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Articoli filtrati per data: Novembre 2020

Presentata oggi alla stampa la donazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì di una sonda laparoscopica all'ospedale di Forlì. Si tratta di una strumentazione di ultimissima generazione, la prima installata in Italia.

Alla conferenza stampa virtuale hanno partecipato Roberto Pinza, Presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Gianluca Zattini, Sindaco di Forlì Tiziano Carradori, Direttore Generale Ausl Romagna Giorgio Ercolani, Direttore Chirurgia Generale ed Oncologica Ausl Romagna, Claudio Vicini, direttore del Dipartimento Testa - Collo dell'Ausl Romagna e Franco Stella, Direttore della Chirurgia Toracica di Forlì e coordinatore del corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia di Forlì .

"Ringrazio la Fondazione con cui ho avuto modo di condividere molti obiettivi - ha dichiarato Tiziano Carradori - ed una collaborazione a trecentosessanta gradi, recentemente anche in merito all'avvio del corso di laurea di Medicina.Questa donazione è la conferma di un orientamento consolidato a sostegno della sanità del territorio, sia per l'importanza degli investimenti che per l'attenzione al settore della sanità. Altro elemento è la destinazione del finanziamento, che mette in evidenza il valore riconosciuto dei professionisti che la utilizzeranno."

"Stante la centralità della salute per la qualità della vita, la Fondazione ha sempre ritenuto cruciale l’area della sanità pubblica, individuando nell’Azienda USL (prima di Forlì e ora della Romagna) il proprio interlocutore privilegiato. L’obiettivo è stato quello di promuovere interventi strategici e durevoli, favorire l’innovazione, la ricerca e la sperimentazione, così da assicurare le migliori prestazioni nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e una più efficace risposta terapeutica nel nostro territorio.

In questo contesto va letta anche la donazione di un nuovo sistema video per chirurgica Endoscopica ed Esoscopica Full HD 3D che verrà utilizzata nel comparto operatorio dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, frutto degli incontri di approfondimento condotti con l’Azienda sanitaria ed in particolare con il direttore dell’Ospedale dott. Paolo Masperi e con il suo staff.

Anche questa donazione mira a valorizzare e consolidare la vocazione chirurgica dell’Ospedale di Forlì ad ampio spettro, potenziandone ulteriormente le dotazioni d’avanguardia. Il nuovo sistema ha infatti valenza polispecialistica, essendo stato sviluppato appositamente per l’impiego in ambiti come ORL, Neurochirurgia, Chirurgia della colonna vertebrale, Chirurgia open. Naturalmente può̀ essere utilizzato anche in tutte le discipline specialistiche in cui si richiedano una visualizzazione e una documentazione di alta qualità̀.

Si tratta di un’attrezzatura all’avanguardia assolutamente innovativa: l’ospedale forlivese sarà infatti il solo dell’Azienda USL della Romagna - e tra i pochi a livello nazionale - ad essere dotato anche di una funzionalità che consente di effettuare interventi chirurgici laparoscopici e open in seguito alla somministrazione del farmaco denominato ICG che consente di ricavare informazioni visive supplementari, trovando impiego in diverse procedure chirurgiche.

Le risorse rese disponibili dalla Fondazione per questa attrezzatura ammontano a 200.000 euro, ma si tratta solo dell’ultimo esempio – in ordine di tempo – dell’impegno costante rivolto dalla Fondazione a mantenere lo standard d’eccellenza della struttura ospedaliera forlivese.

Le risorse più consistenti del settore di intervento dedicato alla “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” sono state infatti destinate al potenziamento della strumentazione dell’Ospedale G.B. Morgagni-Pierantoni, con un investimento, dal 1992 ad oggi, pari a 11,5 milioni di euro, sui 20 milioni complessivamente impegnati.

Meritano una citazione, a titolo esemplificativo, l’acquisto e la donazione all’ASL di:

Sistema chirurgico robotico Intuitive Surgical (da Vinci S IS2000)

Sistema robotico da Vinci SI IS3000 Intuitive Surgical

Sistema PET-CT

2 RMN, di cui una di tipo aperto

Nuova sala angiografica

2 mammografi digitali per l'U.O. di Prevenzione Oncologica

Sistema video per chirurgia Endoscopica ed Esoscopica FULL HD 3D

Acquisto di sistema di sala operatoria integrata STORZ OR1

Sistema integrato ECO di Ecografia Diagnostica ed interventistica

Bisturi laser specifico per la patologia polmonare

Ecografo endobronchiale lineare con funzione ecodoppler

Fluorangiografo finalizzato allo studio delle maculopatie con membrana neo-vascolare

Sistema di navigazione 'Brain Lab' - piattaforma FUSION

Sempre considerando l’importo complessivo di 20 milioni di euro stanziato dalla Fondazione in questo settore, non si può tacere l’impegno per l’IRST-IRCCS di Meldola, altra eccellenza del territorio. Anche nei confronti di questa struttura l’impegno è stato costante, sviluppando anche una fattiva collaborazione con le altre Fondazioni romagnole per l’acquisto di un “Tomotherapy” e, successivamente, della risonanza magnetica 3T, per un investimento ulteriore - da parte della Fondazione forlivese - pari a 2,5 milioni di euro, cui vanno a sommarsi

i 2 milioni di euro che hanno consentito la realizzazione della “Casa di accoglienza San Giuseppe - Antonio Branca”, grazie anche alla collaborazione con il Fondo Emilia Romagna Social Housing.

Ma il supporto prestato dalla Fondazione nel settore non si esaurisce nelle dotazioni tecniche e tecnologiche di avanguardia: si pensi al sostegno alle numerose e preziose realtà del Terzo Settore, a favore delle quali ogni anno viene stanziato un importo complessivo di circa 180.000 euro; al tempestivo aiuto prestato alla struttura ospedaliera forlivese e alla fondamentale rete dei medici di base in occasione della prima emergenza sanitaria dello scorso mese di marzo, con un investimento supplementare di oltre 600.000 euro; infine alla recente attivazione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia presso il Campus forlivese, per cui la Fondazione – da qui al 2040 – ha impegnato risorse per 14 milioni di euro.

Si tratta dunque di un impegno ad ampio spettro e assolutamente trasversale, caratteristiche che rimarranno distintive dell’intervento della Fondazione anche nel prossimo futuro, tenuto conto delle nuove sfide che l’epidemia – tuttora in corso – ha fatto emergere con forza.

Tra queste la digitalizzazione: la telemedicina ha avuto un forte impulso, ma è destinata a divenire una componente cruciale dei servizi sanitari anche negli scenari post Covid-19. E poi il potenziamento della medicina e della sanità del territorio: la capillarità dei servizi è un bene prezioso della comunità forlivese e va rafforzato affinché le criticità legate all’emergenza non ne mettano in difficoltà l’operato quotidiano.

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“ In breve tempo la nostra vita lavorativa è stata stravolta, abbiamo dovuto adottare un modo completamente nuovo di lavorare, il nostro unico obiettivo era il paziente Covid…” Queste le parole di Flavia Benazzi che ha vissuto l’esperienza lavorativa in Pneumologia Covid a Forlì. Il video trasmette la forza del “prendersi cura dei pazienti” e del “bisogno di aiuto e supporto reciproco tra colleghi, senza il quale tutto sarebbe stato più difficile.” Il video termina con una intensa riflessione sulla “impossibilità di tradurre con le parole la sofferenza e tutto ciò che ha vissuto in quel periodo”.

Guarda il video

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Da lunedì 9 novembre, a causa di lavori di ammodernamento della rete idrica, alcuni percorsi di accesso agli utenti ai servizi della Casa della Salute di Forlimpopoli subiranno delle variazioni.Per la sicurezza di utenti e operatori alcune aree del piano terra saranno infatti interdette all'accesso. Gli utenti saranno indirizzati a percorsi alternativi con apposita segnaletica temporanea. La data prevista per la fine dei lavori è il 19 dicembre.

Ci scusiamo fin da ora per l'eventuale disagio che i lavori dovessero arrecare agli utenti dei servizi

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La trasmissione sulla pagina @RegioneEmiliaRomagna Bologna .

L’andamento dei contagi in Emilia-Romagna. A fare il punto in diretta Facebook sulla pagina @RegioneEmiliaRomagna sarà oggi, venerdì 6 novembre alle ore 17,30 dal Policlinico di Modena l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. Con lui sarà presente la professoressa Cristina Mussini, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 26 ottobre al primo novembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).

Nella settimana di riferimento si sono verificate 2.335 positività su un totale di 30.722 tamponi, con una incidenza dunque del 7,6 per cento che, pur aumentando di 1,7 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, resta più bassa rispetto all'incidenza nazionale (slide 4).

Su questo dato si registra, nell’ultima settimana, tra i vari territori della Romagna, un riallineamento: le province di Rimini e di Ravenna hanno dato pressochè analogo, i territori di Forlì e soprattutto Cesena hanno incidenze leggermente più basse (slide 5). Restano invece maggiori differenze rispetto all’indicatore delle positività su popolazione residente (slide 6), con Rimini e Forlì con dati più alti, così come sulle percentuali di asintomatici: il territorio romagnolo si attesta sul 43 per cento con Ravenna e soprattutto Rimini con percentuali superiori (slide 7) di persone positive ma senza sintomi.

Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, nella settimana di riferimento si è verificato un aumento, in questo caso omogeneo tra i vari territori, di malati nei reparti di degenza. Resta di fatto stabile l’incidenza di ricoveri in terapia intensiva sul totale dei ricoverati (slide 12).

"Sul territorio romagnolo permane una situazione di crescita proporzionalmente più contenuta rispetto alla media nazionale, con una incidenza significativa di casi asintomatici - commenta il direttore sanitario dottor Mattia Altini -. Conseguentemente la maggioranza dei pazienti può essere adeguatamente seguita a domicilio o nelle strutture appositamente previste per pazienti asintomatici o con sintomi lievi come i Covid Hotel o le Cra Covid che si stanno ulteriormente implementando. Resta di fondamentale importanza la prevenzione, per cui torno a rammentare ancora una volta alla cittadinanza l'importanza della prevenzione: distanziamento, igiene, mascherina. Altrettanto scrupolosamente vanno seguite le indicazioni previste nel nuovo Dpcm. Assai importante quest'anno è anche fare la vaccinazione contro l'influenza stagionale, soprattutto per le classi a rischio, che rappresenta anche una forma di contrasto del covid”.

Sul fronte ospedaliero “siamo nel Livello Arancione del piano dinamico che abbiamo predisposto, e conseguentemente abbiamo attivato ulteriori posti letto, in tutti i territori, dedicati a pazienti covid. Attualmente abbiamo circa 70 posti letto di terapia intensiva per l'attività chirurgica ordinaria e programmata. Non si può escludere di arrivare nei prossimi giorni all’attivazione del Livello Rosso che contempla 529 posti letto complessivi dedicati a pazienti covid, di cui 75 tra terapia intensiva e sub-intensiva. La nostra sfida sarà trovare il non facile equilibrio tra servizi e spazi dedicati ai pazienti covid e mantenimento dell’attività ordinaria, per garantire i livelli di assistenza più elevati possibile per tutti i pazienti ed utenti romagnoli”.

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L'associazione "Amici di Padre Querzani" nella persona della presidente, dottoressa Maria Grazia Silvestrini, ha donato venti poltrone-letto alla Pediatria di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta.Un gesto di solidarietà che contribuisce a rendere meno traumatica la degenza tra le mura ospedaliere dei bambini ammalati e dei genitori che li accudiscono.

 

"L’Associazione Amici di Padre Querzani - spiega la dottoressa Silvestrini - è stata costituita con lo scopo di sostenere finanziariamente le attività di assistenza sanitaria, nutrizionale e scolastica per i bimbi della bidonville di Bukavu (Rep. Popolare del Congo) tramite l’attività di Padre Giovanni Querzani missionario saveriano che opera in quella zona. Tutti gli interventi sono stati indirizzati ai minori della Repubblica Popolare del Congo."

 

"La donazione che stiamo effettuando - prosegue - è rivolta in particolare ai bambini malati e a coloro che li accudiscono, i loro famigliari e la vogliamo dedicare al ragioniere Andrea Ragazzini, deceduto quest'anno a causa del Covid, che ha fondato l'Associazione insieme a me ed ha contribuito attivamente alla gestione della stessa ". " Un ringraziamento particolare in segno di riconoscenza - afferma il Direttore Generale dott. Tiziano Carradori - per il sostegno che l'Associazione "Amici di padre Querzani" guidata da M. Grazia Silvestrini, ha voluto assicurare con questa significativa donazione, alla Pediatria dell'Ospedale di Forlì, in un momento difficile, in cui è particolarmente importante avere a disposizione risorse a sostegno della sanità pubblica. Si tratta dell'ennesima attestazione concreta di solidarietà e vicinanza da parte della famiglia Silvestrini - Vespignani, da anni impegnata a fianco dell'Azienda sanitaria, a contribuire al miglioramento della qualità dell'assistenza."

 

"Il regalo che, oggi, l’Associazione Amici di Padre Querzani Onlus e la sua presidente Dott.ssa Maria Grazia Silvestrini hanno fatto alla Pediatria del nostro ospedale - aggiunge il dott. Enrico Valletta - giunge in un momento di particolare impegno per le strutture sanitarie e di grande preoccupazione per tutto il tessuto sociale di cui siamo parte. Grandi attenzioni e grandi risorse sono riservate ogni giorno alla migliore gestione dell’attuale emergenza e, tuttavia, non meno importanti necessità continuano a trovare accoglienza grazie alla generosità e alla solidarietà di molti. Dare, ai genitori dei bambini ricoverati, la possibilità di una sistemazione sufficientemente confortevole nel mentre sono accanto ai propri figli era diventata, per noi, un’esigenza pressante. Le 20 poltrone-letto che ci sono state donate, vanno a sostituire suppellettili ormai poco funzionali e non più del tutto idonee ad un’agevole permanenza nelle stanze del nostro Reparto. La nostra gratitudine va a tutti coloro che, all’interno e a fianco dell’Associazione, hanno contribuito perché questo importante gesto di vicinanza si potesse concretizzare."

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Nuovi spazi aggiuntivi per i Pronto Soccorso di Lugo e di Ravenna: a questo serviranno le due nuove strutture provvisorie in arrivo all’esterno degli ospedali Umberto I e Santa Maria delle Croci. Si tratta di moduli prefabbricati e temporanei che, senza interventi invasivi che potrebbero interferire con le attività sanitarie, consentiranno di aumentare gli spazi di attesa e le postazione di pre-triage, per far fronte ad un eventuale ulteriore afflusso di pazienti. I primi moduli stanno arrivando in questi giorni a supporto del Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Lugo, dove si prevede l’allestimento in esterno, in area attigua al Pronto Soccorso in prossimità dell’attuale camera calda, di moduli per l’attesa dei pazienti non sospetti covid ed per l’attività di pre-triage. La struttura, così allestita, sarà connessa all’edificio ospedaliero tramite due corridoi, anch’essi realizzati con moduli prefabbricati, di collegamento ai percorsi distinti per i pazienti sospetti e non sospetti. La superficie complessiva dell’intervento è di circa 200 mq. Dopo Lugo verrà allestita una struttura prefabbricata provvisoria all’esterno dell’ospedale Santa Maria Delle Croci di Ravenna. Qui è prevista la realizzazione di struttura esterna dotata di due corpi principali al bisogno utilizzabili separatamente e dotati di servizi dedicati e serviti da ingressi e percorsi distinti. L’area prefabbricata prescelta per l’allestimento è quella posta sul retro dell’edificio DEA, che ha dimensioni ampie ed è vicina al parcheggio dedicato agli utenti del Pronto Soccorso. Successivamente l’Unità operativa “Progettazione e Sviluppo edilizio” dell’Ausl Romagna procederà all’installazione di analoghe strutture esterne provvisorie anche presso altri ospedali romagnoli. La spesa per i due allestimenti di Lugo e Ravenna prevista per i primi sei mesi ammonta a circa 120.000 euro.

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E' stata inaugurata oggi una nuova Sala Allattamento per l’Unità Operativa di Ostetricia di Ravenna, allestita grazie ad una raccolta fondi di 3.500 euro promossa da Francesco di Mauro e Aniello Carotenuto, esponenti del sindacato Cisl della ditta Marcegaglia di Ravenna, e partita da una coppia di giovani genitori, dipendenti della ditta stessa, che hanno dato un contributo fondamentale. E grazie a loro, Ednan ed Esada Saliu, è stato possibile rendere più accogliente la sala allattamento della degenza ostetrica. “Ora si è creata una bellissima atmosfera nella sala allattamento, sia grazie all’acquisto di due comodissime e coloratissime poltrone relax reclinabili, sia grazie al murales floreale commissionato all’artista Clara Fort in cui è riuscita a rappresentare i fiori più significativi di tutti i paesi del mondo” dice la Coordinatrice Cristina Marzari. “I fiori così disegnati e intersecati fra loro sono l’espressione e il simbolo di integrazione, accoglienza e rispetto di tutte le culture. I dipinti dei fiori creano un’atmosfera rilassante ed elegante, dedicata a tutte le mamme che in questa sala possono trovare un luogo confortevole, un momento intimo col il proprio bambino, ma sempre supportate dall’esperienza e dalla competenza delle ostetriche, che, soprattutto in questo momento di pandemia in cui le visite alle degenti sono limitate, diventano una guida ed un supporto insostituibile per le nostre degenti, sia per fornire consigli per ben avviare l’allattamento che per gestire il neonato dopo il rientro a casa”.
Sul muro della sala allattamento è stata posizionata una targa a ricordo su cui Ednan e Esada hanno voluto lasciare un pensiero alle neo mamme dell’Ostetricia: “La gentilezza delle parole crea fiducia, la gentilezza dei pensieri crea profondità, la gentilezza nel donare crea Amore”. Tutto il personale dell’Unità Operativa di Ostetricia, in particolare il Direttore Giuseppe Comerci, la Coordinatrice Ostetrica Cristina Marzari e il Direttore del Dipartimento Salute Donna Infanzia e Adolescenza Federico Marchetti, nonchè ovviamente la Direzione Ospedaliera, ringraziano di cuore.

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Il dottor FABIO FALCINI, Direttore della Prevenzione Oncologica di Forlì e Cesena, ospite alla trasmissione TuttoBene TV (puntata 210 - Ottobre, mese rosa della prevenzione)

 

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E' operativa da oggi (lunedì 2 novembre) al Pala De Andrè, con ingresso in via Trieste, una nuova postazione di drive through a servizio del distretto Ausl di Ravenna. Nell’area dedicata sono presenti due postazioni - due team composti da infermieri - per poter effettuare il maggior numero di tamponi possibili, per una capacità di oltre 800 tamponi al giorno. L’orario previsto per l’attività programmata è dalle 9.00 alle 13.00: in tale fascia oraria saranno gestiti gli accessi per appuntamento. Nel pomeriggio, a partire da domani, martedì 3 novembre, dalle 14 alle 18, si potrà accedere invece senza appuntamento, ma sempre con la richiesta effettuata dal proprio medico di famiglia. Non è previsto accesso diretto senza prescrizione.

Questa nuova postazione va ad integrare quella attiva presso il Cmp, che non verrà dismessa, ma sarà utilizzata esclusivamente su appuntamento per i test rapidi dei pazienti in età pediatrica. La realizzazione della nuova postazione di drive through è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione tra Ausl, Comune di Ravenna e Croce Rossa che fornirà ausilio logistico. I percorsi delle auto sono stati studiati insieme al comando di Polizia locale del Comune di Ravenna al fine di ottimizzare l’impatto sulla viabilità, grazie anche all’ampia disponibilità degli spazi per le auto che l’area consente.

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