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patrimonio le grandi opere di arte sanitaria

Angelo Biancini inizia a frequentare Istituto d’Arte di Firenze e pochi anni dopo, nel 1932, comincia ad esporre le sue opere in pubblico. Dal 1937 al 1940 si trasferisce a Laveno ove rinsalda i suoi rapporti con la ceramica e perviene ad una serie di temi e soluzioni formali che impronteranno la sua successiva attività. Nel 1942 entra all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza e nel dopoguerra subentrerà a Domenico Rambelli nella cattedra di…
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Il Dipinto, eseguito su faesite, è la riproduzione fedele di un intervento chirurgico riproposto con estrema fedeltà in ogni suo elemento senza tralasciare i cinque personaggi realmente esistiti. Sarà Francesco Aulizio, a seguito di ricerche, che identificherà i personaggi con il chirurgo professore Giovanni Bazzocchi (1911-1995), rappresentato di spalle che dal giugno 1945 fu primario e direttore incaricato all'ospedale civile dei Poveri di Cristo di Modigliana; di fronte a lui è l'aiuto, il dottore Joffre…
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La coppia di candelabri fa parte del monumento funebre commissionato all’artista dalla contessa Maria Bertoccini a perenne memoria del marito Pietro Roverella e del suo lascito testamentario che con statuto del 20 luglio del 1904 fu retta ad “opera Pia Roverella”. I due candelabri in bronzo erano posti all’ingresso del complesso architettonico della cella funeraria. Pochi giorni prima dall’avvio al cimitero di Cesena il gruppo scultoreo fu esposto dall’artista nel suo studio di Bologna .…
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Eseguito per la sala d’aspetto del reparto per l’idroterapia dell’Ospedale faentino, il Grande vaso fu realizzato nel 1926. Lo splendido motivo d’ornato che riveste interamente il manufatto rimanda, infatti, al periodo di transizione stilistica dal gusto liberty a quello déco, iniziato dal ceramista faentino negli anni post bellici. Il vaso, che si sviluppa in verticale con un ampio corpo espanso appoggiato a una piccola base circolare, è impreziosito, nella parte sommatale lateralmente al corpo, da…
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L’opera, di proprietà dell’Ausl Romagna, fu donata dall’artista alla Congregazione di Carità di Massa Lombarda, come atto di ringraziamento all’Istituto che lo aveva incoraggiato e aiutato nei primi anni della sua carriera artistica. Il dipinto raffigura la poetessa dell’isola greca di Lesbo in procinto di gettarsi dalla rupe di Leucade a causa del suo amore negato per il traghettatore Faone. Si tratta di un soggetto riscoperto in campo letterario e artistico alla fine del Settecento…
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In prossimità delle feste, auguro buona Pasqua con una delle grandi opere visibili nel Museo diffuso dell’Arte Sanitaria Romagnola- Massa Lombarda(RA) La Resurrezione datata 1538 fu commissionata da Francesco d’Este, signore di Massa Lombarda, a ornamento della cappella della Confraternita del Santissimo Sacramento nella chiesa di San Paolo. La grande tavola rientra nella quadreria massese di proprietà dell’Azienda Usl della Romagna, costituita da una ventina di opere di significativi artisti locali, arricchite dalla pregevole “Caduta…
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