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Articoli filtrati per data: Settembre 2020

c'è stata anche un po' di Ausl Romagna alla premiazione della Moto GP di domenica scorsa al circuito "Marco Simoncelli" di Santamonica. L'organizzazione ha infatti deciso di concedere l'onore di effetuare una premiazione ad un professionista dell'azienda che si sia distinto nel contrasto del Covid 19, in rappresentanza, ovviamente, di tutti i colleghi. Ed è stata individuata la dottoressa Antonella Dappozzo, direttore del Programma Cure Primarie aziendale, che è salita sul podio e ha premiato la casa costruttrice che si è aggiudicata il gran premio.

Un bellissimo riconoscimento all'impegno, come sottolineato anche dallo speaker del circuito al momento della premiazione.

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Non si interrompe la solidarietà del maestro Angelo Valsiglio per l'ospedale "Morgagni- Pierantoni" di Forlì e per il mondo della sanità forlivese.

Dopo aver donato tutte le royalties derivanti dalla vendita del brano "Purple Rain" di Prince, interpretato dai The rainbow project, da lui prodotto ed arrangiato da Alioscia Arioli, per dare un contributo a chi ha affrontato in prima linea l'emergenza epidemiologica del virus covid-19, il maestro Angelo Valsiglio ha compiuto un altro importante gesto di solidarietà in un prestigioso palcoscenico.

Alla serata finale della trentatresima edizione di Sanremo Rock & Trend, storico festival italiano premiato nel 2020 come miglior festival rock europeo, che si è svolto la settimana scorsa al Teatro Ariston di Sanremo, Angelo Valsiglio ha indossato la mascherina con l'effigie di Giovan Battista Morgagni, medico forlivese fondatore della Patologia moderna e simbolo dell'ospedale forlivese (nella foto allegata: da sinistra, Laura Ghislandi, conduttrice radiofonica RTL, Angelo Valsiglio, Gigio D'Ambrosio, conduttore radiofonico RTL e Gigi Zini, presentatore della Nazionale Cantanti italiana)

Il maestro Angelo Valsiglio , nella sua brillante carriera, ha scritto oltre cinquecento brani, tra cui la notissima "La solitudine", vincitrice del f estival di Sanremo 1993 , composta insieme agli autori Cremonesi e Cavalli, ed interpretata dall'artista Laura Pausini. Molti altri grandi successi portano la sua firma, tra i quali "Gente come noi" di Ivana spagna e "Storie" di Anna Oxa. La sua ultima "perla" è la colonna sonora del film su Mia Martini "Fammi sentire bella", brano da lui composto.

"L'idea di destinare i proventi del mio progetto all'ospedale di Forli' - spiega il maestro Angelo Valsiglio - mi e' venuta mentre stavo suonando il brano composto per il film su Mia Martini al mio amico urologo e pianista, dottor Massimo Fiori . Ho pensato di dimostrare il mio supporto e sostegno a tutti gli operatori sanitari, in prima linea nella lotta al covid 19, sia medici ed infermieri ospedalieri che medici di famiglia, offrendo tutti i diritti del brano "Purple Rain" di Prince, interpretato dai The rainbow project. Anche quest'altr'anno ripetero' lo stesso progetto sempre a favore dell'ospedale di Forli'."

 "Ho scelto appositamente di fare interpretare il brano da giovani di talento e non da cantanti famosi - prosegue - per le caratteristiche dell’ iniziativa. Anche il brano e' stato selezionato proprio perche' il titolo "purple rain" ricorda l'epidemia del Coronavirus. Amo la Romagna, vivo a Forlimpopoli da tanti anni e ho sposato una romagnola. Per questo ho deciso di sostenere la vostra sanita' di eccellenza."

La donazione finanziera’ un progetto che prevede di sviluppare tecniche mediche ed informatiche per fornire servizi sanitari a distanza nell'ospedale di Forlì.  Il brano , attraverso la piattaforma radiofonica “Airone” , verra’ distribuito a oltre 600 radio. Inoltre “Believe digital” ha distribuito il brano su Itunes, Spotify,etc, trasferendo tutti i proventi all’ospedale di Forli’.

Il video e’stato già trasmesso in Francia da Antenne deux ed in Italia su moltissime reti televisive , tra cui il TG2. 

 


 

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A seguito di procedura concorsuale la dottoressa Annalisa Gabriele è stata nominata direttore dell’Unità operativa di “Immunoematologia e Medicina trasfusionale” di Rimini. Succede alla dottoressa Simonetta Nucci che ha raggiunto l’età pensionabile. La professionista è stata presentata stamattina in conferenza stampa alla presenza del direttore sanitario Mattia Altini, del direttore medico del presidio Catia Drudi, oltre che della professionista.

Laureatasi in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 2001, presso il medesimo Ateneo la professionista ha conseguito nel 2005 la Specializzazione in Ematologia mentre all’Università di Firenze, nel 2013, ha ottenuto il Master di secondo livello in “Emostasi e trombosi”.

Dal 2005 al 2010 la dottoressa Gabriele ha lavorato all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna occupandosi in particolare di immunoematologia, produzione di emocomponenti, gestione di cellule staminali, gestione dei pazienti nel periodo pre- e intraoperatorio, emostasi e donazione di tessuto muscolo scheletrico. Successivamente e fino alla nomina a primario di Rimini, ha lavorato all’Ospedale Maggiore di Bologna, occupandosi della gestione della “risorsa sangue” e del percorso trasfusionale; è stata responsabile del settore formazione, referente per l’appropriatezza trasfusionale e dal 2015 referente dell’Ambulatorio di Medicina trasfusionale del nosocomio felsineo. In collaborazione col Dipartimento di Emergenza ha contribuito a redigere il “Protocollo trasfusione massiva per i pazienti politraumatizzati”.

Decine le pubblicazioni su riviste specializzate nonché le partecipazioni in qualità di relatrice ad importanti simposi, a livello italiano ed internazionale.

Il servizio di “Immunoematologia e Medicina trasfusionale” di Rimini “serve” i cinque ospedali del territorio provinciale, le Case di cura e varie altre strutture private, oltre a contribuire all’emoteca regionale.

Per quanto riguarda l’attività di raccolta sangue, nel corso del 2019 il servizio ha raccolto 14.412 sacche di sangue intero e oltre 2.500 di componenti ematici; sono 8.725 i donatori abituali e nel corso dei 12 mesi ci sono stati 1.347 donatori alla prima donazione e 1.999 aspiranti donatori. Nello stesso periodo sono state trasfuse 12.722 unità di sangue a 4.332 pazienti, 1.525 unità di piastrine a 397 pazienti, 354 unità di plasma a 120 pazienti.

Per quanto riguarda l’attività di medicina trasfusionale sono state effettuate 206 procedure di scambio plasmatico per 36 pazienti e di eritroaferesi per 3 pazienti; eseguiti inoltre 262 salassi, 91 infusioni di fattori di coagulazione, 48 raccolte di cellule staminali autologhe, 283 le consulenze. Il laboratorio di Immunoematologia ha eseguito circa 12mila determinazioni di gruppo sanguigno e fattore Rh; oltre ventimila le indagini effettuate tra ricerche di anticorpi irregolari e diagnostica di secondo livello.

Tra i progetti che saranno implementati entro fine anno, la gestione domiciliare per i pazienti anemici: “Rappresentano una percentuale significativa della popolazione e al momento vengono gestiti al livello ospedaliero attraverso accessi al Pronto soccorso: una modalità che va superata, per il bene sia dei pazienti sia del servizio, e stiamo cercando di farlo, sempre in collaborazione col pronto soccorso stesso, oltre che col volontariato, attraverso una gestione domiciliare” ha detto la dottoressa Gabriele. Che ha aggiunto: “Mi sono trovata molto bene a lavorare a Rimini e da subito, e intendo innovare molto il servizio che, a Rimini, ha le carte in regola per diventare riferimento per l’area vasta sulla parte più clinica. Purtroppo tanti progetti sono rallentati a causa del covid, ma ora stiamo ripartendo”.

La forte spinta innovativa portata dalla dottoressa Gabriele, che è in servizio da gennaio, è stata evidenziata anche dalla dottoressa Drudi e dal dottor Altini. “La gestione a domicilio dei pazienti anemici – ha detto quest’ultimo - è un esempio di quell’’ospedale senza muri’ che vogliamo costruire. Dobbiamo erogare servizi di qualità a tutti i nostri servizi, a livello romagnolo, in modo equo su tutti i territori ed appropriati. Abbiamo a disposizione una rete di servizi, che va dai medici di famiglia, alle case della salute, al ruolo del volontariato… e che devono essere sfruttati al massimo”. Altro aspetto fondamentale, “la digitalizzazione della sanità, per dare servizi il più possibile vicini al cittadino, e che ci aiuterà anche in questo processo di apertura della sanità”. Ed in particolare sulla dottoressa Gabriele, “è una professionista che spicca per preparazione e leadrship, stiamo spingendo molto nella valorizzazione professionale, perché è attraverso i professionisti che i modelli sanitari teorici poi si devono concretizzare”.

(Si aggiungono una foto del tavolo dei relatori con da sinistra la dottoressa Drudi, il dottor Altini e la dottoressa Gabriele, ed una foto della professionista).

 

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A TUTTO BENE TV , trasmissione condotta da Roberto Feroli, il dottor Mattia Altini, direttore sanitario dell'Ausl Romagna, il prof. Vittorio Sambri, direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia del Laboratorio Unico di Pievesestina e il dottor Marco Longoni, direttore della Uo di Neurologia di Forlì-Cesena.


TUTTOBENE TV è un programma televisivo dedicato alla medicina, salute, benessere e stili di vita.TUTTOBENE TV intende promuovere la consapevolezza individuale e collettiva nella determinazione del proprio stile di vita influenzato anche “dall'economia”, e di eventuali cure necessarie al miglioramento della salute propria o altrui. Va in onda su 44 emittenti che sono raccolte all’interno del #NetworkdellaSalute e #NetworkdelBenessere. Le emittenti coprono l’intero territorio nazionale, dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Sardegna, passando per Umbria, Calabria, Toscana ed Abruzzo. Attraverso una emittente friulana, la trasmissione è visibile anche in Slovenia e parte della Croazia.TuttoBene TV ha  un proprio Comitato Etico Scientifico, formato da 7 professionisti, i quali vagliano preventivamente i possibili ospiti e quindi i contenuti delle puntate. Il tutto a garanzia degli spettatori, delle emittenti facenti parte del Network, degli ospiti e della produzione.

 

La puntata registrata con il prof. Vittorio Sambri  andrà in onda a partire da lunedì prossimo, 21 settembre, su 44 emittenti nazionali, mentre la puntata con il dottor Marco Longoni andrà in onda a partire da lunedì 28 settembre.

Gli orari di programmazione su Teleromagna saranno:

Giovedì 15.30

Sabato 10.30

Domenica 22.45

più repliche "a riempimento".

 

La puntata con il Dott Mattia Altini diventerà  uno "speciale",che andrà in onda su Teleromagna (oltre che sulle 44 emittenti nazionali:

- mercoledì 23/9 alle 20

- venerdì 25/9 alle 17

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Si è conclusa ieri, con la sua terza giornata, al Parco del Levante di Cesenatico, la grande Marcia per i Diritti delle persone con Alzheimer.  Per dare a tutti la possibilità di partecipare, la 42 km si è trasformata in una 42 ore. Le partenze scaglionate hanno permesso a circa 1.500 podisti e camminatori di partecipare nel rispetto delle norme anticovid. Tante donne, a gruppi, sole, in cammino o di corsa, tra i partecipanti: una singolarità per il mondo delle corse, in prevalenza maschile, in quello che possiamo definire il primo appuntamento sportivo che si sia svolto post covid in Romagna. “Ancora una volta siamo commossi e stupiti della partecipazione, del calore e dell’affezione a Maratona Alzheimer. La volontà e l’impegno di svolgere l’evento in questa edizione speciale è stato colto dai più di 100 instancabili volontari che ci hanno permesso di realizzare la nona edizione ed è stato amplificato dalle tante persone che hanno aderito” ha dichiarato Giorgia Battelli, Presidente dell’ASD Maratona Alzheimer.

Gli appuntamenti di domenica 13 settembre hanno avuto inizio alle 9.30 con la Banda della Città di Sarsina. Alle 11 si è svolto un incontro sugli itinerari della prevenzione Alzheimer con Mauro Palazzi, Direttore U.O. Epidemiologia e Comunicazione Cesena e Forlì dipartimento di sanità Pubblica dell’AUSL Romagna, Mariagiovanna Bonasso, Psicologa Responsabile Progetti di “Amici di Casa Insieme”, Rachele Nanni Responsabile Programma di Psicologia AUSL Romagna.

“Dalla grande vicinanza dei partecipanti e dei volontari siamo incoraggiati nell’aprire una nuova stagione di Maratona Alzheimer che ha nella sua logica l’intento di unire persone, volontariato ed enti con l’obiettivo di mettere al centro le tematiche delle persone che vivono con una demenza. La realizzazione contemporanea dell’Alzheimer Fest alla Colonia Agip in questa tre giorni ha coinvolto in prima persona, medici, operatori e responsabili dei servizi, provenienti da molte parti d’Italia, che con la loro presenza sostanziale e non formale si sono uniti a questo atto di resistenza e speranza proponendo questa edizione 2020” Queste le parole di Stefano Montalti, Presidente della Fondazione Maratona Alzheimer.

La giornata al Parco di Levante si è conclusa con la consegna delle bandiere chilometriche di Maratona Alzheimer che nelle scorse edizioni segnalavano il percorso dei 42 km: in questi giorni raggiungeranno le piazze di Roma, Reggio Emilia, Macerata, Modena, Asti, Ravenna, Novara, Mirandola, Palermo oltre a quelle disseminate nel territorio romagnolo, Cesenatico, Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno, Ravenna, Lugo e Forlì. Più di 15 le associazioni Alzheimer Italiane che hanno aderito alla Maratona Diffusa che si svolgerà nel week-end del 19-21 settembre. La prima bandiera sarà posizionata a Cesenatico, mentre l’ultima a Roma. Grande finale alla Colonia Agip con gli amici dell’Alzheimer Fest (svoltosi in contemporanea a pochi metri dal Parco) con lo spettacolo di Roberto Mercadini “A chi dimentica”. Soddisfatti anche gli organizzatori del Fest: nonostante le difficoltà associazioni, familiari e medici erano presenti ai tanti eventi che si sono susseguiti ed è stato possibile fare festa tutti insieme.

L’edizione Virtuale della Maratona continua fino al 21 settembre: sul sito www.maratonaalzheimer.it ci si può ancora iscrivere alla parte virtuale contribuendo a sostenere i diritti delle persone con demenza: per progetti di cura, prevenzione e ricerca Alzheimer, sinora oltre 1000 i sostenitori da tutta Italia!

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La SIGE (Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia) ha inserito  l' Unità Operativa di Gastroenterologia di Forlì/Cesena , diretta dal dottor Carlo Fabbri, tra i centri accreditati SIGE per i tirocini dei partecipanti della School of Advanced Endoscopy.

La Scuola si sviluppa attraverso una piattaforma e-learning, delle lezioni frontali su modelli sperimentali o manichini e d  un periodo di tirocinio per la pratica endoscopica presso un Centro di Terzo Livello, in questo caso negli ospedali di Forlì e Cesena. La School of Advanced Endoscopy vede il coinvolgimento dei migliori opinion leaders internazionali nello sviluppo della gastroenterologia e dell’endoscopia.

I due primi Specializzandi in Gastroenterologia sono arrivati a Forlì lunedì scorso e resteranno una settimana nel reparto per apprendere le opzioni terapeutiche più all’avanguardia per la diagnosi e il trattamento delle patologie gastrointestinali.  Si tratta della dottoressa Anna Sartori,  dell'Università di Padova e del dottor Giuseppe Luglio, dell'Università di Pisa.

(nella foto, da sx, la dottoressa Anna Sartori, il dottor Giuseppe Luglio e il dottor Carlo Fabbri)

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I medici del Trauma Center dell'Ausl Romagna, Dott. Vanni Agnoletti (direttore Anestesia e Rianimazione di Cesena ), il Dott. Luca Ansaloni (Direttore di Chirurgia D’Urgenza e del Trauma), il Dott. Carlo Fabbri (Direttore di Gastroenterologia di Forlì-Cesena) e la Dott.ssa Costanza Martino (dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione di Cesena) sono stati premiati, con una Menzione Speciale, venerdì scorso, dal Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti On. Roberto Traversi,per l’impegno profuso a sostegno della prevenzione degli incidenti stradali,all’interno della 39a edizione del Convegno Nazionale “Le Giornate di Polizia Locale” tenutosi a Riccione.  

In particolare, sono stati premiati per aver promosso una campagna di sensibilizzazione rivolta ai ragazzi in età scolare all’interno del progetto :Preveni…Amo",  nato a fine 2016,  che ha interessato ad oggi circa duemila ragazzi di tutta la Romagna. E' stato proprio il presidente della Fondazione ASAPS per la Sicurezza Stradale e Urbana, Dott. Giordano Biserni, ad invitare i medici alla sessione su “Istituzione del Premio per il Comune Virtuoso nella Sicurezza Stradale”. Alla premiazione era presente anche la dottoressa Alessandra Prati dell'Ufficio scolastico provinciale di  Forlì.

“Covid permettendo, continueremo ad impegnarci con i ragazzi perchè crediamo fermamente che la prevenzione rappresenti il primo strumento a nostra disposizione” - ha  commentato il Dott. Vanni Agnoletti.

"Siamo consapevoli  - ha aggiunto il dottor Carlo Fabbri  - che  la giovinezza sia un’età difficile,  in cui ci si sente invincibili, ed è per questo che vogliamo mostrare, con le nostre iniziative, cosa succede dopo un trauma"....

“Il Covid rappresenta una parentesi tragica della nostra vita ma ricordiamoci che anche i traumi lo sono” ha concluso il Dott. Luca Ansaloni. 

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Continua la graduale opera di ripristino dei servizi presso l’Ospedale “Infermi” di Rimini dopo la pandemia di Covid 19. Il giorno mercoledì 16 settembre avrà luogo il trasferimento del reparto di Ostetricia, della Sala Parto e dell’Ambulatorio Urgenze Ostetriche dell' Ospedale Infermi di Rimini, che troveranno collocazione al quinto piano dell'edificio DEA (nuovo accesso dalla Scala 1).

Si fa presente che, di conseguenza, a partire dalle ore 8:00 del 16 settembre, per raggiungere l'Ambulatorio Urgenze Ostetriche, occorrerà entrare non più dalla Scala D ma invece dal Pronto Soccorso generale, pianterremo del DEA, e salire al quinto piano dalla Scala 2, seguendo le indicazioni della specifica segnaletica, senza fermarsi al triage.

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Grande successo di partecipanti per il concerto, svoltosi ieri all'Arena San Domenico di Forlì, dedicato al personale sanitario forlivese che ha combattuto in prima linea contro il Coronavirus. Purtroppo sul palco, di fronte a centinaia di medici ed infermieri mancava proprio l'ideatore e protagonista dell'iniziativa, il maestro Paolo Olmi, perché risultato positivo al Covid, che non ha fatto però mancare il suo sostegno, collegandosi telefonicamente, in diretta, con il pubblico forlivese. A dirigere l'orchestra di giovani talenti  della Young Musicians European Orchestra è stato invece, a questo punto, il maestro Matteo Parmeggiani ed il pubblico ha potuto assistere all'esecuzione del concerto in la minore per violino e orchestra di Bach (solista Emma Arizza), il Concerto in re minore per due violini e orchestra di Bach (Solisti Andrea Timpanaro e Emma Arizza) e il Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore di Haydn (solista Enrico Mignani). L'iniziativa è stata organizzata da Emilia Romagna Concerti, Amministrazione Comunale di Forlì e Young Musicians European Orchestra e i biglietti per le delegazioni di personale sanitario sono stati offerti da Romagna Acque e Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Il coinvolgimento del personale medico è stata anche l’occasione per celebrare il prossimo avvio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Forlì, che avrà inizio proprio nel mese di settembre .

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Ancora una volta, per il terzo triennio consecutivo (2014, 2017 e 2020), la Breast Unit di Rimini ottiene il prestigioso riconoscimento Eusoma, certificazione europea che viene attribuita ai Centri di Senologia che presentano importanti requisiti di qualità.

I “certificatori” di Eusoma, provenienti da tutta Europa, si recano ad ispezionare le Breast Unit candidate valutando la qualità del percorso diagnostico e terapeutico, la performance clinica di ogni professionista coinvolto, l’umanizzazione delle cure, il sostegno psicologico, la collaborazione con soggetti del terzo settore (volontariato, associazionismo) creato dalle pazienti o che possa dar loro supporto.

La Breast Unit di Rimini, diretta dal Dottor Lorenzo Menghini, si compone di tutte le professionalità specifiche per la presa in carico della paziente affetta da tumore della mammella: dalla fase diagnostica a quella chirurgica, dalla radioterapia alla valutazione oncologica fino al follow up.

Sono numerosi i medici coinvolti in questo percorso qualificato: il radiologo senologo cui spetta la diagnosi di malattia tumorale in collaborazione con l'anatomo-patologo, il chirurgo senologo e l'oncologo per il percorso di cura, il radioterapista ed il medico dedicato alla riabilitazione.

Assai importante è inoltre la partecipazione a questa equipe di figure dedicate come l'infermiere case manager, lo psicologo, il data manager, il tecnico di radiologia ed il fisioterapista.

Già negli anni scorsi la Breast Unit aveva risposto pienamente ai severi requisiti di qualità richiesti da Eusoma; anche quest’anno, nel corso della visita di ispezione tenutasi nei giorni scorsi, i certificatori hanno riconfermato che la struttura riminese ha tutti i requisiti per mantenere il prestigioso riconoscimento.

“Da quando la nostra struttura è nata – spiega il dottor Lorenzo Menghini – abbiamo messo in campo il massimo impegno per garantire alle nostre pazienti un percorso di diagnosi e cura eccellente in ogni suo aspetto. Il reiterarsi, tutt’altro che scontato, di questo riconoscimento, ci fa capire che stiamo percorrendo la strada giusta. E siamo intenzionati a continuare così e migliorare ulteriormente”.

"Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti, tra cui una proficua relazione con le Associazioni delle Pazienti operate al seno, con cui è stato aperto un tavolo di ascolto e di progettazione comune, senza dimenticare la recente acquisizione del nuovo acceleratore lineare della Radioterapia di Rimini che nasce per erogare trattamenti di altissima precisione e complessità" aggiunge la dottoressa Ilaria Panzini, responsabile della Ricerca clinica e organizzativa.

“Questo riconoscimento è molto importante per la senologia riminese – commenta a sua volta il direttore sanitario dell’Ausl Romagna Mattia Altini – perché evidenzia il livello raggiunto nella presa in carica delle pazienti. E l’impegno di questa Direzione sarà massimo per far sì che, in ogni circostanza e in ogni territorio, vi sia il più alto livello qualitativo possibile nella presa in carico dei pazienti. Non vi devono essere ingiustificate discrasie nell’approccio alla malattia. Questi importanti eventi devono richiamarci, in ogni disciplina, ad una politica che porti tutti gli ambiti territoriali al più alto livello possibile di qualità clinica per l’intera comunità romagnola. E’ un obiettivo sfidante che siamo convinti di poter perseguire”.

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