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Quarta dose per le persone immunodepresse: dal 1 marzo somministrazione senza prenotazione

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Quarta dose per le persone immunodepresse: dal 1 marzo somministrazione senza prenotazione Quarta dose per le persone immunodepresse: dal 1 marzo somministrazione senza prenotazione

Da martedì 1 marzo, anche in Romagna, partono le somministrazioni della quarta dose di richiamo (booster) alle persone immunodepresse che potranno accedere liberamente ai centri vaccinali aziendali, senza necessità di prenotare.

La vaccinazione è raccomandata, come indicato dalle autorità sanitarie nazionali, a chi ha dai 12 anni in su con marcata compromissione della risposta immunitaria per patologie, trattamenti farmacologi o trapianti di organo (vedi elenco riportato in calce).

Occorre aver completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi (di cui la terza addizionale o booster), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale. Va fatta utilizzando uno dei vaccini a mRNA - Pfizer o Moderna – nei dosaggi autorizzati secondo l’età.

L’Azienda USL sta procedendo all’invio di sms telefonici ai cittadini che rientrano in questa categoria. I cittadini che pur non avendo ricevuto l’sms rientrassero tra coloro che sono affetti dalle patologie per le quali la vaccinazione è raccomandata, possono accedere senza prenotazione direttamente ai centri vaccinali.

ELENCO DELLE PATOLOGIE PER LE QUALI È RACCOMANDATA LA QUARTA DOSE DI VACCINO:
Queste le condizioni patologiche per le quali è prevista la quarta dose, trascorsi 120 giorni dalla somministrazione della terza:

  • trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  • attesa di trapianto d’organo;
  • terapie a base di cellule T esprimenti un recettore chimerico antigenico (cellule CART);
  • patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
  • immunodeficienze primitive (es. sindrome di Di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  • immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
  • dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  • pregressa splenectomia;
  • sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti T CD4+ 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 11 Marzo 2022 16:10 Modificato da:
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