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Articoli filtrati per data: Aprile 2021

 Il Comune di Forlì  comunica che, facendo proprio l'appello lanciato dall’Ass.re regionale alla sanità, Raffaele Donini, per la riapertura delle CRA.

Con l'accelerazione della campagna vaccinale e l'immunizzazione delle fasce più fragili e quella degli operatori socio sanitari, dal prossimo 1° maggio potranno riprendere le visite dei familiari agli ospiti delle strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, nonché a quelle per disabili del territorio forlivese.

“Dal primo maggio, l’accesso ai familiari e visitatori sarà consentito nel rispetto dei protocolli anti-covid e secondo le indicazioni fornite dai gestori delle strutture. Dopo una lunga fase di restrizioni, volta a ridurre il rischio di contagio della popolazione più fragile esposta all'insorgere di complicanze legate alla malattia, la situazione, grazie ai vaccini, è in netto miglioramento. Raggiunta l’immunizzazione del personale socio sanitario e degli ospiti delle CRA ma anche quella, in buona parte, degli ultra sessantacinquenni e settantenni, la riapertura in sicurezza delle case di riposo non è più una chimera.”  

A darne notizia è l’Ass.re al welfare Rosaria Tassinari che parla di “un passo importante per i nostri anziani che finalmente potranno rivedere i propri cari e condividere con essi momenti di atteso conforto. Naturalmente, spetterà alle singole strutture decidere nel merito del numero degli accessi e delle modalità di svolgimento delle visite, garantendo prima di tutto il rispetto dei protocolli anti-covid e la tutela della salute delle persone più fragili”.

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Intercettare e aiutare un maggior numero di ragazzi garantendo al contempo le norme di sicurezza prevenzione e contenimento del contagio. Questo il presupposto che ha spinto il Consultorio Familiare a riorganizzare l’attività dello “Spazio Giovani 360°”, il servizio riservato ai giovani dai 14 ai 19 anni che necessitano di informazioni, consulenza, supporto educativo sui temi della vita affettiva e relazionale, della sessualità, della contraccezione e della prevenzione.

Due le principali novità: cambiano le modalità di accesso al servizio che da libero diventa programmato e aumentano i canali a disposizione dei giovani per comunicare con il servizio.

Le nuove modalità di accesso allo “Spazio Giovani 360°” E’ possibile richiedere un appuntamento chiamando nei giorni e fasce orarie stabilite (vedi tabella) oppure lasciando anche solo un messaggio per essere poi richiamati, secondo le seguenti modalità: chiamata, vídeochiamata, WhatsApp, SMS, a smartphone dedicati in dotazione ai Consultori di Rimini, Novafeltria e Riccione.

Giorni e orari nei quali è attivo il servizio di risposta telefonica

In alternativa alla telefonata si può richiedere un appuntamento scrivendo una mail alla casella di posta elettronica dedicata, attiva presso gli Spazi Giovani

Rimini
331 403 1904 lunedì – mercoledì – venerdì 13.30 - 15.30; WhatsApp
0541 747600 lunedì e martedì 14.30 - 17.30
email sgrimini.rn@auslromagna.it
Riccione
331 403 1906 lunedì 14.30 - 17.30 martedì 13.30 - 16.30; WhatsApp
email ssgriccione.rn@auslromagna.it
Novafeltria
331 403 1905 martedì 14.30 - 17.30; WhatsApp
email sgnovafeltria.rn@auslromagna.it

Per ogni richiesta di prestazione sarà programmato un appuntamento presso la sede di riferimento oppure in modalità online

Per accedere al servizio non è necessaria la richiesta del medico curante, il servizio è gratuito ed è garantito l’anonimato.

“L’obiettivo di questa nuova organizzazione – spiega il dottor Maurizio Bigi direttore dei Servizi Consultoriali e Pediatria di Comunità di Rimini – è quello di intercettare un maggior numero di ragazzi favorendo in particolare quelli che vivono nei Comuni più limitrofi alle sedi principali nelle quali è presente lo Spazio Giovani 360° e che sono Rimini, Riccione e Novafeltria, facilitando al contempo l’accesso al servizio. Il Consultorio dispone di personale qualificato dedicato alla accoglienza dei ragazzi i quali potranno usufruire di un’équipe multi professionale costituita da ginecologo, ostetrica, psicologo, assistente sociale, andrologo, educatore. Oltre ai temi classici dell’affettività, sessualità e relazioni sociali oggi registriamo un acuirsi del disagio adolescenziale legato al difficile momento della pandemia; considerazione questa che a maggior ragione rende merito alla nostra Direzione per aver messo a disposizione ulteriori risorse da dedicare allo Spazio Giovani 360°”.

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Quattro centri in quattro diverse province: Ravenna, Rimini, Modena e Bologna. Quattro esempi di efficiente organizzazione, che ricalcano il modello della ‘macchina’ vaccinale regionale.

Li ha visitati oggi l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, in un ‘tour’ di un’intera giornata, iniziata questa mattina al Pala De Andrè di Ravenna, poi proseguita all’Hub allestito nel Quartiere fieristico di Rimini e, nel pomeriggio, al Centro vaccinale della Caserma Setti, a Modena; quarta e ultima tappa, alle ore 18, quella per l’inaugurazione dell’Hub Unipol Arena, a Casalecchio di Reno (Bologna). L’occasione per ringraziare i vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere, tutto il personale e i volontari impegnati nella campagna vaccinale, nel giorno che ha visto anche il presidente Stefano Bonaccini impegnato in una doppia visita in provincia di Forlì-Cesena, nei due punti vaccinali di Mercato Saraceno e Fiera di Cesena.

“Questi punti vaccinali, come i tanti altri, 141, grandi e piccoli presenti in regione danno il senso dell’enorme lavoro e impegno da parte di tutti per far sì che la campagna funzioni al meglio in termini di organizzazione, velocità di somministrazione e servizio per i cittadini- ha sottolineato l’assessore Donini-. La macchina vaccinale è nelle condizioni di muoversi a pieno regime, grazie al lavoro svolto insieme a tutti i soggetti coinvolti, dalle Aziende sanitarie e ospedaliere alle Amministrazioni comunali. Già adesso siamo tra le regioni che stanno vaccinando di più e tra quelle che, grazie a un lavoro molto attento delle Aziende sanitarie, stanno vaccinando le categorie più appropriate, quindi soprattutto le persone più vulnerabili, gravemente patologiche, coloro che per età o condizioni di salute possono avere ripercussioni cliniche più severe in caso di contrazione della malattia. E abbiamo una potenzialità significativamente più ampia rispetto a quella che stiamo mettendo in campo in questi giorni. Unica indispensabile condizione è poter contare su una fornitura di vaccini più consistente e costante, in modo che le Aziende sanitarie possano programmare per tempo”.

“Noi tutti- ha aggiunto Donini- non ci stancheremo mai di ringraziare il personale sanitario, da chi è impegnato direttamente nei centri vaccinali, ai nostri medici di medicina generale ai farmacisti, ma anche i tantissimi volontari, donne e uomini, che hanno scelto di dedicare tempo ed energia a questa attività, grazie alla quale potremo finalmente uscire dall’incubo che stiamo vivendo da più di un anno”.

Centro vaccinale Pala De Andrè Ravenna Il Centro è attivo dal 27 dicembre 2020 e offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Ravenna, insieme alle altre 7 sedi dislocate su altri comuni del territorio (Russi, Cervia, S.Pietro in Vincoli, Faenza, Castel Bolognese, Lugo e Alfonsine). Opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle 9 alle 19, impiegando 6 medici, 15 infermieri e 4 amministrativi per turno; inoltre vi è la supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie ai volontari della Protezione civile. Alla visita di questa mattina erano presenti il sindaco Michele De Pascale, il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, il direttore sanitario Mattia Altini, il direttore amministrativo Agostina Aimola, il direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Raffaella Angelini e il coordinatore del Centro Vaccinale Mauro Taglioni.

Centro vaccinale Fiera di Rimini Attivo dal 27 dicembre 2020, offre vaccinazioni al bacino di utenza della provincia di Rimini, con altre 6 sedi presenti in altri comuni del territorio provinciale (Santarcangelo, Bellaria, Novafeltria, Riccione, Cattolica e Morciano). Opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle ore 9 alle 19, impiegando 5 medici per turno, 12 infermieri al mattino, 12 al pomeriggio, 1 Operatore sociosanitario al mattino e 1 Oss al pomeriggio, oltre a 4 amministrativi e 2 coordinatori esperti del percorso vaccinale. Il tutto si avvale anche della supervisione dei farmacisti ospedalieri che controllano il percorso del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini. L’attività vaccinale è possibile anche grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale di Rimini e ai volontari che effettuano l'accoglienza all'ingresso. Presenti a Rimini, oltre ai vertici dell’Ausl Romagna, il sindaco Andrea Gnassi, la vicesindaca Gloria Lisi e Andrea Galeotti, responsabile del Centro Vaccinale di Rimini.

Centro vaccinale ex Caserma Setti Modena É attivo dal 16 febbraio presso la ex-Caserma Setti, struttura di proprietà dell’aeronautica Militare. Al suo interno l’Ausl ha realizzato una sede vaccinale di mille metri quadri. Il Punto è strutturato ad oggi su due degli hangar presenti nel complesso della ex-Caserma Setti, uno per l’accettazione e attesa del proprio turno, il secondo per la vaccinazione. 12 i box vaccinali allestiti per la vaccinazione, su tre turni di personale, con apertura dalle ore 8 alle 24. All’interno dell’hangar sono collocati anche i locali, costantemente presidiati, con i freezer per la ricezione e lo stoccaggio dei vaccini di tutta la provincia che vengono poi distribuiti ai vari punti vaccinali. È il punto principale della città e dell’intera provincia ed è stato in grado di raggiungere un picco di somministrazioni di oltre 1.700 dosi giornaliere, con una capacità media che è intorno alle 1.300 dosi al giorno. Il personale è costituito, per ogni turno, da 54 operatori, tra sanitari, amministrativi e volontariato, per un totale di oltre 150 persone che si alternano nel corso dell’intera giornata. Prezioso il contributo dei volontari: sono impiegati nei vari turni ben 18 medici, 12 infermieri e 7 amministrativi a titolo volontario, cui si aggiungono l'associazionismo locale e la Protezione civile che si occupano invece dell’accoglienza (raccolta dati, misurazione temperatura e igiene mani) e dell’area post vaccinale, con circa 15 volontari per turno. Oltre al personale Ausl e volontario, vi opera quello inviato dalla Struttura commissariale e medici specializzandi. Ad accompagnare l’assessore, il sindaco di Modena e presidente della Ctss Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, il prefetto Alessandra Camporota, il direttore generale dell’Ausl di Modena Antonio Brambilla, la direttrice sanitaria e coordinatrice provinciale campagna vaccinazione anti-Covid Silvana Borsari, il capitano Mario Arcaro dirigente servizio sanitario dell'Accademia militare di Modena e il colonnello Alessandro Fabretti, responsabile logistica dell'Accademia militare di Modena.

Hub vaccinale Unipol Arena Bologna 8.500 vaccini anti-Covid al giorno: è l’obiettivo bolognese del piano vaccinale governativo, che per l’Emilia-Romagna vale 42 mila dosi giornaliere. Per raggiungerlo, da oggi alla rete dei punti vaccinali in area metropolitana si aggiunge il nuovo hub presso l’Unipol Arena, a Casalecchio di Reno, una struttura di 2.000 metri quadrati messa a disposizione dell’Azienda Usl di Bologna dalla Società Grande Stazione. L’hub sarà il riferimento vaccinale per il Distretto sanitario Reno-Lavino-Samoggia, in rete con tutti i punti di vaccinazione dell’Azienda Usl di Bologna. 10 punti di registrazione e 10 dedicati all’anamnesi, con altrettanti box per la somministrazione dei vaccini e un’ampia area di osservazione post vaccinale, in grado di accogliere 100 persone. 64 operatori impegnati ogni giorno (su due turni): 20 medici per anamnesi, 10 infermieri e 10 medici specializzandi per vaccinazioni, 20 amministrativi per registrazione, 4 referenti Hub (2 medici e 2 coordinatori infermieristici). 2 mila i vaccini somministrati giornalmente. Oggi - giornata inaugurale e di visita dell’assessore Donini, accompagnato dal direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon - l’hub è attivo dalle 12 alle 20. Riprenderà regolarmente l’attività a partire dal 3 maggio, sette giorni su sette, dalle ore 8.30 alle 19.30

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Prosegue la visita ai centri vaccinali regionali da parte del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Due le tappe nella giornata odierna, entrambe nel Cesenate: la prima, questa mattina, al centro vaccinale di Mercato Saraceno, la seconda nel pomeriggio all’Hub vaccinale allestito alla Fiera di Cesena. Un’occasione per portare a tutto il personale e ai volontari impegnati nella campagna vaccinale il saluto e il ringraziamento della comunità regionale.

“Proprio nel territorio si tocca con mano la capillarità della rete regionale impegnata nella campagna vaccinale, con oltre 140 sedi operative distribuite in tutte le province, in piena coerenza con il piano nazionale definito dalla struttura commissariale- afferma Bonaccini-. Il personale sanitario sta facendo un ottimo lavoro, grazie anche al prezioso aiuto di tanti volontari. Ringrazio tutti loro, a nome dell’intera comunità regionale, per quanto hanno fatto e faranno per portarci fuori da questa pandemia. Abbiamo superato il milione di emiliano-romagnoli a cui è stata somministrata almeno una dose, andiamo verso 1 milione e 600 mila somministrazioni complessive e proprio ieri abbiamo raggiunto e superato il mezzo milione di cittadini immunizzati, che hanno cioè completato il ciclo vaccinale con entrambe le dosi, obiettivo che avevamo fissato per fine aprile: si tratta di quasi il 10% dei residenti, percentuale regionale fra le più alte nel Paese. L’arrivo delle forniture previste nei prossimi mesi, 130 milioni entro settembre per l’Italia, ci permetterà di vaccinare tutti da qui alla fine dell’estate. Oggi poi- ha chiuso il presidente- è una giornata importante, perché abbiamo l’obiettivo di oltrepassare le 40mila vaccinazioni in giornata. E ci riusciremo”. Ad accompagnarlo nella prima struttura, la sindaca di Mercato Saraceno, Monica Rossi, con la Giunta comunale, la direttrice del Distretto sanitario di Cesena-Valle Savio, Francesca Righi, la direttrice di Igiene pubblica di Cesena, Nicoletta Bertozzi, e Marco Senni, della Direzione Infermieristica e Tecnica di Cesena. Presenti all’appuntamento in Fiera, il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, e i direttori sanitario e amministrativo dell’Ausl Romagna, Mattia Altini e Agostina Aimola.

Il Centro vaccinale di Mercato Saraceno. Il punto vaccinale di Mercato Saraceno è allestito nella sede della Protezione civile locale, in via della Liberazione; è attivo dal 23 febbraio e somministra vaccinazioni al bacino di utenza dei Comuni della Valle Savio, insieme al punto vaccinale di San Piero in Bagno. In questa fase opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle ore 9 alle 19, con un’apertura che varia dai due ai quattro giorni la settimana. Il personale impegnato è costituito da 2 medici per turno, 3 infermieri al mattino e 2 al pomeriggio, oltre a 2 amministrativi e 2 coordinatori esperti del percorso vaccinale. Il centro può contare anche sul prezioso apporto dei volontari delle associazioni“Confraternita Misericordia Valle Savio” e “Confraternita Misericordia Sarsina”, impegnati nel trasporto in ambulanza di disabili e anziani, e della collaborazione dell’amministrazione comunale della cittadina romagnola. Tra prime e seconde dosi, dall'avvio dell’attività a ieri sono state effettuate 2.119 vaccinazioni.

L’hub vaccinale di Cesena La struttura, attiva dal 27 dicembre 2020, serve principalmente l'ambito territoriale del comune di Cesena e comuni limitrofi. In questa fase opera su due turni giornalieri (mattina e pomeriggio) dalle ore 9 alle 19, impiegando 5 medici per turno (che possono arrivare anche a 7 nelle giornate con numeri di affluenza più alti), 7 infermieri al mattino che si alternano con i 7 del pomeriggio, oltre a 4 operatori sanitari, 3 amministrativi e 3 coordinatori esperti del percorso vaccinale. Inoltre, per la supervisione del trasporto, preparazione e diluizione dei vaccini, sono impiegati alcuni farmacisti ospedalieri. L’attività vaccinale è possibile anche grazie ai volontari e alla collaborazione con l'amministrazione comunale di Cesena. A ieri sono state somministrate 32.869 prime dosi e 17.461 richiami

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L’epidemia di Coronavirus ha chiarito in maniera evidente il fondamentale ruolo del SSN e di tutti gli operatori sanitari che vi operano per il bene di ogni singolo cittadino. Quando nel febbraio 2020 è stato dichiarato il “lockdown” in Italia, tutto si è fermato ad eccezione degli Ospedali che hanno dovuto continuare a funzionare a ritmi ancora più elevati e con rischi sproporzionati per tutti i lavoratori perché di fronte ad un nemico sconosciuto e invisibile.

I medici gli infermieri sono stati chiamati eroi ma spesso ci si è dimenticato di ricordare il ruolo degli Operatori Socio Sanitari (OSS) che è il meno riconosciuto e spesso il meno gratificato. In ogni Ospedale, ogni giorno gli OSS si occupano di aiutare ogni paziente nella gestione dei bisogni primari: igiene personale, vestizione, mobilizzazione, assunzione dei cibi. In questo delicato e indispensabile compito spesso sono anche più esposti di altri operatori sanitari al rischio di eventuali contagi.

Anche nell' Azienda Sanitaria della Romagna sono stati tanti gli operatori che hanno contratto l’infezione da Covid e tra questi Donatella Brandi, OSS in servizio presso il reparto di Chirurgia Polispecialistica, la quale si è gravemente ammalata e dopo diverse settimane di lotta in terapia intensiva è purtroppo deceduta.

E’ stato un dramma per tutti, conoscenti, colleghi e soprattutto per la famiglia e per suo figlio, a cui Donatella era molto legata e a cui instancabilmente dedicava tutte le sue energie quando usciva dal lavoro.

Nulla potrà restituire Donatella all’affetto dei suoi cari e dei suoi colleghi: ciò non toglie che la sua dedizione e la sua professionalità non verranno mai dimenticati.

A distanza di un anno dalla sua scomparsa abbiamo deciso di ricordarla per sempre nel “suo” reparto con una ceramica evocativa e simbolica a lei dedicata dall’artista Marta Monduzzi, moglie del figlio della defunta Donatella, e che verrà collocata a breve nella U.O. Chirurgia Polispecialistica ove la stessa giornalmente svolgeva la sua importante mansione.

La cerimonia di commemorazione si è svolta oggi alle ore 11 nella sala Avis del Presidio Ospedaliero di Faenza, alla presenza del Sindaco di Faenza, Massimo Isola, della Consigliera Regionale Manuela Rontini, del Direttore Sanitario Aziendale Mattia Altini, Del Direttore del Presidio Ospedaliero di Faenza Davide Tellarini, della Dottoressa Anna Lusa, Responsabile Infermieristica di Presidio, del Professor Giampaolo Ugolini, Direttore della U.O. Chirurgia Generale di Ravenna-Faenza e di tanti colleghi ed amici di Donatella.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 19 al 25 aprile (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono verificate 1.976 positività su un totale di 34.798 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 5,7 per cento, evidenziando, anche in questa settimana, una diminuzione del trend dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 97,4 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 26 aprile, si registra la quota di 341 ricoveri, con una diminuzione di 75 ricoverati rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo l'azienda all'interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali. “Anche il dato di questa settimana, commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario di Ausl Romagna, ci restituisce una ulteriore flessione della circolazione del virus, in numeri assoluti, a cui si aggiunge, anche se in maniera più lenta, un calo di occupazione dei posti letto Covid e delle Terapie Intensive. Contemporaneamente procede a ritmi serrati la campagna vaccinale, che come i dati riportano ha già assicurato in Romagna, una percentuale dell’87% di copertura della prima dose alla popolazione over 80, più vulnerabile in caso di esposizione al virus. Ora per abbassare ulteriormente la circolazione del virus dobbiamo confidare nei corretti comportamenti della popolazione, e in un ingente arrivo di vaccini, che potrà consentirci una ulteriore accelerata nelle somministrazioni “.

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"Non chi comincia ma quel che persevera", è il motto della Amerigo Vespucci, regina dei mari e vanto della Marina Militare Italiana, ritenuta la nave più bella del mondo.

Da questo simbolo di orgoglio nazionale, grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana, l'equipaggio e il comandante di origini forlivesi, Gianfranco Bacchi, hanno voluto registrare un toccante video - messaggio di ringraziamento a tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale impegnato nella lotta contro il Covid, visibile qui sotto in allegato.

Il Comandante Bacchi ha riconosciuto come, in effetti, gli ospedali siano strutturati come delle navi, con un comandante ed un equipaggio di professionisti che devono essere guidati e diretti per lavorare in maniera sincrona e coordinata anche, e soprattutto, nella gestione delle emergenze. Da molti mesi gli operatori degli ospedali hanno sostenuto la pandemia con grande abnegazione, per contenere la diffusione del virus. Il Comandante ha voluto esprimere il suo apprezzamento verso il personale di tutti gli ospedali ed in particolare ha inviato un saluto al personale che opera nell’ospedale di Forlì dimostrandosi fiero ed orgoglioso del lavoro svolto dai suoi concittadini impegnati in un contesto emergenziale così complesso come quello attuale. Peraltro all'ospedale di Forlì, solo da pochi mesi, è stato attivato il primo corso universitario di Laurea in Medicina dell'Università di Bologna e anche questo obiettivo di formazione dei giovani, che costruiranno il futuro della nazione, alimenta ulteriori sentimenti di vicinanza del nosocomio forlivese alla nave scuola Vespucci.

Dal canto suo, il direttore dell’Ospedale di Forlì, dottor Paolo Masperi, in rappresentanza dell'ospedale forlivese si è recato in questi giorni a La Spezia, dove è ormeggiata la Vespucci, per ringraziare personalmente il Comandante Bacchi dal quale ha ricevuto il Crest (emblema militare) della nave più bella del mondo.

" A nome dell'Ausl Romagna - spiega il dottor Paolo Masperi - sono fiero ed orgoglioso di questo omaggio che un cittadino forlivese come il comandante Bacchi ha voluto rivolgere all'impegno profuso dagli operatori dell'ospedale di Forlì nella lotta alla pandemia."

 

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Il suo nome è Exalt, un modello innovativo di endoscopio “monouso”, ovvero impiegato per un unico paziente.

Utilizzato per la prima volta in Regione all’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì per effettuare particolari interventi endoscopici a pazienti affetti da malattie del fegato e del pancreas per pazienti oncologici o affetti da infiammazioni pancreatiche e biliari.

A questo duodenoscopio è stato associato l’utilizzo di un coledocoscopio, chiamato Spyglass, un accessorio, sempre monouso, che consente di visualizzare direttamente le vie biliari del fegato ed eseguire procedure quali il campionamento di tessuto in caso di sospetto oncologico o per la frammentazione di grandi calcoli.

Questo pioneristico strumento monouso e l’associazione con il coledocoscopio Spyglass hanno generato molto interesse scientifico a livello internazionale ed è al momento in dotazione unicamente in centri di riferimento.L’uso di questi strumenti, tuttavia, deve essere accuratamente selezionato e conterstualizzato in modelli organizzativi dedicati.

Le procedure, condivise in un percorso multidisciplinare, sono state eseguite dalla  é quipe dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva  di Forlì,  diretta dal Dr. Carlo Fabbri e di Anestesia e Rianimazione ,  diretta dal Dr. Stefano Maitan.

Il coledocoscopio monouso è oggi presente in una nuova versione, chiamata Discover, destinato a procedure radiologiche e chirurgiche sulla via biliare. Queste nuove tecnologie consentiranno sempre più alleanza tra professionisti nel trattamento combinato di alcune complesse patologie



 (nella foto, da sx, la dottoressa Giampalma Emanuela, direttore della UO di Radiologia di Cesena, il prof. Giorgio Ercolani, direttore della Uo di Chirurgia e Terapie Oncologiche di Forlì e il dottor Carlo Fabbri, direttore della Uo di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì e Cesena)
 
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L' intervista al dottor Giacomo Costa, direttore dell'Uo di Oculistica di Forlì andrà in onda durante la trasmissione SALUTE informa in onda su:

VIDEOREGIONE / POSIZIONE 12 DEL TELECOMANDO

28/4/21 ore  21:45

29/4/21 ore  08:15 + 14:15

30/4/21 ore 21


L' intervista al dottor Massimo Fiori sul progetto della guida pratica per la riabilitazione, pensata e realizzata dal Lions Club Forlì-Cesena  Terre di Romagna, in collaborazione con l'Ausl Romagna, andrà in onda durante la trasmissione SALUTE informa in onda su

VIDEOREGIONE / POSIZIONE 12 DEL TELECOMANDO

29/4/21 ore  20:00

30/4/21 ore  09:15 + 21:45

01/5/21 ore  16:30

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L' Associazione Protezione Diritti e Libertà Privacy propone il seguente Seminario Formativo Gratuito Online:

Vaccinazioni a prova di privacy? Si, grazie!

Lunedì 3 Maggio 2021 – ore 15.00/18.00

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA TRAMITE IL SEGUENTE LINK:

https://attendee.gotowebinar.com/register/6978069651530741776?source=Web

Clicca qui per visualizzare il programma!

Con il patrocinio gratuito dalla Camera di Commercio della Romagna, dall’ Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Ausl Romagna

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