La coppia di candelabri fa parte del monumento funebre commissionato all’artista dalla contessa Maria Bertoccini a perenne memoria del marito Pietro Roverella e del suo lascito testamentario che con statuto del 20 luglio del 1904 fu retta ad “opera Pia Roverella”.
I due candelabri in bronzo erano posti all’ingresso del complesso architettonico della cella funeraria. Pochi giorni prima dall’avvio al cimitero di Cesena il gruppo scultoreo fu esposto dall’artista nel suo studio di Bologna .
I due manufatti, fusi presso la ditta Bastianelli di Roma, sono ricchi di minuziosi rimandi simbolici incentrati sull’albero della vita.
Tullo Golfarelli, figlio dell’orafo Enrico, apprese le tecniche dell’incisione e della lavorazione dei metalli nella bottega di famiglia perfezionandola frequentando la bottega dello scultore orafo P. Gagliardi a Roma nel 1878.
A fine anni ottanta dell’Ottocento entrò in contatto con l’ambiente culturale bolognese, dove nel 1893 aprì lo studio inizialmente a palazzo Bentivoglio per trasferirlo in seguito in via degli Angeli n.20.
L’artista fu prevalentemente scultore ma anche appassionato bozzettista e disegnatore.
Curiosità
Anche Golfarelli, su indicazioni del Pascoli, si cimentò nell’arte dell’illustrazione della Divina Commedia.
L’opera è stata in mostra fino al 16 aprile 2023 al Palazzo Rasponi dalle Teste - Ravenna
Bibliografia:
Sonia Muzzarelli in La Cura attraverso l’Arte. Opere dal Patrimonio storico e artistico Ausl Romagna, catalogo della mostra, Ravenna Palazzo Rasponi dalle Teste, Fp Edizioni; aprile 2023
Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it