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Articoli filtrati per data: Febbraio 2021

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 25 al 31 gennaio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento si sono verificate 2.423 positività su un totale di 35.914 tamponi, con una incidenza dunque del 6,7 per cento, e quindi con un calo di 0,6% rispetto alla settimana precedente ed un calo di circa 300 casi di nuove positività nel corso della settimana (slide 4). Su questo specifico indicatore si registra, nell’ultima settimana, un calo in tutti i territori salvo Cesena, che registra un leggero aumento, quasi un punto percentuale: Rimini pur mantenendo l'incidenza più alta scende ancora di 0,5%, mostrando un positivo trend discendente (slide 5); è invece stabile il valore relativo all’indicatore delle positività su popolazione riminese residente (slide 7); Rimini e Ravenna mantengono le percentuali di nuovi diagnosticati asintomatici più alte: rispettivamente 49 e 48 per cento contro la media romagnola del 41 per cento (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore sale al 96 per cento, la più alta da ottobre. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 1° febbraio, si registra la quota di 498 ricoveri; pur rimanendo l'azienda all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid, si registra un ulteriore calo di 68 ricoverati rispetto alla settimana scorsa; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.

“Anche questa settimana si conferma sostanzialmente positiva – dichiara il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini – , appare sensibile la riduzione della pressione dei pazienti Covid sulle strutture ospedaliere, in particolare sulle terapie intensive e nonostante i ritardi delle ditte fornitrici, progrediamo costantemente nella somministrazione dei vaccini che, per molti, si sta concludendo con la somministrazione della seconda dose. Pur considerando questi sviluppi, rimaniamo cauti e attenti a rispettare le linee guida relative alle pratiche per limitare il più possibile il rischio di contagio. È importante non abbassare la guardia, il Covid non è ancora sconfitto e dobbiamo fare tutto quanto nelle nostre possibilità per contrastarlo.”

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Dall’inizio del mese di febbraio alla Fumettoteca Regionale Alessandro Callegati “Calle”, via Curiel 51 Forlì, è presente la nuova proposta espositiva, con la Mostra intitolata “Dottori&Infermieri”, proposta di iniziativa per il sentito omaggio e doveroso riconoscimento, a 360 gradi, della professionalità ospedaliera. Anche se molti potrebbero non aver mai sentito parlare di fumetti medici prima, la professione medica e infermieristica è stata rappresentata attraverso la nona arte in tantissimi fumetti fin dagli anni ’30. Dottori e infermieri, appunto, storie realistiche o umoristiche, con il Dottor Faust, Dr. Kildare, Dr. Rex Morgan, Air Hawk e l’orientale Dr. Black Jack per citarne solo alcuni. Vanno, poi, menzionati anche il Dottor Smock, Dottor Puffo, il clown dottore dei Simpson e la divertente parodia disneyana del Dr. House, con Topolino nelle ovvie vesti del Dr. Mouse.

La “Letteratura Disegnata”, come la definiva Hugo Pratt, è in grado di offrire un percorso accessibile ai lettori, pazienti, operatori sanitari, per impegnarsi con argomenti legati alle varie complicanze sociali. Per evidenziare questo genere, ecco pronto l’allestimento di “Dottori&Infermieri” che, grazie all’impegno dello staff Fumettoteca, propone una varietà di titoli in mostra con centinaia e centinaia di documenti, una esposizione online per esplorare un piccolo spaccato delle testate fumettistiche di settore, accluso, sempre nel pieno rispetto di tutte le normative anti-Covid19, ad una esposizione in sede di documenti consultabili, all’attenzione del grande pubblico.

Ecco i medici e infermieri in attrezzatura chirurgica disegnata in stile fumetto che, a seguito dell’iniziativa di solidarietà, con migliaia di fumetti donati dalla Fumettoteca al Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Forlì, omaggia tutte le persone impegnate nelle dure attività ospedaliere. Molti i personaggi dell’universo fumettistico legati all’attività medica, l’identità segreta di Wonder Woman era quella di Diana Prince, un’infermiera dell’esercito, il Mitico Thor aveva come identità segreta l’ospite mortale dottor Donald Blake, con a seguito la capace infermiera Jane Foster, così come il Doctor Strange, innanzitutto, è un chirurgo medico. Il fumetto Infermiera della Notte, nato negli anni ’60, si è evoluto adattandosi ai tempi creando un personaggio specifico che fornire assistenza sanitaria all’intera comunità di supereroi, da Daredevil a Captain America fino a Doctor Strange.

Questi sono solo alcuni esempi di una vasta gamma di pubblicazioni che utilizzano il fumetto per raccontare storie mediche. Il medium fumetto combina il significato esplicito di parole e simboli con l’espressività astratta dell’arte per creare un linguaggio unico, quello della letteratura disegnata, un mezzo di comunicazione che nelle testate dedicate alle infermiere, le vede descritte come indipendenti, capaci e intelligenti, in grado di leggere le situazioni mediche. Le narrazioni delle storie, in taluni casi stereotipate, sono fortemente caratterizzate dal messaggio diretto come l’assistenza infermieristica fosse un campo in cui le donne potevano ottenere l’indipendenza. I primi fumetti sul tema hanno avuto un ruolo definito nel plasmare la concezione delle nozioni su cosa significhi essere un dottore/ssa o infermiere/a, e cosa ci si sarebbe potuto aspettare nel lavorare in un ospedale, storie che hanno intrattenuto generazioni e generazioni di adolescenti, forse anche influenzandone le scelte e spingerli ad avviarsi nelle attività mediche.

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Numerose le domande pervenute per aderire ai due progetti del programma "La Salute di Tutti - Buone prassi per sostenere i percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione dei cittadini appartenenti alle categorie fragili e favorire l’equità in sanità", inserito nel bando per la selezione di operatori volontari di Servizio Civile Universale.

Il primo progetto riguarda i servizi del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, e si intitola “Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, gli operatori volontari possono fare la differenza!

Il secondo riguarda gli Uffici Relazioni con il Pubblico, e si intitola “Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e Health Care negli Ospedali di Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini. Con gli Operatori Volontari del Servizio Civile è più facile capirsi”.

Per entrambi i progetti sono rimasti alcuni posti disponibili: gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione entro il 17/02/2021 ore 14 esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line accessibile tramite SPID all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it 

Per informazioni sui progetti di Servizio Civile Universale presso l'Azienda USL della Romagna: https://www.auslromagna.it/comunita/servizio-civile-universale

E-mail: alessandro.marianidaltri@auslromagna.it

Tel.: 0547/394372

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