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Tiziana Rambelli

Articoli inseriti da Tiziana Rambelli

Dal 2 ottobre altri sportelli micologici dell'Ausl Romagna apriranno l'attività per aiutare i raccoglitori di funghi a scongiurare errori ed intossicazioni. Raccogliere i funghi, infatti, può nascondere delle insidie, poiché non tutte le specie sono commestibili e, anzi, alcune sono tossiche o addirittura mortali.


“Solo una corretta determinazione delle specie fungine effettuata da personale esperto micologo – spiega il dottor Silvio Cantori, Coordinatore del Processo Aziendale – Ispettorato Micologico di Ausl Romagna – può scongiurare una qualsiasi intossicazione da funghi. È pertanto sempre opportuno sottoporre i funghi raccolti, o ricevuti in regalo, al controllo degli esperti dell’Ispettorato micologico”.

Dal 2 ottobre apriranno i seguenti sportelli di Ausl Romagna:

  • SAN PIERO IN BAGNO: Via Marconi n.36 mercoledì dalle 9:00 alle 10:00
  • FAENZA : via Zaccagnini n.22 lunedì dalle 12:00 alle 13:00
  • BAGNACAVALLO:  via Vittorio Veneto n. 8 venerdì dalle 12:00 alle 13:00
  • RICCIONE:  via Sicilia n.61 giovedì dalle 9:00 alle 11:00
  • NOVAFELTRIA : piazza Bramante n. 10 lunedì e venerdì dalle 8:00 alle 9:00
  • MONTECOPIOLO:  piazza San Michele Arcangelo n.7 lunedì dalle 9:30 alle 10:30

Ecco di seguito, invece, sedi, giorni ed orari degli sportelli già aperti:

Sportello Ambito di Cesena: via Brunelli 540, dalle ore 11.00 alle ore 12.30, tutti i lunedì
Sportello Ambito di Forlì: via della Rocca 19, dalle ore 8.30 alle ore 12.30, tutti i lunedì
Sportello Ambito di Ravenna: via Fiume Abbandonato 134, dalle ore 9.00 alle ore 11.00, il lunedì e venerdì
Sportello Ambito di Rimini: via Flaminia, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 il lunedì, e dalle ore 9.00 alle ore 11.00 il venerdì

Sabato 30 settembre, alle ore 15 verrà inaugurata e intitolata al Dott. Giuseppe Sanchini, la casa della Comunità del Comune di Predappio, alla presenza del Sindaco Roberto Canali e del Dott. Francesco Sintoni, Direttore del Distretto Sanitario di Forlì dell’AUSL della Romagna.

Seguirà la presentazione del progetto “Predappio, città amica delle persone con demenza”, iniziativa che ha preso il via già otto mesi fa con la firma del protocollo d’intesa tra il Comitato Anziani di Predappio, l’AUSL della Romagna, l’ AUI (Alzheimer Uniti Italia) e il Comune di Predappio.
Interverranno: Ester Celli, Presidente del Comitato Anziani con il contributo “Predappio città amica: un progetto capillare nel territorio predappiese”, il Dott. Giuseppe Benati, Direttore del Dipartimento di Cure Primarie e Medicina di Comunità, U.O. Geriatria di Forlì che esporrà “Comunicare e rappresentare in modo etico e inclusivo la demenza e le persone con demenza”, Manuela Berardelli Presidente AUI Nazionale e la Dott.ssa Susanna Cipollari, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice AFAM che ci parlerà di “Citta amica della persona con demenza: utopia o realtà?” , il Prof. Rabih Chattat, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica dell’Università di Bologna – Campus di Cesena, che presenterà il contributo “Comunità amica, inclusione sociale per vivere bene con la demenza”. Modererà l’incontro l’Assessore al Welfare Dott.ssa Francesca Farolfi.
Il progetto ha molteplici scopi: facilitare lo svolgimento delle attività quotidiane della persona con diagnosi di demenza mediante la creazione di un clima di accettazione e di sostegno a livello locale, fare interventi di prevenzione della patologia, instaurare una collaborazione ed un legame di profonda fiducia fra la comunità cittadina e la persona affetta da demenza.
Ad oggi, grazie a questo progetto, sono già stati realizzati, sul territorio predappiese, diversi interventi a favore delle persone con demenza e dei loro familiari.
Come prima misura è stato realizzato un questionario rivolto a tutti i commercianti del paese per capire se gli era mai capitato di interagire con persone malate di demenza e per valutare una loro disponibilità a partecipare a proposte formative e divulgative. Per questa attività è stata coinvolta una delle operatrici del territorio, una figura importante che è già di supporto ai nuclei familiari anziani fragili. Ad ottobre 2022, è stata realizzata una formazione rivolta agli operatori delle strutture per anziani del territorio di Predappio, ai dipendenti comunali, agli operatori della casa della salute e ai volontari del Comitato Anziani, tenuta dalla dott.ssa Elena Mariani del CDCD dell'Ausl Romagna. Sono stati proposti utili spunti non solo per conoscere la malattia, ma anche per trovare strategie per affrontare eventuali comportamenti disfunzionali.
E' stata inoltre incaricata dal Comitato Anziani, la psicologa Dott.ssa Sonia Sassi, che ha già svolto percorsi domiciliari per le persone con diagnosi di disturbo cognitivo. E' stato attivato uno sportello di primo livello con il contatto diretto con l'assistente sociale dell'area anziani del Comune di Predappio Dott.ssa Fausta Martino ed uno di secondo livello con l'attivazione, all'interno della sede del Comitato Anziani, di servizi a supporto dei familiari.
Era stato ipotizzato un corso di memory training rivolto a circa dieci persone, un percorso utile per prevenire le demenze, ma vista l'altissima richiesta ne sono stati realizzati tre ed è in corso la programmazione del quarto.

L’evento si svolgerà presso la Casa della Comunità di Predappio in via Trieste, 4.
In caso di maltempo la presentazione del progetto “Predappio, città amica delle persone con demenza” si svolgerà presso la sala Europa, in via Marconi,17 a Predappio.

 

 

L'Associazione Forlivese per le malattie del fegato (AFMF) dona all’Unità Operativa di Gastroenteorologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì, diretta dal dottor Carlo Fabbri, un ecografo palmare wireless completo di tablet.

“Si tratta – spiega il dottor Fabbri -  di un pratico ecografo formato tascabile, dotato di due sonde, sonda convex e sonda lineare ad alta frequenza, in grado di riprodurre immagini ecografiche di alta qualità e con ottima risoluzione.

La donazione rappresenta un’implementazione tecnologica di un progetto iniziato circa cinque anni fa, che ha visto l’unificazione di un servizio di ecografia diagnostica ed interventistica all’interno della U.O. di Gastroenterologia di Forlì-Cesena. “Nel 2020 – s -  è stato acquistato un ecografo di ultima generazione dotato, oltre che di una tecnologia di altissimo livello per le immagini B-mode e lo studio ecocolorDoppler, anche di un software per l'ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) e  per la misurazione non invasiva della fibrosi epatica (elastografia epatica mediante 2D-shear wave).Tale progetto ha coinvolto in un’attività di consulenza specialistica (di durata biennale) la dottoressa Carla Serra, responsabile del programma dipartimentale di ecografia diagnostica ed interventistica del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi (Bologna), una delle maggiori esperte in campo nazionale ed internazionale in questa disciplina. Più recentemente, anche il presidio di Cesena è stato dotato di un ecografo di ultima generazione analogo all’apparecchio di Forlì, provvisto di software per la quantificazione non invasiva della steatosi epatica (UGAP). Grazie a questo progetto sono presenti oggi, presso l’U.O., un gruppo di referenti di epatologia e di ecografia che assicurano, oltre alla continuità di presa in carico, un elevato livello professionale, garantito anche da costanti progetti di formazione continua. In particolare si occupano dell'attività ecografica ed epatologica, il dott. Carlo Jung, responsabile dell’attività ambulatoriale ecografica, la dott.ssa Elisa Liverani, responsabile degli ambulatori epatologici, la dott.ssa Luigina Vanessa Alemanni, la dott.ssa Giulia Comandini e il dott. Alessandro Sartini. L’attività ecografica interna alla U.O. è parte integrante dell'attività ambulatoriale, soprattutto nell’inquadramento diagnostico e nel monitoraggio dei pazienti affetti da patologie gastroenterologiche croniche, quali epatopatici/cirrotici, pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali o con patologie pancreatiche. In particolare, le potenzialità di metodiche di ecografia diagnostica di ultima generazione, unitamente alle competenze di ecografia interventistica (biopsie diffuse e mirate ecoguidate, termoablazione ed alcolizzazione ecoguidata di tumori primitivi epatici) consentono la presa in carico e la gestione del paziente epatopatico dalla diagnosi alla terapia, garantendo un monitoraggio puntuale e con tecnologie all’avanguardia”

“ L’AFMF, nata nel 1996, è da sempre impegnata sul versante della prevenzione delle malattie del fegato, oltre che per migliorare l'assistenza ai malati epatopatici – spiega il Presidente, dottor Salvatore Ricca Rosellini -  Recentemente avevamo donato all'Unità Operativa di Medicina Interna forlivese il software QEleaxto di Esaote, del valore di oltre seimila euro , utilizzabile per valutare meglio ecograficamente la struttura del fegato, in modo non invasivo. Siamo quindi felici di poter integrare anche  la strumentazione diagnostica che l'Unità Operativa di Gastroenterologia mette a disposizione dei pazienti, con uno strumento di grande attualità: un ecografo palmare Vscan Air CL con doppia sonda di General Electric e un tablet Samsung A8, per un valore complessivo di 4.700 euro. Questo piccolo ecografo wireless a batterie può essere utilizzato al letto del paziente, facilitando sia l'approccio diagnostico che operativo ai malati di fegato. E' intenzione dell'AFMF proseguire con ulteriori collaborazioni per migliorare, ancor più, la già ottima qualità dell'assistenza verso i pazienti affetti da epatite cronica e da cirrosi epatica."

“L’ecografo palmare – conclude il dottor Fabbri – troverà  largo impiego nell’attività clinica del nostro reparto di degenza, accelerando l’inquadramento diagnostico del paziente, aiutando il clinico nel monitoraggio dell’efficacia della terapia medica, delle procedure interventistiche endoscopiche/radiologiche eseguite, nella gestione di eventuali complicanze. Tutto ciò per garantire ai nostri pazienti un iter diagnostico-terapeutico più snello e puntuale, in un'era in cui la sonda ecografica, al pari della nostra mano, sta diventando strumento integrante nell'esame obiettivo del singolo paziente”

CONVEGNO L’EMERGENZA NON È LA SOLUZIONE DEL FUTURO

10 OTTOBRE 2023, OPIFICIO GOLINELLI BOLOGNA - VIA PAOLO NANNI COSTA, 14


Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Rescue Press e con le associazioni scientifiche SIIET, SIMEU, acEMC e CARD, ha scelto di aprire un confronto pubblico costante per spiegare cosa è stato fatto in questi anni di studio e di preparazione per uscire dalla crisi dei sistemi di soccorso pre-ospedalieri e ospedalieri.

 

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“La Cura attraverso l'arte” e “Musica senza barriere”, svolte in luoghi dedicati alla salute, hanno allietato con il Quartetto d'archi Bocklin, i comuni di Meldola e Premilcuore il 25 e 16 settembre scorsi.

L'assessore comunale di Meldola, Michele Drudi, e la sindaca di Premilcuore, Ursula Valmori, hanno partecipato entusiasti all' iniziativa.
“Romagna mia”,suonata come fuori programma, ha “scaldato i cuori” del personale e dei degenti dell'Ex Ospedale L.D. Ricci di Premilcuore (oggi Casa Residenza),, che hanno accompagnato gli strumenti cantando il celebre brano…
Il progetto musicale è stato affiancato dalla narrazione storica del conservatore dell'Ausl Romagna, Sonia Muzzarelli, che ha illustrato la storia ospedaliera dei due Comuni che ospitano l’iniziativa.
“La musica senza barriere” con le formazioni da camera dell’Orchestra Cherubini
Attraverso il repertorio cameristico si approfondisce il rapporto dialettico fra gli strumenti; si sviluppa e perfeziona, in altre parole, quel senso di comunità che è linfa di ogni orchestra.
Con questa consapevolezza, su invito del Maestro Riccardo Muti e per volontà dei musicisti, sono fioriti i gruppi da camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Ed è nella convinzione che fare musica insieme sia uno dei più alti esempi di convivenza civile che è nata La musica senza barriere, la rassegna che dal 2019 porta la musica a chi non può varcare la soglia di un teatro – gli ospiti di RSA, carceri, ospedali – perché nessuno sia escluso dall’esperienza della bellezza. Così si riscrive il concetto di pubblico a favore di un’idea più inclusiva per la quale la musica sia un diritto universale e inalienabile: con quest’iniziativa, i giovani della Cherubini dimostrano come una società che sa trarre il meglio da ogni sua parte abbia un suono bellissimo.

E' indetta l'Assemblea del Centro Studi Aziendale per il Volontariato e la Solidarietà “Giovanni Donati” ( https://www.auslromagna.it/comunita/centro-studi-giovanni-donati)

Si terrà  il giorno 13 ottobre, alle ore 14.30, presso il Centro di formazione dell' AUSL Romagna in Via Pratella 10, Aula 3, a  Forlì 

 

Ordine del giorno:


1) rinnovo del consiglio direttivo ed elezione del nuovo coordinatore
2) iniziative ed idee per l'anno 2023-2024
3)accoglienza nuovi iscritti

Si allega statuto del Centro Studi Donati

 La città incontra l’ospedale e le sue bellezze. Nella giornata di ieri quasi 200 persone hanno partecipato alla visita guidata dell’ospedale di Forlì.
Gabriele Zelli, studioso di storia forlivese, e la dott.ssa Sonia Muzzarelli, conservatore dell'Ausl della Romagna, hanno condotto la visita guidata alla scoperta dell’Ospedale Morgagni- Pierantoni nato come sanatorio, inaugurato formalmente nel 1939, e oggi nosocomio della città.

La visita è stata anche l’occasione per dare il benvenuto al nuovo Direttore del Presidio Ospedaliero, Giorgio Martelli, che ha inquadrato il nosocomio, spiegando la devastazione che la malattia TBC (non ancora debellata), portava al tempo della costruzione dei Padiglioni del sanatorio che oggi sono parte integrante dell’ospedale.

La visita è proseguita nel parco, dove i dipendenti Ausl Romagna, l’esperto del verde Ivan Versari e l’Arch. Andrea Gozzoli, Dirigente architetto presso l’Uo Attività Tecniche di Forlì e Cesena , hanno spiegato, ognuno per la propria competenza le piante e l’architettura dei padiglioni storici, la loro funzione e l’integrazione con il parco, che era parte integrante della cura alla tbc. Durante la passeggiata la dott.ssa Muzzarelli ha fatto notare le opere presenti nel parco e nel nuovo padiglione definendola “arte pubblica” poiché era stata prodotta a seguito di bandi destinati agli abbellimenti di edifici pubblici.

La visita è proseguita nel padiglione Valsalva, dove l’Architetto dell’Ausl Romagna, Gianni Bisulli, ha raccontato come nei luoghi destinati a incontri pubblici, è possibile rendere fruibile la raccolta storica scientifica dell’Ausl. Nella sala sono custoditi i libri donati dal medico Sante Solieri (Cotignola,1877- Forli'1949) e la strumentazione scientifica donata dal nipote del noto medico Fabio Rivalta. Il fuori programma del Dott. Giancarlo Cerasoli è stato fondamentale per comprendere l'importanza della "prova di Rivalta", oggi caduta in disuso. La visita è terminata nel parco di fronte al raro albero ibrido nato spontaneamente più di cinquant’anni fa.

 

 

Un importante successo per la Banca della Cute RER - U.O. Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale M. Bufalini, con sede a Pievesestina di Cesena, diretta dal prof. Davide Melandri.

Una nuova metodica di conservazione a temperatura ambiente di tessuti destinati all’uso clinico ha ricevuto, in questi giorni il parere favorevole dall'Ufficio Brevetti Italiano, che ha riconosciuto l’importanza dell’invenzione. Gli inventori del brevetto sono la dottoressa Elena Bondioli, dirigente responsabile dell’ attività di Ingegneria tessutale e Direttore tecnico Cell Factory e Sala Criobiologica, il prof. Davide Melandri e la dottoressa Valeria Purpura, Dirigente Biologo della Banca Cute RER .
“Si tratta – spiega Valeria Purpura - di una soluzione che permette di conservare le caratteristiche morfologiche e strutturali dei tessuti fino a tre anni dal confezionamento. Il fatto di poter mantenere il tessuto a temperatura ambiente in questa soluzione è molto vantaggioso perchè permette la distribuzione del tessuto ancora confezionato ed un suo utilizzo solo in seguito a evidenza clinica”
“Al momento – chiarisce la dottoressa Purpura - il tessuto richiesto dal medico viene scongelato e deve essere utilizzato entro e non oltre tre giorni dallo scongelamento. Nel caso in cui si verifica un problema (per fortuna non capita molto di frequente), il tessuto scongelato non può essere utilizzato e viene smaltito. Con questa nuova metodica la distribuzione del tessuto in soluzione permette invece di avere un tessuto pronto all'uso e di evitarne l'eventuale smaltimento. E' comunque da considerare che la crioconservazione, che prevede lo scongelamento del tessuto ed il suo utilizzo entro tre giorni, è una metodica ottimale, soprattutto per i tessuti vitali”
“Un altro vantaggio della conservazione dei tessuti in soluzione a temperatura ambiente – conclude la dottoressa Purpura - è l'abbattimento dei costi di stoccaggio in vapori di azoto, necessari per la crioconservazione”
“Si tratta di un primo risultato che ci riempie di soddisfazione – aggiunge il prof. Melandri - e al quale tutto il gruppo stava lavorando da tempo. La conservazione a temperatura ambiente semplifica e ottimizza l'utilizzo di alcuni tipi di tessuti per determinate indicazioni cliniche tutto a vantaggio della praticità e, non ultimo, riduce i costi e ne semplifica la conservazione e la distribuzione svincolandoli dalla catena del freddo".

 

 

Giorgia è una bambina di 2 anni che non riesce a mangiare se non guardando un video. Leonardo è un bambino di 8 anni che gioca da solo in camera con i videogiochi e la notte non riesce a dormire. Filippo ha 13 anni, ed al mare con i genitori si rifiuta di uscire dalla stanza perchè vuole rimanere a chattare con la sua amica.

Questi sono solo alcuni dei racconti di genitori posti di fronte a nuove sfide educative. La realtà virtuale, che indica tutto ciò che esiste e che riguarda Internet, ha un effetto concreto su di noi e sui nostri bambini. Genitori, pediatri ed educatori hanno bisogno di sapere come accompagnare i bambini ad un uso sano e responsabile delle tecnologie digitali, vale a dire a quale età permettere loro di iniziare ad utilizzare i dispositivi digitali, il tempo di utilizzo giornaliero, definito screen time, e la corretta tipologia dei contenuti visionati. Questo permette di mantenere quella che viene definita la “salute digitale”, importante ai fini della salute globale, al pari della salute biologica (come sta il corpo), psichica (come ci si sente) e sociale (come sono le relazioni). A questo fine, il Dipartimento Materno-Infantile di Rimini (Ausl Romagna), diretto dalla dott.ssa Gina Ancora, i pediatri di famiglia, rappresentati per questo progetto dalla dott.ssa Antonella Antonelli ed il Distretto territoriale di Rimini e Riccione, diretto dal dott. Mirco Tamagnini, hanno redatto un progetto di “Educazione al Digitale” che è stato finanziato con i fondi regionali della prevenzione anche tramite il supporto della dott.ssa Elisabeth Bakken Direttore Igiene e Sanità Pubblica di Rimini.

“Si tratta – spiegano gli operatori - di un progetto unico in Italia che prevede un bilancio di salute digitale da parte dei pediatri di famiglia per aumentare la consapevolezza dei genitori sul tema ed identificare eventuali situazioni a rischio su cui intervenire con informazione ed interventi. A ciò si aggiunge una formazione congiunta su “Educare al digitale” per il personale sanitario, educativo e sociale che vede in questi giorni il suo evento conclusivo a Rimini Terme, dal titolo “PROGETTO BILANCIO DI SALUTE DIGITALE. EMPOWERMENT DEI GENITORI NELL’EDUCAZIONE AL DIGITALE DEI PROPRI FIGLI. INDIVIDUAZIONE PRECOCE DI MINORI A RISCHIO”.

Il corso ha visto la partecipazione di circa 350 iscritti ad ascoltare esperti come il dott. Luca Pisano, psicoterapeuta, esperto in giurisdizione minorile ed in cyberbullismo, che dal 2022 realizza per il Dipartimento per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri il progetto “il patentino digitale per i minori autori del reato” e il pediatra Osama al Jamal, segretario della FIMP regionale Sardegna.

L’obiettivo del progetto è di attivare un programma di prevenzione-intervento che parta dalla gravidanza, attraversi il momento della nascita per arrivare attraverso i pediatri di famiglia alla neuropsichiatria infantile ed ai centri per le famiglie per proteggere i nostri giovani dal “pifferaio magico” del mondo virtuale facendo cultura ed identificando precocemente i disturbi da abuso del digitale”

Mercoledì 4 ottobre ore 10,00

presso Ospedale "Infermi" di Rimini

Ingresso principale - Area esterna ospedaliera

 

 

Il progetto prevede la messa a dimora di giovani alberi al fine di sottolineare l'importanza del legame tra la salute delle persone e quella dell'ecosistema.

Saranno presenti:

Jamil Sadegholvaad - Sindaco di Rimini

Anna Montini - Assessore Transizione Ecologica (Ambiente, Sviluppo Sostenibile, Pianificazione e Cura del Verde Pubblico), Blu Economy, Statistica Comune di Rimini

Francesca Raggi - Direttrice Ospedale Rimini

Rosa Maria Padovano - Prefetto Rimini

Rosanna Lavezzaro - Questore di Rimini

Fabio Gilioli Presidente Regione ER Fadoi

Maurizio Ongari Past president Fadoi

Arma dei Carabinieri di Pistoia - Gruppo Biodiversità

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