Il Dono e la Gratitudine "Le Grandi Benefattrici dell'Ausl della Romagna"
L’inedita ricerca, tutt’ora in corso, dedicata alle Donne Benefattrici, ha evidenziato un importante impegno economico femminile a favore degli Istituti dedicati alla cura entro la propria comunità.
Nella ricerca si sono svelate almeno quindici grandi donatrici che coprendo un ampio arco temporale ha messo in luce lo stretto rapporto tra donazione e necessità della propria comunità.
Non potendo dare voce a tutte le donne coinvolte, abbiamo scelto Porzia, Maria, Teresa, Enrica, Delfina e Wanda quali rappresentanti di quest’ampio mondo sino a oggi poco indagato.
La prima donatrice di cui parliamo è Porzia Fucci (1810 - 1881), ved. di Angelo Nefetti, che donò un Ospedale alla comunità di Santa Sofia intitolato al defunto marito. Il Testamento segreto, da lei dettato nel 1875, includeva lo Statuto dell’Ospedale che doveva garantire il mantenimento della struttura. L’Ospedale, oggi museo, mantenne la propria funzione fino al 1980.
Sempre alla fine dell’Ottocento, l’americana Maria Boorman Wheeler (1840-1903), vedova del Cav. Dott.re Giovanni Ceccarini, donò l’Ospedale alla comunità di Riccione, uno dei cinque Ospedali storici dell’Ausl Romagna come l’Ospedale di Lugo di Romagna, di Faenza, di Santarcangelo e Forlì.
A Lugo di Romagna, nel 1927, le sorelle Enrica e Teresa Zucchini, in memoria dei fratelli Raffaele e Saturno, istituirono i gabinetti radiologici comprensivi della strumentazione.
Ci avviciniamo ai giorni nostri con Delfina e Wanda.
Cima Delfina (1893-1990), vedova di Rambaldo Bruschi, si distingue per la sua determinazione poiché ha garantito il volere testamentario del marito deceduto molti anni prima dall’esecuzione del suo volere: la costruzione del nuovo Ospedale di Forlì.
Tempi diversi e donazioni diverse.
Wanda Violet Berasi, in arte Muky (1926-2022), nota artista faentina s’identifica con un’attenzione tutta sua, arricchendo la propria esistenza con un vitale sentimento estetico e con una profonda umanità compiendo diverse donazioni al suo territorio tra cui un’ambulanza completamente attrezzata.
Sonia Muzzarelli
Curiosità:
Attualmente le donatrici sono raccontate nella prima mostra itinerante dedicata alla loro generosità visitabile a rotazione presso gli Ospedali dell’Ausl Romagna.
Apre la mostra, un’opera eseguita dal Centino, artista del XVII secolo, che rappresenta sant’Ubaldo che libera l’ossessa. Chiude la mostra la fanciulla con un fiore.
La fanciulla che ci porge la rosa, che può rappresentare in modo ambivalente tanto l’amore passionale quanto la purezza e la verginità, porta al collo una collana di corallo rosso, simbolo di fortuna, prosperità e bellezza ma anche talismano contro le forze maligne.
Bibliografia:
Sonia Muzzarelli “La Cura attraverso l’Arte - Il Patrimonio culturale dell’Ausl della Romagna” centro stampa Ausl Romagna- Cesena 8.1.2024
Per informazioni e prenotazione visita guidata inviare una e-mail a: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it