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Articoli filtrati per data: Ottobre 2022

Nell’arco degli ultimi 20-30 anni la disponibilità di nuove tecniche ecocardiografiche basate sul Doppler tissutale e, in seguito, sullo “speckle tracking”, ha consentito di valutare e quantificare la deformazione del miocardio.

Ne sono derivati parametri di funzione cardiaca globale e regionale che si sono aggiunti ai parametri tradizionali dimostrando di fornire informazioni aggiuntive sia in termini diagnostici sia prognostici in un ampio spettro di patologie cardiache.

Se da un lato la valutazione della deformazione miocardica longitudinale del ventricolo sinistro mediante il “global longitudinal strain” è entrata ormai nella pratica clinica, le sue possibili applicazioni e valenza diagnostica e prognostica sono in continua espansione. Negli ultimi anni, inoltre, sta emergendo l’importanza della quantificazione della deformazione atriale sia nell’ambito della valutazione della funzione diastolica del ventricolo sinistro sia nella valutazione della cardiomiopatia atriale.

Scopo di questo corso è sottolineare il valore aggiunto dello studio ecocardiografico della deformazione miocardica nella pratica clinica quotidiana approfondendone alcune applicazioni quali la diagnosi precoce di cardiomiopatie, la loro stratificazione prognostica e la valutazione della risposta alla terapia.  La funzione diastolica verrà approfondita partendo dal Doppler tradizionale per arrivare al significato dello strain atriale. Infine, una sessione sarà dedicata alla valutazione ecocardiografica del cuore d’atleta, dell’atleta con pregressa infezione da Sars-Cov-2 e del paziente con “long-covid”.

Tutto questo grazie a un incontro con esperti in fisiopatologia, ecocardiografia e studio della deformazione miocardica di livello nazionale e internazionale.

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Venerdì 4 novembre dalle ore 13,30 alle 15 si svolgerà un webinar formativo  per approfondire l’utilizzo della guida alle controindicazioni alle vaccinazioni.

Il corso ha l’obiettivo di fornire uno strumento agli operatori sanitari che si occupano di vaccinazioni e che sono impegnati nelle campagne vaccinali ora in corso, come la campagna antinfluenzale, antipneumococcica e anti Covid 19. Il corso è rivolto anche agli operatori sanitari che si interfacciano con la sanità pubblica per le vaccinazioni dei pazienti fragili.  

Nel corso verrà presentato il documento descrivendone la struttura, le tabelle e la modalità di consultazione attraverso alcuni esempi, finalizzati a comprendere come utilizzare al meglio questo strumento.

Al fine di seguire gli esempi che verranno proposti, si invitano i partecipanti a scaricare il documento dal link https://www.iss.it/documents/20126/45616/19_3_web.pdf/eed896f1-9554-6042-969d-f906b5cbf00c?t=1581099439136 per averne copia informatica o cartacea da consultare durante il webinar.

Il corso è gratuito e il numero massimo di partecipanti è 210, per cui è necessaria l’iscrizione. Il link per il collegamento verrà inviato per email esclusivamente agli iscritti al corso in prossimità dell’evento. 

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Per il 13° anno consecutivo tutte le 250 librerie Giunti si sono dedicate, durante il mese di agosto, ad una raccolta di libri, rivolta alle U.O. Pediatriche.
Sostenere la donazione di un libro è progettare INSIEME un percorso di crescita e di benessere dei nostri bambini e ragazzi, allestire e sviluppare una biblioteca, di una scuola o di reparto pediatrico, rappresenta la realizzazione di un servizio ricreativo ed educativo, nell'ottica di una sempre maggiore tutela del bambino. Ad agosto 2022, presso le librerie Giunti al Punto, è stato possibile acquistare e donare un libro destinato alle Pediatrie del territorio. Sono stati donati oltre 1500 libri in totale, tra libri per l'infanzia, classici della letteratura per ragazzi, fumetti, scegliendo tra numerose proposte editoriali. E' stato inoltre possibile lasciare una dedica per i piccoli pazienti e i genitori, nel retro di ciascun volume, un pensiero di vicinanza e sostegno che testimoni lo spirito di comunità della città. Al progetto ha contribuito il Lions Club Ravenna Host.

Alla cerimonia di consegna erano presenti la Direttrice del P.O. Ravenna dr.ssa Francesca Bravi, Il Direttore dell’U.O. di Pediatria e Neonatologia, dr. Federico Marchetti, la Direttrice della Pediatria di Comunita’, dr.ssa Anna Maria Magista’, Nadia Guidotti della Giunti e una delegazione dei Lions Club Ravenna Host composta dalla sig.ra Patrizia Passanti (libreria Salbaroli), Past President, che ha partecipato anch’essa alla scelta dei testi, il sig. Romano Valenti Presidente e il segretario, sig. Giovanni Rossato.

"Era il primo anno che si proponeva l’iniziativa a Ravenna ed è stata accolta con grande entusiasmo", queste le parole di Nadia Guidotti in rappresentanza delle “librerie” Giunti che ha tenuto a ringraziare tutti i ravennati, e i tanti turisti, I LIONS Clubs Host di Ravenna per la solidarietà e generosità, la libreria Giunti di Citta’ e tutte le colleghe che hanno collaborato con la promotrice. Il merito è tutto loro!”

Soddisfazione e disponibilita’ e’ stata rimarcata dalla delegazione dei Lions Clubs Host di Ravenna che ha ribadito quanto sia importante sostenere ed essere a fianco dei bambini e adolescenti per aiutarli in scelte importanti quali l’avvio alla lettura, porta indispensabile per la conoscenza

La Direzione Ospedaliera ha espresso gratitudine per la dedizione con cui si e’ svolta la raccolta. Il dott. Marchetti, la dott.sa Bravi e la dott.sa Magistà hanno tenuto a ribadire l’importanza di fare squadra per la crescita sana ed armonica dei bambini, favorendo la lettura Sin da Piccoli. I tanti libri donati costituiranno un ulteriore arricchimento della biblioteca della U.O. di Pediatria (anche di Faenza e Lugo) e delle varie sedi della Pediatria di Comunità. Regalare libri e avere la possibilità della lettura partecipe sono dei gesti di grande valore. Significa avere a cuore le giovani generazioni, favorendo la loro formazione e la loro capacità creativa. Pensare poi ai bambini che sono in un letto d’ospedale è ancora di più: è sostenerli dal punto di vista emotivo e spingerli a volare con la fantasia.

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L’avvio della chirurgia robotica ortopedica presso l’Ausl Romagna avviene nell'anno 2021, a cura dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia del Presidio ospedaliero di Ravenna diretta dal prof. Alberto Belluati.  Nel mese di febbraio 2021 il gruppo operativo di chirurgia ortopedica costituito, traccia i punti salienti del progetto. Fanno parte del gruppo operativo  tutti i professionisti coinvolti all’interno del percorso di cura del paziente. Si individuano come cardini  del progetto: la tecnica innovativa, il percorso del paziente partendo dalle informazioni in riunioni dedicate alla patologia, arrivando all'organizzazione del ricovero e dell'intervento chirurgico fino al post ricovero. Obiettivi  raggiungibili solo attraverso le sinergie tipiche del lavoro di equipe multidisciplinare e multi professionale.

I risultati in Ausl Romagna

Entro la fine del 2022 saranno  realizzati 300 interventi protesici con assistenza robotica presso il P.O. di Ravenna di cui circa 60 eseguiti da parte delle equipe ortopediche afferenti al dipartimento osteoarticolare che hanno aderito al progetto ( Faenza, Forlì, Lugo).

Il coinvolgimento dei pazienti in tutte le fasi.

Preme porre l’accento su quanto si rivelino fondamentali l’ascolto e l’informazione del paziente, in un contesto sempre più vicino all’ utente che si può sintetizzare in quello che e’ il processo di umanizzazione delle cure. Notevole è stato l'impegno verso la formazione dei chirurghi ortopedici poiché l'unità operativa di Ortopedia di Ravenna rappresenta centro hub per la tecnica innovativa. I vantaggi dell'assistenza robotica sono stati ampiamente dimostrati ed hanno pertanto permesso l'avvio di tale progetto.

Bimestralmente sono programmati degli incontri multi professionali e multidisciplinari nei quali tutti i professionisti coinvolti nel percorso di cura , incontrano i cittadini  al fine di fornire spiegazioni utili allo scopo di fornire rassicurazione. Tali incontri si sono dimostrati molto utili e apprezzati dagli utenti coinvolti, aumentando in modo rilevante il grado di soddisfazione, migliorando il livello della qualità percepita. Il personale infermieristico della sala operatoria, il giorno precedente l’intervento chirurgico, incontra coloro che il giorno successivo saranno sottoposti all’intervento al fine di favorire la conoscenza degli stessi e svolgere un'attività di counseling. In tale sede è consegnato un questionario che il paziente compilerà e consegnerà alla dimissione al fine di valutare la qualità percepita durante tutto il percorso di cura. La presa in carico avviene in maniera globale e coinvolge tutto il percorso partendo dalla candidatura all'intervento, alla dimissione durante la quale sono programmati e pianificati dei controlli  follow up al fine di verificare le condizioni cliniche a distanza. Per migliorare ulteriormente la qualità di questo processo, e per valutarne i risultati, in collaborazione con l’Università di Bologna, è stato avviato lo studio Quarob attraverso la raccolta e l’analisi degli esiti funzionali e della qualità della vita riferiti dai pazienti stessi. Lo studio prevede la raccolta dati prima dell’intervento, nell’immediato postoperatorio e ciclicamente durante il follow-up ambulatoriale, al fine di valutare l’impatto dell’intervento sulla qualità della vita del paziente.

 Fondamentale tassello per la realizzazione del progetto pilota avvenuto presso l'unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna, sono state le valutazioni in termini di costi tramite il supporto di un ingegnere gestionale,afferente alla Direzione Medica. Di particolare rilevanza è stata la formazione di tutto il personale sia medico sia infermieristico, il quale ha svolto costantemente formazione al fine di affinare le competenze in termini chirurgici e tecnico professionali. E’ stata eseguita la pianificazione del percorso organizzativo con un particolare riguardo all'organizzazione strutturale; all'interno dell’unità operativa,  sono state identificate delle camere di degenza nelle quali saranno accolti i pazienti sottoposti a chirurgia robotica.

Progetto esteso a tutto il Dipartimento Osteoarticolare

Dopo l'avvio presso l'unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna , avvenuto nel mese di febbraio 2021,il progetto viene esteso a livello del Dipartimento Osteoarticolare del quale il Prof. Belluati è Direttore. Questo significa che i cittadini del territorio dell’AUSL della  Romagna possono avere il medesimo accesso alle cure indipendentemente dal presidio ospedaliero di afferenza. Sono stati attivati tutti i percorsi tra presidi ospedalieri dell'ambito dell’Ausl della Romagna, con la collaborazione dei servizi di prericovero, di anestesia, di fisiatria, centrale dei trasporti secondari, per far si che a tutti i cittadini possa essere garantita la stessa offerta di cura. Essendo Ravenna il centro hub,dove sono poste le apparecchiature robotiche, l’intervento avviene presso il blocco operatorio di Ravenna, ma i chirurghi di ambiti differenti possono eseguire gli interventi all'interno della struttura menzionata. Il ricovero avviene presso l'unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna ed in seconda giornata il paziente viene trasferito presso l'ortopedia di appartenenza. Tale progetto si è potuto realizzare grazie alla collaborazione a tutti i livelli con il personale medico e infermieristico di tutte le discipline coinvolte, e con la collaborazione  della Direzione Generale,delle Direzioni sia Mediche che Infermieristiche dei Presidi Ospedalieri afferenti all’ AUSL della Romagna che ne hanno facilitato l’attuazione a tutti i livelli, dalla gara aziendale per l’aggiudicazione completata in tempi rapidissimi e presa a modello da altre strutture ospedaliere italiane fino alla messa a disposizione delle strutture logistiche e delle risorse umane in tempi altrettanto brevi per poter essere immediatamente operativi.

Il Track mobile posizionato nel Parcheggio dell’ospedale ( Viale Vincenzo Randi 5) sarà presente anche la mattina di sabato 29 ottobre. I cittadini potranno accedere per assistere ad una simulazione di impiego della chirurgia robotica protesica.

 

 

Dichiarazioni

Assessore Donini

I criteri con cui a livello regionale viene autorizzato l’utilizzo di particolari tecnologie, come in questo caso la robotica, si fondano su due presupposti: la formazione dei professionisti e l’adeguatezza dei volumi e del modello organizzativo predisposto dalla struttura che li ospita. Nel caso dell’ortopedia e traumatologia di Ravenna, da cui è partita l’esperienza in Romagna, questi presupposti erano ben presenti entrambi: la ottima formazione dei professionisti e un modello organizzativo impostato ,in primo luogo, sulla presa in carico del cittadino, dalla fase pre operatoria alla riabilitazione sul proprio territorio di residenza. Questo modello ha permesso di arrivare in un anno a 300 interventi, con tempi superiori alla media regionale. Anche per questa esperienza maturata in Ausl Romagna , così come per le altre eccellenze che caratterizzano la sanità regionale, siamo tornati ad essere la prima Regione per mobilità ed attrattivita’. Ora stiamo procedendo celermente al recupero degli interventi chirurgici programmati e sospesi per la pandemia e per il rispetto dei livelli ottimali sui tempi di attesa delle prestazioni chirurgiche.

Sindaco De Pascale

I risultati presentati oggi sull’impiego della chirurgia robotica ortopedica, confermano il livello di eccellenza dell’ospedale di Ravenna e della rete osteoarticolare realizzata in Ausl Romagna, sia per qualità delle prestazioni, ma anche in termini di umanizzazione del percorso di cura. Un percorso che va a rafforzare il disegno complessivo che abbiamo voluto per la sanità romagnola: uscire dai campanilismi locali e fare rete per assicurare ai nostri cittadini e alle nostre cittadine la migliore qualità delle cure. Un traguardo che è stato raggiunto attraverso l’importante gioco di squadra messo in atto, in primis, dai professionisti e dalle professioniste di Ausl Romagna, a cui va tutto il nostro ringraziamento.

 

 

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Presentati i 143 Centri cefalee aderenti al progetto che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. In Romagna,  sono tre i Centri Cefalee premiati: Ospedale di Rimini, Ospedale di Forlì e Ospedale di Cesena. L’iniziativa è promossa da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e patrocinata dalle principali Società scientifiche e Associazioni di pazienti italiane dedicate, con il contributo incondizionato di Teva. L’emicrania in Italia colpisce 6 milioni di persone, di cui 4 milioni sono donne. In età adulta, tra la pubertà e la menopausa, ne soffre più di 1 donna su 4 (il 27 per cento).

Sono 143 i Centri cefalee su tutto il territorio nazionale, di cui tre in AUSL della Romagna, che hanno aderito al nuovo progetto di Fondazione Onda dedicato all’individuazione di quelle strutture che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. L’iniziativa è stata presenta il 26 ottobre a Milano, in Spazio Leonardo, e al termine sono stati consegnati i riconoscimenti ai tre Centri Cefalee della Romagna: Unità Operativa Neurologia di Rimini diretta dal dottor Claudio Callegarini e Unità Operativa Neurologia di Forlì e Cesena diretta dal dottor Marco Longoni. A ritirare i riconoscimenti, in rappresentanza dei tre Centri cefalee, erano presenti, Dott.ssa Terlizzi Rossana e Dott.ssa Veronica Meghi (nella foto)

Un progetto che nasce in risposta a uno scenario epidemiologico che vede l’emicrania fortemente caratterizzata in quanto patologia di genere, riguardando principalmente le donne in età giovane-adulta, che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità. Sono i numeri a dirlo: sono 6 milioni le persone che soffrono di emicrania in Italia e di queste 4 milioni sono donne. La letteratura stima una prevalenza dell’emicrania pari al 14 per cento della popolazione mondiale, ma se ci si focalizza nel periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27 per cento delle donne ne risulta affetto. Nella donna raggiunge il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale. L’emicrania segue fedelmente l’andamento delle fluttuazioni degli ormoni sessuali femminili, presentando fasi di maggiore acuzie e severità nei giorni delle mestruazioni e dell’ovulazione, si manifesta al massimo della sua disabilità dopo il puerperio e l’allattamento, e manifesta un peggioramento in 1 caso su 3 con la menopausa.

“Questa mappatura dei Centri cefalee con percorsi dedicati all’emicrania al femminile vuole essere un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne, che rappresentano di gran lunga le più colpite da questa patologia”, dichiara Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda, “L’iniziativa che presentiamo consentirà, attraverso i 143 Centri aderenti e attraverso una campagna di comunicazione sul web, sui social e tramite i media, di raggiungere la popolazione, informarla, compiere una fondamentale azione di awareness, per diffondere una cultura della consapevolezza nelle pazienti , implementando la disponibilità di Centri che offrono servizi mirati sulle criticità dell’emicrania femminile. Ringraziamo per questo tutti i soggetti che hanno aderito con impegno al progetto, ritenendo che sia l’inizio di un grande lavoro da portare avanti”.

Dopo aver svolto un’azione di sensibilizzazione delle Istituzioni centrali e regionali, dei clinici, dei pazienti e dei media su questa patologia, sul suo impatto esistenziale e sui costi sociali correlati, Fondazione Onda, in collaborazione con le Società scientifiche e le Associazioni di pazienti dedicate, ha dunque realizzato questo progetto di mappatura dei Centri cefalee a livello nazionale, che sono stati presentati nell’evento svoltosi a Milano con l’obiettivo di valorizzare il loro impegno, renderli riconoscibili all’utenza e promuovere una sempre maggior attenzione alle specificità di genere nei percorsi di diagnosi e cura dell’emicrania. Molte le caratteristiche prese in considerazione nella mappatura, tra le quali la multidisciplinarità delle competenze, la garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale, un servizio counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita, una presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento, il sostegno psicologico, la promozione di attività di ricerca sull’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna e molto altro, sempre nell’ottica della gestione di questa malattia al femminile nelle varie fasi della vita.Un’iniziativa questa di Fondazione Onda che nasce dalla volontà di promuovere i Centri cefalee impegnati nella gestione dell’emicrania al femminile, promuovere l’adeguatezza terapeutica e favorire l’accessibilità ai servizi per migliorare la qualità di vita delle pazienti.

L’iniziativa è patrocinata da Al.Ce. - Alleanza Cefalalgici, ANIRCEF - Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, AIC - Associazione Italiana cefalee, AINAT - Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali, SIN - Società Italiana Neurologia, SISC - Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, FISC - Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee ONLUS, Fondazione CIRNA onlus, SNO Italia, con il contributo incondizionato di Teva

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Probabilmente solo chi abita a Lugo di Romagna si ricorda la bella farmacia dell’Ospedale vecchio ancora attiva. Erano gli anni ottanta del secolo scorso.

E’ probabile che la farmacia sia stata fondata nel 1200 assieme all’Ospitale intitolato a Santa Maria del Limite o dell’Umido sebbene le prime fonti d’archivio, riguardo all’acquisto di una fornitura di vasi da farmacia, risalgano al 1693.

Lo Spedale disponeva di un locale, gestito direttamente dalla confraternita dell’Ospedale, dove uno Speziale e un Servente lavoravano alla preparazione di tutto quello che i Medici prescrivevano.

L’ambiente si suddivideva in una parte anteriore, destinata alla vendita al pubblico e caratterizzato dal banco di vendita, e una parte posteriore riservata al laboratorio.

La farmacia serviva di fatto ai bisogni degli Infermi dello Spedale e ai poveri di Lugo che, poiché tali, avevano diritto di ricevere medicinali, a titolo gratuito, dietro presentazione di una ricetta medica sottoscritta dalla Municipalità di Lugo o dai suoi delegati.

Curiosità:

la farmacia è stata uno dei set della Docufiction "Sua Maestà Anatomica Morgagni Oggi" La farmacia rientra nel “Museo diffuso dell’Ausl della Romagna” ed è visitabile su prenotazione all’indirizzo email: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

Bibliografia:

Sonia Muzzarelli, “la Cura Attraverso l’Arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna”, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

 

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GIORNATA MONDIALE TUMORE DEL PANCREAS
17 NOVEMBRE 2022 FORLÌ, SALONE COMUNALE


Questo corso, rivolto agli specialisti del settore e alla Comunità, si pone come obiettivo la sensibilizzazione rispetto a una patologia in crescita di incidenza e per la cui cura vi sono ancora poche certezze.
Tuttavia, quello che emerge dai dati ad oggi a nostra disposizione, è che per la cura di questa malattia vi sia necessità di una gestione multidisciplinare, fatta da multipli specialisti dedicati, e di ingenti risorse per l’accesso a cure avanzate, per il trattamento e per il miglioramento della qualità di vita nei Pazienti affetti da tumore del pancreas. In particolare l’evento vuole essere un’occasione per creare un link tra i cittadini e le figure specialistiche che si occupano della patologia, al fine di far conoscere quali siano le possibilità diagnostico-terapeutiche e quali possano essere i bisogni ad oggi non riconosciuti o non ancora soddisfatti dalla rete di cura.

Evento organizzato con il patrocinio dell'Università degli studi di Bologna e dell’Ausl Romagna 


DIRETTORI


Giorgio Ercolani
Direttore Dip. di Chirurgia Generale
Ospedale Morgagni Pierantoni Forlì
Professore Ordinario
Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche
Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna


Carlo Fabbri
Direttore U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì
Ospedale Bufalini di Cesena
AUSL Romagna


Fabio Falcini
Direttore Dip. di Oncologia Ematologia
AUSL Romagna

SEGRETERIA SCIENTIFICA
Cecilia Binda
U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì
Ospedale Bufalini di Cesena
AUSL Romagna


Chiara Coluccio
U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì
Ospedale Bufalini di Cesena
AUSL Romagna


Alessandro Cucchetti
U.O. di Chirurgia Generale
Ospedale Morgagni Pierantoni Forlì
Professore Associato, Dipartimento di Scienze Mediche e
Chirurgiche, Alma Mater Studiorum Università di Bologna


Carlo Alberto Pacilio
U.O. di Chirurgia Generale
Ospedale Morgagni Pierantoni Forlì


Monica Sbrancia
U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì
Ospedale Bufalini di Cesena

 

Programma 

14.00 Apertura del Corso e Saluto delle Autorità

 Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, Direzione Generale AUSL Romagna, Direzione Sanitaria IRST Meldola Maria Teresa Montella

 14.30 > 16.30

 I SESSIONE IL PUNTO DI VISTA DELLO SPECIALISTA

 Moderatori: Fabio Falcini (AUSL Romagna), Carlo Fabbri (Forlì-Cesena)

14.30 Stile di vita e fattori predisponenti del tumore del pancreas: quali evidenze oggi

 Gabriele Capurso (Milano)

 Discussant: Chiara Coluccio (Forlì-Cesena)

 Introduzione a cura di Pier Lorenzo Costa (Forlì)

15.00 Lo screening del cancro familiare del pancreas: presentazione studio AISP

 Salvatore Paiella (Verona)

 Discussant: Carlo Alberto Pacilio (Forlì)

15.30 La qualità nella chirurgia pancreatica 

 Stefano Crippa (Milano)

 Discussant: Alessandro Cucchetti (Forlì)

16.00 Oncologia e cronicità nel tumore del pancreas: un concetto possibile oggi? 

 Ilario Rapposelli (Meldola)

 Discussant: Romina Rossi (Meldola)

16.30 Break

 16.45 > 18.45

 II SESSIONE I BISOGNI DEL PAZIENTE

 Moderatore: Giuseppe Benati (Forlì) Giorgio Ercolani (Forlì)

 LETTURA

16.45 Tumore del pancreas e Territorio: i bisogni del paziente e il ruolo dell’Associazione

 Fabrizio Miserocchi (Forlì)

17.15 Aspetti emotivi e comunicazione medico-paziente

 Alessandro Agostini (Bologna)

 Discussant: Monica Sbrancia (Forlì-Cesena)

17.45 Il ruolo della nutrizione nel tumore del pancreas

 Katia Guernaccini (Forlì)

 Discussant: Cecilia Binda (Forlì-Cesena)

 TAVOLA ROTONDA

18.15 Pancreas Unit: come migliorare i percorsi di Cura dei Pazienti con tumore del pancreas 

 Mattia Altini (AUSL Romagna), Gabriele Capurso (Milano), Carlo Fabbri (Forlì-Cesena), Giorgio Ercolani (Forlì), Luca Frassineti (Meldola), Emanuela Giampalma (Forlì),  Maria Teresa Montella (IRST Meldola)

 

 

(Programma completo in allegato)

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La mostra “Quelli che ci guardano dentro”, organizzata dalla Associazione Italiana dei Tecnici di Citologia e Istologia (AITIC), arriva all’ospedale di Forlì

La mostra itinerante “Quelli che ci guardano dentro”, organizzata dalla Associazione Italiana dei Tecnici di Citologia e Istologia (AITIC), arriva all’ospedale di Forlì, su proposta del dottor Luca Saragoni, delegato ai rapporti con AITIC dal Consiglio Direttivo della Società Italiana di Anatomia Patologica

“Quelli che ci guardano dentro” - spiegano gli organizzatori - è un progetto che nasce con l’idea di far conoscere il mondo delle Tecniche di Laboratorio di Anatomia Patologica ad un pubblico che, pur non avendo competenze medico-scientifiche, si è trovato a confrontarsi con l’esito di un referto o una diagnosi citologica o istologica.

E’ risaputo che la domanda più frequente che un paziente o un famigliare di un malato si pone, quando deve sottoporti ad un esame citologico semplice come può essere l’analisi citologica del campione urinario, piuttosto che un esame istologico conseguente ad un intervento chirurgico complesso è “come verrà gestito il mio campione biologico?”.

AITIC-Academy, gruppo di Studio dell’Associazione Italiana Tecnici di Istologia e Citologia già a partire dal 2020 ha promosso una iniziativa in collaborazione con l’Associazione Intermed-Onlus e LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Brescia per far conoscere le differenti tecniche microscopiche e di allestimento dei preparati, che stanno alla base della valutazione dei campioni citologici ed istologici Obiettivo della iniziativa è quello di far conoscere le Tecniche di Anatomia Patologica, sia in ambito sanitario che alla società civile, attraverso l'organizzazione di incontri e appuntamenti aperti ai professionisti (formazione) ed alla cittadinanza (incontri divulgativi) .

“I pannelli – concludono gli organizzatori - sono stati realizzati a seguito di un contest lanciato sulla pagina facebook di AITIC (cellule come opere d'arte) a cui hanno aderito Patologi e Tecnici di Laboratorio Biomedico che hanno trovato, nelle immagini microscopiche, una similitudine con dipinti e opere di artisti italiani e stranieri.Un ringraziamento particolare va al Dr. Luca Saragoni, Medico-Patologo dell'Anatomia Patologica ed alla Direzione di Presidio, in particolare al Dr. Paolo Masperi, per aver accolto questa "mostra itinerante" proposta da AITIC-Academy che speriamo sarà apprezzata da visitatori e professionisti sanitari dell'Ospedale.”

La mostra resterà esposta nell’atrio del Padiglione Morgagni per circa un mese

 

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Il tema della corretta  alimentazione è stato il tema di un incontro con i cittadini organizzato a Ravenna  dalle Assistenti Sanitarie e dai Dietisti del Dipartimento della Sanità Pubblica . Il “ Il Cartello della Salute” I partecipanti all'evento sono stati reclutati durante le giornate Teodorico in Fitness e Tieni in forma il tuo Cuore, che si sono svolte  a Ravenna, in occasione  delle iniziative legate alla prevenzione cardio-vascolare. Scopo dell’iniziativa era sensibilizzare i nostri cittadini ad una gestione del carrello della spesa e dei rispettivi pasti con suggerimenti di sana alimentazione redatta dai dietisti.

Il numero dei partecipanti presenti è stato di 25 persone.

Un ringraziamento per la realizzazione dell'evento va al  Dipartimento di Sanità Pubblica e alla  Direzione del Distretto di Ravenna.

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L’Azienda USL della Romagna prosegue nel suo programma di copertura dei posti apicali. Sono tre i nuovi incarichi di direzione per la guida di altrettante strutture complesse nell’ospedale di Faenza. La Direzione generale ha nominato il dottor Davide Cavaliere per la Chirurgia Generale, la dott.ssa Francesca Coppola per la Radiologia e il dottor Gabriele Farina per il Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza.

Davide Cavaliere (Direttore Unità Operativa Chirurgia generale). Nato a Savona e residente a Forlì il dott. Davide Cavaliere si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998 presso l’Università degli Studi di Genova; consegue la specializzazione in Chirurgia Generale nel 2004, nella medesima Università degli Studi. Durante la formazione post-laurea, i suoi indirizzi di ricerca e ultraspecializzazione sono orientati in chirurgia oncologica e negli approcci mininvasivi in chirurgia digestiva; frequenta il corso universitario di perfezionamento in Chirurgia Laparoscopica presso l’Università di Torino e periodi prolungati di tirocinio pratico all’estero, come medico interno nel dipartimento di patologia digestiva dell’Institut Mutualiste Montsouris di Parigi, struttura di riferimento internazionale per la chirurgia laparoscopica avanzata in ambito addominale. Dopo una breve parentesi come dirigente medico di 1° livello a tempo determinato presso l’Azienda Sanitaria di Savona, nella disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza, arriva in Romagna a novembre 2005 e fino a luglio 2007 ricopre l’incarico di dirigente medico di 1° livello a tempo determinato e poi a tempo indeterminato fino a luglio 2022, presso l’Unità Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate dell’ospedale di Forlì. 

Nel 2019 gli viene conferito l’incarico Professionale di Alta Specializzazione in Chirurgia Robotica Gastroenterologica.

Nell’ottobre 2022, viene nominato Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale del presidio ospedaliero di Faenza.

I principali campi di specializzazione del Dr. Cavaliere sono la chirurgia dell’apparato digerente e gli approcci mininvasivi (laparoscopici e robot assistiti) in chirurgia generale. Ha una consolidata esperienza nella gestione sia elettiva che in urgenza delle principali indicazioni chirurgiche addominali (patologie colorettali, dello stomaco, intestino tenue e della colecisti) con predilezione per i percorsi di preabilitazione e riabilitazione precoce postchirurgica (protocolli ERAS).

E’ inoltre esperto nel trattamento di ernie e laparoceli, con consolidata esperienza nell’applicazioni di tecniche innovative e mininvasive per la ricostruzione e riparazione della parete addominale.

E’ coordinatore del gruppo oncologico multidisciplinare interaziendale Irst-Ausl Romagna per le patologie del colon-retto, referente per la chirurgia nel gruppo clinico interaziendale CCCN della Romagna per i tumori rari e referente chirurgo nello stesso gruppo interaziendale anche per le neoplasie neuroendocrine gastro-intestinali.

Ha ricoperto numerose cariche nei consigli direttivi di prestigiose società scientifiche nazionali: attualmente è membro del Board della Società Italiana di Chirurga Oncologica e dell’Education and Training Committee della European Society of Surgical Oncology.

E’ autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e di capitoli di libri del settore ed è regolarmente invitato in qualità di esperto o docente nei principali convegni e corsi di chirurgia.

 

Francesca Coppola (Unità Operativa Radiologia). Nata a Bologna, vive a Bologna. La dott.ssa Francesca Coppola si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1999 all’Università degli Studi di Bologna ed ha conseguito la specializzazione in Radiodiagnostica nel 2004, sempre all’Università di Bologna. La sua esperienza lavorativa inizia nel 2005 al Policlinico S. Orsola di Bologna con un contratto libero professionale, durante il quale le sue mansioni prevalenti sono indirizzate a prestazioni specialistiche di radiologia gastroenterologia e radiologia oncologica.

Nel giugno 2007 fino a maggio 2022, diventa dirigente medico presso l’U.O.C “Radiologia Addomino-pelvica Diagnostica e Interventistica” all’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico S. Orsola di Bologna.

 Durante il suo percorso professionale si occupa in particolare, oltre all’attività assistenziale, di didattica e di ricerca in Diagnostica per Immagini ( Ecografia, Tomografia Computerizzata, Risonanza Magnetica, Radiologia  Tradizionale e Radiologia Informatica),  con particolare interesse gastroenterico ed in Radiologia Informatica (applicazioni di Intelligenza Artificiale in radiologia, Radiomica, Referto Strutturato, Dematerializzazione del consenso informato, Teleradiologia).

Nel 2018 le viene attribuito un incarico di alta professionalità in Radiologia Informatica.

Diviene responsabile del servizio di Colonscopia Virtuale presso la Radiologia Malpighi, referente radiologico per PDTA Colon-Retto e PDTA Endometriosi.

Dal 2021 è professore a contratto presso l’Università di Bologna, Scuola di Specializzazione Radiodiagnostica.

Arriva in Romagna nell’Aprile 22 e in seguito a selezione, viene nominata Direttore dell’Unità Operativa di Radiologia dell’ospedale di Faenza.

Ha al suo attivo numerose attività di ricerca ed è autrice di numerose pubblicazioni nazionali ed internazionali nei settori della radiologia informatica, gastroenterica, toracica , malattie infiammatorie intestinali e tumori del colon-retto.

Sta frequentando l’Executive Master in Management delle Aziende Sanitarie e Socio Assistenziali, EMMAS Edizione 21, presso SDA School of Management, dell’università Bocconi e ha conseguito il Master di Certificazione Manageriale, presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma.

E’ stata eletta membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM) per il 2023-2026 ed è membro in carica della Società Europea di Radiologia Informatica (EUSOMII).

Gabriele Farina (Unità Operativa Pronto Soccorso e Medicina D’Urgenza). Nato a Milano e attualmente residente a Bologna, il dott. Gabriele Farina si laurea nel 2003 in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna e consegue nel 2008 la specializzazione in Medicina Interna con indirizzo di Medicina d’Urgenza nella medesima Università degli Studi. Inizia il suo percorso lavorativo nel 2006, con incarico libero professionale presso l’Ausl di Modena, in qualità di medico di continuità assistenziale e del 118 Modena Soccorso,  e prosegue questa attività anche all’Ausl di Parma. Approda successivamente in Romagna con un contratto libero professionale, all’Unità Operativa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza all’ospedale di Faenza. Da metà del 2009, a seguito di selezione, viene assunto nella stessa Unità Operativa dell’ospedale di Faenza , come dirigente medico a tempo indeterminato. Nel 2010 torna in Emilia all’ospedale Maggiore di Bologna presso l’Unità Operativa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza,in qualità di  dirigente medico in medicina e chirurgia d’accettazione e d’Urgenza e da fine febbraio 2011 svolge la stessa attività all’Unità Operativa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna. A seguito di selezione nel 2022, torna in Romagna all’ospedale di Faenza e diviene Direttore dell’U.O. Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso. Durante il suo percorso professionale si occupa dell’attività clinica assistenziale ed organizzativa nelle aree critiche a maggiore e minore intensità di cura nel Ps e nel reparto di Medicina d’Urgenza, sviluppando competenze anche nel servizio di emergenza territoriale 118. Ha fatto parte del Team Medico per la trombolisi sistemica nell’ictus ischemico acuto ( valutazione, selezione, inclusione, trattamento e monitoraggio) dal 2012 al 2017 presso l’U.O. di Pronto Soccorso del Policlinico S. Orsola. Dal punto di vista gestionale è componente di gruppi di lavoro orientati ai processi di analisi ed efficientamento del percorso del paziente da Ps verso le aree mediche e all’ individuazione delle criticità e correttivi per la gestione dei flussi e dei percorsi dei codici minori in Ps.

Nel 2022 ha conseguito l’Health Professional Education CORE Curriculum GIMBE. Ha frequentato un master di II° livello per Funzioni Direttive e Gestione dei Servizi Sanitari alla Scuola Superiore delle Politiche per la Salute dell’Università di Bologna. E’ membro del consiglio direttivo regionale del SIMEU ( Società italiana medici di emergenza urgenza)

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