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Articoli filtrati per data: Aprile 2024

Una nuova sala dialisi e una nuova centrale di sterilizzazione a migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza fornita dall’ospedale Infermi di Rimini e più in generale dall’Azienda Usl della Romagna. Si è svolta in mattinata la cerimonia di inaugurazione dei due innovativi servizi all’interno della struttura di viale Settembrini 2, “collocati nel corpo ospedaliero denominato Piastra e frutto di un importante percorso di ristrutturazione portato avanti nel corso di alcuni anni”, come ha ricordato Francesca Raggi, Direttrice del presidio ospedaliero Rimini Santarcangelo Novafeltria.
A portare il saluto della città e del sindaco Jamil Sadegholvaad è stato Kristian Gianfreda, assessore comunale alla sanità e presidente del Distretto di Rimini. “Ogni volta che mi trovo qui mi sento onorato e contento di far parte di questo territorio – ha sottolineato Gianfreda – per la qualità e l’impegno che riuscite a dedicare alle cure ai cittadini. Quello odierno è un passo importante, ma spesso ci troviamo a inaugurazioni del genere a conferma degli sforzi che si stanno compiendo in questa direzione. La nostra preoccupazione di amministratori è quella di tenere il territorio legato al lavoro che state svolgendo in ospedale, un percorso significativo che mette insieme davvero tante cose”.

Ha una veste più moderna e più funzionale la sala dialisi 1, dove possono essere dializzati contemporaneamente fino a 15 pazienti che si aggiungono ai 14 che dializzano nella sala 2. In totale sarà quindi possibile dializzare 29 pazienti per turno (4 al giorno) per una potenzialità complessiva di 116 pazienti. La nuova sala dialisi è dotata di sala contumaciale per l’esecuzione di dialisi ‘protette’ per pazienti che necessitano di isolamento e di una sala medicazione nella quale è possibile posizionare accessi vascolari per emodialisi. Ogni paziente avrà un proprio televisore oltre a spazi progettati ad hoc così da agevolare e accrescere la qualità dell’assistenza infermieristica.
“La ristrutturazione della sala dialisi 1 fa parte di un progetto più ampio di ammodernamento – ha spiegato Emanuele Mambelli, Direttore Unità Operativa Nefrologia e dialisi Rimini - che nasce con i precedenti Direttori della UO di Nefrologia e Dialisi, Professor Cagnoli e Dottor Rigotti, e che trova compimento oggi. Alla sua realizzazione hanno dato un prezioso contributo il Direttore Generale dell’Azienda e tutti i dirigenti della Direzione Sanitaria, dell’Ufficio Tecnico e delle Tecnologie Biomediche. Una novità rilevante è l’allestimento della centrale di distribuzione del concentrato acido, che permetterà un risparmio economico, di spazi di magazzino, di rifiuti da smaltire e dei pesi da movimentare da parte degli operatori che potranno così avere più tempo da dedicare ai pazienti. Tutto questo si inserisce in un percorso di sostenibilità ambientale ed efficienza, la Green Dialysis. Si tratta di un progetto in espansione nel mondo e finalizzato a ridurre costi e impatto ambientale. In area vasta Romagna, Rimini sarà il primo centro dialisi ad essere dotato di questa centrale. Da parte mia un ringraziamento particolare va a tutto il personale sanitario medico, infermieristico e OSS della Dialisi, che con molta pazienza ha garantito la normale routine assistenziale in un momento di cambiamenti, come l’arrivo di nuovi monitor dialisi, e di ripetuti addestramenti che si sono succeduti in una sede dialisi temporanea. Ringrazio poi la coordinatrice infermieristica, Dott.ssa Paola Cappella, per l’attenta sorveglianza dei lavori e l’organizzazione dei dettagli. Un ringraziamento va pure alle associazioni ANED (Associazione Nazionale Emodializzati) e AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi) che non hanno fatto mancare il loro supporto anche con iniziative di raccolta fondi, grazie alle quali è stata donata alla Nefrologia una poltrona per terapie infusionali che si trova nella nuova sala dialisi. Ringrazio poi in modo particolare il Dottor Angelo Rigotti, precedente Direttore della UO Nefrologia e Dialisi di Rimini, che è oggi qui anche per ricordare il Dottor Fabio Badiali, nostro collega a noi tutti caro e al quale dedichiamo la nuova sala dialisi con una targa a lui intitolata esposta nella sala d’attesa”.

All’evento hanno infatti preso parte anche Lia Blatti, delegata ANED, e Domenico Roberto, vice presidente regionale AIDO.
Come illustrato da Enrico Sabatini, Direttore attività tecniche Rimini, e da Laura Carlini, “i lavori di ristrutturazione della sala dialisi 1, con complessivo rifacimento di tutte le finiture e impianti per un importo di circa un milione di euro finanziati con fondi regionali, hanno interessato una superficie di 540 mq che insieme alla sala dialisi 2, ristrutturata circa dieci anni fa, porta ad una superficie complessiva del reparto pari a 1.020 mq”.

La nuova centrale di sterilizzazione, frutto di un intervento di ristrutturazione della ex rianimazione, ha comportato il rinnovamento totale delle finiture interne ed esterne della porzione di fabbricato che la ospita oltre al rifacimento di tutti gli impianti elettici, termomeccanici, condizionamento, gas medicali, di sicurezza portandoli a standard di qualità e controllo estremamente elevati, per un’area di intervento di 730 mq al piano smistamento oltre ad alcuni locali tecnici al piano seminterrato. In questo caso l’importo complessivo dei lavori è pari a circa 1,9 milioni di euro oltre all’importo per l’acquisto delle attrezzature, di circa 1,45 milioni di euro.
La centrale di sterilizzazione (va a sostituire l’attuale posta nel cosiddetto “Ottagono”), intesa come risultato finale di un processo che, grazie all'avanzare della tecnologia tende a garantire la condizione in cui la sopravvivenza dei microrganismi è altamente improbabile (nel rispetto delle indicazioni regionali e nazionali in materia di rischio infettivo), sarà attiva 13 ore al giorno dal lunedì al sabato (dalle ore 7 alle 20), con possibilità di apertura per urgenze anche nelle restanti fasce orarie a garanzia dell’attività chirurgica in urgenza/emergenza. Tale centrale processa i dispositivi medici pluriuso, provenienti dalle sale operatorie, dalle unità operative e dagli ambulatori specialistici, garantendo i seguenti standard: competenza di tutti gli operatori coinvolti nel processo di sterilizzazione; sicurezza del processo di sterilizzazione; livelli di sicurezza microbiologica per gli operatori che manipolano i dispositivi prima della sterilizzazione; uniformità delle procedure di sterilizzazione e disinfezione; corretta gestione delle attrezzature presenti.

“La nuova centrale di sterilizzazione di Rimini nasce da una progettualità della Direzione strategica in collaborazione con le Direzioni mediche, la Direzione Infermieristica e Tecnica e l’Ufficio Tecnico – ha sottolineato il suo coordinatore Giampiero Galvani -. E’ stata dotata di attrezzature di ultimissima generazione, quali un tunnel di lavaggio, 6 lavaferri di grandi dimensioni e 5 autoclavi di sterilizzazione a vapore, uno sterilizzatore a perossido di idrogeno per la sterilizzazione a bassa temperatura per i materiali termolabili, così da abbassare i tempi del riprocessamento e aumentare notevolmente gli standard qualitativi. In precedenza il processo standard durava circa 180 minuti, ora ne durerà 140. E il processo effettuato sarà totalmente certificato da un programma di tracciabilità, che fornisce un dossier consultabile con i parametri del ricondizionamento: operatore, orario e i valori inerenti i processi delle tecnologie, utili anche per un’eventuale verifica a ritroso. Confesso che per tutti noi è un momento emozionante e non vediamo l’ora di iniziare a lavorare nella nuova centrale”.

A garanzia dei livelli assistenziali prestazionali è previsto un modello organizzativo a gestione infermieristica: oltre al coordinatore, dunque, 10 infermieri e 23 Operatori Socio Sanitari che hanno effettuato percorso formativo specifico sia in aula che di addestramento sulle nuove tecnologie, iniziato già nel 2019 con retraining specifici ancora in corso. Ciò non solo per la gestione della nuova tecnologia acquisita ma anche per l’attività di riconfezionamento, che prevede la costituzione dei kit chirurgici specialistici già confezionati in buste o container per ogni tipologia di intervento chirurgico, attraverso l’ausilio di check-list e fotografie nel rispetto di standard definiti.
Un sistema che permetterà nel futuro la centralizzazione all’Infermi del ricondizionamento di tutto lo strumentario chirurgico proveniente anche da altri presidi ospedalieri e sedi territoriali del Distretto di Rimini e del Distretto di Riccione, che contano nell’anno 2023 un numero di interventi chirurgici pari a 19.325.

“La riorganizzazione della logistica della nuova sala dialisi è stata anche l'occasione per la valorizzazione del percorso di umanizzazione delle cure – ha evidenziato Cristina Fabbri, Direttrice Direzione infermieristica e tecnica ambito di Rimini - attraverso una riconfigurazione delle postazioni infermieristiche al centro della sala con diretta visione del paziente in trattamento dialitico, permettendo così la continua osservazione e la relazione con il paziente che ricordiamo essere tempo di cura. Il personale infermieristico ha inoltre garantito il mantenimento delle competenze sulle macchine dialisi su ben circa 50 monitor, anche grazie ad una attenta pianificazione della formazione da parte del coordinatore Paola Cappella, che ringrazio insieme a tutto il personale. E’ l’occasione giusta per ricordare il ruolo fondamentale dei colleghi infermieri e Oss della centrale di sterilizzazione, guidati dal coordinatore infermieristico Giampiero Galvani, che ogni giorno garantiscono la gestione di tutto lo strumentario chirurgico e dei dispositivi utilizzati nell'ospedale e nel territorio di Rimini, affinché siano riprocessati nel rispetto delle indicazioni di prevenzione del rischio infettivo, con l'accurato riconfezionamento dei kit e container per ogni tipologia di intervento chirurgico effettuato nelle nostre sale operatorie”.

Le conclusioni sono state affidate a Tiziano Carradori, Direttore Generale di Ausl Romagna. “Sono fermamente convinto che a fare la differenza nell’assistenza sanitaria non sia solo la tecnologia quanto piuttosto la determinazione e la passione di chi opera nel campo sanitario, quella che abbiamo percepito nelle parole di chi mi ha preceduto, un grande capitale umano e professionale che va ad aggiungersi ad aspetti fondamentali come qualità, sicurezza e accoglienza dei luoghi di cura. Da medico di sanità pubblica che ha contribuito allo sviluppo del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale mi sento di rivolgere un monito: difendiamo quel grande patrimonio che è la sanita pubblica, frutto di conquiste di uomini e donne del nostro Paese. Siamo ormai abituati a guardare solo al lato finanziario, dimenticandoci che anche la non salute ha un costo e chi negli ultimi tempi si è dedicato a studiare questo aspetto ha notato che compromette l’aspetto economico molto più di quello della spesa sanitaria. Mi auguro dunque che la determinazione dei nostri operatori ci consenta di mantenere quel che è frutto di tali conquiste – l’auspicio finale di Carradori - e che venga altamente considerato perché tutti i cittadini possano esercitare nel miglior modo possibile, essendo in buona salute, la loro condizione di libertà”.

L’inaugurazione è quindi proseguita con il tradizionale taglio del nastro dei nuovi servizi e con il sopralluogo, con i relativi responsabili a fare un po’ da ciceroni, per concludersi con la benedizione impartita da don Mirco Mignani, cappellano dell’ospedale.

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"La donazione del macchinario, del valore di 30.000 euro, verrà utilizzato per diagnosi di tumore al seno sempre più precoci e precise

Tolleranza zero nei confronti del tumore al seno. La neoplasia che colpisce di più le donne di ogni fascia d’età, grazie ad una sempre maggiore sensibilità nella popolazione, a programmi di screening efficaci e a terapie sempre più mirate, ha raggiunto in Romagna percentuali di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi intorno al 90%: dato certamente ragguardevole, ma che impone uno sforzo aggiuntivo importante affinché anche per il restante 10% vi siano sempre nuove speranze. Continua quindi l’impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo al fianco delle strutture ospedaliere del territorio e dei suoi professionisti coinvolti in questa fondamentale battaglia di salute: nella giornata di lunedì 8 aprile è stato infatti inaugurato un nuovo ecografo di ultima generazione, un macchinario del valore di circa 30.000 euro, al Centro di Prevenzione Oncologica (CPO) di Forlì, presente all’interno dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” e diretto dal dott. Fabio Falcini. Una cerimonia che di fatto chiude il cerchio di un inizio 2024 all’insegna degli investimenti a favore delle donne della Romagna: lo stesso dispositivo è stato infatti donato a fine marzo al presidio analogo di Ravenna, a fine febbraio a quello di Rimini, Cattolica e Novafeltria e ad inizio gennaio a quello di Lugo.

Il principale vantaggio di questi macchinari di nuova generazione è sicuramente quello di individuare lesioni molto piccole, in fase precoce, cosa che aumenta di molto le prospettive di guarigione di chi scopre di avere un tumore al seno. Come spiegato dallo stesso dott. Falcini, «l’ecografia è uno strumento fondamentale nella diagnosi tempestiva del cancro alla mammella: ormai da dieci anni viene utilizzata solo dopo che lo specialista ha visto una mammografia e non si usa più in prima battuta, ma è comunque una strumentazione indispensabile. Questo macchinario in particolare che ci viene donato oggi dall’Istituto Oncologico Romagnolo è di ultima generazione: permette di apprezzare meglio le immagini e le lesioni di piccole dimensioni, sia superficiali che profonde, e grazie alle sue specifiche tecniche ci consente di valutarne in maniera precisa il grado di vascolarizzazione. La sua capacità di visualizzazione è tale che garantisce anche una buona visualizzazione in caso servano esami citologici o microbiopsie. Inoltre, l’impugnatura della sonda ha una conformazione che ne rende più agevole l’uso da parte dell’operatore e ridurre gli effetti del tunnel carpale, una caratteristica tutt’altro che secondaria: la mole d’affluenza in reparto ogni giorno è notevole, non è semplice garantire performance adeguate se chi lavora per questo importante scopo diagnostico alla lunga arriva stanco. Si tratta di un’ottima notizia: grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbiamo potuto rinnovare i nostri mammografi, ma per i motivi che dicevamo prima era fondamentale mantenersi al passo con una tecnologia che oramai si rinnova ogni anno e mezzo anche da un punto di vista ecografico. Insomma, la nostra si conferma una Unità Operativa fortunata perché le organizzazioni di volontariato ci vogliono bene e ci supportano con regolarità: si nota a prima vista entrando in reparto d’altronde, i lavori di umanizzazione degli ambienti, supportati anche dallo stesso IOR e inaugurati a inizio 2022, mostrano quanto ci teniamo a rendere un luogo solitamente connotato da paura e sofferenze il più accogliente e confortevole possibile, per accompagnare la donna nel suo cammino di prevenzione e cura».

Da Responsabile del Registro Tumori della Romagna, il dott. Falcini ha ricordato che «i tassi di adesione agli screening in Romagna sono del 78%: da quando è stato introdotto, questo test ha ridotto del 56% la mortalità tra chi vi si sottopone. Di quelle che aderiscono viene richiamata una donna su 327 nella fascia d’età tra i 45 e i 49 anni; una ogni 174 tra i 50 e i 69 anni; e una ogni 94 tra i 70 e i 74 anni. Questo non significa che chiunque venga richiamata presenta un tumore, ma semplicemente che vengono identificate problematiche che devono essere approfondite. Grazie a questi programmi l’incidenza delle patologie in fase avanzata si è ridotta del 26%: e ben sappiamo quanto la diagnosi precoce faccia la differenza non solo in termini di sopravvivenza, ma anche di impatto delle terapie per la qualità di vita della paziente. Il dato molto incoraggiante è quello relativo alla sopravvivenza, che va dal 90% al 93% sia per Rimini che per Forlì-Cesena che per Ravenna: questo significa che le nostre tre Breast Unit lavorano in maniera omogenea e con standard elevatissimi. Attualmente sono poco più di 9000 le donne che stanno seguendo un percorso di cura per tumore alla mammella a dieci anni in Romagna».

Il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi, ha confermato come «molto della lotta contro il cancro del prossimo futuro si giocherà sul tavolo della prevenzione e della diagnosi precoce: lavorare su terapie nuove, sempre più personalizzate, è sicuramente importante, ma è sull’intercettare le malattie in maniera sempre più tempestiva, quando le prospettive di sopravvivenza sono maggiori, che si gioca la partita decisiva. L’Istituto Oncologico Romagnolo ha dimostrato di credere molto a questa tematica, avendo donato quattro ecografi ad altrettanti Centri di Prevenzione Oncologica del nostro territorio: per noi è un piacere perché si tratta della miglior dimostrazione della concretezza di un motto, “vicino a chi soffre e insieme a chi cura”, che racconta di un impegno al fianco dei professionisti della cura, per agevolarne un lavoro che va a tutto beneficio della comunità. D’altronde i cittadini, scegliendo di fare una donazione allo IOR, giustamente si aspettano che quei soldi vengano impiegati per qualcosa che faccia una differenza reale: e cosa c’è di più concreto di un dispositivo che migliori le performance di un reparto già riconosciuto come d’eccellenza, come quello del dott. Falcini?».

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La vaccinazione contro il papilloma virus-HPV viene offerta gratuitamente nella Regione Emilia-Romagna a tutte le ragazze fino al compimento del 26esimo anno di età.

Le ragazze tra i 18 e i 26 anni che non sono mai state vaccinate contro l’HPV possono approfittare delle giornate a libero accesso a loro dedicate che si terranno:

A FORLI':

 

MERCOLEDÌ 10/04

MARTEDI 16/04

dalle ore 14 alle 16 presso il Padiglione Vallisneri del P.O. Morgagni/Pierantoni di Forlì

 

A CESENA:

VENERDì 12/04 dalle ore 8.30 alle 12.00

LUNEDÌ 15/04 dalle ore 14.00 alle 16.00

presso gli Ambulatori Vaccinazioni Adulti in Piazza A. Magnani, 146 Cesena

La vaccinazione per il papillomavirus-HPV viene offerta attivamente ai maschi e alle femmine al compimento dell’11esimo anno di vita. Per le ragazze la vaccinazione rimane gratuita fino al compimento del 26esimo anno di età, ma la vaccinazione è tanto più efficace quanto più precocemente eseguita.

Prevenire le infezioni da papillomavirus-HPV è importante perché sono associate allo sviluppo di tumori sia nel maschio che nella femmina.

L’Azienda USL ha inviato nel mese di marzo 2024 un invito alla vaccinazione attraverso fascicolo sanitario elettronico o SMS a tutte le ragazze dai 18 ai 26 anni di età che non risultano vaccinate per HPV. Per favorire ulteriormente l’adesione alla vaccinazione, sono state pensate queste giornate a libero accesso.

La vaccinazione è gratuita fino al compimento del 26 esimo anno di età, non è necessaria la prescrizione medica ed è sufficiente presentarsi nelle sedi e orari indicati.

Nelle stesse giornate è possibile l’accesso diretto alla vaccinazione antitetanica per le persone adulte che non sono mai state vaccinate per il tetano oppure hanno fatto l'ultima dose di richiamo da più di 10 anni.

Per accedere alle vaccinazioni in altre giornate o orari è sempre possibile prenotare attraverso il CUP e Cup tel (800002255).

Si ricorda che lo stato vaccinale può essere verificato sul Fascicolo Sanitario Elettronico o in alternativa può essere richiesto tramite le seguenti mail: vaccinazioni.fo@auslromagna.it e

vaccinazioni.ce@auslromagna.it

 

 

 

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Al via gli incontri dedicati alla promozione della salute con due iniziative rivolte alla Casa delle Comunità della Costa con il patrocinio del Comune di Cesenatico.

Il Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021- 2025 , ha l’obiettivo di aiutare i cittadini a migliorare la propria alimentazione e a contrastare la sedentarietà per mantenersi in salute e prevenire l’insorgenza di alcune malattie croniche come obesità, diabete e ipertensione.

 

Il calendario prevede 2 eventi gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza:

  • Mercoledì 10/04/2024 dalle 15 alle 17: muoviAMOci a Cesenatico

alla scoperta delle opportunità offerte ai cittadini per praticare attività fisica e mantenersi in salute in modo economico e divertente, verranno condotte da un Istruttore Laureato in Scienze Motorie. E’ consigliato un abbigliamento comodo e consono all’attività fisica.

 

  • Sabato 13/04/2024 dalle 9.30 alle 11.30: Occhio all’etichetta

Impariamo insieme a fare una spesa sana e sostenibile partendo dalla lettura delle etichette con la Dietista.

 

Gli incontri si terranno presso la Sala Riunioni Ospedale G. Marconi, Via C. Abba, 102 Cesenatico e saranno condotti da professionisti esperti in promozione della salute e cambiamento del Dipartimento di Sanità Pubblica.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a promosalute.ce@auslromagna.it oppure telefonare al 338 1046285

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Lunedì, 08 Aprile 2024 16:02

La Medicina Legale di Faenza cambia sede

L’Unità Operativa di Medicina Legale (Commissione invalidi civili, Commissione patenti e segreteria) di Faenza cambia sede.

Da giovedì 18 aprile sarà operativa nella nuova sede, sita presso:

Ospedale degli Infermi - blocco 1 - piano 3 (ex Cardiologia - degenza) - ascensore "E" - viale Stradone 9.

Le modalità di accesso ai servizi e i numeri di telefono restano invariati.

Si comunica che nei giorni 15, 16 e 17 aprile tutte le attività dell'Unità Operativa di Medicina Legale, sede di Faenza, saranno sospese per permettere le operazioni di trasferimento.

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Gli eleganti ambienti  Sette - Ottocenteschi della farmacia storica di Lugo fanno da sfondo all'installazione di opere in ceramica di Paola Bandini nato dallo spontaneo dialogo tra "Guardiane" e a cura di Sonia Muzzarelli.
"Le donne  - spiega Sonia - sono attente alla realtà che le circonda e come guardiane osservano e sorvegliano ciò che amano e hanno di più caro: famiglia, figli, lavoro, passioni...
Il filo conduttore dell'allestimento sarà il "Punto di Vista" della Guardiana Paola Bandini che utilizzerà maschere (gli occhi attraverso la maschera), serrature (attraverso il buco) e specchi (attraverso il riflesso), come sguardi che scrutano  e osservano il mondo a lei caro."

 

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Una vita in salute
La prevenzione non ha età. Parliamo di come prendersi cura di sè e della propria salute

Un evento rivolto agli studenti e alla cittadinanza ed organizzato dall’ Associazione Almae Matris Alumni dell’Università di Bologna, con il patrocinio dell’Ausl Romagna, dell’Unione Giornalisti  Italiani Scientifici e del Comune di Forlì e il supporto di Rotaract Forlì e Rotary Club Forlì

 11 APRILE 2024

dalle 17 alle 19

Campus di Forlì | Teaching Hub, Viale Corridoni 20, Forlì

Topic Talk

La nostra vita sempre così piena di impegni da affrontare ogni giorno rischia di farci dimenticare che non vi è nulla di più prezioso della nostra salute. E’ noto che uno stile di vita sano influisce su salute, mente e organismo ma come fare per mantenere questo equilibrio? Se crediamo veramente che la salute sia importante, il nostro modo per perseguirla dovrebbe riflettere la consapevolezza che l’informazione e la prevenzione, aggiunti a un impegno personale, sono fattori determinanti per vivere meglio.
Esperti del mondo medico, accademico e rappresentanti di importanti associazioni del territorio si ritrovano per parlare di prevenzione, con un focus particolare rivolto ai giovani, per aiutarci a capire come poter in parte prevenire malattie e disagi e aspirare a una vita in salute.
Saranno presenti anche due Special Guests: Lorenzo Lotti, Maratoneta pluripremiato e Matteo Malfer, Ambasciatore Italiano dello Sport Universitario, CUSB.
Un’occasione di confronto e di approfondimento sul tema salute e prevenzione rivolta agli studenti e alla cittadinanza


Agenda dell'evento

17.00 - Saluti istituzionali : Paola Casara Assessore Comune Forlì, Emanuele Menegatti , Presidente di Campus, , Paola Fabbri Delegata di Ateneo per sport universitari CUSB
orientamento in uscita, Placement e Alumni, Francesco Sintoni Direttore del Distretto socio-sanitario di Forlì, AUSL Romagna , Presidente ROTARACT Forlì, Presidente ROTARY Forlì 

17.20 – "Giovani al centro"
Interverranno:
• Ilaria Tarricone, docente, Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
• Vincenzo Natale, docente, Dipartimento di Psicologia, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
• Michele Sanza, Direttore Dipartimento di Salute Mentale di Forlì e Cesena - Ausl Romagna
17. 50- Special Guests
• Lorenzo Lotti, Maratoneta pluripremiato
• Matteo Malfer, Ambasciatore internazionale dello sport universitario, CUSB
18.00 - Tavola Rotonda “Promuovere salute e benessere: un impegno comune”
Interverranno:
• Istituto Oncologico Romagnolo
• Diabete Romagna Associazione
• Associazione Morgagni Malattie Polmonari (AMMP)
• Associazione Cardiologica Forlivese
• Un’altra Storia APS
• Lega italiana Fibrocistica

Modera: Tiziana Rambelli, Dirigente presso AUSL Romagna e giornalista scientifica UGIS

18.45 – Panel Q&A
19.00 - Aperitivo di networking
PER ISCRIZIONI: Registration Form — Scopri AMA Alumni Community - Università di Bologna — Alumni Alma Mater Studiorum Università di Bologna (unibo.it)
(Chiusura iscrizioni: 10 aprile ore 13)
La registrazione all’evento ha valore di consenso al trattamento dei dati e di presa visione del per il trattamento dei dati personali.
Evento organizzato dal Chapter Campus Forlì in collaborazione con il Campus di Forlì dell'Alma Mater.
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Sarà inaugurato sabato 6 aprile, alle ore 18.00, a Faenza “Universo Fuori Onda”, uno spazio rivolto a ragazzi e ragazze dai 14 ai 25 anni e alle loro famiglie. Il servizio, attivo da febbraio 2023, nato dalla stretta collaborazione tra Unione della Romagna Faentina e Ausl della Romagna, avrà così una sede definitiva, in Via San Giovanni Bosco, 1 presso il complesso ex Salesiani di Faenza.

Si tratta di uno spazio dedicato all’adolescenza, per sostenere ragazzi e ragazze in cerca di sostegno, crescita e sviluppo personale. Un tempo-luogo di ascolto psicologico o socio-educativo gratuito, in cui è possibile portare dubbi, paure e difficoltà personali.

Ad accoglierli ci saranno operatori con diverse professionalità psicoeducative per rispondere con tempestività ai diversi bisogni. Sono coinvolti operatori sociali e sanitari dello spazio giovani del consultorio familiare fino a comprendere professionisti afferenti ai Dipartimenti Salute Donna Infanzia Adolescenza e Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'ambito di Ravenna.

Al servizio possono accedere direttamente i ragazzi e le ragazze residenti nei comuni dell'Unione della Romagna Faentina, ma anche i loro genitori o figure significative. Troveranno un momento e un luogo in cui sentirsi ascoltati e non giudicati, in cui essere accompagnati in un percorso di conoscenza di sé, di acquisizione di informazioni e competenze per poter superare il momento di difficoltà e accrescere la padronanza di sé.

All'inaugurazione, in rappresentanza dell'AUSL della Romagna, sarà presente il Direttore del Distretto Sanitario di Faenza, un rappresentante dei Comuni dell'Unione della Romagna Faentina e il Presidente del Rotary di Faenza, che con il loro generoso supporto hanno contribuito all'arredamento della sede.

 

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La trasmissione "Presadiretta" torna a parlare della Sanità Pubblica della Romagna. Dopo il servizio sul Trauma center della Romagna, che ha sede all'ospedale di Cesena , lunedì 8 aprile, alle ore 21,20, su Rai 3 andrà in onda un reportage sulla Casa di Comunità di Forlimpopoli.
" Dopo aver visitato un ospedale..." - ha dichiarato Riccardo Iacona, conduttore e autore di Presadiretta che ha realizzato il servizio insieme al filmaker Massimiliano Torchia - "...volevamo raccontare quanto è importante la medicina di prossimità e abbiamo scelto Forlimpopoli e abbiamo fatto veramente bene ..." - continua Iacona - "...è veramente impressionante quanta "cura" passi da quella struttura, servizi importanti per la comunità, non solo di cura medica nel senso stretto del termine, ma prevenzione e presa in carico complessiva delle persone . " La troupe di Presadiretta ha passato una intera giornata alla Casa di Comunità di Forlimpopoli e ha potuto documentare le attività di cura , dal centro prelievi , l'assistenza all'infanzia, l'hospice e le cure palliative, il servizio infermieristico a domicilio, la prevenzione sugli stili di vita e tanto altro ancora".

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Un nuovo capitolo nell'assistenza sanitaria in Romagna si apre con l’istituzione di un tavolo di collaborazione tra tutti gli Enti del Terzo Settore attivi nell'ambito della comunità LGBTQ+ e l'Azienda USL della Romagna. Questa iniziativa, nata alla fine del 2023, mira a migliorare l'accesso e la comprensione dei bisogni specifici di salute delle persone LGBTQ+ nei quattro ambiti territoriali.

Il tavolo si propone di creare una rete sinergica tra il servizio sanitario e gli enti del terzo settore, al fine di individuare risposte concrete alle necessità di salute della comunità LGBTQ+ in tutte le fasi della vita.

Nel corso dei primi mesi del 2024, il Dipartimento di Sanità Pubblica della AUSL della Romagna ha condotto quattro focus group nei vari ambiti territoriali per indagare le principali problematiche nell'accesso ai servizi sanitari. I risultati aggregati di questi focus group sono stati presentati in via preliminare durante il secondo incontro del tavolo, coinvolgendo sia gli enti del terzo settore che i vertici dell'Azienda USL.

Grazie alla preziosa collaborazione dei volontari e delle volontarie, è stato sviluppato uno strumento di indagine per rilevare il benessere della comunità LGBTQ+ della Romagna. Al questionario di sorveglianza sugli stili di vita e abitudini della popolazione "PASSI", già impiegato dal Dipartimento di Sanità Pubblica, sono state integrate domande socio-demografiche tali da renderlo più completo e inclusivo delle soggettività appartenenti alla comunità LGBTQ+.

A partire dal 5 aprile 2024, per un mese, tutti gli enti del terzo settore coinvolti diffonderanno i questionari attraverso i propri canali social e newsletter, invitando la comunità LGBTQ+ a partecipare attivamente all'indagine. Inoltre, i questionari saranno accessibili nelle sale d'attesa delle strutture sanitarie dell'Azienda USL della Romagna, grazie a locandine dotate di QR-code.

È infine possibile aderire all'indagine tramite il link: https://forms.office.com/e/1v45vQd6NY. Contribuendo con pochi minuti alla ricerca, si favorisce un accesso più equo e inclusivo ai servizi sanitari per tutte le persone.

Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti verso una salute più inclusiva e attenta alle esigenze specifiche della comunità LGBTQ+ della Romagna.

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