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Articoli filtrati per data: Agosto 2023

Dal mese di settembre  verrà avviato dall’AUSL Romagna presso la Casa della Comunità  di Bagnacavallo un gruppo psicoeducativo con contenuti teorici e soprattutto esperenziali, ispirati alla Mindfulness.

Il protocollo Mindfulness based Stress Reduction è un programma strutturato e sistematico che utilizza la meditazione di consapevolezza come elemento centrale per aiutare le persone a prendersi cura maggiormente di sé e a vivere un’esistenza più salutare ed adattiva; sia in termini individuali che collettivi.

E’rivolto a persone maggiorenni che vivono un momento di cambiamento che necessitano di un aiuto per poter incrementare le proprie capacità di adattamento e di gestione dei vissuti.

L’attività di gruppo sarà diretta dalla Dott.ssa Attrice Maria Grazia Psicologa-Psicoterapeuta Istruttrice MBSR.

 Si svolgerà dal 6 settembre al 3 novembre 2023, con cadenza settimanale, dalle ore 14.00 alle ore  16:30.

Gli incontri sono completamente gratuiti, rivolti ad un numero definito di persone e vi  si accede tramite un primo colloquio valutativo, scrivendo direttamente una mail al seguente indirizzo: mariagrazia.attrice@auslromagna.it

Il percorso rientra nel più ampio progetto della psicologia all’interno delle case di comunità  ed è già stato realizzato con risultati positivi in termini di benessere psicofisico per gli utenti nella case della comunità di Russi e San Pietro in Vincoli.

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Dal 4 settembre prossimo l’area adiacente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì sarà oggetto di lavori di ristrutturazione, con interventi che riguarderanno anche le vie di accesso e di uscita dello stesso e che prevederanno:


• l’ampliamento della camera calda e conseguente estensione di alcuni spazi interni del Pronto Soccorso
• la successiva riprogettazione della viabilità
• la realizzazione di una accessibilità facilitata per pazienti con disabilità.
Tale intervento avrà una durata complessiva stimata di 4/6 mesi con un avanzamento lavori che prevede tre fasi realizzative e che comporterà delle modifiche alla viabilità per gli utenti.


Prima Fase: ampliamento rampa - inizio 4 settembre 2023

Ampliamento dell’attuale rampa di accesso al Pronto Soccorso e all’area ripristino ambulanze. Tale rampa, attualmente a senso unico di circolazione, verrà ampliata a doppio senso per compensare la futura impossibilità di uscita dalla parte opposta dovuta all’occupazione dell’ampliamento della camera calda stessa, anche per sostenere il supporto logistico all’ospedale durante i lavori di realizzazione del nuovo Padiglione materno infantile e Oncologia IRST, il cui inizio lavori è previsto all’inizio del 2024. Questa prima fase, pertanto, determina una variazione della viabilità per e dal Pronto Soccorso stante la chiusura della rampa interessata dalla ristrutturazione.


Accesso al Pronto Soccorso Fase 1 (dal 4 settembre)

Utenza
Gli accompagnatori degli utenti non autosufficienti potranno accedere al PS dall’attuale rampa di uscita dal PS (condividendola con i mezzi di soccorso). Dopo avere lasciato il paziente, dovranno uscire mantenendo lo stesso senso di marcia (sulla rampa saranno presenti dissuasori e segnaletica specifica che impediscono la risalita della rampa), procedendo lungo la strada che costeggia il Padiglione Morgagni, fino al viale principale dell’Ospedale che porta all’uscita.

Trasporti secondari e utenti per dialisi
Dall’ingresso sul viale principale saranno mantenuti gli accessi degli utenti per dialisi, degli utenti che necessitano dell’aiuto dei barellieri e dei mezzi per i trasporti secondari, con stazionamento nelle apposite aree dedicate.

Mezzi di Soccorso e delle Forze dell’Ordine
I mezzi di soccorso e delle Forze dell’Ordine accederanno al PS percorrendo, in doppio senso (in entrata e in uscita), l’attuale rampa di uscita dal PS.


Seconda fase: ampliamento camera calda - inizio metà ottobre 2023

Si prevede la demolizione dell’attuale camera calda e successiva ricostruzione al fine di aumentarne le dimensioni sia in termini di superficie che di servizi. Contemporaneamente sarà possibile ridimensionare alcuni spazi interni, anche con l’ampliamento di alcuni di essi, con l’obiettivo di migliorare la logistica per i pazienti e il lavoro degli operatori. A lavori conclusi, la nuova struttura occuperà l’attuale area esterna a ridosso della rampa e la rampa manterrà il doppio senso di marcia

Accesso al Pronto Soccorso Fase 2 e definitiva

L’accesso al Pronto Soccorso per i mezzi di soccorso, delle forze dell’ordine e per l’utenza, potrà avvenire ordinariamente attraverso le due rampe, passando all’interno della camera calda. La rampa allargata, nella fase 1, potrà essere percorsa a doppio senso di circolazione, per dare supporto alla logistica per gli approvvigionamenti al nosocomio, durante i lavori del nuovo Padiglione materno - infantile e Oncologia IRST previsti dal 2024 al giugno 2026


Terza fase: realizzazione nuova rampa pedonale di accesso al Pronto soccorso

Abbattimento della barriera architettonica situata tra il parcheggio e l’ingresso del Pronto Soccorso, costituita attualmente da una scala, mediante realizzazione di una rampa che favorisca l’accessibilità a pazienti portatori di disabilità e nuova scala.
L’allestimento di un cantiere, seppure a lato della struttura esistente, comporterà un comprensibile minimo di disagio agli utenti. Ci scusiamo pertanto anticipatamente per gli eventuali disagi che si potranno verificare durante i lavori al Pronto Soccorso, ma che serviranno a migliorare ed ottimizzare l’utilizzo del servizio

 

(In allegato la mappa dei lavori al PS)

 

 

 

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La capacità di percepire le quantità - e quindi i numeri - è presente in tutti noi fin dalla nascita, e si sviluppa spontaneamente già nei primissimi anni di vita. A condizione di trovare terreno fertile e stimoli adeguati nell’ambiente di vita dei bambini, a cominciare dalla famiglia. Eppure, per molti adulti, i numeri restano qualcosa di astruso e a volte noioso, il 55% degli studenti italiani manifesta preoccupazione o ansia per la matematica e ancora oggi circa 1 adulto su 4 in Italia ha difficoltà a padroneggiare anche i più semplici concetti matematici. Tutto ciò ha importanti conseguenze a livello sia individuale sia collettivo, perché in ogni momento troviamo numeri intorno a noi: quando valutiamo la convenienza di uno sconto o di una nuova offerta telefonica, quando controlliamo un conto prima di pagare, quando dobbiamo calcolare il giusto dosaggio di un farmaco che il nostro medico (o il pediatra) ci hanno prescritto. Ecco perché promuovere fin da piccoli lo sviluppo delle abilità numeriche di cui siamo naturalmente dotati è un obiettivo così importante, per avere una infanzia che conta, che può contare sulle proprie abilità e costruire il proprio futuro.  

Questo il tema al centro del convegno "Infanzia che conta" che si terrà a Cesena il 30 settembre presso il Campus Universitario in collaborazione fra Associazione Culturale Pediatri della Romagna, Dipartimento di Psicologia della Università di Bologna, AUSL Romagna e Biblioteca Malatestiana sezione Ragazzi, e vedrà la presenza di scienziati ed esperti. Nel corso del convegno verranno illustrati i risultati del progetto Nati per Contare, un intervento che ha coinvolto più di 250 bambini e bambine cesenati, e i loro genitori nella promozione di attività, giochi e conversazioni con i numeri in famiglia. E come Nati per Leggere, lo storico progetto che da oltre vent’anni promuove la lettura ai bambini in famiglia come strumento di crescita delle loro competenze linguistiche, anche Nati per Contare ha visto protagonisti i pediatri di famiglia: una risorsa preziosa, affidabile, e accessibile in qualsiasi momento a tutti i bambini e ai loro genitori, e a tutti i professionisti che hanno un ruolo sullo sviluppo educativo dei bambini e delle bambine. 

Nel pomeriggio seguiranno laboratori e giochi matematici in Piazza Bufalini e Biblioteca Ragazzi aperti a ragazzi e famiglie. Si allegano programma e scheda Info per l'iscrizione

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"AiCS e Ausl Romagna insieme per garantire agli CSIT World Sports Games totale sicurezza sotto il profilo medico sanitario. E’ stato infatti presentato nei giorni scorsi a Ravenna il piano dettagliato di azione che prevede la copertura sanitaria per ogni impianto sportivo o luogo pubblico interessato dal grande evento multisportivo.

Gli CSIT World Sports – che, ricordiamo, si terranno in Romagna dal 5 al 10 settembre e che sono organizzati sul territorio da AiCS – interesseranno ben 47 impianti sportivi dislocati in 7 città diverse, da Ravenna a Riccione, passando per Forlì, Cesena, Cervia, Cesenatico e Misano Adriatico. Per ognuno degli impianti sportivi e delle zone di assembramento – tra cui piazza Garibaldi a Cervia dove si terrà la cerimonia di apertura e il Fantini Club di Cervia dove si terrà la festa di chiusura -, valutato l’indice di pericolosità dell’evento sportivo, sono state organizzate pattuglie sanitarie, con presidi di sicurezza che, a seconda dell’evento, prevedano a bordo campo il medico, o il personale paramedico o l’ambulanza. Il piano è stato quindi redatto da AiCS, in coordinamento con l’Azienda unica sanitaria di Romagna e in collaborazione con le associazioni cittadine di supporto parasanitario, tra cui la Croce Rossa, il Sorriso di Cesena Onlus, la Croce Italia Santarcangelo, la Croce Azzurra di Riccione.

La centrale del 118 dell’Ausl Romagna, guidata da Maurizio Menarini, a capo del team di tecnici al lavoro con AiCS per la migliore organizzazione sul territorio, utilizzerà lo stesso piano come mappatura di ulteriore presidio di sicurezza delle sette città interessate, nel corso degli CSIT World Sports Games."

A questo link il programma degli eventi in Romagna: https://2023.csit-world-sports-games.com/general-programme/

Sport coinvolti negli eventi e nelle competizioni: americanfootball, athletics, basketball,beachvolley,chess,dance, dodgeball, football,golf, handtohandcombat, judo, karate, MAMANET,  minifutball, padel , parasport, petanque, pickelball, polsport,skating, swimming , tabletennis,tavball, tennis,waterbasket, volleyball, wrestling, 

 

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 “Gli estremi del contrasto - aspetti salienti relativi all’utilizzo del mezzo di contrasto iodato in tc nel paziente pediatrico e nel paziente anziano” è il titolo del congresso che si svolgerà  venerdì 22 settembre a Ravenna  presso Palazzo Rasponi delle Teste . L’evento formativo, che vede come Responsabile Scientifico la dott.ssa Maria Teresa Minguzzi (Direttore UOC Radiologia Ravenna-Cervia), ha coinvolto tutto il Dipartimento di diagnostica per immagini di Ausl Romagna e molti professionisti dell’ospedale di Ravenna. Il periodo“postcovid”  si è caratterizzato  per lunghe liste di attesa e ritardata diagnosi di numerose patologie, conseguenze  legate sia alla sospensione delle attività di diagnosi e screening durante le fasi acute della pandemia, ma anche ad un cambiamento imposto dalla centralità dell’imaging all’interno dei percorsi diagnostico-terapeutici.

Alcuni studi riportano un incremento negli ultimi 5 anni del 30% di immagini diagnostiche, i moderni protocolli oncologici impongono follow up sempre più ravvicinati mentre i processi decisionali nell’urgenza–emergenza sono sempre più vincolati al ricorso ad esami di  Tomografia Computerizzata.

La migliore efficienza delle apparecchiature, la distribuzione capillare e l’evoluzione tecnologica che ha comportato una significativa riduzione della dose radiologica, alimentano un ricorso particolarmente disinvolto e talvolta ingiustificato agli studi TC.

L’insieme di queste diverse ragioni sta portando all’esigenza di ridurre qualunque spreco, razionalizzando ed ottimizzando il rapporto costi/benefici in particolare in quelle condizioni in cui l’imaging di scelta è la TC con MDC.

Le conseguenze della somministrazione del mezzo di contrasto assumono caratteristiche particolari in prossimità degli “estremi” della vita, l’infanzia-adolescenza, la senilità ed il paziente fragile.

Da un lato è necessario considerare in prospettiva ogni eventuale effetto collaterale dell’uso del mezzo di contrasto, dall’altro in presenza di fragilità e co-morbidità, è necessario prestare massima attenzione alle possibili conseguenze dell’esposizione al mezzo di contrasto.

L’appropriatezza delle indagini e gli aspetti medico legali che sempre più orientano le scelte cliniche sollevano infine importanti tematiche di ordine etico ed economico.

L’evento è rivolto a specialisti Radiologi, Pediatri, Geriatri, Internisti e specialisti di varie discipline interessati agli argomenti trattati  ai Medici di Medicina  Generale ed  agli specializzandi  delle varie discipline.

Il Congresso è patrocinato dal Comune di Ravenna, dalla Sezione di Studio di Mezzi di Contrasto della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, dall'Ordine dei Medici della provincia di Ravenna e da UNiBO Campus Ravenna 

Iscrizione gratuita  on-line su: www.delphiformazione.it sezione Calendario ECM

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Torna Domenica 15 ottobre 2023 la ormai nota FUGA FORREST 2023, una manifestazione ludica motoria a scopo benefico organizzata dall'Associazione Podistica Corri Forrest di Forlì, con possibilità di scelta tra due percorsi di 13 e 7 KM. E' previsto anche un percorso cicloturistico dedicato a MTB, Gravel, E-BIKE e un piccolo percorso panoramico dedicato alle persone con disabilità motoria  (vedi programmi completi nell'immagine di copertina e in allegato)

 L'Associazione podistica Corri Forrest di Forlì organizzerà, la "Fuga Forrest" 2023 a favore di un progetto di pet therapy - interventi assistiti con animali, promosso dalla Fondazione Opera don Pippo per l'Unità Operativa di Pediatria di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta e per un progetto di Medicina Territoriale della Geriatria forlivese .

La Società Corri Forrest è un associazione sportiva dilettantistica che promuove la corsa a piedi, sia su strada che in montagna. Ha sede in Terra del Sole (FC) ed è composta da 120 associati provenienti dalle province di Forlì, Ravenna ,Bologna, Forlimpopoli, Castrocaro Terme, Terra del sole e Medicina, che frequentano le podistiche domenicali di tutta Italia. I suoi soci hanno sviluppato, nel tempo, una forte attenzione alle tematiche sociali, animando eventi come la Diabetes Marathon di Forlì e arrivando ad organizzare, nel 2014, la traversata coast to coast dell’Italia dal Tirreno all’Adriatico, denominata TAR ’14, per finanziare la manutenzione di una navetta per il trasporto dei pazienti dell’ Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola.

La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica.

Per informazioni e pre-iscrizioni: fugaforrest@corriforrest.com

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Camminate sulla battigia, risveglio muscolare, beach soccer, beach volley, beach tennis, ginnastica stile yoga, immersioni subacquee e tanto altro. Attività aperte a tutti e gratuite, presso la spiaggia di Marinagrande di Viserba.

Si svolgerà dal 3 al 9 settembre 2023 e vedrà arrivare a Rimini quasi 400 tra adulti e ragazzi che stanno affrontando percorsi di sofferenza psichica e i loro accompagnatori. Si tratta di eSPORTiamoci, un progetto del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Rimini, organizzato da Uisp Rimini con il supporto per alcune importanti iniziative del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL della Romagna, delle associazioni di utenti e familiari Noi libera-mente insieme - Progetto Itaca Rimini ODV e OdV  Orizzonti Nuovi per la Salute Mentale e delle associazioni Dopo di Noi Rimini e Cooperativa sociale Alpha, oltre che delle spiagge di Marinagrande Di Viserba.

eSPORTiamoci promuove inclusione e socialità attraverso lo sport e prevede, presso la spiaggia di Marinagrande di Viserba (bagni 24/25/26/27 di Viserba), camminate sulla battigia, risveglio muscolare, beach soccer, beach volley, beach tennis e ginnastica stile yoga al tramonto, immersioni subacquee, ma anche incontri e seminari.

Insieme alle attività quotidiane sopraelencate, i partecipanti saranno coinvolti anche in una serie di occupazioni straordinarie, come visite guidate delle città (al fine anche di promuovere il territorio e il patrimonio ambientale e culturale del comune di Rimini), uscite in canoa, con tavole da sup, in pedalò e in momenti di confronto su temi a rilevanza sociale.

Saranno organizzati tornei, trekking, una giornata di gita in barca a vela all’interno della darsena di San Giuliano di Rimini e (grande novità dell’edizione 2023), una collaborazione speciale con il Museo della Città di Rimini “L. Tonini”.

Quest'anno, infatti, nell'ambito della rassegna eSPORTiamoci 2023, Sport&Cultura, negli spazi del Museo della Città “Luigi Tonini” di Rimini (Corridoio P.T del Museo) sarà allestita una mostra dedicata all’artista Augusto Gennari (1943-2013). La mostra sarà visitabile dal 5 al 17 settembre e l’accesso al pubblico dell’esposizione sarà gratuito per chi desidera visitarla specificatamente.

Inoltre, in questa edizione, appuntamento speciale con I Venerdì della salute: esecuzione di esercizi fisici, salutari e adatti a tutti con Raffaele Tordi, tecnico dell'attività motoria dell’Ausl Romagna Dipartimento di Sanità Pubblica.

Uisp Rimini e Dipartimento di Salute Mentale e DP di Rimini non sono sole nell’organizzare il progetto. Tutto questo è possibile grazie alla significativa partecipazione dell’Ausl Romagna Dipartimento di Sanità Pubblica, delle associazioni  Noi libera-mente insieme - Progetto Itaca Rimini ODV e OdV  Orizzonti Nuovi per la Salute Mentale e delle associazioni Dopo di Noi Rimini e Cooperativa sociale Alpha, oltre che delle spiagge di Marinagrande Di Viserba.

Le attività di Marinagrande saranno gratuite e aperte non sono ai ragazzi per i quali il progetto è stato pensato, ma a tutti: chiunque lo voglia potrà recarsi in spiaggia e fare ginnastica stile yoga, tornei,  passeggiate sulla battigia e/o esercizi fisici, salutari e adatti a tutti, senza impegno né prenotazione.

Il programma completo della manifestazione e le modalità di partecipazione sono consultabili a questo link:

https://www.uisp.it/rimini/pagina/programma-esportiamoci-2023

 

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“Una raccolta di firme, anche attraverso una piattaforma digitale, ordini del giorno da discutere nei Consigli comunali ed un evento a ottobre per fare fronte comune con sindaci di ogni orientamento politico, professionisti sanitari, sindacati, associazioni e consulte nell’iter di approvazione della legge”.

Così l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri online dedicato alla proposta di legge della Giunta, che prevede un incremento del fondo sanitario nazionale di quattro miliardi all’anno. All’incontro, aperto da un saluto del presidente Stefano Bonaccini, hanno partecipato oltre 400 tra sindaci di ogni orientamento politico, sindacati, associazioni, consulte e operatori della sanità.

“Il Paese - prosegue Donini – ha bisogno di più sanità pubblica. Le risorse stanziate dal Governo dal 2023 al 2025 sono insufficienti per affrontare le nuove sfide cui è chiamata la sanità pubblica. Il sottofinanziamento della sanità è ormai diventato strutturale e questo rischia di garantire sempre meno ai cittadini l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari, come previsto dalla Costituzione”.

Secondo l’assessore, infatti, negli ultimi diciotto mesi tutte le Regioni d’Italia nell’ambito della Commissione Salute e della Conferenza delle Regioni hanno chiesto il finanziamento dei fondi per le spese Covid ed energetiche, circa 4 miliardi di euro, e l’adeguamento del fondo sanitario nazionale in modo strutturale. La proposta di legge di iniziativa della Giunta chiede risorse stabili su ambito pluriennale perché non solo il fondo oggi è inadeguato finanziariamente, ma è difficile – da anni - fare programmazione.

“È un paradosso tutto italiano – sottolinea ancora Donini-, la stessa richiesta arriva dal Ministero della Salute e per certi aspetti anche dalla Corte dei conti. In assenza di questo stanziamento le Regioni continueranno ad essere chiamate dal ministero del Tesoro a riallineare la spesa. Questo vuol dire depotenziare la produzione sanitaria dei nostri sistemi”.

“Per questo – prosegue - la nostra proposta di legge vuole portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale e superare il limite di spesa del personale dipendente. Abbiamo, però, bisogno di una mobilitazione, istituzionale e popolare, perché vogliamo che questo nostro progetto di legge possa essere di esempio per altre iniziative analoghe. E’ una battaglia che riguarda tutti e non possiamo accettare che il sistema sanitario nazionale sia a rischio”.

L’Emilia-Romagna è la prima Regione che tenta di elevare una richiesta reiterata a proposta di legge, ma Donini ha buone ragioni di ritenere che non sarà l’unica perché in altre Regioni è in corso un dibattito simile. “Più saremo e più sarà forte lo stimolo al Parlamento per mettere al centro il tema della sostenibilità finanziaria per la salute”.

L’incontro di oggi - conclude l’assessore – che ha visto una partecipazione ampia e trasversale, con oltre 400 presenti e una cinquantina di interventi a voce e nella chat dell'evento, è stato un primo momento per trovare modalità e tempi per sostenere e promuovere l'iniziativa di legge.

La maggior parte dei partecipanti ha manifestato di condividere gli obiettivi dell’iniziativa. Inoltre, l’assessore Donini ha annunciato che, durante la discussione della proposta di legge in Commissione Salute, saranno auditi tutti i parlamentari eletti in Emilia-Romagna.

Chi vuole sostenere il progetto di legge può collegarsi all'indirizzo: https://salute.regione.emilia-romagna.it/pdl

La proposta dell’Emilia-Romagna

Portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale per riuscire a dare risposta alle nuove sfide e ai nuovi bisogni di cura e assistenza dei cittadini, e per evitare il collasso finanziario della sanità italiana. E’ quanto prevede il progetto di legge della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che dopo il via libera della Giunta regionale lo scorso 31 luglio farà poi il suo iter in Assemblea legislativa e sarà poi sottoposta alle Camere, come prevedono l’articolo 121 comma 2 della Costituzione e l’articolo 28 dello Statuto regionale.

Una proposta, quella promossa dalla Giunta guidata dal presidente Bonaccini, in difesa della sanità pubblica e universalistica, per continuare a garantire - con risorse stabili e adeguate - tenuta e funzionamento del Sistema sanitario nazionale, già messo a dura prova dalla pandemia e ora fortemente a rischio.

La proposta di legge di iniziativa regionale si inserisce in un contesto in cui la domanda di servizi sanitari e sociosanitari è in aumento perché la popolazione invecchia progressivamente e il Servizio sanitario nazionale, già oggi sottofinanziato rispetto alle necessità della popolazione, è in affanno rispetto alla copertura dei costi delle Regioni determinati dalla pandemia.

Nel 2021 il finanziamento ordinario del Sistema sanitario nazionale in rapporto al Pil è stato pari al 6,9% (fonte ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato). Nel 2019 era addirittura sceso al 6,4%, a fronte di Paesi come la Germania, che destina il 9,9% del Pil al finanziamento della spesa sanitaria pubblica; la Francia il 9,3%; il Regno Unito l’8% (dati Ocse). Inoltre, nella Nota di Aggiornamento al DEF del 4 novembre 2022 si prevede un livello di spesa sanitaria che nel 2025 scende al 6% del Pil.

 

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Sono stati eseguiti i primi due interventi di protesi del ginocchio con tecnica robotica, in pazienti di ambito riminese, dall’équipe della UO Ortopedia e Traumatologia di Rimini, diretta dal Dr. Stefano Landi.
Si tratta solo della prima tappa, per il presidio ospedaliero di Rimini, di un progetto di applicazione di questa tecnologia ai pazienti dell’Ausl Romagna. La tecnica robotica consente di impiantare le protesi con una precisione ed un’attinenza al piano preoperatorio difficili da ottenere con la chirurgia tradizionale.
Per lo svolgimento di tali interventi l’équipe operatoria ha seguito una formazione specifica, mentre i pazienti vengono studiati con un protocollo TAC dedicato al fine di registrare le informazioni, imprescindibili sull’anatomia individuale, da trasmettere al computer che guida il braccio robotico. Gli interventi si sono svolti presso l’Ospedale di Ravenna, in base al progetto del Dipartimento osteoarticolare dell’Ausl della Romagna. Il percorso prevede che i pazienti di ambito riminese, dopo aver completato l’iter preoperatorio all’ospedale Infermi, siano ricoverati presso la Unità Operativa di Ortopedia di Ravenna, dove i chirurghi dell’équipe di Rimini eseguono l’intervento. Nella seconda giornata post-operatoria i pazienti vengono quindi nuovamente trasferiti all’ospedale Infermi per proseguire la degenza e la riabilitazione.
“In accordo con i dati di letteratura – spiega il dottor Landi - abbiamo avuto modo di riscontrare quanto la grande precisione di posizionamento dell’impianto abbia positive ricadute sulla qualità del percorso post-operatorio e riabilitativo. Il controllo post dimissione dei primi due pazienti ci ha fornito dati molto confortanti. Sono emersi ottimi risultati funzionali oggettivi, suffragati da un’elevata soddisfazione soggettiva per una sostanziale completa ripresa delle normali attività”
Per il prossimo mese sono già stati programmati altri quattro pazienti.

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 L'Unità Operativa di Ostetricia - Ginecologia di Forlì, diretta dal dottor Luca Savelli, ha acquisito in questi giorni una nuova vasca per il travaglio, che verrà messa a disposizione di tutte le partorienti che lo richiederanno.
"La nuovissima vasca - spiega Giuseppina Greco, la coordinatrice infermieristica del reparto - può essere utilizzata in tutte le varie fasi del travaglio . Può essere scelta dalla partoriente, in corso d'opera , insieme all'ostetrica che la segue durante il travaglio. La donna può entrare ed uscire dalla vasca tutte le volte che vuole. L'utilizzo dell'acqua calda della vasca è una metodica di contenimento del dolore non farmacologica molto gradita dalle donne. "
"Dei circa 750 parti che effettuiamo all'ospedale di Forlì - spiega il dottor Savelli - circa il 30% chiede il travaglio in vasca . Il travaglio in vasca diminuisce il dolore percepito dalla partoriente (effetto di analgesia naturale) e studi scientifici dimostrano come i travagli in vasca abbiano una durata minore rispetto agli altri ed abbiano effetti sulla riduzione di lacerazioni perineali di secondo grado.L’uso dell’acqua nel travaglio è considerato sicuro, non presenta controindicazioni nel travaglio fisiologico e non è correlato a maggior rischio di infezione materno-fetale, neanche in caso di rottura intempestiva delle membrane."
"La sala travaglio con la vasca non è una sala separata dalla sala parto - aggiunge la coordinatrice - È all'interno della sala parto ed è una stanza che possiede ogni tipo di comfort per la partoriente, oltre ad ausili per l'assistenza alla mamma, anche intensiva. In acqua il corpo è più leggero, sono facilitati i movimenti, è più facile lasciarsi andare. L' effetto rilassante di un bagno caldo può essere sfruttato anche durante il travaglio. Il travaglio in acqua infatti riduce la richiesta di analgesia , a dando la possibilità di vivere un travaglio naturale e meno doloroso. Ricordiamo infine, a tutte le future mamme, che proseguono gli incontri “Nascere a Forlì 2023”, organizzati dall’Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia di Forlì. Gli appuntamenti, a cadenza mensile e in presenza , si tengono alle ore 12,30 nella sala riunioni al Terzo Piano del Padiglione Valsalva dell’ospedale di Forlì. Il prossimo, dopo la pausa estiva, è in programma per il 18 settembre. Seguiranno le date del 16 ottobre, 20 novembre ed 11 dicembre. Nel corso degli incontri, ad accesso libero e gratuito, vengono presentate le caratteristiche strutturali (reparto, ambulatori, sala parto) e la filosofia che sottende alla presa in carico ospedaliera della gestante”.

 

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