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Articoli filtrati per data: Febbraio 2022

Test antigenici rapidi per alunni asintomatici in autosorveglianza: come previsto dalla Struttura commissariale nazionale, oggi ultimo giorno per farli gratuitamente in farmacia. Da domani è possibile eseguirli, sempre a costo zero, nei punti di erogazione definiti dalle singole Ausl, con richiesta del medico o del pediatra di libera scelta

La normativa nazionale (decreto-legge 1 e 5/2022) ha indicato il 28 febbraio come ultimo giorno per usufruire di questa possibilità, riservata – nei casi previsti dalla normativa - agli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado (elementari, medie e superiori) con richiesta del pediatra o del medico di libera scelta

Bologna - Anche in Emilia-Romagna oggi è l’ultimo giorno in cui è possibile, per gli studenti delle scuole medie e superiori in autosorveglianza (in quanto contatti stretti di positivi) e senza sintomi, effettuare i test antigenici rapidi gratuitamente in farmacia.

La normativa nazionale (decreti legge n. 1 e 5/2022) ha indicato infatti il 28 febbraio come data entro cui usufruire di questa opportunità, introdotta dalla Struttura commissariale per l’emergenza nel momento di massima diffusione del virus in ambito scolastico proprio per favorire l’attività di tracciamento dei contagi da Covid-19, a costo zero per il cittadino.

Se fino a oggi gli studenti e le studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado in autosorveglianza, purché asintomatici, potevano recarsi in farmacia con la prescrizione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta ed effettuare gratuitamente il test (con costo a carico della Struttura commissariale), da domani, 1 marzo, la gratuità del tampone per queste categorie rimane, ma non sarà più possibile eseguirlo in farmacia.

In Ausl Romagna per effettuare il tampone si potrà accedere ai punti drive del territorio con richiesta del pediatra o del medico di medicina generale.

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Una malattia è considerata rara se colpisce meno di cinque persone su 10.000. Oltre 30 milioni di persone nell'Unione europea (UE) soffrono di una malattia rara debilitante, che significa una persona ogni 17.

Secondo la banca dati della rete Orphanet Italia, nel nostro Paese i malati rari sono circa 2 milioni: nel 70% dei casi si tratta di pazienti in età pediatrica. Ogni anno sono circa 19.000 i nuovi casi segnalati dalle oltre 200 strutture sanitarie diffuse in tutta la penisola. Per i pazienti in età adulta, le malattie rare più frequenti appartengono al gruppo delle patologie del sistema nervoso e degli organi di senso (29%) seguite da quelle del sangue e degli organi ematopoietici (18%). Trovare un trattamento efficace per queste malattie rare è uno egli obiettivi principali della Sanità Europea ed Italiana. Il problema clinico più rilevante per molte di queste patologie, risiede nel fatto che oltre il 40% dei pazienti italiani attende da 5 a 30 anni per ricevere la conferma di una diagnosi di malattia rara.

Negli anni scorsi (2018-2021) sono stati costituiti a livello Europeo i cosiddetti ERN (European Reference Network- Centri di Riferimento Europei) che identificano dei centri di eccellenza per la cura delle malattie rare al fine di mettere in rete queste strutture.

L’Ematologia di Ravenna è entrata a far parte di questa rete che include un numero limitato di centri in Italia.

Le patologie rare maggiormente seguite dalla UO di Ematologia Ravennate sono la Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN), le mastocitosi, alcune varianti di leucemie acute linfoblastiche e mieloblastiche, le mielodisplasie, aplasia midollare, piastrinopenia immune e trombotica (ITP e PTT) e altre forme rare di disordini linfoproliferativi (Linfomi cutanei, amiloidosi). Per molte di queste malattie l’Ematologia di Ravenna ha in corso terapie innovative nell’ambito di sperimentazioni cliniche di fase 1, 2 e 3.

La Emoglobinuria Parossistica Notturna è una malattia rara caratterizzata da emolisi intravascolare, trombosi prevalentemente venosa e, talora, insufficienza midollare. La diagnosi di EPN è frequentemente complessa ed effettuata con notevole ritardo rispetto al momento della comparsa dei primi sintomi clinici, non tanto per una reale difficoltà tecnica nell'esecuzione della diagnosi laboratoristica, quanto piuttosto per la difficoltà dell'inquadramento clinico dovuta all'estrema varietà e ambiguità dei sintomi e dei segni clinici.

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L'Unità Operativa di Chirurgia Generale Mini-invasiva e delle Tecniche Oncologiche Avanzate a direzione universitaria, con sede presso l'Ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì, pubblica una sezione sul sito dell'Università degli Studi di Bologna: https://site.unibo.it/chirurgia-generale-forli/it/pubblicazioni-scientifiche.

L'Unità Operativa è diretta dal prof. Giorgio Ercolani ed "opera in stretta collaborazione con i reparti di Oncologia, Gastroenterologia e Medicina Interna degli ospedali appartenenti all'Area Vasta Romagna (Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna, Faenza, Lugo).". La sezione web dedicata descrive anche tutta l'attività clinica e l'attività di ricerca (pubblicazioni indicizzate su PUBMED) realizzata dall'Unità Operativa.

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L'Igiene Pubblica di Forlì comunica che, a partire da sabato 5 marzo 2022, i prelievi al punto tamponi “drive” presso la Fiera di Forlì saranno eseguiti, nelle giornate di sabato e domenica, dalle ore 9:00 alle ore 13:30.

Per le giornate comprese dal lunedì al venerdì si manterrà, invece, il consueto orario di apertura: 9 - 18,30.

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Giovedì 24 febbraio alle ore 20,30 presso il Salone Comunale di Forlì si è svolto l’evento “Dove ti porta il Cuore” organizzato dall’Associazione di Volontariato Progetto Ruffilli ODV con il Patrocinio e partecipazione dell’Assessorato al Welfare del Comune di Forlì, il Patrocinio dell’AUSL Romagna ed il contributo del Lions Club Forlì Cesena Terre di Romagna, Lions Club Forlì Host, Lions Club Giovanni de’ Medici e Lions Club Valle del Bidente.

Erano presenti il Sindaco Gian Luca Zattini e l’Assessore Rosaria Tassinari oltre al Governatore del Distretto Lions Franco Saporetti.

L’argomento, prevenzione delle malattie cardiovascolari, è stato approfondito dal dott. Guido Balestra Presidente della Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco, che ha trattato l’influenza dell’ambiente e della nutrizione, quali maggiori cause di malattie cardiovascolari nel nostro Paese (air-pollution, metalli pesanti, pesticidi e conservanti); di seguito il dott. Marcello Galvani Direttore UOC Cardiologia AUSL Romagna e Presidente Associazione Cardiologica Forlivese ha analizzato i fattori principali di rischio delle malattie cardiovascolari condizionati più facilmente da ipertensione arteriosa, valori elevati di colesterolo, obesità, fumo e scarsa attività fisica.

L’interesse e la partecipazione mostrata oltre alla competenza dei relatori, unita alla chiarezza espositiva e alla loro simpatia sono state le peculiarità del successo dell’evento.

Con l’occasione la dott.ssa Elena Vetri, Dirigente Medico Presidio Ospedaliero, ha presentato il nuovo progetto “Un cane fa bene al cuore, realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle politiche ambientali ed energetiche e in collaborazione con la Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco e dell’Associazione Cardiologica Forlivese.

Attraverso l’esperienza dell’Associazione Progetto Ruffilli, la presidente, Elena Contri, ha illustrato gli incontri del Caffè per Tutti, ha mostrando ciò che fa bene al cuore: gli incontri, il movimento e l’amicizia che si instaura; il tutto condito con un aperto sorriso.

Il dott. Mattia Altini Direttore Sanitario AUSL Romagna ha concluso la serata offrendo la progettualità AUSL, sempre più vicina al cittadino, dove la ricerca delle nuove tecnologie unite ai sistemi di controllo digitale potranno avvicinare ancora di più le persone per ricevere un servizio sempre migliore.

Un ringraziamento di cuore va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere speciale la serata.

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Un dono di Natale che arriva con leggero ritardo, ma che sarà comunque sicuramente gradito dai pazienti e in generale da tutto il territorio di Rimini, attivatosi in maniera decisa affinché l’esigenza di chi soffre venisse soddisfatta: se vogliamo è questo lo spirito con cui l’Istituto Oncologico Romagnolo ha consegnato stamattina al reparto di Oncologia dell’Ospedale Infermi il Paxman Scalp Cooler, casco refrigerante che offre l’opportunità di evitare l’effetto collaterale più riconoscibile e temuto delle terapie, ovvero la caduta dei capelli. Il dispositivo, è proprio il caso di dirlo, è stato acquistato “a furor di popolo”, al termine di una campagna di crowdfunding che lo IOR ha ribattezzato “A Testa Alta”. L’obiettivo della raccolta fondi consisteva nel raggiungimento di un totale di 63.000 euro, cifra attraverso cui l’organizzazione no-profit fondata dal prof. Dino Amadori nel 1979 si impegnava all’acquisto di tre attrezzature da donare all’IRST e alle Oncologie di Cesena e, appunto, Rimini: ma il coinvolgimento dei cittadini e delle realtà imprenditoriali del territorio è andato ben al di là di ogni più rosea previsione. Il ricavato finale ha infatti più che superato l’obiettivo, cosa che ha portato lo IOR ad acquisire un casco in più del previsto da installare anche presso l’Ospedale “Pierantoni-Morgagni” di Forlì.

Secondo i dati di letteratura il Paxman Scalp Cooler permette a circa il 70% delle pazienti sottoposte a chemioterapia di presentare un’alopecia di grado lieve o nullo grazie ad un sistema che sfrutta la restrizione dei vasi sanguigni che giungono al capello tramite l’applicazione di un casco che mantiene una temperatura di -4°. Pur non rappresentando un dispositivo, quindi, che migliora le prospettive di guarigione del malato oncologico, risulta sicuramente fondamentale da un punto di vista del mantenimento di una buona qualità di vita durante i trattamenti: un aspetto tenuto sempre più in considerazione da tutto il mondo oncologico e che vede Rimini capofila già da tempo, potendo disporre della medesima apparecchiatura già a partire dal 2017. Tuttavia, a fronte della richiesta sempre crescente, l’Oncologia dell’Ospedale Infermi cominciava a sentire il peso di non poter offrire questa opportunità a tutti coloro che la richiedevano in tempi utili, come ha affermato lo stesso Direttore del Reparto, il dott. Davide Tassinari.

 “Con profonda gratitudine – dichiara il Dott. Davide Tassinari - ricevo dallo IOR questo regalo prezioso, e la gratitudine mia è quella di tutta la Unità Operativa che dirigo. La perdita dei capelli in corso di chemioterapia è da sempre IL PROBLEMA dei trattamenti oncologici, e sottolineo IL PROBLEMA in quanto l’alopecia è il segno che marchia il paziente verso sé stesso e gli altri della malattia in corso e dei trattamenti cui la persona è costretta a sottomettersi. La possibilità di cancellare questo marchio, pur non cambiando in senso stretto la prognosi della malattia, consente invece al paziente di affrontare con maggiore determinazione i trattamenti, recuperando o mantenendo la propria immagine per se stesso e per gli altri. L’operazione, che si inserisce all’interno di tutta una serie di interventi in fase di realizzazione all’interno della Unità Operativa (terapie complementari, agopuntura, supporto nutrizionale, cure palliative precoci…), trova la sua collocazione all’interno del percorso di mantenimento e miglioramento della qualità della vita del paziente oncologico, e l’averla portata a termine in così poco tempo grazie al supporto dello IOR e della sua efficientissima macchina organizzativa è per me, oncologo espressione di questo territorio, motivo di grande soddisfazione”

 «Da riminese credo che questa giornata debba rendere particolarmente orgogliosi tutti coloro che abitano in questa città – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – di tutti i caschi refrigeranti che abbiamo donato alle Oncologie della Romagna, infatti, questo è l’unico per cui il crowdfunding si è mostrato nella sua forma più pura: tante piccole donazioni che hanno portato ad un grandissimo risultato. Il passo in avanti che faranno tutte le strutture che installeranno nei prossimi giorni il Paxman Scalp Cooler è innegabile: il valore aggiunto in termini di qualità di vita che possiamo offrire ad una donna che non deve vivere l’ulteriore carico emotivo della caduta dei capelli oltre alla diagnosi di cancro è infatti enorme. Per questo motivo abbiamo fretta di restituire al territorio ciò che ci ha riconosciuto in maniera così travolgente partecipando a “A Testa Alta”: tutte le pazienti che lo desiderano devono poter richiedere questa opportunità il prima possibile, un’opportunità che consentirà anche agli operatori un bel bonus quando si tratterà di discutere la miglior opportunità terapeutica. Non dimentichiamo infatti che, come ci hanno raccontato gli stessi medici ed infermieri dei reparti oncologici, a volte la chemioterapia fa addirittura più paura della malattia stessa, tanto che alcune persone rifiutano tassativamente i trattamenti che presentano questo effetto collaterale a prescindere che essi diano le migliori chance di guarigione».

Un ringraziamento giunge anche dalla Dott.ssa Francesca Raggi, direttrice medica dell’Infermi, per il sostegno che l’Istituto Oncologico romagnolo continua ad assicurare in un ambito delicato e complesso come quello oncologico, in cui è particolarmente importante avere vicina la cittadinanza e poter contare sul supporto concreto per la migliore risposta assistenziale che il sistema sanitario pubblico è chiamato a dare”.

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A partire dal 1 marzo, i bambini della fascia 5-11 anni possono accedere liberamente senza prenotazione in queste sedi negli orari indicati:

Ravenna: CMP Pediatria di Comunità primo piano, martedì e sabato dalle 14 alle 18.30;

Lugo: Ospedale Padiglione C piano terra, il sabato dalle 14 alle 18.30;

Faenza: Fiera Padiglione B, il sabato dalle 14 alle 18.30.

Forlì: Ospedale Morgagni-Pierantoni, Padiglione Vallisneri-Punto Prelievi: giovedì 3 marzo e martedì 8 marzo dalle 14.30 alle 19.30; Pediatria di Comunità, via Colombo 11: martedì 15, martedì 22 marzo e giovedì 31 marzo dalle 14.30 alle 19.30

Cesena: Pediatria di Comunità Piazza Anna Magnani 147, martedì e giovedì dalle 14 alle 17.30

Cesenatico: Ospedale Marconi, presso ambulatori di pediatria di comunità, lunedì 7-21-28 marzo dalle 14.30 alle 17.30;  martedì 1 e 8 marzo dalle 14.30 alle 19.30

Savignano: Pediatria di Comunità Via Fratelli Bandiera 15, venerdì 11 e 18 marzo dalle 8.30 alle 13.30

Rimini: centro vaccinale Strada Consolare Rimini-San Marino, il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 19.30

Riccione: centro vaccinale centro commerciale Perla Verde di via Berlinguer,  il martedì dalle 14.30 alle 18.30

 

I ragazzi della fascia di età 12 - 19 possono accedere liberamente senza prenotazione ai centri vaccinali presenti su tutto il territorio negli orari di apertura.

Si ricorda che il minore deve essere accompagnato alla vaccinazione da uno o entrambi i genitori o da un loro delegato. La modulistica è disponibile sul sito di Ausl Romagna al link https://www.auslromagna.it/ricerca/download/covid-19-vaccinazione/moduli-consenso-vaccinazione-minori

 

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All’Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale (INFPS), presieduto dal 1934 da Giuseppe Bottai, era affidata la battaglia contro la tubercolosi. Il programma edilizio dell’INFPS realizzò a Forlì il grande complesso sanatoriale “IX Maggio”, a Vecchiazzano.

La località, scelta dallo stesso Mussolini, dista tre chilometri dalla città.

Il complesso, la cui costruzione si estendeva su un’area di 36 ettari, prese avvio da un’idea dell’architetto milanese Luigi Bisi, presto coadiuvato e poi sostituito dell’ingegnere Cesare Valle.

L’opera fu avviata nel 1932 ed era costituita da tre edifici orientati a sud-est, separati, ma collegati tra loro da un corridoio seminterrato.

Il primo corpo costruito, destinato al ricovero degli adulti, è il padiglione Valsalva, la sua forma in pianta ricorda quella di un biplano. Il secondo, destinato ai bambini è il padiglione ora denominato Vallisneri, rimanda l’immagine di un grande transatlantico. Il terzo padiglione fungeva da colonia post sanatoriale e rispecchiava vagamente la forma di un carro armato. I padiglioni furono ufficialmente inaugurati il 25 luglio 1939 da Benito Mussolini.

L’inadeguatezza e la mancanza di spazi del centrale Ospedale Morgagni portarono nel 1973 alla fusione dei due enti (Pierantoni e Morgagni) e alla decisione di destinare l’area ospedaliera di Vecchiazzano a sede del nuovo ospedale cittadino.

Nel 2004, l’ingente donazione dell’ingegnere Rambaldo Bruschi (Forlì, 1885 –Torino, 1966) destinata all’Istituzione ospedaliera di Forlì ha dato vita, nell’area di Vecchiazzano, al nuovo blocco ospedaliero "G.B. Morgagni - L. Pierantoni”. Intorno all'edificio si stende il grande parco messo a dimora negli anni Trenta.

Curiosità:

Nel parco dell’ospedale è presente un rarissimo ibrido che germoglia da mezzo secolo. Anche Forlì rientra nel “Museo diffuso dell’Ausl della Romagna”, visitabile su prenotazione contattando l’indirizzo email: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

 

Bibliografia:

Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

Le pagine di questa rubrica daranno vita ad un nuovo “quaderno”, che andrà ad arricchire la collana “la cura attraverso l’arte”.

 

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Da martedì 1 marzo, anche in Romagna, partono le somministrazioni della quarta dose di richiamo (booster) alle persone immunodepresse che potranno accedere liberamente ai centri vaccinali aziendali, senza necessità di prenotare.

La vaccinazione è raccomandata, come indicato dalle autorità sanitarie nazionali, a chi ha dai 12 anni in su con marcata compromissione della risposta immunitaria per patologie, trattamenti farmacologi o trapianti di organo (vedi elenco riportato in calce).

Occorre aver completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi (di cui la terza addizionale o booster), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale. Va fatta utilizzando uno dei vaccini a mRNA - Pfizer o Moderna – nei dosaggi autorizzati secondo l’età.

L’Azienda USL sta procedendo all’invio di sms telefonici ai cittadini che rientrano in questa categoria. I cittadini che pur non avendo ricevuto l’sms rientrassero tra coloro che sono affetti dalle patologie per le quali la vaccinazione è raccomandata, possono accedere senza prenotazione direttamente ai centri vaccinali.

ELENCO DELLE PATOLOGIE PER LE QUALI È RACCOMANDATA LA QUARTA DOSE DI VACCINO:
Queste le condizioni patologiche per le quali è prevista la quarta dose, trascorsi 120 giorni dalla somministrazione della terza:

  • trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  • attesa di trapianto d’organo;
  • terapie a base di cellule T esprimenti un recettore chimerico antigenico (cellule CART);
  • patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
  • immunodeficienze primitive (es. sindrome di Di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  • immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
  • dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  • pregressa splenectomia;
  • sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti T CD4+ 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.

 

 

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 14 al 20 febbraio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 6.350 positività (23.3 %) su un totale di 27.197 tamponi (molecolari e antigenici).Dopo quattro settimane di aumento si registra per la quarta settimana una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti (-3.227) che percentuali. Anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid, si registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente. In totale sono ricoverati 248 pazienti, di cui 16 in terapia intensiva.

“Un’altra settimana favorevole - commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna - dal punto di vista del numero dei contagi, che sul versante dell’occupazione dei posti letti.  I dati della settimana presa a riferimento confermano infatti in ulteriore diminuzione generale dei valori su tutto il territorio romagnolo. E’ evidente che la situazione è in via di miglioramento e ne siamo certamente sollevati, ma dobbiamo mantenere precauzione e attenzione. Serve gradualità, anche in attesa di vedere come evolverà il quadro epidemiologico nelle prossime settimane. E’ importante ricordare ancora una volte  che se le cose vanno molto meglio che in passato è grazie alla diffusione della vaccinazione. Siamo consapevoli  dell’incessante senso di ripetitività del nostro messaggio ma è fondamentale per il bene di tutti continuare ad insistere sulla campagna vaccinale e sulla necessità di aumentare le coperture, soprattutto nei bambini in età scolare che anche questo sabato potranno aderire all’open day vaccinale a loro dedicato. E’ una grande opportunità che mettiamo a disposizione delle famiglie.  Confidiamo siano in tante a coglierla”.

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