazione con  lo staff dell'endoscopia digestiva cesenate e i tre primari delle UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì - Cesena, dottor Carlo Fabbri, di Ravenna, dottor Omero Triossi e  di Rimini, dottor Mauro Giovanardi.   "L 'Ausl della Romagna offre a tutti i suoi cittadini  lo screening per il tumore del colon retto di età compresa dai 50 ai 69 anni  e aderire alla campagna rappresenta un grande vantaggio perchè si possono individuare lesioni chiamate  " polipi ",  che sono i precursori del tumore ed essere bonificati in corso di procedura o diagnosticare tumori allo stato iniziale  - spiega il dottor Carlo Fabbri -  Peraltro oggi ,  grazie alla esperienza dei professionisti presenti in azienda e all'implementazione tecnologica , si possono eseguire in endoscopia digestiva  molti  interventi chirurgici mininvasivi.  La  tecnica di resezione  delle lesioni ,  utilizzata nell'intervento in oggetto, si chiama Dissezione Sottomucosa ( ESD)  ed è stata  messa a punto da Centri con sede in Giappone.  "   " In Romagna   - prosegue il dottor Fabbri - sono presenti tre  Unità complesse di  Gastroenterologia ed endoscopia digestiva , che  stanno lavorndo in modo integrato per creare un percorso comune di cura per pazienti affett i  da neoplasie iniziali dello stomaco , del colon e del retto. Il delicato intervento eseguito ieri è frutto di questa collaborazione ed ha rappresentato un importante appuntamento formativo per il personale medico e infermieristico dell'azienda della Romagna. Erano presenti in sala anche  il dr Vanni Agnoletti, direttore della  Uo di Anestesia  e Rianimazione di Cesena, che con i suoi collaboratori ha gestito la sedazione del paziente, il dottor Luca Ansaloni, direttore della Uo Chirurgia Generale e d’Urgenza di Cesena e il prof. Giorgio Ercolani, direttore dell'Uo di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate presso l'Ospedale Pierantoni – Morgagni di Forlì"    

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Si è parlato di trapianto ad altissimo livello, nel “Workshop sui trapianti” tenuto dal direttore del Centro Nazionale Trapianti (Cnt), dottor Alessandro Nanni Costa e dalla dottoressa Letizia Lombardini (sempre del Cnt). L'incontro, organizzato dal Dipartimento Oncoematologico di Ravenna, dell’Ausl Romagna e svoltosi nei giorni scorsi presso l’Ospedale “Santa Maria delle Crosci”, è stato aperto dal dottor Francesco Lanza (direttore dell’Ematologia di Ravenna) e dal dottor Pietro Querzani (direttore della Neurologia). Un’“accoppiata” non casuale. Tra i due reparti vi è infatti una strettissima collaborazione rispetto all’utilizzo di trapianto autologo di cellule staminali in persone affette da sclerosi multipla.

I lavori si sono aperti proprio col dottor Nanni Costa che ha illustrato, a tutto tondo, la situazione del trapianto di organi e tessuti e cellule in Italia. Quindi la dottoressa Lombardini su “Nuovi aspetti regolatori nel trapianto di cellule staminali”. Mentre l’illustrazione di quanto si fa a Ravenna è stata effettuata dai dottori Lanza, Querzani e Piscaglia.

La sclerosi multipla é una malattia autoimmunitaria che interessa prevalentemente persone giovani, il cui trend é in aumento negli ultimi anni. Nel territorio del Ravennate si parla di circa 650 pazienti in carico al reparto di Neurologia. Dal 1993 ad oggi la terapia farmacologica della sclerosi multipla si è sviluppata in maniera estremamente significativa modificandone il decorso: negli ultimi 25 anni infatti la percentuale di pazienti con importante invalidità si è ridotta di circa il 30 per cento.

Un’ulteriore opportunità per i pazienti affetti da forme aggressive e resistenti anche alle più innovative terapie farmacologiche è rappresentata dal trapianto di cellule. Tale procedura, fino ad oggi limitata a pochi centri in Italia, è ora disponibile anche all’Ospedale di Ravenna grazie al lavoro congiunto di una equipe multidisciplinare coordinata, appunto, dalla Ematologia e dalla Neurologia. L’aspetto innovativo è proprio la creazione di un team multidiscilplinare che a fronte di un’attenta selezione dei pazienti neurologici potenzialmente candidabili (va ben precisato infatti che questa terapia non è fruibile da tutti i pazienti con sclerosi multipla ma solo da una piccola percentuale affetta da forme particolari di malattia), ha portato ad iniziare le procedure di trapianto, condotte dalla Ematologia. Tutto ciò è stato reso possibile da un lavoro in squadra che ha visto la collaborazione di ematologi, neurologi, fisiatri, trasfusionisti, laboratoristi, nutrizionisti e psicologi.

 

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Non si ferma la vicinanza della società civile al reparto di “Pediatria e Terapia intensiva neonatale” dell’Ospedale di Ravenna. Questa mattina, nei locali del reparto, la signora Donatella Riceputi e i figli Mara e Nicola Bravi hanno consegnato una barella per visite ambulatoriali e una poltrona per l’allattamento, da loro donati, da collocare presso la “Terapia Intensiva Neonatale”. Hanno inoltre donato una generosa somma per sovvenzionare il progetto di “Educan Dog -  Cani in corsia” promosso da Agebo Onlus, associazione di volontariato che collabora attivamente con l’unità operativa diretta dal dottor Federico Marchetti.

La donazione è stata effettuata in memoria di Giovanni Bravi deceduto in un tragico incidente sul lavoro nel 2016.

“La morte di Giovanni – hanno ricordato i suoi congiunti - ha lasciato un segno indelebile nella vita di tutta la famiglia. L’incidente sul lavoro è la cosa più drammatica che possa capitare perché accade nel momento in cui un uomo lavora per fare crescere la propria famiglia. Giovanni non potrà più farlo e per questo abbiamo deciso di donare al reparto di Pediatria queste attrezzature: per dare un’accoglienza ancora migliore ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Crediamo che anche Giovanni sarebbe stato d’accordo con lo scopo della donazione”.

Il dottor Marchetti ha calorosamente ringraziato i donatori per la generosità dimostrata, a nome del personale dell’unità operativa, e anche della Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Ravenna.

 

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Nell’ambito del programma culturale della Società Medica Chirurgica di Bologna il 23 febbraio, dalla ore 9 alle 13, alla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna (Sala Stabat Mater) si terrà l’incontro pubblico "Finanziare la Ricerca per la Salute 2019. Il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna”, per presentare una serie di progetti di ricerca finanziati dalla Fondazione, tra cui il progetto aziendale dell’Unità Operativa di Microbiologia diretta dal professor Vittorio Sambri “Sviluppo di nuove molecole ad attività antibatterica e prove di sensibilità nei confronti di batteri multi-drug resistant”.

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“Non c’è gesto più bello di donare il proprio latte materno, visto quanto è prezioso perché buttarlo?” racconta Serena, giovane mamma di Santarcangelo.  Anche Stefania, di Forlì, ha scelto di donare il proprio latte materno per aiutare i piccoli nati prematuri ricoverati negli ospedali romagnoli: “ne avevo talmente tanto che finivo per buttarlo ma mi sembrava di sprecarlo”. Manuela, forlivese, ha invece deciso di donare il proprio latte materno a gennaio 2017 “essendo nata prematura – spiega - sono sempre stata molto sensibile al riguardo. Anche mia mamma, a sua volta, è stata donatrice di latte”.

Serena, Stefania e Manuela fanno parte della schiera delle 90 mamme romagnole che qualche giorno fa all’ospedale Bufalini di Cesena sono state premiate per aver donato negli ultimi tre anni una parte del loro latte materno alla Banca del Latte Umano Donato dell’Ausl della Romagna, che ha sede all’interno reparto di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’ospedale Bufalini di Cesena.

Il direttore del reparto cesenate dottor Marcello Stella, insieme all’infermiera che si occupa di gestire la Banca Antonella Buda e alla presidente dell’Associazione genitori della T.I.N. di Cesena e Neonatologia di Forlì “Crescere a Piccoli Passi” Alice Gazzoni, ha consegnato alle mamme presenti un attestato ricordo quale meritato riconoscimento per aver donato con grande generosità il loro latte, aiutando altre mamme e bambini prematuri ricoverati nelle Terapie Intensive Neonatali di Cesena, Ravenna e Rimini e che non possono essere allattati.

La premiazione ha permesso di ringraziare di persona, oltre le donatrici, anche il professor Giancarlo Biasini che insieme a Calogero Vullo, è stato il fondatore della Banca del Latte Umano all’ospedale di Cesena e il dottor Augusto Biasini, già primario del reparto cesenate, tutt’oggi impegnato nel consiglio nazionale delle Banche del latte italiane e nella stesura delle Linee Guida Italiane e internazionali per la costituzione e organizzazione di una Banca del Latte.

“L’utilità dell’allattamento al seno – spiega il dottor Augusto Biasini, – è  garantita da un processo millenario che ha sempre aumentato la salute e la sopravvivenza nei piccoli di ogni specie. Il latte materno contiene i fattori nutritivi essenziali e i fattori bioattivi che regolano la crescita dei tessuti, difendendoli da microrganismi ostili e malattie autoimmunitarie. Per questo è talmente  prezioso da doverlo conservare in una “banca” a disposizione di coloro che ne hanno necessità”.

“Donare il latte materno – afferma il dottor Marcello Stella - è un gesto di grande altruismo che aiuta e proteggere lo sviluppo fisico e neurologico dei bambini nati prima del termine della gravidanza fisiologica e che non possono essere allattati al seno. La premiazione ci ha permesso di ringraziare tutte le mamme donatrici e anche chi ha fondato, sviluppato e fatto crescere in tutti questi anni la Banca, trasmettendo a noi medici e infermieri una particolare sensibilità nei confronti della ricerca scientifica sull’alimentazione dei neonati pretermine nonchè sulla sua attuabilità”. 

 

La Banca del Latte Donato dell’Ausl Romagna

Era il 1962 quando nella neonatologia dell’ospedale Bufalini di Cesena, fu allestita, prima in Italia, la Banca del Latte Umano Donato. Nel corso degli anni la Banca è stata puntualmente aggiornata e perfezionata nella sua gestione e nei percorsi di qualità HACCP e ISO 9000, divenendo una vera e propria piccola ‘azienda alimentare’ che oggi raccoglie, selezione e distribuisce su tutto il territorio dell’AUSL Romagna latte materno offerto da “donatrici volontarie” selezionate con molta cura.

Diversi sono gli studi scientifici sull’attività della Banca del Latte del Bufalini pubblicati negli anni e che confermano i benefici clinici derivanti dall’alimentare i neonati pretermine di peso inferiore al kg con latte materno o umano di banca, (l’ultimo nel 2018 sulla rivista scientifica Frontiers). Dall’aprile 2018 inoltre la Banca del Latte Umano di Cesena è tra i pochissimi centri Italiani a partecipare a una metanalisi mondiale.

Ogni anno, in media, sono circa 30 le madri donatrici e circa 500 i litri di latte materno donato, trattato e somministrato ai neonati prematuri ricoverati nelle terapie intensive neonatali degli ospedali di Cesena, Rimini e Ravenna.

Le mamme interessate a diventare donatrici di latte possono rivolgersi alla Banca del Latte Umano Donato dell’ospedale Bufalini di Cesena, telefonando ai numeri 0547 352844; 0547 394362.

Maggiori informazioni sulla banca del Latte Umano donato e su come divernatre donatrici

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