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Articoli filtrati per data: Marzo 2024

È partito lunedì 11 marzo, presso la Casa Residenza per Anziani "Il Fontanone", un progetto di arteterapia del colore, rivolto a utenti con demenza di grado lieve-moderato e ai rispettivi care giver.

Un percorso igienico-terapeutico, per 14 incontri a cadenza settimanale, ideato e condotto da Roberta Budrioli, arteterapeuta del colore ad indirizzo antroposofico attraverso il Metodo Stella Maris.

Il progetto, concordato con il Distretto Sanitario di Faenza, si avvale della collaborazione dei professionisti psicologi del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenza della Geriatria di Faenza e del supporto dell'Associazione Alzheimer locale.

A 18 pazienti, e ai rispettivi caregiver, viene proposto di dipingere in coppia attraverso la tecnica dell'acquerello su foglio asciutto secondo specifiche modalità.

Il Metodo Stella Maris si caratterizza infatti in una pratica arteterapeutica che fa un uso discreto e misurato della parola e che non ricerca gusto e piacere di tipo estetico ma invita il paziente e il suo caregiver a descrivere in immagini il sentire interiore.

Inoltre la proposta del lavoro di coppia punta a favorire una nuova possibile via relazionale e una modalità di comunicazione tra paziente e caregiver, spesso compromessa dalla malattia: il lavoro di gruppo diventa uno stimolo allo sviluppo di rapporti amicali e sostegno reciproco. 

Al termine del percorso sarà proposta una mostra dei dipinti che prenderanno vita durante gli esercizi pittorici. 

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Anche quest’anno l’Ausl della Romagna aderisce alla Giornata Mondiale del Rene che si celebra il 14 marzo, con il patrocinio della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e della Fondazione Italiana del Rene (FIR).

Durante la Giornata negli ospedali della Romagna si svolgeranno attività di sensibilizzazione della popolazione rispetto alle malattie renali con la distribuzione di materiale informativo e in alcune strutture anche con la misurazione della pressione arteriosa, l'esecuzione di uno stick urinario per escludere una proteinuria ed un colloquio con un nefrologo, che indirizzerà eventualmente i pazienti verso il percorso ambulatoriale/clinico più appropriato.
Ecco, in dettaglio, tutte le iniziative previste nei nosocomi romagnoli:

Qui Cesena
Giovedì 14 marzo allestimento di un punto informativo con distribuzione di materiale relativo alla malattia renale cronica nell’atrio dell'Ospedale Bufalini. Presente il personale infermieristico e medico del reparto di Nefrologia e Dialisi, dalle ore 10 alle ore 12.

Qui Forlì
Giovedì 14 marzo allestimento di un punto informativo nell’atrio del Padiglione Morgagni dell’ospedale di Forlì, dalle ore 9 alle ore 12, con distribuzione di materiale relativo alla malattia renale cronica ed una valutazione pressoria. Saranno presenti infermieri e medici del reparto di Nefrologia e Dialisi e rappresentanti di ANED.

Qui Ravenna
Giovedì 14 marzo all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna open door informativo nell’area ambulatoriale della Nefrologia, 3° piano, scala verde, con visita nefrologica, misurazione PA, esame urine estemporaneo, dalle ore 9 alle 11.

Qui Rimini
Giovedì 14 marzo dalle ore 9 alle ore 13, nell’atrio dell’ospedale Ceccarini di Riccione la Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Infermi di Rimini insieme alla Associazione Nazionale Emodializzati (ANED) e alla Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO) organizza un punto di accoglienza dove sarà distribuito materiale informativo e sarà possibile eseguire uno stick urinario, misurare la pressione arteriosa e avere un breve colloquio con un nefrologo.

A Novafeltria la mattina di sabato 16 marzo, nell’Aula magna della Scuola superiore, è stato organizzato un 'progetto scuola', un incontro informativo con gli studenti sulle malattie renali e sull'importanza della donazione d'organo, con testimonianze di pazienti trapiantati oltre che interventi da parte di medici nefrologi, anestesisti e rappresentanti di ANED e AIDO.

Sabato 23 marzo, dalle ore 9 alle 14, nell’atrio dell'Ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria allestimento di un punto accoglienza con la presenza del personale della Unità Operativa di Nefrologia e dialisi di Rimini, della Croce Verde, dell’ANED e dell’AIDO: sarà distribuito materiale informativo e sarà possibile eseguire uno stick urinario, misurare la pressione arteriosa e avere un breve colloquio con un nefrologo.

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Un segnale concreto di solidarietà e vicinanza dei cittadini di un territorio a chi sta combattendo la sua battaglia contro la malattia, al tempo stesso a fattivo sostegno della sanità pubblica. E’ il profondo significato della donazione del dispositivo Paxman Scalp Cool effettuata dall'Associazione Oncologica Volontariato Alta Marecchia (AOVAM), anche con il contributo dello Ior e di altri sponsor, all'ospedale ‘Sacra Famiglia’ di Novafeltria, la cui cerimonia di ringraziamento si è svolta in mattinata, alla presenza in particolare della dott.ssa Ivonne Zoffoli, referente della Direzione medica di presidio per la struttura, del dottor Davide Tassinari, Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia di Rimini, del sindaco di Novafeltria, Stefano Zanchini, insieme ad autorità locali, rappresentanti degli sponsor, volontari dell’associazione e operatori sanitari.

La caduta dei capelli indotta da chemioterapia rappresenta uno degli effetti collaterali più temuti dai pazienti, andando a modificare in maniera significativa l’aspetto della persona, marchiandola in maniera inequivocabile riguardo allo stato di salute e al percorso di cura in atto. Le conseguenze dell’alopecia da chemioterapia hanno un effetto sulla persona (modifica dell’immagine di sé), sulle dinamiche di vita familiare (modifica dell’immagine agli occhi dei familiari, in particolare se minori o membri fragili del nucleo familiare), sulle dinamiche relazionali esterne (rapporto con amici, colleghi di lavoro, eventuale utenza in attività professionali con componente relazionale esterna).
Numerosi sono stati negli anni i tentativi finalizzati ad arginare la caduta dei capelli indotta da chemioterapia, attraverso la sintesi di molecole in cui l’effetto sul cuoio capelluto fosse limitato, così come mediante l’impiego di strategie impieganti il freddo e la vasocostrizione locale quale meccanismo volto a limitare l’esposizione del cuoio capelluto ai farmaci alopecizzanti. In tal senso il dispositivo medico Paxman Scalp Cooler rappresenta oggi uno degli strumenti più sofisticati nella prevenzione della alopecia da chemioterapia utilizzante il freddo (tramite l’applicazione di un casco che mantiene una temperatura di -4°), coniugando ad un tempo efficacia, tollerabilità e semplicità di gestione da parte del personale infermieristico. Ecco perché diversi centri italiani sono dotati di sistemi refrigeranti per prevenire l’alopecia da chemioterapia, un fattore che va a valorizzare qualitativamente l’offerta assistenziale al paziente oncologico candidato a trattamenti alopecizzanti.

“Il dispositivo, costituito da una duplice postazione capace di trattare due pazienti contemporaneamente, si è dimostrato capace di prevenire l’alopecia in oltre il 90% dei casi trattati – ha spiegato il dottor Davide Tassinari, Direttore Unità Operativa di Oncologia - con risultati qualitativi che vanno da una prevenzione totale del fenomeno ad una prevenzione parziale, ma comunque significativa da un punto di vista sia estetico che funzionale. L’impiego di questi strumenti è raccomandato nelle principali linee guida internazionali all’interno del percorso volto alla tutela della qualità della vita del paziente nell’ambito di un servizio di oncologia veramente attento alla persona. La donazione di un dispositivo come il Paxman Scalp Cooler da parte di un territorio ad una oncologia rappresenta un gesto di grande vicinanza solidale nei confronti del paziente malato di tumore, e lo sforzo fatto per arrivare alla sua acquisizione dimostra quanto la qualità delle cure erogate a questa particolare componente fragile di pazienti sia cara ad un territorio che si conferma nei fatti vicino al paziente e alla sua sofferenza. C'è un'Italia e un mondo che ama e al quale si ispira, che è il mondo di chi sta vicino alle persone che soffrono, per questo come oncologo espressione di questo territorio esprimo profonda gratitudine nei confronti dell'AOVAM, che in tempo brevissimo ha accolto quest'ultima richiesta molto impegnativa e donato uno strumento importantissimo che aiuta la persona ad avere garantita una migliore qualità di vita durante la malattia. E la gratitudine mia personale si unisce quella di tutta l’Unità Operativa che dirigo e dell’azienda verso una umanità diversa rispetto a quella che a volte siamo abituati a sentire, soprattutto negli ultimi tempi”.

La dott.ssa Ivonne Zoffoli ha ringraziato l'Associazione Oncologica Volontariato Alta Marecchia “per le innumerevoli donazioni effettuate nel corso degli anni fino a quest'ultima molto importante e per il continuo ed instancabile supporto prestato all'Ospedale Sacra Famiglia”. Concetti ripresi nel suo intervento anche dal primo cittadino di Novafeltria, Stefano Zanchini, mentre nell’unirsi ai ringraziamenti il dottor Maximilian Papi, responsabile Day Hospital Oncologico dell’ospedale di Novafeltria, ha sottolineato la valenza di “questo dispositivo che riduce un effetto collaterale dei nostri farmaci chemioterapici più importanti. Un grande tassello per parificare questo ospedale agli ospedali della costa, Rimini e Cattolica”.

Dal canto suo Oddo Triani, presidente dell'Associazione Oncologica Volontariato Alta Marecchia, ha espresso il ringraziamento “a chi è intervenuto a questa cerimonia e in particolare agli sponsor che hanno consentito di realizzare il progetto di donazione di questo strumento, in particolare grazie al presidente di Riviera Banca, al presidente del Lions e a tutta la popolazione della vallata che hanno contribuito in maniera generosa per raggiungere l'obiettivo”.

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Due importanti donazioni a sostegno delle attività di animazione che l’Associazione A.G.E.B.O. OdV, attiva in Pediatria dell’ospedale di Ravenna dal 1997, organizza per i piccoli degenti con l’obiettivo di offrire momenti di svago e creatività durante il ricovero.
Le/i Volontarie/i del Punto d’incontro Francescano di via Felicia Rasponi, dove da anni i più bisognosi si rivolgono per cercare abiti o prodotti per la persona,  hanno offerto un contributo, tramite l’iniziativa del Comune di Ravenna, “Adotta Un progetto sociale”, che andrà ad incrementare le attività di manipolazione, letture e animazione, proposte da Carla e Anita dell’Associazione Asja Lacis.
La famiglia Valeriani in memoria del padre Giacomo, ha offerto un contributo a sostegno dell’attività di Pet Therapy che Giorgia  di HaKuna Matata e Serena Simoncelli conducono in reparto insieme ai cani, Yuma e Faro.

“Le donazioni vanno a sostenere e implementare due attività qualificate e di assoluto valore che A.G.E.B.O, porta avanti da alcuni anni” ha detto il direttore della Pediatria e Neonatologia Federico Marchetti a nome di tutto il personale.  “Possiamo testimoniare il grande entusiasmo dei bambini e ragazzi e dei loro genitori che le ricevono in un momento di difficoltà dovuto al necessario ricovero.
Il personale medico e infermieristico è confortato da queste importanti iniziative e ha modo di crescere ogni giorno per le emozioni e la qualità nei rapporti e nel far bene insieme che AGEBO favorisce da anni. Un sentito grazie anche da parte nostra per queste importanti donazioni”

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 Dopo l’importante adesione registrata nelle edizioni precedenti per la somministrazione del vaccino antitetano e, al fine di facilitare l’accesso alla popolazione adulta per aderire a questa importante vaccinazione, Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Ravenna ha organizzato nei tre ambiti della provincia di Ravenna ( Ravenna, Faenza e Lugo) sedute straordinarie di vaccinazione antitetanica per adulti.

L'invito ad accedere è rivolto a coloro che non sono mai stati vaccinati per il tetano oppure hanno fatto l'ultima dose di richiamo da più di 10 anni.

L'accesso presso gli ambulatori avviene in modo diretto senza necessità di prenotazione, nelle sedi dell’Igiene Pubblica, sotto riportate:

Ravenna

Mercoledì 20 marzo e Lunedì 22 aprile

 ( Cmp- via Fiume Abbandonato 134- Ambulatorio Vaccinale Adulti 2°piano)

dalle ore 14 alle ore17.00

Lugo

Mercoledì 17 aprile

(Ambulatorio Vaccinale Adulti  Viale Masi 20)

Dalle 8,30 alle 12,30

Faenza

Giovedì 21 marzo

 ( Ambulatorio Vaccinale Adulti- Via Zaccagnini 22)

Dalle ore 8,30 alle ore 12,30

Si invitano i cittadini che necessitano della vaccinazione antitetanica ad accedere a queste sedute straordinarie dedicate.

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Far nascere il proprio bambino/la propria bambina a Ravenna è una scelta consapevole della partoriente e della coppia genitoriale. Per questo, è necessario offrire loro tutte le informazioni utili in merito ai servizi offerti, dalla gravidanza alla nascita del bambino/a e nel periodo successivo. Nel corso degli anni si è strutturato e ulteriormente rafforzato un percorso che vede la stretta connessione dei servizi offerti dai Consultori Familiari e dal Punto Nascita Ospedaliero. Servizi che hanno l’obiettivo di essere disponibili, ben organizzati e conformi, nella qualità delle prestazioni, a quelle che sono le raccomandazioni sulle buone pratiche che devono favorire “una buona gravidanza e una buona nascita del bambino/a”

Nel corso dell’anno 2023 sono state seguite presso i Consultori Familiari dell’ambito di Ravenna 756 gravidanze; 1482 in tutta la Provincia. L’U.O Consultori Familiari Ravenna-Faenza-Lugo ha preso in carico circa il 62% delle gravide residenti nella Provincia

 

 

  1. CONSULTORIO: ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

 

  • Per tutte le donne gravide, che ne fanno richiesta, è previsto un triage ostetrico (telefonico e/o in presenza): la donna/coppia viene accolta, prenotata nel percorso di presa in carico.
  • Al contatto viene programmata la prima visita con l’ostetrica, entro la 9° settimana (una presa in carico precoce è un indicatore di buon esito della gravidanza).
  • Durante la visita, l’ostetrica definisce il rischio per quella gravidanza (gravidanza a basso rischio/gravidanza a rischio).
  • La pianificazione dell’assistenza ostetrica prevede:
  1. alla 11-13 settimana la visita con il ginecologo, che viene effettuata congiuntamente dal medico e dall’ostetrica di riferimento per quella gestante (le due figure rimarranno le stesse per tutto il corso della gestazione).
  2. Richiesta degli esami ematici come da Linee Guida Nazionali e prenotazione diretta, tramite il programma CUP, degli esami necessari per il controllo successivo.
  3. Offerta della diagnosi prenatale che prevede il test combinato/NIPT (prelievo Ematico e Ecografia Translucenza Nucale) e l’ecografia morfologica.

         La prenotazione avviene o direttamente da parte dell’ostetrica del consultorio o attraverso un punto di prenotazione comune per tutta la provincia (Ravenna, Lugo, Faenza/Forlì). La presenza del punto di prenotazione unico (CUP prenatale autogestito) consente di poter avere una programmazione ottimale di questi esami su tutta la provincia. Gli esami sono erogati presso le sedi primarie dei Consultori Familiari e i Punti Nascita della provincia. La scelta è di prossimità per la gestante. Le visite, gli esami laboratoristici e strumentali sono gratuiti.

A partire dalla seconda metà del 2023 sono state evase tutte le richieste per questi esami (sia quelle delle gravide seguite in consultorio che quelle in libera professione); lo stesso trend, come da programmazione, è stato mantenuto nel primo mese del 2024 e la previsione è che permanga tale per tutto il 2024. Questo è stato possibile anche grazie all’acquisizione di nuovi professionisti con le competenze necessarie e all’acquisto di ecografi di alta fascia.

  • In seguito alla categorizzazione del rischio ostetrico la gravidanza può essere valutata:
    • basso rischio, le visite sono a gestione con l’ostetrica, con il medico di riferimento,
    • a rischio le visite sono a gestione congiunta medico/ostetrica.
  • Durante le visite di controllo oltre alla valutazione dei parametri di benessere materno/fetali, sono offerti:
    • dalla 28^ settimana di gravidanza valutazione del perineo (perineal care);
    • alla 27 -32 consigliata la vaccinazione difterite/tetano/pertosse della donna gravida;
    • alla 32^- 34^ settimana prenotata la visita anestesiologica, propedeutica la parto analgesia;
    • Esecuzione del tampone vagino-rettale per ricerca dello Streptococco Agalactiae;
    • informazioni sulla donazione del sangue cordonale;
    • definizione del piano del parto e dell’allattamento;
    • ecografie ostetriche del terzo trimestre su indicazione o per il monitoraggio di casi patologici.
  • Nel caso di riscontro di problemi/patologie le donne vengono avviate ad un percorso di II/III livello mediante la prenotazione diretta presso il Punto Nascita di Ravenna.
  • Il percorso a “basso rischio” prevede che la gravida resti in carico al consultorio fino alla 36^ settimana ed inviata quindi per la presa in carico in ospedale. L’ostetrica ospedaliera contatta direttamente la donna e le offre l’appuntamento per la visita che avviene alla 38^ settimana.
  • Il percorso “a rischio” prevede che la gravida sia inviata con la medesima modalità presso l’ambulatorio Gravidanza a rischio del Punto Nascita (PN)
  • Il percorso prosegue dopo il parto con la presa in carico, direttamente nel PN, da parte dell’ostetrica consultoriale della puerpera, programmando la prima visita di controllo 7-10 giorni dopo il parto, presso il consultorio (valutazione dell’allattamento al seno, del benessere generale, della relazione mamma-bambino, etc).
  • A 24 max 72 ore dalla dimissione, inoltre, tutte le puerpere sono contattate telefonicamente, per valutare il benessere di mamma e bambino. Qualora richiesta o consigliata dal PN viene offerta la visita domiciliare.
  • Successivamente sono offerte e programmate la visita di controllo a 30-40 giorni e successivamente a 3-4 mesi o secondo necessità per prevenire/trattare disturbi del pavimento pelvico oltre al sostegno dell’allattamento al seno.
  • Nei casi più complessi come da PA 182 (procedura volta all’intercettazione del disagio psico-sociale in gravidanza e in puerperio) la visita domiciliare e o ambulatoriale può essere eseguita da una equipe che prevede la presenza di ostetrica, psicologo, assistente sociale, assistente sanitaria, a seconda del caso in esame. E’ presente una rete socio-sanitaria con strette interconnessioni fra territorio (ginecologo-ostetrica-psicologo), ospedale (ostetricia-TIN), Pediatra di famiglia, di Comunità, Neuropsichiatria Infantile, Centro Salute Mentale, Centri per le famiglie e Servizi Sociali Territoriali.

Il percorso nascita attivo presso i consultori offre inoltre la possibilità della frequenza gratuita dei Corsi di Accompagnamento alla Nascita recentemente ridefiniti nell’organizzazione e nei contenuti (vedasi brochure) e strutturati secondo la modalità di incontri monotematici e di attività in piccoli gruppi a partire dalla 26-28° settimana di gravidanza, con il coinvolgimento della coppia genitoriale.

 

 

  1. GESTIONE AMBULATORIALE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA E PATOLOGICA: LA PRESA IN CARICO IN OSPEDALE

 

  • Presa in carico delle gravidanze patologiche totale o in condivisione con il territorio tramite invio del ginecologo curante o ospedali Spoke (Faenza e Lugo)
  • Ambulatori dedicati per la Gestione delle Gravidanze ad Alto Rischio Fetale e Materno: la presa in carico della paziente in ambito ospedaliero, permette un approccio altamente qualificato e multidisciplinare
  • Percorsi dedicati di gestione e cura delle gravidanze di pazienti con Diabete mellito pre-gestazionale o gestazionale
  • Percorsi dedicati di gestione e cura delle gravidanze di pazienti con obesità ≥ II classe
  • Percorsi dedicati alle gravidanze con feti affetti da patologia cardiaca o genetica o malformazioni maggiori
  • Team multidisciplinare per la Gestione delle Patologie Croniche (Ematologiche, Reumatologiche e Neurologiche)
  • Esecuzione di Esami strumentali (Test combinato e Morfologiche) per pazienti a Basso e ad Alto Rischio ostetrico; accesso tramite CUP prenatale/invio del ginecologo curante territoriale/privato.
  • Ecografie ostetriche del terzo trimestre su indicazione o per il monitoraggio di casi patologici
  • Indagini diagnostiche invasive (Amniocentesi e Villocentesi) con prenotazione telefonica CUP prenatale
  • Presa in carico di tutte le gravidanze a basso rischio alla 38^ settimana.

 

PUNTO NASCITA

CARATTERISTICHE

Il Punto Nascita di Ravenna è classificato di II° Livello (HUB), per assistenza dedicata anche alle Gravidanze ad Alto Rischio sia Materno che Fetale, Prematurità: ovvero accoglienza di nati dalla 29 Settimana di gravidanza). Il Punto nascita si avvale della presenza H24 di un team di specialisti dedicati che comprendono: Ostetrica, Ginecologo, Anestesista, Neonatologo

 

NUMERI DEL PUNTO NASCITA DI RAVENNA

  • Numero nati nel 2023: 1430 nati
  • % tagli cesarei totali 25%
  • % tagli cesarei primari 16.5%
  • % induzioni del travaglio: 20%
  • Gravidanze a conduzione medica: 63%
  • Analgesia peridurale: 42%

ATTIVITA’

  • Presa in carico ostetrica di tutte le pazienti del punto nascita
  • Percorso analgesia peridurale nell’ambito della presa in carico con colloqui individuali
  • Visite guidate alle sale parto su prenotazione
  • Assistenza one-to-one in sala parto con possibilità di metodiche non farmacologiche di contenimento del dolore
  • Disponibilità H24 di Parto-analgesia: circa 50% di parti in analgesia farmacologica
  • Taglio cesareo «dolce» con possibilità del padre in Sala operatoria
  • Percorso di assistenza psicologica in tutte le fasi della gravidanza in caso di bisogno
  • Dimissione dall’ospedale con ritorno alle cure territoriali
  • Percorso dedicato alla Cura del Perineo (“Amici del Perineo”): iniziato alla 28° settimana di gravidanza, prosegue con una valutazione alla dimissione dal nostro Punto Nascita per proseguire con eventuali raccomandazioni riabilitative nel territorio.
  • Precoce attaccamento della mamma e del bambino
  • Sostegno all’Allattamento Materno
  • Informazioni alla nascita rivolte alla coppia genitoriale sulle buone pratiche sui “Primi 1000 giorni di vita” del bambino/a, periodo di importanza strategica che pone le basi per lo sviluppo e la salute dell’intero arco della vita
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Lunedì 11 marzo, in prima serata, su RAI TRE, torna la trasmissione “PRESADIRETTA” con una puntata interamente dedicata al Servizio Sanitario Nazionale , messo a dura prova dal sottofinanziamento degli ultimi dieci anni e dall’aumento del bisogno di cura . Tra i tanti ospedali attraversati ci sarà un reportage realizzato all’ospedale “Maurizio Bufalini” di Cesena, un viaggio realizzato da Riccardo Iacona che ha seguito per diversi giorni l’attività del TRAUMA CENTER ROMAGNA, centro di riferimento per i traumi maggiori dell’intero territorio romagnolo.Durante la puntata andranno in onda interviste e riprese realizzate da Iacona e dal suo filmaker nella Terapia intensiva, guidata dal prof. Vanni Agnoletti, professore straordinario di Anestesiologia dell’Università di Bologna e nella Chirurgia generale e d’urgenza, diretta dal dottor Fausto Catena, nel Pronto soccorso, nella Neurochirurgia ed anche un’ intervista al Direttore generale Ausl Romagna, Tiziano Carradori.
“E’ stata una esperienza umana incredibile … – racconta Riccardo Iacona – aver incontrato personale medico, infermieristico e sanitario di altissimo livello . Ho capito veramente quanto è prezioso il servizio sanitario nazionale quando funziona . Non è solo prendersi cura di chi ha bisogno di una risposta di salute, dentro gli ospedali pubblici succede molto di più, si stringe un patto con la comunità che costruisce uguaglianza e democrazia. Riuscire a offrire a chiunque , senza guardare al portafoglio, le cure al più alto livello è una conquista di civiltà enorme e quasi unica nel panorama mondiale della sanità. Ecco perché va difesa con le unghie e con i denti . Ed è quello che fanno gli operatori sanitari e il personale tutto che ringrazio di avermi accolto, con il filmaker Massimiliano Torchia, e di aver aperto l’ospedale alla telecamera di Presadiretta.”

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Il Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale 2023-25 introduce per l'età pediatrica alcune novità e riconferma degli obiettivi.

Tra le novità l'offerta della vaccinazione anti-meningococco B nell'adolescenza e, tra i messaggi da rafforzare, la necessità di prevenire il cancro della cervice uterina e le altre malattie HPV correlate con uno strumento, la vaccinazione anti-papillomavirus, che ne sta cambiando l'epidemiologia (una svolta e un’opportunità).

Un'attenzione particolare è anche rivolta alla promozione di interventi vaccinali nella popolazione ad alto rischio per patologia, attraverso raccomandazioni che rimandano a un coinvolgimento multidisciplinare.

Di questo si parlerà al seminario dal titolo “L’offerta vaccinale pediatrica: quali novità?” in programma a Lugo sabato 16 marzo 2024, presso il Salone Estense Rocca di Lugo.

L'evento, rivolto a medici pediatri, igienisti, assistenti sanitari, infermieri, rappresenta un momento informativo e un’occasione per promuovere una riflessione congiunta e una discussione partecipe, in una visione comunitaria, sui modelli organizzativi e sulle strategie da adottare per favorire e migliorare l'adesione consapevole ai programmi di prevenzione vaccinale del bambino e dell'adolescente. 

Per maggiori informazioni e iscrizioni si rimanda alla locandina e al depliant in allegato. 

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Prende il via giovedì 15 marzo, nella sede di A-Social Space a Riccione (via Mantova 6), un gruppo di sostegno rivolto ai familiari di giocatori d’azzardo problematici e patologici.
L’obbiettivo è quello di proporre uno spazio di condivisione per affrontare e riconoscere l’impatto che il gioco compulsivo ha all’interno della famiglia e sulla vita delle persone che vivono accanto ai giocatori. I familiari dei giocatori possono, infatti, mostrare sintomi di sofferenza psicologica, emotiva, sviluppare sintomi fisici e ovviamente preoccupazioni e gravi danni economici.
Il metodo utilizzato sarà quello dei 5-step, intervento specifico per le famiglie delle persone affetta da una dipendenza patologica (droga, alcol e anche gioco d'azzardo patologico) e basato sul modello stress-strain-coping-support: i membri delle famiglie nel corso degli incontri potranno affrontare le proprie esperienze di vita a contatto con un familiare dipendente e ricevere informazioni su come affrontare il problema del gioco.

Il gruppo avrà una frequenza di un incontro ogni 15 giorni dalle ore 18 alle 19.30, sempre nella sede di A-Social Space a Riccione (via Mantova 6). L’intero ciclo prevede sei incontri totali (le date: 15 e 29 marzo, 12 e 26 aprile, 10 e 25 maggio), sarà condotto e facilitato da un operatore dello sportello Match che accompagnerà i partecipanti in questo percorso. Gli incontri hanno anche uno scopo informativo sulla patologia, i suoi sintomi, le sue caratteristiche e tutti i tipi di supporto necessari.
L’iniziativa, interamente gratuita, è promossa dall’Unità Operativa Complessa Dipendenze Patologiche Rimini (direttore Teo Vignoli) e dal Distretto di Riccione, in collaborazione con la Cooperativa il Maestrale, e rientra tra le attività inserite nel Piano di Zona del Benessere e della Salute del Distretto di Riccione.

Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare lo sportello Match Scommetti su di Noi, nella sede di A-Social Space (via Mantova 6 a Riccione), il numero telefonico 351 5039709 o scrivere una email all’indirizzo sportellomartchriccione@gmail.com

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Un dono speciale, in occasione della festa della donna, è giunto all’Ospedale Infermi di Rimini, da parte di quattro studentesse di una seconda classe della scuola Media Spallanzani.

Le ragazze hanno di propria iniziativa avviato una raccolta fondi dedicata al Progetto Well fare, promosso dall’Ausl Romagna, nato per sostenere la realizzazione di nuovi spazi di cura all’interno degli ospedali, dedicati alle donne vittime di violenza e ai loro figli minori.

Grazie all’impegno profuso dalle quattro intraprendenti giovani, che hanno sensibilizzato i propri coetanei su un tema tanto attuale e importante come quello della violenza di genere, sono stati raccolti 170 euro in donazioni.

La consegna del ricavato si è tenuta all’Ospedale Infermi di Rimini, dove ad accogliere le quattro studentesse accompagnate dai genitori c’erano la Direttrice dell’Ospedale, Dott.ssa Francesca Raggi, e la dott.ssa Elisabetta Montesi, Direttrice dell’U.O. Accoglienza e Fundraising.

“Esprimo il mio più sincero piacere e un’immensa gratitudine per l’iniziativa così importante che avete intrapreso – ha dichiarato Francesca Raggi, Direttrice del Presidio ospedaliero Rimini Santarcangelo Novafeltria – e che assume un valore ancor maggiore, per la sensibilità che ragazzine così giovani dimostrano, riguardo ad un problema di vasta portata sociale. La sensibilizzazione e l’educazione verso il contrasto alla violenza nei confronti delle donne è una battaglia nella quale tutti siamo chiamati a fare qualcosa, perché solo così possiamo riuscire a sconfiggerla. Ringrazio anche a nome della Direzione aziendale voi e i vostri genitori ed educatori, che vi hanno incoraggiate e supportate in questa iniziativa, nella convinzione che per arginare questa terribile realtà ed affrontarla nel più efficace dei modi è necessario coinvolgere tutta la società civile, tutti i settori professionali e tutte le istituzioni”.

Well fare “Rete per le donne”, è un progetto, finalizzato a garantire ambienti adeguati e qualità dell'assistenza sanitaria e psicologica nell'ottica dell'umanizzazione delle cure, in sinergia con i Centri Antiviolenza territoriali. Ha ricevuto fin dal suo avvio sostegno e apprezzamento da parte di istituzioni, imprese e associazioni del territorio.

Le bambole di stoffa, simbolo delle donne vittime di violenza, realizzate dall’Associazione Artincouncelling, possono essere “adottate” attraverso una donazione per sostenere la campagna di raccolta fondi, che ha l’ulteriore obiettivo di sensibilizzare verso il contrasto della violenza nei confronti delle donne.

Per informazioni e adozione di bambole è possibile chiamare il numero 339 4679912.

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