I cittadini residenti nel territorio della Azienda USL della Romagna che necessitano di trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) finalizati alla cura dela infertilità, che scelgono di curarsi presso strutture situate fuori Regione, possono essere autorizzati ad eseguire dette pratiche a carico del S.S.R.

Fermo restando i requisiti per l’accesso alle tecniche che vengono accertati dal medico del Centro autorizzato, che raccoglie altresì l’autocertificazione sui requisiti di coppia (stato di matrimonio, convivenza e quant’altro),  i criteri di accesso a carico del S.S.R. sono quelli stabiliti dalla Regione in cui è situato il centro a cui la paziente si rivolgerà.

I costi delle prestazioni erogate da strutture non iscritte nel predetto Registro Nazionale non possono essere imputati al Fondo Sanitario Regionale.

  

Riferimenti normativi

  • Linee Guida per le procedure e per le tecniche di procreazione assistita, Decreto 1° luglio 2015;
  • Delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna, nr. 916 del 18 giugno 2018, pubblicata sul B.U.R. n. 183 del 21 giugno 2018, e la Circolare della Regione Emilia Romagna nr. 8 del 21 agosto 2018 in materia di procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa;
  • Delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna, nr. 1487 dell’11 settembre 2014, di recepimento del documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome 14/109/CR2/C7SAN del 4/09/2014, richiamati in Delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna, nr. 916 del 18 giugno 2018.
  • Nota RER Prot. 0105975.U del 03-02-2023