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Articoli filtrati per data: Marzo 2020

 

Garantire la cura dell'Infarto Miocardico durante l'emergenza Covid 19.

Il dottor Fabio Tarantino , direttore della Struttura Semplice di Emodinamica di Forlì e Cesena e componente del Consiglio direttivo della Societa' Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI - GISE),tra gli autori delle Raccomandazioni nazionali per cardiologi ed emodinamisti in pazienti COVID - 19, "Italian Society of Interventional Cardiology (GISE) Position Paper for Cath lab-specific Preparedness Recommendations for Healthcare providers in case of suspected, probable or confirmed cases of COVID-19".

Si tratta del primo documento ufficiale di raccomandazioni per gli operatori medici e sanitari in cardiologia in pazienti Covid  ed è stato accettato dalla più importante rivista USA di Emodinamica, Catheterization and Cardiovascular Interventions.

 "L'Emergenza pandemica sanitaria in corso sta sottopenendo il nostro sistema sanitario ad una dura prova, la cui tenuta è ancora garantita grazie alla grande capacità professionale e lo spirito di adattamento di tutto personale sanitario - spiega il dottor Tarantino -  Ogni dipartimento medico e chirurgico ha dovuto adattare infatti i propri reparti per accogliere pazienti affetti da infezione da Covid 19 dovendo comunque garantire la cura delle patologie non associate alla emergenza in corso. E' il caso anche della Cardiologia ed in particolare della sua specializzazione interventistica, l'emodinamica, che effettua il trattamento tempestivo con angioplastica dell'Infarto Miocardico e della malattia coronarica in urgenza, garantendone in tal modo una cura tempestiva ed una bassa mortalità."

"La Società Italiana di Cardiologia Intervetistica (SICI-GISE)  - prosegue - ha pubblicato in tempi rapidissimi un documento di posizione sulle raccomandazioni da seguire per gli operatori di emodinamica per poter eseguire questi interventi di angioplastica coronarica salvavita in massima sicurezza sia per il paziente affetto o con sospetto di infezione da Covid 19 che per gli operatori sanitari che lo effettuano. L'importante lavoro è stato pubblicato in una prestigiosa rivista internazionale (Catheterization and Cardiovascolar Intervention), ed è la prima pubblicazione del settore e a cui potrà fare riferimento da subito tutta la comunità scientifica mondiale.

 “E' un lavoro molto importante in questo difficile momento - precisa - perchè rappresenta un punto di riferimento scientifico su come comportarsi se si effettua una procedura di angioplastica in urgenza in pazienti con infezione Covid 19. La sicurezza degli operatori sanitari in questo momento è fondamentale per poter garantire i servizi essenziali e la cura tempestive di patologie gravi come lo è l'Infarto del Miocardio: preservare gli operatori sanitari specializzati in questo tipologia di intervento da possibili contagi e successiva malattia è importante perchè questi medici, infermieri e tecnici non sono sostituibili con altre figure professionali.Il lavoro è stato effettuato basandosi sulla scarsa documentazione scientifica presente e sulle raccomadazioni della OMS in termini di prevenzione del contagio e molto è servito lo scambio immediato di dati ed informazioni fra i centri di emodinamica sulle procedure che spontaneamente si iniziavano a partire proprio nelle zone più colpite dall'infezione. Proprio questa condivisione di informazioni ha potuto consentire la rapida pubblicazione del lavoro che ha l'obiettivo di far lavorare tutti gli operatori sanitari dell'emodinamica e della cardiologia nella massima sicurezza e quindi tranquillità."

"Se in questo momento siamo tra i primi ad affrontare una crisi sanitaria che di  scala mondiale - conclude -  abbiamo il dovere di condividere le informazioni in nostro possesso con tutta la comunità medica e scientifica per poter combattere e vincere tutti insieme la battaglia, ne va della vita dei nostri cittadini ma anche di tutta la popolazione che verrà attraversata da questa emergenza."

 

 

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Si informa la popolazione che da venerdì 27 marzo il Punto di primo intervento (PPI) dell’Ospedale Marconi di Cesenatico verrà temporaneamente convertito ad orario diurno “H12”, sarà cioè aperto dalle ore 8 del mattino alle ore 20, mentre osserverà la chiusura nelle ore notturne.

Si tratta di una misura temporanea, legata all’emergenza coronavirus, e che tiene anche conto dell’utilizzo molto limitato di tale struttura che si è registrato nell’ultimo periodo da parte dei cittadini, soprattutto in orario notturno. Per contro, tale conversione consentirà di dedicare personale sanitario all’ospedale di Bufalini di Cesena.

Per tutte le situazioni di emergenza-urgenza restano attive H24 auto medica e ambulanza, a copertura della costa.

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A seguito dell'evolversi del quadro epidemiologico legato all’infezione da coronavirus, anche per il territorio provinciale di Rimini prosegue la pianificazione della Direzione aziendale relativa alla dotazione di posti letto, sia di degenza sia di Terapia intensiva, per pazienti affetti da covid 19. Come noto la disponibilità di spazi ospedalieri è stata attivata secondo pianificazione regionale, a partire dai piani non ancora operativi del Palazzetto Dea dell’ospedale “Infermi” (quinto e sesto piano e presto anche il quarto); successivamente, a seguito della limitazione delle altre attività ospedaliere alle sole urgenze, sono stati recuperati ulteriori spazi a Rimini e sono stati attivati gli altri ospedali della rete provinciale, Cattolica, Santarcangelo, Novafeltria e Riccione, per la gestione di pazienti “non covid”. Per Riccione è stata quindi attivata una struttura di “Covid Hospital” come da linee guida regionali. Attualmente i posti letto ospedalieri dedicati a Covid sono 309 di cui 41 di terapia intensiva. Ulteriori ampliamenti dell’offerta di posti letto si potranno attivare attingendo dalle Case di Cura private per far fronte alla patologia ordinaria, ma non solo, così come è necessario prevedere di dedicare strutture intermedie (ad esempio le nuove RSA di Bellaria e Novafeltria, con complessivi 80 posti letto circa, piuttosto che strutture ricettive alberghiere) che possono eventualmente accogliere pazienti che hanno superato la fase acuta e che si avviano alla guarigione.

E' evidente che se nelle prossime due settimane la curva epidemiologica e la richiesta di ricovero ospedaliero resteranno le attuali, sarà indispensabile attivare ulteriori spazi di ricovero. Per questo motivo l’ufficio tecnico aziendale è al lavoro costantemente per valutare possibili scenari e modalità di intervento, tra cui, in particolare, l'ipotesi della realizzazione di un ospedale da campo all’interno del sedime ospedaliero o l’utilizzo di altri spazi, appositamente riconvertiti. Per quanto riguarda l’ospedale da campo, in analogia a quanto fatto a Piacenza si potrebbe ipotizzare ad un modulo, in collaborazione con l’Esercito Italiano, di 40 posti letto più ulteriori 3 attrezzati per terapia intensiva. Mentre in altri spazi potrebbero essere allestiti 42 posti più altrettanti di terapia intensiva.

Rispetto ad entrambi queste ipotesi, sulle quali è comunque necessario espletare le opportune verifiche già ora, sarà poi ovviamente necessario mettere in campo le necessarie risorse umane (con adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale), tecnologiche e logistiche.

Su tutti questi aspetti sono costanti il dialogo e in confronto all’interno dell’unità di crisi coordinata dalla Prefettura di Rimini e con la Regione.

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L’AUSL della Romagna ringrazia l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Forlì-Cesena che ha donato euro 10.000 a favore dell’Azienda e l’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento della Romagna che ha devoluto euro 12.500 a favore dell’AUSL della Romagna (euro 10.000) e dell’Asl di Ferrara (euro 2.500).

 

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Non si fermano le donazioni per l'emergenza Coronavirus.

Questa volta l'affetto e il sostegno verso gli operatori sanitari dell'ospedale "Morgagni - Pierantoni ", in prima linea contro il virus, si è espresso con il dono, da parte di famiglie ed imprenditori forlivesi, di circa settecento visiere protettive. Si tratta di dispositivi certificati, riutilizzabili, che ridurranno la produzione di rifiuti che comporta l'uso di prodotti monouso.

Le visiere protettive sono  state  donate dalle  famiglie  Silvestrini - Vespignani, Marco Montanari, promotore finanziario, Alessandro Fornari, Mara Maioli, famiglia Fanelli, famiglia Marino ed infine da Luana ed Alex (per il reparto Rianimazione) .

"Ringraziamo il titolare della ditta Cartesio Fullcard e la sua collaboratrice Erika  - spiega la dottoressa Maria Grazia Silvestrini, fra le famiglie donatrici - perchè hanno reso possibile, in tempi brevissimi, la produzione e la consegna di dispositivi tanto importanti per la protezione degli operatori dell'emergenza del nostro ospedale". 

Un grande gesto di solidarietà per  un grande impegno che, in queste settimane, medici ed infermieri forlivesi stanno elargendo nella cura e nella assistenza dei malati di COVID- 19.

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L' Associazione di volontariato di Protezione civile "Il molino" di Fratta Terme di Bertinoro, presieduta da Gilberto Zanetti, ha donato oggi 500 mascherine ffp2 all' ospedale di Forlì per tutti gli operatori sanitari dell' emergenza.

Ancora una volta  l'associazione, nota per la sua generosità, ha risposto "Presente" in un momento di emergenza.

A ricevere il prezioso dono, per la direzione del presidio di Forlì, la dottoressa Elena Vetri.

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Il Dott. Alberto Lattuneddu, titolare della Farmacia Malpezzi s.a.s. – Forlì e Presidente di FederFarma provincia di Forlì-Cesena, dona 300 mascherine FFP2 all’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Morgagni di Forlì , diretta dal dottor Marcello Galvani. 

“Essendo riuscito a procurarmi una discreta fornitura di Dispositivi di Protezione Facciale Monouso a Conchiglia FFP2/V, che attualmente risultano ancora Dispositivi di difficile reperibilità” – dichiara il Dr. Lattuneddu – “ed essendo a conoscenza delle attuali criticità sanitarie ,  dovute all’emergenza COVID-19, ho ritenuto opportuno donare alla U.O. di Cardiologia dell’Ambito di Forlì la suddetta fornitura anziché mettere in vendita in Farmacia il tutto. La mia gratitudine verso il Reparto di Cardiologia  è realmente sentita ed il concetto “ gratitudine “, quando si parla di Salute, diventa un  valore  non quantificabile e difficilmente esprimibile”.

“Ricevo con commozione questa donazione” – dichiara il Dr. Marcello Galvani ,  Direttore dell’UO di Cardiologia  di Forlì  – “che testimonia la sensibilità e vicinanza dei cittadini, così ben rappresentati dal Dr. Lattuneddu, nei confronti di tutti gli operatori sanitari chiamati a rispondere all’emergenza in corso. Ringrazio a nome di tutto il personale sanitario, tecnico ed ammnistrativo della Cardiologia per il prezioso dono che assume un particolare valore, dal momento che i dispositivi di protezione facciale sono purtroppo di difficile approvvigionamento. Proprio perché  bene  molto  prezioso ,  le maschere di protezione facciale verranno utilizzate in Emodinamica,  r eparto ed Ambulatori secondo i criteri suggeriti dalle Organizzazioni Sanitarie, in particolare dalla nostra Azienda, in modo da assicurare il massimo livello di protezione individuale agli operatori sanitari ,  stante le risorse disponibili”.

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Si informa che l'incontro rivolto alle donne in attesa "Nascere a Rimini" previsto per il 20 aprile prossimo in Aula G dell'Ospedale Infermi di Rimini è stato sospeso.

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I fratelli Raffaele e Alessandro Bassini del Panificio di Camillo di Predappio hanno donato questa mattina venti torte agli operatori sanitari all'ospedale "Morgagni - Pierantoni" di Forlì, impegnati nei reparti dell'emergenza che stanno fronteggiando la sanità nella lotta contro il Coronavirus.

Il panificio di Camillo venne fondato da Camillo Bassini nel 1963, nel centro di Predappio.

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Da  lunedì 23 marzo, Lepida ScpA darà la possibilità di ottenere l’identità digitale SPID-LepidaID, utilizzata per esempio per l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), anche senza recarsi fisicamente a uno sportello autorizzato. In questo modo, si potranno evitare spostamenti e ottenere l’accesso ai servizi online attraverso una procedura gratuita, completamente digitale e approvata dall’Agid (Agenzia per l'Italia digitale).

Per l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, “è una misura ulteriore a protezione dei cittadini messa in campo dalla Regione, che si aggiunge alle disposizioni urgenti già attivate per ridurre la necessità di spostarsi dal proprio domicilio e poter usufruire di tanti servizi sanitari online. È fondamentale, infatti- sottolinea Donini - limitare al massimo tutti gli spostamenti, riservandoli ai casi di assoluta necessità”.

Anche l’assessore regionale a Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale, Paola Salomoni, nel ribadire quanto sia necessario che i cittadini evitino gli spostamenti non indispensabili, sottolinea “l’importanza di fornire l’identità digitale SPID direttamente online, consentendo il riconoscimento attraverso webcam”.

Identificazione a vista da remoto: come funziona
L’identificazione a vista da remoto della persona che richiede un’identità SPID-LepidaID viene effettuata a distanza tramite strumenti di registrazione audio/video nel rispetto delle normative. La procedura prevede l’utilizzo del sistema telematico Google Meet, che garantisce un elevato livello di usabilità ed accessibilità da parte dell’utente: è immediato e semplice da utilizzare, basta infatti cliccare su un link inviato da Lepida ScpA.

La modalità, disponibile da domani, lunedì 23 marzo 2020, per richiedere il Sistema Pubblico di Identità Digitale sarà questa: il soggetto interessato fa la registrazione online; carica i documenti richiesti (scansione fronte/retro del documento di identità e della tessera sanitaria in corso di validità) ed effettua la validazione del numero di telefonia mobile e di indirizzo e-mail dichiarati. Chiede, a questo punto, il riconoscimento via webcam e prenota una sessione audio/video a cui accede, una volta programmato, tramite link del sistema Google Meet.

All’avvio della sessione audio/video l’operatore LepidaID segue una procedura standardizzata, interagendo con il soggetto e chiedendo tutte le informazioni necessarie (il consenso al trattamento dei dati, la conferma esplicita delle proprie generalità, della data e dell’ora della registrazione). Per la verifica vengono inquadrati fronte/retro i documenti precedentemente caricati. Una volta concluso l’iter, l’operatore LepidaID termina la sessione e l’identità digitale SPID – LepidaID viene attivata immediatamente dopo le dovute verifiche previste dalla norma.

L’identità digitale SPID-LepidaID è gratuita per sempre e il servizio di riconoscimento da remoto viene erogato gratuitamente nel periodo emergenza coronavirus.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico: l’accesso ai servizi sanitari è online
La Regione Emilia-Romagna continua a promuovere il Fascicolo Sanitario Elettronico come strumento per accedere ai servizi sanitari online anche attraverso le credenziali SPID.
Tramite il Fascicolo è possibile erogare le prescrizioni farmaceutiche (compresi i farmaci “in distribuzione per conto”, quali ad esempio gli anticoagulanti orali prescritti da medici di medicina generale su piano terapeutico dello specialista) senza la necessità del promemoria cartaceo; quindi ci si può recare in farmacia per ricevere il farmaco prescritto mostrando al farmacista il codice a barre presente nel FSE.
Tramite il Fascicolo si possono ricevere anche le prescrizioni per le visite specialistiche, con la possibilità di prenotare una visita e la relativa gestione dell’appuntamento, attraverso la disdetta o modifica della prenotazione. Inoltre, sempre grazie al Fascicolo, è possibile cambiare il medico di base, quando l’attuale comunica il termine dell’attività lavorativa. Infatti, è possibile durante tale periodo scegliere un altro medico e pediatria senza recarsi allo sportello. Tra gli altri servizi, infine, c'è la visualizzazione del credito disponibile del proprio buono celiachia e della spesa effettuata, con la possibilità di modificare il proprio PIN.

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