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Articoli filtrati per data: Marzo 2020

Newsweek pubblica la sua classifica dei migliori ospedali del mondo ('The world's best hospitals 2020') e inserisce l'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì e l'ospedale Infermi di Rimini nel prestigioso elenco.

 

La selezione è avvenuta in base al tenore e all'aspettativa di vita, alle dimensioni della popolazione, al numero di ospedali e alla disponibilità dei dati. Al sondaggio, condotto tra settembre e novembre del 2019, hanno risposto oltre diecimila, tra medici e pazienti degli Stati individuati. Così si è arrivati a stilare l’elenco dei «Best Hospitals» . I paesi esaminati nel 2020 sono stati complessivamente ventuno: USA, Canada, Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Australia, Israele, Svezia, Danimarca, Norvegia, FinIandia,ThaiIandia,Italia, Brasile, lndia, Spagna e Paesi Bassi.

 

La classifica è stata pubblicata sul sito web di Newsweek e nell'edizione cartacea della rivista del 6 marzo 2020. Proprio nei giorni in cui sta giocando la sfida più importante contro il Coronavirus, questo prestigioso riconoscimento a due ospedali pubblici dell'Emilia Romagna acquista un particolare valore e premia l'impegno di tutti i professionisti che combattono il virus in prima linea.

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A seguito di un caso di positività accertata al nuovo Coronavirus in un dipendente della sede aziendale di via Coriano, 38 (“Colosseo”), la Direzione ha valutato, in via precauzionale e preventiva, di limitare l’attività della sede stessa alle sole funzioni essenziali. I dipendenti utilizzeranno la modalità del telelavoro dal proprio domicilio, e sempre in chiave precauzionale, si invita l’utenza dei servizi amministrativi a non recarsi presso la struttura se non strettamente indispensabile. Come per tutti gli altri casi è stata ovviamente svolta l'indagine epidemiologica per individuare i contatti stretti del paziente, per i quali sono stati attivati i protocolli del caso.

Inoltre, fino al prossimo 3 aprile, salvo proroghe, gli utenti che dovranno effettuare le Dichiarazioni di nascita presso l'Ospedale "Infermi" di Rimini, verranno ricevuti presso la  “Sala sindacale” (che si trova al piano rialzato, vicino al Bar ed allo sportello Crédit Agricole e, più precisamente, nel corridoio di fianco agli ascensori) nei seguenti giorni e orari: da lunedì a venerdì, dalle ore  9:00 alle ore 13:00; il sabato, dalle ore 9:00 alle ore 12:00.

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L'importanza di rispettare la quarantena e tutte le indicazioni contenute nei provvedimenti normativi relativi al nuovo Coronavirus. A spiegarne le motivazioni, il direttore sanitario dell'Ausl Romagna dottor Stefano Busetti. Coloro che hanno avuto contatti col virus devono assolutamente restare al proprio domicilio senza uscire, limitando al massimo i contatti anche con gli eventuali conviventi, e seguire le indicazioni che vengono fornite dal Dipartimento di Sanità pubblica. Così come va rispettato, da parte di tutti i cittadini, l’invito a lasciare il meno possibile il proprio domicilio, se non strettamente necessario. In questo momento la misura più efficace per il contenimento della diffusione del Coronavirus è limitare i contatti personali e sociali al minimo indispensabile. Anche in caso di necessità sanitarie si ribadisce l’invito a privilegiare almeno in prima battuta il contatto telefonico, col proprio medico di medicina generale e poi, anche seguendo le sue indicazioni, con le strutture aziendali. Il video con l'intervento del dottor Busetti è a questo link .

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Per ridurre le occasioni di mobilità , le attività di informazione, accoglienza, raccolta e segnalazioni dei cittadini, da domani, verranno garantite solo telefonicamente, o via mail, da tutti gli Uffici Relazioni con il Pubblico dell'Ausl Romagna, fino alla cessazione delle misure nazionali per il contenimento del Covid-19.

Pertanto, in tale periodo, resteranno chiusi al pubblico gli sportelli del front office Urp di tutta l’Ausl Romagna .

Di seguito i riferimenti telefonici ed e-mail da contattare:

0547/24714 urp.ce@auslromagna.it (Cesena)

0543/735147 urp.fo@auslromagna.it (Forli)

0546/601100 urp.fa@auslromagna.it (Faenza)

0545/214246 urp.lu@auslromagna.it (Lugo)

0544/285608 urp.ra@auslromagna.it (Ravenna)

0541/707202 urp.rn@auslromagna.it (Rimini e Riccione)

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Si avvisa l’utenza delle Unità Operative Veterinarie dell’ambito territoriale di Forlì che, per qualsiasi richiesta o segnalazione, va privilegiato il contatto telefonico allo 0543-733772 e 733770 evitando, per
quanto possibile, l’accesso diretto alla sede di Forlì, via Don Eugenio Servadei n. 3E/F oppure via mail veterinario.fo@auslromagna.it oppure via fax 0543/738810.

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In questa fase di emergenza COVID 19  si invita l'utenza a recarsi presso gli sportelli assorbenza/pannoloni  dell'Ausl Romagna solo per le prime prescrizioni/ attivazioni.

Per modifica taglie, quantitativi e tipologia di prodotto, nonchè per ricevere informazioni sul percorso di rinnovo dei piani terapeutici invitiamo gli utenti a contattare gli sportelli telefonicamente come di seguito:



Sportello di

N° telefonico

Fasce orarie telefonate

RIMINI

0541 707407

MARTEDI' 8.30-13

GIOVEDI 13 - 18

RICCIONE

0541 698706

LUNEDI' 14.30 -18.30

RAVENNA

0544 286663

LUNEDI' 8 - 13

MARTEDI' 14 - 17.30

GIOVEDI' 8 - 13

FAENZA

0546 601583

MARTEDI' E GIOVEDI' 10- 13

LUGO

0545 213427

LUNEDI' E VENERDI' 9 - 13

FORLI'

0543 733676

MARTEDI' E GIOVEDI' 12.30 - 17

CESENA

0547 352444

MARTEDI' 8.30 -13  E  14 - 17

MERCOLEDI' 8.30 - 12

GIOVEDI' 14 - 18

SAVIGNANO

0541 809936

MERCOLEDI' 10 - 10.30



Per avere informazioni sulle consegne degli ausili per incontinenza gli utenti possono telefonare al Numero Verde gratuito 800753660, attivo dal lun a ven: 9.00-17.00.

In ogni caso la data di prossima consegna è indicata sulla bolla dell'ultima consegna ed è indicativa in quanto dovrà essere confermata telefonicamente dal fornitore Fater.

 

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Anche oggi stanno circolando su uozzap vere e proprie fake news relative alla situazione coronavirus, in particolare la notizia secondo cui sarebbe stata programmata, nella notte, una disinfezione aerea tramite elicotteri. Ovviamente la cosa è destituita di ogni fondamento.

Una ulteriore notizia che tende a diffondere il panico e destabilizzare la cittadinanza, e che sarà perseguita.

Già ieri la Direzione aveva stigmatizzato la diffusione, specialmente nelle ultime ore e in particolare su social e tramite WhatsApp, di notizie esagerate ed allarmistiche, relative alla situazione negli ospedali ed in particolare all’Ospedale di Rimini. In virtù delle misure già attivate, di natura sia logistica sia organizzativa, al momento le strutture sono nelle condizioni di far fronte alla situazione. Per quanto riguarda il tema dei respiratori automatici, oltre ad evidenziare con la massima chiarezza che non vi è stata alcuna carenza nei confronti dei pazienti, va precisato che ulteriori dotazioni di questi strumenti sono in arrivo per fronteggiare le circostanze future.

Nei principali ospedali di tutti gli ambiti territoriali, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, come peraltro noto sono state potenziate al massimo le Terapie intensive ed i reparti di Malattie infettive per accogliere eventuali pazienti e sono state attrezzate apposite aree per ospitare, in sicurezza, pazienti meno critici. All’occorrenza sono già stati predisposti protocolli che prevedono l’utilizzo delle altre strutture ospedaliere, se si renderà necessario, per le patologie di diversa natura. La Direzione Aziendale è inoltre in stretto contatto con l’Ospedalità Privata, che si ringrazia già da ora per al disponibilità, al fine di valutare possibili forme di integrazione.

Sono state messe in campo dunque tutte le risorse disponibili, materiali e umane, per fronteggiare la situazione, senza alcuna sottovalutazione . Ma fare allarmismi inutili, rischiando di diffondere il panico, è dannoso e pericoloso per tutti. Un comportamento nei confronti del quale l’Azienda utilizzerà ogni azione legale a contrasto.

Resta però fondamentale – e questo va ribadito con altrettanta fermezza – che le misure predisposte dal Governo e dalle altre autorità istituzionali vanno rispettate. A partire dalla quarantena per le persone che abbiano avuto contatti col virus e che, come chiarito, prevede la permanenza dei soggetti al proprio domicilio senza uscire, limitando al massimo i contatti anche con gli eventuali conviventi, e seguendo le indicazioni che vengono fornite dal Dipartimento di Sanità pubblica. Così come va rispettato, da parte di tutti i cittadini, l’invito a lasciare il meno possibile il proprio domicilio, se non strettamente necessario.

In questo momento la misura più efficace per il contenimento della diffusione del Coronavirus è limitare i contatti personali e sociali al minimo indispensabile. Anche in caso di necessità sanitarie si ribadisce l’invito a privilegiare almeno in prima battuta il contatto telefonico, col proprio medico di medicina generale e poi, anche seguendo le sue indicazioni, con le strutture aziendali.

A questo proposito va ancora una volta lodato, e autenticamente ringraziato, l’impegno di tutti i professionisti e gli operatori ospedalieri, della medicina del territorio e dell’igiene pubblica, che è massimo; anche su questo fronte l’Azienda sta vagliando ogni possibile strada per mettere in campo sostegni e rinforzi.

Così come si ringraziano tutti coloro che, nelle ultime ore, stanno offrendo donazioni per gli ospedali, e a tal proposito si rimanda alle relative modalità a questo link.

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Si comunica che, già da domani, per il dipartimento sanità pubblica di Rimini resteranno aperti solo gli ambulatori di Riccione (il martedì sia per certificazioni inderogabili  sia per vaccinazioni), Novafeltria (esclusivamente certificazioni inderogabili), Rimini per certificazioni inderogabili e vaccinazioni.

Per certificazioni inderogabili si intendono: contrassegni disabili solo per utenti che debbano effettuare terapie salvavita in ospedale; porto d'armi solo chi lo deve utilizzare per motivi di lavoro; patenti nautiche solo per chi la utilizza per motivi di lavoro; idoneità addetti alla sicurezza.

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Da martedì 10 marzo 2020 l'accesso a tutti i Punti Prelievo aziendali per eseguire prelievi ematici ordinari, avverrà esclusivamente dietro prenotazione.

Non sarà pertanto più possibile l'accesso diretto, se non per richieste di prelievo urgente e per eseguire il dosaggio del tempo di Quick per pazienti in Terapia anticoagulante orale.

Nulla cambia per i prelievi speciali (ad esempio curve glucidiche in gravidanza), già a prenotazione obbligatoria.

La prenotazione per l’ambito di Forlì può avvenire attraverso i consueti canali, privilegiando la chiamata telefonica dalle ore 9,00 alle ore 12,30 dal lunedì al sabato ai seguenti numeri:

0543731717 - 0543731718

0543733147 - 0543733176

0543733212

Si raccomanda di rispettare sempre l’orario dell’appuntamento

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Decreto sulle misure urgenti di contenimento del Coronavirus. L’atto deriva dalle indicazioni del Comitato tecnico scientifico ed è adottato d’intesa con i ministri competenti e sentite le Regioni.

Elimina le precedenti zone rosse, e cioè i Comuni focolaio dell’epidemia della Lombardia e del Veneto, e suddivide il Paese sostanzialmente in due aree. La prima, per la quale sono previste misure più restrittive a causa della maggiore diffusione del virus, comprende la Lombardia e le province emiliano-romagnole di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini, oltre a quelle di Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli in Piemonte e Padova, Treviso, Venezia in Veneto. Altre misure di contenimento del contagio valgono invece su tutto il territorio nazionale, e quindi sulle altre province dell’Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena. Le misure contenute nel decreto sono valide da oggi, 8 marzo, al prossimo 3 aprile.

Nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, la sospensione di nidi, scuole e Università rimane invece in vigore fino al 15 marzo.

 Libertà di spostamento per lavoratori e merci

In merito a una delle misure più importanti, e cioè evitare gli spostamenti di persone nelle aree oggetto delle misure più stringenti, fra cui le cinque province emiliano-romagnole, limitandole a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, il Governo, durante una videoconferenza con le Regioni nel pomeriggio, ha chiarito in modo inequivocabile come non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo possa fare. E’ quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Con l’avvertenza che si tratti sempre di spostamenti per ragioni di lavoro o di necessità.

 Ordinanza regionale: sospesa attività piscine, palestre, centri ricreativi e centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna

“Bene che il Governo abbia fatto chiarezza su un punto che da ieri sera aveva spinto tantissimi cittadini a chiederci se domattina avrebbero potuto o meno recarsi al lavoro, o imprenditori a porre lo stesso quesito relativo alle merci”, sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. “Sia chiaro- prosegue- che il primo impegno è contrastare la diffusione del virus e l’Emilia-Romagna è in prima linea in questo sforzo. A dimostrazione del fatto che non abbiamo alcuna intenzione di indebolire i provvedimenti del Governo, d’accordo con i sindaci dei territori esclusi dalle misure più restrittive, ho appena assunto un’ordinanza che estende la sospensione dell’attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso e che quindi varranno in tutto il territorio regionale”. Con la stessa ordinanza, “metteremo in protezione quella parte della popolazione più fragile che oggi frequenta i nostri centri diurni: parliamo di persone non autosufficienti che trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento rappresentano un rischio troppo alto per la loro salute. Per questo, sospendiamo l’attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna, chiedendo ai Comuni di rafforzare l’assistenza domiciliare. Come Regione, li sosterremo in questo sforzo”.

A questo link, il lancio della Regione Emilia Romagna con le relative schede.

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