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Secondo appuntamento delle letture a voce alta all'ospedale di Forlì col gruppo Ausl Cultura

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Secondo appuntamento delle letture a voce alta all'ospedale di Forlì col gruppo Ausl Cultura Secondo appuntamento delle letture a voce alta all'ospedale di Forlì col gruppo Ausl Cultura
Ancora grande successo di "pubblico" per il secondo appuntamento del progetto Letture a voce alta nell'ospedale di Forlì promosso dalla scuola elementare "Duilio Peroni" di Vecchiazzano e dal gruppo Ausl Romagna Cultura. Ospite d'eccezione Manuela Badocco,  forlivese autrice di libri per bambini e bibliotecaria in pensione, che ha letto alcuni brani  scelti proprio per i piccoli lettori.

"La lettura a voce alta è una pratica da diffondere - ribadisce Lara Verni, insegnante e promotrice dell'iniziativa, insieme anche al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 7 di  Forlì, professor Luigi Abbate - Avvicina al mondo della lettura non solo i bambini, ma anche gli adulti che con i libri non hanno instaurato un rapporto proficuo. Inoltre si propone anche ai cosiddetti lettori forti, che in questo modo hanno la possibilità di entrare in contatto con il testo scritto con modalità diverse da quelle abituali; le letture a voce alta infatti permettono di con-dividere l’esperienza e il piacere della narrazione".

"Qualche settimana fa - ha detto la maestra Verni, introducendo le letture dei bambini - sulla stampa nazionale ha destato scalpore la lettera del “Gruppo di Firenze” che, indirizzata al nostro Parlamento e sottoscritta da più di 600 docenti universitari, segnalava come “molti ragazzi, alla fine del percorso scolastico, scrivano male in italiano, leggano poco e fatichino ad esprimersi oralmente”. Ribadivano poi che “abbiamo bisogno di una scuola davvero esigente nel controllo degli apprendimenti oltre che più efficace nella didattica, altrimenti né il generoso impegno di tanti validissimi insegnanti, né l’acquisizione di nuove tecnologie saranno sufficienti…Noi crediamo che anche queste nostre “Letture a voce alta” si possano intendere come un ponte tra l’individuo e la letteratura, e quindi siano una piccola, ma significativa risposta, alla lettera che tra i firmatari annovera tra gli altri il filosofo Massimo Cacciari, il pedagogista Benedetto Vertecchi e il celebre sociologo Ilvo Diamanti."

Nel secondo appuntamento, a cui studenti e docenti hanno dato il nome “C’era una volta il lupo”, i  giovani lettori si sono cimentati in una serie di brani che vedevano proprio il lupo come protagonista e hanno letto anche una filastrocca  scritta da loro sui grandi cambiamenti che la società sta attraversando.

"Il lupo e il bosco in cui vive - ha spiegato ancora la maestra Verni - hanno rappresentato per secoli il luogo di cui bisognava avere paura: lì la nostra vita era in messa in serio pericolo e lì dimorava il più cattivo fra i cattivi: il lupo ! Oggi le cose sono proprio cambiate: è il lupo che si trova in pericolo di vita; il posto di cui i bambini devono avere timore è la città nella quale si aggirano ceffi malintenzionati e il bosco, pensate un po’, è diventato il luogo in cui entrare in contatto con la natura e rilassarsi…!"

I giovani lettori che oggi hanno animato l' iniziativa  sono stati : Sarah Fantinelli, Nicola Panzavolta, Melissa Tesei, Arianna Petrini, Nicola Gianni, Riccardo Sansovini

Prossimo appuntamento  martedi' 28 marzo, sempre nell'atrio del Padiglione Morgagni dell'ospedale di Forlì, alle 9,30.

Ultima modifica il Mercoledì, 22 Febbraio 2017 12:31 Modificato da:
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