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Nuove apparecchiature per diagnostica e attrezzature sanitarie per oltre 800mila euro alla Cittadella della Salute di Novafeltria

Tamagnini: "Questa scelta della Direzione Generale dell'Azienda è un’ulteriore conferma nei fatti dell’attenzione nei confronti di questa struttura e verso tutte le sedi per offrire la migliore risposta possibile ai cittadini”

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Nuove apparecchiature per diagnostica e attrezzature sanitarie per oltre 800mila euro alla Cittadella della Salute di Novafeltria Nuove apparecchiature per diagnostica e attrezzature sanitarie per oltre 800mila euro alla Cittadella della Salute di Novafeltria

Nuove apparecchiature per la diagnostica e attrezzature sanitarie per un valore complessivo di oltre ottocentomila euro sono in arrivo alla Cittadella della Salute di Novafeltria. Tale potenziamento da parte dell’Ausl Romagna è finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare la Missione 5 denominata ‘Inclusione e Coesione’, che - come indicato nel bando - mediante la creazione di nuovi servizi e infrastrutture sociali o il miglioramento di quelli esistenti mira a promuovere soluzioni a problemi di disagio e fragilità sociale.
I primi strumenti diagnostici in fase di consegna alla Cittadella della Salute di Novafeltria (entro la fine del 2023) sono in particolare due fibroscopi, tre ecografi multispecialistici e tre elettrocardiografi. Per le altre nuove apparecchiature destinate alla struttura dell’alta Valmarecchia, tra le quali - per citare quelle più significative - un mammografo, un portatile per scopia, un digitale diretto, un ecografo radiologico, tre defibrillatori e cinque letti da visita elettrici -, sono in corso gli ordini e quindi man mano che le ditte metteranno a disposizione i macchinari durante il 2024 verranno progressivamente consegnati.
“Questa scelta della Direzione Generale dell’Ausl Romagna è un’ulteriore conferma dell’attenzione nei confronti della Cittadella della Salute di Novafeltria – sottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini – e del potenziamento dei servizi assistenziali territoriali nell’ambito della riorganizzazione dell’assistenza territoriale prevista dal decreto 77/22 del Ministero della Salute. Nonostante qualcuno si ostini a parlare di marginalizzazione, sono i fatti invece a dare evidenza dell’intenzione dell’Azienda di fornire in tutte le sedi la migliore risposta possibile in termini di assistenza sanitaria ai cittadini”.

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