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Articoli filtrati per data: Novembre 2019

"Giornata della Trasparenza" dell'Azienda USL della Romagna 

Lunedì 25 novembre 2019

Sala Pieratelli

Ospedale di Forlì 

 

 

In  adempimento al Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2019/2021, è stata organizzata la GIORNATA DELLA TRASPARENZA dell'Azienda USL della Romagna che si svolgerà a nella Sala Pieratelli Ospedale " Morgagni-Pierantoni" di Forlì, il giorno lunedì 25/11/2019 dalle ore 9,30 alle ore 12,30.

L'evento è rivolto a tutti gli stakeholders e al personale dipendente.  L'iniziativa è accreditata ECM.

In allegato la brochure con il programma.

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Sabato 21 dicembre nella Sala Convegni dell’ospedale Bufalini di Cesena si svolgerà la seconda edizione del corso HUB&SPOKE Romagna dal titolo “La terapia endovascolare dello Stroke ischemico”.
L’evento, di cui è responsabile scientifico la dottoressa Maria Ruggiero, è stato screditato ECM per le seguenti figure professionali:Tecnico sanitario di Radiologia Medica, Infermiere, Medico chirurgo con specializzazione in: Geriatria, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Neurologia, Neurochirurgia, Anestesia e rianimazione, Neuroradiologia,Radiodiagnostica, Direzione medica di presidio ospedaliero. L’iscrizione è gratuita. Tutti i dettagli nell’allegato programma

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Antibiotici? Senza regole non funzionano. Lo ribadisce l’Azienda USL della Romagna in occasione della settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici promossa dal 18 al 24 novembre dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare la popolazione sul corretto uso degli antibiotici e sui rischi connessi al fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR).

“Gli antibiotici – spiega il dottor Carlo Biagetti Responsabile SPIAR Programma per la gestione del rischio infettivo ed uso responsabile degli antibiotici dell’AUSL Romagna - hanno fortemente segnato il progresso della medicina nel corso del ventesimo secolo consentendo il trattamento efficace e relativamente facile delle infezioni. La loro popolarità è cresciuta nel tempo tanto che oggi sono tra i farmaci più frequentemente prescritti sia in ambito territoriale che ospedaliero. Tuttavia, l’intensivo e spesso inappropriato utilizzo degli antibiotici ha portato ad un progressivo aumento di microrganismi resistenti che rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica. Ecco perché è fondamentale che siano usati in modo corretto e responsabile”.

Per esempio, per alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza, gli antibiotici non servono. Gli antibiotici, infatti, non abbassano la febbre e non possono curare ogni malattia. Sono efficaci soltanto contro le infezioni batteriche mentre non aiutano a guarire le infezioni causate da virus come il raffreddore e l’influenza. L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Vanno quindi usati solo quanto prescritti dal medico, mai di propria iniziativa. E’ bene inoltre rispettare esattamente le dosi, gli orari e la durata che ha indicato il medico e completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio. Se compaiono effetti indesiderati (diarrea, vomito, reazioni allergiche, ecc) occorre poi contattare il medico.

L'AUSL della Romagna, già dalla sua nascita nel 2014 ha previsto una struttura di programma per il rischio infettivo e l'uso responsabile degli antibiotici che in questi anni si è occupata di avviare, coordinare, implementare e verificare le varie attività inerenti questi temi.
A livello ospedaliero, dove sono circa un migliaio al giorno i pazienti ricoverati che assumono terapie antibiotiche, il consumo degli antibiotici, nell'area chirurgica, si è ridotto di circa il 20% dal 2016 al 2018. Grazie invece all’avvio nel 2017 del progetto aziendale per l'area medica denominato “antibiotico perchè” l’appropriatezza della terapia antibiotica nel 2018 è salita al 70% mentre il consumo totale di antibiotici nell'area medica si è ridotto di circa il 10% dal 2016 al 2018. Da quest'anno inoltre è attivo anche un Piano aziendale di gestione dell'epidemia influenzale che si pone tra i vari obiettivi anche quello di ridurre l'utilizzo inappropriato di antibiotici, notoriamente non efficaci contro i virus come quello influenzale.
Anche in ambito territoriale sono stati recentemente avviati diversi progetti che stanno portando i primi incoraggianti risultati. A partire dall’ambizioso progetto aziendale sul buon uso degli antibiotici che vede il coinvolgimento attivo dei Medici di Medicina Generale: nel 2019 sono stati effettuati dall’infettivologo e dal farmacista ospedaliero 60 incontri complessivi con i medici dei Nuclei di Cure Primarie del territorio sulle principali indicazioni all'uso e all'abuso della terapia antibiotica; nel 2019 è stato avviato anche un progetto che ha coinvolto le CRA (Case Residenziali per Anziani) con la creazione di una rete di referenti sul tema del rischio infettivo e del buon uso degli antibiotici.

“I risultati sono buoni ma la strada da percorrere è ancora lunga – conclude il dottor Biagetti - è solo attraverso la responsabilizzazione di tutti i protagonisti, medici ospedalieri e territoriali, infermieri, farmacisti e cittadini che si possono ottenere gli esiti sperati. Ognuno di noi può e deve contribuire a far sì che gli antibiotici continuino ad essere efficaci”.

La campagna del Servizio sanitario regionale
“Antibiotici. È un peccato usarli male. Efficaci se necessari, dannosi se ne abusi”: questo lo slogan della campagna, che è presente anche quest’anno nelle biblioteche, con segnalibri e blocchetti per appunti da mettere a disposizione degli utenti.
Locandine, video, opuscoli, infografiche e gif animate. Diversi gli strumenti messi in campo per sensibilizzare i cittadini a un uso corretto di questi farmaci, disponibili negli ambulatori di medici e pediatri, negli spazi pubblici del Servizio sanitario regionale e nella pagina dedicata sul portale Salute della Regione. La campagna proseguirà anche sul web e nel trasporto urbano (bus o pensiline delle fermate) di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

 

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L’Ortopedia di Ravenna ancora centro di riferimento, a livello internazionale, per la  chirurgia protesica dell’anca  e del ginocchio. Si sono recentemente svolte le visite di delegazioni di chirurghi ortopedici dell’Uzbekistan e del Giappone, che hanno assistito (e ripreso) interventi chirurgici effettuati nelle sale operatorie del “Santa Maria delle Croci” dal direttore dell’Ortopedia e Traumatologia Alberto Belluati e dalla sua equipe, in collaborazione col personale infermieristico e con l’Anestesia Rianimazione.

La delegazione giapponese, proveniente da Osaka e Kobe, si è trattenuta due giorni e ha assistito a dieci interventi di chirurgia protesica dell’anca  con l’applicazione delle più moderne tecniche chirurgiche  e dell’elevata tecnologia del nuovo  blocco operatorio ravennate, restando particolarmente colpiti dalla qualità clinica.

Risale invece ai giorni precedenti la visita per una full immersion su anca e ginocchio dei chirurghi uzbeki, che già erano stati a Ravenna negli anni scorsi, e a seguito della quale il Direttore della Clinica Universitaria di Ortopedia di Taskhen  (distretto di 7 milioni di abitanti), entusiasta dell’esperienza ha ipotizzato di dar vita ad un “gemellaggio culturale”  con l’ortopedia e con l’anestesia  ravennate e della Romagna.

“E’ sempre una soddisfazione confrontarsi e rappresentare un punto di riferimento per i colleghi stranieri – commenta il dottor Belluati – in particolar per i Giapponesi, colleghi precisi all’estremo, ordinati, puntualissimi, e sempre rispettori e riverenti. Comunque entrambe le delegazioni, pur provenendo  da realtà completamente diverse, hanno apprezzato  la manualità dei chirurghi ravennati  e affermato che ‘copieranno’ l’organizzazione  del percorso ‘Paziente protesizzato’ che consente il ritorno al domicilio già a pochi giorni dall’intervento, che è il miglior tipo di cura per ogni paziente”.

Nuova esperienza dell’Ortopedia ravennate con l’Oriente, pochi giorni fa, con la partecipazione, questa volta, del dottor Belluati al congressi nazionale cinese degli ortopedici: “L’Italia era ‘guest nation’ di questo evento che ha raggruppato più di 35mila persone, ed io ero uno dei 7 italiani invitati a parlare – racconta Belluati -: ho illustrato le esperienze dell’ortopedia ravennate e romagnola”. Mentre nel prossimo dicembre, a Muscat in Oman, verranno presentati i risultati dei primi  mille interventi di  sostituzione protesica del ginocchio effettuati a Ravenna: “La nostra Ortopedia, come le altre della Dipartimento Osteoarticolare della Romagna – conclude Belluati - risulta così un modello organizzativo e chirurgico di riferimento a livello non solo italiano, ma anche internazionale”.

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La Casa della Salute di San Pietro in Vincoli è oggi il punto di riferimento più prossimo, per quanto riguarda la sanità, della comunità delle “Ville Riunite”, il vasto territorio sud del Comune di Ravenna, con servizi pubblici ormai consolidati di accoglienza e presa in carico dei bisogni sanitari e sociali della popolazione.
 
Oltre agli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, che sono passati in due anni da 3 a 6 consolidando il proprio modello organizzativo, e del Pediatra di Libera Scelta garantendo l’assistenza ad oltre 8.000 assistiti, la Casa della Salute di San Pietro in Vincoli offre il servizio di Continuità Assistenziale, il punto prelievi, l’ambulatorio infermieristico prestazionale-osservazionale, l’assistenza infermieristica domiciliare, il consultorio familiare attivo tre volte a settimana, l’assistenza sociale, lo sportello unico per le prenotazioni, l’ambulatorio infermieristico per la gestione integrata delle cronicità, prezioso esempio di sanità di iniziativa. La presenza al proprio interno dell’Associazione di Volontariato Auser è prova di una stretta collaborazione col mondo del volontariato a garanzia dei processi integrati di presa in carico dei cittadini: a partire da ottobre 2018 l’Auser ha attivato un progetto di accompagnamento, rispondendo efficacemente al bisogno di oltre 90 persone con più di 500 trasporti da e verso la Casa della Salute di San Pietro in Vincoli.
 
Anche più in generale, ad oltre due anni dall’inaugurazione i numeri parlano chiaro: 155 pazienti affetti da Diabete Mellito di tipo 2 sono in carico all’ambulatorio della gestione integrata delle patologie croniche con oltre 582 visite di controllo e assicurato 297 ECG e 271 esami del fondo oculare; 2.037 è stato il numero delle prestazioni erogate dall’inizio del 2019 da parte dell’ambulatorio infermieristico prestazionale-osservazionale; nel 2018 sono stati effettuati 8.394 accessi da parte degli infermieri dell’Assistenza domiciliare per 377 pazienti (46 oncologici), mentre dall’inizio del 2019 sono stati seguiti 341 pazienti (37 oncologici) con 6.691 accessi.
 
La Casa della Salute è stato il luogo di sviluppo di un importante progetto regionale denominato CasaLab, che ha interessato 17 case della salute in tutta la regione. A San Pietro in Vincoli il progetto è stato rivolto ad “intercettare tempestivamente le condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale delle donne in gravidanza, puerperio e neonato nei primi mille giorni di vita”. Grazie al progetto sono emerse situazioni di particolare disagio e indirizzate a un intervento specifico.
 
Nell’ottica di un servizio in movimento e progressiva crescita, a ottobre 2019 è stato attivato il percorso di gestione integrata della broncopneumopatia cronica ostruttiva e il 2020 sarà l’anno dedicato all’implementazione del percorso per i pazienti con scompenso cardiaco. Vi è inoltre l’impegno a consolidare i percorsi di presa in carico della patologia cronica anche attraverso l’introduzione dell’attività specialistica diabetologica, pneumologica e cardiologica.
 
La prossimità e il coinvolgimento attivo della popolazione sono i maggiori punti di forza della Casa della Salute di San Pietro in Vincoli, e il confronto avvenuto all’interno dell’Assemblea Pubblica svolta nella serata di lunedì 11 novembre va nella direzione di favorire il coinvolgimento dei cittadini attraverso un percorso di partecipazione attiva e di orientamento verso la programmazione dei servizi sanitari e sociali in una logica d’integrazione con le Case della Salute di Russi e Cervia e con i Presidi Ospedalieri di Cervia e Ravenna.

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L'Azienda USL della Romagna informa tutta la cittadinanza dello sciopero nazionale di 24 ore indetto per martedì 19 novembre, del personale Oss, degli infermieri generici e puericultrici, ASA-OSA-Ausiliari OTA proclamato dal Sindacato Professionale SHC Sanità Human Caring.

Nella giornata di sciopero saranno assicurati i servizi pubblici essenziali, nel rispetto della vigente normativa, attraverso l’individuazione dei contingenti minimi di personale a garanzia delle prestazioni indispensabili e non dilazionabili, equivalenti ai servizi minimi assicurati normalmente nei giorni festivi

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Grazie all’iniziativa "Aiutaci a crescere, regalaci un libro" la Libreria Giunti al Punto di Cesena ha consegnato ieri alle aree pediatriche dell’Ausl 2000 volumi del valore di circa 3700 euro.

Giunta alla sua decima edizione “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro” è un’iniziativa solidale nata a livello nazionale dall’impegno delle Librerie Giunti al Punto presenti sul territorio. Si tratta di una raccolta di libri finalizzata ad arricchire le biblioteche scolastiche delle scuole elementari e materne del territorio e del reparto di pediatria dell’ospedale Bufalini.

“Nel 2019 – spiega Mirna Foschi della Libreria Giunti al Punto di Cesena promotrice dell’iniziativa cesenate - grazie al contributo dei cittadini e di alcune aziende del territorio sono stati raccolti più di 2000 volumi. A livello nazionale grazie al supporto di donatori e sponsor nel 2019 sono stati donati 319.064 volumi divisi tra scuole e reparti ospedalieri e nei dieci anni di raccolta si è raggiunta la cifra di un milione di libri donati. Un grazie speciale a tutti i nostri clienti e alle aziende che hanno contribuito alla formazione dei lettori e dei cittadini di domani partecipando all’iniziativa: Centrale del latte, Romagna iniziative, Martini , Endas, Babbi, Lions, Parco Safari Ravenna, Mirabilandia, Giorgini assicurazioni, Credito cooperativo Romagnolo, Comune di Cesena e Bper”.

L’Azienda USL ringrazia la Libreria “Giunti al Punto” di Cesena per la bellissima iniziativa e tutte le persone che hanno scelto di donare, contribuendo a regalare emozioni e sorrisi ai bambini che accedono alle strutture sanitari.

 

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All’ospedale Bufalini di Cesena un musicista affetto da un tumore cerebrale è stato operato al cervello da sveglio durante l’esecuzione di alcune melodie musicali al piano. Si tratta di un intervento particolarmente sofisticato che è stato eseguito nei giorni scorsi utilizzando la tecnica dell’ ‘Awake Surgery’ (Chirurgia da sveglio) che consiste nell’operare il paziente in condizione di veglia con un duplice scopo: asportare la massa tumorale e, nel caso specifico, salvaguardare le abilità musicali.

L’Awake Surgery, metodica iniziata da qualche anno nella Neurochirurgia del Bufalini, dopo un periodo di perfezionamento dei neurochirurghi cesenati presso vari Centri tra cui il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Montpellier diretta dal Prof. Hughes Duffau (noto luminare in questo campo di studi) consente al paziente di rimanere vigile e in grado di rispondere a una serie di test prestabiliti posti dal neuropsicologo, in modo da localizzare e asportare nel modo più completo e preciso possibile la massa tumorale, senza danneggiare le aree cerebrali che regolano il linguaggio, il movimento e le altre funzioni cognitive superiori. Tutto ciò al fine di salvaguardare la qualità della vita del paziente.

“Ciò che rende questo intervento piuttosto raro ed eccezionale – spiega il dottor Luigino Tosatto direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale Bufalini di Cesena , insieme al dott. Vincenzo Antonelli e al Dott. Giuseppe Maimone - è che in questo paziente, insegnante e cultore di musica jazz, per la prima volta abbiamo localizzato alcune aree cerebrali specifiche per la musica, molto complesse da rilevare, per preservare le sue abilità musicali durante l’asportazione della massa tumorale. Inoltre tale approccio ci permetterà di comprendere meglio la complessità dei processi cerebrali che sottendono alcune funzioni cognitive superiori della mente umana, fra cui le abilità artistiche e musicali”.

Nello specifico, durante l’intervento sono state mappate e monitorate 3 diverse capacità di comprensione musicale: il riconoscimento dei toni melodici, il ritmo e il contorno musicale. L’operazione, che è durata circa 5 ore, è stata eseguita dall’equipe multidisciplinare composta dai neurochirurghi Dottor Luigino Tosatto, Dottor Vincenzo Antonelli, Dottor Giuseppe Maimone; dal neurofisiologo, Dottoressa Chiara Minardi; dai neuroanestesisti, Dottor Marco Bocchino e Dottoressa Giuseppina Pugliese; dai neuropsicologi, Prof.ssa Caterina Bertini e Dottor Davide Braghittoni dell’Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Psicologia di Cesena e da personale infermieristico coordinato da Milena Maccherozzi. Il plannig Neuroradiologico preoperatorio per questi pazienti viene eseguito dalla Neuroradiologia di Cesena diretta dalla Dottoressa Maria Ruggiero e dalla Neuroradiologia di Ravenna, come in questo caso specifico dove collaborano la Dottoressa Patrizia Cenni e la Dottoressa Chiara Romeo. Certamente una modalità operativa di alta complessità, che ha richiesto una stretta collaborazione e una forte integrazione multidisciplinare tra diversi professionisti di elevata competenza, oltre a una lunga formazione sul campo.

L’Awake Surgery
E’ una tecnica neurochirurgica che ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi 20 anni, grazie ad un continuo miglioramento delle tecniche chirurgiche ed anestesiologiche. Lo scopo principale di questa metodica è preservare le aree eloquenti cerebrali durante l’asportazione di lesioni tumorali infiltranti. E’ indicata soprattutto per interventi chirurgici di asportazione di gliomi di bassa e media aggressività che rappresentano circa il 5% di tutte le neoplasie benigne cerebrali ed il 15% di tutti i gliomi cerebrali (5-7/100000 abitanti) e colpiscono prevalentemente soggetti giovani tra i 35 e i 45 anni. Inizialmente la chirurgia da sveglio è stata utilizzata per preservare le aree cerebrali del linguaggio e del movimento ma, negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con un team dedicato di neuropsicologi, neurofisiologi e neuroanestesisti, e con lo sviluppo di test specifici intraoperatori, è possibile monitorare durante l’intervento chirurgico molteplici funzioni cognitive superiori quali la percezione visuo-spaziale, la memoria, la capacità di calcolo, le funzioni attentive ed esecutive, l’empatia cognitiva e molte altre. Lo scopo finale è quello di ottenere il massimo bilancio “neuro-oncologico”, cioè quello di massimizzare l’area di asportazione e di minimizzare o evitare del tutto l’insorgenza di deficit neurologici e neuro-cognitivi, con evidenti importanti vantaggi sulla qualità di vita del paziente.

 

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Il dottor Carlo Fabbri, direttore della Uo di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì-Cesena oggi alla trasmissione Tutto Salute di Rai 3 per parlare di ulcera, in particolare, di quella peptica. A fare gli onori di casa, come sempre, sono  stati Michele Mirabella e Pier Luigi Spada.

Clicca qui per rivedere la puntata https://www.raiplay.it/video/2019/11/tutta-salute-161aadcb-9935-4e2a-8df2-b1d5bab990cb.html

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Venerdì, 15 Novembre 2019 16:57

"Una piega per lo Ior", a Ravenna, domenica 24

Torna "Una piega per lo Ior", iniziativa mirata a raccogliere fondi da parte dell'Istituto Oncoogico Romagnolo. Domenica 24 novembre, a Ravenna, presso la Sede IAL (via Vulcano 78/80) dalle ore 9.30 alle ore 18.00 servizio shampoo e piega a partire da un’offerta minima di 10 euro, servizio smalto a partire da un’offerta minima di 5 euro, interamente devoluti al Progetto Margherita IOR. Tutti i dettagli nell'allegata locandina.

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