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Articoli filtrati per data: Novembre 2019

L'associazione "Europa Uomo", l'unità operativa di Urologia dell’Ospedale Infermi di Rimini, AUSER e SPI-CGLI Rimini, con il patrocinio dell’AUSL Romagna, nell’ambito del "Novembre Azzurro - Campagna di informazione sul tumore della prostata", propongono due iniziative: una conferenza pubblica col dottor Francesco Montanari, direttore dell'unità operativa, e visite grauite.

La conferenza, dal titolo dal titolo "Il tumore della prostata, l'importanza della prevenzione", si svolgerà martedì 12 novembre alle ore 15.00 presso la sala Agorà - via Caduti di Marzabotto, 30 - Rimini. Con un’incidenza a livello provinciale di 130,6 nuovi casi/anno ogni centomila residenti maschi, il tumore della prostata costituisce la più diffusa patologia neoplastica nell’uomo, ed è in costante aumento. Grazie alla diagnosi precoce crescono le possibilità di cura e di trattamento radicale: perciò è importante parlarne e sensibilizzare la popolazione maschile ad eseguire periodici controlli preventivi anche in assenza di sintomatologia. La conferenza avrà lo scopo di presentare gli aspetti positivi di una prevenzione mirata e i vantaggi che si possono avere da essa. Il Montanari, al termine della conferenza, sarà a disposizione per gli interventi del pubblico. L’ingresso alla conferenza è libero e aperto alla cittadinanza.

Le visite gratuite saranno a cura dei medici urologi dell’Ospedale di Rimini, dedicate agli uomini di età superiore ai 50 anni per la prevenzione del tumore alla prostata. Si svolgeranno sabato 23 novembre dalle ore 8.30 alle 14.30, negli ambulatori  della Urologia dell’Ospedale di Rimini (scala B, secondo piano). La PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA delle visite si potrà effettuare durante la conferenza del 12 novembre o tramite la mail latitudini@libero.it oppure telefonicamente al recapito 333 9991597 dal 13 novembre (dalle 9.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì). Per informazioni rivolgersi al sig. Roberto Tilio, delegato di Europa Uomo di Rimini telefono: 348 7431106 – mail: roberto.tilio@libero.it .

In allegato la locandina degli eventi.

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Si è svolta ieri pomeriggio, all'ospedale "Per gli Infermi" di Faenza, una partecipata cerimonia di inaugurazione del nuovo Pronto soccorso. Erano presenti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Ravenna Giovanni Malpezzi, il Direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini, il direttore medico del presidio di Faenza Davide Tellarini, il direttore del Pronto soccorso Raffaella Francesconi ed il direttore del servizio Attività tecniche Enrico Sabatini.

Il contesto generale

L’Ospedale di Faenza rappresenta il riferimento del Distretto composto da sei Comuni e che conta una popolazione residente di 88.964 persone.  L’Ospedale è dotato di 221 posti letto di degenza  ordinaria, 6 di day surgery e 5 di day hospital, distribuiti nelle seguenti funzioni:

- per l’area intensivologica - funzioni di: Rianimazione, Medicina d’Urgenza, UTIC.

- per l’area medica - funzioni di: Medicina Interna, Geriatria, Neurologia, Cardiologia, Lungodegenza e Post-Acuti a gestione infermieristica, Oncologia DH, Pediatria DH

- per l’area chirurgica - funzioni di : Chirurgia generale, Urologia, ORL, Ortopedia, Chirurgia Sistema Nervoso Periferico, Oculistica, Ostetricia e Ginecologia.

Sono inoltre presenti servizi di: Radiologia convenzionale; Tomografia assiale computerizzata; Risonanza Magnetica; Mammografia; Ecografia (Angiologia-Cardiologia-Internistica-Ostetrica-Ginecologica-Pediatrica); Punto prelievi; Laboratorio analisi per i settori di chimica clinica ed ematologia; Servizio di Medicina Nucleare; Gastroenterologia (Endoscopia digestiva); Trasfusionale; Unità di Raccolta Sangue.

L’intervento edilizio

L’intervento nel suo complesso ha previsto la realizzazione, in fasi successive, di due lavorazioni principali: la prima costituito da un collegamento verticale, destinato tra l’altro a diventare l’ingresso principale del nosocomio, la seconda per la realizzazione del Nuovo Pronto Soccorso di Faenza. A questi due interventi si affiancano opere propedeutiche e di completamento quali: l’abbassamento della centrale frigorifera dell’Ospedale, per permettere la creazione del piazzale per gli spazi di manovra necessari alla nuova camera calda, il trasferimento delle attività presenti al piano terra della palazzina, la creazione della nuova viabilità dedicata ai mezzi di emergenza con separazione dei flussi veicolari afferenti al nosocomio, la ristrutturazione dell’area esterna in prossimità del nuovo Pronto soccorso.

I lavori hanno riguardato complessivi 2.962 metri quadri coperti (1.332 costruiti ex novo e 1.630 ristrutturati) e 7.780 metri quadri si spazi esterni (3.380 di nuova viabilità e 4.000 di manutenzione straordinaria viabilità, parcheggi ed altre aree esterne).

I finanziamenti sono riportati nella seguente tabella.

Fonte di finanziamento

Importo €

Quota Regionale

3.750.000,00

Fondi AUSL

1.050.000,00

Totale quadro economico

4.800.000,00

 

I lavori sono iniziati nel maggio 2014. Due anni dopo si è dovuto procedere ad una variante dovuta a ritrovamenti archeologici e cambiamenti normativi. Successivamente, nel luglio 2017, la ditta affidataria ha comunicato di aver depositato pratiche per procedura di concordato, che ha ulteriormente spostato la data di fine lavori fino al momento attuale.

Il Pronto soccorso

Nel corso del 2018 il Pronto soccorso di Faenza (Dipartimento di Emergenza Accettazione di primo livello) ha preso in carico 38.423 pazienti. Di questi, 4.291 hanno usufruito di un fast track pediatrico e 2.246 di un fast track ostetrico – ginecologico. Dati pressoché stabili anche per i primi 9 mesi dell’anno in corso, come emerge dalla tabella sotto riportata.

Il 13,2% degli accessi esita in ricovero ospedaliero, nel 2018 sono state 2.191 le osservazioni brevi intensive e 872 i ricoveri in Medicina d’urgenza.

 

Accessi 2018

Accessi gennaio -agosto 2019

     

Fast track pediatria

4.291

3.320

Fast track ostetricia  ginecologia

2.246

1.334

Ps totale

38.423

25.897

     

Per quanto attiene alla suddivisione in codici e relativi tempi di presa in carico, dalle due seguenti tabelle emerge come rientrino ampiamente nelle relative linee guida.

Codici rossi

Codici gialli

Codici verdi

Codici bianchi

2,2%

25,7%

62,9%

7,9%

Il reparto dispone di 17 medici più il primario, 37 infermieri e 19 oss più 2 coordinatori infermieristici. L’equipe medica, stabile nel tempo, è composta di professionisti con elevata esperienza professionale in particolare nella gestione del paziente critico; l’equipe infermieristica si contraddistingue per essere giovane e motivata.

Caratteristiche salienti strutturali

  • Ampia e luminosa sala d’aspetto per pazienti cha accedono autonomamente deambulanti, di più facile controllo e visione da parte del personale del triage. E’ stata prevista una  parte separata dedicata ai bambini e per i loro accompagnatori
  • Ampia comoda e luminosa zona retro triage dedicata all’attesa dei pazienti barellati che accedono in ambulanza dalla camera calda
  • Area di ristoro nella sala d’attesa
  • 6 ambulatori comunicanti (shock room per codici rossi a maggior gravità più 5 ambulatori comunicanti) attrezzati per gestire i pazienti ad alta/media complessità monitor/defibrillatori/ elettrocardiografo, aspiratore ossigeno ecografo.  
  • Sala radiologica presente in Pronto Soccorso con una nuova attrezzatura digitale diretta, che permette in stretta prossimità con gli ambulatori, la shock room e la camera calda, di effettuare tutta la radiologia standard in sicurezza senza spostare il paziente e con un risparmio di dose del 30%
  • Ampia zona di osservazione temporanea attrezzata con monitor per il monitoraggio dei pazienti più critici dopo la visita ed il trattamento  negli ambulatori. I pazienti possono effettuarvi la terapia, procedere con l’iter diagnostico ed attendere l’esito degli accertamenti per essere poi dimessi o ricoverati
  • Rapido collegamento con la Radiologia per la diagnostica maggiore (TAC ed ecografie) se necessaria, con la Terapia Intensiva polivalente e con la Medicina d’urgenza, con forte integrazione dei professionisti coinvolti nella  gestione del paziente  critico.

Organizzazione della nuova struttura

  • Saranno potenziati i percorsi fast track ed i percorsi già in essere dedicati a particolari problematiche (violenza di genere, paziente fragile, paziente psichiatrico) con separazione dei flussi dei pazienti, maggior chiarezza nel percorso e riservatezza
  • La zona  di visita e di osservazione sarà separata dalla zona  sala di attesa permettendo una  maggior riservatezza e tranquillità ai pazienti e miglior qualità del lavoro per gli operatori
  • Saranno migliorati anche  i percorsi verso i reparti di degenza nell’ottica delle indicazioni della Delibera regionale 2019 sull’accesso in emergenza
  • Sarà potenziato il personale in particolare nella fascia notturna.

Il presidente Bonaccini, chiudendo i lavori, ha dichiarato: “Sappiamo bene quale importanza rivesta il Pronto soccorso per l’organizzazione di un ospedale e per l’idea che i cittadini si fanno dell’assistenza e delle cure; tanto è vero che abbiamo messo a punto uno specifico Piano regionale per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi dei Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna. E va proprio in questa direzione la struttura che inauguriamo oggi, con quasi 10mila metri quadrati, tra spazi interni ed esterni, rinnovati o costruiti ex novo, ambienti pensati per la funzionalità di chi ci lavora e il comfort dei pazienti, tecnologie e attrezzature all’avanguardia. Parliamo di un investimento di quasi 5 milioni di euro- conclude Bonaccini- che si aggiunge alle risorse, ingenti, già rese disponibili per l’intero territorio regionale per rinnovare o costruire strutture laddove necessario, ma anche assumere nuovo personale in sanità, uno dei principali obiettivi che ci siamo posti da inizio mandato”.

 

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Importante riconoscimento nazionale per la Radiologia Interventistica dell’ospedale Bufalini. La dottoressa Emanuela Giampalma, direttore dell’Unità Operativa di Radiologia, ha ricevuto il prestigioso incarico di Consigliere Nazionale della Sezione di Radiologia Interventistica della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica). La nomina è avvenuta nel corso dell'ultimo Congresso Nazionale ICIR (Italian College of Interventional Radiology) tenutosi a Napoli lo scorso settembre.

"Essere chiamata a ricoprire questo incarico nazionale rappresenta un importante riconoscimento che cercherò di onorare con il massimo impegno per affermare ulteriormente questa disciplina in continua evoluzione e diffonderla specialmente tra i giovani radiologi", spiega la dottoressa Giampalma.

Dal suo arrivo a Cesena l'equipe di radiologia interventistica già nota per la capacità nel trattamento in urgenza dei pazienti traumatizzati, ha implementato ogni anno la propria attività con procedure innovative specie in ambito oncologico e ginecologico. In particolare in quest'ultimo settore è stato introdotto il trattamento endovascolare dei fibromi uterini che consente di evitare l'intervento chirurgico e ridurre i tempi di degenza, oppure risolvere per via endovenosa problematiche ginecologiche dolorose e scarsamente controllabili con terapia medica, quali la congestione pelvica femminile.

 

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Lunedì 11 novembre verrà avviato l’allestimento del cantiere edile per i lavori di rifacimento della copertura del tetto di un’ala dell’Ospedale “Angioloni” di San Piero in Bagno.

Per consentire l’operatività dei lavori verranno occupate alcune aree esterne indispensabili per il montaggio dell’impalcatura e per il deposito dei materiali, nonché per gli spazi di manovra del cestello elevatore.

Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla riqualificazione della struttura. I lavori dureranno circa quarantacinque giorni lavorativi, salvi eventuali prolungamenti causati da eventi atmosferici avversi. L’Azienda USL si scusa per gli eventuali disagi.

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A seguito di procedura selettiva il dottor Simone Vidale è stato nominato direttore dell’Unità Operativa di Neurologia di Rimini. Alla conferenza stampa di presentazione svoltasi stamattina hanno partecipato anche il direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti ed il direttore medico del Presidio ospedaliero di Rimini – Santarcangelo – Novafeltria Gianfranco Cicchetti.

Il dottor Vidale si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università di Varese, dove poi si è specializzato in Neurologia nel 2008. La sua carriera professionale inizia presso l’Azienda ospedaliera ‘Ospedale Sant’Anna’ di Como, come responsabile delle sperimentazioni cliniche. Dal 2009 al 2010 ha collaborato con l’unità operativa di Neurologia del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ospedaliera di Lecco, dove si è occupato anche del progetto della Regione Lombardia sulla organizzazione dei percorsi gestionali di pazienti con ictus cerebrale. Nel 2010 è tornato al Sant’Anna di Como, dove ha ricoperto l’incarico di alta specializzazione in Malattie cerebrovascolari e Stroke Unit fino al momento dell’attuale nomina.

Fin dall’inizio della sua attività il dottor Vidale ha svolto una intensa attività di sperimentazione clinica nell’ambito diagnostico terapeutico delle principali patologie neurologiche in particolare di quelle acute, come l’ictus cerebrale.  Autore e coautore di decine di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionale, ha partecipato e tenuto numerosi corsi e convegni. E’ inoltre membro delle principali società scientifiche di settore. Negli ultimi anni, il dottor Vidale ha dedicato la propria attività anche allo studio e all’implementazione di modelli organizzativi per le reti clinico-assistenziali dedicate all’ictus cerebrale.

L’Unità Operativa di Neurologia è una struttura complessa che afferisce al Dipartimento Internistico di Rimini. L’attuale dotazione organica prevede 9 medici compreso il primario, 5 infermieri compreso il coordinatore infermieristico, 5 tecnici di Neurofisiopatologia e 1 psicologo part-time. Il reparto dispone due posti letto ordinari e due di day hospital che saranno incrementati, con l’attivazione di 8 posti letto, come previsto nel documento “Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera”, come evidenziato dal dottor Cicchetti. Il via nei primi mesi del 2020.

Il reparto assicura ogni anno circa 180 – 200 ricoveri in day Hospital. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale, ogni mese, vengono effettuate circa 480 visite ambulatoriali (300 a Rimini; 80 a Novafeltria; 100 a Cattolica) e 250 visite ambulatoriali di secondo livello, con oltre 600 pazienti con Sclerosi Multipla in carico; 600 pazienti circa con epilessia; 500 pazienti circa con parkinson; 300 pazienti circa con malattie neuromuscolari, di cui circa 30 seguiti a domicilio; 50 pazienti circa affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica; 100 pazienti circa con Neuropatie croniche; circa 300 pazienti con demenza e esecuzione di test neuropsicologici complessi in 20 pazienti circa al mese (in collaborazione con Centro dei Disturbi Cognitivi e Demenze Aziendale). Ogni settimana vengono eseguiti poi circa 50 esami di elettromiografia e 60 elettroencefalogrammi.

Per quanto riguarda l’attività di urgenza-emergenza, sono circa 12 -14 le visite effettuate ogni giorno in Pronto Soccorso. Dall’inizio dell’anno ad oggi, in collaborazione con il Pronto Soccorso e la Medicina d'urgenza, sono stati effettuati oltre 140 trattamenti trombolitici farmacologici sistemici in pazienti con ictus ischemico acuto, di cui alcuni trasferiti a Cesena per il trattamento endovascolare di disostruzione delle arterie cerebrali.

“Il nostro lavoro è dare le migliori opzioni al paziente, sia in urgenza sia cronico, e lo faremo qui a Rimini e anche in collaborazione con le altre Neurologie dell’intera Romagna in ottica di rete” ha detto il dottor Vidale.

“Con la nomina di questo professionista – ha insistito il dottor Busetti – completiamo la copertura dei primariati di Neurologia in Romagna, che vede la storica figura del dottor Pietro Querzani a Ravenna, l’arrivo poche settimane fa, sempre dalla Lombardia, del dottor Marco Longoni per Forlì – Cesena, e ora il dottor Vidale per Rimini”.

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Una condizione sempre più diffusa, quasi quattro milioni di persone vivono con il diabete in Italia, eppure spesso conosciuta poco, curata tardi, con possibili gravi complicanze.
Se non curato adeguatamente il Diabete può diventare una malattia sistemica quindi, che attacca vari organi, ma anche sistemica in senso sociale, perché coinvolge nella sua gestione tutta la famiglia.
Stiamo parlando del diabete, patologia in rapido incremento, anche se la sua conoscenza e la sua prevenzione non vanno altrettanto veloci. Per curarla allora occorre davvero ‘fare sistema’ con tutte le forze e le risorse disponibili.
A fare luce sul diabete torna, come ogni anno, la Giornata Mondiale che dal 1991, quando fu istituita dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si celebra il 14 novembre e mette in campo almeno un migliaio di iniziative in tutta Italia legate alla conoscenza e alla prevenzione della patologia. La Giornata, che corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting (il co-scopritore dell'insulina con Charles Best nel 1922), è organizzata da Diabete Italia - che raccoglie la voce di Associazioni di Volontariato in collaborazione con le istituzioni e le diabetologie.
Tema di quest’anno è la famiglia: il diabete è una condizione che può essere anche molto invalidante e tutti i familiari devono essere coinvolti nella prevenzione e nella sua gestione. Il diabete di tipo 2, una patologia cronica che colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età, è maggiormente presente in età adulta e la sua incidenza aumenta con l’età anagrafica, è prevenibile in oltre l’80% dei casi con l’adozione di uno stile di vita sano. Buone abitudini alimentari e un’attività fisica adeguata, dove il ruolo della famiglia è fondamentale per metterle in atto, sono assolutamente necessarie.
In Romagna la Giornata Mondiale del Diabete è organizzata dalle Associazioni di Volontariato che si occupano di persone con diabete, Diabete Romagna e l’Associazione Diabetici della Provincia di Ravenna, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, i Lions, la Pubblica Assistenza, l’AVIS, le Diabetologie dell’adulto e delle Pediatrie dell’Ausl e i volontari che organizzeranno eventi in oltre 60 piazze della Romagna. Saranno allestiti una cinquantina di gazebo e banchetti dove sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete.
Sono oltre 78.000 le persone affette dal diabete in Romagna. Di queste 235 hanno un’età inferiore ai 18 anni. I numeri sono in forte crescita: dal 2009 ad oggi, vi è stato un incremento del 35% del numero di soggetti con diabete censiti dall’AUSL. Per fornire assistenza a queste persone l’Azienda USL della Romagna ha attivata una Rete assistenziale che coinvolge oltre ai pazienti stessi, team di professionisti della salute composti da infermieri, podologi, dietisti, psicologi, medici di medicina generale, pediatri, diabetologi che operano sia sul territorio, sia presso servizi specialistici dedicati.

Di seguito le iniziative per provincia. Per scoprire la piazza più vicina con le iniziative è comunque possibile consultare i link delle associazioni: www.diabeteromagna.it e www.adr-ravenna.org

Provincia di Forlì-Cesena
Castrocaro- Conad – Viale del Lavoro 15 – sabato 9 novembre (8.30-12.30/14.30-18.30)
Cesena
• Centro Commerciale Lungo Savio – Via A.C. Jemolo, 110 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Ospedale Bufalini, Servizio di Diabetologia, Viale Ghirotti, 286 mercoledì 20 novembre (8.30- 12.30)
• Ospedale Bufalini, Ingresso Principale– Viale Ghirotti, 286 – mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
• Piazza del Popolo – sabato 9 novembre (8.30-12.30)
• Galleria Urtoller – sabato 9 novembre (8.30-13.30/14.30-18.30)
Cesenatico
• Conad – Viale Cecchini 48 sabato 9 novembre (8.30-12.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Famila – Statale Adriatica, 2100 – domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Ospedale Marconi Cesenatico – Via C.Abba, 102 – venerdì 8-15-22-29 novembre (8.30-12.30)
Forlì
• Brico Io – Via Golfarelli, 74 – sabato 9 novembre (8.30-12.30/14.30-18.30)
• Conad Appennino – Viale Risorgimento, 254 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Coop “I Portici” – Via Cristoforo Colombo, 8 – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
• Conad City Bolognesi – Viale Bolognesi, 67 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Coop Curiel – Via Curiel, 7 – sabato 9 novembre (8.30-12.30)
• Conad Cava – Piazzale Pier Luigi Giovagnoli, 3 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Conad Ravaldino – Via Corbari, 21 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Piazza Saffi, San Mercuriale – domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Mercato delle Erbe – Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 17 – sabato 9 novembre (8.30-12.30)
• Conad City San Varano – Via Firenze, 180 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Ospedale Pierantoni-Morgagni – Via Carlo Forlanini, 34 – da lunedì 11 a venerdì 15 novembre (8.30-12.30)
• Centro Commerciale Punta di Ferro – sab 16 (9-19) in collaborazione con Lions Club Giovanni de’ Medici Forlì
Forlimpopoli Conad Giardino – Via Ho Chi Min, 32 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
Meldola
• Conad Bidente – Via Roma, 151 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Coop – Via Roma, 166 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
Predappio - Conad del Rabbi – Via IV Novembre, 16/A – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
Rocca San Casciano - Piazza Garibaldi – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
San Lorenzo in Noceto- Parrocchia di San Lorenzo – Viale dell’Appennino, 837 – domenica 10 novembre (8.30-12.30)
San Piero in Bagno - Piazza Allende – mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
Santa Sofia - Conad City – Viale Roma, 24 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
Sarsina - Piazza Plauto – sabato 9 novembre (8.30-12.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30) in collaborazione con Misericordia di Sarsina

Provincia di Ravenna
Cervia – Piazza Garibaldi sabato 9 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Faenza
• Piazza della Libertà – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• P.za del Popolo domenica 10 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Ravenna
• Coop c/o Ravenna Gallery – Via Gramsci, 84/86 – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
• P.za del Popolo sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
• P.za del popolo domenica 17 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Castel Bolognese – Piazzale Roma venerdì 15 novembre dalle 9.00 alle12.30
Riolo Terme – C.so Matteotti sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Lugo – Atrio Ospedale Lugo sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Bagnacavallo – P.za della Libertà domenica 17 novembre dalle 8.30 alle 11.30
Bagnara – Via Camangi domenica 17 novembre dalle 9.00 alle 12.30


Provincia di Rimini
Coriano - Festa dell’Oliva – domenica 10 novembre (14.30-18.30)
Morciano - SuperConad Valconca – Via Abbazia, 46 – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
Riccione
• Coop Perlaverde – Viale Enrico Berlinguer – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
• Conad Boschetto – Viale Veneto – sabato 9 novembre (9.30-12.30) e domenica 10 novembre (9.30-12.30)
• Piazzale Ceccarini – sabato 16 novembre (14.30-18.30)
Rimini
• Piazza Tre Martiri – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
• Coop Colonnella – Via Giuliani angolo via Beltramelli – sabato 9 novembre (9.30-12.30)
• Conad Superstore – Via della Fiera, 50 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Ospedale “Infermi”, Diabetologia – Viale Settembrini, 2 – mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
Santarcangelo di Romagna
• Fiera di San Martino – sabato 9 novembre (14.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Piazza Ganganelli – sabato 9 novembre (8.30-12.30) in collaborazione con diabetologia
• Biblioteca comunale – via Mazzini - sabato 16 novembre, al mattina, con specialisti della diabetologia
Villa Verucchio - Conad – Via Statale Marecchia, 38 – sabato 9 novembre (14.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)

 

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Promuovere e favorire l’attività fisica e sportiva di bambini e adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali in carico alla rete riabilitativa e assistenziale dell’AUSL della Romagna. Grazie alla collaborazione, sancita da una convenzione, tra l’Azienda sanitaria e il CIP - Comitato Italiano Paralimpico aprono in Romagna nuovi Sportelli informativi per informare e orientare le persone disabili e le loro famiglie sulle opportunità di sport praticabili e su come accedervi. Sono attivi da qualche giorno alla Casa della Salute di Savignano sul Rubicone, al Centro di Salute Mentale di Ravenna e Faenza, all’ospedale Morgagni di Forlì e presto anche a Rimini.

Gli sportelli, gestiti direttamente da laureati in scienze motorie incaricati dal CIP, hanno lo scopo di valutare potenzialità e attitudine sportive dei giovani e degli adulti con disabilità che intendono intraprendere una attività fisica adattata, informare sull'offerta sportiva presente sul territorio e mettere in contatto con tecnici e società sportive locali. L’obiettivo è quello di creare e rafforzare una rete territoriale in cui coinvolgere la persone affette da disabilità nella scelta libera dello sport come attività per il benessere psico-fisico e come mezzo di integrazione nella comunità.
Sul territorio romagnolo sono diverse le attività sportive proposte, in diversi ambiti: si va dall’arrampicata sportiva all’atletica leggera, dal baskin, alle bocce e al bowling, dal calcio integrato all’equitazione, golf, judo, sitting volley, scherma tennistavolo, tiro con l’arco, tiro a segno, fino agli sport acquatici (nuoto, pesca sportiva, vela).


“Per le persone con disabilità lo sport e l’attività fisica, oltre a ricoprire un ruolo importante in campo riabilitativo, sono uno strumento essenziale per lo sviluppo psicofisico, per promuovere ed educare all’autonomia, potenziare le capacità esistenti, accrescere l’autostima e favorire l’integrazione sociale – spiega il dottor Gianluigi Sella responsabile Medicina dello Sport e Promozione Attività Fisica di Ravenna – Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, nonché referente Aziendale del Progetto “Esercizio fisico e attività sportiva nella popolazione affetta da disabilità – “La creazioni degli sportelli è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione del CIP e delle unità operative di Medicina Riabilitativa, del Dipartimento di Salute Mentale, della Neuropsichiatria Infantile e della Medicina dello Sport, nonché delle Amministrazioni comunali, senza dimenticare la fattiva regia delle Direzioni dei Distretti. Indispensabile poi per la buona riuscita del progetto l’apporto dato dalla collaborazione dell’Associazionismo sportivo, della Cooperazione Sociale e dell’Associazionismo che si occupa di disabilità.

“La mission del Comitato paralimpico è diffondere la pratica sportiva a tutti, senza discriminazioni e in condizioni di uguaglianza e pari opportunità – dice Melissa Milani, presidente del Cip Emilia-Romagna –. La collaborazione con l’Ausl della Romagna ci permetterà di raggiungere ancora più facilmente le persone con disabilità del territorio: negli Sportelli informativi potranno avere tutte le informazioni utili per conoscere le società sportive ‘accoglienti’ ed essere indirizzate verso lo sport più in sintonia con i loro interessi e capacità”.

Gli sportelli informativi: dove e quando

Faenza, Centro di Salute Mentale, via Zaccagnini 22; lo sportello è aperto previo appuntamento il mercoledì dalle ore 15 alle 17; tecnico incaricato CIP Angela Raffermati tel. 3791964930 sportadattatofa.cip@gmail.com

Forlì, Ospedale Morgagni Pierantoni, Padiglione Allende – Ufficio CAAD (piano terra); lo sportello è aperto previo appuntamento il giovedì dalle ore 16 alle 18; Tecnico Incaricato CIP è Giulia Gottuso - tel. 3491759567 sportellocip.fo@gmail.com

Ravenna, Centro di Salute Mentale, Sala Polivalente, Piazza della Magnolia 5; lo sportello è aperto previo appuntamento il martedì dalle ore 16 alle 18; tecnico incaricato CIP: Diego Forbicini (3339837598) sportadattatora.cip@gmail.com

Savignano Sul Rubicone, Casa della Salute del Rubicone – Ambulatorio della Cronicità (piano Terra) lo sportello è aperto previo appuntamento il lunedì dalle ore 15 alle 17; Tecnici in caricati CIP: Massimiliano Evangelisti (tel. 3398547010 ) m.evangelisti68@gmail.com e Lucia Trebbi (tel. 3398061260) lucia.trebbi2@unibo.it

 

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A seguito di apposita procedura il dottor Maurizio Piolanti è stato nominato nuovo direttore del Distretto di Lugo. Il professionista, che ha sostituito la dottressa Marisa Bianchin, cui è stato rivolto un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto, è stato presentato stamane in una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli ed il Direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti.

Laureato in medicina e chirurgia all’università di Bologna nel 1981, il dottor Piolanti ha conseguito la specializzazione in Igiene e medicina preventiva nel 1988 all’università di Firenze; ha quindi conseguito vari master e abilitazioni in gestione dei servizi socio – sanitari e alla Direzione di strutture complesse. Il professionista ha svolto la sua carriera principalmente nelle strutture del Ravennate, sia a livello territoriale che ospedaliero, lavorando in particolare all’Ospedale “Per gli Infermi” di Faenza, presso il Servizio di Igiene Pubblica, presso le Cure primarie. Nel 1999 è stato collocato in staff alla Direzione Generale dell’allora Ausl di Ravenna quale presidente della Commissione professionale per le Cure Domiciliari. Dal giugno 2000 al settembre 2001 è stato distaccato in Regione presso il Coordinamento regionale per la “Riorganizzazione delle cure domiciliari”. Dal 2002 è stato direttore della struttura semplice Assistenza anziani e disabili del distretto di Ravenna, e successivamente anche per quello di Faenza. Ha collaborato col Comune di Ravenna come coordinatore internazionale del Gruppo di lavoro “Attivazione e prevenzione”, è stato quindi direttore facente funzioni delle Cure primarie di Faenza e, fino all’incarico attuale, dirigente medico in Disciplina organizzativa dei Servizi Sanitari di Base con referenza per l’area della Non autosufficienza per i distretti di Ravenna e Faenza. Molto nutrito anche l’elenco di docenze e di pubblicazioni.

Il Distretto è l'articolazione aziendale in cui si determinano le politiche legate alle cure territoriali attraverso la formulazione dei piani di committenza, che esprimono il fabbisogno di assistenza specialistica e territoriale, in forma residenziale, ambulatoriale e domiciliare. Il Distretto è inoltre punto privilegiato delle relazioni fra Azienda ed Enti Locali in particolare per il settore delle cure primarie e dell'integrazione fra servizi sociali e sanitari. Assicura la disponibilità, secondo criteri di equità, accessibilità e appropriatezza, dei servizi sanitari e sociali.

Il direttore di Distretto, che risponde direttamente al Direttore Generale, è il principale interlocutore territoriale degli enti locali e le sue funzioni si esplicano in particolare con il Comitato di Distretto, nell’ambito di una programmazione partecipata, promuovendo e sviluppando la collaborazione con la popolazione e le sue forme associative; egli assicura lo sviluppo degli interventi socio sanitari nonché la programmazione delle risorse. Si tratta, in pratica, del “punto di raccordo” tra Azienda USL, Enti locali, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e operatori dell’assistenza docimiliare e delle cure specialistiche, del territorio di riferimento.

Il distretto di Lugo, come ha evidenziato il dottor Piolanti nella propria presentazione, conta una popolazione di circa 102.000 abitanti distribuiti nei 9 Comuni che costituiscono l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Demograficamente si caratterizza per una diminuzione della natalità ed un aumento considerevole della popolazione anziana. Significativa è anche la presenza della popolazione straniera. Questi elementi sono già orientativi delle politiche di welfare da perseguire in integrazione ed associazione con i soggetti istituzionali competenti. Lo stato di salute della popolazione del Distretto riflette in linea di massima l’andamento regionale e quello più specifico della Ausl della Romagna: a fianco di un basso rischio di mortalità infantile si osserva un aumento della incidenza delle patologie neoplastiche, delle malattie del sistema circolatorio e più in generale delle patologie croniche, fattore, quest’ultimo correlabile a quanto sopra riportato a proposito del progressivo invecchiamento della popolazione.

Le risposte della sanità territoriale a questi scenari che marcano lo stato di salute della popolazione sono rappresentati dal forte investimento della medicina di iniziativa, rappresentata dalla Gestione Integrata della Patologia Cronica che a sua volta è strettamente connessa a forme strutturate di associazionismo medico . Un punto di forza determinante è l’approccio multi professionale e multidisciplinare al paziente,   in forte integrazione con il mondo del   sociale , con il mondo del volontariato e con il terzo settore, tutti elemento che nel territorio del distretto di Lugo risultano fortemente consolidati . “In particolare sono già attivi e saranno ulteriormente implementati, percorsi diagnostico-terapeutici per i pazienti diabetici, per i pazienti affetti da broncopneumopatia ostruttiva cronica e presto anche per i pazienti con scompenso – ha aggiunto il dottor Piolanti -: la medicina d’iniziativa e di prevenzione diventerà sempre più importante”.

Nel distretto di Lugo operano 77 medici di medicina generale aggregati in 4 nuclei di Cure primarie, ed operanti   singolarmente o nelle forme della associazione “in rete” e ”in gruppo” e per la popolazione pediatrica sono attivi 13 pediatri di libera scelta . Strutturalmente il territorio dispone di 11 presidi periferici all’interno dei quali vengono erogate prestazioni mediche , infermieristiche prestazionali e/o di gestione della patologia cronica e medico-specialistiche afferenti a diverse discipline . Degli 11 presidi periferici, dislocati nei diversi comuni o frazioni del territorio, 8 fanno riferimento a 3 Case della salute “Hub”. Le azioni svolte dal Distretto si concentreranno nel rafforzare la continuità di cura in relazione alla “cerniera“ ospedale-territorio, nella   implementazione di nuove Case della salute e di nuove forme di aggregazione medica fortemente strutturate, in parallelo al sempre più forte percorso di integrazione sociale e sanitaria e di partecipazione ad un progetto di salute di prossimità.

Pure l’intervento del sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli ha riguardato anche le Case della salute: “Il rapporto tra territorio e strutture sanitarie è fondamentale e da questo punto di vista l’impegno dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna non è mai mancato. Con il dottor Maurizio Piolanti, che eredita il prezioso lavoro fatto in precedenza dalla dottoressa Marisa Bianchin, proseguiremo questo impegno, tenendo in considerazione anche l’importante tematica del welfare. In questi anni abbiamo cercato di costruire condizioni che permettessero ai pazienti di superare una situazione di solitudine di cui molti soffrono e abbiamo voluto dare ai cittadini una struttura il più possibile vicino a loro su cui contare. A questo scopo un ruolo importante lo giocheranno le Case della Salute, quelle esistenti e quelle in via di realizzazione, che consentono di ridurre il senso di distanza dalle cure”.

Il dottor Busetti ha evidenziato, in particolare, tre aspetti: “In primo luogo la stretta correlazione tra sanità ospedaliera e sanità del territorio, e l’integrazione tra sanità e sociale, per dare risposte alle situazioni più difficili in cui ad un problema di malattia si legano altre problematiche sociali; quindi il cambio di paradigma tra medicina ‘d’attesa’ e medicina d’iniziativa, con crescita di quest’ultima. Infine, nel ringraziare la dottoressa Bianchin, va ricordato che per vari anni si è occupata sia del Distretto di Lugo sia di quello di Faenza: ora ognuno dei due Distretti avrà un proprio direttore”. E' stato inoltre ricordato il piano di investimenti in corso per l'Ospedale di Lugo, che passa dalla fine dei lavori, di qui a breve, dell'Edificio D, al rafforzamento del Pronto soccorso anche attraverso l'"avvicinamento" di apparecchiature diagnostiche dedicate; attenzione e interventi sul Pronto soccorso sono peraltro in atto, così come su tutti gli ospedali, anche a seguito della delibera dello scorso mese di luglio della Regione Emilia Romagna contenente nuove le linee di indirizzo per potenziamento e l'innovazione dei Pronto soccorso mirata ad una migliore accoglienza e più rapido trattamento dei pazienti.

 

Nota integrativa sul percorso formativo ed sulle esperienze professionali del dottor Maurizio Piolanti.

  • Dal 1990 al 2001 nell'ambito territoriale del Distretto di Faenza, ha svolto i compiti istituzionali propri della disciplina di “Organizzazione dei Servizi sanitari di Base” , con specifiche referenze per talune linee di servizio quali la “Guardia Medica” , il servizio di Assistenza Sanitaria Domiciliare ed il controllo sulla applicazione dei disposti convenzionali regolanti la attività dei Medici di medicina generale ed il rapporto con le strutture del SSN .
  • Piu' in particolare , in tale periodo si è occupato dello studio e dello sviluppo di modelli assistenziali innovativi per l'epoca , con particolare riferimento ai processi di organizzazione delle attività di Assistenza Sanitaria Domiciliare , coordinandone per tutto l'arco di tempo considerato le risorse professionali assegnate e fungendo da referente della propria AUSL di appartenenza presso la Regione Emilia- Romagna per le attività del settore
  • Nello specifico contesto epidemiologico dell'epoca, ha proposto e sviluppato, in collaborazione con la U.O. Di Malattie Infettive dell'O.C. Di Faenza , un progetto di Assistenza Domiciliare Integrata alle persone affette da AIDS e sindromi correlate (1992) , successivamente esteso a tutto il territorio della Azienda USL di Ravenna e presentato in occasione di corsi di aggiornamento proposti dalla Regione Emilia- Romagna , presso la quale al professionista è stata richiesta la propria collaborazione in qualità di docente, avendo maturato specifica esperienza nel settore.
  • dal 1 luglio 1999,e fino al dicembre 2001,   pur continuando ad afferire organicamente al distretto di Faenza, è stato posto in staff alla Direzione Sanitaria Aziendale in qualità di Presidente della Commissione per le Cure Domiciliari ai sensi della DGR 124 /1999 : nell’ambito di tale funzione si è occupato della applicazione dei disposti normativi contenuti in detta DGR , coordinando il gruppo di lavoro interdisciplinare ed interdistrettuale all'uopo costituito. Tale attività è esitata nella predisposizione del documento “Commissione Professionale per le Cure Domiciliari” che raccoglie tutti gli atti approvati e condivisi dalla Commissione, di cui il professionista è peraltro redattore
  • Per la esperienza maturata in tale settore, dall'agosto 2000 all'ottobre 2001, è stato distaccato, con frequenza bisettimanale, presso l'Ufficio Distretti della Regione Emilia- Romagna in qualità di collaboratore, per lo studio delle modalità di applicazione, a livello regionale , dei disposti di cui alla DGR 124/99 relativa alla riorganizzazione delle cure a domicilio ed alla loro omogeneizzazione applicativa su scala regionale
  • Dopo la acquisizione del Master in Amministrazione e gestione dei Servizi Sanitari (2002), dal 2002 al 2007 è stato assegnato all'ambito Distrettuale di Ravenna , con la qualifica di Direttore   della Unità Operativa Semplice “ Assistenza Anziani e Disabili Adulti “

 

  • La stessa funzione gli è stata attribuita , dal 2008 al 2010 anche nell'ambito del distretto di Faenza, contemporaneamente alla attività svolta per Ravenna . Il Servizio Assistenza Anziani e disabili Adulti origina dalla Legge regionale nr. 5/1994, che è un atto normativo attraverso il quale la Regione, al fine di valorizzare la persona anziana come soggetto rilevante per la società e prevenirne la non autosufficienza, detta norme per l'attuazione di azioni positive che contribuiscano a mantenere l'anziano nella famiglia e nel tessuto sociale, e a valorizzarne il patrimonio di esperienza, di conoscenza e di cultura.   Ad esso è affidata la funzione di governare i percorsi di accesso alla rete integrata dei servizi per gli anziani e di presidiare ed organizzare i processi di valutazione delle persone anziane secondo principi di multidimensionalità e multiprofessionalità.
  • Anche dopo la Istituzione del FRNA e degli Uffici di Piano dei comuni o delle unioni dei Comuni, ha coordinato la gestione delle attività sui distretti di Ravenna e Faenza per le linee di servizio a Diretta responsabilità AUSL (Residenzialità- Semiresidenzialità- Assegno di Cura- gestione dei ricoveri di sollievo- gestione disabilità acquisite gravissime), intrattenendo costanti rapporti con soggetti istituzionali quali Comuni, ASP, Servizi Sociali.
  • In quanto membro della UVD (Unità di Valutazione Disabili), ha curato la valutazione e l'ingresso in struttura dei casi di gravissime disabilità acquisite riconosciuti eleggibili ai sensi della DGR 2068/04
  • Dal 2010, anche dopo il riassorbimento del SAA all'interno della Unità Operativa di Cure Primarie   di cui è divenuto area operativa con la denominazione generica di “area della non autosufficienza “ e non più struttura semplice,   nella sua veste di Referente di Area qualificato senior professional , il professionista ha mantenuto “de facto”, una oggettiva responsabilità dirigenziale e di coordinamento, garantendo l'assolvimento delle funzioni in precedenza assegnate
  • Ha partecipato alle attività della Unità aziendale di Valutazione Disabili in rappresentanza dei distretti di Ravenna e faenza e ha collaborato al coordinamento di dette attività con il presidente della Commissione.
  • Dal marzo 2013 è stato formalmente riassegnato alla unità Operativa di Cure primarie del Distretto di Faenza ed è pertanto stato impegnato nelle attività istituzionali ordinarie proprie del servizio (applicazione dei disposti contrattuali, monitoraggio andamento PDTA, rapporti con specialisti )   mantenendo   tuttavia le funzioni di referenza fin qui descritte anche per la area della non Autosufficienza per i distretti di Ravenna e di Faenza .
  • E’ stato referente presso la regione Emilia Romagna dell’andamento della iniziativa “Gestione integrata del Rischio Cardio-vascolare (RISCARDIO), applicata a due coorti di cittadini residenti nell’ambito territoriale di competenza della Casa della salute di Brisighella, avviata nel 2013 e conclusasi nel 2016   con pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati con particolare riferimento alla   organizzazione delle azioni ed alla adesione della popolazione all’ iniziativa.
  • E’ referente per lo stesso progetto Riscardio avviato nel 2017 presso la Casa della salute di Russi e conclusosi nel novembre 2018
  • Ha collaborato dal 2015 a tutt’oggi con l’UDP di Ravenna e con la Direzione del Distretto alla pianificazione ed alla gestione della rimodulazione dell’offerta residenziale accreditata per anziani.
  • Ha collaborato alla stesura del progetto OSCO di la cui apertura è prevista entro la fine del corrente anno
  • Nel periodo settembre 2014- febbraio 2015 ha frequentato il CAF (Corso di Alta Formazione) presso la Università degli Studi di Bologna per la abilitazione alla direzione di strutture complesse, e dall’aprile 2017 all’aprile 2018 è stato incaricato della funzione di direttore ff della UOC Cure Primarie di Faenza: per tutto il periodo dell’incarico ha svolto le funzioni istituzionali connesse alla responsabilità propria della posizione ricoperta., pur mantenendo la referenza per l’Area della Non Autosufficienza anche per l’area di Ravenna . In tale periodo, oltre alle attività routinarie legate alla funzione, ha curato i rapporti con i NCP di Faenza , partecipando e/o conducendo gli incontri per il monitoraggio degli obv contenuti negli accordi integrativi con i mmg ( spesa farmaceutica, case della salute, Assistenza domiciliare, ecc)
  • Ha partecipato dal 2016 al 2017 ai tavoli aziendali di preparazione alla attivazione del NuCOT, ed ha collaborato alla implementazione ed organizzazione del NuCOT del Distretto di Ravenna, curando in particolare la relazione con i gestori delle strutture territoriali socio-sanitarie ed i loro rapporti con i dipartimenti ospedalieri
  • Ha curato la formazione rivolta agli operatori ospedalieri e territoriali del distretto di Ravenna ai fini della attivazione del NuCOT , in qualità di docente e di organizzatore dei percorsi formativi
  • Dal dicembre 2017 all’aprile 2019 è referente medico organizzativo del NuCOT di Ravenna ed in collaborazione con la componente infermieristica ha svolto funzioni di gestione ed organizzazione della centrale operativa NuCOT
  • Nel corso del primo semestre 2018 ha curato la messa a regime del Nucot di Ravenna e la successiva estensione del modello organizzativo ai distretti di Faenza e Lugo, la cui attività si è avviata rispettivamente nel settembre e nell’ottobre 2018
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Sala Pieratelli dell'ospedale di Forlì gremita da medici, infermieri e pazienti per il Convegno "IBD CARE experience" svoltosi questa mattina all'ospedale di Forlì.

L'iniziativa, che vedeva come Responsabile scientifico la dottoressa Daniela Valpiani e  come presidente il dottor Carlo Fabbri, direttore della UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Forlì-Cesena, si è aperto con i saluti del sindaco di Forlì, Gianluca Zattini, del dottor Cesare Bini, che rappresentava la direzione sanitaria di Presidio e della dottoressa Silvia Mambelli, direttrice del Servizio infermieristico e Tecnico dell'Ausl Romagna

"Sono davvero contento di vedere il logo della prossima mostra "Ulisse. L'arte e il mito", che si terrà a Forlì nel 2020, utilizzato nelle locandine di questo convegno - ha esordito il sindaco - Forlì è diventata una città riconosciuta a livello internazionale per eventi di cultura e di arte, ma anche per le sue eccellenze sanitarie, che presto verranno ulteriormente potenziate con l'arrivo del corso di Laurea in Medicina dell'Università di Bologna. Mi complimento poi con gli organizzatori e i medici per l'importante evento organizzato"

"In Italia ci sono circa duecentocinquantamila pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e, solo a Forlì, ne abbiamo in carico milleduecento – spiega la dottoressa  Daniela Valpiani – Dal 2004  nell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale di Forlì venne creata una IBD Unit (Inflammatory Bowel Disease) per la gestione del paziente con malattia infiammatoria intestinale, Crohn e rettocolite ulcerosa e, nel 2007, iniziò anche il progetto, unico in Italia, di registro di patologia IBD”, una struttura epidemiologica in grado di garantire la registrazione continua ed esaustiva di una malattia, per migliorare la conoscenza della patologia stessa. Il progetto pilota, condotto a Forlì, prese in esame quindici anni, evidenziando un tasso di incidenza di circa 15 nuovi caso/anno di rettocolite ulcerosa e di 8 nuovi casi di malattia di Crohn. Successivamente si passò alla rete integrata fino alla costituzione attuale del PDTA, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale”.

"Ringrazio la dottoressa Valpiani per l'importante lavoro svolto in questi anni, ma soprattutto per l'essenziale attività realizzata nell'integrazione e nella creazione di una rete per la diagnosi e la cura delle MICI -  chiarisce il dottor Carlo Fabbri - Va spiegato che l'ospedale non è il centro di cura obbligato per queste patologie, ma che vanno sempre coinvolte anche le città e le reti sociali"

Ad aprire i lavori della mattinata il Prof. Massimo Campieri, professore universitario e  noto esperto di fama internazionale nelle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Particolarmente toccante, tra i vari interventi, anche  la testimonianza di Giuseppe Cianci,  rappresentante dell' Associazione  nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (AMICI),  che riunisce le persone affette da Colite Ulcerosa e da Malattia di Crohn, i loro familiari e tutti coloro che condividono il valore della salute e il vincolo di solidarietà sociale: "Sono qui a nome dei tantissimi pazienti che come me, ogni giorno, lottano con questo tipo di patologie, che scontano la mancanza di un registro nazionale, i ritardi diagnostici, percorsi di cura non standardizzati, costi della malattia. L’associazione intende garantire un più sereno inserimento nell’ambito familiare e sociale ai malati cronici, la cui condizione è sconosciuta all’opinione pubblica. Per questo AMICI si è impegnata nel tentativo di fornire sostegno ma anche supporto concreto ai pazienti, attraverso progetti di supporto psicologico gratuito in diversi centri di cura italiani, campagne di sensibilizzazione come “Invisible Body Disabilities”, realizzate per infrangere il muro di silenzio attorno ai pazienti affetti da MICI, sensibilizzando al contempo su tematiche meno riconosciute quali, appunto, le disabilità invisibili. " Presenti all'evento  come mdoeratori anche il dottor Omero Triossi, responsabile della Uo di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Ravenna e il dottor Mauro Giovanardi, direttore della omonima Unità Operativa  di Rimini.

 

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Si sono vaccinati tutti contro l’influenza per proteggere il loro compagno e consentirgli di tornare a scuola. E’ l’iniziativa di una classe di seconda elementare di una scuola cesenate. Un anno fa il loro compagno Tommaso è stato colpito da una leucemia linfoblastica acuta che lo ha costretto a un lungo periodo di cure, lontano dalla scuola e dagli amici, e lo espone tutt’oggi al rischio di infezioni. Il suo sistema immunitario infatti è ancora debole e anche una semplice influenza potrebbe avere su di lui effetti gravi. Per questo, le famiglie hanno scelto di vaccinare i propri figli, per fargli da scudo protettivo e ridurre i rischi: una trentina di bambini, tra cui sette di una classe a fianco, insieme alle insegnanti e anche a diversi genitori e fratelli dei compagni, si sono così sottoposti nei giorni scorsi alla vaccinazione antinfluenzale presso la Pediatria di Comunità. Grazie a loro e alla solerzia del dirigente scolastico, il piccolo Tommaso è potuto tornare sui banchi di scuola. “Questi bambini e questi genitori – commenta la dottoressa Antonella Brunelli responsabile della Pediatria di Comunità di Cesena - hanno compiuto un gesto di responsabilità, di generosità e di amicizia che ci ha riempito di gioia e ci ha fatto pure commuovere. Come riconoscimento simbolico abbiamo regalato ad ogni bambino un libro donatoci dalla Libreria “Giunti al Punto” di Cesena nell’ambito del progetto Nati per Leggere, a conferma che la ‘literacy’ contribuisce a migliorare lo stato di salute dell’intera comunità”.

 

 

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