Negli anni 2017-2018 l’Italia è stata investita da un forte aumento di casi di morbillo: nel 2017 sono stati registrati 5000 casi e 4 decessi mentre nell’anno successivo 2500 casi con 8 decessi. Se nel biennio 2017-2018 l’Emilia-Romagna è stata coinvolta solo marginalmente, nel 2019 è risultata una delle Regioni più colpite con 153 casi.
Il morbillo in Romagna
Tra i territori più colpiti della Regione nel 2019 vi sono le province di Rimini e Ravenna con rispettivamente 40 e 28 casi segnalati fino al 1 ottobre 2019. Alcune persone si sono ammalate di rientro da viaggi all’estero, mentre la maggior parte delle persone ha contratto la malattia nei luoghi di vita e di lavoro con lo sviluppo di diversi focolai territoriali (più casi associati tra loro).
I casi di morbillo che si sono registrati a Rimini e Ravenna sono molto diversi tra loro in particolare per l’età media delle persone coinvolte, più bassa a Rimini (22 anni) e più alta a Ravenna (37anni).
A Ravenna 25 casi su 28 hanno coinvolto persone con 25 anni o più (range 25-54 anni), mentre per l’età pediatrica c’è stato il coinvolgimento di 1 bambino di 6 anni non vaccinato e di 2 bambini sotto l’anno di vita, che sono stati contagiati quando ancora non potevano essere vaccinati. La maggior parte delle persone coinvolte non era vaccinata o era vaccinata in maniera incompleta (1 dose di vaccino).
A Rimini invece 28 casi (70%) hanno interessato bambini e giovani sotto ai 25 anni di età e solo in 12 casi le persone coinvolte avevano più di 25 anni con età massima di 57 anni. Nel focolaio di Rimini è stata coinvolta una persona non vaccinabile per stato di immunodepressione. L’incidenza più elevata di casi in età pediatrica e giovanile in questo territorio rappresenta un possibile effetto dei tassi di copertura vaccinali per il morbillo più bassi che nel resto della Romagna.
I territori di Cesena e Forlì sono stati meno colpiti con 2 casi ciascuno, entrambi in persone giovani adulte (range 28-51 anni).
L’anno 2020 è stato caratterizzato in Romagna dalla segnalazione nei primi mesi dell’anno di soli 3 casi in residenti nella provincia di Rimini di età inferiore ai 25 anni e non vaccinati; 2 casi risultano importati dall’estero, mentre il terzo è correlato a uno dei casi di importazione.
Dal 2022 a giugno 2023 non si sono osservati casi di morbillo in tutta la Romagna. Il lockdown del 2020 e poi le successive misure igienico-comportamentali adottate per far fronte alla pandemia da virus SARS-Cov2 (distanziamento, uso di mascherine, lavaggio delle mani,…) hanno modificato il trend epidemiologico osservato negli anni precedenti.
L’attuale allentamento delle misure di protezione, in seguito al superamento della fase pandemica sostenuta dal virus SARS-Cov2, potrebbe favorire la ripresa della diffusione della malattia.