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Continuano, nel distretto di Forlì- Alta Vallata del Bidente, gli incontri relativi alla presentazione del progetto Infermiere di Famiglia e Comunità. Questa volta l'iniziativa si è svolta a Galeata, con la partecipazione del Sindaco, Francesca Pondini, della Direzione infermieristica di Forlì, con la dott.ssa Mazzini Silvia e Linda Prati, Morena Maraldi, del Dipartimento di Sanità Pubblica, dott.ssa Alessia Scardovi, del dottor Giuseppe Benati, Direttore del Dipartimento Cure Primarie Forlì-Cesena, dei Medici di medicina Generale , degli Infermieri di Comunità e della cittadinanza.
"La serata - spiegano gli organizzatori- ha permesso di illustrare a tutta la cittadinanza gli ambiti di responsabilità dell’infermiere di famiglia. A livello comunitario, con attività trasversali di promozione ed educazione alla salute, integrazione con i vari professionisti tra ambito sanitario e sociale, mappatura e attivazione di possibili risorse formali e informali; a livello domiciliare per valutare i bisogni del singolo e della famiglia e organizzare l’erogazione dell’assistenza direttamente e/o indirettamente, valutando, per le situazioni assistenziali a medio-alta complessità, l’attivazione della rete territoriale; a livello ambulatoriale, come punto di incontro in cui gli utenti possono recarsi per ricevere informazioni, per orientare meglio ai servizi e prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza rivolti alla prevenzione collettiva, alla Sanità Pubblica e all’assistenza di base (DPCM del 12 gennaio 2017), inclusi interventi di educazione alla salute, presso la Casa della Comunità di Santa Sofia ed ambulatori di Galeata."
"L'obiettivo - chiariscono - è di avvicinare le persone, specialmente quelle più fragili, e mettere in rete i professionisti e le risorse della comunità, a garanzia di percorsi più facili e risolutivi.L’applicazione di tale modello, nel territorio della Vallata Alto Bidente, garantirà l’anticipazione dei bisogni socio- sanitari e la mappatura delle fragilità sul territorio, anche al fine di contenere lo sviluppo di disabilità dovuta a patologie croniche ed offrire un’assistenza più personalizzata, attraverso una rete di servizi sempre più integrati tra loro.Gli infermieri di famiglia e comunità individuati per l’avvio della progettazione sono : Silvestroni Luca, Leoni Susanna, Rossi Romina e Pesarini Dalida, coordinati dalla Responsabile della Casa della Comunità, Ilaria Ragazzini"