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Articoli filtrati per data: Giugno 2020

Martedì 30 giugno, con inizio alle ore 21.00, tramite Facebook, si svolgerà un’asta benefica organizzata dall’Associazione Culturale “Francesca Fontana”, che ha sede a Pisignano di Cervia. L’intero ricavato sarà devoluto all’Ospedale “Maurizio Bufalini” di Cesena ed alla sezione “AIL” di Ravenna.
Saranno messi all’asta quadri, ceramiche ed altri oggetti. L’asta benefica sarà condotta da Paolo Teti e potrà essere seguita sulle pagine Facebook “AIL Ravenna” e “Miss Mamma Italiana” e sui profili Facebook “Paolo TetiTema” e “Gianni Grandu”.

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L'Azienda USL della Romagna informa tutta la cittadinanza dello sciopero generale nazionale di tutto il personale del Comparto Sanità indetto da USB – Pubblico Impiego SANITA’ per l’intera giornata di giovedì 2 luglio 2020.

Nella giornata dello sciopero saranno assicurati i servizi pubblici essenziali, nel rispetto della vigente normativa, attraverso l’individuazione dei contingenti minimi di personale a garanzia delle prestazioni indispensabili e non dilazionabili, equivalenti ai servizi minimi assicurati normalmente nei giorni festivi.

 

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“Si trasferisce” presso l’Ausl il test per l'ambliopia, per i bimbi del distretto di Faenza. Il test per l’ambliopia, cosiddetto “occhio pigro”, viene solitamente proposto nelle scuole, ma a causa della loro chiusura nei mesi di marzo, aprile e maggio, sarà effettuato, a partire da domani primo luglio da ortottiste dell'Ausl Romagna ogni giorno in orario mattutino (dal lunedì al venerdì) nei mesi di luglio e agosto presso il complesso “ex Salesiani” (via San Giovanni Bosco, 1) a Faenza.

                                                                                              

L’ambliopia a carico dell'occhio (occhio pigro) è un deficit visivo in assenza di una patologia anatomica carico dell’occhio, generalmente monolaterale, che interessa il 4-5 per cento dei bambini nei Paesi Occidentali. Potenzialmente può anche diventare causa di grave ipovisione che, se interviene in età evolutiva, può condizionare l’apprendimento e lo sviluppo psico-motorio del bambino.

Il disturbo, non migliorabile con lenti, può essere corretto con possibilità di successo più o meno completo solo entro i primi 5-6 anni di vita. La precocità del trattamento richiede una diagnosi tempestiva. Un’ampia letteratura ha dimostrato l’efficacia di uno screening oftalmologico che, secondo le indicazioni fornite dall’Oms e dal Uk National Screening Committee, deve comprendere controlli da parte di personale specializzato su tutti i bambini residenti nel territorio, anche in mancanza di sintomi, indicazione clinica o familiarità per patologia.

Questa importante attività di prevenzione coinvolge i bambini di 5 anni, le cui famiglie vengono chiamate direttamente. Lo screening è eseguito da ortottiste dedicate generalmente presso le scuole materne ma si estende anche ai bambini non frequentanti. Le famiglie stanno ricevendo a casa un invito ad eseguire la valutazione ortottica e i Pediatri di Libera Scelta sono stati tutti informati.

Saranno ovviamente osservate le più comuni norme per il distanziamento fisico, il rispetto dell'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, dell'igiene delle mani e delle superfici di utilizzo. E' previsto l'accesso di un bambino e di un genitore ogni 20 minuti per una prova della durata media di 15 minuti e per la necessaria sanificazione fra una visita e l'altra.

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Ancora un importante gesto di vicinanza della società civile alla sanità riminese, e in particolare alla Diabetologia dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. Questa mattina i Lions di Rimini Malatesta e di Santarcangelo hanno consegnato al dottor Giorgio Ballardini (primario della Medicina di Rimini) e alla dottoressa Anna Carla Babini (responsabile della Diabetologia), alla presenza di vari infermieri tra cui la coordinatrice Marisa Bonini, il Biothesiometer, una apparecchiatura che consente di misurare, rapidamente, la sofferenza degli arti inferiori in presenza di diabete, nonché un doppler vascolare per la stessa funzione, del valore complessivo di circa 2.500 euro da utilizzare per i pazienti seguiti dal servizio.

Per i donatori erano presenti la presidente del Lions Club Rimini Malatesta Vittoria Vitale e la past president Simonetta Lolli, il presidente del Lions Club Santarcangelo Loris Sapignoli con la Cooordinatrice New Voices Sandra Sacchetti.

La sofferenza degli arti inferiori, che può portare all’insorgenza di complicanze anche importanti, come ad esempio il piede diabetico, è un disturbo molto comune tra le persone con diabete: nel Riminese interessa i pazienti seguiti dalla Diabetologia sono circa settemila, e nel 2019 le prestazioni legate al “piede diabetico” sono state 1.645.

 “Questa donazione, di cui ringrazio sentitamente i Lions anche a nome della Direzione Aziendale, integra e migliora la capacità diagnostica della Diabetologia di Rimini in termini di prevenzione delle complicanze periferiche della malattia diabetica – spiega il dottor Ballardini -. Il biotesiometro è uno strumento che consente di valutare la sensibilità periferica agli arti in maniera più fine di quanto non si faccia abitualmente utilizzando il monofilamento. Il doppler vascolare consente di eseguire un test che dà una indicazione importante sullo stato della circolazione periferica del paziente diabetico e la combinazione di entrambi i test porta alla identificazione di eventuali problematiche , alla programmazione di indagini più approfondite e alla definizione del tipo di follow up di cui necessita il paziente”.

Dichiarazione di Vittoria Vitale, presidente dei Lions di Rimini Malatesta: “In questo mio anno di presidenza, in linea con gli obiettivi primari del Lions, mi sono rivolta al servizio di Diabetologia dell’ospedale di Rimini e ho preso contatti con i dottori Ballardini  e Babini, e con  la caposala Bonini. Ho appreso della necessità di diagnosticare sempre più tempestivamente la sofferenza degli arti inferiori in presenza del diabete ed è quindi emersa la necessità di fornire un dispositivo medico portatile, il Bíothesiometer e di una altra piccola dotazione, un Doppler vascolare. Insieme al Lions Club Santarcangelo, facendo un ‘banchetto’ in piazza, in occasione della Festa di San Martino si sono iniziati a raccogliere i fondi con la distribuzione delle mele regalateci dalla ditta produttrice Marlene. Abbiamo poi fatto, sempre insieme al Lions Santarcangelo una cena di pesce e a Natale una tombola finalizzata alla fornitura di questi dispositivi medici”.

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E’ ai “nastri di partenza” il nuovo Punto di raccolta a Avis realizzato a Cattolica grazie ad un accordo tra l’Associazione Italiana Volontari Sangue, il Comune di Cattolica e l’Ausl Romagna. Tale nuova sede, spaziosa e ben attrezzata, è situata presso la Rsa limitrofa all’ospedale di Cattolica, e di proprietà del Comune, e ospiterà, oltre ai donatori della Regina, anche quelli di San Giovanni in Marignano e Morciano (a Cattolica e San Giovanni resteranno invariate le sedi associative mentre quella di Morciano si sposterà in via Colombari, 1). Questa mattina, nel corso di una visita alla struttura cui hanno partecipato i vertici Avis (il presidente provinciale Claudio Baschetti, il vice Pietro Pazzaglini, i presidenti delle sezioni di Cattolica Matteo Dina, di Morciano Secondo D’Andrea e per quella di San Giovanni Elena Castellari e Francesco Coccola, la responsabile sanitaria Paola Piccioni), il sindaco di Cattolica Mariano Gennari e per l’Ausl il commissario già direttore generale Marcello Tonini, il direttore del Centro trasfusionale di Rimini Annalisa Gabriele e il direttore delle Attività tecniche Enrico Sabatini, è stato fatto il punto della situazione da cui è emerso che, con l’effettuazione di alcuni ultimi limitati interventi, la sede sarà operativa, orientativamente, entro la fine del mese di luglio.

L’operazione è nata nell'ambito della Convenzione tra l'Ausl Romagna e le Avis della Romagna, e fa seguito al progetto di razionalizzazione delle sedi di raccolta sangue che ha interessato il territorio della Valconca nell'ultimo biennio. La sede cattolichina è stata individuata, in accordo col Comune, dispone di un'area di 210 metri quadrati e trovandosi all'interno dell’edificio della rsa, confinante con il Presidio Ospedaliero "Cervesi" di Cattolica, rappresenta una ubicazione strategica, fondamentale per gestire in sicurezza l'attività di raccolta sangue svolta.

I lavori necessari per adattare la sede sono stati svolti dal Comune di Cattolica, per un ammontare di oltre 170mila euro, somma messa a disposizione dall’Ausl Romagna e che sarà “scontata” attraverso il canone d’affitto da versarsi al Comune per l’utilizzo della propria sede.

Si stima che con i donatori di Cattolica e della Valconca saranno eseguite oltre 2.600 donazioni l’anno.

“Con questa nuova sede saremo nelle condizioni di operare in condizioni migliori rispetto a quanto fatto finora – ha detto il presidente provinciale Avis Baschetti -, e per questo ringraziamo Comune e Ausl, per l’opportunità e per gli ultimi interventi necessari per partire. Voglio inoltre esprimere un plauso a tutti i nostri donatori per la loro perseveranza e spirito di servizio, grazie ai quali abbiamo contribuito a garantire l’autosufficienza di sangue per i nostri ospedali e inviato risorse anche al di fuori di questi”.

Il sindaco Gennari ha ribadito "l’importanza di dotare l'Avis di una sede più idonea per le sue attività: una vera e propria ‘casa del dono’. Locali più accoglienti per una realtà importante, non solo per le azioni messe in campo per la salute dei cittadini ma, soprattutto per il ruolo che l'associazione, con i propri volontari, svolge sul territorio. Da qui potranno partire nuove iniziative di sensibilizzazione della comunità. Li ringrazio di cuore e sono felice di condividere questo momento con i vari attori che hanno permesso di realizzare quest'opera. E voglio esprimere soddisfazione per la collaborazione instaurata con l’Ausl, su questo come su vari altri progetti".

Il dottor Tonini ha concluso rimarcando “la mia soddisfazione per questo progetto che volge al termine. E’ una bella realizzazione, e non mancherà il massimo impegno per renderla operativa al più presto. Mi associo ai ringraziamenti a tutti i donatori Avis”.

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Per dare un contributo a chi ha affrontato in prima linea l'emergenza epidemiologica del virus covid-19, il maestro Angelo Valsiglio ha deciso di donare , all'ospedale "Morgagni - Pierantoni" di Forlì , tutte le royalties derivanti dalla vendita del brano "Purple Rain" di Prince, interpretato dai The rainbow project, da lui prodotto ed arrangiato da Alioscia Arioli . Il maestro Angelo Valsiglio , nella sua brillante carriera, ha scritto oltre cinquecento brani, tra cui la notissima "La solitudine", vincitrice del f estival di Sanremo 1993 , composta insieme agli autori Cremonesi e Cavalli, ed interpretata dall'artista Laura Pausini. Molti altri grandi successi portano la sua firma, tra i quali "Gente come noi" di Ivana spagna e "Storie" di Anna Oxa. La sua ultima "perla" è la colonna sonora del film su Mia Martini "fammi sentire bella", brano da lui composto.

 

"L'idea di destinare i proventi del mio progetto all'ospedale di Forli' - spiega il maestro Angelo Valsiglio - mi e' venuta mentre stavo suonando il brano composto per il film su Mia Martini al mio amico urologo e pianista, dottor Massimo Fiori . Ho pensato di dimostrare il mio supporto e sostegno a tutti gli operatori sanitari, in prima linea nella lotta al covid 19, offrendo tutti i diritti del brano "Purple Rain" di Prince, interpretato dai The rainbow project. Anche quest'altr'anno ripetero' lo stesso progetto sempre a favore dell'ospedale di Forli'."

 "Ho scelto appositamente di fare interpretare il brano da giovani di talento e non da cantanti famosi - prosegue - per le caratteristiche dell’ iniziativa. Anche il brano e' stato selezionato proprio perche' il titolo "purple rain" ricorda l'epidemia del Coronavirus. Amo la Romagna, vivo a Forlimpopoli da tanti anni e ho sposato una romagnola. Per questo ho deciso di sostenere la vostra sanita' di eccellenza."

 Alla presentazione del video hanno salutato e ringraziato , Gianluca Zattini, sindaco di Forli', che ha rinnovato i complimenti e il sostegno della citta' e agli operatori sanitari e il direttore del presidio ospedaliero di Forli', Paolo Masperi.La donazione finanziera’ un progetto che prevede di sviluppare tecniche mediche ed informatiche per fornire servizi sanitari a distanza.

 Il brano , attraverso la piattaforma radiofonica “Airone” , verra’ distribuito a oltre 600 radio. Inoltre “Believe digital” distribuira’ il brano su Itunes, Spotify,etc, trasferendo tutti i proventi all’ospedale di Forli’. Il video e’stato già trasmesso in Francia da Antenne deux ed in Italia verra’ trasmesso dalle reti nazionali

Vuoi sostenere il progetto per l'ospedale di Forlì con il maestro Valsiglio?

Tra dieci giorni  vai su Itunes, Spotify o Youtube e scarica il brano "Purple Rain The Rainbow Project" Aiutaci!

 

 

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In molti, il giorno dell’inaugurazione del Covid Intensive Care di Rimini, hanno notato che anche gli aspetti dell’umanizzazione sono stati curati, nella realizzazione degli spazi. Un approccio che da sempre caratterizza l’Ausl Romagna e Rimini. Quindi le pareti sono state decorate con murales che rappresentano il mare, con un approccio olistico al benessere e, soprattutto, c’è un pannello donato dal writer riminese Eron. Inoltre, per non dimenticare il periodo più duro dell’epidemia, è nato un piccolo ed emozionante libro.

Grande la generosità dell’artista italiano Eron: contattato per l’acquisto di un suo recente dipinto, da installare nel nuovo reparto Covid19 dell’ospedale Infermi di Rimini, ha deciso di donarlo in segno di gratitudine per il lavoro che svolgono tutti i giorni gli operatori sanitari ma anche tutti coloro (direzione lavori, ditte, operai…) che nelle settimane scorse hanno lavorato letteralmente giorno e notte per completare il nuovo reparto in tempi record. L’opera, dal titolo “Follow 4620” è dipinta a spray su una tela di circa un metro per due, ed appartiene alla serie di opere con il sole a forma di cuore a cui l’artista sta lavorando da qualche anno.

Da parte della responsabile aziendale del Fundraising Elisabetta Montesi, a nome della Direzione Aziendale un sentito ringraziamento all'artista.

Eron (Rimini 1973), è un artista italiano considerato tra i più dotati e virtuosi interpreti dell’arte figurativa e della pittura contemporanea internazionale (Enciclopedia Italiana Treccani) ed è uno dei più noti esponenti del graffitismo italiano e della street art a cavallo fra XX e XXI  secolo. Le sue opere toccano spesso temi politici e sociali attraverso una ricerca  pittorica che unisce potenza, delicatezza, poesia e armonia visiva. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo tra cui: Chelsea Art Museum New York, Biennale di Venezia, Saatchi Gallery Londra, Galleria Patricia Armocida Milano, PAC Padiglione Arte Contemporanea di Milano, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Horizon One Gallery, Museo d’Arte Moderna di El Cairo Egypt, Civic Centre Ozumba Mbdiwe, Lagos, Nigeria, Palazzo delle Esposizioni, Roma, Museum for Urban Contemporary Art Berlino, Italian Cultural Institute New York, solo per citarne alcuni.

Il percorso di umanizzazione del reparto è stato seguito (così come i relativi lavori peraltro) dall’unità operativa Attività tecniche dell’Ausl Romagna (diretta dall’architetto Enrico Sabatini) e in particolare dall’architetto Andrea Gozzoli e da Roberta Pezzi che ha posto in essere un approccio olistico, curando nei dettagli la scelta delle immagini, l’impostazione grafica fino alla stampa e alla posa.

E sempre nell’ambito percorso di umanizzazione rientra anche il volume “Tu porterai il tuo cuore - Lettere dal fronte Covid 19”, curato dal direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Rimini Giuseppe Nardi. Edito da “Antonio Delfino Editore”, il libro raccoglie i messaggi scambiati all’interno di una chat privata tra medici e infermieri, nata come mero strumento di lavoro e pian piano diventata un mezzo per parlare al cuore di chi combatteva, e combatte, una battaglia durissima, destinata a segnare la vita di tutti.

Il primo caso di Rimini emerge il 25 febbraio, ma già il 23 – emerge dall’opera - la vita dei rianimatori riminesi viene sconvolta, quando salta fuori che 4 di loro, che erano stati ad una formazione in Lombardia, avevano avuto un contatto con un paziente covid.

Di lì il tempo ha iniziato a cavalcare impazzito per settimane. Quelle del “Contagio”, raccontate in un capitolo che si intitola proprio così, e declinate in particolare rispetto alle azioni che il reparto, così come tante strutture sanitarie aziendali, hanno messo in atto per farvi fronte: una vera e propria “Resistenza”, titolo di un altro capitolo, il più lungo, nel quale viene raccontato ciò che si è fatto ma anche (soprattutto) le implicazioni umane, per i professionisti, i pazienti, i loro congiunti e conseguentemente, in un circolo che in tutti i modi si è cercato di rendeere virtuoso, sono di nuovo ricadute sui professionisti.

L’ultimo messaggio pubblicato porta la data del 31 marzo: l’emergenza è ancora nel pieno ma c’è un segnale positivo: “I ricoveri cominciano a diminuire”, e quindi ci si può permettere il “lusso” di sperare. E di ringraziarsi, come fa il dottor Nardi coi “suoi”. “Non è finita – scrive – la battaglia contro il Covid sarà ancora lunga, ma quello che avete creato in questi giorni in questo posto è stato per me e spero per tuti voi, indimenticabile. Grazie”. Altre parole non servono.

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Da lunedì 29 giugno riprendono le prenotazioni tramite CUP per le prestazioni ordinarie di specialistica ambulatoriale: sarà dunque possibile nuovamente prenotare visite ed esami.

Sarà comunque una ripresa graduale e progressiva considerato che la nuova offerta delle prestazioni prenotabili dipende da vari fattori: la disciplina (il personale di alcune branche in particolare risulta ancora impegnato nel contrasto all’infezione da covid 19 e quindi con meno possibilità di aprire l’offerta ambulatoriale), le decine di migliaia di prestazioni sospese durante l’emergenza sanitaria ancora da erogare, la natura della struttura d’erogazione, con il privato accreditato sostanzialmente già pronto ad accettare nuove prenotazioni, gli ambiti territoriali anch’essi diversamente coinvolti dall’emergenza. L’Azienda dunque, nel processo di riavvicinamento ad una, da tutti auspicata, situazione di normalità e nel tentativo di rispondere quanto prima ai bisogni della popolazione assistita, apre le prenotazioni pur consapevole che l’offerta inizialmente non sarà ancora a pieno regime e difficilmente in grado di soddisfare da subito tutte le aspettative.

L’Azienda inoltre continua ad invitare a NON recarsi fisicamente ai Cup e agli sportelli aziendali, bensì di utilizzare tutti i possibili strumenti alternativi (Cuptel al numero verde 800002255, o 800004488 per la libera professione nonchè Fascicolo Sanitario Elettronico e Farmacup), o comunque, se proprio indispensabile, recarsi agli sportelli prendendo un appuntamento: i relativi numeri sono presenti sul sito aziendale www.auslromagna.it .

Si ricorda, infine, che l’Azienda USL sta continuando a recuperare le prestazioni di specialistica ambulatoriale a suo tempo prenotate dai cittadini, ma la cui erogazione era stata bloccata a seguito del diffondersi del Covid. Questi cittadini NON devono nuovamente prenotare perché vengono chiamati direttamente dall’Azienda o dai soggetti della Sanità Privata presso i quali le prestazioni erano state prenotate, per riprogrammare la prestazione.

 

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A causa delle restrizioni all'accesso dovute alla epidemia in corso, la dr.ssa Alice Bianchi e la dr.ssa Valentina Felletti del centro di Procerazione Medicalmente Assistita (PMA) di Lugo della UO Fisiopatologia della Riproduzione, hanno preparato un video in cui  illustrano il percorso di procreazione medicalmente assistita alle coppie che intendono intraprenderlo

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L'utilizzo degli spazi e l’articolazione delle diverse attività sanitarie, non sanitarie, tecniche ed amministrative all’interno delle strutture aziendali è stato ripensato al fine di minimizzare e ridurre la diffusione del Virus Sars-Cov2. Questo il poster,  che troverete all'ingresso di tutte le nostre strutture sanitarie, con le regole per l'accesso in sicurezza.

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