La Chiesa di san Bernardo è uno dei pochi insediamenti foglianti costruito ex novo nel XVII secolo, mentre più spesso i monaci s’insediavano presso Chiese e Monasteri già esistenti adattandoli alle proprie esigenze.

Sorta nell’abbazia francese di Feuillant sul finire del Cinquecento, la Congregazione dei cistercensi dell’ordine di san Bernardo, riformati sulla rigorosa osservanza della regola di san Benedetto, abbracciò numerose abbazie cistercensi di Francia e Italia.

I foglianti, così chiamati in ricordo della loro casa madre, arrivarono a contare – fra nuovi monasteri e antiche abbazie a essi affidati – circa una ventina d’insediamenti, per lo più localizzati in Piemonte, fino alla Restaurazione quando la vicenda fogliante si esaurì.

Inizialmente i monaci chiamati a Brisighella si stabilirono presso la chiesa del Rosario (1546) dove aveva sede la Confraternita di Santa Maria dell’Ospedale, esecutrice testamentaria dell’eredità del monsignor Paolo Recuperati, ma presto fu manifestato il proposito di creare il Monastero fuori dalle mura urbane in una zona della“del Tho” nei pressi di Villa Spada, in un terreno quasi ai confini fra la Collegiata Parrocchia di Brisighella e la Pieve in Ottavo.

Nell’anno 1629 il Vescovo di Faenza, Cardinale Francesco Cennini (1566-1645), benedisse la posa della prima pietra della Chiesa dedicata a san Bernardo di Chiaravalle.

I frati edificarono quindi nel giro di otto anni la Chiesa con l’attiguo Monastero.

La facciata è semplice e l’interno è tipico di una Chiesa da monastero ancora oggi visitabile poiché, quando il complesso conventuale divenne ospedale pubblico, la Chiesa rimase a uso nel nuovo edificio e i suoi beni entrarono a far parte del patrimonio ospedaliero.

Queste comunità di monaci furono laboratori di esperienze spirituali, capaci di interagire con equilibri politici, assetti patrimoniali, attività economiche, interessi culturali, sensibilità artistiche presenti sui territori lasciando evidenti segni di riplasmazioni urbane e architettoniche.

La documentazione di un importante evento è riportata nella lapide posta sopra la porta d’ingresso della Chiesa. Nella lapide è riportato l’anno 1750 cui risale l’esecuzione dell’apparato decorativo, affidato totalmente ad Antonio Fanzaresi, col fine di adeguare la struttura al rango di Chiesa abbaziale.

La pala d’altare Maggiore evidenzia lo stretto legame di san Bernardo con la Madonna, la quale indicò la veste di colore bianco per distinguersi dai benedettini vestiti di nero.

La narrazione rivolta al mandato tradizionale di S. Benedetto, relativa la consegna della regola a S. Bernardo di Chiaravalle che raccomanda la rigida e letterale osservanza, continua nella cappella di destra a lui dedicata.

L’impianto decorativo si completa con i dipinti collocati nella cappella di sinistra, dedicata san Giuseppe, e i quattro dipinti murali con le immagini degli evangelisti.

Della struttura originale fa parte anche una modesta sacrestia, divisa dal corpo principale della Chiesa da una grande dorsale entro cui sono aperte due porte, dove si segnala la presenza di un coro ligneo del XVIII secolo.

Oggi la raccolta collocata nella Chiesa è arricchita dalle opere recuperate nel 2021 dal nucleo patrimonio artistico dei carabinieri di Bologna.

Curiosità:

Grazie ad un restauro degli anni novanta, le due tele principali delle cappelle laterali hanno mostrato una firma sulla parete retrostante, prima non visibile per il loro essere inserite all’interno di un’elaborazione a stucco: “PINXIT/ ANTONIUS/ FANZARESIUS/ FOROLIVIENSIS/ 1750”. Partendo da questa indicazione, l’intero ciclo pittorico è stato attribuito al forlivese Antonio Fanzaresi, attivo in Romagna e in Toscana nel XVIII secolo.


Sonia Muzzarelli


Bibliografia:

Sonia Muzzarelli, Opere Ospitaliere Lughesi, Edit Faenza, 2008

Sonia Muzzarelli, S. Bernardo, in Abbazie e Siti Cistercensi in Italia 1120-2018 a cura di Silvia Testi - Piero Rimoldi, arti grafiche Parma srls, 2018

Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: Il Patrimonio Culturale dell’AUSL della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, 2024

Per informazioni e prenotazione visita guidata inviare una e-mail a:patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

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