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Articoli filtrati per data: Aprile 2023


Il progetto dell'ambulatorio a gestione infermieristica ispirato al “See and Treat” (Vedi e Tratta) è un modello di risposta assistenziale a urgenze minori e predefinite, che si basa sull’adozione di specifici protocolli medico-infermieristici per il trattamento di problemi clinici preventivamente individuati.
E’ un percorso cioè esclusivamente applicabile alla gestione della casistica a bassa intensità di cura e bassa complessità diagnostica (ad esempio : Eritema solare, Arrossamento cutaneo, Cambio di medicazione/bendaggi, Punture di insetto, Iperemia congiuntivale senza altri sintomi, Rimozione anello, Rimozione di sutura ecc.).
Si tratta di una casistica che, in uno scenario futuro, non dovrà più giungere in Pronto Soccorso, ma potrà essere più appropriatamente trattata negli ambulatori infermieristici territoriali (es. Case della Comunità).
Questo modello assistenziale non può perciò essere applicato alla gestione delle sintomatologie che necessitano approfondimenti specialistici (es. dolori addominali, sintomi neurologici, problematiche cardiovascolari o respiratorie...) .
Dove partirà la sperimentazione
L’inizio del progetto sperimentale dell'ambulatorio a gestione infermieristica, all'interno del Pronto Soccorso di Rimini, è prevista il 2 maggio 2023; fin dai primi mesi verrà monitorata l’attività, al fine di valutare ed identificare le eventuali aree di miglioramento

I vantaggi
Riduzione delle attese e dei tempi di permanenza dei pazienti con codici di bassa intensità che ricorrono al Pronto Soccorso per condizioni di urgenze minori e che attualmente seguono il percorso di tutti gli accessi al Ps, che prevedono come primo passaggio la visita medica, determinando tempi di attesa lunghi e utilizzando i medici in funzioni che potrebbero essere opportunamente svolte da personale infermieristico.


Un modello già applicato
Il “See and Treat” è applicato in diverse realtà del panorama nazionale ed internazionale ed offre risultati riassumibili nella riduzione delle attese e dei tempi di permanenza dei pazienti con codice di bassa intensità che ricorrono al Pronto Soccorso per condizioni di urgenze minori ( codici bianchi e verdi). Questo percorso rappresenta la naturale evoluzione dell’autonomia professionale infermieristica nella gestione delle attività assistenziali, già operativa, ad esempio per il triage o in assistenza domiciliare.


Come funziona

Il modello prevede che il paziente con problematica eleggibile per il percorso, già a partire dal triage, sia informato in merito alla possibilità di essere trattato nell'ambulatorio con infermiere.
Il paziente viene preso in carico in una determinata area del Pronto Soccorso, contigua alla Continuità Assistenziale e idonea allo svolgimento delle funzioni previste dai citati protocolli medico-infermieristici, approvati dalla Direzione medica e dalla Direzione Infermieristica e Tecnica, ove l’infermiere, in possesso di una formazione specifica pari a 120 ore , applica le procedure previste e assicura il completamento del percorso, avvalendosi in un prima fase sperimentale, anche della possibilità di interfaccia con il medico di riferimento presente in Pronto Soccorso.
Si precisa che qualora il paziente desideri essere trattato nell'ambulatorio medico di Pronto Soccorso , potrà esprimere la sua volontà ed effettuare il percorso tradizionale.

 

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Nei mesi di maggio e giugno il Dipartimento di Sanità Pubblica promuove nuove giornate dedicate alla vaccinazione antitetanica nelle Case di Comunità di Morciano, Bellaria e Santarcangelo. Insieme alla vaccinazione sarà offerta la possibilità di un colloquio sugli stili di vita per ricevere consigli e materiale informativo su alimentazione, attività fisica e abitudine al fumo di tabacco.

L’iniziativa è rivolta in particolare agli over sessantenni, ma è comunque aperta a tutta la popolazione. Per accedere alle prestazioni è necessaria la prenotazione a CUP.

Iniziative in programma:

Casa di Comunità di Bellaria

3 maggio 2023 ore 8:30-12:30

7 giugno 2023 ore 8:30-12:30

Casa di Comunità di Santarcangelo 

3 maggio 2023 ore 13:30-16:30

7 giugno 2023 ore 13:30-16:30

Casa di Comunità di Morciano

31 maggio 2023 ore 8:30-12:30 e 13:30-16:30

28 giugno 2023 ore 8:30-12:30 e 13:30-16:30

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Gestito dalle Cure Primarie è attivo 24 ore su 24 per la presa in carico territoriale delle patologie meno gravi, in alternativa all’accesso in Pronto Soccorso. E’ il Punto di Primo Intervento Territoriale di Cervia, esperienza pilota per la gestione dei codici a bassa complessità, avviata dall’Ausl Romagna che ha attivato anche la nuova applicazione ‘App Pronto Soccorso Romagna’, che consente ai cittadini della Romagna di consultare da casa l’elenco di tutti i Pronto Soccorso del territorio romagnolo, conoscere qual è il numero di persone in attesa, suddivisi per codice di gravità, nonché indicare il tempo medio di attesa rilevato nelle ultime 24 ore.

Ad illustrare alla stampa tutti i dettagli sono stati questa mattina in una conferenza stampa l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini il sindaco di Cervia  Massimo Medri, il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori e la direttrice del Distretto di Ravenna Roberta Mazzoni.

“La riforma dell'emergenza-urgenza che abbiamo in mente è già realtà qui a Cervia, dove si riesce a garantire la presa in carico dei casi a bassa intensità, quelli che di fatto costituirebbero il 70% di accessi al Pronto soccorso, e che invece trovano una risposta appropriata alla Casa della Comunità grazie al lavoro di squadra tra medici di continuità assistenziale e infermieri, anche con la possibilità di approfondimenti diagnostici, inviando ai Dea di primo e secondo livello i casi che invece hanno una caratteristica di emergenza – ha dichiarato Donini che ha aggiunto: Nel 2022 gli accessi da parte dei cittadini nelle strutture di urgenze-emergenze della nostra Regione hanno eguagliato e superato quelli del 2019. Su 1 milione e 700mila accessi in Pronto Soccorso – ha illustrato Donini - ben 80% riguardano le strutture più grandi, i cosiddetti Dea di primo e secondo livello, mentre il 95% sono codici bianchi e verdi. E ancora, 70 cittadini su 100 vanno in Pronto soccorso non perché sono a rischio vita ma perché hanno un bisogno urgente di salute. Ecco allora che è necessario intervenire sulle modalità di accesso, separando l’urgenza dall’emergenza e dall’altro sull’organizzazione delle strutture di assistenza. La soluzione al problema qui a Cervia è già stata trovata, ringrazio tutti gli operatori che vi lavorano e che stanno dando prova di efficacia ed efficienza”.

“Il progetto della nuova Casa di Comunità – ha dichiarato Medri - è stata un’ idea lungimirante, che ha permesso a Cervia di avere una struttura sanitaria all’ altezza delle esigenze della cittadinanza e dei tanti turisti che in estate affollano le nostre coste. Tanto che oggi il nostro Punto di Primo Intervento è diventato un modello per l’intera regione e verrà replicato in altre località. Un lavoro questo sull’ospedale portato avanti insieme alla comunità cervese, partendo dal consiglio comunale e dal primo documento qui approvato. Abbiamo avviato un percorso positivo che sta portando alla realizzazione di una struttura sanitaria moderna al passo con le esigenze attuali”. 

“Ciò che stiamo presentando oggi è il risultato di un importante progetto pensato e reso possibile grazie all’importante relazione maturata in questi anni, fra il mondo della sanità, i professionisti e l’amministrazione locale – ha spiegato Carradori. Una comunità che ha saputo con lungimiranza affrontare le difficoltà prima nel 2007, legate alla Chikungunya, fino alla recente pandemia Covid e, al contempo lanciare la sfida del cambiamento. Sotto la regia di tutto il Consiglio Comunale, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro si è avviato un confronto teso a ricercare soluzioni innovative per garantire alla popolazione un presidio territoriale che rispondesse ai bisogni della popolazione. Oggi, con questa realizzazione possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo. Un importante “prototipo” che potrà trovare applicazione anche in altre realtà della Romagna”.

 

Evoluzione di un progetto condiviso

La riorganizzazione del Punto di Primo Intervento Territoriale messa in campo presso la Casa della Comunità di Cervia si inserisce in una più ampia riorganizzazione delle attività sanitarie e socio-sanitarie a seguito del percorso di condivisione avvenuto con l’Amministrazione Locale, i professionisti dell’Unità Operativa Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, del Sistema Emergenza Sanitaria 118, dell’Unità Operativa Cure Primarie, della Direzione Infermieristica e Tecnica, già a partire dal marzo 2020.  Tali scelte hanno caratterizzato la Casa di Comunità nelle sue linee evolutive, affermandosi come un punto di riferimento territoriale, secondo un modello di prossimità delle cure a garanzia della continuità assistenziale fortemente integrato nel contesto sociale di riferimento. Il progetto ha visto lo sviluppo di una serie di punti strategici e la realizzazione delle relative azioni organizzative declinate nel triennio 2021-2023, di seguito rappresentate nelle linee principali:

- Lavori di riqualificazione strutturale attraverso il finanziamento del PNRR per un valore pari a € 1.600.000 finalizzato all’ammodernamento del Centro Assistenza Limitata Dialisi, Unita Operativa Medicina Riabilitativa, Medicina di Gruppo e Cure Primarie;

- Consolidamento della Medicina di Gruppo in collaborazione con il personale infermieristico per l’avvio di percorsi di presa in carico dei pazienti con patologia cronica e fragilità e avvio progetto di sviluppo assistenza psicologica nelle cure primarie;

- Punto di Primo Intervento: passaggio alla gestione territoriale;

- Servizio Emergenza Sanitaria 118: potenziamento della seconda ambulanza in orario notturno nella sede di San Pietro in Vincoli con possibilità d’intervento sul territorio di Cervia;

- Polo Radiologico: consolidamento delle attività legate all’avvio della Tac 16 slice per la diagnostica senza mezzo di contrasto, di risonanza musco-scheletrica, ecografia e radiologia tradizionale;

- Evoluzione dell’Unità Operativa di Lungodegenza in Ospedale di Comunità con accesso in favore dei pazienti in dimissione dai reparti ospedalieri e provenienti dal territorio su richiesta del Medico di Medicina Generale;

- Progettazione dello studio di fattibilità dell’implementazione dell’Infermiere di Comunità;

- Individuazione di percorsi di presa in carico in integrazione con il Servizio Sociale Competente;

- Realizzazione della Casa della Comunità di Castiglione in integrazione con il Comune di Ravenna e identificazione della sede di Castiglione di Cervia, quale sede complementare per lo sviluppo di progetto di promozione alla salute, contrasto alla solitudine e sviluppo di forme associative.

 

Il Punto di Primo Intervento: da una gestione ospedaliera ad una gestione territoriale

Il progetto di riorganizzazione del Punto di Primo Intervento nasce dalla necessità di contrastare la carenza di personale medico dell’emergenza individuando soluzioni organizzative territoriali, capaci di garantire risposte qualificate ai bisogni dei cittadini, in condizioni di massima sicurezza e in piena integrazione con i servizi territoriali e i servizi dell’emergenza. Il Punto di Primo Intervento Territoriale, a gestione dell’Unità Operativa Cure Primarie è attivo dal settembre 2020, passando da un modello a gestione ospedaliera ad un modello di tipo territoriale  attraverso  l’impegno dei Medici di Continuità Assistenziale e/o i Medici di Medicina Generale (in  integrazione con il Sistema Emergenza Sanitaria 118 per la definizione dei protocolli di emergenza e delle interfacce per l’accesso ai Dea di secondo livello) garantendo  la presa in carico delle urgenze a bassa complessità con un’apertura articolata nelle 24 ore. Più nel dettaglio, il modello organizzativo del Punto di Primo Intervento Territoriale ha visto una trasformazione a partire dal settembre 2020 connotandosi dapprima come una struttura organizzativa facente parte della Struttura Complessa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza del Presidio Ospedaliero di Ravenna e successivamente come un Punto di Primo Intervento Territoriale a gestione della U.O di Cure Primarie in forte integrazione con il Sistema di Emergenza Sanitaria 118. Dunque questo modello organizzativo avviato durante la pandemia, a seguito della sperimentazione basata sulla sinergia ospedale-territorio ha permesso di ripensare all’organizzazione, con la creazione di un modello grazie al quale medici ospedalieri sono stati affiancati dai colleghi di continuità assistenziale e dai essi stessi sono stati progressivamente sostituiti, dopo un percorso di formazione e affiancamento da parte del personale esperto. Attualmente la formazione avviene attraverso un percorso sul campo in affiancamento con i colleghi esperti. La rete dell’emergenza territoriale, con il coordinamento della Centrale operativa 118, attraverso l’impiego delle ambulanze e delle automediche presenti sul territorio cervese e comuni limitrofi, consente un collegamento con gli ospedali sede di Dea di secondo livello laddove le esigenze cliniche del paziente lo richiedano.

Dal 1 settembre 2021 l’attività è garantita dalla presenza h24 del Medico di Continuità Assistenziale e/o del Medico di Medicina Generale che opera in collaborazione con l’infermiere esperto proveniente dal Pronto Soccorso ospedaliero. Il modello di valutazione dell’utente ha visto il passaggio da un modello di triage globale, che prevede l’elaborazione di un codice di priorità alla visita, ad un modello di tipo prestazionale con il criterio di accesso alla visita principalmente di tipo temporale, sovrapponibile in parte alle prestazioni di tipo ambulatoriali di supporto ai Medici di Medicina Generale. Resta inteso che, all’atto dell’accoglienza, viene comunque effettuata una valutazione infermieristica spot-check, finalizzata all’identificazione di pazienti che in specifiche condizioni cliniche necessitano di centralizzazione presso il DEA.  Le patologie più frequenti riguardano eventi di tipo medico e chirurgico a bassa complessità, piccola traumatologia e, in autopresentazione, sporadicamente, patologie che poi si sono rilevate più complesse (come dolori toracici/aritmie/patologie neurologiche). E’ possibile accedere alle prestazioni di radiologia tradizionale e agli esami di laboratori con sistema POCT. Questo assetto organizzativo viene potenziato nei mesi estivi, in relazione all’afflusso dei turisti e ai dati storici di produzione, con una seconda unità medica, il rinforzo del personale infermieristico e del 118 nonché del servizio di radiologia.

I dati a conferma del valore del nuovo modello di gestione territoriale

In considerazione della specificità del territorio di Cervia l’andamento degli accessi al Punto di Primo Intervento Territoriale è bifasico, con una differenziazione stagionale riferita al flusso turistico dei mesi estivi. I volumi di attività riferiti all’anno 2019 si attestano pari a 12.218 accessi che risultano pienamente confermati nell’anno 2022, che ha visto la piena ripresa dei flussi turistici e il consolidamento del modello a gestione territoriale con un valore pari a 12.252 accessi. 

 

La nuova App Pronto Soccorso Romagna

La nuova applicazione dell’Azienda Usl della Romagna si chiama APP Pronto Soccorso Romagna e permetterà al cittadino di avere informazioni e monitorare il grado di affollamento (aggiornamento ogni 30 minuti) e i tempi medi di attesa (calcolati nelle ultime 24 ore) dei 7 servizi di Pronto Soccorso della Romagna (Ravenna, Faenza, Lugo, Cesena, Forlì, Rimini e Riccione). All’apertura dell’App vengono automaticamente visualizzate le informazioni relative al Pronto Soccorso più vicino ed è possibile scorrere lateralmente la schermata per visualizzare i dati relativi alle altre sedi di Pronto Soccorso. E’ possibile rilevare informazioni descrittive dei livelli di urgenza ed i principali riferimenti telefonici, l’elenco e la mappa delle varie sedi, accedere al dettaglio oppure attivare direttamente il navigatore. Analoghe informazioni, relative al numero di pazienti presenti ed ai tempi di attesa medi per le singole sedi sono già visualizzate tramite i monitor informativi presenti nelle sale di attesa di ogni Pronto Soccorso dell’AUSL Romagna. Le stesse informazioni saranno rese disponibili anche sul sito Aziendale www.auslromagna.it  L’App è scaricabile gratuitamente su Android e a breve anche su IOS.

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All’inizio di marzo il Conad City Pintor di Rimini ha donato carte prepagate del valore di trenta euro a tutti i dipendenti dell’ospedale Infermi di Rimini.

“Si è trattato di circa duemilasettecento lavoratori, ringraziati per l'impegno straordinario dimostrato nel combattere la pandemia – spiega la dottoressa Francesca Raggi, direttrice del Presidio ospedaliero di Rimini - Un gesto concreto e generoso, apprezzato e accolto con stupore e gratitudine. Ed oggi, ancora di più, ha scaldato il cuore sapere che tanti professionisti che hanno ricevuto in omaggio la tessera Conad l’hanno devoluta ad amici bisognosi, o ad associazioni di volontariato e Caritas. Un ringraziamento pubblico a chi dimostra quotidianamente slanci di umanità e generosità nel curare, oltre alle malattie, l’indifferenza. “

In allegato il ringraziamento di un parroco che ha ricevuto le tessere donate dai sanitari.

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L’U.O.C. Dipendenze Patologiche diretta dal Dott. Teo Vignoli vi invita Sabato 6 Maggio alle ore 16:00 in via Lazio 10, presso la Sala della Pesa - Biblioteca di Riccione, alla presentazione del libro “Ludocrazia. Un lessico dell’azzardo di massa”, a seguire, dialogo con l'autore dott. Marco Dotti.

Che cosa accade quando il gioco perde la sua componente di gratuità, di spontaneità, di relazione, quando viene colonizzato da un business che manipola abilmente neuroscienze, biomarketing, informatica e comportamentismo?
Ci troviamo di fronte all’azzardo di massa, a una sistematica e patologica corruzione del gioco e, soprattutto, ad una realtà che cela complesse dinamiche di potere. Per questo si parla di ludocrazia: un fenomeno sociale e culturale che, trasformando tutto in gioco (nonchè in azzardo), annulla non solo le potenzialità del gioco, ma l’uomo in quanto tale. Individuare gli elementi che sottendono a questo dilagante processo di gamification e gamblification, raccoglierli nelle voci di un lessico che convoca una pluralità di sguardi multidisciplinari, costituisce un atto di resistenza in vista di auspicabili decostruzioni presenti e future.

Questo testo abbraccia numerose discipline e vari autori, nel tentativo di approfondire la complessità di questo fenomeno, ne specifica i termini e apre ad una riflessione che ci permette uno sguardo critico attraverso il quale osservare e non essere solamente spettatori dell’offerta di azzardo alla quale siamo tutti quanti esposti.

Aprirà l’evento un saluto delle istituzioni e interverranno il Direttore Dott. Teo Vignoli e la Dott.ssa Elisa Zamagni, Psicologa e Psicoterapeuta del Servizio Dipendenze Patologiche AUSL Romagna di Riccione, il Dott. Marco Dotti, curatore del testo, giornalista e scrittore, la Dott.ssa Chiara Pracucci, Psicologa e Psicoterapeuta (MATCH, sportello di consulenza psicologica e legale del Distretto di Riccione).

L’incontro rientra nelle attività promosse nel Piano di Zona del Benessere e della Salute del Distretto di Riccione.

Marco Dotti insegna Professioni dell’editoria al Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Professionale dei Media dell’Università di Pavia. Giornalista professionista, si occupa di etica delle nuove professioni e del digitale, con particolare attenzione alle questioni aperte dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Tra i fondatori, nel 2011, del Movimento No Slot, ha dedicato all’azzardo, muovendosi fra antropologia culturale ed etica sociale, inchieste e reportage. Tra i suoi libri: Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana (2013)  Ludocrazia. Un lessico dell’azzardo di massa (maggio 2016) per O Barra O Edizioni; Slot city, Round Robin edizioni, 2013); per Luca Sossella editore ha curato con Marcello Esposito l’edizione italiana di Architetture dell’ azzardo. Progettare il gioco, costruire la dipendenza di Natasha Dow Schüll (2015) e ha scritto Bioshock (2016). Il suo ultimo libro è “Finis Europae. Welfare, neonazionalismo, corpi intermedi digitali” (Roma, 2017).

Per informazioni è possibile contattare lo sportello MATCH Scommetti su di Noi, situato presso la sede di A-Social Space in via Mantova 6 a Riccione, contattando il numero 351.5039709 o scrivendo una email all’indirizzo sportellomatchriccione@gmail.com.

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L’U.O.C. Dipendenze Patologiche di Rimini Distretto di Riccione diretta dal Dott. Teo Vignoli, all'interno della cornice di A SOCIAL SPACE, progetto che promuove azioni di contrasto al gioco d'azzardo patologico, promuove una serie di iniziative di informazione e formazione online rivolte agli adulti che si occupano di adolescenti (psicologi scolastici, insegnanti, genitori). Tali incontri forniranno anche strumenti pratici per orientarsi nell'era digitale, promuovendo un uso attivo dei nuovi media al fine di promuovere una consapevolezza digitale condivisa.

La rivoluzione digitale ha posto e continuerà a porre sfide importanti: i nuovi dispositivi tecnologici hanno un impatto su quasi ogni area della nostra vita, così come su quella di bambini e ragazzi. Apprendimento, attenzione, pianificazione e gestione del tempo sono solo alcuni esempi di aree profondamente coinvolte nell’interazione con il mondo digitale e con i processi psico-fisiologico di crescita.
Non conosciamo ancora gli effetti di tale impatto, specialmente nel lungo termine, ma l'attenzione degli esperti si sta focalizzando sulle fragilità legate allo sviluppo di una dipendenza che si associano sempre più di frequente al mondo della rete e del digitale. Tali aree sono quelle legate al gioco d'azzardo online, più accessibile rispetto al gioco d'azzardo tradizionale, quelle legate ai videogiochi online e ai social media, per l'effettivo massivo che esercitano sulla socialità dei ragazzi con i pari, l'autostima ed il senso di auto-efficacia.
In una realtà sempre più digital e complessa, è fondamentale per gli adulti che si interfacciano con i ragazzi, comprendere tale impatto e attrezzarsi con strumenti pratici per orientarsi in questa nuova era e promuovere nei giovani un uso attivo e consapevole dei nuovi media.

Il primo ciclo di incontri online sarà rivolto ai genitori e prenderà avvio dal 4 maggio, proseguendo poi il 15 maggio ed il 29 maggio, orario 20.30-22.30.
Per gli insegnanti è previsto un ciclo di tre appuntamenti online nelle seguenti date: venerdì 12 maggio, martedì 23 maggio e martedì 30 maggio, dalle ore 14:30 alle 16:30.
Infine, Mercoledì 17 maggio dalle ore 16:30 alle 18:30 avrà luogo il primo incontro online dedicato agli psicologi scolastici, che proseguirà poi mercoledì 17 maggio, mercoledì 31 maggio e giovedì 8 giugno, dalle ore 16:30 alle 18:30.
Ciascun incontro sarà condotto da un gruppo di formatori di Steadycamoff,:
-Giuseppe Masengo, formatore e media educator si occupa della progettazione di interventi educativi nelle scuole rivolti sia a ragazzi che insegnanti sui media digitali (Internet, social network e videogiochi).
- Emanuel Pellegrini, videomaker e formatore, progetta e gestisce percorsi di formazione rivolti a operatori e insegnanti sull’utilizzo educativo di app e produzione mediale.
- Michele Marangi media educator, formatore e supervisore, progetta interventi sull’analisi dei media e sul loro utilizzo formativo, pedagogico e professionale. Docente all'Università Cattolica di Milano e autore di saggi sul tema.

Tutti gli incontri sono online e gratuiti, previa iscrizione tramite mail a giulia.rotatori@auslromagna.it
Verrà inviata una mail contenente il link alla piattaforma il giorno stesso dell'incontro.
Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 351 50 39 709
L’incontro rientra nelle attività promosse nel Piano di Zona del Benessere e della Salute del Distretto di Riccione.

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Ancora una volta il Rotary Club ha dimostrato grande propensione al sostegno della comunità locale brisighellese e con tale atto di generosità grande sensibilità nei confronti  della fragilità della dimensione umana della cura.

Donatina Cilla, direttrice del Distretto di Faenza, ha espresso profonda gratitudine anche a nome di tutta l'azienda USL della Romagna. “L'OsCo di Brisighella rappresenta per la Romagna, il Distretto di Faenza e la comunità brisighellese un punto di riferimento certo, la risposta di cure intermedie alla sfida dei bisogni di salute del territorio con modello organizzativo a gestione infermieristica e il diretto coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale”

Alla cerimonia di donazione erano presenti in rappresentanza dell'amministrazione comunale l'assessore Dario Laghi, per l’Azienda Usl della Romagna oltre alla direttice del distretto di Faenza Donatina Cilla, il responsabile infermieristico Maicol Carvello, il personale infermieristico e OSS e la dottoressa Silvia Pausini per il gruppo dei medici di famiglia operanti nell'OsCo. Erano inoltre presenti Don Tiziano Zoli, presidente Rotary Castel Bolognese Romagna Ovest, Diletta Beltrani responsabile Progetti del medesimo Club, Enrico Signorelli prefetto di club e promotore del progetto,Tiziana Casadio tesoriere in rappresentanza del eClub Romagna (altro club che ha contribuito al progetto).

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Questo il calendario del corso di formazione rivolto a volontari che si occupano di interventi post diagnostici a favore di persone con demenza -esiti, malattie cerebrovascolari , ictus e malattia di Parkinson e sono interessati a collaborare e fornire un loro aiuto a queste persone. Il corso di formazione è organizzato dal Centro Disturbi Cognitivi e  Demenze dell'Ausl (Distretto di Ravenna), dall'Associazione ALice ( Associazione per la lotta dell'ictus cerebrale) dall'associazione Alzheimer Ravenna e dall'associazione Ravenna Parkinson, in collaborazione con i comuni di Ravenna, Cervia e Russi.

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Scade mercoledì 10 maggio il termine per iscriversi al nuovo Corso di Formazione manageriale per Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende ospedaliere e di altri Enti del S.S.N. edizione 2023/2024, organizzato in Ausl Romagna in base alla deliberazione della Giunta Regionale n.347 del 13 marzo 2023, secondo quanto stabilito dall’Accordo ai sensi dell’Art. 1, comma 4, lettera C) del D.Lgs n. 171/2016 tra Governo, Regione e province autonome sottoscritto il 16 maggio 2019.

Il corso consentirà, una volta acquisita la certificazione, l’inserimento nell’Elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore generale delle Aziende sanitarie e degli altri enti.

L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti e tecniche proprie del processo manageriale, quali l’analisi e la valutazione dei modelli organizzativi, la pianificazione strategica ed operativa, il controllo di gestione, la direzione per obiettivi e la gestione delle risorse umane applicate alle organizzazioni sanitarie.

Il bando è consultabile al link https://amministrazionetrasparente.auslromagna.it/pubblicita-legale/altri-bandi/item/983-corso-di-formazione-manageriale-per-direttori-generali-delle-aziende-sanitarie-locali-delle-aziende-ospedaliere-e-degli-altri-enti-del-s-s-n-edizione-2023-2024?pk_cpn=AT-PL

Per eventuali informazioni è possibile scrivere al seguente indirizzo mail: barbara.foschi@auslromagna.it

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Dal 2001 aprile è il mese dedicato alla prevenzione alcologica, iniziativa nata dalla Società Italiana di Alcologia (Sia) e Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento (Aicat).

In occasione dell’iniziativa “Aprile Alcologico” il SerDP di Forlì sarà presente in piazza Saffi, venerdì 28 Aprile, dalle ore 7:30 alle ore 12, con un punto informativo dove verranno offerti thè e ciambella e sarà possibile dialogare con i professionisti che operano all’interno del servizio, consultare materiale informativo, effettuare una misurazione dell’alcolemia gratuita con etilometro, conoscere strumenti utilizzati nelle attività di prevenzione abitualmente svolte sul territorio. L’iniziativa rappresenta una occasione di incontro, tra il servizio e la cittadinanza, all’interno di un contesto informale che può agevolare l’interazione e la conoscenza reciproca rispetto al tema del consumo di alcol.

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