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Articoli filtrati per data: Giugno 2023

“A un passo da te”, diventa realtà il nuovo progetto della Casa per le Famiglie della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Rimini, messa a disposizione dalla Prima Coccola.

Il progetto è frutto di idee, impegno e programmazioni che durano da diversi mesi, forse è passato anche qualche anno, da quando se ne cominciò a ragionare. Oggi è stato possibile attuarlo, grazie alla raccolta fondi promossa a partire da Natale 2022, che ha visto il sostegno di oltre 400 donatori.

“A un passo da te” è il nome che abbiamo scelto perché identifica la necessità delle famiglie che ospitiamo, di potersi riunire vicino al luogo di cura di cui il loro bimbo ha bisogno.” Sono le parole del Presidente dell’Associazione Alessandro Marchi. Avere un figlio in Terapia Intensiva Neonatale – prosegue Marchi -costringe i genitori a enormi sacrifici, anche organizzativi.
La degenza può durare svariati mesi e le famiglie si trovano a dover affrontare diverso tempo lontane dalla propria abitazione, dalle proprie certezze e sicurezze. Con la nostra casa vogliamo offrire ai genitori l’atmosfera di un ambiente accogliente, che possa essere una casa e un porto sicuro per le persone che ospitiamo, sgravando le nostre famiglie dal doversi pagare un alloggio in hotel o in un residence, dando la possibilità di tenere unita la famiglia, perché una famiglia serena è il cuore della cura.”

La TIN di Rimini, diretta dalla Primaria Gina Ancora, è uno dei centri di eccellenza a livello nazionale. Ogni anno ospita circa 750 neonati, tra bambini nati pretermine o affetti da patologie che necessitano di cure immediatamente dopo la nascita. È un reparto aperto H24, in cui viene fortemente riconosciuto il ruolo della famiglia nella cura dei bambini, secondo l’approccio NIDCAP, in base al quale papà e mamme i possono entrare in reparto in ogni momento e rimanere quanto più desiderano vicino al loro piccolo, collaborando con il personale nella cura individualizzata ai propri figli, secondo quanto riportato anche negli Standard Assistenziali Europei per la Salute del Neonato promossi dalla Società Italiana di Neonatologia. La TIN di Rimini oltre ad applicare questo approccio di cura ai propri piccoli pazienti, lo insegna come centro trainer internazionale.
L’ospedale mette a disposizione degli spazi in cui le mamme possono mangiare e dormire. Il nuovo progetto della Prima coccola, l’associazione di genitori da anni in prima linea nella realizzazione di iniziative a sostegno del reparto, integra questo servizio, dando la possibilità anche ai papà, ai fratellini e alle sorelline di essere accolti in una casa a un passo dall’ospedale e di poter così riunire la famiglia vicino al bambino ricoverato in Tin, favorendo relazioni, serenità e, come conseguenza, l’allattamento al seno e la salute in generale. La Casa delle Famiglie è composta da due camere da letto matrimoniali e una camera doppia, due bagni e una zona comune con cucina, zona pranzo e relax. È presente anche uno spazio giochi per i fratellini e sorelline; per loro c’è la possibilità di aggiungere un lettino nelle camere matrimoniali. La casa è dotata di tutti i servizi necessari ai genitori: tv, microonde, lavastoviglie, macchina del caffè e lavatrice.
L’associazione riesce ad ospitare 3 famiglie contemporaneamente e dal 5 maggio, primo giorno di attività della Casa, non è mai rimasta vuota.
Ad integrazione del progetto, La Prima Coccola già da qualche mese ha avviato una serie di convenzioni con alcune attività della zona, a supporto delle famiglie ricoverate. Tra queste c’è la convenzione con Tulips, il supermercato online che permette ai genitori di ricevere la spesa direttamente in ospedale o nella Casa delle Famiglie, usufruendo di un codice sconto.

“La nascita di un bambino rappresenta un momento sensibile per tutto il nucleo relazionale di una donna – ha dichiarato la Dott.ssa Gina Ancora - lo è ancora di più quando occorre affrontare una nascita pretermine o gravata da malattia. In questi casi è necessario un surplus di energie da parte dei genitori per potere tamponare lo stress dei bambini, derivante dalla necessità di cure intensive in creature fragili e vulnerabili. La presenza di personale sanitario altamente specializzato che accompagni umanamente la famiglia, la messa a disposizione di spazi dove il nucleo familiare possa riunirsi per sostenersi vicendevolmente, facilita i genitori ad essere presenti H24 con i propri bambini in TIN, a sviluppare una genitorialità sensibile, a praticare il contatto pelle-a-pelle e l’allattamento al seno ponendo così solide basi per garantire il migliore sviluppo futuro ai bambini. La sinergia tra Reparto, Ospedale, Azienda e Associazione di genitori costituisce la migliore garanzia perché ciò possa realizzarsi”.

 

“Ringrazio l’Associazione e tutti coloro che si sono impegnati per questo progetto, sono le parole della direttrice dell’ospedale Francesca Raggi. Per noi è fondamentale nell’erogazione dell’assistenza anche l’applicazione dell’approccio biopsicosociale che sta sostituendo quello biomedico. Alcuni settori sono più sensibili di altri. I pazienti e le associazioni ci stanno aiutando in questo salto di paradigma, che trasformerà profondamente l’area ospedaliera in una cittadella della salute”.

Si unisce ai ringraziamenti di tutti la Dott.ssa Aimola Direttrice Amministrativa dell’Azienda USL della Romagna, che sottolinea l’importanza di questo dono che ha una valenza a 360 gradi, perché dedicato a quelle famiglie che si trovano ad affrontare le difficoltà psicologiche e talvolta anche economiche che alcuni processi di cura comportano.

 

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Nell’ultimo mese, all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, sono state eseguite tre procedure, su altrettanti pazienti, di ablazione percutanea di tumori a localizzazione polmonare: la novità risiede nell’aver utilizzato il freddo come “energia killer” per la loro cura.

Questa tecnologia, denominata crioablazione, è presente sul mercato da diversi anni ed ha applicazione su diversi organi e distretti anatomici, ma è la prima volta che viene utilizzata sul polmone in tutta la regione Emilia Romagna.

Le procedure ablative percutanee fin dalla loro comparsa hanno utilizzato il calore come energia termica per distruggere le cellule neoplastiche, mentre questa tecnologia utilizza il freddo.

Il ghiaccio ha il vantaggio di non denaturare le proteine di cui sono costituite le cellule, comprese quelle tumorali, per cui al termine del trattamento locale gli antigeni delle cellule neoplastiche rimangono in circolo e possono ulteriormente determinare l’attivazione della risposta immunitaria anche contro altre cellule neoplastiche circolanti che espongono gli stessi antigeni.

La procedura è mininvasiva e consiste nel posizionare, con accesso percutaneo, uno o più aghi all’interno o in prossimità del tumore da trattare. Si esegue nell’U.O. di Radiologia; con l’ausilio di una TC del Torace viene eseguito un planning pre-procedurale fondamentale per decidere quanti aghi usare e dove posizionarli, guidarne l’inserimento e controllare l’efficacia del trattamento.

La crioablazione può essere proposta a pazienti considerati fragili, quelli non candidabili (per patologia o comorbidità) ad intervento chirurgico ed affetti sia da tumore primitivo polmonare che da metastasi polmonari di altre neoplasie. Nella nostra esperienza, i pazienti trattati sono stati una donna con secondarismi polmonari da timoma, un uomo con metastasi singola da tumore del pancreas ed una donna con tumore fibroso solitario della pleura.

Non solo pazienti affetti da localizzazioni polmonari di tumori, ma anche pazienti con neoplasie in altri organi possono beneficiare di questo trattamento locoregionale. Ad esempio pazienti con tumore renale, non candidabili a nefrectomia per i motivi sopracitati o per elevato rischio di dialisi se nefrectomizzati, oppure pazienti con tumori del distretto muscolo-scheletrico, in alternativa o in associazione alla radioterapia, in cui il beneficio atteso è sia di controllo locale della malattia che il controllo del dolore.

Questa procedura rappresenta quindi un’ulteriore opzione terapeutica finalizzata al miglioramento della prognosi e della qualità di vita dei pazienti oncologici che vengono presi in carico dall’Azienda AUSL della Romagna ed è stata resa possibile dalla collaborazione tra oncologi, pneumologi, chirurghi toracici, radioterapisti e radiologi interventisti.

Nel caso specifico i pazienti sono stati selezionati dal gruppo interdisciplinare pneumo-oncologico e dal gruppo multidisciplinare della patologia epato-bilio-pancreatica, ricoverati nel reparto di Pneumologia per la gestione pre- e post-procedurale e trattati presso la radiologia interventistica, in collaborazione con i colleghi anestesisti.

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2.320 euro, è questo l’importo della donazione che due coniugi cesenati, in occasione dei festeggiamenti del loro 53° anniversario di matrimonio, rinunciando ai regali degli amici, hanno voluto devolvere a sostegno del progetto di miglioramento degli spazi di cura del Centro Diurno La Meridiana di Via Cerchia a Sant’Egidio che saranno dedicati agli adolescenti affetti da problematiche psicopatologiche.

Da parte del Direttore del Dipartimento di Salute mentale Forlì-Cesena Michele Sanza e del responsabile del Centro Diurno La Meridiana, Gianluca Farfaneti, giunge un sentito ringraziamento ai coniugi e a tutti gli amici che si sono resi partecipi di questa donazione, fondamentale per dare avvio al progetto finalizzato a rendere più funzionale e confortevole la struttura.

Il centro diurno “La Meridiana”, attivo da una trentina di anni, ospita persone che presentano contestuali problemi di dipendenza e psichici, in particolare disturbi di personalità. Seguono percorsi terapeutici, individualmente o in gruppo, anche attraverso laboratori come “l’officina del legno”, o di ceramica, con lo scopo di recuperare autonomia e socialità. Una importante iniziativa, partita qualche anno fa, con il lancio del progetto “Oltre il giardino”, ha consentito di offrire un’area verde pubblica fruibile dai residenti del quartiere e aperta a tutti, dove svolgere attività all’aperto ricreative, culturali e didattiche, con l’obiettivo di superare l’isolamento che le persone affette da dipendenze patologiche valorizzando sia la biodiversità naturale del giardino, sia la diversità umana dei suoi frequentatori.

Oggi una nuova iniziativa prevede anche un progetto di umanizzazione degli ambienti, con sostituzione di tutti gli arredi secondo una logica modulare integrata, con appropriata scelta di colori e forme, che si propone come sperimentazione sia di carattere organizzativo che tecnico clinica, con l’obiettivo di contribuire a definire le risposte agli urgenti e crescenti problemi della psicopatologia in adolescenza e in età giovane adulta.

 

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Il Comitato di quartiere dei Romiti di Forlì, zona in queste settimane duramente colpita dall’alluvione, ha donato un Monitor multiparametrico al Servizio di Dialisi della UO Nefrologia e Dialisi di Forlì .

Alla donazione erano presenti la Dr.ssa Elena Vetri, in rappresentanza della direzione medica di presidio, la dottoressa Loretta Zambianchi, alcuni medici e la Coordinatrice infermieristica della Dialisi forlivese, Fornasari Nadia (vedova Valmori Valter Franco), Valmori Stefano (figlio di Valter Franco Valmori e Coordinatore comitato di quartiere Romiti,) Zuccherelli Albertina (Vice coordinatrice quartiere Romiti) Graziella Leccese e Biguzzi Ubaldo del comitato di quartiere, Don Loriano Valzania della parrocchia dell’ oratorio San Filippo Neri. La donazione è stata effettuata utilizzando la somma di denaro raccolta durante il Concerto di Natale 2022, in memoria di Valmori Valter Franco (paziente dializzato), organizzato dall’Oratorio San Filippo Neri e dal Comitato di Quartiere dei Romiti. A questa somma si è aggiunto, nella donazione, anche un contributo della stessa famiglia Fornasari Valmori.

“Tale presidio donato – spiegano gli operatori- si colloca in modo particolarmente adeguato nel monitoraggio e nell’assistenza clinica continua del paziente in dialisi che, di per se’, rappresenta una popolazione particolarmente fragile e delicata chenecessita di assistenza continua, in particolare durante i trattamenti extracorporei”.

" La Dialisi di Forlì ha una funzione importantissima per tante famiglie - afferma Stefano Valmori – sia per la competenza che per la capacità degli operatori. Come quartiere abbiamo sempre sostenuto, negli anni, tutto l’ospedale di Forlì, che consideriamo una eccellenza della sanità pubblica. Purtroppo il nostro quartiere è stato duramente colpito dall’alluvione ma, nonostante questo, abbiamo voluto anche oggi essere vicini al personale medico ed infermieristico dell’ospedale che, da sempre, si occupa di tutti i forlivesi, senza risparmiarsi e con grandissima professionalità”.

La Nefrologia e Dialisi di Forlì esprime infine profonda gratitudine per la donazione al Comitato di Quartiere dei Romiti e alla famiglia del Sig Valmori e ringrazia, in particolare, la Sig.ra Valmori che, durante questi anni di permanenza in dialisi del marito, è sempre stata presente, partecipando e condividendo la sofferenza, insieme alla équipe di Dialisi medica e infermieristica.

 

 

 

 

 

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Nuovo appuntamento della rassegna letteraria “Estate al Parco – Oltre il Giardino giovedì 29 luglio, alle ore 20.30, al Centro Diurno La Meridiana’ (Via Cerchia Sant’Egidio 2621 Cesena) con la presentazione del libro "Azzardo" (Einaudi editore). Sarà presente l'autrice Alessandra Mureddu in dialogo con la dott.ssa Chiara Pracucci, psicologa psicoterapeuta.

L’iniziativa è promossa dal Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Forlì-Cesena, in collaborazione con la cooperativa Il Mandorlo e con il patrocinio del Comune di Cesena, dell’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna e il quartiere Cervese Sud, nell’ambito del progetto di sviluppo ambientale e di utilità sociale ‘Oltre il Giardino’, che ha tra i suoi obiettivi l’inclusione dei pazienti in riabilitazione, ospiti del Centro diurno.

La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti. Durante la serata verranno raccolti fondi per sostenere attività e nuovi progetti riabilitativi del Centro Diurno.

Prossimi appuntamenti in calendario:

5 Luglio ore 20.30. Presentazione del libro "Parlami" Fazi Editore. Sarà presente l'autore Francesco Zani in dialogo con dott. Gianluca Farfaneti psicologo, responsabile struttura Psicologia Clinica e Psicopatologia Forlì Cesena AUSl Romagna

9 Luglio ore 20.30. Identità Rubate. Poesie, maschere e monologhi sulla costruzione dell'identità scritto e interpretato da Riccardo Pieri. Regia di Giulia Baldassarri

17 Luglio ore 20.30. Presentazione del libro "Non Esisto" Edizioni Clichy

Sarà presente l'autore Alberto Schiavone in dialogo con dott.ssa Maria Signorini, psicologa UO. Dipendenze patologiche Forlì-Cesena.

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Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di intitolazione della Sala riunioni dell’Unità Operativa di  Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Ravenna al Prof. Giorgio Tumiotto.

Aprendo l’iniziativa, il dott. Andrea Rubboli, Direttore dell’U.O. Cardiologia del nosocomio ravennate, ha ripercorso la storia del professionista, rimarcando il ruolo importante di guida e di innovazione  svolto dal Prof. Giorgio Tumiotto all’interno della Cardiologia ravennate.

 “Originario di Vicenza, il Prof. Giorgio Tumiotto ha legato indissolubilmente la sua vita professionale all’Emilia-Romagna ed in particolare a Ravenna ove il suo lascito è stato importantissimo ed è tutt’oggi tangibile. Dopo la laurea con lode in Medicina e Chirurgia nel 1950 e la specializzazione anch’essa con lode in Cardiologia nel 1958 presso l’Università di Bologna, il Prof. Tumiotto ha conseguito nel 1960 la libera docenza in Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica. Dopo aver svolto attività clinica e didattica presso la Clinica Medica del Policlinico S. Orsola, Università di Bologna, nel 1960 è approdato a Ravenna in qualità di Direttore del Centro Cardio-reumatologico “A. Sanguinetti”. Nell’epoca in cui la Cardiologia andava nascendo e progressivamente affermandosi come branca autonoma, il Prof. Tumiotto ha guidato e accompagnato la trasformazione del Centro Cardio-reumatologico in Centro Cardio-angiologico, di cui è stato nominato Primario nel 1969, e infine in un vero e proprio reparto di Cardiologia con annessa Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) che ha diretto fino al 1996. Con l’istituzione di un reparto di Cardiologia e UTIC, la città di Ravenna ha potuto allinearsi agli standard nazionali di cura e assistenza delle malattie cardiologiche, anche in ragione delle successive acquisizioni, fortemente volute dal Prof. Tumiotto, di Laboratori invasivi per lo studio e la cura delle aritmie, oltre che per l’impianto di pace-maker, e il trattamento della malattia coronarica, e in particolare dell’infarto miocardico acuto. Durante la sua lunga attività, il Prof. Tumiotto è stato costantemente impegnato nell’attività di ricerca scientifica e nella promozione dell’identità professionale dei cardiologi, tanto che ancora giovanissimo e in rappresentanza di uno dei pochi servizi autonomi di Cardiologia esistenti a quel tempo quale quello di Ravenna, partecipò insieme ad altri 8 cardiologi ospedalieri italiani alla fondazione della più grande e importante società cardiologica nazionale, l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), della quale proprio quest’anno ricorre il 60° anno di attività. A riconoscimento dell’impegno di una vita intera dedicata alla pratica e allo sviluppo del Cardiologia, il Prof. Tumiotto è stato insignito nel 2003 dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana”.

Alla cerimonia hanno partecipato i figli Manuela, Patrizia, Massimo e Francesca. Quest’ultima,ha espresso a nome della famiglia, la gioia per un giorno davvero speciale: “Ricorre oggi il compleanno del nostro papà ed è una grande emozione e un grande onore essere qui a ricordarlo con tutta la famiglia e tutti i presenti. Chi l’ha conosciuto sa bene che questo Ospedale è stato per lui una seconda casa, il reparto di Cardiologia una seconda famiglia e la medicina la sua più grande passione. Papà è anche sempre stato vicino ai suoi pazienti e alle loro famiglie, ancora oggi, dopo tanti anni, ne abbiamo affettuose testimonianze. Siamo quindi felici e molto grati del riconoscimento che oggi gli viene attribuito, come segno tangibile del suo lavoro e del suo impegno incondizionato nei quarant’anni della sua presenza qui. Ringraziamo di cuore il Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia Dr. Andrea Rubboli , la Direzione Medica del Presidio Ospedaliero di Ravenna nella persona del Dr. Paolo Tarlazzi  e tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata in suo ricordo, della sua professionalita’ ed umanita’ profusa che ancora raccoglie tanto affetto.”

E’ successivamente intervenuto, in rappresentanza degli storici collaboratori, il Dr. Girolamo Spitali, che ha in primo luogo espresso l’affetto alla famiglia ricordando che negli anni di carriera condivisa ha visto crescere, la contemperanza del Prof. Tumiotto fra autorevolezza professionale ed umanita’. Di seguito l’intervento del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Ravenna Dott. Stefano Falcinelli che ha ricordato il Prof. Tumiotto quale fondatore della Cardiologia ravennate e base importante su cui possono crescere tanti nuovi professionisti.

In chiusura il dott. Paolo Tarlazzi direttore ad interim del Presidio Ospedaliero di Ravenna ha espresso alla famiglia parole di riconoscimento e ringraziamento per il lavoro svolto dal Prof. Tumiotto, sottolineando a coloro che oggi quotidianamente svolgono questa professione, l’eredità trasmessa che a sua volta deve rappresentare lo stimolo per il continuo sviluppo di una disciplina preziosa quale la Cardiologia.

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Nuova donazione alla pediatria dell’ospedale Infermi di Rimini, grazie all’iniziativa “Bimbi che aiutano Bimbi, promossa da una task force composta dall’Associazione di Volontariato Dottor Clown Rimini, l’Azienda Amway e suoi collaboratori .
Nata nel 2019 dalla volontà di Aurea Gosti, Incaricata Amway anche quest’anno, ha rinnovato il suo impegno nel sostenere con questo progetto speciale e il supporto di famiglia, amici e il proprio gruppo di Incaricati, programmi a sostegno dei bambini meno fortunati nella provincia di Rimini.
Dopo aver raccolto 2.000 euro nel 2021, giunge al termine la seconda edizione, che ha concretizzato la nuova donazione grazie alla quale è stato possibile donare all’Ospedale “Infermi” di Rimini un dispositivo mutiparametrico per il monitoraggio dei pazienti e contribuire all’acquisto di 5 frigoriferi.
Il monitor permette di effettuare una serie di monitoraggi tramite un unico strumento: pressione sanguigna (dal neonato all'adolescente), ecg e frequenza cardiaca, spo2, frequenza del polso e del respiro.
I frigoriferi, invece, sono collocati in alcune stanze di degenza dove abitualmente vengono ricoverati pazienti ad alta complessità, con ricoveri lunghi e necessità di isolamento. In questo modo, il familiare può conservare alcuni alimenti direttamente nella stanza, previo consulto medico. Questo permette di creare un ambiente ancora più familiare durante la degenza.

L’Associazione di Volontariato Dottor Clown Rimini ha lo scopo di portare il sorriso negli ospedali, soprattutto ai bambini, ma anche ai loro genitori e persino agli infermieri e ai dottori. Il loro primo obiettivo è quello di donare un sorriso ai bimbi malati, un frangente di allegria e spensieratezza che li aiuti a superare i momenti più difficili.A rendere possibile questa raccolta fondi sono state borracce e agende animate dai disegni colorati e pieni di speranza di Layra Romagnoli, figlia di Aurea, e l’aiuto di alcune amiche.

“Ciò che continua a guidare il progetto è la volontà di essere d’aiuto a persone che vivono situazioni meno fortunate” racconta Aurea Gosti “abbiamo scelto Dottor Clown Rimini perché, a causa di un’esperienza personale, abbiamo avuto modo di vivere le difficoltà di certi reparti dell’ospedale e, quindi, l’importanza di chi, in queste situazioni, cerca di portare un sorriso. Ho deciso di coinvolgere attivamente mia figlia Layra nell’iniziativa per sensibilizzarla su queste realtà e coltivare il suo altruismo e la sua speranza”.

Il 16 giugno 2023, presso la sede dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, si è svolto un incontro per celebrare questo importante traguardo e annunciare l’inizio della terza raccolta, che prevederà nuovamente la creazione di gadget personalizzati. All’incontro erano presenti: Dott. Gianluca Vergine, Direttore UO Pediatria Rimini, Anna D’Elia, Coordinatrice UO Pediatria Rimini, Marzia Evangelisti, Ufficio Fundraising, membri del Direttivo di Dottor Clown Rimini, Aurea insieme a una piccola parte del suo gruppo e Amway Italia. Insieme, per non smettere di portare sorrisi là dove c’è più bisogno.

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Boom di partecipanti al secondo incontro sugli stili di vita sani “Un passo alla volta.....al mare” che si è svolto lo scorso 16 giugno allo stabilimento Onda Blu Village di Torre Pedrera. La giornata dedicata alla promozione dell’attività fisica è stata promossa dal Servizio di Igiene Pubblica di Rimini nell'ambito dell'iniziativa “Anziani al mare” organizzata dal Centro Sociale "A. Franchini" di Santarcangelo e dal Centro Sociale “Il Percorso” di Poggio Torriana, con il contributo dell’Unione dei Comuni Valmarecchia. Alla presenza delle autorità locali, 140 anziani guidati da un laureato in scienze motorie hanno effettuato una “passeggiata salutare” in riva al mare, intervallata da esercizi fisici di stretching.

“Un passo alla volta”, “Il Carrello della Salute” e “Il Piacere vien Mangiando” sono iniziative di promozione della salute offerte gratuitamente alla popolazione. Per i partecipanti motivati a proseguire saranno organizzati insieme alle Associazioni del territorio e alle Amministrazioni locali altri progetti finalizzati a creare gruppi di cammino gratuiti. Con questo obiettivo, il Servizio di Igiene Pubblica di Rimini mette a disposizione i propri esperti per formare i volontari che vorranno condurre i gruppi di cammino, organizzando corsi di Walking Leader, mentre sul tema dell’alimentazione saranno proposti corsi EduChef per volontari disponibili ad aiutare altri cittadini della comunità ad adottare scelte di vita salutari.

Le prossime iniziative in calendario:

Incontro su attività fisica ‘UN PASSO ALLA VOLTA’: 28/06/2023 Novafeltria 8:30-10:00 presso Parco "Ivan Graziani", Via Guglielmo Marconi, 8 (Chiosco Avamposto)

Incontro su sana alimentazione: ‘CARRELLO DELLA SALUTE’: 6/07/2023 Novafeltria 16:00-18:00 presso sala parrocchiale della chiesa San Pietro in Culto, via della Pieve 9

Incontri su sana alimentazione IL PIACERE VIEN MANGIANDO: 5/07/2023 Santarcangelo 9:00-10:30 presso biblioteca Antonio Baldini, Via Pascoli 3; 7/07/2023 Morciano 9:00-10:30 presso sala ex Lavatoio, via Concia 18, Morciano di Romagna; 25/07/2023 Novafeltria 16:00-18:00 presso sala parrocchiale della chiesa San Pietro in Culto, via della Pieve 9.

Per informazioni telefonare al 334 3429196 dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 16,00 oppure scrivere una e-mail a promosalute.rn@auslromagna.it

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Vicino, aperto h24: è diventato il riferimento di cittadini e turisti. Seconda tappa verso la nuova emergenza/urgenza e la rete CAU. Dopo quello sugli Ambulatori ABC di Ferrara e Comacchio un nuovo speciale per conoscere più da vicino l’esperienza pilota per la gestione dei codici a bassa complessità, avviata dall’Ausl Romagna. Il modello alla base dei CAU, la rete regionale dei Centri di Assistenza e Urgenza coi quali potenziare nel territorio il servizio di emergenza e urgenza, integrando i Pronto soccorso dei grandi ospedali

Bologna – Integrare la sanità con il territorio e le comunità. È il Punto di primo intervento di Cervia raccontato nell’approfondimento “La sanità per la comunità”. Dopo quello dedicato agli Ambulatori a bassa complessità di Ferrara e Comacchio, l’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale dedica un nuovo speciale, online da oggi sul sito della Regione (https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/punto-di-primo-intervento-a-cervia), a come cambia la sanità in Emilia-Romagna.

Avviato nel settembre 2020 dall’Ausl Romagna come esperienza pilota per la gestione dei codici a bassa complessità, il Punto di primo intervento di Cervia, dove ci si prende cura delle patologie meno gravi, registra 12mila accessi nel periodo estivo. Infatti, è ormai un punto di riferimento anche per i tanti turisti che affollano la località romagnola per le vacanze.

Un passo avanti nel percorso per innovare la sanità dell’Emilia-Romagna, a partire dalla riforma dell’emergenza-urgenza, con l’obiettivo di creare la rete regionale dei CAU (Centri Assistenza e Urgenza) nei quali gestire i casi a bassa complessità, intercettandoli e gestendoli nel territorio, riducendo gli accessi nei Pronto soccorso dei grandi ospedali.

A spiegare come funziona il Punto di primo intervento, che è attivo 24 ore su 24 tutto l’anno nella Casa di comunità, sono Mauro Marabini, direttore del Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità Ravenna, Roberta Mazzoni, direttrice del Distretto di Ravenna, Katia Prati, referente per la direzione infermieristica dell’Ambito di Ravenna, Francesco Sgarbi, medico di continuità assistenziale del Ppi, e Lucia Menichelli, infermiera del Ppi, in queste interviste:

Mauro Marabini

Roberta Mazzoni

Katia Prati

Lucia Menichelli

Francesco Sgarbi

 
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Alla presenza dei familiari, amici e professionisti dell’ospedale di Lugo, si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di intitolazione al dott. Sanzio Senni, prematuramente scomparso, dell’Unità Operativa di Endocrinologia, da lui fondata e diretta.

Un omaggio sentito al dr. Senni che, come ha  affermato  la moglie, prof.ssa Laura Baldinini, resterà sempre presente nella memoria delle persone, e di molti lughesi, che lo hanno conosciuto come professionista e come uomo. “Sanzio ha lasciato traccia non solo per la sua grande professionalità e competenza ma anche per la sua grande umanità, per la sua grande capacità di calarsi nelle pieghe più profonde del dolore, lui che da tempo sapeva cosa significava ed aveva attirato su di sé la stima dei pazienti che al momento della sua scomparsa si sono sentiti privi di una guida, proprio perché aveva un approccio a tutto tondo, olistico, verso il paziente e non si limitava a curare solo la patologia”.

Una cerimonia molto partecipata dai professionisti e dalla famiglia, durante la quale il direttore del presidio ospedaliero di Lugo, Paolo Tarlazzi, ricordando la figura del dott. Sanzio Senni, ne ha rimarcato l’importante ruolo svolto per la realizzazione e sviluppo dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’ospedale di Lugo.

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