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Articoli filtrati per data: Marzo 2023

Due nuovi ambulatori al centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale di Lugo, rispettivamente dedicati alla preservazione della fertilità e al trattamento di problemi legati alla  infertilità maschile.

Il percorso legato alla preservazione della fertilità è rivolto ai pazienti che devono eseguire terapie gonadotossiche (cioè che possono ridurre la fertilità, come radio o chemioterapia). La procedura consente loro di crioconservare i propri  gameti (ovociti e spermatozoi) prima che la terapia oncologica possa  danneggiarli.

 Si tratta di un servizio riservato espressamente ai pazienti inviati principalmente dai reparti di  oncologia, oncoematologia e senologia (ma anche neurologia o reumatologia). Questo percorso consente non solo la presa in carico tempestiva dei pazienti che devono in breve tempo accedere alle cure oncologiche, ma si prefigge anche di seguire questi pazienti negli anni successivi, per monitorare il loro potenziale riproduttivo, trattare pazienti con predisposizione genetica ad esaurimento ovarico precoce o pazienti che, magari in età pediatrica, sono stati sottoposti a terapie impattanti sulla fertilità senza avere potuto preservare i gameti.

Il secondo ambulatorio è rivolto al partner maschile della coppia in cerca di gravidanza. Da sempre nella coppia infertile l’attenzione maggiore è riservata alla donna e spesso si soprassiede ad un adeguato percorso diagnostico del partner maschile. Questo nuovo ambulatorio nasce dalla collaborazione tra il centro PMA di Lugo diretto dalla dott.ssa Valeria Rambelli e l’Unità Operativa di Chirurgia Urologica Mini-invasiva di Lugo-Ravenna guidato dal dott. Giorgio Bruno.

 Si tratta di un ambulatorio multidisciplinare che vede la copresenza di un ginecologo, un andrologo e un biologo ( ma che può poi avvalersi anche della consulenza di genetisti e endocrinologi) che valuteranno contestualmente il paziente per deciderne il percorso diagnostico e terapeutico più adeguato

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Venerdì 3 marzo è stata inaugurata la Sede dell’Associazione LOTO presso l’Ospedale di Forlì, negli ambulatori della Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal dottor Luca Savelli.
“Questo evento – spiega il dottor Andrea Amadori, Responsabile del percorso Oncoginecologico e Comitato Territoriale LOTO Forlì - contribuisce significativamente all’ulteriore crescita qualitativa del percorso Onco - Ginecologico del nostro Ospedale. LOTO è l’associazione di pazienti più diffusa in ambito nazionale per l’assistenza delle pazienti che lottano contro i Tumori Ginecologici. Presente, e più che mai attiva, dal 2020 (anno della istituzione del Comitato LOTO Forlì) ha come responsabile Scientifico il sottoscritto. In questi anni l’Associazione, in autonomia o in Partnership con IOR e Associazione Dino Amadori, ha organizzato numerose iniziative per sensibilizzare la popolazione a sostenere i propri servizi. Presente a Forlì anche in centro città, con una sede istituita nel 2022, LOTO è da oggi quindi presente anche in Ospedale, sede principale, dove svolgerà appieno la sua missione, costituendo elemento fondamentale e imprescindibile lungo il percorso di cura e svolgendo la propria attività di supporto a sostegno delle assistite, dei medici e delle infermiere. “
I principali obiettivi illustrati all’inaugurazione da Manuela Bignami e Roberta Marescalchi (Loto nazionale), Liviana Lombardi (referente territoriale LOTO Forlì),  dal dottor Luca Savelli, dal Dott. Andrea Amadori e dalle volontarie, sono di “fornire informazioni adeguate ed aggiornate alle pazienti, orientarle verso percorsi di sostegno psicologico, fisico, estetico, aiutare le famiglie a supportare i loro cari ad affrontare e superare la malattia”. Durante l’inaugurazione è stata scoperta dal dottor Stefano Maitan, direttore dell’Anestesia e Rianimazione forlivese, una targa dedicata a Tamara Roi, una giovane collega anestesista dell’ospedale di Forlì che ha lottato contro una di queste neoplasie e che ci ha lasciati alcuni anni fa (nelle foto allegate).
“Oltre alle tante iniziative di sensibilizzazione già realizzate da Loto a Forlì – spiega Liviana Lombardi – ne abbiamo già in programma molte altre. La prima in calendario si terrà giovedì 9 marzo, alle ore 18 con un corso di cucina naturale, “Il Gusto della salute”, presso il Centro Taognam, in via Bruni 10 a Forlì. Il corso sarà tenuto dalla nutrizionista Monia Talenti e per informazioni si può contattare il 329/7546860. Previste anche, per il futuro, iniziative di Nordic Walking e corsi di meditazione per pazienti e famiglie. Inoltre, presso la nuova sede, verrà offerto un servizio di estetica oncologica a cura delle estetiste dell’Associazione APEO (Associazione Professionale Estetica Oncologica) che collaborano con Loto”
Erano presenti anche all’inaugurazione, per la direzione sanitaria del presidio di Forlì la dott.ssa Elena Vetri, il Direttore di Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione di Forlì, Dott. Stefano Maitan, il Sindaco di Forlì, Gianluca Zattini e l’Assessore al Welfare del Comune di Forlì, Barbara Rossi.
La nuova sede svolgerà attività di sportello per accoglienza ed orientamento delle pazienti presso il Padiglione Vallisneri, secondo piano, ambulatori di Ginecologia ed Ostetricia, nelle giornate di : MARTEDÌ, dalle 9,00 alle 13,00, GIOVEDÌ, dalle 15,00 alle 18,00. Il numero di telefono da contattare è lo 0543 – 731372 (attivo solo il giovedì 15,00-18,00), indirizzo e- mail: insiemeforli@lotonlus.org

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Grande partecipazione dei cittadini martedì scorso a Gambettola per il primo incontro sulla sana alimentazione “il Carello della Salute”: una trentina i partecipanti a questo appuntamento che ha aperto il ciclo di eventi gratuiti di promozione della salute organizzati dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e dalle Case della Comunità di Gambettola, Cesenatico e Savignano sul Rubicone, con il patrocinio delle Amministrazioni locali e il coinvolgimento di alcune associazioni del territorio.

L’iniziativa, promossa nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021- 2025 , ha l’obiettivo di aiutare i cittadini a migliorare la propria alimentazione e a contrastare la sedentarietà per mantenersi in salute e prevenire l’insorgenza di alcune malattie croniche come obesità, diabete e ipertensione.

“Questo primo incontro sul tema dell'alimentazione – dichiara la dottoressa Francesca Righi, referente aziendale del Piano Regionale della Prevenzione -  ha visto un grande interesse da parte dei cittadini presenti che sono stati convolti in modo attivo anche attraverso la definizione della composizione dei pasti principali della giornata. Un ringraziamento aI team di lavoro composto da una dietista del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione e da assistenti sanitari del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica che hanno condotto e animato il pomeriggio con grande entusiasmo e professionalità".

Tutti gli eventi gratuiti in calendario fino al 30 marzo a Gambettola, Cesenatico e Savignano

Gli incontri dal titolo “Il CARRELLO DELLA SALUTE: impariamo a fare la spesa riempiendo il carrello in maniera gustosa e salutare”, saranno condotti da dietisti e assistenti sanitari del dipartimento di Sanità Pubblica e si svolgeranno:

  • a Cesenatico martedì 7 marzo dalle ore 16 alle 17,30, nella Casa della Comunità di Cesenatico - Sala Convegni Ospedale "G. Marconi" (Viale C. Abba, 102);
  • a Savignano sul Rubicone martedì 21 marzo dalle ore 16 alle 17,30 Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl della Romagna (Sala riunioni - 1° piano - Via Fratelli Bandiera 15)

 

Le attività proposte con “UN PASSO ALLA VOLTA” volte alla scoperta delle opportunità che il Parco Fellini di Gambettola, il Parco di Levante di Cesenatico e il Parco Anello di Cesare di Savignano sul Rubicone offrono ai cittadini per praticare attività fisica e mantenersi in salute in modo economico e divertente, verranno condotte da un Istruttore Laureato in Scienze Motorie in compagnia dei Gruppi di Cammino. Ecco il calendario:

  • a Gambettola giovedì 9 marzo dalle ore 14,30 alle 16 al Parco Fellini, Via Soprarigossa 785
  • a Cesenatico giovedì 23 marzo dalle ore 16,30 alle 18 al Parco di Levante Viale dei Mille  
  • a Savignano sul Rubicone giovedì 30 marzo dalle ore 16,30 alle 18 al Parco Anello di Cesare, Piazzale Fausto Coppi.

 

L'iscrizione agli incontri è gratuita e si effettua inviando una mail al Dipartimento di Sanità Pubblica scrivendo a: promosalute.ce@auslromagna.it  indicando: nome, cognome, data di nascita, telefono e iniziativa alla quale si è interessati oppure telefonando al n. 3381046285 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.

 

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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

LA CURA ATTRAVERSO L’ARTE

Sabato 4 marzo 2023, ore 17

Palazzo Rasponi dalle Teste, Ravenna

Opere dal patrimonio storico e artistico Ausl Romagna
(5 marzo - 16 aprile 2023)

 


Un tempo gli ospedali erano luoghi ricchi di meravigliose opere d’arte, Nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, nel cuore di Ravenna, sono presentati alcuni dei tesori dell’intera collezione Ausl Romagna, provenienti dai territori d’origine: Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.In mostra sono esposti venticinque preziosi pezzi realizzati tra il XVI e XX secolo e con importanti presenze artistiche del territorio romagnolo come: Giambattista Bassi, Maceo Casadei, Luigi Folli, Francesco Longhi, Pietro Melandri.
La mostra, curata da Sonia Muzzarelli e Paolo Trioschi, è promossa dal Comune di Ravenna, dall’Ausl Romagna, dal MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna e da Acosi - Associazione culturale ospedali storici italiani.

Sabato 4 marzo all'inaugurazione della mostra saranno presenti Fabio Sbaraglia, Assessore alla cultura e al mosaico del Comune di Ravenna, Francesca Bravi, Direttrice Sanitaria Ausl Romagna e Sonia Muzzarelli che condurrà la visita guidata.

Orari della mostra : feriali 15.30-19; sabato, domenica e festivi 10.30-19; chiusura:  ogni lunedì feriale
Ingresso: libero
Info: IAT Ravenna 054435404 | www.mar.ra.it

La notizia della presentazione della mostra :https://www.auslromagna.it/notizie/comunicati/item/4729-cura-attraverso-arte-mostra-collezione-ausl-romagna-palazzo-rasponi-ravenna

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Al Colosseo di Rimini sono stati ufficialmente inaugurati oggi i nuovi spazi che già da qualche tempo ospitano il Centro Autismo e il Centro di Riabilitazione Integrata Età Evolutiva - CRIEEV dell’Azienda Usl della Romagna, in precedenza ubicati presso la struttura ‘I Tigli’.

La nuova sede - che si estende su una superficie di 930 metri quadrati distribuiti su due piani completamente riqualificati grazie al lavoro di tecnici e sanitari e la collaborazione dell’Associazione Rimini Autismo - è dotata di spazi più ampi e facilmente accessibili. Il trasferimento al Colosseo, slittato nel tempo a causa del perdurare della pandemia covid, nasce infatti dall'esigenza di dare una nuova e più appropriata collocazione alle attività di diagnosi e cura dell’autismo e dei disturbi dei neurosviluppo e migliorare l’accesso al servizio da parte piccoli pazienti e delle loro famiglie, consentendo inoltre di unificare parte delle attività di Neuropsichiatria Infantile già presenti al secondo piano dell’edificio.

All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, l’Assessore alle politiche sanitarie per la salute Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, il Sindaco di Rimini e Presidente Provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad,  l’assessore nonché presidente del Comitato di Distretto di Rimini Kristian Gianfreda, il direttore dell’assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna Mattia Altini, la sindaca di Santarcangelo Alice Parma, l’assessore del Comune di Riccione Gianluca Garulli, il Direttore generale Tiziano Carradori, il Direttore sanitario Francesca Bravi, la presidente dell’Associazione Rimini Autismo Alessandra Urbinati, il direttore del Distretto Rimini Mirco Tamagnini, il direttore del Distretto di Riccione Riccardo Varliero, il direttore dell’unità operativa Attività Tecniche Enrico Sabatini,  il direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Rimini Andrea Tullini insieme a Serenella Grittani neuropsichiatria infantile, Sabrina Cattarinetti psicologa e tanti altri numerosi operatori.

I Servizi già operativi nella nuova sede: la riqualificazione degli spazi al piano terra e al secondo piano del Colosseo

L’intervento ha interessato la ristrutturazione di una porzione dell’edificio, in particolare una ala del piano terra scala A, dove c’è l’ingresso ai nuovi locali, ed una porzione al piano secondo collocato dalla scala A alla scala B dove hanno trovato nuova collocazione gli uffici e gli studi medici. I due piani, rispettivamente di mq. 130 il piano terra e mq. 800 il secondo piano, sono collegati tra loro da una scala e da un ascensore dedicati.

I lavori hanno previsto la riqualificazione degli ambienti interni, resi liberi dall’Agenzia delle Entrate che ha riorganizzato i servizi riducendo gli spazi in locazione, senza modifiche all’involucro esterno e senza interventi strutturali. Nel dettaglio l’intervento ha previsto la demolizione delle pareti esistenti in cartongesso e muratura per la creazione di nuove aperture e un riassetto interno delle partizioni dei locali; opere di demolizione dei pavimenti esistenti, la realizzazione di nuove pareti interne in cartongesso; la tinteggiatura di tutti i locali oltre alla posa di nuovi pavimenti, nuovi controsoffitti, nuove porte antincendio; la riqualificazione degli impianti meccanici, di climatizzazione e idrico-sanitario e degli impianti elettrici. Particolare attenzione è stata rivolta alla scelta degli arredi, delle finiture e dei colori, per creare un ambiente accogliente per i piccoli pazienti e le loro famiglie.

Costo complessivo dell’intervento di ristrutturazione è stato di circa 400.000 euro (iva esclusa)

Ogni anno il Centro Autismo esegue diagnosi ed effettua trattamenti specifici a circa 700 minori, mentre sono circa 125 i bambini presi in carico annualmente dal CRIEEV - Centro di Riabilitazione Integrata Età Evolutiva che fornisce programmi terapeutico – riabilitativi individuali e di gruppo. Il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie si avvale anche della preziosa attività dell’Associazione Rimini Autismo.

Queste le dichiarazioni:

Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna “L'inaugurazione di questi spazi conferma l'impegno per assicurare la presa in carico sanitaria e sociosanitaria delle persone con disturbo dello spettro autistico. Lavoriamo per continuare a potenziare la rete dei servizi anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, della scuola e di tutti i soggetti che concorrono a favorire gli interventi in tutti i momenti di vita della persona. Poche settimana fa, come Regione, abbiamo approvato il Programma Regionale Integrato Autismo 2023-2027 (PRIA), mettendo in campo  6,4 milioni di euro per il biennio 2022-2023, a cui si aggiungono 4,5 milioni di euro dal Ministero in virtù della legge del 2015 in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie e ulteriori 7,5 milioni dal Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, per un totale di circa 18 milioni di euro, a testimonianza di un impegno che continueremo a garantire con la massima determinazione”.

Jamil Sadegholvaad Sindaco di Rimini e Kristian Gianfreda Assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini, nonché Presidente del Distretto socio-sanitario di Rimini “Apriamo le porte di una struttura rinnovata, che cerca di accogliere in spazi il più confortevoli possibili i bimbi e i ragazzi con neurodivergenze, così che, una volta qui, possano sentirsi a casa, all’interno di un contesto non solo vicino alle loro necessità, ma anche caloroso, piacevole da vivere. Un polo a misura delle esigenze dei giovani pazienti e delle loro famiglie, che consente, in parallelo, di far dialogare meglio il personale medico e infermieristico grazie all’unificazione di un segmento delle attività di Neuropsichiatria Infantile. Quella di oggi è dunque un’inaugurazione che ci riempie davvero d’orgoglio, una risposta concreta a tante famiglie, frutto di un lavoro sinergico tra il Distretto, l’Azienda USL della Romagna e i suoi operatori, la Regione Emilia-Romagna e soprattutto dell’Associazione Rimini Autismo, per l’insostituibile impegno con cui costruisce progetti e prospettive per i ragazzi con disturbo dello spettro autistico”.   

Tiziano Carradori Direttore generale Ausl Romagna “In questa giornata speciale rivolgo un ringraziamento a tutti i colleghi che hanno prestato e continuano a prestare la loro opera in questa struttura, ma anche a chi rappresenta i destinatari di questo servizio, associazioni e genitori. Siamo sulla strada di dimostrare che per quanto alta possa essere la qualità della nostra sanità, possiamo migliorare ulteriormente”.

Alessandra Urbinati presidente di Rimini Autismo “Con grande soddisfazione oggi abbiamo inaugurato questi spazi così belli, che non sono solo luoghi di trattamento. Per noi il Centro Autismo è casa, qui le famiglie si incontrano, portano i loro figli, è un luogo vivo e vitale.  Rimini Autismo nasce in grande sinergia con il Centro Autismo ed è per questo che i nuovi spazi oggi inaugurati e a lungo attesi sono la dimostrazione della collaborazione e del lavoro che da sempre stiamo portando avanti insieme, per migliorare la qualità di vita delle persone e delle famiglie che vivono questa condizione. E’ quindi davvero bello e gratificante vedere realizzato questo progetto, felici di aver dato una mano alla creazione di un ambiente confortevole grazie anche alle opere realizzate dai nostri ragazzi”.

 

 

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Un nuovo gesto concreto a sostegno del Centro regionale per la cura della Fibrosi Cistica di Cesena, da parte della Lega Italiana della Fibrosi Cistica Romagna, che ha donato un importante dispositivo per la rapida e non invasiva misurazione dei parametri di funzione polmonare.

In particolare, nell’ambito della fibrosi cistica, è l’unico strumento in grado di analizzare il cosiddetto “Lung Clearance Index” (LCI), ossia il parametro che permette di studiare le piccole vie aeree (principali sedi del danno precoce nei pazienti con fibrosi cistica), con una sensibilità maggiore rispetto alla spirometria. 

La cerimonia di donazione si è tenuta  in un clima di partecipata soddisfazione, Venerdì 24 febbraio u.s, presso il reparto di Fibrosi Cistica, in presenza della Responsabile dott.ssa Maura Ambroni, della Direttrice sanitaria dell’Ausl Romagna dott.ssa Francesca Bravi, del direttore dell’Ospedale Claudio Lazzari, il Dott. Francesco Sintoni, direttore del distretto di Cesena – Forlì e del Dott. Mattia Altini, oggi Direttore dell’assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna, che hanno accolto il Presidente di Lega Italiana della Fibrosi Cistica Romagna dott. Alberto Bastianelli, accompagnato da una folta delegazioni di volontari.

“Siamo grati infinitamente per questa donazione – ha dichiarato Maura Ambroni -  si tratta di un’attrezzatura di ultima generazione, particolarmente utile per analizzare i primi segnali di malattia polmonare nei bambini (ancora prima della comparsa di sintomi), anche perchè, trattandosi di un test non invasivo, che richiede capacità di collaborazione e di coordinazione piuttosto basse, è proponibile già ai bambini in età prescolare (a partire dai 4 anni circa), risultando quindi più attendibile della spirometria (che invece richiede maggior collaborazione e capacità di coordinazione) in questa fascia d'età.”

La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa nella popolazione. Si stima che ogni 3.000-3.500 bambini nati in Italia, 1 sia  affetto da fibrosi cistica (150 nuovi casi all’anno).
La malattia colpisce indifferentemente maschi e femmine. Oggi quasi 6.000 bambini, adolescenti e adulti affetti da questa malattia, vengono curati nei Centri specializzati in Italia.

Già una decina di centri FC in Italia utilizza l’attrezzatura oggi donata, anche per lo studio della funzionalità respiratoria di pazienti adulti, soprattutto quelli in cui la spirometria non evidenzia ancora particolari criticità.

Altro importante campo d'utilizzo sono i pazienti trapiantati di polmone, nei confronti dei quali la misurazione del parametro si è dimostrata efficace nella diagnosi precoce dei primi segnali di rigetto d'organo (quando ancora la spirometria si mantiene invece in range di normalità).

Infine, l'Exhalyzer D risulta metodica di sempre maggior utilizzo per condurre studi di ricerca clinica, dando quindi la possibilità ai Centri che lo utilizzano di poter partecipare a studi multicentrici.

“Il Centro regionale per la cura della Fibrosi Cistica dell’Ospedale M. Bufalini, diretto oggi dalla Dott.ssa Maura Ambroni, è uno dei due Centri di riferimento in Emilia-Romagna, che da anni opera con il supporto e la collaborazione della Lega Italiana della Fibrosi Cistica, grazie alla quale il Centro ha potuto sviluppare percorsi di cura personalizzati e implementare le attività assistenziali”, ha sottolineato Francesca Bravi -  Ringrazio il Presidente per quanto fatto fino ad oggi per la crescita della  struttura e per tutti i pazienti  assistiti.

Siamo molto soddisfatti di questo percorso che vede la collaborazione del pubblico con il privato – dichiara il dott. Alberto Bastianelli, Presidente di Lega Italiana Fibrosi Cistica Romagna - Sono fortemente convinto che le associazioni possano arrivare dove il sistema pubblico a volte fatica e queste collaborazioni dimostrano quanta disponibilità ci sia da parte della società civile a contribuire alla cosa pubblica.

Siamo felici di questa collaborazione con l’ASL e siamo fiduciosi di avere iniziato un percorso virtuoso e proficuo”.

Il Centro di Fibrosi cistica di Cesena è indubbiamente un fondamentale riferimento regionale – chiosa Mattia Altini, oggi Direttore dell’assistenza ospedaliera della Regione Emilia Romagna – per questo dobbiamo continuare a sostenerlo e faremo tutto il possibile per assicurare le risorse necessarie. Siamo grati alla Lega Italiana della Fibrosi cistica, che ci accompagna e ci sollecita nel percorso di costante miglioramento della qualità delle cure”.

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Il Comune di Ravenna e l’Ausl Romagna presentano, negli spazi di Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna, la mostra "LA CURA ATTRAVERSO L’ARTE. Opere dal patrimonio storico e artistico Ausl Romagna"

L’Azienda USL della Romagna è infatti proprietaria di un importante patrimonio storico, artistico, archivistico che documenta, attraverso la sua produzione artistica, e non solo, seicento anni di storia sociale e sanitaria di una delle più grandi Aziende sanitarie italiane.

Un tempo gli ospedali erano “ospitali”, strutture destinate ad una assistenza indifferenziata, dove le prime tecniche di medicina si mescolavano alla religione e alle credenze dell’epoca. In quei tempi così diversi, lontani dalle conoscenze e dai reparti polifunzionali di oggi, gli ospedali erano anche luoghi ricchi di meravigliose opere d’arte.

Nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, nel cuore di Ravenna, vengono così presentati alcuni dei tesori dell’intera collezione Ausl Romagna, provenienti dai territori d’origine: Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.
In mostra sono presentati alcuni strumenti scientifici accanto a venticinque preziosi dipinti realizzati tra il XVI e XX secolo e con importanti presenze artistiche del nostro territorio come: Giambattista Bassi, Maceo Casadei, Luigi Folli, Francesco Longhi, Pietro Melandri.

La mostra, curata da Sonia Muzzarelli e Paolo Trioschi, è promossa congiuntamente dal Comune di Ravenna, dall’Ausl Romagna, dal MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna e da Acosi - Associazione culturale ospedali storici italiani.

Il percorso si divide in sei sezioni.

Sala 1 - RIMINI

Il viaggio alla scoperta della formazione del patrimonio storico artistico sanitario inizia dalla collezione di Rimini che dal 1920 conserva la maggior parte delle opere nel Museo della città di Rimini, Ex Collegio dei Gesuiti poi “Ospedale Infermi” fino al 1974.

Tra il XII e tutto il XV secolo, i documenti d’archivio testimoniano l’esistenza di 49 ospitali in città e di 72 nel contado, per un totale di 121 enti caritativo-assistenziali. Questo elevato numero è in parte legato alla grande affluenza in città di soldati e pellegrini che giungevano per imbarcarsi verso la Terrasanta.

Nel 1486 Galeotto Malatesta sollecitò e ottenne l’unificazione di 11 strutture cittadine nell’ “Ospedale di Santa Maria della Misericordia” che restò operativo fino al suo trasferimento avvenuto nel 1800 nell’ex collegio dei Gesuiti, assumendo la denominazione di “Ospedale Infermi”.

Nel 1974 l’ “Ospedale Infermi” fu trasferito nella sede attuale, mentre la struttura originaria è ora sede del Museo della Città.

Le opere esposte provengono dal Museo della Città di Rimini, dove troviamo una cinquantina di opere di proprietà Ausl Romagna. Tra i pezzi di maggior interesse ricordiamo: il Crocefisso ligneo di Johannes Teutonico, dell’ultimo terzo del XV secolo; la Vocazione di San Matteo di Guido Cagnacci (1601-1603); Sant’Ubaldo che libera un’ossessa di Gian Francesco Nagli detto “il Centino” (1661-1675).

Non va dimenticata la città di Riccione, che alla fine del XIX secolo inaugurò il suo Ospedale, intitolato al dottor Giovanni Ceccarini.

Opere esposte

  • Francesco Longhi, Madonna con bambino e Sant’Anna, XVI secolo, olio su tela, cm 114x96, Rimini, Museo della Città
  • Giovanni Francesco Nagli, il Centino (?), San Giovanni Evangelista, metà XVII secolo, olio su tela, cm 115x89, Rimini, Museo della Città
  • Anonimo olandese, San Giorgio che uccide il drago, XVI secolo, olio su tela, cm 46.5x59.5, Rimini, Museo della Città
  • Claude Vignon (Guido Cagnacci), San Marco Evangelista, 1539(?), olio su tela, cm 147x115, Rimini, Museo della Città
  • Scuola italiana del XVIII secolo, Tobiolo e l’arcangelo Raffaele, XVIII secolo, olio su tela, cm 74x47.5, Rimini, Museo della Città

Sala 2 – VIDEO "Non ti potrò scordar… Romagna mia"

Il video intitolato Non ti potrò scordar… Romagna mia è stato ideato da un gruppo di lavoro aziendale e presentato nel 2021 alla quinta edizione dell’Alzheimer Fest.

I testi, volutamente semplici e letti dalle psicologhe dei Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Ausl Romagna, intendono presentare la Romagna alle persone con demenza stimolando, attraverso le numerose opere d’arte di proprietà aziendale, il risveglio di ricordi ed emozioni che appartengono alle esperienze personali, familiari e sociali più lontane nel tempo.

Gruppo di lavoro: Federica Boschi (Direttrice Distretto - Lugo di Romagna), Stefano De Carolis (Direttore U. O. Cure Primarie Forli’ - Cesena), Sonia Muzzarelli (Conservatore del Patrimonio storico-artistico Ausl Romagna), Rachele Nanni (già Responsabile del Programma Psicologia Ausl Romagna).

Sala 3 – FORLÌ

Nel XIV secolo uno dei più importanti luoghi di assistenza della città era l’hospitale Domus Dei, chiamato anche Hospitale della Cà di Dio.

Nella seconda metà del Quattrocento sono elencati a Forlì ben 33 luoghi assistenziali, ma ritenuti inefficienti. Si avviò un processo di unificazione che ebbe compimento solo nel 1541 con la “Casa di Dio” nota con la denominazione di “Spedale Maggiore”.

Negli anni settanta dell’Ottocento, l’Ospedale presentava internamente grandissimi inconvenienti. Già dai primi anni del Novecento, fu pubblicato un progetto per la costruzione di un nuovo Ospedale intitolato ad Aurelio Saffi. Nel 1921 l’Ospedale assunse il nome di Ospedale “Giovan Battista Morgagni”, oggi sede del Campus Universitario di Forlì.

L’ inadeguatezza e la mancanza di spazi del centrale Ospedale “Morgagni” portarono, nel 1973, alla decisione di destinare l’area di Vecchiazzano, già centro sanatoriale nel 1932, a sede del nuovo Ospedale cittadino.

Nel 2004, la generosa donazione dell’ingegner Rambaldo Bruschi (Forlì, 1885 - Torino, 1966) destinata all’Azienda sanitaria di Forlì, diede vita nell’area di Vecchiazzano, al nuovo blocco ospedaliero “G.B. Morgagni - L. Pierantoni”.

Intorno all’edificio si estende il grande parco, messo a dimora negli anni Trenta. In mostra sono visibili i ritratti di Delfina Cima e Rambaldo Bruschi, ingegnere che lavorò alla Fiat al fianco del senatore Giovanni Agnelli e la Divina Commedia illustrata da Amos Nattini e le due tele dei Santi Andrea e Bartolomeo, provenienti dalla Chiesa del “Santissimo Crocifisso” di Meldola, undicesimo nucleo del Museo diffuso Ausl Romagna La Cura Attraverso l’Arte.

Opere esposte

  • Maceo Casadei, Venezia, 1970, olio su tela, cm 40x50, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Vincenzo Stagnani, Sala operatoria, 1949, olio su faesite, cm 47.5x114.5, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Mario Micheletti, Ritratto di Rambaldo Bruschi, 1950 circa, olio su tela, cm 51x42, Forlì,Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Mario Micheletti, Ritratto di Delfina Cima, s.d., olio su tela, cm 68x49, Forlì,Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Maceo Casadei, Piazza San Marco, 1952, olio su tela, cm 33x23, Forlì,Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Amos Nattini, Divina Commedia, 1931-1941, carta, pelle, legno, ottone, Forlì,Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Pittore forlivese, L’Apostolo Bartolomeo, olio su tela, cm 84x65, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Pittore forlivese, L’Apostolo Andrea, inizio XVIII secolo, olio su tela, cm 84.5x96, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”

Sala 4 – OSPEDALI STORICI IN ROMAGNA

Dal gennaio del 2021, l’Ausl Romagna fa parte dell’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI). Gli Ospedali storici, in alcuni casi nati diversi secoli fa, sono una delle ricchezze culturali e morali del nostro Paese. Continuano a essere luoghi di cura e di produzione medico-scientifica delle nostre città per le necessità sanitarie dei cittadini, ma sono anche straordinari compendi storici di arte, architettura, documentazione, letteratura, ricerca e di vicende umane.

Opere esposte

  • Materiale sanitario, Maschera per anestesia Ombredanne, inizio XX secolo, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Materiale sanitario, Misuratore di microenergia, inizio XX secolo, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”
  • Materiale sanitario, Microscopio, 1889, Forlì, Ospedale “Morgagni – Pierantoni”

Sala 5 – CESENA

In epoca medievale, nel territorio cesenate esisteva una fitta rete di ospitali ed il “Santissimo Crocifisso” era riconosciuto come “Spedale del Comune di Cesena”.

Nel 1452 Malatesta Novello, signore di Cesena, fu artefice del grande cambiamento nella storia ospedaliera cesenate, unificando i vari ospedali della città e del contado in un unico Ospedale denominato “Maggiore”. Alla fine del diciottesimo secolo, nell’area ormai fatiscente dell’Ospedale quattrocentesco del “Santissimo Crocefisso”, l’edificio fu ‘rifabbricato’.

Il palazzo settecentesco OIR (Ospedale-Istituti Riuniti), che fu sede amministrativa dell’ex Ausl di Cesena fino al 2007, oggi presenta una delle facciate più attraenti della città, dove si può ammirare il portone seicentesco eseguito da Gregorio Razzani, originale nel suo genere poiché riporta nelle bugne a intarsio i nomi e gli stemmi costituenti il più antico elenco dei benefattori delle istituzioni assistenziali e caritative della città di Cesena. Tra questi, spicca Malatesta Novello, artefice della grande innovazione ospedaliera cesenate. In mostra possiamo vedere un raro ritratto frontale di un giovane Malatesta Novello, artefice del grande cambiamento della storia ospedaliera cesenate.

Tra i grandi donatori della storia sanitaria cesenate vanno ricordati il conte Pietro Roverella e la moglie Maria, la quale, rimasta vedova, confermò i voleri testamentari del marito di lasciare i beni ai poveri della città. L’Opera Pia Roverella fu istituita con statuto in data 20 luglio 1904. I candelabri liberty del 1889 che possiamo ammirare nel percorso espositivo, facevano parte del complesso architettonico della tomba Roverella, commissionata all’artista Tullo Golfarelli dalla contessa Maria Bertaccini “a perenne memoria del marito Pietro Roverella”.

Opere esposte

  • Pittore del XVII secolo, Ritratto di gentiluomo con collare di rouche, XVII secolo, olio su tela, cm 60x40, Cesena, Direzione generale AUSL
  • Scuola italiana del XVII secolo, Madonna egiziaca, XVII secolo, olio su tela, cm 60x40, Cesena, Direzione generale AUSL
  • Scuola italiana del XIX secolo, Fanciulla con fiore, XIX secolo, olio su tela, cm 52x36, Cesena, Direzione generale AUSL
  • Pittore del XVI secolo, Cristo e la Samaritana al pozzo, XVI secolo, affresco riportato su tela, cm 110x179, Cesena, Direzione generale AUSL
  • Pittore del XVII secolo, Ritratto di Malatesta Novello, XVII secolo, olio su tela, cm 62x46, Cesena, Direzione generale AUSL
  • Tullo Golfarelli, Coppia di candelabri, s.d., bronzo – Fonderia Bastianelli, Roma, h. cm 85, Cesena, RSA “Violante Malatesta”

Sala 6 – RAVENNA

La formazione del patrimonio ravennate, che in epoca medioevale presentava una fitta rete di strutture ospitaliere, è l’unione delle collezioni provenienti dai territori di Lugo, Faenza e Ravenna.

Ravenna

Il numero elevato di ospitali a Ravenna può trovare giustificazione nella presenza dei numerosi pellegrini che sostavano in città durante il viaggio verso Roma. Ricordiamo le vicende degli ospedali maggiori dedicati a San Giovanni Evangelista e Santa Maria delle Croci, le cui storie si legano sino alla realizzazione dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci”, che in prossimità del secondo conflitto mondiale vide l’avvio dei lavori di edificazione. L’Ospedale fu inaugurato il 12 aprile 1959.

Lugo di Romagna

La storia assistenziale del territorio di lughese e delle aree limitrofe ha avvio in epoca medioevale e si esprime anche visitando i nuclei del Museo diffuso “La Cura Attraverso l’Arte” presenti a Lugo, Massa Lombarda e Fusignano.

Lugo di Romagna - Oratorio di Sant’ Onofrio

Fondato nel 1679 assieme all’Ospitale omonimo, l’Oratorio lughese rispecchia lo spirito tridentino e a suo interno è possibile godere del ciclo pittorico narrante scene della vita di Sant’Onofrio, eseguito dall’artista bavarese Ignazio Stern (1679-1748). Dal 2014 è sede di un’esposizione permanente di opere di proprietà Ausl e provenienti degli Ospitali lughesi unificati nell’ Ospedale “Maggiore degli Infermi”.
Proveniente dall’Oratorio è l’opera eseguita da Girolamo Donnini: Madonna e i Santi Rocco e Sebastiano. Entrambi i Santi, protettori contro peste e ferite, sono ricorrenti nell’iconografia ospedaliera.

Massa Lombarda - Centro culturale “Carlo Venturini”

Ospitato nell’antico edificio liberty, è uno dei nuclei più significativi della storia sanitaria romagnola. Provenienti dal Centro Culturale “Venturini” sono i dipinti: Saffo sulla rupe di Leucade di Luigi Folli e Abele morente di Gian Battista Bassi, amico del Canova. Nel nucleo espositivo del Museo diffuso di Massa Lombarda possiamo ammirare le opere commissionate dalla Signoria estense a grandi artisti come:
Sebastiano Filippi, detto Bastianino e Benvenuto Tisi, detto Garofalo.

Fusignano - Museo San Rocco, già Ospedale San Rocco

Quello che era l’Ospedale di San Rocco, fondato nel XVI secolo e attivo fino agli anni ’90 del Novecento; oggi è sede del Museo Civico comunale di Fusignano. Proviene dalla raccolta del nucleo di Fusignano il dipinto Natura morta con mandolino e libri eseguito dal maestro Francesco Verlicchi (1915-2008). In questo nucleo espositivo, si segnalano per qualità e pertinenza, il dipinto raffigurante San Girolamo; l’insegna storica del vecchio Ospedale, la stampa fotografica che ritrae il dottor Giuseppe Gotti e la preziosa cornice contenente l’opera Madonna con il Bambino.

Faenza

Nel 1742 fu il Vescovo Antonio Cantoni che si adoperò per unificare gli Ospedali esistenti in un’unica struttura più vicina ai rinnovati criteri d’igiene e di ricovero. Il grande e moderno edificio sorse nell’area della vecchia rocca papalina all’interno delle mura cittadine, nei pressi dell’antica Porta Imolese, in una zona ritenuta maggiormente salubre.

L’ Ospedale “degli Infermi” di Faenza è in attività da oltre tre secoli, adeguando di volta in volta gli spazi al mutare delle esigenze dei tempi. In mostra è visibile il dipinto Ritratto del Vescovo Cantoni con il religioso che tiene in mano la lettera che lo indica come nuovo Arcivescovo. Il Grande vaso di Pietro Melandri qui esposto, fu realizzato per il nuovo Padiglione Bagni, che ospitava una innovativa veranda con terrazza per convalescenti, inaugurato nel 1926.

Opere esposte

  • Nicola Valletta (?), Ritratto del Vescovo Antonio Cantoni, seconda metà XVIII secolo, olio su tela,cm 95,5x75,5, Faenza, Ospedale “degli Infermi”
  • Luigi Folli, Saffo sulla rupe di Leucade, 1860 circa, olio su tela, cm 144x101.5, Massa Lombarda, Centro culturale “C. Venturini”
  • Gianbattista Bassi, Abele morente, XIX secolo, olio su tela, cm 78.5x100, Massa Lombarda, Centro culturale “C. Venturini”
  • Francesco Verlicchi, Natura morta con un mandolino e libri, 1967, olio su tela, cm 74x100, Fusignano, Museo civico “S. Rocco”
  • Girolamo Donnini (attribuzione), Madonna col Bambino e con i Santi Rocco e Sebastiano, prima metà XVIII secolo, olio su tela, cm 140x81, Lugo, Oratorio di “S. Onofrio”
  • Pietro Melandri, Grande vaso, 1926, maiolica, h. cm 72.5x55.48, Faenza, Ospedale “degli Infermi”

Eventi programmati intorno alla mostra presso Palazzo Rasponi dalle Teste

Sabato 25 marzo alle ore 11.00
l’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiana, di cui l’Ausl Romagna fa parte, presenterà il Volume: "LO SPLENDORE DELLA CURA-VIAGGIO NEGLI OSPEDALI ITALIANI". A seguire visita guidata alla mostra LA CURA ATTRAVERSO L’ARTE
Mercoledì 12 aprile alle ore 17.00
incontro conviviale per festeggiare i 64 anni dell’Ospedale di Ravenna 
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DAL 1 MARZO NUOVI ORARI DRIVE THROUGH PER L'EFFETTUAZIONE DI TAMPONI MOLECOLARI DIAGNOSTICI SU RICHIESTA DEL MEDICO CURANTE.

Questi i nuovi orari:

  • DRIVE DI RAVENNA (c/o CMP): dal lunedì al venerdì ore 14:00 -16:00
  • DRIVE DI LUGO (Piazzale Gramigna): lunedì - mercoledì - venerdì ore 08:30 - 09:30
  • DRIVE DI FAENZA (Piazzale Tambini): martedì e giovedì ore 08:30 - 09:30
  • DRIVE di RIMINI (Ospedale Infermi - Via Settembrini 2): dal lunedì al venerdì ore 8:00 -09:00
  • DRIVE DI FORLÌ (Parcheggio Fiera): dal lunedì al venerdì ore 8:00 - 09:00
  • DRIVE DI CESENA (Fiera di Pievesestina): dal lunedì al venerdì ore 8:00 - 09:00

 

DAL 1 MARZO GLI  ORARI E LE SEDI DEGLI AMBULATORI PER EFFETTUARE I TAMPONI DI GUARIGIONE (Riservati alle categorie con obbligo ad accesso diretto).

  • RAVENNA: CMP PUNTO PRELIEVI - dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 13.30
  • LUGO: Ambulatorio Vaccinazioni ISP (Viale Masi) - Martedì ore 11:00-11:30 e Giovedì ore 12:30-13:00
  • FAENZA: Ambulatorio Vaccinazioni ISP (Via Zaccagnini) – Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì ore 13:00-13:30
  • RIMINI AMBULATORIO GUARIGIONI (sede erogativa "Colosseo" sita a Rimini in via Coriano 38 scala G piano terra) - dal lunedì al venerdì ore 11:00-12:00
  • FORLI’ AMBULATORIO VACCINAZIONI ISP (Via della Rocca) lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 15:00 martedì e giovedì dalle 16:00 alle 17:00
  • CESENA AMBULATORIO GUARIGIONI (Via Marino Moretti 99) lunedì mercoledì e venerdì dalle 12:00 alle 13:00 martedì e giovedì dalle 15:00 alle 16:00
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 A partire da sabato 4 Marzo 2023 la sede dell'ambulatorio della Continuità Assistenziale (Guardia medica) di Forlì verrà trasferita dall’attuale sede in via Bologna n. 69/A all' interno dell’ ospedale “Morgagni – Pierantoni”, al Piano seminterrato (- 1) del Padiglione Morgagni, nella sede degli Ambulatori dell'ortopedia.

L'ambulatorio è attivo nei giorni festivi e prefestivi, con accesso diretto, dalle ore 11 alle ore 16, e, in altri orari, solo su prenotazione telefonica al numero 800533118.

 

 

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