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Articoli filtrati per data: Maggio 2020

“Ha 103 anni la signora ospite della casa di riposo Pietro Zangheri che ha sconfitto il Covid e oggi può dirsi definitivamente guarita.”

A darne notizia, con una nota di commozione, è il Sindaco Gian Luca Zattini che parla di una “guarigione al limite dell’incredibile, ma altrettanto simbolica per una duplice ragione. Prima di tutto perché la signora è guarita proprio all’interno della Zangheri, dove si trovava in isolamento precauzionale dopo essere risultata positiva al virus. E poi perché la sua vittoria è il monito di una donna che a 103 anni ce l’ha fatta, vincendo la sua partita contro il Covid. In un tempo in cui la morte ci scorre davanti, la vicenda di questa anziana signora ci riempie di gioia e di speranza.”

 

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"In occasione della Giornata Mondiale del gioco, a conclusione della mostra “Arte in gioco”, la terza esposizione che ha aperto speranzose finestre sul mondo fanciullo, a termine anche un  progetto biennale con piacere - spiega Flavio Milandri, presidente dell'Associazione Fantariciclando -  doniamo al Reparto dieci testi di letteratura per l’infanzia.Le favole e il gioco sono per eccellenza le attività che i bambini spontaneamente utilizzano per conoscere e imparare, condividere e sviluppare abilità sociali: ovvero per crescere. I 10 preziosi libri di favole, dalla produzione della scrittrice Renata Franca Flamigni, sono donati al Reparto grazie all’impegno di tutta l’Associazione, dell’instancabile autrice con la collaborazione con Soroptimist International Club di Forlì.L’Associazione Fantariciclando con il Reparto di Pediatria per il quarto biennio è riuscita a proporre la Quadreria che in questa edizione, Giocando con la luce, è parte del progetto Metamuseo di Palazzo Sassi Masini dove si è incontrata la prima tappa della corposa mostra fotografica itinerante sul “Lifelong playing: il gioco per tutta la vita”, un progetto Tank, LUnGi e Metamuseo. Anche con questo piccolo gesto continuiamo a non risparmiarci per un interessante progetto dedicato ad un luogo difficile ma pieno di speranza che ci rende ogni anno più ricchi di emozioni e incontri. Per noi è stato appagante lo sguardo dei bambini e genitori che incrociamo, il Suo sostegno e quello di tutto il Reparto.

 

La strabiliante Quadreria presso Azienda USL della Romagna, Reparto di Pediatria Ospedale Morgagni-Pierantoni, via Forlanini, 34 – Forlì, è parte del progetto Metamuseo girovago, dell’Associazione Fantariciclando, con il contributo della Regione Emilia-Romagna - Piano di
Azione Ambientale per un futuro sostenibile 2011/2013. Insieme a ER.GO - Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, Progetto Quadreria in Pediatria, Action Line, LUnGi - Libera Università del Gioco, Tank - Sviluppo immagine, Centro Italiano Storytelling, la Guida dei
Bambini, Puntodonna APS, Cosascuola Music Accademy. Con il contributo del Comune di Forlì e il patrocinio dell’Ausl Romagna

 

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L’Azienda USL della Romagna e gli operatori sanitari ringraziano Gianluca Berlati e Moreno Gozi, titolari di Puntotel Cesena, per aver donato all’ospedale Bufalini di Cesena tre tablet muniti di sim che consentono ai pazienti ricoverati per covid di mettersi in contatto con i propri familiari.

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Comune di Gambettola e Associazione Croce Verde hanno portato nei giorni scorsi al Bufalini il prezioso contributo della comunità gambettolese a sostegno dell’ospedale cesenate. Grazie al Tavolo della Solidarietà di Gambettola sono state infatti donate all’Unità Operativa Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso una serie di attrezzature sanitarie del valore di circa 7mila euro. Nello specifico, si tratta di due borsoni per emergenze pediatriche, due apollari Technolife, due ecografi palmari Butterfly e due tablet Samsung S6 per ecografi e attività triage.

Alla donazione erano presenti il Sindaco del Comune di Gambettola Maria Letizia Busacchi, la coordinatrice del Tavolo della Solidarietà di Gambettola Ramona Baiardi, il Presidente della Croce Verde Gianfranco Pichierri, il medico della Direzione sanitaria di Presidio dottoressa Marisa Bagnoli, il direttore del reparto Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso dottor Alessandro Valentino, il medico di Pronto Soccorso dottor Giuseppe Sarnataro, il responsabile del 118 di Cesena dottor Antonio Sosti e alcuni operatori (insieme nella foto).

“Questa donazione – ha affermato il Sindaco di Gambettola Maria Letizia Busacchi – rappresenta il gesto simbolico di tutta la comunità gambettolese che ha voluto offrire un aiuto concreto a vantaggio di tutta la collettività ed esprimere anche la propria solidarietà e vicinanza agli operatori dell’ospedale Bufalini di Cesena che in questi mesi drammatici hanno dedicato tante energie e grande impegno nel far fronte all’emergenza sanitaria”.

“Il Tavolo della Solidarietà – ha ricordato Ramona Baiardi – è nato nel 2009 dopo il terremoto dell'Aquila e vive grazie all’impegno e al prezioso supporto di numerose associazioni, realtà locali e privati cittadini che danno il loro personale contributo attraverso donazioni liberali”.
“La Croce Verde – ha spiegato Gianfranco Pichierri – fin da subito ha sposato il progetto e gli obiettivi del Tavolo della Solidarietà che va avanti ormai da undici anni consentendoci di portare un aiuto concreto”.
Da parte dell’Azienda USL e di tutti gli operatori un sentito ringraziamento al Comune di Gambettola, alla Croce Verde con i suoi volontari sempre in prima linea, e a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questa generosa e importante donazione che, oltre a confermare ancora una volta l’attenzione della comunità locale nei riguardi dell’ospedale cesenate, consente di migliorare ulteriormente la cura e l’assistenza ai pazienti.

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L’Unità Operativa di Diabetologia di Ravenna sotto i riflettori de La7. Domenica 31 maggio, alle ore 11.50 all’interno della trasmissione “Le Parole delle salute” andrà in onda un servizio dedicato al diabete realizzato tra le corsie del reparto ravennate diretto dal Dottor Paolo Di Bartolo.

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Il primo giugno prossimo riprende, in tutta l’Ausl Romagna, anche l’attività degli screening oncologici mammografico e del colon retto. Per quello del collo dell’utero invece gli appuntamenti prenderanno il via il successivo primo luglio.

Da lunedì prossimo dunque i professionisti e gli operatori aziendali inizieranno a recuperare, in ordine coronologico, gli appuntamenti che, dallo scorso 7 marzo, erano stati sospesi per cercare di minimizzare i contatti sociali al fine del contenimento dell’infezione da nuovo coronavirus.

Gli utenti con appuntamento sospeso per lo screening del colon retto dallo scorso marzo riceveranno un sms, mentre le donne che devono eseguire la mammografia di screening riceveranno una lettera invito con tutte le indicazioni da seguire. Si potrà quindi prenotare anche tramite mail.

Questa situazione ovviamente comporterà ritardi nell’attività di screening, sia, appunto, per il recupero, sia perché l’attivazione di tutte le condizioni di sicurezza nell’esecuzione degli screening, richiede che ogni appuntamento abbia una durata doppia rispetto al passato. L’Azienda sta però cercando di mettere in campo tutte le azioni e risorse possibili per cercare nel tempo di recuperare il ritardo causato dalla necessaria sospensione, e si scusa per gli inconvenienti, sebbene dovuti alla nota congiuntura.

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Ieri è stato chiuso il reparto covid di Medicina Interna al sesto piano dell’ospedale Bufalini di Cesena. Trasformato a inizio emergenza in area covid 19 esclusivamente dedicata alla cura e all’assistenza di malati di coronavirus , dopo circa tre mesi, il reparto è pronto per tornare a poco a poco alla sua normale funzione.

Gli ultimi tre degenti covid positivi sono stati trasferiti in Lungodegenza, attuale reparto post-acuti che rimane l’unica degenza ospedaliera covid dedicata, con una dotazione di 40 posti letto.

Anche il reparto di Anestesia e Rianimazione si è svuotato ed è tornato alla normalità così come stanno gradualmente tornando alle loro funzioni vari reparti specialistici.

“E’ stata una esperienza professionale molto dura e toccante dal punto di vista umano, per tutti – commenta il dottor Beniamino Praticò direttore dell’Unità Operativa Medicina Interna. Sento il dovere di ringraziare tutto il personale del reparto che ha svolto con grande professionalità un lavoro difficile per il quale ogni operatore ha dovuto attingere a risorse non solo professionali ma anche fisiche, umane e morali. “Devo dire – aggiunge Praticò - che sono molto orgoglioso dei miei collaboratori perché nelle settimane di massima emergenza, sono riusciti a gestire numerosi pazienti critici in due aree sub-intensive situate su piani diversi dell’ospedale. Un ringraziamento lo rivolgo anche a tutti i colleghi delle altre unità operative che hanno collaborato con noi, senza mai lasciarci soli a combattere questa dura battaglia, in particolare ringrazio i colleghi della Terapia intensiva e del P.S. con cui abbiamo condiviso la gestione dei pazienti più gravi. In tutti è prevalso un grande senso di orgoglio legato alla consapevolezza di svolgere un lavoro importantissimo e indispensabile”.

 

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Nascere a Cesena continua. Le ostetriche dell’ospedale Bufalini di Cesena hanno realizzato per le donne in dolce attesa questo nuovo video sulle metodiche non farmacologiche per la gestione del dolore in travaglio di parto.

“In attesa di poter riprendere i consueti incontri mensili rivolti alle donne in gravidanza e a fronte delle numerose richieste di informazioni che ci arrivano – spiega Gilda Sottile coordinatore ostetrico infermieristico del reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto dal dottor Patrizio Antonazzo, è nata l'idea di coinvolgere gran parte delle ostetriche per spiegare e mostrare nella pratica le diverse metodiche non farmacologiche disponibili al Punto Nascita di Cesena”.

Inoltre, dopo il successo del primo corso di accompagnamento alla nascita on line organizzato e condotto da Gilda Sottile insieme alle colleghe ostetriche Claudia Magnani e Stefania Brandinelli, il 3 giugno partirà la seconda edizione con un nuovo gruppo di 25 partecipanti, che si articola in 5 incontri on line di cui uno con la partecipazione della psicologa di riferimento del reparto dottoressa Cristina Dragoni . “Le donne – afferma Gilda Sottile - hanno bisogno di sostegno e di accompagnamento in questo periodo più che mai. Certamente questa modalità a distanza non sostituisce le tradizionali metodologie, tuttavia i primi feedback pervenuti dalle partecipanti sono positivi”.

 

Leggi anche "Nascere a Cesena" ai tempi del Covid-19: un video informativo e corsi di accompagnamento on line

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Riparte l’attività dell’Ambulatorio Urgenze Pediatriche dell’Ospedale “Umberto I” di Lugo. Verrà ripristinata da lunedì prossimo, primo giugno, in questa prima fase con orario mattutino 8 – 14, per tutti i giorni della settimana. Questa graduale ripresa dell’attività, che era stata sospesa a seguito dell’emergenza Covid 19, verrà svolta da un medico dell’unità operativa di Pediatria di Ravenna-Faenza-Lugo diretta dal dottor Federico Marchetti e da due infermieri.

Le attività prevedono la visita in regime di pronto soccorso con eventuale uso della diagnostica laboratoristica o di immagini nei casi necessari. Il primo accesso dei piccoli pazienti avverrà da Pronto soccorso generale, e laddove vi sia necessità di osservazione breve, al momento restano invece operativi i presidi di Ravenna e Faenza.

“Si tratta di un modello di ripresa di attività innovativo – spiega il dottor Marchetti - che coniuga nel modo più efficace possibile l’assistenza ospedaliera con quella della medicina territoriale. Molto importante è dunque il ruolo dei pediatri di famiglia del territorio”.

Intanto vi sono anche altre situazioni in evoluzione presso l’Ospedale di Lugo, che comunque resterà operativo sul tema covid: a seguito del minor impatto che l’infezione da nuovo coronavirus sta avendo sulla popolazione. Nei giorni scorsi ha chiuso l’area Covid che era situata al pianterreno, capace di 30 posti letto e che, adeguatamente predisposta e sanificata, torna alla sua funzione di Medicina interna.

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Nell’ambito delle attività di sorveglianza epidemiologica connesse all’epidemia di Covid-19, entro la fine di maggio partiranno in Romagna due Indagini di Sieroprevalenza, mirate cioè ad individuare la presenza di persone positive ai test sierologici.

Tali ricerche sono una di carattere nazionale promossa dal Ministero della Salute e dall'ISTAT che coinvolge un campione di circa 2.900 cittadini romagnoli su 150.000 a livello nazionale, che verranno contattati dalla Croce Rossa per l’appuntamento (e rispetto alla quale in allegato è pubblicata una più ampia informativa), ed una promossa dalla Regione Emilia Romagna e dalle AUSL della Romagna, di Piacenza e di Bologna per il comune di Medicina, che coinvolge in provincia di Rimini circa 57.000 cittadini che invece verranno contattati dall’Ausl.

L’adesione allo screening non è obbligatoria e la mancata adesione non avrà alcuna conseguenza, potrà però produrre benefici per la comunità fornendo informazioni utili all’assunzione di decisioni sulla gestione delle prossime fasi dell’epidemia e facendo emergere eventuali focolai di infezione oggi non noti.
Riassumiamo, nei punti seguenti, le informazioni che crediamo possano essere utili:

• In cosa consiste l'Indagine di Sierosorveglianza
Si propone di effettuare un prelievo di sangue per cercare la presenza di anticorpi IgG contro Covid 19. Questo tipo di anticorpi si trova nel sangue, si sviluppa alcune settimane dopo il primo contatto con il virus e permane per un tempo lungo, ma non ancora definito.

L’assenza di anticorpi, pertanto, non esclude che ci possa essere un’infezione contratta recentemente e gli anticorpi specifici potrebbero essere non rilevabili, anche in alcuni casi di persone che sicuramente hanno avuto la malattia.

La presenza di anticorpi documenta che c’è stato un contatto con il virus e che si sono sviluppati gli anticorpi specifici nel sangue, ma non garantisce di non potersi ammalare in futuro, né dà garanzia che l’infezione si sia completamente risolta e che non ci siano virus vitali a livello della mucosa delle vie respiratorie. Per questa ragione, qualora il risultato del prelievo di sangue fosse positivo, si potrebbe essere contattati per l’esecuzione di un tampone per cercare la presenza di virus nelle vie aeree, cui ci si dovrà sottoporre per escludere la possibilità di contagiare inavvertitamente le persone con cui si viene a contatto. Il tampone non è necessario, per esempio, per le persone che lo hanno già effettuato per certificare la guarigione.


Chi si può contattare in caso di dubbi o domande
Gli accertamenti non comportano rischi per la salute. E' necessario rivolgersi al nostro operatore al momento del prelievo o, successivamente, contattare il Medico di Medicina Generale, se sorgessero eventuali dubbi o domande relative a quanto è stato proposto.


• Come conoscerà l’esito dell’esame del sangue
Per quanto riguarda l'indagine nazionale a ciascun soggetto sarà trasmessa, da parte delle Regioni e Province Autonome, una comunicazione concernente l’esito dell’esame.

Per quanto riguarda l'indagine regionale sulla provincia di Rimini l’esito dell’indagine sarà fornito attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico, uno strumento gratuito e dotato di elevati standard di protezione dei dati che consentirà di visualizzare, oltre all’esito del prelievo, anche tutti gli altri accertamenti svolti presso l'Ausl della Romagna, inclusi eventuali tamponi già effettuati.

L’esito dell’accertamento sarà trasmesso anche al Medico di Medicina Generale, che si potrà contattare per ogni eventuale informazione.

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