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Articoli filtrati per data: Novembre 2022

Mercoledì 2 novembre, presso l'Ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì, è stata eseguita una donazione multiorgano e multitessuto a cuore fermo (fegato, reni, tessuto osseo, cornee e cute), che ha consentito a più pazienti di ricevere in dono una nuova vita.

La donazione è stata gestita dal Coordinamento locale del procurement di organi e tessuti dell'Ospedale di Forli, diretta dal Dr. Francesco Landi, dall'Infermiera di coordinamento Valentina Morena e dal coordinamento Aziendale al procurement di organi e tessuti dell' Ausl Romagna, diretto dal Dr. Andrea Nanni e Infermiere di coordinamento aziendale, Manila Prugnoli.
“Il tutto – spiegano gli operatori - è stato possibile grazie al gesto di grande altruismo della famiglia del paziente deceduto, che ha dato il consenso alla donazione, salvando altre vite. La donazione di organi e tessuti a cuore fermo è una pratica estremamente complessa, che vede il coinvolgimento di molti professionisti, medici ed infermieri della Rianimazione e Sale Operatorie, chirurghi generali, vascolari, radiologi interventisti e tecnici di radiologia. Essa comporta anche la necessità di utilizzare una tecnica di circolazione extracorporea, la Extra Corporeal Membrane Oxygenation (ECMO), procedura che ha coinvolto l' équipe ECMO della Rianimazione di Cesena, diretta dal Dr. Vanni Agnoletti, grazie alla consolidata collaborazione tra la Rianimazione di Forlì, diretta dal Dr. Stefano Maitan e quella cesenate.”

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E’ inarrestabile  l’impegno dell’Associazione Qualcosa di grande per i piccoli, che nei giorni scorsi ha consegnato alla Dott.ssa Roberta Pericoli, Responsabile del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini, un significativo  quantitativo di giocattoli per tutte le età, da distribuire ai bambini ricoverati .

“L’acquisto dei giocattoli – afferma Grazia Gori, rappresentante dell’Associazione -  è stato reso possibile grazie ad una donazione fatta all’Associazione da Luigi Ruscelli, un privato cittadino che ha voluto compiere un gesto di solidarietà in memoria del padre Ruscelli Edoardo, con l’obiettivo di aiutare i bambini ricoverati, ad affrontare le cure  con minore angoscia, consentendo ai piccoli pazienti di distrarsi giocando””  La delegazione, composta dal donatore, da Grazia Gori e alcuni membri dell'associazione, è stata  accolta dalla Dott.ssa Roberta Pericoli responsabile dell’Oncoematologia pediatrica insieme ad  alcuni operatori della sua equipe.

Da parte dell’Azienda USL della Romagna e dei professionisti, un sentito ringraziamento all’Associazione “Qualcosa di Grande per i piccoli” e a tutti i donatori, per questa ennesima donazione, che si va ad aggiungere alle altre ormai innumerevoli iniziative solidali  intraprese in questi anni dall’Associazione cesenate, a sostegno del percorso di umanizzazione delle aree pediatriche, all’interno delle strutture sanitarie di tutta la Romagna.

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Nella pratica clinica dell’urologo la patologia prostatica rappresenta sicuramente una sfida importante che richiede un costante impegno e costante studio delle innovazioni sia in termini diagnostici che terapeutici. La via che porta ad una corretta diagnosi e ad un
adeguato trattamento, tuttavia, spesso può presentarsi impervia e densa di imprevisti. “In ragione della grande variabilità e complessità dei quadri clinici che si possono presentare, spiega Salvatore Voce, direttore dell’Unità Operativa di Urologia dell’ospedale di Ravenna, abbiamo immaginato che ciascun urologo, durante questo convegno si “svesta” temporaneamente del proprio camice ed indossi una “tuta spaziale” per intraprendere una vera e propria missione sul “pianeta prostata”. Non a caso, abbiamo dato al convegno il titolo “ Mission Prostate Planet”.  La “missione” che abbiamo immaginato si snoda su tre aspetti principali: l’inizio del viaggio, rappresentato dalle patologie infettivo-infiammatorie prostatiche. La missione prosegue nella seconda fase  con lo studio della patologia prostatica benigna con i sintomi delle basse vie urinarie associate e termina con un viaggio verso la parte nascosta ed oscura del pianeta rappresentata dal carcinoma prostatico”.Nella prima parte del viaggio sarà indagato l’approccio a tali patologie con le terapie convenzionali che spesso si trasforma in un vero “challenge per l’urologo” e pertanto cercheremo di comprendere come la genomica e la nutraceutica possano contribuire a risolvere quadri spesso difficili da trattare con le terapie convenzionali. Si cercherà inoltre di comprendere il nesso tra infiammazione e disfunzione erettile, argomento da sempre dibattuto nei principali palcoscenici urologici.
La missione prosegue, nella seconda fase, con lo studio della patologia prostatica benigna e dei Lower Urinary Tract Symptomps associati. In questa sezione gli spaceman saranno impegnati in relazioni incentrate sia sulle terapie convenzionali per i LUTS secondari ad iperplasia prostatica che sulla nutraceutica ed il suo corretto impiego. Sul “lèit motiv” del presente versus futuro, in termini di trattamento chirurgico, verranno affrontati i temi delle nuove tecniche mini-invasive e quale ruolo possono attualmente ricoprire, senza tuttavia dimenticare le tecniche chirurgiche open che, seppur ormai appannaggio dell’urologo da più di un secolo, rivestono ancora un ruolo attuale. La missione terminerà con un viaggio verso la parte nascosta ed oscura del pianeta: il carcinoma prostatico. In tale contesto gli spaceman, coordinati dai flight directors, si confronteranno sulle principali problematiche come le innovazioni tecnologiche (risonanza magnetica multiparametrica ed i nuovi marker oncologici) e sul loro impatto in termini di detection rate. Si tratterà inoltre della problematica del paziente anziano con tumore della prostata, della possibilità di preservare la funzione sessuale nel paziente prostatectomizzato e, per concludere ,del trattamento del paziente “hormono sensitive”. Il tutto con la speranza di poter arricchire tutti i partecipanti a congresso, conducendoli attraverso le pioggie di asteroidi verso il “mare della tranquillità “ La giornata di lavoro congressuale terminerà con l’espletamento delle procedure ECM.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 24 al 30 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 3.843 positività (19.5%) su un totale di 19.699 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un ulteriore calo delle nuove positività in termini assoluti (-1230) e percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla settimana precedente e in totale sono ricoverati 134 pazienti, tra questi 5 sono in terapia intensiva.

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Lunedì 7 novembre, durante il programma Tg 2 Medicina 33, alle ore 13.50, su Rai 2, andrà in onda un servizio sulla Banca della Cute dell' Emilia Romagna, diretta dal dottor Davide Melandri. Il servizio è stato realizzato presso il Laboratorio di Pievesestina da Giorgio Pacifici, Caposervizio della Redazione Scienze del Tg2, con la collaborazione in loco della giornalista scientifica Tiziana Rambelli.

TG2 Medicina 33, condotto da Laura Berti, è il rotocalco che racconta il mondo e le novità in campo medico, curato dalla redazione del Tg2. É possibile vedere TG2 Medicina 33 in live streaming online attraverso il sito web ufficiale del Tg2. Il programma, servendosi di servizi, approfondimenti, interviste agli esperti del settore, news e curiosità si pone l’obiettivo di informare i telespettatori e coloro che seguono le edizioni on demand sul web sulle ultime frontiere della medicina e sui consigli degli esperti per proteggere la propria salute. 

In Italia ogni anno avvengono circa mille trapianti di pelle, nella maggiorparte dei casi per ustioni, ma ci sono anche gravi patologie dermatologiche che richiedono queste terapie. La Banca della Cute della Regione Emilia - Romagna è una delle cinque banche italiane di riferimento certificate dal Centro Nazionale e Regionale Trapianti per la distribuzione di tessuto cutaneo e svolge, ormai da anni, la sua attività distribuendo cute non solo in Regione ma anche su tutto il territorio nazionale. Al pari delle altre Banche dei Tessuti, anche la Banca della Cute di Cesena confluisce nell’AIBAT (Associazione Italiana Banche dei Tessuti). La Banca Cute RER è un laboratorio specializzato nella lavorazione-conservazione- stoccaggio-distribuzione di tessuto cutaneo ottenuto da donatore cadavere Multi-Tessuto (MT) e Organi-Tessuti (OT) e serve un bacino di utenza di circa 5 milioni di abitanti. Dal 2006 ha inoltre incrementato la propria attività nell’ambito della Medicina Rigenerativa e della Bioingegneria tessutale e ha avviato una sezione dedicata all'Attività di Ricerca Clinica. Dal 2009 la Banca Cute RER lavora il tessuto cutaneo in ambienti a contaminazione controllata dedicati presenti all’interno della Cell Factory, istituita dalla regione Emilia Romagna con specifica delibera (Prot. 32/09 delibera 26 Gennaio 2009) presso l’Azienda AUSL della Romagna. La Cell Factory è una officina di produzione di cellule e tessuti a scopo trapiantologico costituta da ambienti a contaminazione controllata certificati secondo le normative europee delle Good Manufacturing Practice (GMP); è dotata di 5 laboratori GMP - classe D e 3 laboratori GMP - classe B. Adiacente alla Cell Factory, si trova il Settore di Criobiologia, un’area dotata di sistemi tecnologici validati per il criocongelamento a discesa programmata e la conservazione di ogni singolo prodotto confezionato e sigillato in camera bianca. Dal 2022 è attiva anche una funzione di banking del tessuto adiposo autologo che viene lavorato, convalidato e stoccato per fine trapiantologico presso la Banca della Cute, avvalendosi di una tecnologia di crioconservazione e scongelamento del tessuto adiposo brevettata da Lipobank secondo i più alti standard di sicurezza e sterilità certificati da Organismi Notificati di Importanza internazionale (TUV).

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European Colonoscopy Masterclass - Forlì,3 novembre, 2022 , 15:00-18:00 - ONLINE e IN PRESENZA

 

 

EVENTO in presenza, Sede: Chiesa dei Servi, Spazio Convegni Casa Artusi, Via Andrea Costa, 27 - 47034 - Forlimpopoli (FC)

RESPONSABILE SCIENTIFICO: Alessandro Repici, Rozzano, MI

DIRETTORE DEL CORSO: Carlo Fabbri, Forlì - Cesena

Il corso nasce con l’obiettivo di presentare le più recenti innovazioni cliniche e tecnologiche nell’ambito delle patologie colorettali di competenza endoscopica. Il format del corso prevede la combinazione di procedure endoscopiche, presentazioni frontali e dibattiti con gli esperti in modo da poter fornire un aggiornamento puntuale ed esaustivo dei temi collegati alla diagnosi e alla terapia endoscopica.

Ospite internazionale: Michal F. Kamiński The Maria Sklodowska-Curie Memorial Cancer Center and Institute of Oncology – Warsaw

 

Accreditamento ECM

ID evento - 359569 | Crediti formativi - 3

L’evento è stato inserito nel piano formativo 2022 nell’ambito del Programma Nazionale E.C.M. (Educazione Continua in Medicina). Il Corso è destinato alla seguente figura professionale: Medico Chirurgo; discipline: Gastroenterologia, Chirurgia Generale, Medicina Interna, Infermiere, e riconosce 3 crediti formativi per l’evento in presenza.

 

Modalità di partecipazione


Il Corso residenziale è a numero chiuso e prevede il numero massimo di 50 partecipanti. L’iscrizione al Corso è gratuita.
Per iscriversi: www.areaqualitagroup.com

 

EVENTO ONLINE


Il corso sarà trasmesso in live streaming qui sulla piattaforma ENDOSCOPYONAIR.com. La registrazione è gratuita, ed accessibile e sempre e da qualunque device.
Per la partecipazione al corso in modalità online non è prevista l'assegnazione di crediti ECM.

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Parte oggi in provincia di Ravenna la campagna di vaccinazione contro l’herpes zooster (fuoco di Sant’Antonio), rivolta ai cittadini nati nel 1957.

AUSL Romagna ha già inviato un SMS ai cittadini nati nel 1957 in tutti i territori della Romagna per promuovere questa campagna vaccinale. Sono stati coinvolti anche i cittadini nati nel 1956 e nel 1955 in tutti i territori della Romagna per recuperare le vaccinazioni non eseguite a causa della pandemia da Covid-19. 

La vaccinazione è gratuita e si può prenotare tramite Cup o Cuptel senza alcuna impegnativa.

Le vaccinazioni saranno eseguite negli ambulatori di Igiene Pubblica di Ravenna, Lugo e Faenza, con sedute ambulatoriali dedicate alla campagna fino al 30 novembre 2022. 

Le vaccinazioni potranno essere eseguite anche dopo il 30 novembre 2022 in tutti gli ambulatori di Igiene Pubblica, previa prenotazione tramite Cup o Cuptel.

 I cittadini nati nel 1952, 1953, 1954, 1955, 1956 e 1957 mantengono il diritto alla vaccinazione presso gli ambulatori dell'Igiene Pubblica, previa prenotazione Cup o Cuptel.

Si ricorda di presentarsi muniti della tessera sanitaria e della documentazione sanitaria attestante eventuali patologie croniche. 

 L’Herpes Zoster, comunemente conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia virale acuta causata dal virus responsabile della varicella che, dopo l’infezione primaria, rimane in forma dormiente nell’organismo e può riattivarsi in fasi successive della vita. La riattivazione del virus è spesso associata a condizioni che indeboliscono il sistema immunitario quali malattie croniche, terapie immunosoppressive o età avanzata. L’Herpes Zoster si presenta con lesioni della pelle di tipo vescicolare accompagnate da dolore intenso e prurito. In alcuni casi, si possono sviluppare complicanze quali dolore persistente (nevralgia post-erpetica), infezioni batteriche della pelle e altre complicanze che possono richiedere il ricovero in ospedale.
Lo strumento più efficace per proteggersi dall’Herpes Zoster è la vaccinazione: il vaccino riduce il rischio di sviluppare l’Herpes Zoster e soprattutto protegge dalla nevralgia post-erpetica. Ad oggi sono disponibili due  tipi di vaccino e la scelta spetta al medico vaccinatore in sede ambulatoriale in base alla condizione clinica dell’utente. Dopo la vaccinazione le reazioni indesiderate più comuni sono arrossamento, dolore, gonfiore e prurito nel sito di iniezione, dolori muscolari, affaticamento, sintomi gastrointestinali e mal di testa.

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