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Gianluca Strocchi

Articoli inseriti da Gianluca Strocchi

L’AUSL della Romagna è uno dei tre finalisti selezionati per gli European Sustainable Energy Awards 2024 nella categoria Local Energy Action.

Il premio celebra in ambito europeo persone e progetti di eccellenza per il loro sforzo innovativo nell’efficienza energetica e nell’adozione delle rinnovabili, in sostanza riconosce le azioni energetiche sostenibili implementate, guidate da un gruppo di cittadini o consumatori, che contribuiscono alla transizione verso l’energia pulita a livello comunitario o locale. Ispira e motiva inoltre altri ad attuare misure simili per una diffusione a livello della UE, con conseguenti vantaggi economici ed ambientali.

I nove finalisti sono stati selezionati da una giuria di alto livello tra tre categorie: Innovation, Local Energy Action e Woman in Energy. I finalisti saranno ora sottoposti a una votazione pubblica online, aperta fino al 2 giugno: i vincitori degli EUSEW Awards saranno annunciati nel corso della cerimonia in programma martedì 11 giugno a Bruxelles durante la European Sustainable Energy Week, il più grande evento annuale dedicato alle rinnovabili e all’utilizzo efficiente dell’energia in Europa, quest’anno con il tema ‘Net-zero energy solutions for a competitive Europe’.

Gli altri finalisti di questa categoria sono Centrales Villageoises, una rete di cooperative locali in Francia che riunisce cittadini, comuni e imprese per sviluppare progetti di energia rinnovabile e di efficienza energetica, e De Energiecentrale di Gand (Belgio), che offre uno sportello unico per consulenza e supporto sul miglioramento dell'efficienza energetica delle case.

Obiettivo principale del nostro Piano d’Azione Energetico è la riduzione delle emissioni dell’intero nostro patrimonio edilizio, composto da più di 50 edifici di cui 13 ospedali – spiega l’ingegner Paolo Bianco, energy manager di Ausl Romagna - Per raggiungerlo, abbiamo adottato un approccio sistematico, applicato ad ogni sito, integrando efficienza energetica, energie rinnovabili, consumo idrico, mobilità sostenibile e progetti innovativi, combinando ogni fonte di finanziamento disponibile e sensibilizzando 15.000 dipendenti e più di un milione di cittadini”.

Una progettualità rafforzatasi con la nascita nel 2014 di un’azienda unica, comprendente i quattro enti locali che gestivano l'assistenza sanitaria nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. “Già in passato avevamo implementato azioni di risparmio energetico, ma senza una strategia globale. Quindi, dopo la fusione è stato naturale adottare un approccio pluriennale più ampio, che permettesse economie di scala e risultati migliori – sottolinea Bianco - Un aspetto particolarmente innovativo del piano è il meccanismo di finanziamento, che combina tutte le fonti disponibili, fondi e incentivi nazionali e regionali, e contributi dello European Regional Development Fund (ERDF) resi disponibili dalla Regione Emilia Romagna, pari in media al 70% dei finanziamenti, e accresce l’impatto dei fondi aziendali”.

Un approccio concepito come un quadro in continua evoluzione, in cui i risparmi e i redditi generati dai progetti precedenti rifinanziano gli interventi successivi. Un esempio è l'ospedale di Rimini, dove gli interventi in efficienza energetica, tra cui nuove caldaie, nuove finestre, illuminazione a led, etc., hanno consentito di ridurre i consumi del 30%: “Abbiamo inoltre installato sistemi di produzione di energia rinnovabile., ovvero cogenerazione, pompe di calore, impianti fotovoltaici sui tetti e sulle pensiline nei parcheggi, così ora l’ospedale autoproduce più dell’80% del proprio fabbisogno di energia elettrica”.

L’AUSL della Romagna sta lavorando per replicare la stessa strategia in tutti i 13 ospedali del suo territorio, nonché negli edifici più piccoli, in modo che “nessuno sia lasciato indietro”.

Complessivamente il piano ha attirato investimenti per 14 milioni di euro nel periodo 2017-23, con una conseguente riduzione a lungo termine delle emissioni di CO2 (14% nonostante una crescita del 15% nella superficie degli edifici) e un risparmio annuo di oltre 8 milioni di euro per l'azienda.

Non solo questo modello è autosufficiente, ma è altamente replicabile in organizzazioni simili. “Naturalmente, è particolarmente adatto al settore sanitario, visti gli elevati consumi e il livello tecnologico dei sistemi ospedalieri, che offrono grandi opportunità di risparmio energetico”, conclude l’energy manager.

L’AUSL della Romagna è ora al lavoro per utilizzare i risparmi e le entrate generate su ulteriori progetti, inclusa la costruzione di un nuovissimo ospedale che sarà certificato LEED Gold, una valutazione globale per la progettazione energetica e ambientale.

 

Cliccando qui è possibile votare per il progetto dell'AUSL Romagna

“Malattie neurologiche autoimmuni” è il tema del convegno nazionale in programma nella giornata di venerdì 10 maggio, organizzato dall’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Infermi di Rimini, diretta dal dottor Claudio Callegarini. 

All’incontro, nelle sale dell’Hotel President di Rimini (viale Tripoli 276), accreditato dal Ministero della Salute come corso ECM con riconoscimento dei crediti, parteciperanno alcuni fra i migliori esperti italiani della materia. L’evento ha ottenuto il patrocinio, oltre che della Azienda USL della Romagna, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e delle principali Società scientifiche neurologiche nazionali (SIN e SNO). 

Molte malattie neurologiche riconoscono cause nelle disfunzioni del sistema immunitario e si sta assistendo ad una veloce evoluzione nella accuratezza gestionale di quadri clinici molto importanti e severi per cui è fondamentale la precocità della diagnosi e della terapia. Verranno infatti discusse ulteriori nuove possibilità terapeutiche che aprono nuovi orizzonti nella prognosi di quadri che spesso richiedono un alto grado di complessità assistenziale.

 

In allegato il programma della giornata

Come ogni anno, dal 2005, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, promuove, per il 5 maggio, la Giornata Mondiale dell’igiene delle mani per ricordare l'importanza di questo gesto semplice, ma essenziale, nella prevenzione delle infezioni. 

L'igiene delle mani - spiega il dottor Carlo Biagetti, Responsabile Struttura di Programma Aziendale Rischio Infettivo e Buon uso degli Antibiotici di Ausl Romagna - per quanto riguarda la prevenzione del rischio infettivo rappresenta la misura più semplice ed efficace nel contrasto alla diffusione di microrganismi e alle infezioni correlate all'assistenza. Ad oggi, in Ausl Romagna, l'accesso all'igiene delle mani, nelle sue possibili modalità, è consentito a tutti, professionisti, operatori, personale di supporto, nonché visitatori e caregiver, che a vario titolo e in diverse modalità entrano in contatto con il paziente, e questo rappresenta un elemento fondamentale e imprescindibile come ribadito sin dal 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle sue campagne di promozione dell'adesione alle pratiche di igiene delle mani, e dalle più recenti linee guida”. 

L’Ausl Romagna monitora costantemente l'adesione all'igiene delle mani durante la pratica clinico-assistenziale - prosegue il dottor Biagetti -, attività che manifesta e documenta il grande impegno di ciascun operatore sanitario verso un miglioramento continuo della qualità e della sicurezza delle nostre cure. L’impegno che chiediamo non solo agli operatori sanitari, ma anche a cittadini, caregiver, utenti e visitatori nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie (ognuno per la sua parte), è di mantenere alta l’attenzione alla buona adesione all’igiene delle mani e all’uso della mascherina chirurgica, come indicato negli avvisi dell’Ausl, per contenere la diffusione di germi trasmessi attraverso le mani ed anche attraverso la via respiratoria. Dal momento della dichiarata fine della pandemia da Sars-Cov2 assistiamo, infatti, ad un calo di attenzione verso queste fondamentali misure preventive, che espongono gli individui più fragili al rischio di contrarre infezioni - non solo Covid – potenzialmente gravi”.
Una raccomandazione importante: NON ABBASSIAMO LA GUARDIA VERSO LE INFEZIONI!

Si avvicina il momento dell’apertura a Bellaria Igea Marina del Centro di Assistenza e Urgenza, conosciuto anche con il suo acronimo CAU, un tassello fondamentale del percorso di potenziamento e rafforzamento della sanità territoriale per la comunità avviata dall’Ausl Romagna con il territorio.
E’ infatti fissata per il 20 maggio la data della “trasformazione” del Punto di Primo Intervento in CAU, che si avvarrà di una equipe medico-infermieristica dedicata e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali, rimanendo collocato nel Polo Sanitario di Piazza del Popolo 1, con apertura 7 giorni su 7 H12, dalle ore 8 alle 20 (diventerà 8-24 per i mesi di luglio e agosto), ad accesso diretto. 

Una struttura progettata allo scopo di rispondere in maniera efficace e tempestiva alle esigenze dei pazienti che necessitano di assistenza per problemi urgenti a bassa complessità. Prosegue in questo modo la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting adeguati i bisogni di salute che determinano i così detti ‘accessi impropri ai servizi di emergenza’, rendendo maggiormente appropriato l’accesso ai Pronto Soccorso. I CAU garantiscono risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione con il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera scelta, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure. 

Proprio per illustrare ai cittadini le caratteristiche specifiche del Centro di Assistenza e Urgenza lunedì 6 maggio, alle ore 18, al Palazzo del Turismo si svolgerà un incontro pubblico di presentazione: che tipo di prestazioni eroga il CAU? Chi lavora nel CAU? Come si accede al CAU? A queste ed altre domande risponderanno i rappresentanti dell’Ausl della Romagna, in particolare Mirco Tamagnini, Direttore del Distretto di Rimini, Antonella Dappozzo, Direttrice dell’Unità Operativa Cure Primarie di Rimini, e Cristina Fabbri, Direttrice Direzione infermieristica e tecnica di Rimini, alla presenza di un esponente dell’amministrazione comunale di Bellaria Igea Marina. 

Si concretizza sempre di più il piano di potenziamento dell'assistenza territoriale all’interno di un iter di riorganizzazione dei luoghi e di maggiore integrazione dei percorsi di salutesottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini -. Dal 20 maggio, con l’attivazione del CAU di Bellaria Igea Marina, per il nostro Distretto si completa un percorso nell’ambito di questo disegno. Un pilastro di un modello sanitario di prossimità pensato per implementare la rete assistenziale e per dare un supporto alla medicina di base allo scopo di garantire un accesso alle cure adeguato e veloce alla cittadinanza grazie anche a un ampliamento dei presidi e un efficientamento dell’organizzazione assistenziale”.

Una paziente riminese affetta da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, dovuta a mutazione genetica, è stata trattata con un farmaco altamente innovativo per la prima volta in Italia nel Centro Scompenso Cardiaco e Cardiomiopatie della Cardiologia di Rimini, seguito dalle dottoresse Silvia Amati, Samuela Carigi e Francesca Marzo.
Il farmaco Mavacamten (Camzyos) è il primo approvato di una nuova classe di farmaci che riducono l’attività della “miosina cardiaca”, una proteina fondamentale per la contrazione delle cellule del cuore, che ha un ruolo determinante nella creazione dell’ostruzione all’efflusso del ventricolo sinistro in gran parte dei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
I risultati positivi di efficacia e sicurezza degli studi di sperimentazione di Fase 3 EXPLORER-HCM (2020) e VALOR-HCM (2022) hanno consentito l’approvazione del Mavacamten da parte della Federal Drug Administration (FDA), di European Medical Agency (EMA) e successivamente dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) per il trattamento dei pazienti adulti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. 

Questo trattamento è stato possibile in Ausl Romagna grazie all’attivazione del Programma per uso compassionevole da parte di AIFA, per i pazienti con indicazione in attesa che il farmaco diventi rimborsabile. In particolare l’indicazione per il Mavacamten è per i pazienti adulti (età maggiore di 18 anni) con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, sintomatici (classe II-III secondo la classificazione della New York Heart Association), che hanno esaurito o non hanno tollerato le alternative terapeutiche disponibili.
Finora il principale trattamento per questi pazienti era rappresentato dall'intervento chirurgico di miectomia, per il quale però la paziente riminese era stata esclusa a causa di altre patologie.
La cardiomiopatia ipertrofica non è una malattia rara, verificandosi in circa 1 paziente su 500. Di queste quasi il 25% sono ostruttive.

Il Centro Scompenso Cardiaco e Cardiomiopatie, che afferisce alla Cardiologia diretta dal dottor Filippo Ottani e appartiene al Dipartimento Emergenza Urgenza diretto dalla dottoressa Tiziana Perin, ha in carico attualmente centinaia di pazienti affetti da cardiomiopatia ipertrofica.
E' già previsto infatti il trattamento di altri due pazienti della provincia di Rimini per i quali le terapie farmacologiche finora disponibili non sono risultate efficaci nel controllare la malattia – spiegano dal Centro Scompenso Cardiaco e Cardiomiopatie -. Probabilmente l’avvio della terapia potrà consentire di evitare a questi pazienti l’intervento chirurgico, considerato il risultato raggiunto a distanza di un mese nella paziente in trattamento e sulla base dei dati scientifici finora disponibili”.

E’ entrato in funzione lunedì 29 aprile a Rimini il nuovo Centro di Assistenza e Urgenza, conosciuto anche con il suo acronimo CAU, un tassello fondamentale del percorso di potenziamento e rafforzamento della sanità territoriale, nonché dell’ottimizzazione dei servizi sanitari per la comunità avviata dall’Ausl Romagna con il territorio.
Il CAU si trova nel Padiglione Ovidio in via Ovidio, sede territoriale nelle vicinanze del Pronto Soccorso dell’ospedale Infermi, ed è attivo con accesso diretto sette giorni su sette per 12 ore, dalle ore 8 alle 20: si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata (con formazione specifica ed esperienza nella gestione di problemi sanitari urgenti) e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali, come da norma regionale. 

Una struttura (gli spazi si sviluppano su un unico piano per una superficie complessiva di circa 250 mq), progettata allo scopo di estendere la rete sanitaria rispondendo in maniera efficace e tempestiva alle esigenze dei pazienti che necessitano di assistenza per problemi urgenti a bassa complessità. Il costo dell’intervento a carico dell’Azienda è pari a circa 300 mila euro, somma a cui vanno aggiunte le spese per la sistemazione delle aree esterne che proseguiranno durante l’estate sia per la costruzione di un nuovo parcheggio in aderenza all’attuale a servizio del Pronto Soccorso, sia per la costruzione e delimitazione dell’isola ecologica. 

Prosegue in questo modo la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting più adeguati i bisogni di salute che determinano i così detti ‘accessi impropri ai servizi di emergenza’, rendendo maggiormente appropriato l’accesso ai Pronto Soccorso. I CAU garantiscono risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione e rafforzamento della rete dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera scelta, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure. 

Si concretizza sempre di più il piano di potenziamento dell'assistenza territoriale all’interno di un iter di riorganizzazione dei luoghi e di maggiore integrazione dei percorsi di salute – sottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini -. Ecco perché quella di oggi è una giornata assai significativa per la nostra città, che dopo l’attivazione della COT segna un’altra tappa importante nel percorso disegnato dal livello regionale e che stiamo portando avanti anche in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che ringrazio pure in questa occasione. Con l’apertura del CAU in via Ovidio, dove lavorano medici e infermieri appositamente formati per accogliere questa tipologia di pazienti, si aggiunge una componente cruciale di questo disegno all’interno di un'area già dedicata ai servizi territoriali, vicina al pronto soccorso ma esterna all'ospedale Infermi. Un pilastro di un modello sanitario di prossimità, che comprende anche le tre future Case di Comunità, gli snodi territoriali, le attività domiciliari e altre importanti iniziative, pensato per implementare la rete assistenziale e per dare un supporto alla medicina di base allo scopo di garantire alla cittadinanza un accesso alle cure adeguato e veloce grazie anche a un ampliamento dei presidi e un efficientamento dell’organizzazione assistenziale. Con un servizio aperto sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, in libero accesso, diamo una risposta concreta alle persone che hanno bisogno di assistenza. E su questo aspetto siamo costantemente monitorati dal nostro Direttore Generale, come già avviene per gli altri CAU attivi. E non è casuale neppure la scelta di attivarlo a fine aprile, nel periodo dei ‘ponti’ di primavera che tradizionalmente richiamano tante persone in riviera e soprattutto in vista di eventi caratterizzati da migliaia di presenze come ad esempio Rimini Wellness e poi l’estate, con l’afflusso di turisti. Abbiamo dato la priorità al mettere prima possibile a disposizione dei cittadini un servizio importante e mi sento rincuorato ora nel vedere che tutto è a posto e la funzionalità degli spazi, così come è stato bello vedere la collaborazione da parte di tutti in vista di questo obiettivo. Da parte mia, dunque, è doveroso un sentito ringraziamento a tutti gli operatori dei vari settori, determinanti per arrivare a questo concreto risultato, e in particolare alla dottoressa Antonella Dappozzo, Direttrice delle Cure Primarie”. 

Prima del taglio del nastro il nuovo CAU di Rimini ha ricevuto la benedizione da parte del diacono presso l’Ospedale Infermi, Roberto Conti.

Salgono così a 10 i CAU ad oggi attivi in Romagna, quattro dei quali in provincia di Rimini: Cervia e Cattolica (che hanno cominciato ufficialmente la loro attività il 18 dicembre) Santarcangelo, Cesenatico e Mercato Saraceno (operativi dal 15 gennaio), Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia (aperti il 22 gennaio) e Novafeltria (attivo dal 29 gennaio).
Lunedì sarà 6 maggio entrerà poi in funzione il CAU di Cesena, quindi il 20 maggio sarà la volta di Bellaria (con trasformazione dell’attuale Punto di Primo Intervento).
Nel secondo semestre del 2024 apriranno poi i CAU di Riccione e Morciano (l’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo).

Gli accessi ai CAU della Romagna ad oggi
Dal 18 dicembre al 28 aprile gli accessi ai Cau attivi in Romagna sono stati complessivamente 30.268 (in particolare 2453 nell’ultima settimana di rilevazione, dal 22 al 28 aprile): 5494 a Cattolica; 4232 a Cervia, 4404 a Cesenatico, 7368 al CMP di Ravenna, 1639 a Mercato Saraceno, 706 a Novafeltria, 517 a San Piero in Bagno, 5492 a Santarcangelo e 416 a Santa Sofia.

"Relazione di cura e consenso informato. A fianco della persona malata. La Legge 219/2017" è il titolo del convegno organizzato dalla SSD Cure Palliative e Hospice di Rimini di concerto con i professionisti della Rete Locale Cure Palliative AUSL della Romagna, in programma venerdì 17 maggio, dalle ore 14, alla Sala Sole del Centro Congressi SGR di Rimini (via Chiabrera 34b).
Con l’aiuto di esperti in discipline legali, sanitarie, sociali e bioetiche verranno analizzati gli aspetti della Legge 219/2017 "Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento", che riconosce al cittadino principi etici fondamentali: il diritto di ricevere informazioni, in modo comprensibile e completo, sul proprio stato di salute, di essere accompagnato nelle scelte terapeutiche e di poter esprimere un giudizio su quanto ritiene essere sproporzionato per la propria qualità di vita.
La persona malata può quindi partecipare alla definizione del percorso di cura, accettare o rifiutare, parzialmente o anche totalmente, le terapie proposte, e in conseguenza di ciò il medico è esente da responsabilità civile o penale. Chiede al medico di adoperarsi per alleviare le sofferenze e garantire un’appropriata terapia del dolore e l’erogazione delle cure palliative e, nei casi di prognosi infausta a breve termine o di imminenza di morte, di astenersi da ogni ostinazione irragionevole di trattamento, ma anche di ricorrere alla sedazione palliativa profonda continua in associazione con la terapia del dolore in presenza di sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari, con il consenso del paziente.
La Legge sancisce che il tempo dedicato all’informazione e all’ascolto del paziente è tempo di cura. Il convegno porrà quindi una particolare attenzione al valore del consenso informato e della relazione del paziente con l’equipe curante.

Dopo i saluti istituzionali, in particolare dell’assessore alle Politiche per la Sanità del Comune di Rimini, ad aprire i lavori sarà Mirco Tamagnini, Direttore dei Distretti di Rimini e Riccione, mentre nella prima delle tre sessioni è previsto l’intervento su invito del Vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi, sul tema “La dimensione comunitaria del "prendersi cura" delle persone più fragili”.

L’evento, accreditato come corso ECM con riconoscimento dei crediti (iscrizione su portale WHR codice 43214, per accesso esterno: https://portale-ext-gru.progetto-sole.it/ ), si rivolge in particolar modo agli operatori sanitari che operano e collaborano nella Rete Locale dell’AUSL della Romagna (cure palliative di base e specialistiche) con l’obiettivo di supportarli nell’applicazione della Legge 219/2017.
La partecipazione è aperta a medici, infermieri, OSS, psicologi, assistenti sociali e fisioterapisti dell’AUSL della Romagna e dell’Istituto Romagnolo per lo Studi dei Tumori “Dino Amadori”- IRST-IRCCS di Meldola, ed è aperta - su invito – anche ai rappresentanti delle associazioni e onlus locali.
Informazioni: curepalliative.rimini@auslromagna.it ; cristina.pittureri@auslromagna.it

In allegato il programma dettagliato.

Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di ringraziamento per la donazione al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale di Rimini di giocattoli e copie del libro per bambini dal titolo “Storia di uno struzzo umanizzato”. 
Il libro donato è illustrato dall’artista autodidatta Giorgio Buda con i testi di Linda Patricia Bazzocchi e Barbara Salotti, con la collaborazione di Alessandro Severi per il progetto grafico e Idea Coop.

I giochi e i libri donati verranno regalati ai bimbi durante la degenza all’ospedale Infermi, un piccolo gesto che li farà sentire un po' meglio.
La donazione è stata possibile grazie alla raccolta di offerte durante una mostra di disegni di Giorgio Buda, che narrano appunto la storia di un simpatico struzzo maldestro di nome Floppy, allestita nel periodo natalizio negli spazi del centro culturale Fellini di Gambettola, città in cui vive il pittore nato a Savignano.

Alla cerimonia di consegna e ringraziamento sono intervenuti l’artista Giorgio Buda, le scrittrici Linda Patricia Bazzocchi e Barbara Salotti, Loris Derni e Paolo Capodicasa per Idea Coop e la dottoressa Roberta Pericoli, Direttrice dell’Oncoematologia Pediatrica.
“Anche a nome dell’Azienda sanitaria della Romagna ringrazio i promotori del progetto – ha sottolineato Roberta Pericoli – e tutte le persone che hanno scelto di donare, contribuendo a regalare emozioni ai bambini che accedono alle strutture sanitarie”.

A partire da lunedì 15 e fino a venerdì 19 aprile sono in programma lavori di scavo che interessano la strada di accesso al Pronto Soccorso di Rimini sullo svincolo da viale Settembrini all’altezza della Rotonda Donatori di Sangue.
L’intervento, necessario per la realizzazione dei sottoservizi per l'Ospedale di Comunità (OSCO) nel polo ospedaliero di Rimini finanziato con fondi PNRR, in particolare della nuova cabina di trasformazione per l'alimentazione elettrica dei due fabbricati Casa della Comunità e Ospedale di Comunità, oltre che per eliminare le interferenze impiantistiche con la nuova palazzina delle degenze (intervento PNC), consisterà in:
- realizzazione della traccia sull'asfalto (giornata di lunedì);
- realizzazione dello scavo con la posa delle tubazioni per l'alloggiamento dei cavi di alimentazione;
- chiusura degli scavi e asfaltatura.
Queste ultime lavorazioni saranno realizzate in due fasi (metà sede stradale alla volta) da martedì a venerdì

Tutte le operazioni di scavo e chiusura/asfaltatura saranno realizzale lasciando sempre almeno mezza sede stradale utilizzabile in modo da garantire in ogni momento l’accesso al Pronto Soccorso del presidio ospedaliero.
Durante le fasi di lavorazione che interferiranno con la sede stradale sarà presente personale dell'impresa che regolamenterà il traffico dei mezzi in arrivo/partenza al e dal Pronto Soccorso.
Al termine del turno di lavoro la sede stradale sarà liberata il più possibile per garantire il transito sicuro dei mezzi e gli scavi saranno coperti/protetti.
Il cantiere sarà opportunamente segnalato sia nelle ore diurne che notturne.

Un'importante occasione per comprendere e affrontare meglio le disparità di salute, con l'obiettivo comune di costruire una società più equa e sana. E’ il XLVIII Congresso nazionale della Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE), in programma da martedì 16 a venerdì 19 aprile al Palazzo dei Congressi di Riccione e dedicato quest’anno alla discussione delle differenze di salute e alle strategie per garantire un accesso universale ed equo alle cure.
Il contesto geografico, ambientale, sociale e culturale in cui si nasce e si vive, la variabilità biologica, l'accesso ai servizi sanitari, la qualità delle cure disponibili e la complessa interazione di tutti questi elementi rappresentano una sfida significativa per il nostro Sistema Sanitario Nazionale. Affrontarla richiede un impegno coordinato per migliorare l'accesso ai servizi sanitari, ridurre le disparità socio-economiche e promuovere strategie preventive su scala nazionale. 

Con un’attenzione particolare al ruolo cruciale dell'epidemiologia nel comprendere e risolvere tali disparità, il Congresso vuole essere una piattaforma di confronto e approfondimento per professionisti della sanità, ricercatori/ricercatrici e stakeholder del settore. Nella prima sessione plenaria (mercoledì 17 dalle 9.45) sarà affrontato il tema delle differenze di esposizione e di salute, analizzando le origini e le manifestazioni di tali disparità in contesti diversi. La seconda plenaria (dalle 11.15 di giovedì 18) esplorerà la variabilità e la diversità, discutendo il contributo dell'epidemiologia nel mitigare le disuguaglianze di salute e orientare le politiche pubbliche, mentre nell’ultima plenaria (venerdì 19 dalle 11.15) si discuterà di come integrare le conoscenze, le politiche e le pratiche in una prospettiva di salute planetaria.
Con quasi 400 abstract giunti all’attenzione degli organizzatori, sono state predisposte 28 diverse sessioni parallele nelle quali i partecipanti potranno esporre i risultati ottenuti e ricevere feedback da parte di colleghi e colleghe presenti. Il gruppo di lavoro AIE Giovani inoltre organizzerà spazi dedicati alle comunicazioni brevi e ai poster, offrendo loro la possibilità di presentare e discutere i risultati delle loro ricerche in modo interattivo. 

Il Congresso è aperto a tutti i soci e le socie dell’associazione, eccezion fatta per la giornata di apertura dove seminari satellite, workshop e corsi di formazione su un’ampia varietà di argomenti, dall’ambiente alla digitalizzazione dei dati, passando attraverso l’equità in sanità, potranno essere seguiti da tutti gli interessati, ad accesso libero.
In particolare tra gli eventi pre-congressuali promossi da AIE (associazione a cui tutto il mondo della sanità pubblica italiana riconosce un significativo valore sia in termini scientifici che etici) merita di essere segnalato l'evento dedicato alla memoria di Giovanni Bissoni, dal titolo "La salute tra equità e dignità, fra norme e visione sociale: a lezione da Giovanni Bissoni" (https://www.epidemiologia.it/notizie/evento-in-memoria-di-giovanni-bissoni ), che si terrà martedì 16 aprile dalle 9.30 alle 13.30 al Teatro degli Atti di Rimini (via Cairoli 42).
L’evento, per il quale sono stati previsti crediti ECM per tutte le figure professionali, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Rimini e di quello di Ravenna, anche presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna, sarà aperto dall’intervento del Direttore Generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori (“Dal disegno alla costruzione di un servizio sanitario modello” il tema), e tra i relatori figura anche il dottor Nicola Magrini, direttore dell'Unità Operativa di Qualità e Governo Clinico dell'Ausl Romagna (“Le condizioni per sperimentare e per creare un contesto favorevole all’accesso ai farmaci”). 

Inoltre un’iniziativa originale sarà introdotta durante il Congresso per promuovere uno stile di vita sano, attraverso pause attive per ridurre la sedentarietà. Questa iniziativa, promossa dal Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita dell'Università di Bologna - Campus di Rimini, in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica della Ausl Romagna, mira a diffondere abitudini salutari nella popolazione, a partire dalle scuole, per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie croniche degenerative.

In allegato il programma completo del Congresso, il programma del convegno in memoria di Giovanni Bissoni e le informazioni sul supporto di Ausl Romagna (e altri partner) all'evento

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