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Articoli filtrati per data: Luglio 2020

Appena scoppiata l’emergenza sanitaria covid-19, la cesenate Silvia Muccioli è stata una delle prime concittadine ad attivarsi per avviare una raccolta fondi sulla piattaforma on line “go fund me” a favore dell’ospedale di Cesena. E in poco tempo è arrivata a raccogliere oltre 60 mila euro che sono stati subito devoluti al Bufalini per l’acquisto di apparecchiature da dedicare alla cura e all’assistenza i dei pazienti affetti da coronavirus.

Grazie a lei e alla generosità di tantissimi cittadini e aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa solidale, nel periodo più critico e drammatico dell’emergenza, la Terapia Intensiva dell’ospedale Bufalini di Cesena ha acquistato un ventilatore polmonare, la Gastroenterologia ha potuto contare su un prezioso contributo per l’acquisto di un sistema tecnologico multimediale per la gestione multidisciplinare dei casi clinici, mentre il Servizio Dipendenze Patologiche si è dotato di videocamere per l’attività di supporto psicologico a distanza dei pazienti.

In attesa della cerimonia ufficiale di consegna delle donazioni, il dottor Vanni Agnoletti, direttore dell’Unità Operativa Anestesia e Rianimazione, il dottor Carlo Fabbri, direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Cesena e Forlì e il dottor Michele Sanza direttore del Servizio Dipendenze Patologiche e la dottoressa Elisabetta Montesi responsabile del fundraising aziendale, rivolgono il loro personale ringraziamento e quello dell’Azienda USL a Silvia Muccioli e a tutti coloro che aderendo alla raccolta fondi hanno contributo a fornire questo supporto concreto durante l’emergenza covid 19.

“Con immenso piacere – afferma Silvia Muccioli - ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla donazione e i medici che hanno acquistato le apparecchiature, ringrazio anche la dottoressa Montesi per il sostegno datomi sin dall’inizio della raccolta fondi. Sono molto contente di aver potuto dare il mio contributo in un periodo così difficile”.

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Il direttore generale dell'Ausl Romagna, Tiziano Carradori,  è stato intervistato  oggi da una troupe di RAI 3 in merito alla sua nuova nomina e agli obiettivi del suo mandato. 

Il servizio andrà  in onda oggi stesso, nelle edizioni del TG delle ore 14 e delle ore  19

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Un altro importante riconoscimento per il dottor Federico Marchetti, direttore dell'unità operativa di Pediatria e Neonatologia di Ravenna dell'Ausl Romagna. Il professionista ha infatti ricevuto, dal Ministero di Istruzione, Università e Ricerca, l'abilitazione all'insegnamento universitario di seconda fascia in qualità di professore associato in Pediatria.

Tale riconoscimento, dopo apposita selezione e basato sull'importantissimo curriculum del dottor Marchetti, ha validità dal 2020 al 2029. Rappresenta anche un indiretto riconoscimento al livello qualitativo raggiunto nei settori di pediatria e neotatologia ravennati.

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Nuovo importante tassello nel percorso di umanizzazione all’interno della Casa della Salute del Rubicone grazie al prezioso contributo dell’Associazione “Qualcosa di Grande per i piccoli” che ha donato una serie di allestimenti pittorici che oggi animano la rinnovata sala d’attesa pediatrica al primo piano del Santa Colomba.

“Decorare le pareti di un ambulatorio non è solo un fatto estetico, tenendo comunque conto che educare alla bellezza è un modo per insegnare il rispetto e la cura dei luoghi che frequentiamo – spiega la responsabile della Pediatria di Comunità di Cesena Antonella Brunelli – E’ anche una maniera per riflettere su quanto ci viene raccontato sui muri: nella sala di attesa pediatrica della Casa della Salute del Rubicone l’attenzione si concentra sull’inclusione, sull’eguaglianza, sui rapporti affettivi transegenerazionali: quindi, a partire dalla stazione del mondo, un trenino di bambini di paesi diversi viaggia, attraverso lo spazio e il tempo, salutando i nonni che li guardano andare lontano, portando messaggi di valori, educazione e cultura, incontrando l’energia di adolescenti fra skateboard e street art. Non mancano poi richiami alla musica e alla lettura, temi particolarmente cari a tutti i pediatri nella promozione della salute dei nostri bambini fin dalla gravidanza e i primi mesi di vita”.

L’iniziativa solidale è stata presentata ieri mattina nel corso di una cerimonia che ha visto la presenza del Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini e del vicesindaco Nicola della Pasqua, del Sindaco di Longiano Ermes Battistini, del presidente dell’Associazione “Qualcosa di grande per i piccoli” Daniele Vitali, del Direttore del Distretto Rubicone Francesca Righi, della responsabile della Pediatria di Comunità Antonella Brunelli, del responsabile del Fundraising aziendale dell’Ausl Elisabetta Montesi insieme alla creativa designer cesenate Claudia Farnedi che ha realizzato l’allestimento, ad alcuni pediatri di libera scelta, operatori sanitari e volontari dell’associazione. Tutti i presenti hanno sottolineato il loro apprezzamento per il bellissimo lavoro svolto, evidenziando quanto sia importante per bambini e familiari poter vivere con maggior serenità l’ambiente sanitario.

“Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto di umanizzazione – afferma il direttore del Distretto Rubicone Dottoressa Francesca Righi – che rientra nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione degli spazi all’interno della Casa della Salute del Rubicone oramai giunto a compimento e che ci consentirà di migliorare l’offerta dei sevizi erogati”.

“La pediatria infantile – afferma il Sindaco di Savignano Sul Rubicone Filippo Giovannini - è un tassello importante dei servizi erogati dalla Casa della Salute del Rubicone. È un percorso iniziato 4 anni fa con l'implementazione dei servizi, ed è un presidio di riferimento non solo per Savignano, ma tutto il nostro distretto socio-sanitario. Gli utenti entrano al “Santa Colomba" e si sentono all'interno di una struttura viva, in continua evoluzione e al centro di una politica socio-sanitaria in cui l'ASL della Romagna crede fermamente e in cui ha intenzione di continuare a investire”.

Da parte dell’Azienda USL della Romagna e dei professionisti un sentito ringraziamento all’Associazione “Qualcosa di Grande per i piccoli” e ai suoi numerosi sostenitori per questa nuova generosa donazione che si va ad aggiungere alle altre numerose iniziative intraprese in questi anni dall’Associazione cesenate a sostegno del percorso di umanizzazione delle aree pediatriche all’interno delle strutture sanitarie.

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Con le delibere n. 169 e n. 170 il direttore generale dell’Azienda Usl della Romagna, Tiziano Carradori, ha proceduto in data odierna a integrare la direzione strategica, nominando la nuova direttrice amministrativa e il nuovo direttore sanitario.

I due professionisti che da lunedì 13 luglio ricopriranno l’incarico ai vertici aziendali, affiancando Carradori alla guida dell’Azienda, sono rispettivamente  Agostina Aimola e  Mattia Altini. Il completamento della Direzione strategica avverrà nei prossimi giorni con la nomina del Direttore delle Attività Socio-sanitarie, per la cui formalizzazione sono necessari ulteriori formali adempimenti. Il professionista individuato è il dott. Mirco Tamagnini   La posticipazione dell'adozione dell'atto formale di nomina del dott. Tamagnini è dovuta alla necessità di completare alcune adempimenti burocratici.

I professionisti individuati sono stati selezionati nell'ambito degli appositi albi regionali degli idonei, hanno maturato nel corso della loro carriera una qualificata formazione ed esperienza professionale in ambito sanitario, ricoprendo importanti incarichi nel corso degli anni, tra i più recenti: Agostina Aimola come direttore delle Attività Amministrative di presidio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara e Mattia Altini come presidente nazionale dei medici-manager e direttore sanitario dell’Istituto di Cura e Ricerca sui Tumori di Meldola, Mirco Tamagnini è stato già titolare del medesimo incarico per l'Azienda USL della Romagna fino al 29 febbraio 2020.

La direttrice amministrativa e il direttore sanitario si caratterizzano anche per una lunga e consolidata consuetudine collaborativa con l'attuale direttore generale.

I dirigenti sono stati selezionati anche sulla base dell'attitudine ad una direzione attenta all'ascolto interno ed esterno, e alla capacità di risolvere problemi organizzativi e gestionali.

Con le nomine di cui sopra si conclude la definizione delle posizioni di vertice aziendale, con l'obiettivo di porsi nelle migliori condizioni di interpretare pienamente e con la massima tempestività il mandato ricevuto dalla Regione così come ulteriormente specificato dalla CTSS.

Si coglie l'occasione per ringraziare il sub commissario sanitario Stefano Busetti e il sub commissario amministrativo Franco Falcini per il lavoro svolto durante il loro incarico e il supporto fornito in questi primi giorni della nuova direzione.

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Ancora un bellissimo segno di vicinanza e solidarietà nei confronti dell’Ospedale di Rimini e in particolare dei bimbi seguiti dal servizio di Oncoematologia pediatrica (coordinato dalla dottoressa Roberta Pericoli nell’ambito dell’Unità operativa di Pediatria diretta dal dottor Gianluca Vergine).

L’associazione “Sbub Bykers”, che nelle scorse settimane ha venduto mascherine di protezione nei confronti dell’infezione da covid 19, in collaborazione col negozio “Mastro Geppetto”, ha utilizzato il ricavato per acquistare giocattoli per i piccoli pazienti, che sono stati donati nei giorni scorsi.

L’associazione promuove il ciclismo dilettantistico, sia in strada sia fuoristrada, e già collabora con RiminiAil su varie iniziative benefiche.

Sentiti i ringraziamenti per il bel gesto, da parte della Direzione di Presidio e della Direzione Aziendale

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Dal 14 luglio presso il parco "Oltre il Giardino" del Centro Diurno La Meridiana dell'U.O. Servizio Dipendenze Patologiche di Cesena prenderà via il progetto "Fitness al parco ". Grazie alla collaborazione con l'associazione sportiva Just Pilates Studio operante nel quartiere Cervese Sud, dove si trova La Meridiana, sarà possibile svolgere lezioni di pilates e stretching con l'obiettivo di far conoscere tecniche di allenamento sportivo, riscoprire il benessere derivato da un corpo più sano e avere più consapevolezza del proprio corpo.

Le lezioni si terranno nel parco della struttura di via Cerchia S.Egidio 2621 tutti i martedì e i venerdì dalle ore 19.

“Come tutte le iniziative organizzate nell’ambito del progetto di educazione ambientale “Oltre il Giardino” promosso dall’Ausl in collaborazione con il Comune di Cesena, il Quartiere Cervese Sud e il Mandorlo Coop. Soc. Onlus - spiega il responsabile del centro Diurno La Meridiana Gianluca Farneti - la nuova proposta ha l’obiettivo di favorire l'integrazione sociale dei pazienti e allo stesso tempo offrire alla città uno spazio verde mantenuto attraverso le attività riabilitative del Centro. L’iniziativa è infatti aperta a tutti i cittadini,personale sanitario e dipendenti dell’AUSL Romagna potranno inoltre usufruire di sconti all'atto dell'iscrizione, ma la vera particolarità della partnership sta nel fatto che gli istruttori di Just Pilates Studio per due mattine alla settimana svolgeranno gratuitamente anche lezioni di ginnastica e nord walking ai pazienti del Centro Diurno La Meridiana. Un aiuto concreto ai progetti riabilitativi individualizzati, finalizzati al miglioramento del benessere e della salute” - conclude Farfaneti.

Info e iscrizioni: studiojustpilates@gmail.com – 393. 7343261.

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Due nuovi gazebo per consentire, in tempi di distanziamento fisico, di praticare all’aperto alcune attività che quotidianamente coinvolgono gli ospiti del Centro Diurno La Meridiana di Via Cerchia a Sant’Egidio.

Li ha donati Onit Group in memoria del collega e amico Enrico Migani, precocemente scomparso nei primi mesi dell'anno. Un gesto generoso per dare continuità alla prodigalità in ricordo del giovane che qualche anno fa si era adoperato in prima persona per organizzarsi con un gruppo di colleghi ad allestire un primo gazebo, tutt'ora presente all’esterno della struttura.

La cerimonia di consegna è avvenuta oggi al Centro Diurno La Meridiana, alla presenza tra gli altri dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo che ha voluto portare il suo saluto anche agli ospiti che frequentano il Centro, dell’amministratore delegato di Onit Group Fabio Piraccini, insieme con i familiari di Enrico, la moglie Chiara Ghinassi e i figli Michele e Simone, del direttore dell’Unità Operativa Servizio Dipendenze Patologiche di Cesena Michele Sanza, del responsabile della struttura Gianluca Farfaneti e della responsabile del Fundraising aziendale Elisabetta Montesi.

Da parte dell’Azienda USL della Romagna e del Centro Diurno La Meridiana un sentito ringraziamento a ONIT GROUP per questa nuova e gradita donazione che consente agli utenti in riabilitazione di proseguire le attività anche in questo momento, rendendo inoltre più funzionale e confortevole la struttura.

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L’Assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, si è recato oggi all’ospedale Bufalini di Cesena, continuando così le visite presso le strutture sanitarie della Regione, per portare il ringraziamento suo personale e di tutta la comunità regionale agli operatori sanitari che con grande impegno e professionalità sono stati per mesi in prima linea nella lotta al Covid.

Accompagnato dal direttore generale dell’Ausl della Romagna Tiziano Carradori, dal Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, e dal direttore sanitario di presidio Carlo Lusenti, l’Assessore regionale ha visitato la Terapia Intensiva, la Neurochirurgia, il Centro Grandi Ustionati, la Medicina Nucleare , la terza sala angiografica dove è stata recentemente installata una nuova apparecchiatura angiografica dedicata alle funzioni della Radiologia interventistica, della Chirurgia Vascolare e dell’attività di emodinamica della Cardiologia, e il cantiere del Pronto Soccorso dove stanno procedendo i lavori di ampliamento. Tutti reparti su cui si è sempre investito e si sta continuando a investire, per i necessari e non procrastinabili interventi strutturali e di ammodernamento tecnologico, per rafforzarne percorsi e servizi, in attesa della costruzione del nuovo Bufalini.

La visita è stata d’altra parte anche l’occasione per fare il punto sul nuovo ospedale di Cesena e sulle tappe che porteranno alla realizzazione di questo grande progetto, il cui iter amministrativo è ripreso appena possibile, dopo la sospensione forzata causata dall’emergenza sanitaria e dalle misure restrittive e di contenimento adottate dagli organi di governo per fronteggiarla. Assessore, Sindaco e Direttore generale, insieme al Direttore di presidio e al Direttore dell’UO Progettazione e Sviluppo Edilizio dell’ausl, hanno ripercorso le tappe del lavoro già fatto e condiviso le fasi successive del progetto, ribadendo come la costruzione del nuovo ospedale rappresenti una grande opportunità e una grande sfida per offrire alla comunità una struttura sanitaria all’avanguardia, capace di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini e dei professionisti che ci lavoreranno. Prossimo passaggio chiave sarà l’aggiudicazione definitiva, si presume entro settembre, del bando di gara per l’affidamento dei servizi di “architettura, ingegneria e geologia, con relative indagini, per la redazione della progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, con riserva di affidamento della direzione lavori e del coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione inerente ai lavori di realizzazione del nuovo Ospedale di Cesena”. Dopo la formulazione, il 16 gennaio scorso da parte della commissione giudicatrice, della graduatoria provvisoria delle imprese che hanno risposto al bando, allo stato attuale, si stanno completando le procedure di verifiche previste dalla normativa in materia di appalti per poi procedere a formalizzare l’aggiudicazione. Dopo di che l’aggiudicatario inizierà la nuova fase di progettazione prendendo le mosse dal “Progetto di fattibilità tecnica ed economica prima fase”, che è stato completato il 31 maggio 2018 ed approvato con deliberazione del Direttore Generale del 05 luglio 2018.

“Oggi all'Ospedale Bufalini di Cesena ho potuto constatare di persona quanto siano avanzate, innovative, performanti le prestazioni sanitarie offerte all'interno dell'ospedale e quanto sia elevata la qualità e la professionalità del personale sanitario – afferma l’Assessore Raffaele Donini –. Con il Direttore Generale Tiziano Carradori, il Sindaco Enzo Lattuca e la direzione sanitaria dell'ospedale, ci siamo anche concentrati sul crono programma della progettazione e sulla dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione del nuovo Ospedale. Il mio impegno sarà massimo, accanto al territorio romagnolo affinché questo investimento, così importante. si possa finalmente realizzare”.

"L'incontro é stato una prima occasione per riprendere contatto con la struttura ospedaliera dove ho cominciato tempo fa il mio percorso professionale e dove ho contribuito allora ad attivare servizi che oggi abbiamo visitato – dichiara il Direttore Generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori -. Una occasione importante, anche e sopratutto perché con l'assessore Donini, il Sindaco Lattuca e il responsabile del presidio, mi ha consentito di fare il punto sui principali aspetti problematici con cui si é confrontato l'ospedale Bufalini dopo il picco epidemico, di inquadrare lo stato di avanzamento del progetto di costruzione del nuovo ospedale e gli aspetti prioritari per un suo rapido avanzamento. Occasione di incontro che, non appena conclusa la nomina dei collaboratori più stretti con i quali sosterrò la direzione dell'azienda (Direttore Amministrativo Direttore Sanitario, Direttore Attività Socio Sanitarie), sarà prossimamente arricchita da incontri di ascolto diretto con il personale medico, infermieristico e tecnico che presta la propria opera all'interno della struttura ospedaliera. Personale tutto al quale per ora rivolgo un saluto e un sentito ringraziamento per il lavoro svolto, in particolare in questi ultimi mesi. Nella certezza che sapranno mantenere quella attenzione e capacità che ha consentito alla sanità locale di far fronte e contrastare con efficacia l'onda epidemica da COVID 19."

“L’incontro con l’Assessore regionale Raffaele Donini e con il nuovo Direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori – commenta il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca – è avvenuto dopo mesi non facili per tutti noi e per la nostra struttura ospedaliera. Centrale nel confronto odierno è stato l’approfondimento sul nuovo Ospedale, che sarà il primo in Italia costruito dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Siamo pronti, e avanti rispetto ad altri, a dare il via alla fase della progettazione, che sarà strategica perché definirà non solo il contenitore ma anche i contenuti del nuovo nosocomio. Come Comune daremo il nostro contributo alla progettazione del nuovo presidio ospedaliero, che è in capo all’Ausl Romagna, in stretto collegamento con la Regione Emilia-Romagna, coinvolgendo l’intera comunità. Il nuovo ‘Bufalini’, oltre ad essere il nuovo ospedale di Cesena, ancor di più rispetto ad oggi sarà un punto di riferimento per la cura delle patologie tempo dipendenti, ovvero di quelle urgenti, per tutta la Romagna”.

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In merito agli articoli di stampa di questi ultimi giorni relativi alle attese telefoniche per poter prenotare e, più in generale, per eseguire pratiche amministrative presso diversi sportelli dell’Ausl, l’Azienda in primo luogo esprime il proprio rammarico per tali disagi causati dalle conseguenze dell’emergenza Covid. A questo proposito la Direzione Aziendale ritiene utile riportare il quadro complessivo e più sintetico possibile delle azioni messe in campo, dei risultati in parte raggiunti e delle azioni che sono ancora necessarie.

Come noto, a seguito dell’emergenza sanitaria CoViD-19, dal mese di marzo 2020 è stata sospesa l'erogazione e la prenotazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale con classi di priorità D e P, garantendo comunque l’erogazione delle prestazioni urgenti e quelle non procrastinabili per pazienti cronici o con patologie rilevanti. Allo stesso modo, è stata sospesa l’attività delle prestazioni erogate in regime di libera professione. L’effetto della chiusura ha comportato per la nostra Azienda la sospensione di circa 254.000 prestazioni già prenotate a Cup, 82 mila a Rimini, 85 mila a Ravenna, 87 mila a Forlì- Cesena, a cui vanno aggiunti più di 6 mila prelievi. Conseguentemente all'appiattimento della curva epidemica, la regione Emilia-Romagna con DGR 404/2020, ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie per la graduale ripresa delle attività assistenziali ordinarie, tra le quali riveste un ruolo strategico l’assistenza specialistica ambulatoriale. La complessità del riavvio delle attività specialistiche che l’Azienda ha iniziato ad affrontare a metà maggio e sta ancora affrontando è sinteticamente legata a:

  1. riorganizzazione dei percorsi di accesso e di erogazione delle prestazioni per tenere conto delle misure igienico-sanitarie a protezione degli operatori e degli utenti, del distanziamento sociale e della rarefazione delle presenze: questo comporta per ovvi motivi una riduzione variabile (ma che arriva fino al – 30%) delle prestazioni erogabili in un determinato intervallo temporale;
  2. rimodulazione dell’offerta disponibile a CUP per rispettare la tempistica media di 30 minuti tra un appuramento e l’altro, tempistica dilatata appunto per garantire il rispetto delle indicazioni citate;
  3. gestione degli appuntamenti sospesi su questa nuova offerta prestazionale aziendale;
  4. contatto con gli utenti e comunicazione della nuova data per l’appuntamento;
  5. nuova programmazione delle prestazioni ambulatoriali da rendere disponibile alle nuove prenotazioni.

Si tratta insomma di re-ingegnerizzare tutte le fasi del percorso ambulatoriale, dalla programmazione, alla prenotazione, all'accesso, alle modalità di erogazione, che richiede la rivalutazione di tutte le forze a disposizione, sia delle strutture pubbliche che di quelle del privato accreditato. In un primo momento le risorse aziendali si sono massimamente concentrate a completare il recupero degli appuntamenti sospesi nel periodo di picco della pandemia: ad oggi delle oltre 250 mila prestazioni più del 70 % è stato erogato, o annullato o ha ricevuto un nuovo appuntamento. Restano ancora da prendere in carico poco meno di 70 mila prestazioni. Assieme alla gestione degli appuntamenti già in essere, i servizi aziendali hanno continuato a programmare azioni tali da consentire una progressiva riapertura delle prenotazioni a CUP.

Gli step principali sono stati: 

  • dal giorno 8 giugno è stata rimodulata l’attività dei prelievi e, per qualsiasi classe di priorità, essi sono erogati esclusivamente su prenotazione CUP, compresa quella dei pazienti TAO; non si eseguono prelievi ad accesso diretto in nessun punto erogativo dell’Azienda;
  • da giorno 29 giugno è stato riattivato il servizio di prenotazione aziendale, per le nuove prenotazioni.

E’ importante ricordare che la riattivazione delle attività di prenotazione ha previsto necessariamente un approccio progressivo e differenziato, con riprogrammazione scaglionata delle prestazioni in base alla classe di priorità D (Differibile) e P (Programmata), alla disciplina (alcune sono ancora interessate dal CoViD-19 e quindi con meno possibilità di aprire l’offerta ambulatoriale), alla natura della struttura, con il privato accreditato sostanzialmente già pronto ad accettare nuove prenotazioni, ma anche in base agli ambiti territoriali, anch'essi diversamente coinvolti dall'emergenza epidemiologica. Si tratta di tenere conto di diverse dinamiche e variabili non facilmente controllabili.

L’Azienda USL, quindi, nel tentativo di rispondere quanto prima al bisogno espresso dalla popolazione assistita, rende disponibile la prenotazione a CUP delle prestazioni ambulatoriali seppur nella consapevolezza che l’offerta inizialmente sarà parziale e non in grado di soddisfare pienamente le aspettative.

Nel frattempo, l’Azienda sta esplorando tutte le soluzioni possibili per potenziare l’offerta del nostro territorio, in primo luogo attivando qualsiasi procedura di reclutamento straordinario di personale medico specializzato o in formazione specialistica, di specialisti convenzionati interni, ovvero comprando prestazioni aggiuntive al personale dipendente. Tuttavia, come noto, la disponibilità sul mercato del lavoro dei medici è assai scarsa e il monte di prestazioni aggiuntive erogabili dai dipendenti ha un limite.

Allo stesso tempo sono state richieste prestazioni ambulatoriali aggiuntive ai produttori privati, non trascurando anche le potenzialità degli ambulatori privati non accreditati.

Quanto sopra illustrato spiega anche la pressione a cui sono stati sottoposti i punti di prenotazione aziendali: dopo svariati mesi l’apertura del servizio di prenotazione fa registrare un numero di telefonate medie giornaliere doppio rispetto alla media del periodo, il fenomeno è inoltre aggravato dalle prenotazioni di laboratorio, a cui i cittadini erano abituati ad accedere direttamente. Per far fronte a questa forte domanda di prenotazioni, il fornitore del servizio di call center ha innanzitutto ampliato l'orario, dalla fascia 8.00 – 18.00, alla fascia 7.30 – 19.00, ha poi potenziato le linee in entrata dalle normali 150 a 300 ed ha messo 6 ulteriori operatori a supporto.

Questo ha permesso di passare dal 50% delle telefonate gestite, nella settimana della riapertura dei CUP, al 65% di oggi. Come noto però la competenza necessaria alla gestione di un servizio così delicato necessita di una formazione di almeno 3 settimane e presto saranno formate nuove risorse.

Purtroppo ciò non evita che nei momenti di picco le attese possano essere di svariati minuti. Si invita l’utenza a provare a telefonare nelle code delle fasce orarie e, per ovviare alle lunghe attese, a utilizzare il servizio di recall che permette di essere richiamato nell'arco della giornata e comunque entro la prima ora di servizio del primo giorno lavorativo successivo.

Si ricordano inoltre le facilitazioni offerte dai Farmacup e dall'attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, che oltre a prenotare consente anche di scaricare i referti senza andarli a ritirare fisicamente.

Per quanto riguarda gli sportelli CUP aziendali, sono state ripristinate le aperture pomeridiane laddove presenti antecedentemente alla chiusura per emergenza Covid, se le condizioni logistiche assicurano adeguati livelli di sicurezza per i cittadini e per gli operatori.

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