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Articoli filtrati per data: Novembre 2023

Grazie alla sensibilità della società civile si va popolando sempre più di pesci d’acqua dolce l’acquario del reparto di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini, per la gioia dei piccoli pazienti ricoverati.
Dopo l’intervento di restyling effettuato in collaborazione con lo staff di biologi professionisti dell’Acquario di Cattolica (Gruppo Costa Edutainment) e gli esperti dell’Acquario Club di Cesenatico, culminato nell’inaugurazione del 7 novembre, è proseguito il ripopolamento degli spazi con tante specie diverse, reso possibile dalla mobilitazione di tantissimi donatori privati, provenienti da tutta la Penisola, mossi dal desiderio di regalare un momento di svago e magari un sorriso ai bimbi presenti in reparto.
In particolare nei giorni scorsi, ad allietare le giornate dei bambini, sono arrivati altri pesci nell'acquario della Chirurgia Pediatrica dell'ospedale di Rimini.
“Il nostro più sentito ringraziamento, anche a nome dei piccoli pazienti che si allietano della presenza dei coloratissimi pesci – sottolinea il chirurgo e primario del reparto di Chirurgia Pediatrica, dottor Vincenzo Domenichelli - e dell’équipe medico infermieristica va in questo caso alle Guardie Giurate in servizio presso il nostro ospedale, rappresentate da Massimo Cavallo, così come alle Volanti della Polizia di Stato nella persona di Angelo Lomaestro. Queste donazioni consentono di arricchire l’acquario, amato dai bambini ricoverati nel nostro reparto e che tanta compagnia fa loro nel corso delle giornate, rendendo l’ambiente di cura più accogliente e ospitale”.

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Tutti gli ospedali dell’AUSL Romagna sono stati premiati, quest’anno, con i Bollini Rosa, per il biennio 2023-2024, dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.
I bollini, con validità dal 1° gennaio 2024, sono stati assegnati alle seguenti strutture ospedaliere dell’Ausl Romagna:

  • Presidio Ospedaliero “Maurizio Bufalini” di Cesena
    • Presidio Ospedaliero 'Degli Infermi' di Faenza
    • Presidio Ospedaliero “Morgagni-Pierantoni” di Forlì
    • Presidio Ospedaliero “Umberto Primo” di Lugo
    • Presidio Ospedaliero “Santa Maria Delle Croci” di Ravenna
    • Ospedale “Ceccarini” di Riccione
    • Presidio Ospedaliero “Infermi” di Rimini

Fondazione Onda ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre a una crescita numerica, assistiamo a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre Bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso Bando a 126 di questa edizione. 188 strutture hanno conseguito due Bollini e 53 un Bollino. La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute.
«L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda «rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate».
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..). Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Durante la cerimonia di premiazione è stato inoltre assegnato un riconoscimento speciale a 34 Referenti Bollino Rosa che si sono distinti negli anni per l’impegno e l’entusiasmo a sostegno delle iniziative di Fondazione Onda. Tra questi, per l’Ausl Romagna, l’ing.Valentina Sisti (in foto).
Sul sito www.bollinirosa.it  è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.

Ufficio Stampa Ausl Romagna

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A causa di un guasto al sistema informatico di laboratorio analisi della AUSL della Romagna, nella mattinata di oggi, mercoledì 29 novembre,  si sono verificati rallentamenti e blocchi presso i centri prelievo del territorio aziendale relativi all’accesso diretto.

Sin dalla notte sono stati attivati i sistemi di emergenza (Disaster Recovery) del Laboratorio Analisi ed i tecnici hanno completato nell'arco della mattinata le attività di configurazione,  al fine di ripristinare la piena funzionalità di tutti i sistemi informatici coinvolti, garantendo la riattivazione dei servizi agli utenti.

Ci scusiamo con gli utenti per il disagio subito e precisiamo che l'accaduto non è in alcun modo collegato all'attacco informatico che alcune aziende sanitarie della Regione hanno subito la scorsa notte.

Al fine di agevolare l’accesso, si comunica che nella mattinata di domani, giovedì 30 novembre, sarà ampliata l’offerta per l’accesso diretto nelle varie sedi erogative aziendali (a Ravenna sarà ampliato anche l'orario dei seguenti Centri Prelievi: CMP dalle ore 7.15 alle 11.45, ospedale Lugo dalle ore 7.15 alle 11.45, ospedale Faenza - Palazzina 13 dalle ore 7.00 alle 9.00)

Sedi ed orari dei Centri Prelievi presenti in Ausl Romagna sono consultabili al seguente link https://www.auslromagna.it/luoghi/elenco-punti-prelievo

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Anche quest’anno l’Associazione Sportiva Taekwondo Baek Ho di Cesenatico è vicina ai piccoli pazienti della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica di Cesena, proseguendo una lunga tradizione di donazioni a favore del reparto. Gli atleti ed i loro familiari hanno infatti donato 15 tiralatte manuali e ad uso personale per supportare l’allattamento al seno nei casi in cui, a causa di una malattia infettiva materna o neonatale, non sia possibile utilizzare durante il ricovero e anche dopo le dimissioni un tiralatte già in uso. Questa nuova generosa donazione consente di tutelare l’allattamento al seno anche nei momenti più difficili e sottolinea l’importanza del latte materno per tutti i bambini - afferma  il direttore della Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale del Bufalini dottor Marcello Stella che ringrazia i Maestri Nadir Giunchi e Sara Buratti, tutti gli atleti e le loro famiglie.

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Ultimo appuntamento a Cesena con l’iniziativa ‘I Sabati della prevenzione’ promossa dal Servizio Igiene e Sanità pubblica con il patrocinio del Comune.  A chiudere questo primo ciclo di eventi dedicati alla promozione della salute sarà sabato 2 dicembre, dalle ore 10 alle 12, nella Sede del Quartiere Oltresavio in Piazza Anna Magnani 143, l’incontro pubblico ‘Il ruolo dell’attività fisica nella disassuefazione dal fumo’.

Nel corso dell’iniziativa, rivolta in particolare ai fumatori, saranno illustrati i benefici che derivano dall’adozione di uno stile di vita sano, con un approfondimento sul ruolo dell’attività fisica anche nell’aiutare a liberarsi di questa dipendenza dannosa per la propria salute e per quella di chi ci sta vicino.

L’incontro sarà condotto da un team di professionisti esperti in promozione della salute e cambiamento di stili di vita a rischio e composto da un medico dell’U.O. Ser.D di Forlì Cesena, da un chinesiologo e da una infermiera dell’U.O. Igiene e Sanità Pubblica di Forlì-Cesena.Per Informazioni e iscrizioni scrivere a promosalute.ce@auslromagna.it oppure telefonare al 338.1046285

Nella stessa mattinata, gli ambulatori vaccinali di Piazza Anna Magnani 146 saranno aperti dalle ore 9 alle ore 12 per effettuare alcune vaccinazioni raccomandate (Pneumococco, Papilloma virus, morbillo e Herpes Zoster). Si ricorda che gli ambulatori straordinari sono rivolti in particolare ai nati nel 1957 che non hanno ancora fatto la vaccinazione contro lo pneumococco, alle ragazze nate nel 1998 mai vaccinate per il papilloma virus (HPV), ai nati tra il 1980 e il 1989 non protetti contro il morbillo e ai nati nel 1958 invitati a vaccinarsi contro l’Herpes Zoster. Queste sono infatti le vaccinazioni per le quali sono in corso campagne attive di invito alla vaccinazione tramite SMS o messaggio su fascicolo sanitario elettronico. Sarà possibile accedere prenotando tramite Cup e Cuptel (800002255).

Si ricorda che lo stato vaccinale può essere verificato sul Fascicolo Sanitario Elettronico o in alternativa può essere richiesto tramite la mail: vaccinazioni.ce@auslromagna.it

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 “La gestione multidisciplinare della malattia psoriasica: uno sguardo oltre le apparenze” è il titolo del congresso, organizzato dal direttore della U.O.C di Dermatologia di Ravenna, dott.ssa Michela Tabanelli e dal dott. Pierluigi Cataleta, direttore della U.O. di Reumatologia, che si svolgerà a Ravenna sabato 2 dicembre a Palazzo Rasponi dalle Teste.

L'evento  prevede l’intervento di numerosi specialisti afferenti all’Ospedale Santa Maria delle Croci, nonché il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale del territorio ravennate e dei rappresentanti delle associazioni dei pazienti psoriasici.

La psoriasi è una patologia estremamente frequente e si è rivelata negli ultimi decenni una malattia complessa, a patogenesi multifattoriale, in cui fattori genetici ed ambientali interagiscono tra di loro. Questa complessità si estrinseca anche nelle numerose comorbidità che contraddistinguono il malato psoriasico.

Nella giornata del 2 dicembre verranno in particolare sviscerate le associazioni in ambito cardiologico, oculistico, psichiatrico e gastroenterologico, nonché aspetti relativi al trattamento della forma cutanea e della forma articolare di psoriasi e aspetti di organizzazione volti ad implementare la collaborazione tra l’ospedale e la medicina territoriale.

Il filo conduttore del congresso sarà l’approccio multidisciplinare, l’unico che possa garantire una gestione globale delle problematiche dei pazienti affetti da malattie complesse come la psoriasi e che permetta al tempo stesso una gestione personalizzata sulle esigenze del singolo paziente.

Chiuderanno la giornata di lavori un intervento delle associazioni dei malati e uno dell’associazione Cuore e Territorio, che da molti anni è impegnata nella promozione della salute pubblica nella provincia di Ravenna e che recentemente ha collaborato con la U.O di Dermatologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci, nell’ambito di un progetto di umanizzazione e miglioramento dell’accoglienza e delle cure dei pazienti affetti da gravi patologie dermatologiche.

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“ Cardio Domina”è il titolo del congresso organizzato dall’Unità Operativa di Cardiologia dell’ospedale di Lugo, che si svolgerà sabato 2 dicembre nel Salone Estense in Piazza Martiri.

 Oggi gli obiettivi di salute pubblica impongono di prendere in considerazione un'ampia gamma di determinanti della salute come il sesso, genere, povertà, scolarità, ecc.

“Chi si occupa di salute ed organizzazione, spiega la dott.ssa Giulia Ricci Lucchi, direttore della U.O.Servizio Cardiologia di Lugo,  deve considerare il modo in cui le norme, i ruoli, i processi e l’organizzazione stessa  dei servizi sanitari influenzano i comportamenti e i risultati relativi alla salute.

Allo stesso tempo, è necessario riconoscere che la disuguaglianza di genere è un determinante trasversale della salute che opera in combinazione con altre forme di discriminazione basate su fattori quali l'età, lo stato socioeconomico, etnia o luogo di origine e orientamento sessuale”.

E’ altresì importante chiarire che la Medicina di Genere non si riferisce solo alla salute della donna, ma vuole garantire a ogni persona la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie” nel rispetto delle differenze.

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L’ 1 e 2 dicembre vieni a fare il test dell’HIV. E’ semplice, anonimo e gratuito.  Anche quest’anno, in occasione della giornata mondiale contro l’Aids, l’Ausl Romagna promuove l’apertura straordinaria degli ambulatori di Malattie Infettive, Dermatologia-Malattie Sessualmente Trasmesse e Ser.DP, invitando le persone ad effettuare il test per l’HIV con test rapidi o con prelievo venoso. E grazie alla preziosa collaborazione del volontariato sarà possibile eseguire il test anche in altre sedi e piazze.

Fare il test per l’Hiv è importante e non deve spaventare, perché è l’unico modo per accertarsi di non avere contratto il virus HIV in una occasione a rischio. In caso di positività è possibile accedere a terapie efficaci e interrompere la trasmissione del virus. Altre malattie che si trasmettono per via sessuale possono essere facilmente diagnosticate tramite test specifici che il medico potrà prescrivere; è importante curarle perché rendono più facile l’infezione da HIV. Ricordiamo che l’arma più importante è sempre la prevenzione. Ecco dove e quando effettuarlo in Romagna.

 

QUI RAVENNA


Ospedale "Santa Maria delle Croci" - ingresso da Via Missiroli 10:

Ambulatorio Malattie Infettive - scala viola - piano rialzato, venerdì 1 dicembre ore 8-13 test rapido salivare

Dermatologia Ambulatorio Malattie Sessualmente Trasmesse - scala viola - piano rialzato venerdì 1 dicembre ore 9-12 test rapido salivare

Ser.DP - Via Missiroli 16, venerdì 1 dicembre ore 8-12,45 test con prelievo venoso

 

Centro Antidiscriminazioni LGBTI+Via Berlinguer 7, venerdì 1 dicembre ore 9 -12 test rapido salivare con la collaborazione degli infermieri del Nucleo CNAI

 

LUGO Ser.DP - Via F. Bosi 32, venerdì 1 dicembre ore 8-12,45 test con prelievo venoso

 

FAENZA Ser.DP - Via Zaccagnini 22, venerdì 1 dicembre ore 8-12,45 test con prelievo venoso

 

 

QUI CESENA


Ospedale "M. Bufalini" - Viale Ghirotti 286: Ambulatorio Malattie Infettive - scala c - piano 6° venerdì 1 dicembre ore 9-14 test rapido salivare

Dermatologia Ambulatorio Malattie Sessualmente Trasmesse - Ambulatorio 19 - Piastra Servizi venerdì 1 dicembre ore 8,30-12,30 test rapido salivare

 

Ser.DP - Via U. Brunelli 552 venerdì 1 dicembre ore 8-11 test con prelievo venoso

 

 

QUI FORLI'


Ospedale "Morgagni-Pierantoni" Via Carlo Forlanini 34 Vecchiazzano: Ambulatorio Malattie Infettive  piano PS -1 - Piastra 1 venerdì 1 dicembre ore 9-14 test con prelievo venoso


Ser.DP - Via Orto del Fuoco 10 venerdì 1 dicembre ore 8-11 test con prelievo venoso o test rapido salivare

Piazza Saffi, sabato 2 dicembre dalle 14 alle 18 test rapido salivare in collaborazione con CRI Croce Rossa Italiana Comitato di Forlì

 

 

QUI RIMINI


Ospedale "Infermi" - Viale Luigi Settembrini 2:

DH Malattie Infettive - Padiglione Flaminio - piano terra venerdì 1 dicembre ore 9-12,30 test con prelievo venoso o test rapido capillare

Dermatologia Ambulatorio Malattie Sessualmente Trasmesse - piano rialzato - scala D venerdì 1 dicembre ore 8,30-12,30 test rapido salivare

Centro Alcol e Fumo venerdì 1 dicembre ore 8-13 test con prelievo venoso o test rapido salivare

 

Ser.DP Ospedale Padiglione Ovidio Via Ovidio venerdì 1 dicembre ore 8-13 test con prelievo venoso o test rapido salivare

Centro Commerciale "Le Befane" venerdì 1 dicembre dalle 12,30 alle 18,30 banchetto informativo con esecuzione test rapidi salivari a cura del SerDP di Rimini 

Piazza Tre Martiri sabato 2 dicembre dalle 18 alle 23,30 test con prelievo venoso e test rapido capillare in collaborazione con CRI Croce Rossa Italiana Comitato di Rimini

 

RICCIONE Ser.DP - Via Sardegna 9 venerdì 1 dicembre ore 8-13 test con prelievo venoso

 

NOVAFELTRIA Ser.DP - Via XXIV Maggio 74 venerdì 1 dicembre ore 8-12,30 test con prelievo venoso

 

L’accesso è diretto senza prenotazione; non è necessario il digiuno; il test potrà essere eseguito con prelievo venoso o con test rapidi (risultato entro 20 minuti)

Il test è gratuito e, se richiesto, può essere offerto in forma anonima

 

 

 

 

 

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Dati e attività dell’UO di Chirurgia Senologica Forlì-Ravenna.
La Chirurgia senologica Forlì-Ravenna, diretta dalla dottoressa Annalisa Curcio, dal 2019 svolge la sua attività nelle sedi di Forlì-Cesena, Ravenna e Faenza con un’ équipe trasversale, unica e dedicata esclusivamente ad interventi di chirurgia mammaria oncologica e ricostruttiva. E’ inserita nel percorso multidisciplinare della Breast Unit di Forlì-Cesena e di Ravenna (Lugo, Faenza), dove i diversi professionisti condividono le scelte terapeutiche, confrontandosi nei gruppi multidisciplinari e assicurando la miglior qualità di cura alle donne affette da tumore della mammella.
Il nuovo reparto, inaugurato oggi, si trova al quinto piano del Padiglione Morgagni dell’Ospedale di Forlì, e’ dotato di dodici posti letto di degenza, di due nuove sale operatorie e di un’area ambulatoriale dedicata con due ambulatori chirurgici, di cui uno per la dermopigmentazione dell’areola nelle pazienti sottoposte a ricostruzione mammaria post-mastectomia totale.
Nel 2022 sono stati eseguiti 900 interventi di chirurgia oncologica della mammella di cui 548 a Forlì-Cesena e 352 a Ravenna-Faenza (Fonte: PNE 2023) e quasi 200 interventi di chirurgia ricostruttiva, grazie all’ integrazione nell’equipe di chirurghi plastici dedicati che eseguono interventi di ricostruzione protesica immediata con le tecniche ricostruttive più attuali. Nell’UO di Chirurgia senologica, sede di Forlì, è stato ideato e condotto lo studio clinico prospettico sull’utilizzo della matrice dermica di derivazione umana decellularizzata (MODA) prodotta dalla Banca della cute di Cesena, diretta dal professor Davide Melandri, nella ricostruzione mammaria, oggetto di un’importante pubblicazione scientifica. Rappresenta il primo centro europeo in cui viene eseguita la ricostruzione diretta con protesi e matrice biologica di derivazione umana (MODA).
Il modello organizzativo della UO, caratterizzato dalla presenza nell’ equipe di chirurghi senologi e chirurghi plastici, che operano in sinergia sia nelle scelte che nella pianificazione chirurgica, consente di eseguire gli interventi di chirurgia mammaria con un approccio oncoplastico, (applicando tecniche di chirurgia plastica ai principi della chirurgia oncologica) e assicura oltre la radicalità oncologica, un buon risultato cosmetico alle donne operate.
L’UO di Chirurgia senologica nella sede di Forlì è il Centro di riferimento per la chirurgia di riduzione del rischio per le donne, portatrici di varianti patogenetiche che predispongono allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio, che non presentano ancora la malattia, alle quali è necessario poter assicurare il miglior risultato cosmetico.
Da sempre dedicata all’attività scientifica e di ricerca in collaborazione con l’IRST-IRCCS di Meldola, la Chirurgia senologica di Forlì ha partecipato a numerosi studi multicentrici nazionali e internazionali, è impegnata attivamente nelle più importanti Società scientifiche nazionali (ANISC, ACOI, Senonetwork) e in un' intensa e costante produzione scientifica con numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali. Ha dato un importante contributo scientifico in ambito senologico mediante l'ideazione di tecniche chirurgiche specifiche (tecnica dell’idrodissezione nella mastectomia con la conservazione del complesso areola-capezzolo, la mastectomia con lembo dermico bipeduncolato) utilizzate da tanti chirurghi senologi in Italia e all’estero, è stata centro di riferimento per la Scuola Speciale di Chirurgia senologica e Ricostruttiva ACOI e, da oltre 10 anni, è sede di riferimento (Comitato di Gestione e Docenza) del Master Universitario di II livello di Chirurgia Oncoplastica e Ricostruttiva dell’Università di Genova e in collaborazione con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.I volumi di attività e gli indicatori di esito della Chirurgia Senologica (tasso di reinterventi chirurgici entro 120 giorni da intervento conservativo, chirurgia ricostruttiva contestuale alla mastectomia) rispecchiano gli standard nazionali più elevati (vedi ultimo PNE).
La collaborazione e il supporto delle Associazioni di volontariato (IOR, LILT, Fiori d’Acciaio) che ci affiancano in tutti i territori e nei reparti è fondamentale per sostenere e accompagnare le pazienti nel loro percorso di malattia e di cura. Proprio grazie al contributo dello IOR è stato realizzato il progetto di umanizzazione degli spazi di cura del nuovo reparto di Chirurgia senologica che sarà ubicato nel Padiglione Morgagni dell’Ospedale di Forlì
Progetto di umanizzazione degli spazi del reparto di Chirurgia senologica Ospedale Morgagni Forlì
L’Istituto Oncologico Romagnolo ha donato circa 55 mila euro per il progetto di umanizzazione degli spazi, che è stato realizzato con opere d’arte e con pannelli luminosi al soffitto dando luminosità e colore agli ambienti, il restyling e la riqualificazione ambientale ha reso questi luoghi di cura più accoglienti e confortevoli per le donne, per i loro familiari e per i professionisti che trascorrono gran parte del loro tempo quotidiano negli ambienti ospedalieri.
L’obiettivo del progetto è rendere migliore la percezione della malattia e di porre più attenzione all’accoglienza delle pazienti e dei loro familiari nei luoghi della cura, ponendo al centro la persona con i suoi bisogni psicologici e relazionali e non solo la malattia. La qualità ambientale può migliorare inoltre le performance dei professionisti e questo rappresenta un elemento essenziale per garantire l’efficacia e la qualità dell’assistenza.
La scelta dell’arte racchiude in sé diversi significati affini al nostro lavoro e alla nostra chirurgia, è mirata a sottolineare l’importanza della bellezza (ripristino della propria integrità fisica e dell’immagine di sé dopo un trattamento chirurgico che interessa una parte significativa del corpo di una donna), il significato della comunicazione (l’opera d’arte è l’espressione più elevata dell’interiorità e dell’animo umano) e della cura come arte del riguardo e dell’attenzione alla persona considerata nella sua interezza.

GLI INVESTIMENTI
L’intervento per il nuovo reparto è stato finanziato per 2,9 milioni di euro con finanziamenti statali e regionali.

 

 

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            Una donazione che a una prima occhiata potrebbe sembrare non eclatante da un punto di vista meramente economico, ma dal significato profondo e soprattutto di grande impatto per i pazienti di Lugo: nella giornata di oggi è stato inaugurato il nuovo lettino di statica acquistato dall’Istituto Oncologico Romagnolo a favore del reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale “Umberto I”. Un’attrezzatura del valore di circa 3.200 euro, che tornerà utile alle persone ricoverate affette da gravi cerebrolesioni acquisite e che giungono alle cure presso l’Unità Operativa diretta dalla dott.ssa Cinzia Lotta allo scopo di recuperare la maggior autonomia possibile dopo eventi acuti e interventi di neurochirurgia. A fare da tramite per la donazione il dott. Claudio Dazzi, Responsabile dell’Oncologia di Lugo, che in questi anni ha collaborato più volte a stretto contatto con lo IOR per effettuare migliorie che rendessero il suo reparto più accogliente per pazienti e famigliari nonché nell’acquisto di macchinari innovativi per una presa in carico sempre più efficace: tra questi si ricordano il Paxman Scalp Cooler, casco refrigerante che permette a circa il 65% delle pazienti che vi si sottopongono di evitare la caduta dei capelli in seguito ai trattamenti chemioterapici; e l’ecotomografo “Canon Aplio 300”, strumentazione di ultima generazione del valore di 42.700 euro in grado di distinguere lesioni anche di piccolissime dimensioni, utile sia in fase diagnostica che interventistica. D’altronde, dei pazienti che afferiscono al reparto di Medicina Riabilitativa, sono numerosi quelli che devono sottoporsi a cure fisioterapiche in seguito ad operazioni chirurgiche di rimozione dei tumori.

            Ma ciò che rende ancor più speciale la donazione del lettino di statica è la storia di come nasce questo intervento. Si tratta infatti di una richiesta personale effettuata da Daniela Parri, fisioterapista che lavorava proprio presso la Medicina Riabilitativa dell’Ospedale “Umberto I” e a cui, nel dicembre 2020, è stato diagnosticato un carcinoma ovarico. Descritta dalle colleghe come una persona giovale, altruista, profondamente innamorata della sua mansione e del bene che poteva donare ai pazienti che afferivano alla struttura, negli ultimi giorni di malattia ha espressamente richiesto di utilizzare le offerte che sarebbero state raccolte nel corso delle sue esequie per qualcosa che potesse essere utile ai professionisti con cui lavorava. Una sorta di lascito, che ha portato ad un gesto d’amore concreto che possa fare la differenza per far ritrovare il massimo grado di autonomia possibile a tante persone che soffrono.

            «Ringrazio innanzitutto il dott. Claudio Dazzi, che si è fatto tramite tra noi e l’Istituto Oncologico Romagnolo, e ovviamente anche lo IOR per la donazione – ha spiegato la dott.ssa Lotta, che ha preso la parola per prima nel corso della cerimonia – il nostro desiderio era che Daniela potesse avere qualcosa di concreto che rimanesse, anche se ovviamente la sua presenza è sempre tangibile e non abbiamo bisogno di una strumentazione affinché il suo ricordo sia sempre qui con noi. Nel nostro reparto vengono ricoverati persone con gravi cerebrolesioni da traumi cranici o emorragie cerebrali: questa attrezzatura permette una lenta verticalizzazione ed anche una stabilizzazione dei pazienti allettati anche se non c’è un movimento attivo. È uno strumento importantissimo per la nostra attività quotidiana, di cui prima non disponevamo, e dunque siamo molto grati per questa donazione».

            Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR, ha preso la parola sottolineando anch’egli «l’importanza della collaborazione col dott. Dazzi, con cui abbiamo una famigliarità consolidata: questa volta non offriamo uno strumento per l’Oncologia ma ogni occasione per collaborare è importante. Perché? Il motivo è semplice: lo IOR riceve tanta fiducia dal territorio, anche grazie alla sua storicità e ai suoi fondatori, tra cui vorrei citare Rositano “Tano” Tarlazzi, colonna portante della nostra organizzazione per l’area di Lugo venuto recentemente a mancare. Questa fiducia va restituita: ed è ovvio che i valori e l’accoglienza che i pazienti trovano nell’Ospedale “Umberto I” siano tali che ogni investimento su questa struttura viene considerato giusto e doveroso per il livello dei professionisti che ci operano. Mi permetto solo una piccola proposta che spero non prendiate come appunto: lo IOR è impegnato già da anni per promuovere, nei luoghi di cura della Romagna, una serie di interventi volti all’umanizzazione dei reparti, affinché si presentino in maniera più luminosa per le persone che li frequentano. Ci rendiamo disponibili sin da oggi per creare insieme qualcosa di bello anche presso la Medicina Riabilitativa di Lugo, affinché diventi un luogo che racconti meno di sofferenza e malattia e più di accoglienza e di cura».

            Una proposta che il dott. Paolo Tarlazzi, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Lugo, ha accolto con entusiasmo, dichiarando che, «viste le contingenze e il periodo di forte crisi, l’aiuto che ci offre lo IOR sarebbe sicuramente utile in un’ottica di ancor più ampio respiro. Ringrazio il dott. Miserocchi e i famigliari di Daniela Parri, che qui oramai sono di casa: la sua presenza è ancora palpabile perché colleghi e colleghe continuano a mantenerne vivo il ricordo». Cosa confermata anche dalla Agnese Morelli, fisioterapista del reparto, che in maniera commossa ha ammesso che «la lezione che mi porterò dentro da questa esperienza è che, nella frenesia di questo lavoro, ci viene chiesto di tanto in tanto di fermarci ed essere presenti, come persone e come professionisti, per dare maggior valore ai rapporti umani. Daniela sarebbe sicuramente orgogliosa di questa giornata: quello che andiamo a celebrare oggi non è solo un lettino di statica in ricordo della sua persona, ma uno strumento al servizio di tanti pazienti che darà un risultato concreto per coloro che afferiscono alla nostra struttura». Ha concluso il dott. Claudio Dazzi, da tutti individuato giustamente come il tramite tra IOR e Ospedale “Umberto I”, che ha sottolineato come «il rapporto tra Oncologia e Medicina Riabilitativa è sempre più stretto e sarà sempre più stretto: grazie alla ricerca e alle nuove scoperte stiamo riuscendo ad avere una cronicizzazione sempre più lunga dei tumori che curiamo, quindi i nostri pazienti avranno sempre più bisogno delle cure di questo reparto affinché il tempo che riescono a sottrarre alla malattia sia della massima qualità possibile. Sono molto contento di aver fatto la mia parte affinché il desiderio di Daniela, paziente presso il nostro reparto, venisse concretizzato. Ringrazio di cuore come sempre lo IOR e Fabrizio Miserocchi: so che, quando abbiamo bisogno di qualcosa, mi bastano cinque minuti per avere da loro una risposta».

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