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Affrontare le disuguaglianze e migliorare l'accesso ai servizi sanitari e sociali. E’ il filo conduttore che lega una serie di attività ed eventi previsti nell’ultima settimana di settembre a Rimini nell'ambito del Piano di contrasto alle diseguaglianze del Distretto di Rimini.
Si parte nella mattinata di martedì 24 con un workshop internazionale dal titolo ‘Contrasto alle disuguaglianze e sviluppo dei servizi: Il progetto nodi territoriali di salute e la collaborazione tra servizi, enti locali e università’, in programma dalle ore 9 nell’Aula Magna dell’Università (via Domenico Angherà 22).
Si tratta di un importante momento di riflessione e condivisione delle esperienze maturate nel Distretto di Rimini su un tema di crescente rilevanza nel contesto attuale. Dopo i saluti istituzionali (coordina Mirco Tamagnini, Direttore del Distretto di Rimini), infatti, a tenere la relazione principale (“Il contrasto alle disuguaglianze in salute e la rete delle Marmot Cities”) sarà proprio il Prof. Michael Marmot (Direttore dell’Institute for Health Equity), il principale ricercatore internazionale in questo ambito.
Il 79enne scienziato britannico grazie ai suoi studi comparati ha rivoluzionato l’epidemiologia, stabilendo legami sino ad allora insospettati tra lo status sociale e le condizioni di salute e l’aspettativa di vita, così da dare inizio all’era dell’“epidemiologia sociale” e preparare il terreno per lo sviluppo di un concetto completamente nuovo di medicina preventiva.
Il piano di contrasto alle disuguaglianze e il progetto dei nodi territoriali di salute
Il workshop, in particolare, sarà l’occasione per fare il punto sul piano di contrasto alle disuguaglianze del Distretto di Rimini, discutere e analizzare i progressi nell'implementazione delle Microzone e del progetto dei nodi territoriali di salute, un'iniziativa innovativa nata con l’obiettivo di costruire una rete di servizi integrati sul territorio riminese, mirata a rispondere in modo più efficiente e personalizzato ai bisogni della comunità.
Ad illustrare con i loro interventi le strategie adottate e in che modo tali approcci siano stati concretamente applicati nel contesto riminese, con i risultati finora raggiunti, condividendo le migliori pratiche emerse nel corso dell'ultimo anno di attività, saranno Ardigò Martino e Giulia Silvestrini per Ausl Romagna, il Prof. Ivo Quaranta e Chiara Bodini, entrambi del Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI) - Università di Bologna, e Fabio Mazzotti (Ufficio di Piano Rimini). Quindi una tavola rotonda sul tema ‘Il progetto Microzone e Nodi Territoriali per la Salute alla luce delle esperienze nazionali e internazionali’, coordinata da Luigi Palestini (Regione Emilia-Romagna), a cui prendono parte i professori Roberto De Vogli (Università di Padova), Tulio Franco (Università Federale Fluminense) e Roberta Biolcati (Università di Bologna) e Luca Gelati, Direttore Assistenziale Ausl Romagna.
Le considerazioni finali e la chiusura lavori sono affidate a Francesca Bravi, Direttrice Sanitaria Ausl Romagna.
Dalla standardizzazione alla singolarità dei percorsi di cura
Nel pomeriggio di martedì 24 (ore 14.30), nell’Aula dell’Università di Bologna in via Clodia 49, si terrà un seminario rivolto ai professionisti del settore (con crediti formativi) dal titolo ‘Dalla standardizzazione alla singolarità: Confronto internazionale tra esperienze di integrazione tra livelli assistenziali, dall’ospedale al domicilio’.
Verrà esplorato il passaggio dai modelli di assistenza standardizzati a percorsi di cura personalizzati e integrati, centrati sulla singolarità di ogni persona e delle sue relazioni nel contesto di vita reale. Attraverso il confronto tra esperienze locali e internazionali, si discuteranno le strategie di integrazione tra i vari livelli assistenziali, dall'ospedale al domicilio. L'incontro sarà arricchito dai contributi di relatori esterni, che offriranno prospettive innovative per ripensare l'organizzazione dei servizi e rispondere meglio alle esigenze specifiche delle persone e delle comunità.
Workshop di tre giorni ‘Strumenti per il lavoro intersettoriale e la partecipazione comunitaria’
Di respiro internazionale è poi anche il workshop in calendario nel fine settimana (da venerdì 27 a domenica 29 settembre) alla Sala Celle del Comune di Rimini (Via XXIII Settembre 124/c), dal titolo ‘Strumenti per il lavoro intersettoriale e la partecipazione comunitaria’, con la presenza di relatori provenienti da Paesi europei e dal Brasile.
Il seminario, aperto a tutte le persone interessate, indipendentemente dalla loro formazione e professione o appartenenza ad associazioni o enti, risponde all’esigenza di trasferire nella pratica quotidiana di lavoro sul territorio l’approccio centrato sulla salute, intersettoriale, interprofessionale e partecipativo previsto dal DM 77/22 e dal Decreto-Legge del 13 settembre 2012 n. 158, implementato tramite l’ACN 24. A questo scopo il workshop offrirà esempi pratici di best practices nazionali e internazionali rispetto ai seguenti temi: lavoro in equipe, interprofessionalità e intersettorialità nei contesti dell’assistenza territoriale; partecipazione delle comunità nelle reti di cura; passaggio dall’intervento sul singolo all’intervento con/attraverso il gruppo. Il focus di questo spazio di formazione e discussione collettiva sarà su strumenti e metodologie che consentano di passare da un approccio bio-riduzionista e prestazionale a uno centrato sulla persona, sulle reti di relazioni significative, sulle comunità e sul territorio. Durante il workshop sarà possibile partecipare a visite sul campo (i partecipanti possono scegliere una delle esperienze tra Faenza, Forlì, Forlimpopoli, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo oltre a Rimini) per osservare direttamente l'applicazione pratica delle metodologie e degli strumenti discussi.