Il prof. Franco Stella, Direttore della Chirurgia Toracica di Forlì, Ravenna e Riccione intervistato alla trasmissione Tuttobene, condotta da Roberto Feroli.
La puntata n.136 andrà in onda su Teleromagna giovedì 23 maggio alle ore 16,15, sabato 25 maggio alle 22,40 e, durante questa settimana, su tutte le televisioni locali italiane del network salute.
Una tecnica innovativa per il trattamento della patologia arteriosa ostruttiva periferica, la "FORLEE technique", è stata messa a punto per la prima volta presso l'Ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì.
La tecnica è stata oggetto di una ricerca a pubblicata in questi giorni dal Dott. Gabriele Testi, chirurgo vascolare dell'ospedale di Forlì, sulla prestigiosa rivista internazionale "Journal of Endovascular Therapy" (su Pubmed https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31088320).
"Si tratta di una tecnica innovativa nella rivascolarizzazione endovascolare degli arti inferiori messa a punto dal team endovascolare dell'Ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì - spiega il dottor Testi- e che vede la collaborazione multidiscipinare, consolidata da molti anni, tra l’UOC di Chirurgia Vascolare di Cesena e Forlì,diretta dal Dott. Giorgio Ubaldo Turicchia, e con referente per Forlì Dott. Mauro Cevolani, e l’UOS di Emodinamica Forlì-Cesena, diretta dal Dott. Fabio Tarantino. In particolare, questa collaborazione ha consentito di sviluppare una grande esperienza nel trattamento delle lesioni ostruttive arteriose complesse del distretto femoro-popliteo-tibiale"
"La nuova tecnica, denominata “FORLEE technique” in onore dell’Ospedale di Forlì - spiega il dottor Testi - consente di portare a termine, mediante accesso retrogrado dall’arteria poplitea, la ricanalizzazione di occlusioni ostiali lunghe dell’arteria femorale superficiale che rappresentano le lesioni di più difficile approccio. Il lavoro “Femoral Balloon-Oriented Puncture for True Lumen Reentry in the Common Femoral Artery After Subintimal Retrograde Recanalization of Superficial Femoral Artery Ostial Occlusion: The FORLEE Technique” è stato pubblicato online, sarà nell'edizione cartacea di agosto 2019 e suggella il grande impegno di divulgazione scientifica del team in questo settore che aveva già portato, nel 2018, ad una pubblicazione sullo European Journal of Vascular and Endovascular Surgery - Short Report, rivista della ESVS (European Society for Vascular Surgery), sempre riguardante aspetti tecnici nella rivascolarizzazione degli arti inferiori."
Si presenta con alcune significative novità l’edizione 2019 di Muoviti che ti fa bene, il progetto promosso dal Comune di Cesena assieme all’Azienda Usl e Asd Benessere in Movimento con Conad come main sponsor, che prenderà il via lunedì 27 maggio.
La prima novità riguarda la Ginnastica Funzionale al Parco Vigne, un allenamento finalizzato a migliorare il movimento dell’intero corpo simulando gesti quotidiani che stimolano l’attività della cintura addominale e quella muscolare dell’anca. Le lezioni si svolgeranno ogni martedì e venerdì dal 28 maggio alle ore 18.30
La seconda novità è la Bioginnastica, un’attività fisica che permette di ritrovare in modo semplice ed efficace il riequilibrio posturale, educando e responsabilizzando alla conoscenza del proprio corpo e alla cura di sé. Le lezioni saranno ospitate ai Giardini pubblici di Corso Garibaldi dal 3 giugno, ogni lunedì e giovedì alle 19.00. Il corso è aperto a 15 partecipanti, le prenotazioni sono già aperte all’indirizzo muovitichetifabene@gmail.com.
Interamente dedicato alle neomamme è il corso Mamma Fitness: riservato alle mamme che hanno partorito da almeno otto settimane e ai loro bambini, il corso si presenta come un’occasione per tornare in forma e incontrare altre mamme. Le lezioni si terranno al Parco per Fabio dal 28 maggio ogni martedì alle ore 9.00 e le mamme sono invitate a presentarsi con l’apposito marsupio ergonomico per poter fare attività con il loro bambino. Il corso ha come obiettivo la tonificazione muscolare, con particolare attenzione nel recupero progressivo della muscolatura addominale e pelvica e al benessere psicofisico della mamma.
A completare il quadro delle nuove proposte 2019, anche il corso di Walking ed esercizi, che si terrà al Parco di Ponte Abbadesse dal 4 giugno al 19 luglio ogni martedì e venerdì dalle 9.00 alle 10.00 con puntate sul percorso dei gessi, alternando cammino ed esercizi per tonificare tutte le parti del corpo.
Per il resto, viene confermata la formula sperimentata felicemente gli anni passati e che, solo lo scorso anno ha registrato oltre settemila presenze: ogni settimana, in momenti prefissati, 13 aree verdi di Cesena ospiteranno appuntamenti dedicati all'attività fisica, con la presenza di istruttori professionali, e i cittadini potranno parteciparvi in modo libero e gratuito.
Quest’anno saranno 18 i corsi proposti nei parchi del centro città e della periferia.
Le discipline proposte sono quelle ormai classiche: ginnastica e stretching, ginnastica dolce, gioca bimbi per i bambini dai 5 ai 10 anni, yoga, yoga pilates, tai chi, nordic walking e camminata lenta. Per il nordic walking, previsto al Parco Ippodromo dal 3 giugno all’11 luglio, si segnala che l’attività è aperta ad un massimo di 25 partecipanti (di cui 15 a cui verranno messi a disposizione i bastoncini, più ulteriori 10 partecipanti muniti di propri bastoncini) ed è già possibile prenotarsi inviando una mail all’indirizzo muovitichetifabene@gmail.com.
Ognuna di queste attività (tranne la Camminata Lenta e il corso Mamma Fitness) si svolgerà con appuntamenti bisettimanali. La maggior parte di esse partirà fra il 27 e il 28 maggio, mentre per alcune l’avvio è fissato nella prima settimana di giugno.
Di seguito il calendario dettagliato di tutti gli appuntamenti.
Ginnastica e Stretching
Gioca Bimbi – In contemporanea al corso di Ginnastica Funzionale che si terrà al Parco Vigne è prevista anche un’attività per i bambini dai 5 ai 10 anni, dando modo ai genitori di seguire il corso, affidando i figli a un istruttore.
Ginnastica dolce: per sempre giovani “oltre i 60 anni”
Yoga
Yoga Pilates
Tai Chi
Nordic walking
Camminata lenta (riservata a persone con deambulatore)
Informazioni per “Muoviti che ti fa bene”:
pagina Facebook Muoviti che ti fa bene
IAT tel. 0547.356327 - iat@comune.cesena.fc.it
Il dottor Andrea Fabbri, direttore dell' UO Pronto Soccorso, Medicina d'Urgenza e 118 dell'ospedale di Forlì alla trasmissione Salute Informa, condotta da Saverio Ruggeri.
La puntata andrà in onda su:
- VIDEOREGIONE ROSSA / POSIZ. 12 DEL TELECOMANDO: 27/ 5 / 2019 ore 18:45 e il 28/ 5 / 2019 ore 06:00 + 11:15
- VIDEOREGIONE BLU / Posizione 112 DEL TELECOMANDO : 28/ 5 / 2019 ore 01:30, 08:15 + 12:45
La diagnostica ecografica ha completamente rivoluzionato l’approccio al paziente che accede al Pronto soccorso. Rappresenta infatti l’ “estensione” dell’ esame e della visita, permettendo di impostare rapidamente l’iter diagnostico-terapeutico ottimale soprattutto per le patologie tempo-dipendenti quali trauma, dolore toracico, sepsi. Trattandosi di un approccio rapido e non invasivo è uno strumento accurato e affidabile in grado di rispondere immediatamente a quesiti clinici mirati, rivestendo un ruolo diverso dall’esame eseguito in ambito specialistico. Ma oltre all’importanza diagnostica, l’ecografia in urgenza è un supporto indispensabile per tutte le procedure invasive e per il monitoraggio evolutivo del paziente critico. Va in quest'ottica la donazione, effettuata ieri, di un ecografo, da parte dell'Associazione "Pro Chirurgia Lughese" al pronto soccorso dell'Ospedale "Umberto I" di Lugo. Erano presenti, oltre ai vertici assocciativi ed istituzionali, il dottor Marco Fusaroli direttore medico del presidio ospedaliero di Lugo e la dottoressa Ivana Valenti, direttore del Pronto Soccorso.
"Ringraziamo l’associazione per l’attenzione rivolta al Pronto Soccorso con la donazione di questo ecografo - ha detto la dottoressa Valenti -. Si tratta di un apparecchio portatile compatto,resistente, facilmente trasportabile, dotato di tre sonde lineare, cardiologica e convex in grado di esplorare tutti i distretti corporei".
"Volersi bene...volersi meglio". Questo il titolo del progetto regionale per la prevenzione della ricaduta dal fumo avviato a Rimini dall’UnitàOperativa Dipendenze Patologiche diretta dal dottor Edo Polidori, in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo IOR e la Lega Italiana contro i tumori-Rimini LILT.
Il progetto si articola in incontri di Gruppo, la cui partecipazione è gratuita. E’ rivolto a ex fumatori, ovvero persone astinenti stabilmente dal fumo, fumatori che sperimentano un'astensione dal fumo non ancora costante, o che sono attualmente in fase di ricaduta, dopo un periodo di astensione completa.
Filo conduttore degli incontri, condotti dalla dottoresse Giusy Muggeo e Lorena Rigoli , è la promozione del benessere personale e stili di vita salutari attraverso l'apprendimento di tecniche utili al miglioramento della cura della propria persona. “Smettere di fumare – spiega la dottoressa Maria Caterina Staccioli coordinatrice del Centro Dipendenze Alcol Fumo di Rimini - non vuol dire semplicemente non accendere più una sigaretta ma implica un cambiamento profondo del funzionamento personale e dello stile di vita. Mantenere l’astensione protratta nel tempo però e i cambiamenti che ne conseguono può essere difficile tanto quanto spegnere l’ultima sigaretta. La ricaduta, così come osservato dai CAF (Centro Antifumo) resta infatti un evento molto frequente, spesso connessa alla difficoltà di gestione degli stati ansiosi e alla mancanza di strategie atte a fronteggiare eventi e cambiamenti di vita improvvisi”.
Il progetto di rete per la prevenzione e la disuassefazione dal fumo è finalizzato a creare le condizioni che consentano a ciascun partecipante di mettere a fuoco le proprie risorse non solo per fronteggiare una possibile ricaduta, ma soprattutto per promuovere il benessere personale inteso come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale.
Chi fosse interessato più contattare il Centro Alcool e Fumo- Rimini via Luigi Settembrini 2. Tel: 0541-653130 (il martedì dalle ore 14 alle ore 15).
Un’elevata qualità diagnostica unita a una sensibile riduzione della dose di radiazioni erogata al paziente e a una maggior velocità nell’esecuzione degli esami: sono questi i principali punti di forza di Revolution Evo, il nuovo tomografo computerizzato che sarà installato presso l’ospedale di Faenza nel prossimo mese di luglio: sono in corso, presso l’ospedale, i lavori per “accogliere” l’apparecchiatura. Del valore di 500.000 euro, la Tac verrà utilizzata per applicazioni in diversi campi: neurologico, oncologico e total body.
Nel frattempo, per evitare ai pazienti i disagi di dover svolgere gli esami presso altre strutture, vicino all’ingresso del Pronto soccorso è stata collocata una Tac mobile che lavorerà fino a che non sarà inaugurata la nuova apparecchiatura.
Zoom sulla nuova apparecchiatura.
E’ un sistema TC ad alta risoluzione e bassa dose radiogena, pensata per soddisfare le esigenze del presente ma predisposta per anticipare le sfide del futuro. È progettata per supportare la più ampia gamma di applicazioni ed esaminare i tipi di pazienti più diversi, dai quelli con traumi complessi a quelli con problemi oncologici.
Grazie a nuovi algoritmi di ricostruzione è possibile ridurre la dose radiogena erogata al paziente di oltre l’80 per cento rispetto alle tecnologie tradizionali, mantenendo la stessa qualità delle immagini: un miglioramento rilevante soprattutto per chi si sottopone agli esami in età pediatrica. Il nuovo sistema TC consente di personalizzare la dose di radiazioni in base alle caratteristiche fisiche del paziente, preservando dall’esposizione organi sensibili. Inoltre, grazie all’introduzione di uno specifico sistema, consente di calcolare e registrare la quantità di radiazioni assunta in caso di esami ripetuti nel tempo.
L’elevata risoluzione spaziale garantisce un’alta qualità dell’immagine, consentendo di ricostruire 128 strati: l’aumento del numero di strati e un numero maggiore di dati grezzi permettono di incrementare notevolmente la qualità diagnostica delle immagini per un ampio spettro di procedure.
Con opzioni più intelligenti e automatizzate per tutte le operazioni, la TAC, realizzata da GE Healthcare (divisione medicale di General Electric), può ottimizzare l'efficienza del flusso di lavoro. Il nuovo tomografo permetterà all’ospedale di Faenza di ampliare e migliorare i propri servizi: ad esempio consente di eseguire un esame total body in meno di dieci secondi ed esami più sicuri e precisi per pazienti con protesi metalliche.
Presso l’unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Faenza vengono effettuati ogni anno circa 100.000 esami di diagnostica per immagini, di cui 14.000 TAC.
All’ospedale Bufalini di Cesena è stata effettuata nei giorni scorsi, per la prima volta in Emilia Romagna, una donazione multi organo da donatore a cuore fermo con prelievo di polmoni idonei al trapianto.
Grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto i professionisti delle Unità Operative di Anestesia e Rianimazione, Chirurgia D’Urgenza, Blocco Operatorio, Chirurgia Vascolare, Radiologia, Medicina Trasfusionale e Laboratorio Analisi, è stato possibile eseguire oltre il prelievo di fegato e reni, anche il prelievo dei polmoni che sono poi stati trapiantati con successo.
“Da quando in Italia è iniziata l’attività di donazione organi e tessuti da donatore a cuore fermo , - spiega il direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena dottor Vanni Agnoletti - questo è il quinto caso in Italia di prelievo di polmoni poi trapianti con successo da questa tipologia di donatore”.
La procedura, estremamente complessa e praticata in pochi centri italiani, coinvolge decine di medici, infermieri e tecnici, comporta avanzate tecniche di circolazione extracorporea e richiede un’altissima efficienza di tutta la macchina organizzativa, coordinata dal Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna, per poter arrivare ad una conclusione positiva come in questo caso.
“Ringrazio tutti i numerosissimi medici, infermieri e tecnici che hanno lavorato ininterrottamente, con grande impegno – conclude Agnoletti - per questo importante risultato che segna un ulteriore traguardo nell’attività di donazione organi e apre nuove speranze per i numerosi pazienti in lista di attesa, che hanno nella disponibilità di organi idonei l’unica possibilità di sopravvivenza”.
Per l’ospedale Bufalini, individuato dalla Regione quale Centro promotore dell’estensione del programma regionale “Cuore fermo ER” in altre Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna, è l’undicesimo prelievo multiorgano effettuato a cuore fermo.
Un nuovo computer portatile per rendere sempre più efficaci le prestazioni dell’Ambulatorio Urgenze Pediatriche (pronto soccorso pediatrico) dell’Ospedale di Faenza. A donarlo, il Circolo Filatelico Numismatico “Torricelli” di Faenza, che lo ha consegnato alcuni giorni fa nel corso di una piccola cerimonia. Erano presenti il presidente del Circolo Ilario Ferrini ed una delegazione di tre soci, che hanno consegnato il pc alla coordinatrice della Pediatria ed ai medici in servizio, alla presenza del direttore medico di presidio dottor Davide Tellarini e del dottor Alessandro Lazzari.
Il presidente Ferrini ha evidenziato l’impegno da oltre 60 anni, da parte del Circolo Torricelli, per la diffusione del collezionismo in genere, con attenzione alla cultura e alle migliori tradizioni della nostra comunità, il tutto unito all’impegno a favore del prossimo, del quale questa donazione è frutto. Da parte della direzione medica e del reparto, sinceri ringraziamenti ai donatori.