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Articoli filtrati per data: Marzo 2019

Prestigioso riconoscimento per l’ospedale Bufalini di Cesena. Il Centro Sclerosi Multipla dell’unità operativa di Neurologia, diretta dalla dottoressa Susanna Malagù,  è tra i 77 centri dedicati alla cura delle persone affette da Sclerosi Multipla recentemente premiati a Milano, nell’ambito del progetto “Una cicogna per la Sclerosi multipla” promosso da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con il patrocinio di AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla e SIN, Società Italiana di Neurologia.

“Con il progetto ‘Una cicogna per la sclerosi multipla’, Onda mette in campo una serie di strumenti per supportare le donne con sclerosi multipla nel realizzare il loro desiderio di maternità”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. “Grazie ad un lavoro di mappatura sul territorio nazionale, che ha coinvolto gli ospedali con i Bollini rosa e non solo e a cui hanno partecipato 89 centri clinici, abbiamo assegnato la “Cicogna” a 77 strutture dove le donne possono trovare il supporto di un team multidisciplinare che valorizza la sinergia tra i vari specialisti coinvolti nella gestione della gravidanza, in particolare neurologo e ginecologo.”

 “Questo riconoscimento è motivo di grande soddisfazione -  afferma la dottoressa Malagù - perché premia un risultato che è stato possibile conseguire grazie all’integrazione di diverse competenze professionali e alla stretta collaborazione tra l’equipe della Neurologia e gli specialisti dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Patrizio Antonazzo, in particolare il dottor Guido Sarti.

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Si è svolta questa mattina, presso l’Ospedale “Infermi” di Rimini, la presentazione di un nuovo ambulatorio per la presa in carico dei pazienti affetti da patologie epatobiliopancreatiche (tumore del pancreas e altre patologie, principalmente oncologiche, di quell’area corporea) e di un nuovo ruolo di infermiere case manager a supporto dell’ambulatorio stesso. Il tutto grazie alla donazione dell’Associazione “Oltre la Ricerca” di Rimini. Erano presenti la presidente di “Oltre la Ricerca” Francesca Gabellini e i vertici associativi, l’assessore Mattia Morolli in rappresentanza del Comune di Rimini, il dottor Romeo Giannei (direttore ospedali del Riminese), il dottor Luigi Veneroni, chirurgo, e in sostituzione del direttore della Chirurgia di Rimini dottor Gianluca Garulli (assente per un sopravvenuto e improrogabile impegno), le altre figure mediche che collaboreranno all’ambulatorio, tra cui in particolare il dottor Giorgio Ballardini (direttore della Medicina Interna), il dottor Davide Tassinari (direttore dell’Oncologia), il dottor Enrico Cavagna (direttore della Radiologia), medici della Gastroenterologia, il direttore tecnico infermieristico di Rimini dottor Andrea Galeotti.

Un gruppo di professionisti non casuale. La parola d’ordine per il contrasto di queste patologie è infatti la presa in carico tempestiva, in modo da arrivare all’eventuale intervento chirurgico il prima possibile, e collegiale da parte di figure mediche di varie specialità. Un lavoro in equipe per un approccio di “rete” al caso clinico, per “aggredire” la malattia da tutti i punti di vista come chiarito molto bene dal dottor Giannei. L’ambulatorio si pone proprio in quest’ottica: vi saranno avviati pazienti per i quali il medico di famiglia o altri medici riscontrino sintomi di questo tipo di patologie, e lì il paziente verrà preso in carico in maniera completa e a tutto tondo, nell’ambito del percorso clinico più adatto per lui. Approccio evidenziato, nel corso degli interventi, anche dal dottor Veneroni, degli altri clinici e anche della presidente Gabellini.

Il dottor Veneroni ha anche letto un intervento del dottor Gianluca Garulli che non è potuto essere presente per sopravvenuti ed improrogabili impegni: "Un caloroso saluto  alle Autorità presenti  e  permettetemi  due parole  per illustrare l'iniziativa che ci vede oggi qui  riuniti. Le neoplasie  del pancreas oggi sono tra le più letali neoplasie che la Medicina deve  affrontare e  non sempre con risultati attesi: la varietà delle neoplasie coinvolge sia nella gestione che nel trattamento  medico e chirurgico, numerosi specialisti  .In ordine alfabetico  l'anestesista , il chirurgo , il gastroenterologo, il radiologo , il radioterapista e l'oncologo sono Tutti coinvolti  nel trovare quotidianamente le soluzioni più appropriate ed efficaci   per ogni singolo paziente. L'Associazione Oltre la Ricerca e il Presidente Avv. Francesca Gabellini   ha sentito e condiviso con i professionisti questo progetto che vede nascere  nel Territorio di Rimini all'interno dell'Ospedale Infermi , un ambulatorio che vuole essere un punto di Riferimento per i pazienti affetti da tale patologia ma anche  per i Medici di Medicina Generale  che possono accedervi e trovare risposte rapide ed efficaci. E' quindi all'Associazione  Oltre la Ricerca che va il mio più sentito ringraziamento per aver  condiviso il progetto e sostenuto economicamente; all'Azienda Romagna al Direttore Marcello Tonini, al dr . Andrea  Galeotti , al dr. Romeo Giannei  un particolare ringraziamento per  aver reso  possibile che questo progetto si realizzasse in così poco tempo. Un ringraziamento ai Medici Specialisti che sicuramente renderanno questo progetto un punto di partenza e di riferimento per la Romagna in questo difficile campo della Medicina".

Intervento di Francesca Gabellini (Presidente di "Oltre la Ricerca"): "In seguito alla forte volontà dell’Associazione di Volontariato Oltre la Ricerca, che lavora sul territorio riminese per la lotta al tumore al pancreas, ed in collaborazione con i servizi Sviluppo e Risorse Umane, Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Ausl Romagna e con l’Unità operativa Chirurgia dell’Ospedale Infermi di Rimini, verrà attivata dal mese di aprile l’attività di una infermiera case manager che si integrerà nel Percorso Diagnostico Terapeutico delle Patologie epato-bilio-pancreatiche, per coadiuvare e rendere più fluido il percorso del paziente con sospetto diagnostico di tumore al pancreas, presso la Chirurgia dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. L’ambulatorio - che si innesta sull’attività dell’ambulatorio di libero accesso aperto dal 2011 per monitorare i pazienti con aumentato rischio della patologia - si avvarrà di  professionalità provenienti da Radiologia, Medicina Interna, Epatologia e Gastroenterologia ed Oncologia, e lavorerà in modo approfondito per stabilire i rischi genetici relativi ai parenti diretti delle persone che hanno contratto una neoplasia pancreatica con il fine di attuare un’attenta opera di monitoraggio e prevenzione. Con la donazione di 20.000 euro finalizzati all’istituzionalizzazione della figura di case manager, Oltre la Ricerca intende  dare un chiaro segnale di collaborazione sempre più intensa con l’Azienda Usl della Romagna, che ha accolto favorevolmente l’iniziativa. La case manager avrà il ruolo chiave di accogliere e accompagnare il paziente dalla diagnosi al post intervento, seguendo le indicazioni del medico di medicina generale - che è il soggetto che, a seguito di sintomi e conseguente dubbio diagnostico, invia il paziente - e del team di medici esperti che seguono ogni singolo caso. Per Oltre la Ricerca si tratta della realizzazione di un fondamentale obiettivo, con l’intento di rendere più semplice il percorso di pazienti e familiari nell’affrontare una patologia insidiosa e purtroppo sempre più diffusa come il tumore al pancreas e di  minimizzare il tempo tra un fondato sospetto e  l’eventuale diagnosi. L'associazione grande soddisfazione per l’attuazione e l’avvio di questa figura centrale per la gestione del paziente, figura che verrà mantenuta stabilmente nel tempo e confermano la volontà  di impegnarsi per rendere sempre più forte la connessione tra cittadini e istituzioni, tra  malati e medici, tra territorio ed ospedale, tra  personalizzazione delle cure e  best practice, tra umanizzazione del percorso e protocolli sperimentali all’avanguardia".

L’assessore Morolli, nel portare il saluto della città di Rimini, ha evidenziato in particolare due aspetti: “E’ molto bello che vi siano frequenti donazioni e collaborazioni, da parte della società civile, verso l’ospedale e più in generale la ‘nostra’ sanità. Questo dà il senso di una comunità coesa, sebbene in questi tempi difficili, e che sa collaborare con lungimiranza”. Secondo aspetto, “nell’era in cui sembra che tutto diventi telematico e mediato, oggi presentiamo un servizio centrato sulla professionalità delle persone, medici e infermiera case manager, che prendono in carico il paziente dal punto di vista clinico e che lo accompagnano, dal punto di vista umano. Lo slogan dell’Ausl, ‘Sono le persone a curare le persone’, da questo punto di vista è molto azzeccato”.

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Un ultimo atto di generosità a favore della collettività. Questo ha pensato il signor Fulvio Ceccaroni, cesenate, scomparso nel 2017, che nelle sue volontà testamentarie ha disposto un lasciato di oltre 82mila euro a favore dell’ospedale Bufalini di Cesena.

La cerimonia ufficiale di consegna si è svolta questa mattina in ospedale, alla presenza dell’esecutore testamentario Signor Renato Montalti, del medico di Direzione Sanitaria di Presidio dottoressa Chiara Benedetti, del primario di Geriatria dottor Antonio Balotta, della responsabile del Fundraising aziendale Elisabetta Montesi, del direttore dell’Area Dipartimentale Risorse Strutturali e Tecnologiche dottor Stefano Sanniti, insieme a medici, infermieri e operatori della Geriatria e della Pediatria e Terapia Intensiva Neotale e Pediatrica.

La cospicua donazione ha infatti reso possibile l’acquisto di una serie di importanti apparecchiature mediche per le Unità Operative di Geriatria Lungodegenza e Pediatria. 

Nel dettaglio. E’ già in funzione nel reparto di Geriatria e Lungodegenza un Ecotomografo ad ultrasuoni di ultima generazione, completo di monitor, carrello e stampante, del valore di 39.650 euro. Il sistema è dotato di tutte le sonde principali indispensabili per l’attività clinica e, essendo di facile movimentazione, permette di effettuare gli esami diagnostici anche al letto del paziente.

I piccoli pazienti in carico all’Unità Operativa di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica potranno invece beneficiare delle seguenti nuove attrezzature: due scaldabiberon del valore  complessivo di 3.600 euroun bilirubimetro, apparecchio elettronico per la rilevazione e misurazione dell’ittero del valore di 5.819 euro; due monitor multiparametrici per il monitoraggio dei parametri vitali, di cui uno trasportabile, rispettivamente del valore di 9.516 euro e di 14.640 euro; lampade radianti per la terapia scaldante del neonato del valore di 9.388 euro.

“Siamo tutti molto grati per questo lascito così generoso -  hanno affermato i medici del Bufalini -  Queste nuove attrezzature sanitarie ci consentiranno di migliorare ulteriormente l’assistenza e la cura dei nostri pazienti”.

“Con questa donazione – ha sottolineato Montesi - vogliamo ricordare e ringraziare il signor Ceccaroni che con il suo lasciato ha compiuto un gesto encomiabile a favore di tutta la comunità”.

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Dal 4 al 6 aprile al Palazzo del Turismo di Riccione si svolgerà il Congresso Nazionale di Emergenza, Urgenza ed Accettazione dal titolo “Integrazione, Competenza, Innovazione”. E’ dedicato a infermieri e medici operanti nel mondo del soccorso intra ed extraospedaliero

​Il congresso si svolgerà in 3 giornate: 4 e 5 aprile le sessioni congressuali e focus (incontri con esperti su tematiche specifiche) mentre il 6 aprile tre workshop su diversi argomenti. Fra relatori e moderatori, la faculty è formata da circa settanta esperti internazionali e professionisti giunti da gran parte delle regioni italiane, che si confronteranno su tematiche tipiche del mondo del soccorso extraospedaliero 118 e della gestione delle emergenze in pronto soccorso e in medicina d'urgenza.

La Direzione Scientifica e del Congresso è affidata a 2 infermieri, Andrea Andreucci e Nicola Colamaria del servizio di emergenza territoriale 118 dell’AUSL della Romagna. Il Comitato Scientifico è invece composto da Dirigenti Medici e Infermieri di riferimento a livello nazionale.

L’evento è patrocinato dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, dalla Provincia di Rimini e dal Comune di Riccione; dalle Federazioni Nazionali degli Ordini degli Infermieri e dei Medici (FNOPI e FNOMCeO), e dall’Azienda USL della Romagna.  Tutti i dettagli su www.congressoemergenza.it

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Servizi più puntuali e accoglienti per i pazienti, anche quelli con maggiori difficoltà come gli anziani, anche grazie alla società civile. In quest’ottica, nella mattinata di mercoledì scorso il Rotary Club Faenza ha donato all’Unità operativa di Geriatria dell’Ospedale “Per gli Infermi” di Faenza, una poltrona pesapersone.  

Alla breve cerimonia di donazione hanno partecipato il presidente del Rotary Club Faenza Tiziano Rondinini, l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Faenza Claudia Gatti; Emilia Montevecchi dell'Associazione Alzhaimer Italia Sezionze di Faenza; il presidente Lions Host Carla Bandini, il responsabile Commissione Sanità del Rotary Giuseppe Pezzi, il direttore medico del presidio ospedaliero di Faenza Davide Tellarini, il direttore della Geriatria Annalaura Spinelli ed il coordinatore infermieristico Mariacarla Ferri, la responsabile organizzativa del presidio Anna Lusa.

Questa donazione è un gesto per noi di grande valore, che racchiude l’importanza che il peso corporeo ha nella gestione clinico-assistenziale dell’anziano, soprattutto se non autosufficiente, quindi incapace di assumere la posizione ortostatica – ha spiegato la dottoressa Spinelli -. Le variazioni del peso corporeo sono significative nel corso di diverse malattie: nello scompenso cardiaco, nella sindrome da disidratazione, in corso di insufficienza renale e negli stati di malnutrizione calorico-proteica. Non solo, la valutazione del peso e dell’altezza consentono di calcolare il Body Mass Index (BMI), parametro di grande rilievo nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari e fonte di informazione per quanto riguarda lo stato nutrizionale, la perdita di massa muscolare (sarcopenia) e della relativa forza muscolare (diapenia). Come direttore della Geriatria non posso, pertanto, che ringraziare a nome dei nostri pazienti e di tutto il meraviglioso personale, che opera in reparto,  il Rotary Club di Faenza”.

Il reparto di Geriatria di Faenza è dotato di 26 posti letto di degenza ordinaria e nel 2018 ha effettuato 955 ricoveri.

 

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Sabato 30 marzo dalle ore 16 alle 19,  nella Sala del Giudizio del Museo della Città “Luigi Tonini” di Rimini, si terrà l’ultima lezione del corso Le grandi epidemie nella storia della medicina, organizzato dalla Scuola di Storia della medicina dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Rimini.

La lezione, intitolata La “mortifera pestilenza”: la peste del 1347, sarà tenuta da Tommaso Duranti – ricercatore confermato di storia medievale all’Università di Bologna e grande esperto di storia della salute nel Medioevo.

Il compito di discussant è affidato a Gianluigi Cerchione, attuale Direttore del Pronto Intervento dell’Ospedale di Santarcangelo di Romagna ma anche storico nonché allievo dello stesso Duranti.

Saranno presenti il Presidente dell’Ordine Maurizio Grossi e il Direttore della Scuola di Storia della medicina Stefano De Carolis, che illustreranno l’importanza di queste tre grandi “lezioni del passato” per comprendere più compiutamente i traguardi raggiunti dalla scienza medica ma anche le infinite contraddizioni ancora presenti in chi non ha ancora fatto tesoro di queste lezioni.

La partecipazione è gratuita ed è estesa a tutta la cittadinanza.

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Sabato 30 marzo al Garden Center Scarpellini (via Cervese, 4215) torna l’iniziativa solidale “Fai fiorire un sorriso”, con la vendita benefica di orchidee e begonie dalle ore 9 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 19.30.

Il ricavato servirà a sostenere il progetto Arte terapia in Corsia, che da diversi anni ormai  prevede la frequenza dei volontari dell’Associazione ArtinCounselling, presso i reparti di Diagnosi e cura del dipartimento di Salute mentale, nonché nei reparti di Pediatria e di Geriatria  dell’ospedale Bufalini di Cesena.

 Il progetto ARTE IN CORSIA ha l’obiettivo di permettere ai pazienti ricoverati, di esprimere il proprio stato d’animo, le proprie emozioni e il proprio vissuto, favorendo la comunicazione attraverso linguaggi non verbali, quali l’Arte Terapia e l’Arte Terapia Emozionale, diminuendo lo stato ansioso dell’ospedalizzazione e favorendo un migliore approccio con il personale medico e paramedico del reparto

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Dal 1 aprile cambia sede a Cesena l’ispettorato Micologico del Dipartimento di Sanità Pubblica. Novità anche per la certificazione di commestibilità dei funghi destinati al commercio che, a decorrere dalla stessa data, verrà rilasciata solo previo appuntamento. Ecco il dettaglio.

A Cesena, dal 1 aprile, l’attività di controllo dei funghi per il commercio e il consumo diretto si trasferirà dai locali di via Marino Moretti 99 nella nuova sede di Via Brunelli 540 (seconda palazzina - piano terra).

Questi i giorni e gli orari di apertura del servizio da aprile a novembre:

-       il controllo per il consumo diretto sarà effettuato il lunedì e ciascun giorno successivo ad una festività infrasettimanale dalle ore 11 alle 12.30.

-       Per il commercio, la certificazione verrà rilasciata tutti i giorni feriali, dalle ore 8 alle 8.30, previo appuntamento telefonico allo 0547.352079 con almeno 72 ore di anticipo (3 giorni)

 

A San Piero in Bagno il servizio continuerà a svolgere la propria attività in via Marconi 36.

Questi i giorni e gli orari di apertura dal 1 aprile fino al prossimo novembre:

-       il controllo per il consumo diretto sarà effettuato il sabato, dalle ore 11 alle 12.30.

-       la certificazione per il commercio sarà rilasciata il mercoledì e il sabato dalle ore 8 alle 8.30, previo appuntamento telefonico allo 0547 352079 con almeno 72 ore anticipo (3 giorni .

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"Il dottor Benati si inserisce nella lunga serie di nomine di direttori di struttura complessa effettuate  dall'Ausl Romagna, cinquantasei in tutto, di cui ben altre venti previste per il 2019 - ha spiegato il dottor Busetti -  L'  Unità Operativa di Geriatria di Forlì, in particolare, si inserisce nel Dipartimento di Cure Primarie di Forlì- Cesena, presenta un organico di undici geriatri e gestisce un reparto con un totale di 25 posti letto per pazienti acuti e dieci per post acuti. Effettua millequattrocenteo ricoveri all'anno e quattromila prestazioni tra ambulatoriali e strumentali."
"Forlì ha una popolazione di circa centottantasettemila abitanti, di cui quarantasettemila over 65, venticinquemila over 75 e tremila addirittura ultranovantenni - spiega il dottor Benati -  Il numero degli anziani è destinato a crescere  e, come sappiamo, necessita di una importante assistenza sanitaria per le molte patologie di cui soffre, ma anche di una stretta collaborazione tra ospedale e territorio per la presa in carico. Occorrono personalizzazione della cura e degli interventi, ma anche umanizzazione. Tenete conto che a Forlì ci sono 3400 persone affette da demenza con 900 nuovi casi all'anno e questo è un problema di cui si devono fare carico non solo i servizi sanitari, ma tutta la società civile, che deve diventare una "comunità amica". Nel nostro territorio sono tanti gli strumenti messi in campo, in collaborazione con enti ed associazioni di volontariato, per condividere con la famiglia dell'anziano il percorso di cura e di rientro al domicilio dopo il ricovero, come il NUCOT, nucleo ospedale territorio che segue il paziente dopo le dimissioni  e indica il luogo dove essere preferibilmente collocato. Esistono anche centri e percorsi dedicati alle problematiche dell'anziano, quali ad esempio il centro per i disturbi cognitivi, o il percorso ortogeriatrico, tutti orientati alla personalizzazione delle cure per questa fascia di popolazione così fragile."
Da novembre 2015 il dottor Benati è responsabile anche della Rete di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AUSL Romagna, che si avvale, per il territorio forlivese, di quattro dietiste.
 
 
 
 
 Breve curriculum vitae del dottor Giuseppe Benati
 

Il Dott. Giuseppe Benati è nato a Faenza il 09/07/1963 ed ha conseguito la Maturità Scientifica presso il Liceo “Gregorio Ricci Curbastro” di Lugo (Ravenna) nel Luglio 1982 con il punteggio di 60/60.

Si è iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara nell’Ottobre dello stesso anno. Nel corso degli studi universitari ha frequentato come allievo interno l’Istituto di Clinica Medica Generale e Terapia Medica, diretto dal Prof. Pansini, dal1985 al 1988. Si è laureato il 22 Marzo del 1989 con il punteggio di 110/110 e lode, discutendo la tesi sperimentale “Sistema immune e invecchiamento.

Studio del fenotipo linfocitario in soggetti sani di età superiore a 70 anni (media 79). Il 17 Maggio 1989 ha sostenuto gli esami di abilitazione alla professione medica (103/110) e, fino al Dicembre 1989, ha continuato a frequentare, come medico frequentatore, il reparto, l’ambulatorio e il laboratorio del Servizio di Allergologia ed Immunologia Clinica annesso all’istituto di Clinica Medica, svolgendo anche attività di ricerca di immunologia applicata.

Nel Dicembre 1989, essendo risultato voncitore del concorso di ammissione, si è iscritto alla Scuola di specializzazione di Geriatria e Gerontologia, diretta dal prof. Gasbarrini, e ha conseguito il diploma di specialista il 24 Maggio 1993, con il punteggio di 70/70 e lode, discutendo la tesi “L’intestino nel vecchio: evidenze per una maggiore prevalenza del malassorbimento di lattosio in età geriatrica”.

Dal Dicembre 1989 al Gennaio 1994 il dottor Benati ha continuato a svolgere la propria attività di ricerca nell’ambito del “Centro Universitario per lo Studio del Malassorbimento Intestinale”, afferente alla I Cattedra di Patologia Speciale Medica, diretta dal Prof Gasbarrini. Il dottor Benati in quegli anni è impiegato attivamente nello studio clinico e fisiopatologico delle sindromi da malassorbimento intestinale nelle diverse età. Egli ha svolto inoltre attività clinica c/o i laboratori e il reparto di patologia medica I. In occasione del 3° Congresso Nazionale della Federazione Italianana di Colonproctologia svoltosi nel Settembre 1990 la comunicazione “Produzione Intestinale di metano (CH4) e cancro del colon”, di cui ildott Benati è coautore, è risultata vincitrice del premio Bracco. Nel Gennaio 1991 l’apposita commissione giudicatrice ha deliberato di assegnargli la borsa di studio intitolata “Ugo ed Evaristo Stefanelli”, per la durata dell’anno accademico 1991-1192, per la realizzazione di uno studio su “Malassorbimento di lattosio in età geriatrica”. Nello stesso anno, il dott Benati ha svolto regolari corsi di esercitazioni teorico-pratiche agli studenti afferenti alla Cattedra di Patologia Speciale medica I dell’Università di Bologna. Nel Dicembre 1993 la commissione giudicatrice gli ha attribuito la Borsa di Studiio per giovani ricercatori al congresso della Società Italiana di Gastroenterologia. Dal febbraio 1994 ha frequentato come Medico Frequentatore e quindi come incaricato a tempo determinato l’Unità Operativa di Medicina Geriatrica di Forlì, svolgendo attività ambulatoriale, di day hospital e di reparto. Dal 1996 è Dirigente di I livello a tempo indeterminate c/o tale reparto ed è referente del servizio di Nutrizione Clinica annesso, con attività ambulatoriale e domiciliare.

Nel 1998 ha frequentato nel mese di Giugno la Geriatric research Education and Clinical Center GRECC al Sepulveda veterans Affairs Medical Center (LA), con accesso programmato alla UCLA Multicampus Program in Geriatric Medinie e Gerontology, diretta dal Prof. LZ Rubenstein. Nel 2000 ha frequentato il Neuroscience Center alla Cleveland University (Cleveland). Nel 1999 ha conseguito diploma di perfezionamento c/o l’università di Bologna in “Nutrizione artificiale nosocomiale e domiciliare” e nel 2001 di “Ultrasonologia internistica”.Dal 2004 è coordinatore del Team nutrizionale dell’AUSL Romagna sede di Forlì ed è titolare di incarico di Alta professionalità in Nutrizione clinica. Dal 2013 è responsabile dell’Area a Gestione Integrata Ospedaliera AUSL Romagna sede di Forlì.

Nel 2015 ha conseguito presso l’Università di Bologna l’abilitazione alla direzione di struttura complessa superando l’esame finale del Corso di formazione manageriale per direttore responsabile di struttura complessa. Nello stesso anno ha superato l’esame di accesso e ha avviato la frequneza al master di secondo livello Funzioni direttive e gestione dei servizi sanitari, presso l’Università di Bologna.Dal Marzo 2015 ha assunto il ruolo di Direttore FF dell’UO complessa di Geriatria AUSL Romagna, sede Forlì.

Dal Novembre 2015 è responsabile della Rete di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AUSL Romagna.La sua attività di ricerca è testimoniata da pubblicazioni e comunicazioni prevalentemente dedicate alla valutazione e al trattamento di problematiche legate alla nutrizione clinica, in riviste ed incontri di carattere nazionale e internazionale.

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In sei con patologie rilevanti e non lo sapevano. Grazie agli esami eseguiti in occasione della Giornata Mondiale del Rene sono stati avviati ad una adeguata presa in carico. E’ il dato principale che emerge dal “bilancio” dei tre open days svoltisi in provincia di Rimini in occasione della Giornata, realizzati dal personale medico ed infermieristico dell’Unità operativa di “Nefrologia e Dialisi” diretta dal dottor Angelo Rigotti, in collaborazione con le associazioni Aned, Aido e Croce Verde di Novafeltria.

Al fine di “andare incontro” il più possibile alla popolazione residente i tre open days si sono tenuti a Riccione, Rimini e Novafeltria. Sono stati complessivamente 227 le persone che, nei tre appuntamenti ma con una particolare affluenza a Novafeltria, sono andati a “farsi vedere”. Sono stati sottoposti ad esame estemporaneo delle urine e misurazione della pressione, quindi hanno svolto councelling con gli specialisti nefrologi e hanno ricevuto materiale informativo.

Di queste 227 persone, 28 presentavano dati patologici urinari, di cui 6 con patologie potenzialmente rilevanti: in particolare 3 pazienti avevano una ipertensione arteriosa non controllata e 1 paziente aveva un diabete mellito non controllato, misconosciuto verosimilmente da almeno 3 anni. Ai pazienti con dati patologici sono state date informazioni precise per l'eventuale approfondimento di patologia e consigli clinici e terapeutici diretti.

“Cogliamo l’occasione – ricorda il dottor Rigotti – per rimarcare l’importanza della sensibilizzazione rispetto alle patologie renali: oltre a mantenere stili di vita sani è importante confrontarsi col proprio medico di famiglia per valutare se-quando sia il caso di sottoporsi ad esami di approfondimento”.

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