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Articoli filtrati per data: Maggio 2023

Al via in Romagna il servizio di Assistenza sanitaria ai turisti. Partirà il 1 giugno e si protrarrà fino al 10 settembre.

Il servizio fornisce un’assistenza sanitaria a tutti coloro che nel periodo estivo si trovano in vacanza o al lavoro nelle diverse località marittime del territorio romagnolo, ad esclusione dei cittadini residenti, che continuano a fare riferimento al proprio medico di famiglia.

La partecipazione alla spesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie è correlato al tipo di intervento: per la visita o la prestazione ambulatoriale semplice il contributo richiesto ammonta a 20 euro, mentre per l’intervento a domicilio è richiesta un contributo di 35 euro. Tutti i pazienti sono tenuti al pagamento di queste quote, indipendentemente dalla titolarità dell’esenzione.

Sedi ed orari sono consultabili qui

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Medici e infermieri dell’ospedale Bufalini di Cesena e dei servizi territoriali insieme all’Amministrazione comunale e ai volontari delle Associazioni del territorio daranno vita a una serie di incontri informativi e di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo le buone pratiche per corretti stili di vita (attività fisica, alimentazione sana, stop al fumo), anche attraverso laboratori e attività all’aperto.

Medici e infermieri dell’ospedale Bufalini di Cesena e dei servizi territoriali insieme all’Amministrazione comunale e ai volontari delle Associazioni del territorio daranno vita a una serie di incontri informativi e di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo le buone pratiche per corretti stili di vita (attività fisica, alimentazione sana, stop al fumo), anche attraverso laboratori e attività all’aperto.

L’iniziativa, promossa da Ausl Romagna e Comune di San Mauro Pascoli si colloca all’interno del Piano regionale della prevenzione e di una specifica programmazione dell’AUSL Romagna che vede Dipartimento di Sanità Pubblica, Distretti e Comuni collaborare per promuovere la salute coinvolgendo e raggiungendo non solo chi già è affetto da qualche patologia ma l’intera cittadinanza.

Obiettivo della giornata, far conoscere i rischi connessi alle malattie cardiovascolari e l‘importanza della prevenzione e di un corretto stile di vita, poiché i comportamenti scorretti, come la cattiva alimentazione, la sedentarietà e il fumo, cominciano ad avere effetti nocivi sull'apparato cardiovascolare già in età precoce.

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L'ospedale Bufalini di Cesena si conferma CENTRO DIAMANTE nella cura dell’ictus per il 2022. Anche per quest’anno, infatti, la Stroke Unit di Cesena è stata premiata con il massimo riconoscimento di DIAMOND AWARDS per il secondo e quarto trimestre 2022, all’interno del progetto internazionale ANGELS rivolto all’implementazione della cura dell’ictus.

Il premio è stato consegnato al dottor Marco Longoni, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia Cesena Forlì, durante il Congresso Europeo sullo stroke (ESOC) che si è svolto a Monaco di Baviera dal 24 al 26 maggio.

L'adesione al progetto di implementazione della cura nell'ictus, attivo in tutte le Neurologie dell’Ausl Romagna dal 2020, ha permesso a tutti i centri che praticano trombolisi endovenosa (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini) di poter misurare la propria performance nella gestione della terapia iperacuta dell'ictus e di rimodulare i percorsi e le procedure con la finalità di raggiungere gli standard europei. 

“Il costante mantenimento di livelli di eccellenza nella cura dell'ictus, monitorato dal 2020 ad oggi e premiato con gli ANGELS AWARD – commenta il dottor Longoni - è frutto dell'impegno di tutte le unità operative della Romagna coinvolte nel percorso stroke (118, medicina d'urgenza, pronto soccorso, neurologia, neuroradiologia diagnostica, neuroradiologia interventistica, anestesia e rianimazione, riabilitazione, neurochirurgia) e rappresenta un doveroso riconoscimento al lavoro quotidiano di tutto il personale dedicato alla cura dei pazienti con patologia tempo dipendente cerebrovascolare”.

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Il Lions Club Faenza Valli Faentine ha donato due letti elettrici di degenza all’ospedale di Faenza, che saranno collocati nella Unità Operativa Medicina d'Urgenza. 

.Questo Lions Club, del quale è Presidente Daniele Donigaglia , si distingue per le sue iniziative rivolte a favore della collettività, vantando anche una lunga tradizione di generose donazioni al Presidio Ospedaliero faentino, riconducibili sia ad arredi che ad apparecchiature elettromedicali, contributi a beneficio dei pazienti/cittadini, nell'ottica di un continuo miglioramento dei servizi offerti. 

I due letti , forniti dalla ditta Malvestio, sono dotati di piano in polipropilene, schienale traslante, allungaletto integrato, trendelenburg e controtrendelenburg elettrici e completi di sponde a quattro settori con comandi elettrici. Sono studiati per migliorare la sensazione di comfort, garantire la massima sicurezza in termini di solidità e realizzati con materiali che permettano una pulizia e sanificazione semplice.

Alla cerimonia di donazione all’ospedale di Faenza erano presenti alcuni componenti del Lions Club insieme al loro presidente, il Direttore di Presidio dott. Davide Tellarini, la Responsabile Organizzativa di Presidio afferente alla Direzione Infermieristica e Tecnica dott.ssa Anna  Lusa, il Direttore della UO Medicina d'Urgenza dott.Farina e la Coordinatrice dell'unità operativa dott.ssa Barlotti

L'occasione ha permesso ai rappresentanti del Lions Club di condividere anche il loro impegno sul territorio nella diffusione della cultura legata al primo soccorso extra-ospedaliero: dal 2011 infatti hanno fondato "Viva Sofia" (prendendo spunto da quanto accaduto realmente a Sofia, una bambina di Faenza che  stava soffocando e che è stata salvata grazie al pronto intervento della madre con la manovra di disostruzione delle vie aeree, imparata durante un corso organizzato proprio dal Lions club Faenza Valli Faentine). “Le manovre salvavita dovrebbero essere un patrimonio comune, afferma il presidente Donigaglia, ed i Lions sono ora in prima fila per servire e donare anche queste competenze alla comunità. Ad oggi il Lions Club Faenza Valli Faentine ha visto la realizzazione di 306 corsi gratuiti che hanno permesso di formare oltre 9500 persone. Il dato che rende orgogliosi e ripaga pienamente questo impegno è costituito dalle 21 vite salvate da persone che avevano appreso le manovre salvavita durante un "Viva Sofia”

Il dott. Tellarini ha espresso un sentito ringraziamento per quanto realizzato fino ad oggi.

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Il consueto Congresso Regionale della Società Italiana di Pediatria quest’an-
no approda a Ravenna e nel programma previsto si propone di affrontare
alcuni temi che hanno visto, negli ultimi anni, rilevanti progressi nelle co-
noscenze con importanti implicazioni per la pratica clinica, ambulatoriale
e specialistica.
Parleremo di Epilessia e delle patologie di confine, dei Disturbi del sonno
che meritano un’attenzione diagnostica e se necessario terapeutica, dei
progressi rilevanti nella diagnosi e terapia della Mucopolisaccaridosi (un
esempio di un “nuovo approccio” alle malattie rare), delle Febbri facili e di
quelle difficili, anche nella loro ricorrenza.
Il pomeriggio della giornata sarà tutto dedicato alle “Novità che contano” in
Allergologia, Dermatologia e Reumatologia.
Ampio spazio alla fondamentale partecipazione dei giovani pediatri (anche
specializzandi) attraverso comunicazioni orali (casi clinici, ricerche, modelli
organizzativi) e poster.
Segreteria Scientifica e Organizzativa locale
Federico Marchetti, Luca Casadio

Per iscrizioni clicca qui

https://www.ideagroupinternational.eu/congresso/daaggiungere0

 

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Nelle zone alluvionate nessun aumento di infezioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Prosegue anche la vaccinazione antitetanica, che ha riguardato oltre 5mila persone ed è disponibile per cittadini, operatori, volontari e per la rete di 123 psicologi impegnati nel supporto alla popolazione. Rafforzato il sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici

Bologna - Continua l’attività di sorveglianza sanitaria e prevenzione del rischio attivata in Emilia-Romagna in seguito all’alluvione. L’assessorato alle Politiche per la salute ha inviato una serie di indicazioni alle Aziende sanitarie per continuare a tenere alta l’attenzione non solo sulle zone colpite, ma in tutta la regione, anche in considerazione dell’ampio coinvolgimento sull’intero territorio degli operatori del soccorso e dei volontari.

E proprio l’attività di sorveglianza evidenzia che non si registrano scostamenti nei dati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sulle tre forme infettive - gastrointestinali, cutanee e respiratorie - più frequentemente correlate all’esposizione ad acque alluvionali o alle condizioni di vita conseguenti al danneggiamento delle abitazioni e al sovraffollamento. Dati che confermano che non esiste alcuna emergenza sanitaria, ma solo un potenziale rischio che il servizio sanitario regionale, con tutte le sue componenti, sta gestendo dai primi giorni dell’emergenza alluvione.

A partire dalla possibilità di effettuare la vaccinazione o il richiamo per l’antitetanica, che proseguirà e ha già coinvolto, prevalentemente nelle province romagnole, oltre 5mila persone; altri 130 cittadini sono stati vaccinati nell’imolese e 60 nei comuni di Loiano e Monterenzio, nel bolognese. A Conselice, nel ravennate, su richiesta viene effettuata anche la vaccinazione contro l’epatite A. Vaccinazioni assicurate non solo alla popolazione, ma anche ad operatori, volontari e alla rete di 123 psicologi messi a disposizione dal servizio sanitario regionale - con la collaborazione di alcune associazioni -  per dare supporto ai cittadini delle zone alluvionate.

Tra le indicazioni indirizzate alle Ausl, la necessità di sensibilizzare i servizi di Pronto soccorso e la medicina territoriale sulla sorveglianza rispetto ad eventuali episodi infettivi: in queste situazioni possono essere legati principalmente a infezioni gastrointestinali, cutanee, respiratorie, oculari e otiti, che generalmente si presentano nei primi giorni dopo l’esposizione alla sorgente del rischio.

Sul fronte della prevenzione, si ribadisce l’importanza di informare la popolazione, in particolar modo le persone fragili, sulle norme di comportamento utili alla prevenzione di malattie infettive trasmissibili attraverso il contatto diretto e indiretto con eventuali acque contaminate e fango, per via respiratoria (in particolare in condizioni di sovraffollamento) e attraverso la puntura di zanzare e altri insetti. Proprio per questo la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl della Romagna, ha diffuso un vademecum con le indicazioni e norme di comportamento per i residenti nelle zone alluvionate e i volontari coinvolti, consultabile - in forma sintetica o integrale -  sul sito https://salute.regione.emilia-romagna.it/notizie/il-fatto/raccomandazioni-utili-gestire-il-rischio-sanitario.

Rafforzato infine il “Sistema di segnalazione rapida di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie e nella popolazione generale”, attivo in Emilia-Romagna dal 2005 e perfezionato negli anni: in questi giorni è stato implementato attraverso fonti informative provenienti da flussi di Laboratorio e Pronto soccorso.

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Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Forlì Cesena prosegue con le aperture straordinarie di ambulatori vaccinali adulti, in particolar modo per favorire l'adesione alle vaccinazioni previste dalle campagne vaccinali in corso e rivolte ai target a maggior rischio, come ad esempio le persone che non sono protette per il tetano o il morbillo, donne di 25 anni mai vaccinate per il PAPILLOMAVIRUS-HPV.

Gli utenti potranno accedere alla prestazione vaccinale previa prenotazione tramite CUP o Cuptel. Le sedi e le giornate di apertura sono le seguenti:

  • Sede Sogliano al Rubicone (ambulatori vaccinali Via Cavour 23): mercoledì 21 giugno 2023 e mercoledì 13 settembre 2023.

Nelle medesime giornate sarà possibile accedere, sempre previa prenotazione CUP o Cuptel, alle prestazioni di certificazione medico legale (certificati per rilascio contrassegno auto, certificati per rilascio/rinnovo porto d'armi).

  • Sede di Mercato Saraceno (presso ambulatori vaccinali Casa di Comunità Via D. Raggi, 16): mercoledì 5 luglio 2023 e mercoledì 4 ottobre 2023

 

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In Emilia-Romagna sono in calo i fumatori di sigaretta e in aumento gli utilizzatori di sigarette elettroniche e prodotti derivati da nicotina. Si consolida tra le giovani generazioni la tendenza a cominciare precocemente a fumare, in particolare sigarette elettroniche. Tra gli adolescenti si registra per la prima volta il sorpasso delle femmine sui coetanei maschi.

È la fotografia scattata dalle più recenti indagini sull’argomento, in occasione della “Giornata mondiale senza tabacco” che si celebrerà in tutto il mondo domani, mercoledì 31 maggio.Proprio per tenere alta l’attenzione sui gravi rischi per la salute che comporta l’abitudine al fumo, in tutta l’Emilia-Romagna il servizio sanitario regionale, insieme a tante realtà associative, è impegnato sul territorio con iniziative di comunicazione e sensibilizzazione (vedi allegato).“La lotta al tabagismo- rimarca l’assessore regionale alla Politiche per la salute, Raffaele Donini - per l’alta incidenza di gravi malattie provocate dal fumo, è tra le priorità del Servizio Sanitario Regionale. Lo attestano anche le tante iniziative organizzate sul territorio dalle Aziende sanitarie e ospedaliere in occasione della ‘Giornata mondiale senza tabacco’. Fondamentale è l’attività di sensibilizzazione e prevenzione, soprattutto verso i giovani e giovanissimi, che sono i più esposti al rischio. Altrettanto importante è l’attività di aggiornamento e formazione degli operatori sanitari impegnati su queste tematiche nelle scuole e nei luoghi di lavoro, oltre al potenziamento dei servizi offerti a quanti, e fortunatamente sono molti, provano a smettere di fumare”.

Il tabagismo in Emilia-Romagna: numeri in calo

L’indagine PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 2006 svolge con regolarità rilevazioni statistiche tra la popolazione adulta italiana (18-69 anni) sugli stili di vita e i fattori di rischio per la salute. I dati riferiti al biennio 2021-2022 evidenziano che in Emilia-Romagna fuma con regolarità un quarto (24%) degli adulti, per un totale di oltre 710.000 persone. Una percentuale in linea con la media nazionale e in lieve ma costante diminuzione nel corso degli anni più recenti, con l’unica eccezione del 2020..Nell’anno segnato dell’esplosione della pandemia si è infatti registrata una netta inversione di tendenza al calo della percentuale di fumatori, come ulteriore impatto negativo dovuto al Covid. Tuttavia, dal 2021 in avanti la quota di fumatori ha ripreso a scendere, riportandosi su valori pre pandemici.Scendendo più nel dettaglio, il 20% degli emiliano-romagnoli nella fascia d’età 18-69 anni fuma esclusivamente sigarette tradizionali, il 4% abbina altri dispositivi alle sigarette tradizionali e il 3% si è convertito ai nuovi prodotti immessi recentemente sul mercato come le sigarette elettroniche e a quelle a tabacco riscaldato.Per quanto riguarda le caratteristiche e il profilo socio-economico dei fumatori, in Emilia-Romagna la percentuale più alta di fumatori si registra tra le persone con 18-24 anni (31%), per scendere al 21% nella fascia 50-69, e tra gli uomini rispetto alle donne (26% contro 22%).Trova inoltre conferma rispetto alle precedenti rilevazioni la maggiore abitudine al fumo che si riscontra tra le persone con basso livello di istruzione (29%) e che si trovano in condizioni di disagio economico (41%).

Le iniziative in Romagna : banchetti informativi a Cesena e Forlì

Il Servizio per le dipendenze (SerD) di Forlì organizza nella mattinata del 31 maggio un momento di sensibilizzazione contro i rischi del fumo. L’incontro si svolgerà presso la sede del SerD, in via Orto del Fuoco 10 .Nello stesso giorno, dalle 11 alle 13, il SerD di Cesena allestirà un banchetto informativo presso la propria sede, in via Brunelli 552, per dare informazioni sui trattamenti che eroga il servizio, distribuire opuscoli informativi, raccogliere adesioni alle varie attività svolte.

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Bologna - Farmaci di fascia C gratuiti per i cittadini sfollati a causa dell’alluvione e ospitati nei centri di accoglienza: i medicinali che solitamente sono a carico del singolo saranno invece a costo zero per tutta la durata di permanenza in queste strutture e verranno erogati direttamente, con modalità operative definite dalle singole Aziende Usl. Il provvedimento, voluto e definito dagli assessorati alle Politiche per la salute e al Welfare, è stato approvato dalla Giunta regionale nella seduta di ieri, per rafforzare ulteriormente l’assistenza sanitaria e il sostegno alla popolazione colpita dall’alluvione; coinvolge le province interessate dallo stato di emergenza, quindi Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, e vale dal 1^ maggio fino al termine della fase emergenziale. L’onere finanziario è a carico dei bilanci delle Aziende sanitarie regionali coinvolte, e chiamate ad effettuare una rendicontazione puntuale delle spese sostenute.

 

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Negli ultimi 8 giorni dalla terribile notte dell’alluvione, sono nati a Faenza 13 bambini con un’occupazione media ogni giorno di circa 7 letti della degenza in Ostetricia.
Questo dato conferma certamente l’andamento variabile dell’attività ostetrica che ogni Punto Nascita conosce, ma sottolinea il trend osservato nella Sala Parto di Faenza negli ultimi mesi, dopo la riorganizzazione dell’U.O.Semplice di Faenza afferente all’U.O.Complessa di Ostetricia e Ginecologia di Forlì, diretta dal dr.Savelli, la quale prevede, oltre all’integrazione delle due equipe, anche di espandere progressivamente l’accoglienza delle donne che desiderino partorire presso il PO di Faenza, mantenendo sempre gli standard internazionali di sicurezza e la peculiare attenzione all’aspetto intimo e naturale dell’evento nascita.

E’ necessario aggiungere che per 3 di queste 13 mamme era previsto il ricovero presso il Punto Nascita di Ravenna per la presenza di comorbilità, che aumentavano il rischio ostetrico al travaglio e al parto, ma per le ovvie difficoltà logistiche non è stato per loro possibile raggiungere il centro Hub e sono state quindi accolte e accompagnate in sicurezza, grazie alla gestione multidisciplinare di questi casi.
 
Inoltre in questi giorni, previa autorizzazione della nostra Direzione Sanitaria, è stato possibile garantire il servizio alberghiero a quelle puerpere, così come ad alcune pazienti sottoposte precedentemente ad intervento chirurgico ginecologico, che necessitavano, non potendo raggiungere il loro domicilio perché alluvionato o non raggiungibile, di accoglienza e protezione anche dopo che le condizioni cliniche permettevano la dimissione ospedaliera.

Ci piace leggere l’intensa natalità di questi giorni come un segno di speranza da dedicare a tutti coloro che, colpiti da questo dramma, si trovano a dover ricominciare dal niente a ricostruire la loro vita!"

Luca Savelli, Direttore U.O.ComplessaOstetricia e Ginecologia di Forlì e Faenza

Chiara Belosi, responsabile U.O. Semplice Ostetricia e Ginecologia Faenza

Dida Foto: da sx,Venelia Picarelli; dott.ssa Chiara Belosi e dott. Luca Savelli

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